Tag: gp giappone

  • F1, GP Giappone: le interviste. Vettel e Alonso d’accordo: “Red Bull perfetta”

    F1, GP Giappone: le interviste. Vettel e Alonso d’accordo: “Red Bull perfetta”

    Grande l’entusiasmo del box Red Bull per la doppietta conquistata in Giappone. Il vincitore Vettel è al settimo cielo per la prestazione fornita elogiando la sua vettura e il lavoro dei meccanici:

    • Qualifiche e gara sono state fantastiche, la squadra ha lavorato benissimo e non ho avuto problemi. La pista sembrava essere disegnata per noi, un piacere guidare, molto divertente. La partenza è stata buona sul lato pulito della pista. Con la Safety siamo riusciti a staccare gli altri e controllato il passo. Qualche problema l’ho avuto con Button davanti e ho dovuto aspettare il pit stop per passarlo“.

    Soddisfatto anche il compagno di squadra Webber che con la seconda posizione ottenuta si avvicina sempre di più alla conquista del titolo Mondiale:

    • E’ stata un’ottima giornata per me. Per tutte le qualifiche sono stato vicino a Vettel ma sapevo che sarebbe stato difficile vincere se non fossi partito davanti a tutti. Ero riuscito ad avvicinarmi a lui ma dovevamo pensare anche alla strategia: era importante tenere le posizioni e non fare errori“.

    Umore diverso in casa Ferrari. Alonso ammette la superiorità della Red Bull ma continua a credere nel Mondiale:

    • E’ stata una gara dura. La mia partenza non è stata felice e poi sono stato fortunato per il ritiro di Kubica. Sono stato solo per tutta la gara, non avevo pressioni alle spalle, e non era facile avvicinarsi alle Red Bull. Ma lo sapevamo e il terzo posto era l’obiettivo massimo. Suzuka è un tracciato perfetto per la Red Bull. Adesso sono staccato di 14 punti da Webber, sappiamo che nelle ultime 3 gare della stagione dobbiamo spingere al massimo. Hanno vinto 7 Gran Premi quest’anno, anche se potevano contare sul feeling con 15 tracciati su 16. Hanno fatto 3 doppiette, ma in 12 occasioni non ci sono riusciti: sarà difficile, quindi, che ci riescano sempre nelle prossime tre corse“.

    Davvero sconsolato invece Hamilton, il cui recupero in classifica ormai è diventato difficilissimo:

    • Avevo il passo per salire sul podio. Sono due gare che non me ne va bene una, qui poi…“.
  • F1, GP Giappone: è doppietta Red Bull. Alonso limita i danni, è terzo

    F1, GP Giappone: è doppietta Red Bull. Alonso limita i danni, è terzo

    Sebastian Vettel vince il GP del Giappone sul circuito di Suzuka, che, come da aspettative non riserva nessuna sorpresa. A dominare la corsa dall’inizio alla fine, infatti, sono state le due Red Bull, che hanno dato l’impressione di essere superiori rispetto alle rivali. Webber chiude secondo, dietro il compagno di squadra, ma guadagna punti preziosi rispetto ad Alonso nella classifica iridata. Lo spagnolo della Ferrari limita i danni, e sale sul gradino più basso del podio.
    Più staccate al traguardo le due McLaren di Jenson Button e Lewis Hamilton, che perdono punti importanti in classifica, e appaiono come le rivali meno accreditate per la lotta al titolo mondiale.
    Massa out al via e fuori matematicamente per la corsa al titolo.
    Giornata nera anche per le due Renault, entrambe fuori nelle prime battute della gara.

    Le uniche emozioni del GP del Sol Levante le regala la partenza: allo spegnersi del semaforo Petrov giunge al contatto con Hulkenberg nel tentativo di superarlo, e va a sbattere contro le barriere. Massa colpisce la Force India di Liuzzi alla prima curva, nel tentativo maldestro di superarlo passando sull’erba. Le quattro vetture coinvolte nell’incidente sono costrette al ritiro dopo pochi metri, e, a causa dei detriti sul tracciato, i commissari decidono di mandare dentro la Safety-car. Ed è qui che si consuma la giornata disastrosa della Renault: Kubica, che in partenza aveva guadagnato la seconda posizione su Webber, sopravanzandolo con un’ abile manovra, perde una ruota probabilmente avvitata male ed è costretto al ritiro. La ripartenza riserva poche sorprese in testa, se non qualche tentativo di sorpasso di Rosberg ai danni di Buemi in mezzo al gruppo.
    I primi cinque fanno il vuoto, con le due Red Bull saldamente al comando, e cosi si arriva cosi ai primi pit stop. Entrano tutti, tranne Button, che con le gomme dure spera di arrivare con un buon margine negli ultimi giri della gara. Strategia sbagliata, perchè le due Red Bull hanno un’ altro passo e gli arrivano praticamente addosso. Cosi decide di fermarsi per montare gomme morbide, ma al rientro si trova in quinta posizione a 20″ di distacco.
    Alonso ed Hamilton provano a recuperare terreno sul duo di testa, ma un problema al cambio frena l’inglese che deve cedere la posizione al compagno di squadra.
    Dietro infiamma il duello tra le due Mercedes di Rosberg e Schumacher. Il sette volte campione del mondo sebra essere più veloce rispetto al compagno ma non riesce a trovare il varco giusto. Varco che gli si presenta quando la ruota posteriore sinistra decide di sganciarsi, costringendolo al secondo ritiro stagionale (entrambi per la perdita dello pneumatico). Da segnalare la grandissima gara del pilota di casa Kobayashi che ha entusiasmato i suoi tifosi a suon di sorpassi (e che sorpassi) giungendo settimo al traguardo. Il pilota giapponese ha dimostrato nell’arco della stagione fin qui disputata di sapere il fatto suo, tutti ricorderete il fantastico sorpasso ai danni di Alonso a Valencia.

    La gara si conclude con Vettel che chiude davanti a Webber e Alonso.
    Il pilota tedesco, grazie a questo risultato, aggancia la seconda posizione in classifica in coabitazione con Fernando Alonso. Webber guadagna punti sul ferrarista, mentre chi ne esce con le ossa rotte è la McLaren, apparsa ancora inferiore rispetto a Red Bull e Ferrari.

    Ordine d’arrivoGUARDA LA CLASSIFICA PILOTI E COSTRUTTORI

    1. VETTEL RED BULL RENAULT 1h30’27”.323
    2. WEBBER RED BULL RENAULT + 0”.905
    3. ALONSO FERRARI + 2”.721
    4. BUTTON McLAREN MERCEDES + 13”.522
    5. HAMILTON McLAREN MERCEDES + 39”.595
    6. SCHUMACHER MERCEDES + 59”.933
    7. KOBAYASHI SAUBER FERRARI + 1’04”.038
    8. HEIDFELD SAUBER FERRARI + 1’09”.648
    9. BARRICHELLO WILLIAMS COSWORTH + 1’10”.846
    10. BUEMI TORO ROSSO FERRARI + 1’12”.806
    11. ALGUERSUARI TORO ROSSO FERRARI
    12. KOVALAINEN LOTUS COSWORTH
    13. TRULLI LOTUS COSWORTH
    14. GLOCK VIRGIN COSWORTH
    15. SENNA HISPANIA COSWORTH
    16. YAMAMOTO HISPANIA COSWORTH


  • F1, Suzuka: pole per Vettel, Alonso partirà dalla seconda fila

    F1, Suzuka: pole per Vettel, Alonso partirà dalla seconda fila

    Le tanto tribolate qualifiche del GP del Giappone, che partirà tra circa 4 ore (8.00 italiane), sono andate a Sebastian Vettel, che per l’ottava volta stagionale partirà davanti a tutti. Su asfalto praticamente asciutto, il pilota tedesco ha staccato di pochi millesimi il compagno di squadra Mark Webber, che non dovrà correre necessariamente una gara d’attacco visto che i rivali principali partiranno dietro. Numeri davvero impressionanti quelli della Red Bull, in pole per la 15esima volta in campionato, in prima fila per la settima volta e uniche vetture a scendere sotto il muro dell’1’31”.

    Hamilton ha ottenuto il terzo tempo, staccato di tre decimi, ma partirà dall’ottava piazza per la penalità inflittagli a causa della sostituzione del cambio.
    Dalla seconda fila, perciò, scatteranno la Renault di Robert Kubica e la Ferrari di Fernando Alonso, che è apparsa piuttosto in difficoltà con gomme morbide. A dimostrazione di questo, l’uscita nella Q2 di Felipe Massa, 12esimo, che con lo stesso set di gomme non è riuscito ad agguantare la decima posizione.

    Jenson Button partirà quinto, e sarà l’unico pilota della top ten a partire con gomme dure; questo è un dato molto interessante in considerazione del fatto che queste potranno consentirgli di arrivare fino in fondo per poi fermarsi e montare quelle morbide negli ultimi giri della gara. Dietro di lui ci sarà il tedesco della Mercedes Nico Rosberg.
    Da sottolineare ancora una volta l’ottima prova delle Williams, qualificate entrambe nelle migliori 10: Barrichello aprirà la terza fila, in settima posizione, mentre Hulkenberg partirà nono. Michael Schumacher chiude la top ten.

    Griglia di partenza

    1. VETTEL RED BULL RENAULT 1’30”785
    2. WEBBER RED BULL RENAULT 1’30”853
    3. KUBICA RENAULT 1’31”231
    4. ALONSO FERRARI 1’31”352
    5. BUTTON McLAREN MERCEDES 1’31”378
    6. ROSBERG MERCEDES 1’31”494
    7. BARRICHELLO WILLIAMS COSWORTH 1’31”535
    8. HAMILTON* McLAREN MERCEDES 1’31”169
    9. HULKENBERG WILLIAMS COSWORTH 1’31”559
    10. SCHUMACHER MERCEDES 1’31”846
    11. HEIDFELD SAUBER FERRARI Q2
    12. MASSA FERRARI Q2
    13. PETROV RENAULT Q2
    14. KOBAYASHI SAUBER FERRARI Q2
    15. SUTIL FORCE INDIA MERCEDES Q2
    16. ALGUERSUARI TORO ROSSO FERRARI Q2
    17. LIUZZI FORCE INDIA MERCEDES Q2
    18. BUEMI TORO ROSSO FERRARI Q1
    19. TRULLI LOTUS COSWORTH Q1
    20. KOVALAINEN LOTUS COSWORTH Q1
    21. DI GRASSI VIRGIN COSWORTH Q1
    22. GLOCK VIRGIN COSWORTH Q1
    23. SENNA HISPANIA COSWORTH Q1
    24. YAMAMOTO HISPANIA COSWORTH Q1

    *retrocesso di 5 posizioni in griglia per la sostituzione del cambio

  • F1: a Suzuka si sfidano le… barchette

    F1: a Suzuka si sfidano le… barchette

    A farla da padrone, stamattina sul circuito di Suzuka, è stata la pioggia, caduta sulla pista in maniera torrenziale, che ha costretto i commissari a rimandare le qualifiche del GP del Giappone nella giornata di domenica mattina.
    In questo clima surreale, in un sabato dove a sfidarsi non sono state le vetture di Formula 1, i team hanno pensato di svagarsi costruendo delle barchette giocattolo,  con materiali quali plastica e lattine.
    In effetti, l’ironia appare propriamente azzeccata, vista la quantità d’acqua presente sul circuito: i 26 millimetri d’acqua, caduti in circa tre ore,infatti, hanno costretto tutti i piloti a restare dentro i propri box, rendendo protagonista per un giorno la safety-car del pilota Bernd Maylander, scesa per ben tre volte sul tracciato per verificarne la sicurezza.
    Il sette volte campione del mondo, Michael Schumacher, aveva scherzato in mattinata, affermando che, a causa di tutta quella pioggia caduta sul tracciato, le vetture, più che correre in pista, nuotavano.

    I piloti della Virgin, Glock e Di Grassi, invece, hanno pensato bene di dilettarsi in una piacevole partita di poker.

    Il maltempo,dunque, dopo sei anni dall’ultimo episodio, sempre sullo stesso circuito di Suzuka, ferma per un giorno il grande Circus, e i tifosi della Ferrari sperano: motivo? in quell’occasione pole e vittoria andarono alla Rossa di Michael Schumacher, diventato poi campione del mondo del mondiale 2004.

  • F1, Suzuka: Hamilton penalizzato di cinque posizioni per la sostituzione del cambio

    F1, Suzuka: Hamilton penalizzato di cinque posizioni per la sostituzione del cambio

    Che questo periodo per lui non era dei più felici lo si sapeva già, ma per Lewis Hamilton sembra non esserci proprio pace. Il pilota inglese, infatti, sarà costretto ad arretrare di cinque posizioni sulla griglia di partenza a causa della sostituzione del cambio della sua McLaren, che aveva dato problemi nelle libere della mattinata.
    Il problema verificatosi sulla macchina di Hamilton riguarda un’anomala pressione dell’olio del cambio; i meccanici, dopo aver provato la macchina nella mattinata, hanno considerato più grave del previsto il guasto meccanico, optando per la sostituzione che gli è costata la penalizzazione.

    Cosi, dopo aver concluso due gare con due ritiri, facendo registrare un misero zero nella sua casella di punti, e dopo essere andato a sbattere contro le barriere nelle prime libere del GP, Hamilton deve affrontare anche questo guaio, che lo costringerà a correre una gara tutta in salita: e a quattro gare dal termine e con ben venti punti da recuperare sul leader Mark Webber, la rincorsa al titolo mondiale si fa sempre più difficile.

  • Suzuka: la pioggia ferma le qualifiche, pole rimandata a domenica

    Suzuka: la pioggia ferma le qualifiche, pole rimandata a domenica

    Cosi come era stato previsto nei giorni scorsi, la pioggia è arrivata, e si è abbattuta sul circuito di Suzuka in maniera torrenziale, tanto che i commissari hanno deciso di rinviare le qualifiche del GP nella mattinata di domenica alle ore 10.00 locali ( ore 3.00 italiane), dopo una nuova ispezione di pista alle 9.30.
    La decisione è stata presa dalla direzione di gara, dopo aver ritardato per tre volte l’inizio della sessione, mandando in pista la safety-car al fine di verificare le condizioni della pista, che, alla fine, non sono state dichiarate sicure. Il sopraggiungere della notte ha fatto il resto.
    In caso di impossibilità di svolgere le qualifiche anche domani mattina la griglia sarà composta in base ai numeri delle vetture, con le McLaren che scatteranno dalla prima fila. Altra possibilità, secondo Ross Brawn, è schierare le vetture in base alla classifica mondiale.
    La gara, comunque, si correrà 5 ore più tardi ( 15.00 ore locali, 8.00 italiane).

    La pioggia era scesa in maniera copiosa anche in mattinata, mentre i piloti avrebbero dovuto disputare le terze libere, quelle decisive per stabilire gli assetti per la gara, ma, a causa del maltempo, solo pochi piloti sono scesi in pista.
    In vista di domani, invece, le previsioni preannunciano tempo sereno, e la gara dovrebbe corrersi su asfalto asciutto. Per le qualifiche si pensa, però, ad un asfalto ancora bagnato.
    Questa incognita della pioggia rende la corsa di domani ancora più interessante, visto che le monoposto correranno con assetti da asciutto su asfalto bagnato, e potrebbe mescolare le carte in tavola. Le Red Bull sembrano essere imbattibili su pista asciutta, e la pioggia potrebbe sconvolgere quegli equilibri mostrati nella giornata di ieri, ma, nello stesso tempo, aumenterebbe i rischi per tutti i piloti.

  • F1: in Giappone le Red Bull dominano le libere del venerdì

    F1: in Giappone le Red Bull dominano le libere del venerdì

    Si sono da poco concluse le prove libere del venerdì a Suzuka dove domenica (alle 8:00 ora italiana) si correrà il Gran Premio del Giappone, quart’ultimo, o terz’ultimo, appuntamento del Mondiale di Formula 1 visto che il GP di Corea è a rischio cancellazione per i ritardi accumulati con i lavori e con i test di rito che dovrebbero dare l’ok definitivo alla disputa della gara asiatica.
    Il più veloce in entrambe le sessioni è stato Sebastian Vettel (1’32”585 nella prima, 1’31”465 nella seconda) che ha preceduto il compagno di team e leader del Mondiale Mark Webber, sempre vicino con i tempi del giovane pilota tedesco. La Red Bull ha confermato di avere una vettura altamente competitiva e che si adatta perfettamente al circuito di Suzuka.

    Ottime sessioni per Kubica che al volante della Renault ha strappato due terzi posti: il polacco, a livelli di tempi, è più lontano rispetto alle Red Bull subendo un distacco di 7 decimi sul suo miglior giro nei confronti di Vettel così come il resto dei team, comprese anche Ferrari e McLaren che stanno lottando per il titolo. Alonso e Massa hanno chiuso le prime libere al 13esimo e 11esimo posto, nella seconda il ritardo si è fatto meno evidente ma comunque importante (circa un secondo) chiudendo al quarto e quinto posto.
    Ma è andata peggio alle Frecce d’Argento che domenica potrebbero alzare bandiera bianca e uscire di scena dalla lotta per il Mondiale. Nella prima sessione Hamilton ha fatto il quinto miglior tempo ma ha danneggiato in modo consistente la sua vettura per un’uscita di pista alla Curva 9, nella seconda l’inglese ha fatto registrare il 13esimo tempo. Il compagno di squadra e campione in carica Button ha fatto il 12esimo e il sesto tempo.

  • Moto 2: Elias vince su Simon, e titolo ad un passo

    Moto 2: Elias vince su Simon, e titolo ad un passo

    Toni Elias si impone sul circuito di Motegi in Giappone, conquistando il settimo sigillo stagionale. Il pilota spagnolo ha preceduto sul traguardo il connazionale Julian Simon, rimastogli in scia per tutto il GP, ma incapace di sferrargli l’attacco decisivo.
    Elias vince restando in testa dall’inizio alla fine, e si avvicina alla conquista del titolo mondiale, il primo della classe Moto 2.
    Sul gradino più basso del podio Karel Abraham, che dall’anno prossimo guiderà una Ducati in Moto GP. Il pilota ceco ha vinto la battaglia con il sammarinese Alex De Angelis, che sul finire della gara ha accusato problemi tecnici sulla sua moto.
    Quarto Scott Redding davanti a Yuki Takahashi. Male, invece, Thomas Luthi, che abbandona matematicamente la possibilità di lottare per il titolo: solo ottavo lo svizzero.
    Tra i piloti italiani c’è da segnalare la nona posizione di Roberto Rolfo, l’11esima di Simone Corsi e la 13esima di Andrea Iannone.

    Ordine d’arrivo

    1 Toni Elías Moriwaki 43:50.930
    2 Julian Simon Rsv 00.315
    3 Karel Abraham Rsv 09.839
    4 Alex De Angelis Scot 10.178
    5 Scott Redding Suter 11.237
    6 Yuki Takahashi Tech 3 12.778
    7 Stefan Bradl Suter 17.284
    8 Thomas Luthi Moriwaki 17.892
    9 Roberto Rolfo Suter 19.235
    10 Alex Debon Ftr 19.568

  • 125, Motegi: domina Marquez, secondo Terol

    125, Motegi: domina Marquez, secondo Terol

    Dopo la sfortunata parentesi di Aragon, che gli era costata la testa della classifica mondiale, dopo essere stato centrato in pieno da Krummenacher al via del GP, Marc Marquez torna a vincere e lo fa nel migliore dei modi, andando a tagliare in solitaria il traguardo. Per lui settima vittoria stagionale che gli consente di riportarsi a ridosso della testa del mondiale a soli 6 punti dal leader Nico Terol, che ha chiuso in seconda posizione.
    Marquez ha deciso di attaccare Terol all’ottavo giro per poi imprimere un ritmo insostenibile alla gara, che non ha poi riservato altre emozioni.
    Sul podio, staccatissimo, anche Bradley Smith, unico pilota non spagnolo nelle prime sei posizioni.
    Quarto Pol Espargaro, che ora ha 13 punti di distacco dalla vetta.
    Primo degli italiani è Simone Grotzky, soltanto 13esimo.

    Attimi di tensione al via dopo un contatto tra Smith e Vasquez. Il pilota spagnolo è caduto a terra ed è poi stato centrato in pieno da Jonas Folger andando a sbattere contro il muretto laterale. Per fortuna nessuna conseguenza per i piloti.

    Ordine d’arrivo

    1 Marc Márquez Derbi 39:46.937
    2 Nicolas Terol Aprilia 02.612
    3 Bradley Smith Aprilia 08.396
    4 Pol Espargaró Derbi 18.873
    5 Alberto Moncayo Aprilia 31.973
    6 Esteve Rabat Aprilia 32.139
    7 Daniel Webb Aprilia 46.716
    8 Luis Jaime Salom Horrach Aprilia 49.444
    9 Adrián Martín Lucas Aprilia 49.867
    10 Johann Zarco Aprilia 55.912
  • Moto GP, Motegi: vince Stoner, Rossi beffa Lorenzo

    Moto GP, Motegi: vince Stoner, Rossi beffa Lorenzo

    Il GP del Giappone sul circuito di Motegi è stato dominato da Casey Stoner, che centra il secondo successo consecutivo dopo quello di Aragon, portando cosi la Ducati alla seconda vittoria stagionale. Il pilota australiano già in partenza prende la testa della corsa per poi non lasciarla più.
    L’unico pilota in grado di impensierire Stoner fino a pochi giri dalla fine è Andrea Dovizioso,secondo sul traguardo, costretto ad arrendersi quando l’australiano ha deciso di salutarlo e di andare via.
    Terzo posto per Valentino Rossi, che batte in volata il rivale e compagno di team Jorge Lorenzo, tornando sul podio che gli mancava dalla gara di Laguna-Seca.
    La gara è stata contraddistinta, appunto, dal duello tra i due piloti Fiat-Yamaha negli ultimi tre giri della gara, duello che ha ricordato molto da vicino quello dello scorso anno sul circuito del Montmelò.
    Lorenzo, dopo essere rimasto dietro per tutta la gara ha deciso di rompere gli indugi al penultimo giro provando l’attacco a Rossi, che non ci sta a terminare dietro allo spagnolo, e dimenticando i problemi alla spalla da il tutto per tutto. I due si sorpassano per 6 volte ma alla fine la spunta il campione di Tavullia che con un guizzo alla staccata dell’ultimo giro riesce a terminare davanti al pilota maiorchino.

    Quinta l’altra Yamaha di un ritrovato Colin Edwards, che riesce a battere nel finale Marco Simoncelli, autore comunque di una grande gara.
    Da segnalare anche l’ottima gara di Alvaro Bautista, settimo sul traguardo con una Suzuki che appare nettamente in crescita, considerando che Loris Capirossi era in lotta con lui prima del suo ritiro a causa della rottura del motore.
    Ottavo Ben Spies che riesce a recuperare dopo un dritto con Nicky Hayden (12esimo) nelle fasi iniziali del GP.
    Marco Melandri è stato protagonista di un’escursione di pista mentre era nono, che lo ha relegato in 11esima posizione. Ultima posizione per Mika Kallio.

    Lorenzo, tuttavia, con il quarto posto odierno, riesce a guadagnare punti importanti per la classifica mondiale. A quattro gare dal termine sono 69 ora i punti che lo dividono da Pedrosa. Il titolo mondiale è sempre più vicino.