Tag: gp germania

  • Marquez vince al Sachsenring e va in testa al Mondiale. Rossi 3°

    Marquez vince al Sachsenring e va in testa al Mondiale. Rossi 3°

    Marc Marquez ha vinto il Gran Premio di Germania sul circuito del Sachsenring, ottavo round del Motomondiale 2013. Sul tracciato tedesco il pilota della Honda non ha avuto rivali e seppur dopo una brutta partenza è stato in grado di recuperare gli avversari e staccarli con un ritmo di gara praticamente inarrivabile per tutti. La gara non ha avuto praticamente storia con lo spagnolo che ha praticamente dominato per tutti i 30 giri cogliendo un importantissimo doppio colpo con la seconda vittoria stagionale nella classe regina che gli ha permesso di balzare al comando della classifica generale, agevolato dal fatto che i rivali più accreditati al titolo Daniel Pedrosa, staccato ora di due punti, e Jorge Lorenzo hanno assistito al GP direttamente da casa per il medesimo problema alla clavicola.

    Marc Marquez
    Marc Marquez © PIERRE-PHILIPPE MARCOU/AFP/Getty Images

    Al secondo posto un grande Cal Crutchlow autore di una bella gara nonostante anche lui non fosse in perfette condizioni fisiche per la caduta nelle libere del venerdì. Il pilota britannico ha però tirato fuori tutto il suo talento vincendo nettamente il duello in famiglia con Valentino Rossi e andando ad impensierire nel finale anche Marquez che tuttavia a pochi giri dalla fine era ormai troppo lontano. Cal ha comunque avuto fino alla fine la voglia di crederci e non mollare mai spingendo fino al limite e portando la sua Yamaha Tech 3 sul secondo gradino del podio ma cosa più importante comincia a vedere la vetta della classifica distante ora 31 punti

    Ci si aspettava molto di più invece da Valentino Rossi, che è andato a completare il podio sul gradino più basso. Il pesarese reduce dall’ottima vittoria di Assen di due settimane fa non ha brillato come in Olanda pur su uno dei suoi tracciati preferiti, e nonostante una grande partenza che lo ha portato subito al comando della corsa non ha poi avuto il passo per restare con i primi due distanti alla fine ben 9 secondi. Il nove volte campione del mondo  non è riuscito quindi ad ad approfittare delle defezioni di Lorenzo e Pedrosa per cogliere un risultato più importante ma è comunque lì pronto a giocarsi il campionato.

    Quarto posto per l’idolo di casa Stefan Bradl, che nelle fasi iniziali aveva fatto credere al suo pubblico di poter essere della partita salvo poi perdere di consistenza durante la gara a causa del ritmo forsennato dei primi. Resta comunque ottimo il suo risultato nella gara di casa, considerando che l’altro pilota Honda “clienti” Alvaro Bautista ha chiuso la gara alle sue spalle staccato di ben 8 secondi.

    Tanta delusione in casa Ducati. Andrea Dovizoso è stato il primo tra i piloti di Borgo Panigale a tagliare il traguardo in settima posizione ma alle spalle anche di Bradley Smith, sì in sella ad una Yamaha ma decisamente non uno dei migliori. Considerando il fatto che il forlivese abbia fatto fatica a staccare la Crt di Aleix Espargaro, lottando per tutta la gara con lo spagnolo allora si capisce che la situazione della Rossa non sia delle migliori. Anche perchè Nicky Hayden non è riuscito a fare meglio del nono posto, a 45 secondi dalla vetta e a 15 dal suo compagno. Bella invece la gara di Michele Pirro che in sella alla Ducati Pramac ha chiuso la top-ten in decima posizione.

     

  • Marquez in pole al Sachsenring, Rossi 3°. Out Pedrosa e Lorenzo

    Marquez in pole al Sachsenring, Rossi 3°. Out Pedrosa e Lorenzo

    Marc Marquez ha ottenuto la pole position del Gran Premio di Germania sul tracciato del Sachsenring, ottava tappa del Motomondiale 2013. Il pilota spagnolo si è imposto nella Q2 grazie al miglior tempo di 1:21.311, tempo molto vicino al record della pista di Casey Stoner nella stagione 2008 in 1.:21.067, conquistando la terza pole stagionale e prendendosi il vantaggio di poter partire davanti a tutti nella gara di domani, in cui molto probabilmente sarà l’unico portabandiera del team Honda Hrc, visto il quasi certo forfait di Daniel Pedrosa.

    Marc Marquez
    Marc Marquez © PIERRE-PHILIPPE MARCOU/AFP/Getty Images

    Il numero 26 della Honda ha infatti rimediato una piccola frattura alla clavicola a causa di una brutta caduta nelle libere della mattina e precauzionalmente sarà tenuto a riposo per riprendersi al meglio. Il condizionale è d’obbligo visto quanto accaduto due settimane fa con Jorge Lorenzo ad Assen, che dopo l’operazione per il medesimo problema ha deciso ugualmente di correre portando a casa una buona quinta posizione. Questa volta però il maiorchino non farà parte della battaglia poichè la caduta nelle libere del sabato gl ha procurato lo spostamento della placca in titanio posta come supporto alla clavicola stessa. Operato durante la qualifica sarà costretto a saltare questo e forse anche l’appuntamento a Laguna Seca in programma settimana prossima.

    Tornando alla classifica dei tempi alle spalle di Marquez troviamo Cal Crutchlow staccato di soli 123 millesimi e Valentino Rossi che è ritornato in prima fila dopo 3 anni, dal GP di Le Mans del 2010. Il pesarese, decisamente a suo agio sulla pista tedesca, da sempre una delle sue preferite, ha scherzato a fine qualifiche con il compagno di team, reo a suo dire di avergli preso la scia nel suo ultimo tentativo e rubato la seconda posizione. Il Dottore sarà comunque uno dei protagonisti nella gara di domani visto anche l’ottimo passo gara messo in mostra nelle libere.

    Quarto un ottimo Stefan Bradl, protagonista come ad Assen nella prima parte di qualifiche, passate stabilmente nelle posizioni di vertice. Una brutta caduta a fine turno ha rallentato il passo del tedesco padrone di casa che comunque potrà dire la sua nella gara di domani. Un vero e proprio capolavoro è stato invece quello di Aleix Espargaro, quinto al termine delle qualifiche. Il pilota spagnolo non è più una sorpresa visto che è da inizio anno che è costantemente il più veloce tra le Crt, e anche su una pista in cui storicamente non è la moto più potente a fare la differenza, ha dimostrato di poter dare fastidio a molte MotoGP, e il suo distacco a solo mezzo secondo ne è la dimostrazione.

    Una di queste è proprio la Ducati, sesta con Nicky Hayden che è risultato il migliore tra i piloti di Borgo Panigale sin dalle libere del venerdì. Naviga lontano invece Andrea Dovizioso che non è riuscito a fare meglio della nona posizione staccato di un secondo e due decimi. Tra le due Rosse troviamo la Yamaha di Bradley Smith e la Honda di Alvaro Bautista rispettivamente settimo e ottavo. Bene anche Claudio Corti e Danilo Petrucci che grazie ad un ottima Q1 sono riusciti a classificarsi con i piloti migliori chiudendo la classifica provvisoria in decima e 11esima posizione.

  • Vettel trionfa al Nurburgring davanti alle Lotus. Alonso 4°

    Vettel trionfa al Nurburgring davanti alle Lotus. Alonso 4°

    Sebastian Vettel ha trionfato nel Gran Premio di Germania sul tracciato del Nurburgring, nono appuntamento della stagione 2013 di Formula 1. Il pilota della Red Bull ha messo il suo primo sigillo sullo storico tracciato tedesco, sul quale prima d’ora non aveva mai vinto pur essendoci andato molto vicino, grazie ad una strategia di gara impeccabile frutto anche di una grande partenza che gli ha permesso di balzare subito al comando e imprimere il proprio ritmo alla corsa, e nonostante gli episodi in gara parevano girare tutti a suo sfavore il campione del mondo in carica ha saputo resistere alla grande agli attacchi minacciosi degli avversari alle sue spalle, andando a tagliare per primo il traguardo sotto la bandiera a scacchi riscattando la delusione del ritiro di una settimana fa a Silverstone con 25 punti importantissimi che gli permettono di allungare il passo nella classifica generale del Campionato.

    Alle spalle del tedesco hanno chiuso le due Lotus di Kimi Raikkonen e Romain Grosjean, in netta crescita rispetto alle ultime uscite stagionali e ritornate sugli standard prestazionali di inizio campionato. Nonostante una strategia di gara diversa entrambi i piloti di Enstone sono rimasti in gioco per la vittoria fino all’ultimo anche se si è dovuto ricorrere ad un gioco di squadra per permettere al finlandese, nettamente più veloce del compagno di squadra grazie agli pneumatici a mescola morbida montati nel finale, di andare ad insidiare la posizione di Vettel senza però risultati. Comunque molto importante il risultato del team inglese che dopo la disastrosa gara di casa a Silverstone è ritornata a piazzare i suoi due piloti sul podio.

    Podio da qui è rimasto giù per un soffio Fernando Alonso che le ha tentate tutte per scavalcare Grosjean senza riuscire a trovare il guizzo giusto per agganciare la terza posizione. Ancora una volta lo spagnolo è riuscito a limitare i danni in gara dopo che le disastrose qualifiche chiuse all’ottavo posto avevano fatto presagire una gara tutta in salita, e in effetti così è stato ma Nando è riuscito a difendersi bene portando a casa il massimo risultato possibile. Giornata agrodolce per la Ferrari che ha visto il ritiro dopo soli 4 giri di Felipe Massa finito in testacoda alla prima curva per un probabile problema tecnico.

    Delusione in casa Mercedes, dopo la pole del sabato Di Lewis Hamilton che aveva fatto sperare il team di Stoocarda in una gara da assoluti protagonisti. La W04 invece si è dimostrata assolutamente sottotono soffrendo ancora le alte temperature e solamente all’ultimo giro l’anglo-caraibico è riuscito a conquistare la quinta posizione ai danni di Jenson Button. Ci si attendeva decisamente di più da Nico Rosberg, vincitore dell’ultima gara a Silverstone e solo nono al termine del GP, autore di una gara abbastanza anonima.

    Sebastian Vettel
    Sebastian Vettel © Paul Gilham/Getty Images

    In ripresa rispetto alle ultime gare la McLaren, entrata in zona punti sia con Button, sesto dopo una ottima strategia che gli ha permesso di effettuare un pit in meno rispetto agli altri, che con Sergio Perez, ottavo, scavalcato solo nel finale da Mark Webber quando si è ritrovato in crisi con le gomme. Sfortunatissimo invece l’australiano costretto ad una gara di rimonta dall’ultima posizione dopo lo spiacevole inconveniente in corsia dei box; lo pneumatico avvitato male da un meccanico si è sganciato dalla sua RB8 andando a colpire un cameraman trasportato subito al centro medico per accertamenti. Il numero due della Red Bull è stato poi aiutato a ripartire dai meccanici dopo un nuovo pit-stop.

    Grande risultato per Nico Hulkenberg, che per la seconda gara consecutiva è riuscito ad entrare nella top-ten e a chiudere in decima posizione. Sicuramente una bella vetrina per un pilota che sta nettamente stracciando il suo compagno di squadra per aspirare ad un volante più prestigioso nella prossima stagione.

    Momenti di vera paura al 39esimo giro: la Marussia di Jules Bianchi ferma a bordo pista dopo un problema al motore viene letteralmente dimenticata dai commissari facendola scivolare pericolosamente sulla pista in prossimità dell’ultima chicane, dopo il lungo rettilineo dell’ Hatzenbects. Per fortuna in prossimità del tratto di pista non transitava nessuna vettura ma l’episodio di fatto ha inevitabilmente causato l’uscita in pista proprio a metà gara della safety-car rimescolando le carte e rendendo la seconda parte della corsa decisamente avvincente.

  • Hamilton in pole al Nurburgring, Alonso 8°

    Hamilton in pole al Nurburgring, Alonso 8°

    Ancora una volta qualifiche nel segno di Lewis Hamilton: il pilota inglese, dopo essere partito davanti a tutti una settimana fa a Silverstone, si aggiudica la pole del Gran Premio di Germania sul circuito del Nurburgring facendo registrare il tempo di 1: 29.398, battendo per poco più di un decimo Sebastian Vettel, secondo con la sua Red Bull.

    Terzo tempo per l’australiano Mark Webber, seguito dalle due Lotus di Kimi Raikkonen e Romain Grosjean, mentre il sempre più sorprendente Daniel Ricciardo partirà in sesta posizione confermando così il suo notevole rendimento che ha favorito l’interessamento di alcuni top team, su tutti la Red Bull, che ha individuato proprio nel pilota della Toro Rosso il sostituto di Mark Webber prossimo al ritiro, nonchè la “spalla” ideale di Vettel all’interno del box della scuderia anglo-austriaca. Qualifica strategica per entrambe le Ferrari, soprattutto nell’ultima manche nella quale sia Felipe Massa (7°) che Fernando Alonso (8°) hanno deciso di montare le gomme dure per utilizzare una strategia conservativa nella prima parte di gara, per poi “aggredire” i rivali nella seconda parte sfruttando i treni di gomme morbide, decisamente più performanti.

    Lewis Hamilton
    Lewis Hamilton © PATRIK STOLLARZ/AFP/Getty Images

    In nona posizione partirà Jenson Button che pur sempre con una Mclaren in chiara difficoltà di prestazione, è riuscito a limitare i danni raggiungendo la Q3, al contrario del suo compagno di box Sergio Perez, eliminato in Q2 col tredicesimo tempo. Ma è la clamorosa uscita di scena di Nico Rosberg nella seconda qualifica la vera sorpresa di giornata: il pilota tedesco, infatti, è stato beffato in sequenza dal connazionale Nico Hulkenberg, da Ricciardo e proprio a tempo scaduto da Button che gli ha soffiato l’ultimo posto disponibile per entrare in Q3, il tutto dettato da un errore clamoroso di valutazione della Mercedes che lo ha tenuto fino alla fine del tempo fermo ai box ormai sicuri che Rosberg avesse raggiunto la sessione successiva per dare la caccia alla pole position.

     

  • Trionfo di Alonso in Germania. Button sul podio, Vettel penalizzato

    Trionfo di Alonso in Germania. Button sul podio, Vettel penalizzato

    Una gara perfetta quella di Fernando Alonso, un altro capolavoro che gli ha permesso di trionfare nel Gran Premio di Germania e di allungare nel Mondiale incrementando il suo vantaggio in classifca dal suo più immediato inseguitore Webber portandolo a 34 punti. Per lo spagnolo, alla sua terza vittoria stagionale e 30esima in Formula 1, la trasferta ungherese tra sette giorni prima della lunga sosta estiva sarà cruciale per accumulare ulteriore vantaggio sui rivali e dare lo strappo decisivo per la corsa al titolo iridato.

    Sul circuito di Hockenheim Alonso ha condotto magistralmente la gara dall’inzio alla fine anche se in alcuni frangenti del Gran Premio si è ritrovato a difendersi dagli attacchi di Sebastian Vettel prima e Jenson Button, il pilota di Oviedo ha però guidato da vero professore calcolando ogni rischio consentendo alla Ferrari di transitare prima sotto la bandiera a scacchi. Una vittoria anche dal sapore politico dal momento che nella Germania capitale economica dell’Europa si è affermato un binomio italo-spagnolo i cui Paesi stanno attraversando un difficile perodo dal punto di vista finanziario.

    Alle spalle di Alonso è giunto il pilota di casa Sebastian Vettel che però è stato penalizzato dai commissari di 20 secondi da sommare al tempo totale di percorrenza nell’ordine d’arrivo del Gran Premio che gli è costato non solo il secondo posto ma anche il podio, scivolando in quinta posizione. Il campione del mondo in carica della Red Bull, la scuderia austriaca nella mattinata era stata ogetto di un’indagine dalla Federazione che aveva riscontrato una mappatura irregolare del motore e che se l’era cavata con una semplice ammonizione, è stato punito per un sorpasso inflitto a Jenson Button non giudicato regolare dalla direzione gara mettendo tutte  e 4 le ruote fuori dalla pista avvantaggiandosi di una migliore accelerazione rispetto all’avversario subito dopo il tornante lento. Il pilota inglese della McLaren è giunto così secondo tornando a salire sul podio a distanza di 4 mesi che mancava dal GP di Cina per la precisione. Grande gara quella di Button che, con una guida pulta e precisa partito dalla sesta posizione e grazie ad una McLaren ritrovata e tornata ad essere competitive dopo il fallimento nelle ultime uscite, è riuscito a risalire di posizioni raggiungendo anche la coppia di testa che aveva fatto il vuoto dietri di sè. Grazie ad un ultimo pit stop anticipato è riuscito a scavalcare Vettel e mettersi negli scarichi di Alonso, insidiato fino a 10 giri dal termine. L’usura delle gomme poi non gli ha consentito di difendere la seconda posizione conquistata solo provvisoriamente dal tedesco, nella guida apparso oggi molto nervoso prendendosi molti rischi in accelerazione alle uscite delle curve veloci per cercare di riuscire a stare in scia agli avversari.

    Fernando Alonso © Lars Baron/Getty Images

    Sul gradino più basso del podio Kimi Raikkonen, che oramai ci ha abituato a grandi rimonte: partito decimo dalla griglia, il finnico della Lotus grazie alla sua costanza in gara è riuscito a risalire e a portare a casa un altro straordinario risultato, al contrario del compagno di scuderia Romain Grosjean che ha sofferto e non poco il circuito tedesco classificandosi in 18esima posizione. Strepitosa anche la gara di Kamui Kobayashi giunto quarto con la sua Sauber e tornato a battere Sergio Perez, che ha finito la gara in sesta posizione. Settimo posto per il padrone di casa Michael Schumacher, il quale forse ha pagato una strategia errata effettuando una sosta in più degli avversari che gli ha fatto perdere la quarta posizione. Completano la top ten un anonimo Mark Webber e i tedeschi Nico Hulkenberg e Nico Rosberg, autore di una bella rimonta dalla 21esima posizione fino al decimo posto finale. Perseguitato dalla sfortuna ancora una volta Lewis Hamilton, incappato nella foratura dello pneumatico posteriore sinistro dopo appena tre tornate di gara forse a causa dei detriti dell’alettone anteriore lasciati in pista dalla Ferrari di Felipe Massa (12esimo) in un tamponamento nelle battute iniziali. Grande rammarico per il pilota della McLaren che avrebbe potuto battagliare per la vittoria dimostrando di avere il ritmo dei primi addirittura andandosi a sdoppiare da Vettel, facendo inviperire il tedesco, e tallonando Alonso per diversi giri prima di rientrare per la sua sosta ai box e di ritirarsi poco dopo. A questo punto l’anglo-caraibico, solo 4 punti negli ultimi 3 Gran Premi, è tagliato fuori dalla lotta per il Mondiale a meno di una clamorosa e improbabile rimonta nella seconda parte di stagione: sono infatti 62 i punti di ritardo in classifica dal leader Alonso. E pensare che Hamilton solo un mese fa con la vittoria in Canada si era portato al comando del Mondiale, un vero crollo.

    La Formula 1 non si ferma, tra sette giorni si va a Budapest per affrontare il Gran Premio d’Ungheria, 11esimo appuntamento stagionale, prima di osservare la sosta estiva di agosto. Sarà importante arrivare a questo “giro di boa” nel pieno delle forze e della competitività.

    Ordine d’arrivo Gran Premio di Germania: 1. Alonso (Ferrari), 2. Button (McLaren), 3. Raikkonen (Lotus), 4. Kobayashi (Sauber), 5. Vettel (Red Bull), 6. Perez (Sauber), 7. Schumacher (Mercedes), 8. Webber (Red Bull), 9. Hulkenberg (Force India), 10. Rosberg (Mercedes), 11. di Resta (Force India), 12. Massa (Ferrari), 13. Ricciardo (Toro Rosso), 14. Vergne (Toro Rosso), 15. Maldonado (Williams), 16. Petrov (Caterham), 17. Senna (Williams), 18. Grosjean (Lotus), 19. Kovalainen (Caterham), 20. Pic (Marussia), 21. de la Rosa (Hispania), 22. Glock (Marussia), 23. Karthikeyan (Hispania), 24. Hamilton (McLaren)

    Classifica piloti: Alonso 154, Webber 120, Vettel 118, Raikkonen 95, Hamilton 92, Rosberg 76, Button 65, Grosjean 61, Perez 47, Kobayashi 31, Maldonado 29, Schumacher 29, di Resta 27, Massa 23, Hulkenberg 19, Senna 18, Vergne 4, Ricciardo 2

    Classifica costruttori: Red Bull 238, Ferrari 177, McLaren 157, Lotus 156, Mercedes 105, Sauber 78, Williams 47, Force India 46, Toro Rosso 6

  • Red Bull sotto indagine e a rischio squalifica per Hockenheim

    Red Bull sotto indagine e a rischio squalifica per Hockenheim

    Acque agitate in questi minuti in casa Red Bull. Questa mattina la scuderia austriaca è stata oggetto di verifiche da parte della Federazione, dopo i controlli effettuati il delegato Fia Jo Bauer ha emesso un comunicato attraverso il quale decideva di mettere sotto investigazione le due vetture di Milton Keynes.

    La Federazione ha riscontrato una mappatura diversa del motore Renault montato sulle monoposto di Sebastian Vettel e Mark Webber rispetto a quanto adottato nei precedenti Gran Premi violando così l’articolo 5.5.3 del regolamento, l’irregolarità conferirebbe alle due vetture un vantaggio aerodinamico non indifferente. Questo il comunicato ufficiale emesso dalla Federazione:

    «Dopo aver esaminato le mappature delle vetture numero 1 e 2 appare chiaro che il numero massimo di giri impostato è inferiore rispetto a come era impostato negli altri eventi. Nella mia opinione viene violato l’articolo 5.5.3 del regolamento tecnico 2012, il motore è in grado di erogare una coppia maggiore ad una certa velocità in relazione al regime di rotazione. Inoltre, questa mappatura altera artificialmente le caratteristiche aereodinamiche di entrambe le vetture in violazione del TD 036-11. Ho riferito il tutto agli steward che esamineranno il caso».

    Red Bull © Lars Baron/Getty Images

    Il direttore tecnico del team Adrian Newey e il team principal Chris Horner sono stati convocati in direzione gara a colloquio con i commissari. A questo punto la Red Bull nella peggiore delle ipotesi potrebbe rischiare una squalifica e conseguente estromissione di entrambe le vetture dalla griglia di partenza del Gran Premio di Germania. Soluzione questa però che sembra la più remota. Più accreditata invece l’ipotesi di una retrocessione in fondo allo schieramento ma non è escluso che una decisione definitiva venga presa al termine della gara, lasciando inalterata la griglia di partenza. Si attende a momenti la decisione della direzione gara.

  • Alonso in pole ad Hockenheim davanti a Vettel

    Alonso in pole ad Hockenheim davanti a Vettel

    Fernando Alonso partirà in pole position domani nel Gran Premio di Germania, decimo appuntamento del Mondiale 2012 di Formula 1. Il pilota spagnolo della Ferrari ha beffato tutti ad Hockenheim risultando il più veloce sotto la pioggia che è arrivata puntuale condizionando seconda e terza sessione di qualifiche ottenendo così la sua seconda pole stagionale e consecutiva e la 22esima in carriera. Morale altissimo all’interno del team di Maranello che alla luce delle ultime prestazioni e reduce dalla splendida e irripetibile vittoria di Valencia e del secondo posto a Silverstone dopo aver dominato il Gran Premio per 3/4 di gara ed essere scattato dalla pole position, può finalmente ritenersi la vettura da battere.

    Per Alonso miglior giro in 1:40.621, un “tempone” se si considera che c’è un abisso tra sè e gli altri piloti: Sebastian Vettel che domani scatterà al suo fianco dalla prima fila è staccato di 4 decimi, il campione del mondo in carica non è sembrato molto brillante in qualifica ma è riuscito ugualmente a portare a casa un buon risultato grazie alle sue doti di guida, Mark Webber di quasi un secondo. L’australiano, vincitore dell’ultimo Gran Premio, però non potrà partire dalla posizione conquistata perchè dovrà retrocedere di 5 posizioni in griglia per essere stato costretto a sostituire il cambio sulla sua Red Bull. I meccanici hanno provato a riparare il guasto senza riuscirvi. In seconda fila quindi partiranno Michael Schumacher e Nico Hulkenberg: il pilota della Mercedes vola quando si tratta di guidare sul bagnato, per quello della Force India non si tratta della migliore performance della carriera poichè ottenne la pole position nel Gran Premio del Brasile 2010 al volante di una Williams (anche in quella occasione le condizioni della pista non erano asciutte ma umide).

    Fernando Alonso © Lars Baron/Getty Images

    Ad aprire la terza fila Pastor Maldonado che oramai ha portato stabilmente la Williams nella top ten seguito dalle due McLaren che qui ad Hockenheim ha portato diverse novità aerodinamiche, visibili e non visibili, per migliorare le prestazioni della vettura in difficoltà nell’ultimo periodo in particolar modo con Jenson Button il quale partirà davanti a Lewis Hamilton che sicuramente avrà imprecato per l’arrivo della pioggia dal momento che l’anglo-caraibico, che domani festeggerà i suoi 100 Gran Premi in Formula 1, sull’asciutto aveva dato dimostrazione di essere uno dei piloti più veloci e di poter lottare per la pole position. A completare la top ten la seconda Force India di Paul di Resta e la Lotus di Kimi Raikkonen mentre sono indietro Felipe Massa, 14esimo, e Romain Grosjean a seguire il brasiliano della Ferrari. Entrambi guadagnano una posizione per la penalità inflitta a Sergio Perez reo, secondo i commissari di gara, di essere stato d’intralcio a Raikkonen e Alonso nella Q2 e che quindi è stato retrocesso in 17esima posizione subito dietro a Nico Rosberg autore di una pessima qualifica al contrario del compagno di team Schumacher.

    Domani il via del Gran Premio di Germania alle 14:00 che, stando alle ultime previsioni meteo, dovrebbe corrersi sull’asciutto. In caso di successo Alonso darebbe una svolta decisa nel Mondiale.

  • F1, Button e Maldonado al top nelle libere di Hockenheim

    F1, Button e Maldonado al top nelle libere di Hockenheim

    Jenson Button è stato il pilota più veloce nelle prove libere del Gran Premio di Germania, decimo appuntamento del Mondiale di Formula 1. Sul circuito di Hockenheim il pilota della McLaren ha messo a segno il giro più veloce di giornata grazie al tempo di 1:16.595, tempo fatto segnare nella prima sessione di prove con pista asciutta. Al secondo posto troviamo l’altra McLaren, il compagno di squadra Lewis Hamilton che lo segue a distanza, a ben mezzo secondo di distacco dalla prima posizione, segno che con i nuovi aggiornamenti la Freccia d’Argento è pronta per ritornare a volare.

    Significative sono state infatti le novità portate dal team inglese, a partire dalle nuove fiancate, dal nuovo retrotreno ma soprattutto le novità a livello di meccanica all’interno della monoposto che dovrebbero portare ad un incremento delle prestazioni della vettura in pista.

    Seguono al terzo posto Fernando Alonso con la prima delle Ferrari a sette decimi di ritardo e la Mercedes di Micheal Schumacher staccato di pochi millesimi dallo spagnolo. Bene la Sauber che piazza Sergio Perez in quinta posizione davanti alla Force India di Nico Hulkenberg e l’altra Mercedes di Nico Rosberg. Felipe Massa chiude le sue prime libere in ottava posizione davanti a Pastor Maldonando e a Romain Grosjean che chiudono la top-ten.

    Importanti aggiornamenti anche per quanto riguarda la Lotus che avrebbe portato in Germania un dispositivo molto simile all F-Duct per migliorare ancora di più la velocità di punta, ma perfettamente legale visto che viene azionato direttamente dal DRS e non dal pilota. Grande trovata dunque per il team di Enstone che comunque si era già dimostrata nella prima parte della stagione una delle vetture più veloci sul rettilineo.

    Jenson Button © THOMAS KIENZLE/AFP/GettyImages

    Tuttavia il compagno Kimi Raikkonen chiude le prime libere in 15esima posizione a due secondi e due decimi di distacco dalla vetta. Indietro anche le Red Bull che hanno preferito nascondersi con Sebastian Vettel 12esimo e Mark Webber 20esimo in una sessione che di indicativo ha dato davvero poco.


    Nelle seconde libere caratterizzate dalla pioggia incessante è invece salito in cattedra Pastor Maldonado che ha sfruttato il breve periodo di tregua della pioggia per montare le gomme intermedie e migliorare giro dopo giro il suo tempo che alla fine è risultato il migliore della sessione grazie all’ 1:27.476. Il ritorno della pioggia ha poi impedito ai piloti di migliorare le posizioni fino a quel momento ottenute congelando di fatto la sessione.

    Alle spalle del pilota venezuelano ha chiuso Nico Rosberg che in gara sarà penalizzato di cinque posizioni sulla griglia di partenza per aver sostituito il cambio a causa di un guasto. Il tedesco ha preceduto il campione del mondo in carica Sebastian Vettel e il messicano della Sauber Sergio Perz che si è confermato veloce anche sul bagnato.

    Quinto posto per Romain Grosjean davanti alla Toro Rosso di Daniel Ricciardo, mentre chiude ottavo Jenson Button che dimostra di non essere veloce tanto quanto sull’asciutto con la nuova McLaren, e a dimostrazione di ciò la 19esima posizione di Lewis Hamilton. L’inglese precede in nona posizione Mark Webber e in decima Kimi Raikkonen.

    Deludenti le Ferrari con Massa 12esimo e Alonso 20esimo proprio alle spalle di Hamilton, anche se nel box si respira un cauto ottimismo in vista della gara. Tanti i testacoda della sessione provocati proprio dalla pioggia che ha reso molto scivolosa la pista: Ricciardo è stato autore di un uscita di pista al Motodrome senza conseguenze, peggio è andata a Micheal Schumacher che sempre nello stesso punto ha perso il controllo della sua Mercedes danneggiando la parte posteriore e quella anteriore della vettura, causando la bandiera rossa e la sospensione anticipata della sessione. Le libere continueranno anche nella mattinata di domani prima delle qualifiche che si svolgeranno al pomeriggio ma atenere banco è come sempre il meteo che anche in questo week-end si preannuncia più incerto che mai.

  • Pedrosa Super, pagelle GP Germania

    Pedrosa Super, pagelle GP Germania

    L’ottavo appuntamento del Motomondiale se lo aggiudica Daniel Pedrosa che sul circuito del Sachsenring vince il Gran Premio di Germania. Per lo spagnolo è il primo successo stagionale, il terzo consecutivo sul circuito tedesco sul quale conferma un grandissimo feeling. In seconda posizione chiude Jorge Lorenzo che si riporta nuovamente in testa alla classifica del Mondiale complice la caduta di Casey Stoner che alla penutlima curva dell’ultimo giro si stende nel tentativo di superare Pedrosa. Doppia beffa per l’australiano che perde il primato in classifica e anche la seconda posizione in favore del suo compagno di squadra.

    Si conferma ancora una volta bravissimo Andrea Dovizioso, che per la terza volta nelle ultime quattro gare sale sul gradino più basso del podio, tra l’altro unico pilota di un teamclienti ad esserci riuscito quest’anno. Buona la gara di Valentino Rossi che chiude sesto davanti ai suoi compagni di marca ma anche ad Alvaro Bautista e  Cal Crutchlow. Diamo ora i voti ai protagonisti del GP.

    Pedrosa 10: al Sachsenring non ce n’è per nessuno e Camomillo lo dimostra a tutti ancora una volta. Terzo successo consecutivo sul circuito tedesco, quinto in carriera che gli vale il primo sigillo stagionale ma soprattutto la soddisfazione di aver finalmente battuto Stoner e di averlo superato al secondo posto nella classifica iridata. Ora può pensare in grande.

    Lorenzo 7: un week-end abbastanza anonimo per uno come lui che comunque aveva la scusante di non essere nelle perfette condizioni fisiche per il crash di Assen con Bautista. Ma nonostante ciò recupera con gli interessi la caduta della settimana scorsa riprendendosi la vetta della classifica Mondiale, e tutto questo non nella sua migliore gara dell’anno. La fortuna questa volta lo ha premiato.

    Daniel Pedrosa © Mirco Lazzari gp/Getty Images

    Dovizioso 8,5: terzo podio nelle ultime quattro gare, secondo consecutivo, per il pilota italiano, che si sta dimostrando il migliore dei piloti clienti e non solo. Infatti oltre a bastonare come al solito il suo compagno di squadra Crutchlow, tiene dietro con le unghie e con i denti il compagno di marca Ben Spies (voto 6)con la Yamaha del team ufficiale. I risultati ottenuti potrebbero portarla presto, già dall’anno prossimo, nelle sue mani.

    Bradl 8: Il tedeschino davanti al suo pubblico si esalta e già dalle prove dimostra di avere un ottimo passo. Guida per tutto il GP il gruppetto composto dalle Ducati restando anche vicino al trio Yamaha composto da Dovizioso-Crutchlow-Spies, e alla fine sfruttando gli errori degli altri piloti agguanta una meritata quinta posizione con la quale bissa il miglior risultato di quest’anno ottenuto a Le Mans nel GP di Francia.

    Rossi 6,5: non fa cose straordinarie restando ultimo del quartetto guidato da Bradl per tutta la gara. Poi esce alla distanza e nel finale piazza la zampata del campione superando i pari marca e arrivando ad un soffio dalla Honda del tedesco. Buona la sesta posizione finale ma i 28 secondi di ritardo sul circuito tortuoso del Sachsenring fanno capire che la strada per migliorare è ancora lunga.

    Stoner 2: butta la leadrship del campionato ad una sola curva dalla fine nel tentativo di superare Pedrosa che tra l’altro non era neanche troppo vicino. Lo Stoner di qualche mese fa si sarebbe accontentato della seconda posizione che avrebbe consolidato il suo primato, ma forse quello Stoner non esiste già più.

    Bautista 7: parte dal fondo dello schieramento per la penalità inflittagli dopo il disastro alla partenza al GP d’Olanda ad Assen. Lui non si scompone e si esibisce in una grande rimonta che lo riporta in settima posizione. Visto il passo gara senza la penalità avrebbe sicuramente lottato per il podio.

    Crutchlow 4: non ne può più di arrivare dietro a Dovizioso e vista la velocità in gara questa sembra la gara giusta per finirgli davanti. Come non detto perchè Cal ne combina un altra delle sue arrivando lungo alla prima curva nel tentativo di superare il compagno che lo costringe all’errore, rimanendo invischiato al suo rientro in pista nel gruppetto delle Ducati. Deve capire che oltre alla velocità un bravo pilota deve saper usare anche la testa. Impari da Dovizioso.

  • Al Sachsenring Marquez e Cortese sempre più leader

    Al Sachsenring Marquez e Cortese sempre più leader

    Moto 2 e Moto 3 dai due volti con in mezzo la MotoGP a fare da spartiacque tra le due categorie minori. La prima ad aprire la giornata motociclistica è stata la Moto 2 con Marc Marquez vittorioso sull’asfalto asciutto del Sachsenring e sempre più leader della classifica iridata. A tre ore di distanza invece ha chiuso la Moto 3, posticipata anche di una mezz’ora a causa di un’acquazzone che ha costretto i piloti a correre su pista bagnata. Vincitore dopo una grande rimonta l’idolo di casa Sandro Cortese che è sempre più leader del Mondiale.

    MOTO 2 – Marc Marquez bissa il successo ottenuto soltanto una settimana fa nel Gran Premio d’Olanda all’Università del Motomondiale ad Assen vincendo anche al Sachsenring, ottava prova del Motomondiale valevole per il GP di Germania. Sul circuito tedesco il campione spagnolo si impone per la quarta volta in stagione, seconda consecutiva appunto, dando lo strattone decisivo per l’allungo nel Mondiale. Complice anche la caduta del suo diretto inseguitore Andrea Iannone scivolato al nono giro mentre si trovava nei tubi di scarico del pilota della Suter Repsol.

    Il pilota italiano, partito decimo rimonta fino alla seconda posizione ma nel tentativo di attaccare Marquez alla prima curva perde l’avantreno della sua moto finendo a terra dando con tutta probabilità un addio alle sue chances mondiali. Peccato perchè su un circuito come il Sachsenring dove poco conta il motore l’abruzzese poteva sicuramente dire la sua. Ripartito dalla 26esima posizione Iannone riesce a guadagnare 10 posizioni, non la 15esima, ultima disponibile per l’acquisizione  di punti mondiali.

    Cosi dopo la caduta di Iannone Marquez si trova a dover affrontare due veterani della categoria, ovvero Mika Kallio e Alex De Angelis, anche lui in grande rimonta dalle retrovie. Ma il passo dello spagnolo è inarrivabile e gli consente di arrivare con oltre due secondi di vantaggio in tranquillità al traguardo. Kallio e De Angelis si giocano la seconda posizione con il sammarinese che tenta l’attacco all’ultima curva arrivando però lungo e cedendo il secondo gradino del podio al rivale.

    Marc Marquez © Mirco Lazzari gp/Getty Images

    Bella comunque la battaglia dei due ritrovati protagonisti della Moto 2 che hanno dato vita ad una dura lotta fatta di sorpassi e controsorpassi, soprattutto De Angelis che sembra aver trovato un beneficio dal cambio di telaio Suter all’FTR, mentre il leader della classifica Marquez con l’ennesima vittoria vola a 152 punti, 43 in più di Pol Espargaro che oggi non è andato oltre la quarta posizione nonostante una grande rimonta dovuta però a tanti errori individuali.

    Il migliore degli italiani è Simone Corsi in sesta posizione alle spalle dello svizzero Thomas Luthi ma davanti a Bradley Smith. Nono Claudio Corti mentre un altro protagonista del Mondiale Scott Redding viene steso appena dopo la partenza da Toni Elias che si stende anche lui poco dopo.

    MOTO 3 – Sandro Cortese trionfa nel Gran Premio di casa conquistando il suo secondo successo stagionale dopo aver trionfato all’Estoril nel GP di Portogallo. Il tedesco partito dalla pole position e scattato malissimo in partenza è autore di una grande rimonta dalle retrovie nonostante nonostante il grip con le gomme rain su pista che andava asciugandosi diminuiva giro dopo giro. Cortese è il più abile a capire le condizioni dell’asfalto piazzando il sorpasso decisivo a tre giri dal termine ai danni di Alexis Masbou, al primo podio in carriera.

    Per Cortese una vittoria che gli vale il primato nella classifica mondiale, complice anche la gara opaca di Maverick Vinales che chiude la sua gara in 17esima posizione con uno zero nella casella punti. Lo spagnolo ora è costretto ad inseguire il tedesco con 18 punti di distacco (148 a 130 il passivo).

    Terzo posto per lo spagnolo Luis Salom che precede di pochi secondi la sorpresa Jack Miller, bravo a giocarsi la vittoria fino a pochi giri dal termine. Quinto Efren Vasquez mentre per trovare il primo italiano bisogna scendere in 12esima posizione per trovare Niccolò Antonelli. Fuori a pochi giri dal termine Danny Kent , che aveva conquistato il primo podio ad Assen, Adrian Martin, Brad Binder e Louis Rossi, piloti tutti in lotta per la vittoria a pochi giri dal termine, a dimostrazione del grande equilibrio della classe quarto di litro.