Tag: gp catalunya

  • MotoGP, pagelle GP Catalunya. Lorenzo impeccabile, Rossi migliora

    MotoGP, pagelle GP Catalunya. Lorenzo impeccabile, Rossi migliora

    Il quinto appuntamento della stagione se lo aggiudica Jorge Lorenzo, che nel Gran Premio di casa sul circuito di Barcellona, piazza il sorpasso nel numero di vittorie stagionali rispetto al rivale numero uno nel mondiale, Casey Stoner (3-2 il parziale momentaneo) con conseguente allungo sull’australiano, che ora insegue con 20 punti di distacco.

    Il campione del mondo in carica pare aver perso quella brillantezza che per lungo tempo gli ha permesso di dominare le gare e ora si trova in difficoltà. Piccoli segni di ripresa per Valentino Rossi, che anche sull’asciutto riesce a compiere una gara più che accettabile. Bravo anche Andrea Dovizioso, al suo primo podio stagionale. Diamo i voti ai protagonisti del GP.

    Lorenzo 9,5: non gli diamo il massimo dei voti solo perchè ha avuto qualche difficoltà in più a ripetere la gara diLe Mans, pur avendone tutto il potenziale. Questo però non significa che la vittoria conquistata sia sta meno importante, anzi sicuramente più bella per come è avvenuta visto che ha dovuto lottare per tutta la gara con un osso duro come Pedrosa, che giocava anche lui in casa. Ma in questo periodo battere il binomio Yamaha-Lorenzo sembra quasi un’utopia, e pur commettendo qualche errore di troppo recupera e vince la gara, aumentando il vantaggio in classifica su Stoner. Comunque perfetto.

    Pedrosa 9: viene battuto per l’ennesima volta in qualifica da Stoner, che proprio in casa sua gli fa fare l’ennesima figuraccia. Poi in gara le cose si capovolgono vincendo nettamente il duello in famiglia tra HRC avendo anche la stessa configurazione di moto. Lui va forte ma questa volta (e non solo questa volta) ha trovato in Lorenzo un avversario più forte di lui.

    Dovizioso 8,5: parte bene e pare tenere alla grande il passo dei primi due che giravano fortissimo. Ad un certo punto però sparisce dalle telecamere e da che lottava per la prima posizione a causa di un lungo lo ritroviamo indietro a cercare di difendere il terzo posto da Stoner. Lui ci riesce senza nemmeno troppa difficoltà dimostrando di essere un pilota all’altezza, conquistando il primo podio stagionale, unico a riuscirci con un team satellite, il che non è poco.

    Stoner 5,5: è da due gare che sembra aver perso lo smalto dei tempi migliori, proprio dal suo annuncio del suo ritiro alle corse a fine stagione. In qualifica pare voglia far ricredere tutti anche se in gara si scioglie clamorosamente sbagliando anche la scelta della gomma per cercare di ridurre al minimo i problemi di chattering. Risultato disastroso, mai protagonista in gara e lui che aveva intenzione di lasciare le corse da campione del mondo deve darsi una mossa perchè Lorenzo è in condizione strepitosa. Per la prima volta dopo un anno buono scende giù dal podio. Non è un caso

    Jorge Lorenzo © JOSEP LAGO/AFP/GettyImages

    Bautista 7,5: era anche per lui il GP di casa e l’aria di casa pare aver fatto bene allo spagnolo che mette in atto la sua solita gara consistente pur avendo una Honda leggermente inferiore rispetto alle HRC Repsol. Sempre in costante crescita.

    Rossi 7,5: l’obiettivo era arrivare alle spalle delle Honda e delle Yamaha. Detto fatto Valentino è stato buon profeta, arrivando settimo e praticamente primo tra i piloti della sua scuderia. Qualche segno di miglioramente, almeno da parte sua lo si è visto, ora deve continuare a spingere per arrivare almeno a livello dei primi, che hanno almeno ancora 8 decimi di vantaggio al giro.

    Honda 7: pur avendo evidenti problemi tecnici è ancora li davanti, quando con Stoner, quando con Pedrosa a lttare per la vittoria. Ma non è più la moto perfetta dell’anno scorso e questo è almeno un punto a sfavore.

    Yamaha 9: la moto è ben equilibrata e soprattutto quella che tratta meglio e consuma meno le gomme che in GP infuocati come quello di ieri fa davvero la differenza. Ne sono la dimostrazione le prestazioni delle moto satelliti che viaggiano al passo delle Honda ufficiali. Sicuramente la migliore del lotto.

    Spies 6,5: veniva da un inizio di stagione disastroso e in un GP dove è stato finalmente competitivo ha provato ha cercato di essere il più aggressivo possibile tentando il sorpasso a Pedrosa, con scarsi risultati visto che la sua gara in pratica è finita là per una caduta. Ha fatto bene comunque a provarci ma per la riconferma deve fare di più.

    Iannone 10: è il protagonista assoluto del week-end spagnolo, e ha dimostrato che pur avendo una moto inferiore, quando è in giornata non ce n’è per nessuno. Per compiere un ulteriore salto di qualità dovrebbe correrle tutte cosi ma intanto è l’unico portabandiera italiano che in questo momento può aspirare veramente al titolo. E noi glielo auguriamo.

  • Super Iannone vince a Barcellona. Vinales domina

    Super Iannone vince a Barcellona. Vinales domina

    Nel Gran Premio di Catalunya, quinto appuntamento stagionale del Montomondiale, successo spagnolo nella classe minore della Moto 3, dove Maverick Vinales vince davanti al suo pubblico sul tracciato di casa di Barcellona dominando praticamente la gara. Un super Andrea Iannone si impone invece nella classe intermedia della Moto 2 grazie ad una gara condotta dall’inizio alla fine con un intensità strepitosa e combattuta fino all’ultimo giro. I successi ottenuti nella giornata odierna permettono ai due piloti vincitori del GP di avvicinarsi in vetta alla classifica dei rispettivi campionati a pochi punti dai primi.

    MOTO 2 – L’unico pilota italiano ad uscire pienamente soddisfatto dal week-end spagnolo è sicuramente Andrea Iannone, che con la vittoria conquistata a Barcellona ottiene il primo successo stagionale in Moto 2. Il pilota abruzzese, pur avendo qualcosa in meno in termini di prestazionalità della moto rispetto agli avversari, riesce a condurre una gara perfetta tutta grinta e cuore tenendo dietro Thomas Luthi e Marc Marquez che tentano il tutto per tutto pur di portarsi davanti all’italiano che ad ogni sorpasso subito risponde prontamente con grandi controsorpassi, strategia che ha ricordato molto quella adottata nei confronti di Casey Stoner da Valentino Rossi a Laguna Seca nel GP degli Stati Uniti del 2008.

    E cosi a spuntarla dopo una lunga battaglia è proprio il pilota della Speed-up che precede al traguardo lo svizzero della Suter sceglie una strategia di gara differente da quella dei piloti di testa optando per una gomma più dura al posteriore, scelta che avrebbe potuto rivelarsi vincente se Iannone non avesse tirato fuori il coniglio dal cilindro che gli ha permesso di vincere la gara. Luthi ritorna comunque dalla Spagna con il primo posto nel Mondiale a quota 88 punti, davanti ad Andrea Iannone che lo segue a 18 lunghezze di distacco.

    Terzo al traguardo il poleman Marc Marquez, che alla fine del Gran Premio, nonostante la proclamata innocenza, viene anche penalizzato dalla Direzione di gara con un minuto aggiuntivo al suo tempo totale di gara per aver causato il brutto incidente di Pol Espargaro. Lo spagnolo, dopo un errore a “La Caixa” durante gli ultimi giri di gara, per rientrare nella traiettoria ideale centra in pieno la moto del connazionale causandone la caduta e costringendolo al ritiro. Le lacrime del povero Espargaro a fine gara testimoniano come le conseguenze per il pilota siano state solo morali poichè sicuramente teneva a far bene davanti al pubblico di casa, ma per fortuna non ha riportato nessuna conseguenza fisica. Per Marquez invece uno zero in classifica che pesa tantissimo in ottica Mondiale.

    Andrea Iannone © Mirco Lazzari gp/Getty Images

    La retrocesione di Marquez promuove al terzo posto Esteve Rabat, unico portabandiera spagnolo a salire sul podio, davanti a Simone Corsi che conquista la cosiddetta medaglia di legno con il quarto posto ai piedi del podio. 12esima e 13esima posizione per  Claudio Corti e Alex De Angelis.

    MOTO 3 – Gara avvincente anche quella della categoria minore, che apre la giornata dopo poche ore dalla pioggia che aveva bagnato il warm-up della mattina. Nonostante ciò la gara si svolge su condizioni assolutamente da asciutto e a spuntarla è il padrone di casa Maverick Vinales, che dopo metà gara decide di salutare la compagnia e di andare a tagliare il traguardo in assoluta tranquillità. Per lo spagnolo si tratta della seconda vittoria stagionale dopo quella ottenuta nel Gran Premio inaugurale in Qatar.

    Dietro il numeroso gruppetto di piloti che inseguiva Vinales si da un pò fastidio permettendo allo spagnolo ad un certo punto della gara di andarsene da solo. La lotta per il secondo posto coinvolge ben otto piloti compreso il nostro Romano Fenati che dopo una partenza non proprio eccellente riesce a risalire e ad agguantare il gruppo dei primi. Alla fine a spuntarla è Sandro Cortese che chiude secondo con la KTM davanti al portoghese Miguel Oliverira che completa il podio del GP di Catalunya. Grazie al secondo posto il tedesco si trova ora da solo in vetta alla classifica del campionato piloti con 87 punti davanti proprio al vincitore della gara Maverick Vinales che lo segue con sette punti di svantaggio.

    Quarto ai piedi del podio Louis Rossi, vincitore del Gran Premio di Francia a Le Mans la scorsa settimana, che però cede leggermente nel finale a causa di un problema anomalo sulla sua Honda FTR, sulla quale si è letteralmente staccato, anche pericolosamente, il tubo di scarico. Il francese termina comunque la gara senza alcun provvedimento da parte dei commissari di gara chiudendo davanti al connazionale Alexis Masbou e ad Alex Marquez, fratello minore di Marc.

    Serttimo posto per Hector Faubel mentre Fenati dopo la rimonta non riesce a guadagnare nessuna posizione finendo la gara in nona posizone. Chiude la top-ten lo spagnolo Luis Salom. 12esima posizione per Niccolò Antonelli, anche lui alle prese con un problema al silenziatore sulla sua FTR,ma comunque autore di una bella gara.

  • MotoGP, Lorenzo trionfa a Barcellona. Stoner giù dal podio, Rossi 7°

    MotoGP, Lorenzo trionfa a Barcellona. Stoner giù dal podio, Rossi 7°

    Jorge Lorenzo si aggiudica il Gran Premio di Catalunya sul circuito amico di Barcellona, teatro del quinto appuntamento stagionale del Mondiale MotoGP. Il pilota maiorchino ha avuto la meglio dopo una lunga battaglia durata quasi tutta la gara sul connazionale Daniel Pedrosa, che dopo essersi sfogato all’inizio non ha retto il passo inarrivabile della Yamaha M1 che nel finale di gara ne aveva sicuramente di più rispetto alla Honda.

    Allo spagnolo infatti non è bastata una grande partenza che gli ha permesso nel giro di pochi metri di andare subito in testa alla corsa. La strategia del pilota della Honda, che come il suo compagno aveva montato una gomma dura al posteriore, non ha pagato come ci si aspettava, complice il brusco calo delle temperatura che nella mattinata aveva portato anche l’arrivo della pioggia con conseguente diminuzione della temperatura dell’asfalto di una decina di gradi, che a questi livelli porta ad una differenza come dal giorno alla notte, per cui Lorenzo, sempre pulito ed elegante alla sua guida, ha lasciato sfogare inizialmetnte il connazionale per poi piazzare la zampata vincente nel finale, a 5 giri dal termine, sfruttando un largo di Pedrosa a “La Caixa” e allungando grazie alla maggior freschezza delle gomme arrivando in solitaria al traguardo.

    Con la vittoria odierna Lorenzo conquista la terza vittoria stagionale, seconda consecutiva, scavalcando nel numero di vittorie il rivale più accreditato per la lotta al titolo Mondiale Casey Stoner fermo a quota due successi portando a quota 115 i punti nella classifica iridata allungando il vantaggio sull’australiano che ora è di 20 punti. Alle spalle di Lorenzo e Pedrosa, che hanno completato una doppietta tutta spagnola per la gioia del pubblico di casa, troviamo il primo degli italiani Andrea Dovizioso, bravo a rimanere freddo nel finale e a neutralizzare gli attacchi di Stoner che nelle ultime curve aveva cominciato a insidiare la sua terza posizione. Il forlivese dopo aver passato oltre metà gara in compagnia dei primi due ha poi perso terreno permettendo il recupero dell’australiano spinto da dietro anche da un arrembante Cal Crutchlow, aggressivo in ogni punto del circuito. Il pilota della Yamaha Monster riesce comunque facilmente a resistere e a portare a casa un importante ma soprattutto meritato terzo posto sul gradino più basso del podio.

    Jorge Lorenzo © JOSEP LAGO/AFP/GettyImages

    Per Stoner invece è la seconda gara consecutiva opaca dopo quella di Le Mans, in cui è arrivato l’annuncio del suo ritiro alle corse a fine stagione. L’australiano non è riuscito a sfruttare la pole position ottenuta nelle qualifiche di ieri, e nonostante non faccia trasparire nulla del suo stato d’animo è chiaro che non abbia più quella tranquillità e quella serenità che ad inizio stagione, ma soprattutto negli anni scorsi, gli permettevano di dominare indiscutibilmete. Ne è chiaro segnale l’esclusione dal podio che non avveniva da un anno abbondante, e cioè dal Gran Premio di Jerez del 3 aprile 2011 in cui venne speronato sotto la pioggia da Valentino Rossi alla prima curva dopo pochi giri. Anche per lui, come per Pedrosa, la scelta della gomma dura al posteriore non è stata la migliore soluzione per la gara e alla fine deve accontentarsi della quarta posizione nella morsa delle Yamaha Tech 3 di Dovizioso e Crutchlow, scioltosi nel finale.

    Sesta posizione per un ottimo Alvaro Bautista, che porta la Honda del team Gresini vicino alle prestazioni dei primi. Solita gara consistente quella dello spagnolo che con una moto leggermente inferiore rispetto alle HRC di Stoner e Pedrosa riesce a tenere dietro Valentino Rossi, primo tra i piloti Ducati e settimo al tragurado. Il massimo che si poteva fare in condizioni d’asciutto era arrivare alle spalle delle Honda e delle Yamaha, anche se la pioggia arrivata in mattinata, aveva dato speranza al pilota di Tavullia di poter ripetere la bella gara della settimana scorsa a Le Mans ma così non è stato. Si notano comunque segni di leggera ripresa che fanno ben sperare per il futuro.

    Alle spalle del Dottore la Honda LCR del campione del mondo della Moto2 Stefan Bradl, che precede di ben sette secondi un deludente Nicky Hayden, sempre più in difficoltà negli ultimi tempi. Lo statunitense precede di pochi secondi il connazionale della Yamaha Ben Spies, finalmente in condizione e competitivo come mai in questa stagione ma anche sfortunato ad inizio gara quando, nel tentativo di superare Pedrosa in prima posizione, arriva lungo e si stende toccando l’erbetta esterna del circuito. Il texano riesce comunque a risalire in sella e a compiere una bella rimonta che lo porta fino alla decima posizione a chiudere la top-ten.

    Chiudono invece il gruppetto dei prototipi le due Ducati di Hector Barbera e Karel Abraham, poi solo CRT con Aleix Espargaro ad aprire il gruppetto in 13esima posizione subito seguito da Michele Pirro in 14esima. 17esima posizione invece per Mattia Pasini mentre Danilo Petrucci chiude in 19esima e penultima posizione davanti al solo Ivan Silva. Ritirato l’acciaccato Colin Edwards, non nelle migliori condizioni dopo che rientrava  dall’infortunio alla clavicola del Gran Premio del Portogallo all’Estoril.

  • MotoGP, Stoner pole a Barcellona. Rossi soltanto 9°

    MotoGP, Stoner pole a Barcellona. Rossi soltanto 9°

    Casey Stoner conquista la pole position del Gran Premio di Catalunya sotto il caldo torrido di Barcellona che domani sarà teatro del quinto appuntamento della stagione del Mondiale MotoGP. L’australiano partirà davanti a tutti per la seconda volta in stagione, 40esima della carriera, dopo aver conquistato anche la pole del GP del Portogallo all’Estoril, e lo fa segnando il giro più veloce al 17esimo dei suoi 19 passaggi complessivi fermando il cronometro sul tempo di 1:41.295, migliore di ben un secondo e due decimi della pole position fatta registrare lo scorso anno da Marco Simoncelli, anche se con cilindrata 800, che aveva girato sull’1:42.413. Il pilota australiano è anche ad un soffio dalla pole record di Barcellona, fatta registrare nel 2008 in sella alla Ducati con il tempo di 1:41.186.

    Il tutto dopo un venerdì passato a nascondersi nelle retrovie e che aveva lasciato presagire ad un week-end tutto in salita per il campione del mondo, che invece riesce a trovare il guizzo giusto per portare la sua RC213V davanti a tutti beffando lo spagnolo e idolo di casa Jorge Lorenzo, che deve accontentarsi della seconda posizione staccato di soli 146 millesimi dalla prima delle Honda. Il maiorchino non è riuscito a ripetere le prestazioni delle libere del venerdì ma comunque ha mostrato un passo che lo tiene indubbiamente in lizza per la vittoria di domani. Anche perche la Yamaha M1 sembra la moto che meglio si è adattata alle caratteristiche del circuito come dimostra la terza posizione di Cal Crutchlow, che chiude la prima fila con la prima delle Yamaha Monster del team Tech 3.

    Casey Stoner © LLUIS GENE/AFP/GettyImages

    Ad aprire la seconda fila ancora un’altra Yamaha, è quella di Ben Spies, che fortunatamente dopo un inizio disastroso di stagione ha mostrato su questo tracciato segni di netta ripresa in attesa della gara. Allespalle del trio Yamaha l’altro spagnolo Daniel Pedrosa, che stamattina nelle terze e ultime libere era stato anche il più veloce in pista, ma che nelle qualifiche non è riuscito a fare meglio della quinta posizione. Affianco a Spies e Pedrosa partirà Andrea Dovizioso che chiuderà la seconda fila con la sesta posizione.

    Settimo tempo per Nicky Hayden che aprirà la terza fila con la prima delle Ducati. Lo statunitense accusa un ritardo anche abbastanza contenuto riuscendo a tenere il suo gap dalla vetta sotto il secondo, a sette decimi, ma ne prende circa quattro da Andrea Dovizioso che lo precede. Alle sue spalle Stefan Bradl lo tallona distanziato di soli 36 millesimi, mentre dietro alla Honda LCR del tedesco troviamo la seconda Ducati ufficiale, quella di Valentino Rossi, in nona posizione. Il campione di Tavullia ha utilizzato anche oggi il forcellone in carbonio e sembra aver abbandonato l’idea di utilizzare quello in alluminio che era stato provato nei test del Mugello. Il distacco del Dottore ammonta a 8 decimi da Stoner, quindi per la prima volta in stagione sotto il secondo. Segno che le cose stanno leggermente migliorando, anche se le prime posizioni in condizioni di pista asciutta sembrano essere ancora lontane, cosa che potrebbe essere del tutto capovolta se, come annunciato dalle previsioni metereologiche, domani dovesse arrivere la pioggia, che in quel caso potrebbe rimescolare le carte.

    Decima posizione per Alvaro Bautista con la Honda del team Gresini, che chiude la top-ten davanti ad Hector Barbera e Karel Abraham entrambi su Ducati. Dalla 13esima alla 21esima posizione solo le CRT con Randy De Puniet e Colin Edwards, ripresosi dopo la frattura alla clavicola nel GP del Portogallo, a guidare il gruppetto. Per trovare gli altri italiani dobbiamo scendere sino alla 16esima posizione dove troviamo Michele Pirro mentre Mattia Pasini chiude le sue qualifiche in 18esima posizione. 20esima e penutlima posizione per Danilo Petrucci.