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  • Formula 1: Montréal, dove Schumi cuciva mondiali

    Formula 1: Montréal, dove Schumi cuciva mondiali

    Non è facile in Formula 1 trovare un circuito dove Michael Schumacher non abbia lasciato segni indelebili. Tuttavia a Montréal, che allora arrivava in calendario prima di giugno e ad inizio mondiale, il tedesco iniziava da qui la raccolta punti per poi costruirsi il suo cammino vincente.

    La Ferrari si può dire che ha una parte importante della storia della pista ricavata su un percorso cittadino sull’isola artificiale di Notre-Dame. Qui si corre dal 1978 e proprio alla prima il podio si tinse di rosso con la vittoria dell’idolo locale Gilles Villeneuve, a cui il tracciato è stato intitolato dopo la morte avvenuta ne 1982 durante le prove del GP del Belgio.

    Michel Schumacher festeggia la vittoria | Foto Twitter
    Michel Schumacher festeggia la vittoria | Foto Twitter

    La Ferrari è sempre stata congenialmente strutturata rispetto gli avversari per questo tipo di circuiti e il filotto proprio di Schumacher ne è una prova. Il tedesco si portò a casa anche l’edizione del 1994 a bordo della Benetton-Ford, la monoposto che lo mise alla ribalta e in competizione con Ayrton Senna a cui è dedicata una delle più belle curve della pista.

    Dal 1997 è un dominio da parte di Schumacher che nei primi due anni inizia da questa tappa, vincendola, a rincorrere inutilmente prima la Williams di Jaques Villeneuve e dopo la McLaren-Mercedes di Mika Hakkinen. Nel 1999 partendo in prima posizione viene solo fermato da un incidente consentendo al finlandese di vincere e lo stesso chiuderà anche in testa il mondiale alla fine.

    Una delle tante immagini del podio con i due ex rivali Mika Hakkinen e Michael Schumacher | Foto Twitter
    Una delle tante immagini del podio con i due ex rivali Mika Hakkinen e Michael Schumacher | Foto Twitter

    Ma dal 2000 in Formula 1 la musica cambia, la Ferrari e Schumacher, sempre da qui sono partite per iniziare a dettare legge, una legge che continuerà per quattro anni e solo l’edizione del 2001 ha visto trionfare un altro pilota, il fratello Ralf. Tuttavia da qui Michael Schumacher partiva con la raccolta dei punti che gli hanno regalato quattro mondiali consecutivi.

    Il percorso della pista presenta una serie di impegnative che mettono a dura prova ogni parte della monoposto, motore, freni, aerodinamica e coraggio dei piloti. Come ogni circuito cittadino ha le insidie dell’asfalto usurato che a volte giocano brutti scherzi. Rettilinei veloci, varianti rapide, curve a “gomito” e a “cucchiaio“, insomma c’è proprio tutto in una pista nemmeno particolarmente lunga.

    Una pista che alla Ferrari porta gioie e che risulta idonea per le caratteristiche della monoposto, chissà che la riscossa della Rossa di Maranello e di Sebastian Vettel o di Kimi Raikkonen non possa iniziare da qui?

  • Formula 1, a Montreal si ampliano le tribune

    Formula 1, a Montreal si ampliano le tribune

    In Formula 1 si sta attraversando una profonda crisi sugli spalti, soprattutto in Europa dove per diversi motivi gli appassionati snobbano le tribune dei circuiti. Il GP del Canada invece inverte la tendenza e come accadde lo scorso anno con il Gran Premio del Messico si prepara ad un tutto esaurito.

    Nella scorsa stagione il GP messicano però ottenne quello straordinario risultato grazie alla presenza di un pilota di casa, Sergio Perez e soprattutto da una mancanza della Formula 1 nel paese centroamericano decennale. Montreal invece è un appuntamento fisso che ogni anno regala soddisfazioni agli organizzatori e quest’anno annuncia presenze da capogiro.

    Il Canadian Grand Prix | Il Pallonaro
    Il Canadian Grand Prix | Il Pallonaro

    I motivi sono principalmente dovuti, oltre alla costanza degli appassionati locali, alla recente vittoria a sorpresa di Max Verstappen in Spagna seguita dal bel Gran Premio di Montecarlo, dalle previsioni meteo che preannunciano il prossimo week-end soleggiato e dal fatto che il GP canadese si correrà durante il secondo fine settimana di giugno mentre in altre stagioni arrivava troppo presto per il clima locale.

    Una delle curve "mozzafiato" del GP del Canada | Il Pallonaro
    Una delle curve “mozzafiato” del GP del Canada | Il Pallonaro

    Questi fattori hanno dato una spinta significativa alla vendita dei biglietti al punto tale che gli organizzatori hanno annunciato che la tribuna vicina alla pit-lane è già esaurita, così come altre tre tribune in prossimità di curve entusiasmanti come la “Senna”. Proprio in questa zona gli organizzatori del Canadian Grand Prix hanno dichiarato di voler aggiungere ulteriori posti a sedere nella tribuna numero dodici perché la domanda di biglietti continua a salire vertiginosamente.

    Per la Formula 1 il GP di Montreal resta un appuntamento classico che presenta un tracciato non lungo ma denso di ogni tipo di variante, dal rettilineo veloce alla curva a gomito, un circuito dove può verificarsi ogni tipo colpo di scena.

    Il dato che emerge però fa riflettere perché se in Europa la Formula 1 non ha più l’appeal di un tempo oltreoceano invece il prodotto confezionato da Bernie Ecclestone e dalla FIA piace e sempre di più a quanto pare, vedremo se il GP del Canada saprà soddisfare le aspettative.

  • Vettel, dominio assoluto a Montreal. Alonso limita i danni, è 2°

    Vettel, dominio assoluto a Montreal. Alonso limita i danni, è 2°

    Sebastian Vettel ha vinto il Gran Premio del Canada sul circuito di Montreal, sesto appuntamento della stagione 2013 di Formula 1. Sul tracciato canadese il pilota della Red Bull ha dominato dal primo all’ultimo giro grazie ad un passo gara insostenibile per gli avversari che non hanno potuto far altro che veder allontanare giro dopo giro la sagoma viola e blu della RB8 numero 1, la cui leadership in gara non è mai stata messa in discussione neanche nei valzer dei pit-stop. Il tedesco con una gestione di gara pressochè perfetta è così riuscito ad apporre la prima firma nell’albo d’oro di Montreal, la 28esima totale della carriera, pur ottenuta con qualche rischio di troppo come quello corso nelle prima fasi di gara che ha portato il campione del mondo in  carica a sfiorare il muretto all’uscita della prima chicane.

    Sebastian Vettel
    Sebastian Vettel in pole nel GP del Canada © Mark Thompson/Getty Images

    Ma nonostante ciò la prima posizione non è mai stata in dubbio, al contrario è stata apertissima la lotta per la seconda posizione. Lewis Hamilton che sembrava sicuro del secondo gradino del podio ha ceduto clamorosamente nell’ultima parte di gara, dopo il secondo pit-stop, venendo raggiunto da Fernando Alonso che a 8 giri dalla fine gli ha soffiato il secondo posto. Il ferrarista forse poteva essere l’unico in grado di poter impensierire il vincitore coma ha dimostrato il duello a distanza sul filo dei millesimi per ottenere il giro più veloce ma sulla sua condotta di gara ha pesato l’aver fatto i primi giri alle spalle della Williams di Valterri Bottas, che sull’asciutto ha perso la competitività avuta nelle qualifiche del sabato rallentando lo spagnolo. Per il pilota della Mercedes sono affiorati invece i soliti problemi di usura gomme che lo hanno costretto a cedere agli attacchi dell’asturiano, e peggio è andata al suo compagno di squadra Nico Rosberg autore di tre pit-stop e di una gara abbastanza anonima chiusa solamente al quinto posto e ad un distacco abissale, un minuto e dieci secondi, primo dei non doppiati. Sfortunato invece è stato Mark Webber, quarto finale, che avrebbe potuto giocarsi benissimo il podio se solo nelle fasi cruciali del GP, nel bel mezzo del duello con Alonso, non fosse stato autore di un contatto con la Caterhem del doppiato Van Der Garde, contatto che ha provocato il danneggiamento dell’ala anteriore e la conseguente perdita di carico aerodinamico per circa metà della gara. All’ australiano è andato comunque il merito e la soddisfazione di aver ottenuto il giro più veloce di gara nell’ultimo giro della corsa.

    In sesta posizione ha chiuso il francese della Toro Rosso Jean Eric Vergne che no nonostante sia stato il primo tra i doppiati ha portato punti pesanti a casa per il team. Alle sue spalle l’inglese Paul Di Resta che con una strategia ad un solo pit-stop e una prima parte di gara lunga ben 54 giri è riuscito a portare a casa un ottimo sesto posto. A punti anche il compagno di squadra Adrian Sutil che ha chiuso la top-ten guadagnando un punticino nonostante un drive-through per aver ignorato le bandiere blu “vendicandosi” nei confronti dell’ex amico Hamilton che, rallentato, è stato poi superato da Alonso.

    Ottava posizione per Felipe Massa, che ha compiuto un ottima rimonta dalla 16esima posizione iniziale risultando anche uno dei piloti più attivi in pista con il maggior numero di sorpassi, mentre abbastanza opaca è stata la giornata della Lotus e di Kimi Raikkonen, nono e senza uno spunto degno di nota; il finlandese ha chiuso per la 24esima gara consecutiva nella zona punti, conquistando il record, ma ha perso la seconda posizione in classifica generale in favore di Alonso. A punti non è andata invece nessuna delle due McLaren che è rimasta a secco dopo ben 64  gare in cui almeno uno dei due piloti chiudeva in zona punti; Sergo Perez e Jenson Button si sono classificati rispettivamente in 11esima e 12esima posizione e  tutto ciò rappresenta benissimo la situazione disastrosa attuale del team di Woking, entrata in una crisi che sembra non avere fine

  • Pole di Vettel in Canada. Sorpresa Bottas, Alonso 6°

    Pole di Vettel in Canada. Sorpresa Bottas, Alonso 6°

    Ritorno alla pole position per il Campione del Mondo Sebastian Vettel. Sul circuito canadese di Montreal, sotto una fitta pioggia, il pilota tedesco ha spezzato il dominio Mercedes nelle qualifiche andando a strappare un’importantissima prima piazza in griglia  con il tempo di 1:25.425, precedendo per poco meno di un decimo prorpio la Mercedes di Lewis Hamilton. Sorprendente terzo tempo per il finlandese della Williams Valtteri Bottas che precede l’altra vettura della casa di Stoccarda, Nico Rosberg, e Mark Webber. Solo sesto Fernando Alonso, in un pomeriggio alquanto deludente per lui e per la Rossa, in evidente difficoltà con l’asfalto bagnato: Felipe Massa è addirittura 16°. Grandiosa prestazione delle due Toro Rosso, entrambe nella top ten con il francese Vergne settimo e l’australiano Daniel Ricciardo decimo. Chiudono nei primi dieci in griglia anche Adrian Sutil su Force India (8°) e la Lotus di Kimi Raikkonen (9°). Disastro McLaren anche sul bagnato: Perez è infatti dodicesimo mentre Button ha fatto addirittura peggio, classificandosi in quattordicesima posizione.

    Sebastian Vettel
    Sebastian Vettel in pole nel GP del Canada © Mark Thompson/Getty Images

    Le qualifiche si aprono con la pista viscida e le condizioni meteorologiche non proprio ottimali rischiano di mischiare le carte in tavola in favore di qualche outsider. Ce n’è uno in particolare in questo pomeriggio canadese, ed è Bottas: l’esordiente finlandese della Williams è riuscito ad ottenere un insperato terzo posto in griglia mostrando un grande talento ed un’ottima guida sull’asfalto umido. Per la pole a lottare sono principalmente Vettel ed Hamilton, con il tedesco che firma il suo miglior tempo già al primo tentativo disponibile, e l’inglese che per una manciata di decimi non riesce a scavalcarlo ed è costretto a partire dalla seconda posizione in griglia. In gara il pronostico è tutto per Seb e per la scuderia austriaca, ma la qualifica di oggi ha dimostrato che con particolari condizioni climatiche le sorprese sono sempre dietro l’angolo. Chi invece spera in una gara asciutta è la Ferrari, in netta difficoltà oggi con le gomme intermedie con il solo Alonso a limitare i danni, che nonostante abbia accusato un distacco di oltre un secondo è riuscito a strappare il sesto tempo proprio a ridosso della Mercedes di Rosberg e della Red Bull di Webber. Giornata nera invece per Massa: il brasiliano è andato ad impattare contro le barriere dopo un fuoripista alla curva tre che ha reso necessario l’esposizione della bandiera rossa a due minuti dal termine della Q2. Per lui solo il sedicesimo posto in griglia ed una gara tutta in salita. Fuori nella seconda qualifica anche le due McLaren, con Perez (12°) che ha “vinto” il duello col compagno di box Jenson Button (14°). Nella Q1 fuori a sorpresa Paul di Resta (Force India) e Romain Grosjean (Lotus).

  • F1, Hamilton rimonta e vince a Montreal. Alonso e Vettel gettano via il podio

    F1, Hamilton rimonta e vince a Montreal. Alonso e Vettel gettano via il podio

    Lo aveva predetto alla vigilia e alla fine così è stato. Lewis Hamilton si aggiudica un mirabolante Gran Premio del Canada, il settimo appuntamento Mondiale dell stagione 2012 di Formula 1 ,conquistando la sua prima vittoria stagionale e divenendo il settimo vincitore diverso del campionato su sette gare disputate. Il campione anglo-caraibico dà spettacolo in pista dimostrandosi aggressivo come sempre, ma anche freddo e calcolatore quanto basta per sfruttare il potenziale della sua McLaren capitalizzando al massimo la strategia di gara di due soste che gli ha permesso di arrivare nel finale di gara nelle migliori condizioni per vincere la gara.

    Impossibile ripetere a Montreal la strategia di una sola sosta vista a Montecarlo, e il team di Woking questa volta è bravissimo a capirlo. L’inglese infatti dopo il sorpasso su Alonso al primo pit-stop, si ferma nuovamente a 19 giri dalla fine per cambiare i suoi pneumatici ormai a fine vita, al contrario dello spagnolo e di Vettel, che invece decidono di rimanere in pista fino alla fine avendo effettuato un solo pit-stop. Scelta sbagliata perchè Hamilton con un passo da qualifica e di un secondo inferiore ogni giro li rimonta nel giro di poche tornate e li sorpassa con estrema facilità sfruttando il DRS sul rettilineo del Casinò e la maggior freschezza delle sue gomme soft. Dopodichè è un gioco da ragazzi per il campione del mondo 2008 controllare la gara e arrivare agevolmente a tagliare il traguardo indisturbato, conquistando la 19esima vittoria della carriera che gli vale il ritorno al primo posto solitario in vetta alla classifica di un Mondiale equilibrato come non si era mai visto prima.

    Alle spalle di Hamilton troviamola Lotus di Romain Grosjean e la Sauber di Sergio Perez che completano un podio insolito stravolgendo ciò che si è visto in gara fino a 10  giri dal termine. Infatti sia  il francese che il massicano sfruttano la strategia sbagliata della Ferrari e grazie alle gomme supersoft montate nel finale superano lo spagnolo conquistando rispettivamente la seconda e la terza posizione. La strategia di una sola sosta dei due giovani piloti è la stessa di quella della Ferrari ma le tempistiche nei pit-stop li avvanatggiano notevolmente permettendogli di cogliere un grandissimo risultato, che per entrambi significa il secondo podio stagionale.

    Lewis Hamilton © DON EMMERT/AFP/GettyImages

    Quarto posto per Sebastian Vettel che riesce a a rimediare all’errore della strategia rientrando nei giri finali per un’altra sosta ai box e montare gomme nuove. Scelta che gli ha permesso almeno di raggiungere Alonso e di chiudere in quarta posizione. A poco vale la consolazione di aver fatto segnare il tempo più veloce della gara proprio all’ultimo giro in 1:15.752, che anzi aumenta ancora di più il rammarico di aver perso un podio nettamente alla portata. In casa Ferrari non ha pagato l’azzardo di aver optato in corsa per un solo pit-stop e Fernando Alonso non ha potuto evitare l’inevitabile crollo delle gomme. Cosi si è ritrovato dall’essere primo fino al 64esimo giro al quinto posto finale, che non soddisfa certamente gli uomini di Maranello, che comunque hanno rischiato il tutto per tutto.

    Alle spalle del ferrarista l’unica Mercedes superstite di Nico Rosberg, che per poco non riesce a beffare anche lui nel finale Alonso, arrivatogli davanti per soli quattro decimi. Il tedesco porta ancora punti preziosi al team in una giornata non pèroprio positiva mentre nell’altra parte del box Michael Schumacher deve fare ancora i conti con la sfortuna. Dopo i tanti problemi e i ritiri di inizio stagione il tedesco ne aggiunge ancora un altro qui a Montral questa volta per un problema al DRS che rimane aperto facendogli perdere carico erodinamico e costringendolo al ritiro.

    Settimo Mark Webber che dopo un inizio di gara abbastanza incoraggiante al passo dei primi tre, perde di consistenza con il passare dei giri e conclude una gara passata nell’anonimato nonostante una Red Bull abbastanza efficace. Dietro di lui la Lotus di Kimi Raikkonen, che questa volta perde il confronto diretto in famiglia con Grosjean, e l’altra Sauber di Kamui Kobayashi. Sia per il eam francese che per quello elvetico comunque punti preziosissimi per il cammino nel Mondiale.

    In decima posizione chiude la top-ten la Ferrari di Felipe Massa. Il brasiliano dopo un avvio aggressivo ed arrembante commette l’errore cruciale per la sua gara nelle fasi iniziali andando in testacoda alla prima curva rovinando irrimediabilmente il suo set di gomme supersoft e rendendo da li in poila sua gara tutta in salita. Il paulista precede le due Force India di Paul  Di Resta e Nico Hulkenberg, che non sono riuscite a rispettare le premesse del week-end. Gara da dimenticare per Jenson Button, 16esimo al traguardo e mai protagonista per tutto il week.end.

  • F1, Vettel pole a Montreal. Alonso terzo tempo

    F1, Vettel pole a Montreal. Alonso terzo tempo

    Sebastian Vettel conquista la pole position del Gran Premio del Canada, settimo appuntamento della stagione. Il pilota della Red Bull si conferma il più velocedella giornata avendo ottenuto il miglior tempo sia nelle terze libere della mattina e nelle tre le sessioni di qualifica, girando nel tempo migliore di 1.13:784 che gli è valso la prima posizione. Il campione tedeco si è trovato decisamente a suo agio sul circuito canadese di Montreal ed è stato l’unico pilota a scendere sotto il muro dell 1.14. portando a casa la seconda pole position stagionale dopo quella ottenuta sul circuito di Sakhir in Baharain, 32esima della carriera, che gli permettere di raggiungere al quinto posto nella classifica di tutti i tempi il grande Nigel Mansell, ad una sola pole da Alain Prost e Jim Clark.

    Il campione del mondo in carica si lascia alle spalle l’inglese della McLaren Lewis Hamilton, staccato di 303 millesimi dalla Red Bull, che non è riuscito a ripetere i tempi fatti registrare nella giornata di ieri in cui aveva dominato entrambe le sessioni di prove libere. Il pilota della McLaren ha sofferto più del previsto l’aumento della temperatura dell’asfalto che ha causato un degrado maggiore degli pneumatici, cosa che non gli ha permesso di portarsi davanti a tutti nonostante la pole sembrasse alla sua portata. Terza posizione per la Ferrari di Fernando Alonso, che ha chiuso a soli 64 millesimi dall’anglo-caraibico portandosi alle sue spalle ad aprire la terza fila. Lo spagnolo grazie alle novità tecniche introdotte dal team di Maranello ha potuto però lottare fino alla fine con i primi due per un posto almeno in prima fila e domani sarà sicuramente protagonista per le posizioni di vertice.

    Sebastian Vettel © ROGERIO BARBOSA/AFP/GettyImages

    Insieme a lui scatterà dalla seconda fila l’altra Red Bull di Mark Webber ma a mezzo secondo dal compagno di squadra. Alle spalle dell’australiano la Mercedes di Nico Rosberg che precede di soli 6 centesimi l’altra Ferrari di Felipe Massa, alla sua migliore qualifica della stagione. Poi la Lotus di Romain Grosjean che salva la faccia al team di Enstone portando akmeno una vettura nella top-ten. Il francese partirà quinto mentre il suo compagno di squadra Kimi Raikkonen, che quest’anno era sempre partito nella top-ten, non è riuscito a qualificarsi per la Q3 e domani sarà costretto a apartire dalla 12esima posizione.

    Ottava l’ottima Force India di Paul Di Resta che conferma i progressi visti sulla vettura indiana nella giornata di ieri riuscendo a passare nell’ultima qualifica e chiudere davanti a colleghi ben più quotati come Michael Schumacher, non ad un secondo di distacco, e Jenson Button. Il pilota inglese della McLaren è l’unico ad aver optato per una strategia differente rispetto agli altri piloti di testa, utiliizzando un set di gomme soft per il suo unico tentativo in Q3. Domani quindi sarà l’unico nei primi dieci che partirà con la mescola più dura, gli altri naturalmente tutti con gomma supersoft.

    Da segnalare l’unico incidente per Pastor Maldonado, che nel tentativo di migliorare il suo tempo nella Q2 e passare alla qualifica successiva è andato a toccare contro il Muro dei Campioni danneggiando la sospensione posteriore destra della sua Williams e rovinando la sua sessione. Perciò domani scatterà dalla 17esima posizione dalla nona fila.

  • F1, Hamilton domina le libere a Montreal

    F1, Hamilton domina le libere a Montreal

    Lewis Hamilton è stato il pilota più veloce al termine della prima giornata di prove libere del Gran Premio del Canada, settimo appuntamento del Mondiale 2012 di Formula 1. Sul circuito di Montreal, intitolato a Gilles Villeneuve il pilota inglese della McLaren ha firmato il miglior tempo sia nella prima che nella seconda sessione fermando il cronometro sul tempo migliore di 1:15.259, migliorando di oltre tre decimi il tempo fatto segnare nella mattinata. L’anglo-caraibico dimostra dunque di avere un ottimo feeling su questo circuito dove ha già vinto due volte e ottenuto altrettante pole position, ma deve fare attenzione alla Ferrari che sul circuito canadese sembra aver trovato un bilanciamento perfetto.

    Alle spalle dell’anglo-caraibico infatti troviamo le due Rosse di Fernando Alonso e Felipe Massa, con lo spagnolo staccato di pochi millesimi, 54 per la precisione grazie al tempo di 1:15.313 che lo colloca alla fine della prima giornata di prove in seconda posizione. Il brasiliano invece si ferma ad un decimo e mezzo dal tempo migliore in assoluto ma dimostra dei progressi notevoli, soprattutto dopo la prima sessione, in cui non è riuscito ad andare oltre la 12esima posizione. Il team di Maranello ha testato le nuove componenti aerodinamiche che sembrano aver dato i loro frutti, come la nuova versione degli scarichi molto simile a quella della McLaren.

    Quarto posto per il campione del mondo in carica Sebastian Vettel, che prima della pausa pranzo ha chiuso con il secondo miglior tempo, migliorato nel pomeriggio di un solo decimo. In Red Bull si sono concentrati moltissimo sui test aerodinamici, vistose sono state infatti le appendici aerodinamiche che sono servite per provare le nuove componenti portate qui a Montreal, soprattutto la nuova ala anteriore. Il compagno di squadra Mark Webber invece non è riuscito a fare meglio della 12esima posizione.

    Lewis Hamilton © STAN HONDA/AFP/GettyImages

    Ottima sessione di prove per le Force India e le Sauber. Al quinto posto troviamo infatti Paul Di Resta che precede Kamui Kobayashi che si piazza sesto. Nico Hulkenberg con la seconda delle Force India chiude in ottava posizione appena dietro al connazionale Michael Schumacher che porta la sua Mercedes in settima posizione. Undicesimo, appena fuori dalla top-ten, il messicano Sergio Perez. La seconda delle McLaren, quella di Jenson Button, è nona ma l’inglese è rimasto per molto tempo ai box soprattutto in mattinata per risolvere un problema al cambio della sua MP427. Alle spalle dell’inglese chiude la top-ten in decima posizione l’altra Mercedes di Nico Rosberg.

    Giornata poco positiva per la Lotus che con Romain Grosjean e Kimi Raikkonen non è andata oltre la 14esima e la 15esima posizione. Male anche Pastor Maldonando che chiude in 13esima posizione mentre il compagno di squadra Bruno Senna ha avuto l’ “onore” di testare il cosiddetto “Muro dei Campioni” nella prima sessione perdendo anche la possibilità di provare la nuova ala posteriore.

    La tanto attesa pioggia si è fermata a pochi chilometri dal circuito, e nonostante il cielo coperto da nuvole molto grigie, tutti i team hanno avuto la possibilità di provare tranquillamente con condizioni di pista totalmente asciutta, quindi i piloti hanno potuto provare maggiormente gli pneumatici soft grazie alle temperature relativamente più basse. Le condizioni metereologiche per domani e domenica però potrebbero cambiare regalando pole e gara su pista bagnata.

  • F1 a Montreal, in Canada si cerca il settimo vincitore della stagione

    F1 a Montreal, in Canada si cerca il settimo vincitore della stagione

    A due settimane di distanza dall’ultimo GP di Monaco, corso sulle stradine di Montecarlo, dopo una settimana di pausa la Formula 1 fa tappa a Montreal dove domenica si correrà la 42esima edizione del Gran Premio del Canada, settimo appuntamento della stagione.

    Si arriva oltroceano dopo un Gran Premio di Monaco vinto da Mark Webber e che ha rispettato le premesse della vigilia regalando al Mondiale il suo sesto vincitore diverso in altrettanti GP disputati, anche se solo la Red Bull è riuscita a piazzare due piloti sul gradino più alto del podio, e un campionato che così equilibrato non lo si vedeva da anni. Dunque anche il GP del Canada si preannuncia molto equilibrato e sicuramente più avvincente rispetto a quello di Montecarlo, visto che le caratteristiche del circuito monegasco favorivano poco lo spettacolo.

    CARATTERISTICHE DI MONTREAL – Il circuito di Montreal, intitolato alla memoria di Gilles Villeneuve, misura 4,361 km da percorrere per ben 70 volte, ed è sicuramente un circuito che favorisce i sorpassi, dunque lo spettacolo in pista grazie alle sue caratteristiche, con lunghi rettilinei preceduti da staccate al limite, soprattutto quello finale del “Casino” prima dell’ultima chicane che conduce al traguardo dove sarà collocata anche l’unica zona DRS, che permetterà ai piloti di sfruttare maggiormente la scia degli avversari davanti. Proprio per questo motivo bisognerà trovare il giusto compromesso tra velocità sui rettilinei e guidabilità nelle curve, che come a Montecarlo sono qusi prive di vie di fuga, con i muretti molto vicini alla pista. Il più famoso, neanche a dirlo, è il “Muro dei Campioni”, cosi denominato per  i numrosi incidenti che hanno coinvolto campioni del presente e del passato.

    Montreal F1 © Clive Rose/Getty Images

    GOMME, ANCORA SOFT E SUPERSOFT – Così come a Montecarlo, anche a Montreal le mescole portate dalla Pirelli saranno le più morbide, ovvero la Supersoft, con scritta rossa sulla spalla, e la Soft, con dicitura gialla. Qui a differenza del Principato, si avrà un degrado degli pneumatici decisamente maggiore a causa delle velocità medie sul giro più elevate rispetto a Monaco, nonostante entrambi i circuiti siano classificati come tracciati cittadini. La sceltà è stata dettata per dare più spazio alla prestazione pura rispetto a quanto fatto nello scorso GP, dove i piloti erano limitati dalle velocità medie molto basse che non consentivano di scaricare tutta l’energia necessaria sugli pneumatici. Per cui possiamo accantonare l’idea di assistere ad una gara con un solo pit-stop per pilota.

    METEO, ANCORA INCOGNITA – Molto importanti saranno ancora una volta le condizioni atmosferiche, sempre pazze in questo periodo dell’anno, che avranno un ruolo fondamentale nello svolgimento del Gran Premio. In questo senso possiamo ricordare come anche lo scorso anno la gara si corse in condizioni da bagnato estremo, tanto che la Direzione di gara fu costretta a sospendere la corsa per un paio d’ore per l’impraticabilità del circuito. Alla fine, a pista quasi completamente asciutta, la scelta di montare la gomma giusta nel momento giusto permise a Jenson Button di vincere il Gran Premio nonostante sei soste ai box. Anche quest’anno quindi occhio al meteo.

    I BOOKIES NON SI SBILANCIANO – Molto equilibrio in campionato, quindi anche i possibili favoriti per la vittoria del GP restano un’incognita. La Ferrari arriva bene al week-end d’oltroceano con Fernando Alonso in testa alla classifica del Mondiale e sempre più quotato dai bookmakers per la vittoria finale. In effetti le prestazioni della vettura di Maranello da inizio stagione sono notevolmente migliorate ma quest’anno più che mai ogni gara ha una storia a parte. Attenzione anche a Lewis Hamilton, vincitore del GP nel 2008 e per tre volte poleman nelle qualifiche, che nei giorni scorsi si è proclamato come sicuro settimo pilota vincente del campionato anche se le prestazioni della McLaren, al contrario della Ferrari sono leggermente in fase calante. E occhio anche a Jenson Button, vincitore di una corsa pazza lo scorso anno. Resterà da valutare invece il lavoro della Red Bull dopo che la FIA ha proibito il fondo ideato dal genio Adrian Newey, con dei buchi nella parte posteriore della vettura, dietro le ruote, che garantivano una stabilità della vettura giudicata irregolare. Per cui il week-end di Montreal rappresenta una sorta di inizio per il team anglo-austriaco, che dopo le difficoltà di inizio stagione aveva avuto una ripresa abbastanza convincente.

    PROGRAMMA DEL GP – Il week-end di Montreal si aprirà con le prime libere del venerdì che scatteranno alle ore 10:00 locali (16:00 italiane), e proseguiranno con le seconde libere delle 14:00 (20:00 ora italiana). Sabato la definizione degli ultimi dettagli con le terze libere alle ore 10:00  (16:00), e alle 13:00 (19:00) scatterà la lotta lla pole position. Alle 14:00 locali (20:00) ci sarà la partenza del GP in diretta su Rai 2 e dopo 25 minuti circa ci sarà il passaggio su Rai 1, Rai che ha perso i diritti televisivi della Formula 1 acquistati, a partire dalla prossima stagione, in esclusiva da Sky.

  • F1: le pagelle del GP del Canada

    F1: le pagelle del GP del Canada

    Diamo i voti ai protagonisti del GP del Canada 2011:

    Button 9,5: non gli diamo il massimo voto perchè combina un pò troppi pasticci nella prima metà di gara; butta fuori il compagno di squadra e una possibile doppietta, incorre in un drive-through per aver superato il limite di velocità durante il regime di safety-car, e prende un rischio inutile nel contatto con Fernando Alonso. La seconda parte di gara però è formidabile, recupera dall’ultima posizione fino alla seconda e all’ultimo giro induce Vettel all’errore, che non è cosa da poco, andando a prendersi la prima vittoria stagionale, e l’appellativo di anti-Vettel con la seconda posizione nella classifica mondiale.

    Vettel 6: percorre il 99,9% della gara in testa, molti per merito suo, moltissimi per merito della safety-car. Raggiunto da Button nel finale non mantiene la sua solita freddezza e messo sotto pressione dall’inglese dimostra che anche lui in fondo è umano e con un errore regala la vittoria alla McLaren.

    Webber 8: per la prima volta merita più del suo compagno di squadra e il voto ci sta tutto. La sua gara già all’inizio parte in salita, speronato incolpevolmente da Hamilton e scivolando indietro nel gruppone. Ma quando inizia la vera gara dopo la seconda partenza mette il coltello fra i denti, mettendo in scena un duello d’altri tempi con il redivivo Michael Schumacher, e soffiandogli all’ultimo la terza posizione, guadagnando un podio importantissimo.

    Schumacher 9: la pista su cui ha vinto per ben sette volte lo rianima. Avrebbe lottato con tutti, anche con Vettel se non fosse scappato dopo la seconda ripartenza, e lo dimostra il fatto che fino a quando le gomme hanno tenuto Webber ha ammirato da dietro l’argento della sua Mercedes. Nel finale cala e non può nulla contro Red Bull e Mclaren ma il vecchio leone avrebbe meritato pienamente il ritorno sul podio dopo 4 anni e mezzo. Vogliamo vederlo sempre cosi.

    Petrov 7,5 :Passa inossevato per tutta la gara, tranne che per il contatto con Di Resta, che quasi ne compromette la prestazione. Ma il russo sempre costante conduce la sua Renault in quinta posizione, al contrario del suo compagno Heidfeld (voto 4) che per troppa irruenza è costretto a parcheggiare la sua a bordo pista dopo il contatto con Kobayashi.

    Massa 6 :la sua miglior gara dell’anno, poteva racimolare qualcosa in più se dopo il pit-stop non fosse finito ingenuamente in testacoda a gomme fredde. Viste le premesse del sabato il risultato è negativo.

    Alonso 6,5 : quando termini la gara con zero punti e un ritiro non è mai positivo, ma non ci sentiamo di addossare tutta la colpa allo spagnolo. Fa la stessa scelta di Button montando gomme intermedie quando la pista andava asciugandosi, ma dopo pochi minuti l’acquazzone abbattutosi su Montreal vanifica la sua scelta. Il suo week-end nero finisce quando si tocca con Button che in frenata aveva già la macchina all’interno. Forse resistergli è stato eccessivo, poteva lasciarlo sfilare e correre una gara più ragionata ma parlare da fuori è certamente più semplice.

    Kobayashi 8,5 portare la Sauber sempre a punti e qualche volta, come ieri, nelle prime posizioni non è roba da poco. Il samurai giapponese guida come un dannato traendo il meglio dalla sua monoposto, ma alla fine non può nulla contro la velocità della Ferrari di Massa che lo batte sul traguardo per una manciata di millesimi. Mezzo punto in più quando dopo la seconda ripartenza resiste al ferrarista che aveva ormai oltre mezza macchina davanti tirandogli uno staccatone da pilota fenomenale.

    Hamilton 4: l’aggressività non gli manca, forse è anche troppa. Caricato a palla dagli elogi e dai paragoni con i vari Senna e Mansell dei giorni scorsi cerca di strafare tentando sorpassi all’interno e all’esterno. Forse nessuno gli ha detto che le gare non terminano dopo 10 giri e che qualche volta sarebbe opportuno usare di più il cervello.

    Commissario di gara 10 : Tra i protagonisti della gara non possiamo non inserire il commissario di gara che dopo l’incidente di Heidfeld, nel pieno esercizio delle sue funzioni, ha rischiato grosso nel tentativo di togliere i detriti della Renault del tedesco sul tracciato. A lui va sicuramente il massimo voto per l’agilità nello slalom per evitare prima la Sauber di Kobayashi e poi la Renault di Petrov.

  • L’errore di Vettel in Canada, Button lo beffa. Il video

    L’errore di Vettel in Canada, Button lo beffa. Il video

    E’ stato un Gran Premio quello del Canada mozzafiato nonostante il diluvio abbia fatto slittare la corsa di oltre due ore e abbia costretto, anche a causa degli incidenti, all’entrata della safety car per ben 6 volte. Ma il vero colpo di scena c’è stato all’ultimo giro quando Jenson Button, autore di una rimonta incredibile dalla 21esima posizione, tallona Sebastian Vettel lanciato verso la sesta vittoria stagionale, quella che sarebbe stata la quarta consecutiva, ma la pressione del pilota inglese della McLaren lo costringe all’errore al Pont de la Concorde, proprio in corrispondenza del rilevamento del primo intermedio: il tedesco, nell’affrontare la curva a sinistra tocca l’umido con le gomme supersoft perdendo il posteriore della sua auto e rischiando di finire in testa coda. Dell’errore approfitta Button che lo supera e va a vincere il suo primo Gran Premio stagionale e il decimo in carriera.

    Di seguito il video dell’ultimo giro del Gran Premio del Canada 2011 con l’errore di Vettel che lascia strada libera a Button:

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