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  • F1: le pagelle del Gp d’Australia

    Diamo le pagelle ai protagonisti del Gran Premio d’Australia

    Kubica 10: con una Renault non più competitiva riesce durante la partenza a guadagnare un bel pò di posizioni e a stare con i primi per tutta la gara. I suoi tempi sul giro sono costanti e migliori addirittura di quelli della Ferrari. E’ indiscutibilmente il vincitore morale del Gran Premio.

    McLaren (Button) 10: ottima decisione del box inglese di far rientrare Button nei primi giri quando l’asfalto era ancora umido per via della pioggia per montare le gomme slick, strategia che premia il team con la vittoria.

    Hamilton 9: è stato il più veloce in pista, uno squalo che puntava la sua preda e l’acciuffava con estrema facilità. Se non avesse trovato quel “pazzo” di Webber dietro di lui a gettarlo fuori pista sarebbe arrivato quasi certamente sul podio (al momento del tamponamento l’inglese stava per assaltare la posizione di Alonso, più lento di lui per le gomme logorate. Paga la strategia del suo box che lo fa rientrare per un pit stop, come è stato ammesso dai vertici McLaren, inutile.

    Button 8: parte non benissimo, rischia nella strategia e gli va bene vincendo il Gran Premio anche per l’uscita di scena di Vettel. Comunque gestisce alla grande il vantaggio accumulato da pilota esperto e da campione del mondo.

    Force India 8: è incredibile il passo in avanti fatto dalla scuderia indiana al suo terzo anno di vita, ancora una volta a punti questa volta con Liuzzi visto che Sutil è stato costretto al ritiro.

    Vettel 8: fino a quando la sua Red Bull non decide di lasciarlo a piedi comanda la gara con estrema facilità. Attenzione perchè anche la sua pazienza ha un limite, la Red Bull è veloce, forse la più veloce, ma manca di affidabilità. Aveva conquistato anche la seconda pole position stagionale su due gare.

    Alonso 7: è costretto ad una rimonta dall’ultima posizione non per colpa sua ma per essere andato in testacoda alla prima curva (Button lo tampona involontariamente come lo stesso spagnolo ha ammesso). La rimonta gli riesce in poco tempo, è vero, ma bisogna prendere atto di chi lo precedeva (Virgin, Lotus, Hispania, Toro Rosso, Sauber e Williams) fino a quando non raggiunge Massa. Anche se più veloce del compagno di squadra, non riesce a mettergli il muso davanti; indubbiamente se non gli fosse capitato l’inconveniente sarebbe stato li a lottare per la vittoria finale.

    Ferrari 7: prestazione non eccezionale (un passo indietro rispetto il Gp del Bahrein) è stata in difficoltà per tutto il weekend. Il voto più che sufficiente è per il terzo e il quarto posto ottenuto tra mille difficoltà.

    Rosberg 6.5: niente di eccezionale ma pian pianino il talento tedesco cresce sempre di più, accumula esperienza e conquista punti su punti. E tutto questo in silenzio, senza strafare ma senza nemmeno gettare via tutto quello che di buono sta raccogliendo e che ha sempre raccolto. Per la seconda volta mette dietro il compagno di scuderia Schumacher.

    Massa 6: Ci si aspettava di più da lui, certo Melbourne non è uno dei suoi circuiti preferiti (il brasiliano è al suo primo podio in Australia) e si vede. Conquista punti importanti in ottica campionato.

    Schumacher 6: arriva decimo al traguardo lottando con piloti, con tutto il rispetto, mediocri e non alla sua altezza. Non è completamente da bocciare visto che è solo al suo secondo Gran Premio dopo essersi ritirato 3 anni fa. Ma qualcuno si aspetta di più da un 7 volte campione del mondo.

    Webber 4: sarà stata l’emozione di gareggiare in casa ma l’australiano ne ha combinate di cotte e di crude. Sbaglia tanto riuscendo a recuperare solo grazie alla velocità della sua vettura. Il tentativo folle di superare con quella manovra Hamilton è da censura.

    McLaren (Hamilton) 4: se da un lato la scuderia di Woking ragiona alla perfezione, dall’altra rovina la gara di Hamilton, molto arrabbiato a fine gara, per la sosta in più che gli ingegneri gli fanno fare. Avrebbe potuto vincere lui il Gran Premio oggi.

  • F1: le interviste dal paddock dopo il Gp d’Australia

    E’ quasi incredulo Button dopo la vittoria conquistata, la prima alla guida della McLaren, nel Gran Premio d’Australia per come è avvenuta. Il pilota inglese ha potuto usufruire di una strategia alternativa rispetto agli altri piloti che lo ha visto rientrare ai box quando l’asfalto era ancora umido traendo vantaggio una volta che la pista si asciugava:

    Mi sono fermato prima degli altri per cambiare le gomme e pensavo di aver compiuto un errore catastrofico perché la pit lane era davvero bagnata, invece credo che sia stata la miglior scelta possibile.
    E’ davvero speciale vincere per la prima volta con la McLaren. Francamente non pensavo di farcela così alla svelta
    “.

    Chi è entusiasta come se avesse vinto lui la gara è Kubica che ha raggiunto un risultato straordinario piazzando la sua Renault al secondo posto:

    Nelle ultime due edizioni avrei potuto finire facilmente sul podio se non fossi rimasto coinvolto in incidenti, stavolta ce l’ho fatta. Ma dobbiamo essere realisti in condizioni normali la Renault non è ancora da podio. Per questo il secondo posto costituisce un risultato importante per il team, sono davvero felice“.

    Nonostante una gara anonima, Massa è riuscito comunque a salire sul gradino più basso del podio per tale motivo il brasiliano della Ferrari è soddisfatto:

    Non ho mai iniziato una stagione così bene come quest’anno e so quanto sia importante poi in termini di campionato. Ovviamente non è stato il miglior gran premio della stagione, però sono stato autore di una partenza fantastica, ho visto che Alonso e Webber slittavano un po’ e io sono riuscito a passare. Ma ho comòpouto qulche errore anche per colpa delle gomme che faticavano ad andare in temperatura. Il team ha fatto un bel lavoro, evitando di fermarci per un secondo stop altrimenti non sarei riuscito a salire sul podio“.

    L’altro ferrarista Alonso riesce comunque a portare a casa un risultato positivo sebbene sia andato in testacoda alla prima curva con Button:

    Non si può certo parlare di gara noiosa anzi è stato molto divertente. Peccato per l’incidente al via, comunque un incidente di gara. Ma poi abbiamo fatto una gara solida e abbiamo preso punti su tutti i nostri rivali, da Hamilton a Schumacher“.

    Delusione invece per Hamilton, uno squalo in pista ma che alla fine deve accontentarsi soltanto del sesto posto:

    Io ci ho messo il cuore, ho guidato alla grande. Ma la strategia mi ha penalizzato. Penso di aver disputato una delle migliori gare della mia vita: sono partito undicesimo, ho recuperato in fretta. La strategia, però, non è stata corretta. Tutti i piloti davanti a me hanno effettuato una sola sosta. Per qualche motivo, io ne ho dovute fare due. Penso che avrei meritato più di quanto ho raccolto“.

    Chi è scuro in volto invece è Vettel, rimasto al comando della gara fino a quando la sua Red Bull non ha deciso di fermarsi per un problema all’impianto frenante:

    Tutto stava andando per il meglio, poi all’improvviso ho avvertito una vibrazione fortissima e ho perso la macchina. Si è rotto l’impianto frenante“.

  • F1: classifiche piloti e costruttori dopo il Gp d’Australia.

    F1: classifiche piloti e costruttori dopo il Gp d’Australia.

    Dopo la vittoria nel Gran Premio d’Australia (vai all’articolo) avanza Button che con i 25 punti conquistati si porta al terzo posto in classifica piloti tallonando da vicino i ferraristi Massa e Alonso; lo spagnolo della Ferrari guida la graduatoria con 37 punti. Al quarto posto Hamilton.

    Per quanto riguarda i costruttori si profila lo scontro Ferrari (70) – McLaren (54) con la Mercedes che prova a rimanere agganciata alle due di testa con 29 punti ottenuti. La Red Bull è quarta.

    CLASSIFICA PILOTI

    1. ALONSO FERRARI 37
    2. MASSA FERRARI 33
    3. BUTTON McLAREN MERCEDES 31
    4. HAMILTON McLAREN MERCEDES 23
    5. ROSBERG MERCEDES 20
    6. KUBICA RENAULT 18
    7. VETTEL RED BULL RENAULT 12
    8. SCHUMACHER MERCEDES 9
    9. LIUZZI FORCE INDIA MERCEDES 8
    10. WEBBER RED BULL RENAULT 6
    11. BARRICHELLO WILLIAMS COSWORTH 5

    CLASSIFICA COSTRUTTORI

    1. FERRARI 70
    2. McLAREN MERCEDES 54
    3. MERCEDES 29
    4. RED BULL RENAULT 18
    5. RENAULT 18
    6. FORCE INDIA MERCEDES 8
    7. WILLIAMS COSWORTH 5
  • F1, Gp Australia: vince Button, Vettel fuori. Ferrari sul podio con Massa

    F1, Gp Australia: vince Button, Vettel fuori. Ferrari sul podio con Massa

    Il campione del Mondo in carica Jenson Button ha vinto il Gran Premio d’Australia, il secondo impegno della stagione, in una gara incerta per la pioggia caduta sul circuito dell’Albert Park di Melbourne prima della partenza che ha reso l’asfalto viscido e possibile sorpassi e colpi di scena; il pilota della McLaren ha centrato così il suo ottavo successo in carriera avvantaggiandosi del ritiro di Vettel (fin li al comando del Gran Premio) precedendo sul traguardo la Renault di Kubica, balzato nelle prime posizione allo spegnimento del semaforo rosso e autore di una gara strepitosa con tempi sempre costanti e condotta da grande pilota, tenendosi dietro prima la McLaren di Hamilton e poi le Ferrari di Alonso e Massa. Quest’ultimo ha concluso il podio dopo una prestazione non esaltante. Poi in successione Alonso (quarto), Rosberg (quinto), Hamilton (sesto), Liuzzi (Force India), Barrichello (Williams), Webber (Red Bull) e Schumacher a chiudere le prime dieci posizioni.

    Al via Vettel ha mantenuto la prima posizione con Massa che, partito a razzo, è andato a girare alla prima curva in seconda posizione; Alonso invece è stato toccato sul retrotreno della sua Ferrari da Button andando in testacoda e dovendo cedere il passo a tutte le vetture per poi accodarsi in ultima posizione. Buono il via di Hamilton che, partito dall’11esima posizione si è ritrovato al settimo posto alle spalle di Button. Tra i due compagni di team è iniziata una lotta serrata che ha visto Lewis, nettamente più veloce, sopravanzare Jenson gettandosi all’assalto delle prime posizioni. Il campione in carica a quel punto ha deciso per una strategia rischiosa, entrando ai box per montare gomme slick con pista ancora umida, ma che alla fine è risultata decisiva: infatti dopo il primo giro tra i prati del circuito, Button ha cominciato a far registrare giri veloci su giri veloci. E’ stato quello il momento giusto per le altre vetture di cambiare le gomme intermedie con quelle d’asciutto.

    Dopo il primo pit stop Vettel ha conservato la prima posizione seguito da Button, Kubica, Rosberg e dal trio Massa – Hamilton – Webber che hanno dato vita ad una battaglia a suon di sorpassi. Ne è uscito vincitore Hamilton che è andato a riprendere Rosberg sorpassandolo e portandosi negli scarichi della Renault del polacco che gli ha resistito per una decina di giri. Poi l’inglese, insieme al team, ha preso la decisione sbagliata di rientrare per il secondo pit che, è vero che gli ha permesso di essere il pilota più veloce in pista ma che non ha portato ai risultati sperati con tutte le altre vetture che hanno rinunciato al cambio gomme. Alonso ha recuperato posizioni su posizioni riportandosi a ridosso del podio.

    Nel frattempo Vettel, ancora in testa, è costretto ad abbandonare la gara per un cedimento all’impianto frenante lasciando così via libera a Button che poi andrà a prendersi, in solitaria, la bandiera a scacchi.
    Le Ferrari, terza con Massa e quarta con Alonso, hanno resistito agli assalti di un Hamilton letteralmente scatenato e che, in dieci giri e con gomme fresche, è riuscito a “mangiare” i 16 secondi di ritardo dalle Rosse. Al penultimo giro, con Webber che ha approfittato dei problemi di pneumatici delle Ferrari per accodarsi, l’attacco di Hamilton ad Alonso con l’australiano della Red Bull che ha sbaglia la frenata tamponando la McLaren e mandando l’inglese fuori pista che, per sua fortuna, ha perso solo una posizione a scapito di Rosberg; Webber invece sarà nono al traguardo. Gloria per il secondo posto della Renault.

    Le Ferrari mantengono la testa di entrambe le classifiche con Alonso primo e Massa secondo, seguono le due McLaren di Button e Alonso. Vettel, al secondo problema meccanico della stagione, rimane fermo a 12 punti e poco vale se la Red Bull ha dimostrato di essere la vettura più performante perchè la vettura anglo austriaca manca di affidabilità, la prima caratteristica necessaria se si ha l’intenzione di conquistare i titoli iridati.

    ORDINE D’ARRIVO – GUARDA LE CLASSIFICHE PILOTI E COSTRUTTORI

    1. BUTTON McLAREN MERCEDES 1h33’35”.531
    2. KUBICA RENAULT + 12”.034
    3. MASSA FERRARI + 14”.488
    4. ALONSO FERRARI + 16”.304
    5. ROSBERG MERCEDES + 16”.683
    6. HAMILTON McLAREN MERCEDES + 29”.898
    7. LIUZZI FORCE INDIA MERCEDES + 59”.847
    8. BARRICHELLO WILLIAMS COSWORTH + 1’00”.536
    9. WEBBER RED BULL RENAULT + 1’07”.319
    10. SCHUMACHER MERCEDES + 1’09”.391
    11. ALGUERSUARI TORO ROSSO FERRARI
    12. DE LA ROSA SAUBER FERRARI
    13. KOVALAINEN LOTUS COSWORTH
    14. CHANDHOK HISPANIA COSWORTH



  • F1: le interviste dal paddock dopo le qualifiche del Gp Australia

    Raggiante più che mai Sebastian Vettel al termine delle qualifiche del Gran Premio d’Australia in cui ha conquistato la pole position (la seconda in questa stagione) ed essendo l’unico pilota a scendere sotto il muro del 1’24” (record del giro):

    Un ottimo risultato per la squadra. Sono molto felice, vediamo come andrà domani, ho fatto un gran giro. Io in pole e Mark secondo è il massimo per il team. Sarà una gara lunga, sarà importante la gestione delle gomme e vedere cosa accadrà tra possibili incidenti e safety car in pista. Domani proverò a vincere, questo è chiaro“.

    Il compagno di squadra Webber, che partirà dalla prima fila nel Gran Premio di casa, è un pò deluso nonostante la seconda posizione in griglia. Il pilota australiano forse si aspettava di più dalla sua Red Bull:

    La seconda posizione è un bel risultato ringrazio il team per il bel lavoro fatto.
    Potevo essere in pole position, è una qualifica decente nel complesso, però ho fatto del mio meglio. Nel settore centrale sulla sesta e sulla nona è stato difficle bilanciare la macchina. Sarebbe stato bello il primo posto ma sono contento
    “.

    Resta fiducioso in vista della gara di domani Alonso, terzo nello schieramento. La Ferrari in questo weekend si è concentrata più sul passo gara che in cerca della prestazione sul giro:

    Le qualifiche sono andate bene per noi, il passo é buono, vediamo domani, la gara è lunga. Vediamo cosa succede nel caso di incidenti e dell’entrata della safety-car. Vedremo se sarò stato abbastanza veloce per poter vincere o no.
    Cosa farò in partenza? La priorità è finire la gara e fare punti, la seconda priorità è finirla nella migliore posizione possibile
    “.

  • F1, qualifiche Gp Australia: Vettel in pole, prima fila tutta Red Bull. Alonso terzo

    F1, qualifiche Gp Australia: Vettel in pole, prima fila tutta Red Bull. Alonso terzo

    Sebastian Vettel fa due su due. Il pilota della Red Bull conquista la sua seconda pole position stagionale (la settima in carriera) in Australia dopo quella del Bahrein girando con una performance straordinaria in 1’23”919, unico pilota a scendere sotto il muro del minuto e 24”. Impressionante la qualifica del pilota tedesco che è stato il più veloce in tutte e 3 le sessioni. A completare la prima fila l’altra Red Bull dell’idolo di casa Mark Webber a 1 decimo di distacco, conferma che la scuderia anglo-austriaca è attualmente la vettura migliore in pista.

    Per quanto riguarda le Ferrari, bene Alonso, benino Massa: lo spagnolo è terzo alle spalle del duo di testa e pare l’unico in grado di contrastare il dominio Red Bull mentre il brasiliano è quinto ma con un ritardo in griglia di quasi un secondo. Il team di Maranello però nel weekend ha lavorato più sul passo gara che non sulla prestazione sul giro singolo.

    In ritardo le McLaren: sebbene Button abbia fatto registrare il quarto tempo, Hamilton è stato eliminato nella Q2 e domani partirà dall’11esima posizione, sintomo che qualcosa nella vettura del pilota inglese non va.
    In casa Mercedes ancora una volta Rosberg mette dietro Schumacher: il giovane talento è sesto mentre il pluricampione del mondo è subito dietro in settima posizione.
    Nella top ten anche la Williams di Barrichello, la Renault di Kubica e la Force India di Sutil mentre le due Lotus, Virgin e Hispania chiudono la griglia di partenza.

    Griglia di partenza

    1. VETTEL RED BULL RENAULT 1’23”919
    2. WEBBER RED BULL RENAULT 1’24”035
    3. ALONSO FERRARI 1’24”111
    4. BUTTON McLAREN MERCEDES 1’24”675
    5. MASSA FERRARI 1’24”837
    6. ROSBERG MERCEDES 1’24”884
    7. SCHUMACHER MERCEDES 1’24”927
    8. BARRICHELLO WILLIAMS COSWORTH 1’55”672
    9. KUBICA RENAULT 1’25”372
    10. SUTIL FORCE INDIA MERCEDES 1’26”036
    11. HAMILTON McLAREN MERCEDES Q2
    12. BUEMI TORO ROSSO FERRARI Q2
    13. LIUZZI FORCE INDIA MERCEDES Q2
    14. DE LA ROSA SAUBER FERRARI Q2
    15. HULKENBERG WILLIAMS COSWORTH Q2
    16. KOBAYASHI SAUBER FERRARI Q2
    17. ALGUERSUARI TORO ROSSO FERRARI Q2
    18. PETROV RENAULT Q1
    19. KOVALAINEN LOTUS COSWORTH Q1
    20. TRULLI LOTUS COSWORTH Q1
    21. GLOCK VIRGIN COSWORTH Q1
    22. DI GRASSI VIRGIN COSWORTH Q1
    23. SENNA HISPANIA COSWORTH Q1
    24. CHANDHOK HISPANIA COSWORTH Q1
  • F1, Alonso è prudente: “Rimaniamo con i piedi per terra”

    In vista del secondo appuntamento della stagione 2010 di Formula 1 in programma domenica in Australia, Fernando Alonso non si esalta per la vittoria e la doppietta rossa conquistata in Bahrein predicando prudenza:

    A Melbourne si riparte da zero, dobbiamo rimanere con i piedi per terra perchè oltre a noi ci sono altri tre team (Red Bull, McLaren e Mercedes ndr) che ci daranno battaglia per la vittoria finale. Comunque siamo concentrati e fiduciosi“.

    Il pilota spagnolo, vincitore al debutto con la scuderia di Maranello, subito dopo il Gp del Bahrein è volato in Australia per prepararsi al meglio in vista del doppio impegno previsto dal calendario (settimana prossima c’è da affrontare il caldo Gran Premio della Malesia) e ammette di avere una certa confidenza con il circuito australiano:

    Sul tracciato dell’Albert Park mi trovo a mio agio, una pista veloce ma allo stesso tempo tecnica che presenta alcune curve abbastanza interessanti. I sorpassi non sono mai stati facili e diventa quindi ancora più importante, come del resto accade su tutti i tracciati cittadini, il risultato delle qualifiche. Dobbiamo lavorare sulle gomme e su come queste andranno ad incidere sul carico di benzina.
    L’atmosfera che si respira qui è incredibile, c’é un ambiente speciale e tutte le persone sembrano essere mobilitate per seguire questo evento. In pista c’é tanta azione ed è bello vedere le tribune piene di spettatori. Speriamo di potere offrire un bello spettacolo e di dare ai nostri tifosi ancora belle soddisfazioni
    “.

  • Superbike, Gp Australia: Checa beffa Haslam all’ultimo giro e trionfa in gara 2

    Superbike, Gp Australia: Checa beffa Haslam all’ultimo giro e trionfa in gara 2

    A Phillip Island in Australia, nel primo Gran Premio della stagione Superbike, gara 2 non ha deluso le attese e, dopo una lunga battaglia serrata con i piloti di testa protagonisti di sorpassi e controsorpassi, a spuntarla è stato Checa che ha compiuto una prodezza ai danni di Haslam. Il pilota spagnolo della Ducati ha beffato il vincitore di gara 1 nelle ultime curve del Gran Premio, mettendo dietro di se le Ducati ufficiali di Fabrizio (terzo) e di Haga (quinto) e portando a casa un prezioso successo per la casa di Borgo Panigale. Al quarto posto si è piazzato Guintoli con l’altra Suzuki ufficiale.

    Alla partenza sono scattati via Haslam, Fabrizio e Haga come in fotocopia di gara 1 con l’aggiunta di Guintoli a formare un quartetto di testa: davanti le due Suzuki con a ruota le due Ducati. Il gruppeto degli inseguitori composto da Toseland, Checa, Biaggi e Corser in primis, si è staccato con il passare delle tornate non riuscendo a rientrare per la lotta lasciando a Suzuki e Ducati il discorso Gran Premio. Davanti i due compagni di squadra della casa nipponica Guintoli e Haslam hanno datto spettacolo prendendosi dei rischi assurdi sorpassandosi un giro si e l’altro pure; forse è stato questo che ha consentito a Checa di rientrare e incollarsi alla ruota di Haga, dopo essersi sbarazzato della Yamaha di Toseland apparsa molto in ritardo rispetto alle altre. Il centauro spagnolo risale dalla quinta alla seconda posizione e nei chilometri finali di Gran Premio è riuscito a mettere le sue ruote davanti a quelle di Haslam tagliando per primo il traguardo. I padroni di casa australiani hanno chiuso al settimo posto con Corser, 14esimo con Brookes, 15esimo con Pitt mentre Vermeulen con la sua Kawasaki è stato protagonista di una brutta caduta che lo ha messo fuori gioco.

    Suzuki e Ducati hanno mostrato in questo primo appuntamento della stagione 2010 Superbike di avere la moto più equilibrata e veloce. In ritardo invece Yamaha e Honda dovranno cercare il pronto riscatto tra un mese, il 28 marzo, sul nuovo tracciato di Portimao nel Gran Premio del Portogallo.

    Ordine d’arrivo

    1 Checa (Ducati)
    2 Haslam (Suzuki)
    3 Fabrizio (Ducati)
    4 Guintoli (Suzuki)
    5 Haga (Ducati)
    6 Rea (Honda)
    7 Corser (Bmw)
    8 Biaggi (Aprilia)
    9 Crutchlow (Yamaha)
    10 Toseland (Yamaha)
    11 Camier (Aprilia)
    12 Byrne (Ducati)
    13 Lanzi (Ducati)
    14 Brookes (Honda)
    15 Pitt (Bmw)
    16 Neukirchner (Honda)
    17 Iannuzzo (Honda)
    18 Hayden (Kawasaki)

    Classifica piloti

    Pos Pilota Team Punti
    1 HASLAM SUZUKI 45
    Fabrizio 36
    Checa 34
    Haga 27
    Guintoli 23
    Rea 23
    Biaggi 19
    Corser 16
    Camier 10
    Lanzi 9
    Smrz 8
    Crutchlow 7
    Toseland 6
    Byrne 6
    Neukirchner 4
    Sykes 3
    Pitt 2
    Brookes 2

    Classifica costruttori

    COSTRUTTORI PUNTI
    Suzuki 45
    Ducati 45
    Honda 23
    Aprilia 19
    Bmw 16
    Yamaha 7
    Kawasaki 3
  • Superbike: Haslam vince in gara 1 al fotofinish su Fabrizio nel Gp d’Australia

    Iniza con il botto il Mondiale Superbike: in gara 1 del Gran Premio d’Australia, il primo della stagione, Haslam si è imposto su Fabrizio al fotofinish per soli 4 millesimi dopo una gara condotta in testa dall’inizio alla fine respingendo tutti gli assalti dell’italiano della Ducati. Sul traguardo il giallo: Fabrizio è uscito più veloce dall’ultima curva affiancando sul rettilineo finale la moto del pilota inglese della Suzuki e tagliando il traguardo praticamente insieme; in un primo momento la direzione della corsa ha dato la vittoria a Fabrizio, salvo correggersi qualche minuto più tardi restituendola al legittimo vincitore. Alle loro spalle l’altra Ducati di Haga rimasto incollato ai due fino all’ultimo giro quando ha poi mollato (il giapponese era stato imbottito di infaltrazioni per una caduta nel warm up).

    La corsa aveva preso già la sua piega sin dai primi giri con Haslam, Fabrizio e Haga in fila indiana e che hanno guadagnato un discreto margine di vantaggio sugli inseguitori Rea e Checa a cui poi si è aggiunto Biaggi autore di una grandissima rimonta dalle retrovie macinando giri veloci a ripetizione. Il pilota romano dell’Aprilia ha poi continuato a battagliare con Rea fino al traguardo per il quarto posto che non è riuscito a centrare terminando in quinta posizione. Subito fuori causa i due piloti arrivati dalla Moto Gp, Toseland con la Yamaha e Vermeulen con la Kawasaki che sono caduti nei primi giri di Gran Premio. Il primo degli australiani è stato il due volte campione del Mondo Corser giunto non al traguardo. Gara 2 è in programma alle 5 ora italiana.

    Ordine d’arrivo

    1 Haslam (Suzuki)
    2 Fabrizio (Ducati)
    3 Haga (Ducati)
    4 Rea (Honda)
    5 Biaggi (Aprilia)
    6 Guintoli (Suzuki)
    7 Checa (Ducati)
    8 Smrz (Ducati)
    9 Corser (Bmw)
    10 Lanzi (Ducati)
    11 Camier (Aprilia)
    12 Neukirchner (Honda)
    13 Sykes (Kawasaki)
    14 Byrne (Ducati)
    15 Pitt (Bmw)
    16 Iannuzzo (Honda)
    17 Baiocco (Kawasaki)
    18 Hayden (Kawasaki)
    19 Brookes (Honda)

    Classifica piloti

    Pos Pilota Team Punti
    1 HASLAM SUZUKI 45
    Fabrizio 36
    Checa 34
    Haga 27
    Guintoli 23
    Rea 23
    Biaggi 19
    Corser 16
    Camier 10
    Lanzi 9
    Smrz 8
    Crutchlow 7
    Toseland 6
    Byrne 6
    Neukirchner 4
    Sykes 3
    Pitt 2
    Brookes 2

    Classifica costruttori

    COSTRUTTORI PUNTI
    Suzuki 45
    Ducati 45
    Honda 23
    Aprilia 19
    Bmw 16
    Yamaha 7
    Kawasaki 3
  • Superbike: Haslam conquista la superpole in Australia, primo Gp della stagione

    Superbike: Haslam conquista la superpole in Australia, primo Gp della stagione

    Riparte dall’Australia il Mondiale Superbike dove, sul circuito di Phillip Island, a conquistare la prima superpole stagionale è stato il pilota della Suzuki Haslam che ha preceduto di pochi centesimi l’italiano Fabrizio sulla seconda Ducati; in prima fila scatterà anche il campione uscente della Supersport Crutchlow in sella alla Yamaha.
    E’ andata male invece a Biaggi e Haga, eliminati nella seconda sessione di prove: il pilota italiano dell’Aprilia si è piazzato 11esimo mentre il vicecampione del mondo della categoria è decimo. Toseland, ritornato in Superbike dopo l’esperienza in Moto Gp con la Yamaha privata, si è classificato solo ottavo con la sua R1.
    Deludono gli australiani: il due volte campione del mondo Corser in sella alla Bmw ha staccato solo il 13esimo tempo, il suo compagno di team Pitt è 19esimo mentre Vermeulen, negli ultimi anni pilota Suzuki in Moto Gp e da quest’anno in sella alla Kawasaki Ninja, è 14esimo.
    In Italia gara 1 e gara 2 sono previste rispettivamente all’1:30 e alla 5 di mattina.

    Griglia di partenza

    1 Haslam – Suzuki – 1’31.229
    2 Fabrizio – Ducati – 1’31.245
    3 Crutchlow – Yamaha – 1’31.642
    4 Checa – Ducati – 1’31.671
    5 Guintoli – Suzuki – 1’31.696
    6 Smrz – Ducati – 1’31.757
    7 Rea – Honda – 1’31.912
    8 Toseland – Yamaha – 1’32.019
    9 Lanzi – Ducati – 1’32.205
    10 Haga – Ducati – 1’32.229
    11 Biaggi – Aprilia – 1’32.293
    12 Sykes – Kawasaki – 1’32.398
    13 Corser – BMW – 1’32.430
    14 Vermeulen – Kawasaki – 1’32.561
    15 Xaus – BMW – 1’32.842
    16 Camier – Aprilia – 1’32.895
    17 Neukirchner – Honda – 1’32.782
    18 Byrne – Ducati – 1’32.823
    19 Pitt – BMW – 1’33.207
    20 Resch – BMW – 1’33.390
    21 Brookes – Honda – 1’33.901
    22 Iannuzzo – Honda – 1’34.248
    23 Baiocco – Kawasaki – 1’35.297
    24 Hayden – Kawasaki – 1’35.614