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  • F1: le novità tecniche della stagione 2011 tra Pirelli e ala mobile

    F1: le novità tecniche della stagione 2011 tra Pirelli e ala mobile

    Un altro Mondiale sta per cominciare, tra meno di 12 ore a Melbourne scatteranno le prime prove libere del Gran Premio d’Australia che apriranno la stagione 2011 di Formula 1.
    E come ogni anno è tanta la curiosità per conoscere e apprendere la funzionalità delle novità tecniche introdotte nel regolamento e che riguardano principalmente le gomme, l’aerodinamica e la meccanica della monoposto.

    Partiamo dagli pneumatici: dopo l’egemonia della Bridgestone in Formula 1 per quasi un ventennio, quest’anno sarà Pirelli a fornire le gomme a tutte le vetture che parteciperanno al Mondiale. Gli pneumatici della casa milanese, gli P Zero, dovrebbero aumentare lo spettacolo, per disposizioni ricevute dalla Fia, a causa dell’alto tasso di degrado veloce a cui vanno in contro come si è assistito durante i test invernali favorendone così i sorpassi e aumentando le soste ai box durante le gare. La Pirelli ha costruito 6 diversi tipi di gomme ognuna con un scritte di colore diverso per facilitare la “lettura” degli addetti ai lavori. Le 6 mescole associate ad un colore sono: soft o morbide di colore giallo, supersoft (rosso), medie (bianco), hard o dure (argento), intermedie (blu) e bagnato o heavy rain (arancione).

    Passiamo invece alla novità aerodinamica principale: spariti l’F-Duct, il sistema introdotto per prima dalla McLaren che se azionato manualmente dal pilota manda in stallo l’ala posteriore diminuendone il carico aerodinamico aumentando così la velocità, e il doppio diffusore, che aumenta l’effetto suolo offrendo una maggiore stabilità alla vettura, la novità aerodinamica principale per quest’anno è l’ala mobile. Ma di cosa si tratta? Cerchiamo di illustrarlo nel miglior modo possibile: il pilota, tramite un pulsante posto sul volante della propria vettura, può azionare un comando che fa ruotare il flap superiore dell’alettone posteriore in modo da diminuirne la resistenza all’aria e guadagnarne così in velocità in rettilineo. Fin qui nulla di complicato se non fosse per la limitazione del suo utilizzo in pista: il dispositivo potrà infatti essere azionato liberamente, quando lo riterrà più opportuno il pilota, nelle libere e in qualifica, discorso diverso invece per quanto riguarda la gara dove il conducente potrà usufruire di questo beneficio solo in alcuni punti del tracciato esclusi i primi due giri di Gran Premio quando ci si trova in presenza di due vetture in lotta tra di loro il cui distacco deve essere inferiore al secondo e riservato solo alla vettura che insegue. Al pilota tutto ciò verrà segnalato tramite una spia posta sul proprio volante.

    Rientra invece, ad un anno di distanza, il Kers. Il dispositivo di recupero dell’energia cinetica che la trasforma in meccanica favorendone la trazione delle monoposto soprattutto quando il pilota si trova in accelerazione all’uscita di una curva lenta oppure in pieno rettilineo quando ha bisogno di una maggiore potenza in fase di sorpasso. Il sistema permette di immagazzinare l’energia cinetica, sottoforma di calore, durante la fase di frenata per poi trasformarla in energia meccanica offrendo una maggiore potenza al motore (circa 80 cavalli in più) e quindi una maggiore velocità della vettura ma limitata solo a qualche secondo di durata rispetto ad un giro completo di gara. Il Kers, introdotto per la prima volta nella stagione 2009 e poi accantonato nella scorsa, dovrà essere montato obbligatoriamente su tutte le vetture a differenza di due anni fa la cui scelta sul suo utilizzo era a discrezione della scuderia. Posizionato all’interno del serbatoio, possiede un peso consistente che potrebbe influire sulla stabilità dei pesi dulla monoposto e sbilanciare così la vettura.
    Altre novità importanti riguardano il cambio: i team per tutta la durata della stagione avranno a disposizione solo 4 scatole e ciascuna di esse dovrà essere utilizzata quindi per 5 Gran Premi, così come avviene per i motori.

    Per quanto riguarda il regolamento, è stata abolito l’articolo 39.1 che vietava gli ordini di scuderia che tante polemiche hanno sollevato la scorsa stagione garantendo ai team maggiore libertà di decisione sui loro piloti mentre è stata reintrodotta la regola del 107%, in vigore dal 1996 fino al 2002, che estromette dalla griglia di partenza della domenica la vettura che non riuscirà totalizzare un giro cronometrato di qualifica al di sotto di tale soglia rispetto al tempo della pole position.

    Tutto ciò con l’auspicio che la Formula 1 torni ad essere lo sport emozionante e spettacolare che era decenni fa e che non ci costringano ad assistere all’ennesima Formula-noia che ha caratterizzato gli ultimi campionati a parte qualche rara eccezione.

  • SBK, Phillip Island: la prima Superpole va a Checa.

    SBK, Phillip Island: la prima Superpole va a Checa.

    Carlos Checa ha conquistato la prima Superpole dell’anno sul circuito australiano di Phillip Island. Il pilota di casa Ducati ha fatto registrare il miglior tempo in 1.30.882, dando vita ad una vera e propria battaglia sul filo dei millesimi con il campione del mondo in carica Max Biaggi, che alla fine deve accontentarsi della seconda piazza staccato di soli 13 millesimi.
    La prima fila è chiusa da Sylvain Guintoli e dalla Bmw di Leon Haslam staccati rispettivamente di 4 e 6 decimi.

    Qualche problema, invece, per Marco Melandri che non è riuscito ad andare oltre l’ottava posizione. L’italiano della Yamaha, alla sua prima esperienza in Superbike, è riuscito ad arrivare sino all’ultima manche ma ha chiuso ultimo a quasi due secondi dal leader. Domani partirà dall’ultima piazza della seconda fila.

    La nuova formula della Superpole ha subito mietuto vittime illustri: Toseland e Haga sono rimasti fuori già nella prima manche, mentre non sono riusciti a qualificarsi per la Q3 Michel Fabrizio e Johnatan Rea. Nono il pilota italiano della Ducati, addirittura 12esimo l’americano della Honda.

    Si riparte, dunque, come si ci era lasciati. Cosi come le ultime gare della scorsa stagione, queste prime qualifiche hanno subito evidenziato che Checa e Biaggi hanno qualcosa in più rispetto alla concorrenza. Ed infatti sono stati gli unici due piloti a scendere sotto il muro dell’ 1.31.
    La battaglia per il mondiale scatterà questa notte all’ 1.55 ora italiana con Gara1.

    Griglia di partenza

    1. Carlos Checa1’30.882 (Althea Racing)
    2. Max Biaggi1’30.895 (Aprilia Alitalia Racing Team)
    3. Sylvain Guintoli1’31.293 (Team Effenbert-Liberty Racing)
    4. Leon Haslam1’31.429 (BMW Motorrad Motorsport)
    5. Eugene Laverty1’31.858 (Yamaha World Superbike Team)
    6. Jakub Smrz1’31.980 (Team Effenbert-Liberty Racing)
    7. Troy Corser1’32.182 (BMW Motorrad Motorsport)
    8. Marco Melandri1’32.662 (Yamaha World Superbike Team)
    9. Michel Fabrizio1’32.153 (Team Suzuki Alstare)
    10. Tom Sykes1’32.204 (Kawasaki Racing Team Superbike)
    11. Joshua Waters1’32.240 (Yoshimura Suzuki Racing Team)
    12. Jonathan Rea1’32.708 (Castrol Honda)
    13. Joan Lascorz1’32.346 (Kawasaki Racing Team)
    14. Noriyuki Haga1’32.391 (PATA Racing Team Aprilia)
    15. James Toseland1’32.547 (BMW Motorrad Italia SBK Team)
    16. Ruben Xaus1’32.788 (Castrol Honda)
    17. Leon Camier1’32.847 (Aprilia Alitalia Racing Team)
    18. Bryan Staring1’32.883 (Team Pedercini)
    19. Maxime Berger1’33.079 (Supersonic Racing Team)
    20. Ayrton Badovini1’33.161 (BMW Motorrad Italia SBK Team)
    21. Roberto Rolfo1’33.286 (Team Pedercini)
    22. Mark Aitchison1’33.413 (Team Pedercini)

  • Superbike al via da Phillip Island. Assalto al re Biaggi

    Superbike al via da Phillip Island. Assalto al re Biaggi

    Dopo la pausa invernale torna il campionato delle moto derivate di serie, ovvero la Superbike. Stanotte, ore 5:30 italiane, il Mondiale 2011 partirà con le prime prove libere da Phillip Island valide per il Gran Premio d’Australia, appuntamento inaugurale della nuova stagione ormai da due anni, in programma domenica quando in Italia saranno le 2:00, per Gara 1, e le 5:00, per Gara 2.
    Inutile dire che il pilota e moto da battere sono Max Biaggi e la sua Aprilia campioni del mondo in carica e che hanno dominato la stagione 2010 grazie alle 10 vittorie conquistate (tra le quali 4 doppiette) nell’annata appena messa in archivio. Il 40enne centauro romano, alla sua prima affermazione in Superbike alla quinta partecipazione, dovrà difendersi dagli “affamati” Leon Haslam, dominatore della prima parte della passata stagione e che ha cambiato sella passando dalla Suzuki alla Bmw, e dal compagno di team nonchè due volte campione del mondo della categoria Troy Corser, Jonathan Rea sulla nuova Honda del team Castrol, Carlos Checa sulla Ducati 1098 del team privato Althea e Marco Melandri pronto alla nuova avventura in sella alla Yamaha YZF R1 senza dimenticare Noriyuki Haga, il funambolo giapponese eterno secondo che non è riuscito mai a vincere un titolo iridato sfuggito diverse volte per una manciata di punti, che archiviata l’avventura sulla Ducati ufficiale ripartirà dalla Aprilia del team Pata così come ripartirà dalla Suzuki Michel Fabrizio, l’altro ex pilota ufficiale della casa bolognese.

    Già, la Ducati. La casa di Borgo Panigale, la Regina della Superbike, ha deciso di prendersi un periodo di pausa per far ripartire un nuovo progetto nel prossimo futuro non presentandosi ai nastri di partenza del Mondiale 2011 ma allo stesso tempo fornendo appoggio, telai e pezzi ai team privati. Un’assenza che si sentirà molto visto che la Rossa nell’ancora breve storia della Superbike, istituita solo nel 1988, può vantare in bacheca ben 13 titoli piloti e 16 costruttori.
    Lo spettacolo nonostante ciò non dovrebbe mancare in una categoria che di spettacolo ne ha sempre regalato in quantità industriale prospettando per questa stagione 2011 una battaglia fino all’ultima curva dell’ultimo Gran Premio a cominciare dalle varianti veloci e dai sali e scendi del bellissimo e suggestivo circuito australiano situato su di un’isola alla punta dell’Australia sud-orientale proprio a ridosso del mare dove si incontrano le acque dell’Oceano Pacifico e di quello Indiano.

  • F1: salta il GP del Bahrain, il Mondiale slitta al 27 marzo

    F1: salta il GP del Bahrain, il Mondiale slitta al 27 marzo

    Il Mondiale 2011 di Formula 1 perde, almeno per il momento, una tappa del suo calendario. Il boss del Grande Circus Bernie Ecclestone, dopo essersi sentito con il pricipe Salman bin Hamad Al Khalifa, organizzatore dell’evento, ha annunciato che è stato annullato il Gran Premio del Bahrain, in programma il prossimo 13 marzo e che doveva essere l’appuntamento d’esordio della stagione 2011, a causa della manifestazione della popolazione a maggioranza sciita contro la dinastia sunnita che governa l’arcipelago del Golfo Persico da generazioni.
    La protesta in nome della democrazia che si sta espandendo a macchia d’olio in tutto il Nord Africa e il Medio Oriente è giunta in Bahrain solo la scorsa settimana. Diverse sono state le vittime tra i dimostranti nella capitale Manama negli scontri con le forze dell’ordine che avevano portato nei giorni scorsi anche alla cancellazione della GP2 Asia Series per la necessità di avere tutto il personale medico, anche quello che doveva essere presente lungo tutto il tracciato di Sakhir, negli ospedali della città.

    Sono stati annullati inoltre anche gli ultimi test disponibili che dovevano avere luogo proprio in Bahrain sul circuito di Sakhir dal 3 al 6 marzo: l’ultima sessione di test pre-mondiali è stata spostata sul circuito di Barcellona (8-11 marzo) dove ieri si è chiusa la terza sessione di prove ufficiali dopo quelle di Valencia e Jerez de la Frontera.
    Il Mondiale ora prenderà il via da Melbourne il prossimo 27 marzo con il Gran Premio d’Australia, originariamente previsto come secondo appuntamento del campionato 2011. Difficile capire quando potrebbe essere recuperato il GP del Bahrain, in calendario ormai dal 2004 e già designato ad aprire la stagione nel 2006 e nel 2010, perchè non si tratta di una cancellazione ma di un annullamento provvisorio considerato che l’organizzazione bahreniana ha già sborsato i 35 milioni di dollari alla Formula 1 previsti per la disputa della gara nel “Regno dei due Mari” anche se si vocifera comunque di un recupero il 6 novembre, una settimana dopo il primo GP d’India della storia della Formula 1 e sette giorni prima del GP d’Abu Dhabi.

  • 125, Phillip Island: fulmine Marquez ed allungo mondiale

    125, Phillip Island: fulmine Marquez ed allungo mondiale

    Marc Marquez si aggiudica la nona vittoria stagionale sul circuito di Phillip Island e raggiunge cosi Aspar Martinez come numero di vittorie in stagione.
    Il pilota spagnolo ha preso la testa della corsa al terzo giro ed è poi andato in fuga chiudendo in solitaria al traguardo con ben 7″ di vantaggio su Pol Espargaro, che ha a lungo duellato con Nico Terol, terzo a 11″ dal leader, per la seconda posizione.
    Ai piedi del podio Efren Vasquez che in volata batte l’inglese del team di Aspar Martinez Bradley Smith per un solo millesimo.

    Migliore degli italiani è Simone Grotzkij, 15esimo, mentre Sandro Cortese si è ritirato a causa di una caduta nei primi giri della corsa.

    Marquez ha ora 12 punti di vantaggio sul secondo in classifica, Nico Terol e 17 su Pol Espargaro, e avrà la possibilità di chiudere i conti per il titolo già dalla prossima gara, in Portogallo, sul circuito dell’ Estoril.

    Ordine d’arrivo

    1 Marc Márquez Alenta SPA Red Bull Ktm Moto Sport 38:13.008
    2 Pol Espargaró SPA Derbi Racing Team 06.062
    3 Nicolas Terol Peidró SPA Bancaja Aspar Team 125cc 11.576
    4 Efren Vazquez Rodriguez SPA Derbi Racing Team 19.032
    5 Bradley Smith GB Bancaja Aspar Team 125cc 19.033
    6 Esteve Rabat Bergada SPA Blusens Bqr 20.593
    7 Tomoyoshi Koyama GIA Racing Team Germany 31.519
    8 Luis Jaime Salom Horrach SPA Gross Racing 46.598
    9 Randy Krummenacher SVI Gross Racing 48.730
    10 Daniel Webb GB Andalucia Aprilia 58.456
    11 Adrián Martín Lucas SPA Mavin Industries 01:15.857
    12 Sturla Fagerhaug NOR Champions Ride Days 01:19.506
    13 Marcel Schrotter GER Ajo Interwetten 01:19.540
    14 Jakub Kornfeil CEC Racing Team Germany 01:19.543
    15 Simon Grotzkyj ITA Fontana Racing 01:32.122
    16 Jasper Iwema OLA Cbc Corse 01:42.366
    17 Louis Rossi FRA Cbc Corse 1 giro(i)
    18 Joshua Hook AUS — 1 giro(i)
    19 Luca Marconi ITA Ongetta Team I.s.p.a. 1 giro(i)
    20 Isaac Viñales SPA Catalunya Racing Team 1 giro(i)
    21 Danny Kent GB Aztec Grand Prix 1 giro(i)

  • Moto 2, Phillip Island: prima vittoria per De Angelis, Elias settimo

    Moto 2, Phillip Island: prima vittoria per De Angelis, Elias settimo

    Sul circuito di Phillip Island arriva la prima vittoria nella classe Moto 2 per Alex De Angelis. Il pilota sanmarinese, autore della pole position, ha duellato per tutta la gara con Scott Redding e Andrea Iannone, ma a 2 giri dalla fine ha avuto il guizzo giusto per superarli e prendere vantaggio quel tanto che basta per arrivare primo sul traguardo.
    Per Scott Redding, secondo, è il miglior piazzamento stagionale, mentre Iannone chiude terzo ed ora è a soli 2 punti dallo spagnolo Julian Simon, quarto davanti a Stefan Bradl e Mike Di Meglio.

    Soltanto settimo a causa di un problema al cambio, invece, Toni Elias, fresco campione del mondo, che si è ritrovato nel gruppetto a battagliare con dieci piloti, e che ha battuto in volata Simone Corsi. Debon e Abraham chiudono la top-ten, mentre Thomas Luthi chiude 11esimo. Soltanto 26esimo il vincitore del GP della Malesia Roberto Rolfo.

    Ordine d’arrivo

    1 Alex De Angelis SMR Scot Racing Team 39:51.102
    2 Scott Redding GB Marc Vds Racing Team 02.172
    3 Andrea Iannone ITA Fimmco Speed Up 02.974
    4 Julian Simon SPA Mapfre Aspar Team 10.344
    5 Stefan Bradl GER Viessmann Kiefer Racing 10.617
    6 Mike Di Meglio FRA Mapfre Aspar Team 17.847
    7 Toni Elías SPA Gresini Racing Moto2 27.145
    8 Simone Corsi ITA Jir Moto2 27.249 14
    9 Alex Debon SPA Mavin Industries 27.398 21
    10 Karel Abraham CEC Cardion Ab Motoracing 27.666
    11 Thomas Luthi SVI Interwetten Moriwaki Moto2 27.677
    12 Fonsi Nieto SPA Holiday Gym G22 27.851
    13 Dominique Agerter CEC Technomag-cip 28.333
    14 Axel Pons SPA Pons Racing 28.438
    15 Claudio Corti ITA Forward Racing 28.497
    16 Raffaele De Rosa ITA Tech 3 Racing 32.644
    17 Yuki Takahashi GIA Tech 3 Racing 37.671
    18 Gábor Talmácsi UNG Fimmco Speed Up 42.933
    19 Yonny Hernandez COL Blusens-stx 46.144
    20 Alex Baldolini ITA Caretta Technology Race Dept 46.164
    21 Anthony West AUS Mz Racing Team 46.370 23
    22 Ratthapark Wilairot THA Thai Honda Ptt Sag 51.841
    23 Jules Cluzel FRA Forward Racing 54.114
    24 Sergio Gadea Panisello SPA Pons Racing 01:00.729
    25 Javier Fores SPA Viessmann Kiefer Racing 01:04.140
    26 Roberto Rolfo ITA Italtrans S.t.r. 01:04.185
    27 Robertino Pietri VEN Italtrans S.t.r. 01:09.299
    28 Valentin Debise FRA Wtr San Marino Team 01:09.794
    29 Vladimir Ivanov RUS Gresini Racing Moto2 01:16.060
    30 Alexander Cudlin AUS — 01:16.195
    31 Kenny Noyes USA Jack & Jones By A.banderas 01:34.156
    32 Kazuki Watanabe GIA Racing Team Germany 1 giro(i)
    33 Yannick Guerra SPA Holiday Gym G22 1 giro(i)

  • Moto GP, Phillip Island: domina Stoner, sul podio Rossi e Lorenzo

    Moto GP, Phillip Island: domina Stoner, sul podio Rossi e Lorenzo

    Casey Stoner ha dominato il GP d’Australia sulla pista di casa di Phillip Island,conquistando la sua terza vittoria stagionale nelle ultime quattro gare. Il pilota australiano, scattato dalla pole, ha subito impresso un ritmo forsennato alla gara, rifilando già nel primo giro, oltre un secondo al diretto inseguitore Jorge Lorenzo e andando a vincere con oltre 8″ di vantaggio sul rivale. Lo spagnolo ha provato a tenere il ritmo del ducatista, ma ha dovuto arrendersi già nei primi giri poichè era impossibile mantenere il suo passo gara.

    A 9″ da Lorenzo troviamo Valentino Rossi, che compie una grande rimonta dall’ottavo posto, oscurata solo dalla strepitosa gara di Stoner. Il campione di Tavullia ha messo in fila un sorpasso dietro l’altro dopo essere scattato non benissimo in partenza, e ha dovuto fare non poca fatica per tenere dietro alla bandiera a scacchi il suo prossimo compagno di squadra Nicky Hayden, quarto per pochi millesimi.

    Quinto Ben Spies, che nelle prime parti di gara aveva interpretato il ruolo dell’inseguitore di Stoner, ma che poi ha dovuto lasciare spazio a Rossi e Hayden per concentrarsi nel duello con Marco Simoncelli, che ha chiuso sesto.
    In settima posizione Colin Edwards,mentre Marco Melandri chiude nono.
    Ritirato nei primi giri del GP per un problema allo sterzo Andrea Dovizioso, mentre il suo compagno di team Dani Pedrosa non ha preso parte alla gara a causa degli ormai noti problemi alla spalla che gli hanno impedito di correre.

    Grazie al successo odierno, Stoner scavalca Valentino al terzo posto nella classifica mondiale e si avvicina a Pedrosa, ora lontano soltanto 23 lunghezze. Lorenzo conclude un’altra gara a podio e si conferma leader indiscusso, anche se manca al successo da ben sei gare.
    Per Stoner è il quarto successo nelle ultime quattro edizioni del GP d’Australia, ma il record appartiene a Valentino Rossi, che ha messo in fila cinque vittorie consecutive dal 2001 al 2005.

    Ordine d’arrivo

    1 Casey Stoner AUS Ducati Marlboro Team 41:09.128
    2 Jorge Lorenzo SPA Fiat Yamaha Team +08.598
    3 Valentino Rossi ITA Fiat Yamaha Team +17.997
    4 Nicky Hayden USA Ducati Marlboro Team +18.035
    5 Ben Spies USA Monster Yamaha Tech 3 +22.211
    6 Marco Simoncelli ITA San Carlo Honda Gresini +25.017
    7 Colin Edwards USA Monster Yamaha Tech 3 +35.168
    8 Aleix Espargaro SPA Pramac Racing +46.194
    9 Marco Melandri ITA San Carlo Honda Gresini +46.294
    10 Randy De Puniet FRA Lcr Honda Motogp +59.635
    11 Mika Kallio FIN Pramac Racing +59.664
    12 Alvaro Bautista SPA Rizla Suzuki Motogp +59.732
    13 Hiroshi Aoyama GIA Yamaha Factory Racing +01:05.029
    14 Hector Barbera SPA Paginas Amarillas Aspar +01:05.053

  • Moto GP, Phillip Island: SuperStoner in pole, Rossi solo ottavo

    Moto GP, Phillip Island: SuperStoner in pole, Rossi solo ottavo

    Le qualifiche del GP d’Australia sul circuito di Phillip Island sono andate a Casey Stoner. Il pilota australiano chiude con il tempo strepitoso di 1:30.197, confermando la sua leadership dopo aver chiuso in testa le sessioni del venerdì. Per Stoner sarà difficile dimenticare una giornata cosi: 25esima pole in carriera nel giorno del suo 25esimo compleanno, proprio sul tracciato di casa. Meglio di cosi non si può, considerando che siamo solo al sabato, e che domani cercherà di mettere la ciliegina sulla torta cercando di conquistare la 23esima vittoria nella classe regina, terza stagionale.

    Impressionanti i distacchi rifilati agli avversari: Jorge Lorenzo, fresco campione del mondo, partirà in seconda piazza, staccatissimo; sono infatti 7 i decimi che lo dividono dal canguro australiano. Accanto a lui, in prima fila, l’altra Yamaha di Ben Spies, che l’anno prossimo sarà suo compagno di squadra, a quasi 1″ e 3 decimi. Seguono Simoncelli, migliore dei piloti Honda, ed Edwards. I tre sono racchiusi in soli 29 millesimi.
    La seconda fila è chiusa dall’altra Ducati di Nicky Hayden che, però, becca 1″ e mezzo dal suo compagno di squadra. Settimo Randy De Puniet.

    In ombra, invece, i protagonisti della Malesia, Valentino Rossi e Andrea Dovizioso. I due piloti italiani chiudono rispettivamente con l’ottavo ed il nono tempo, beffati dall’arrivo della pioggia che chiude i giochi per la pole a 2 minuti dal termine. Chiude la top-ten Marco Melandri.
    Il rientrante Dani Pedrosa chiude al 15esimo posto a 3″ e mezzo dal leader; lo spagnolo è ancora dolorante alla spalla destra, infortunata nelle libere di Motegi, e correrà in condizioni precarie. Caduto Capirossi, che probabilmente non prenderà parte al GP a causa di uno strappo all’adduttore.
    Le condizioni della pista saranno tuttavia difficili da interpretare per tutti, a causa della pioggia e del vento che la hanno resa umida e scivolosa.

    Griglia di partenza

    1 CASEY STONER DUCATI 1:30.107
    2 JORGE LORENZO YAMAHA 1:30.775 +0.668
    3 BEN SPIES YAMAHA 1:31.386 +1.279
    4 MARCO SIMONCELLI HONDA 1:31.402 +1.295
    5 COLIN EDWARDS YAMAHA 1:31.415 +1.308
    6 NICKY HAYDEN DUCATI 1:31.530 +1.423
    7 RANDY DE PUNIET HONDA 1:31.554 +1.447
    8 VALENTINO ROSSI YAMAHA 1:31.627 +1.520
    9 ANDREA DOVIZIOSO HONDA 1:32.018 +1.911
    10 MARCO MELANDRI HONDA 1:32.367 +2.260
    11 ALEIX ESPARGARO DUCATI 1:32.542 +2.435
    12 MIKA KALLIO DUCATI 1:32.816 +2.709
    13 HIROSHI AOYAMA HONDA 1:33.190 +3.083
    14 ALVARO BAUTISTA SUZUKI 1:33.224 +3.117
    15 DANI PEDROSA HONDA 1:33.384 +3.277
    16 HECTOR BARBERA DUCATI 1:33.390 +3.283
    17 LORIS CAPIROSSI SUZUKI 1:34.269 +4.162

  • Moto GP: Lorenzo il più veloce nelle libere in Australia

    Moto GP: Lorenzo il più veloce nelle libere in Australia

    Con il titolo piloti già in tasca conquistato domenica scorsa in Malesia, Jorge Lorenzo fa segnare il miglior tempo nelle prove libere del venerdì in Australia. Sul circuito di Phillip Island allagato per la pioggia che ha fatto slittare la sessione di due ore, lo spagnolo campione del mondo ha fermato il crono sull’1’41”146 precedendo le Ducati di Stoner e Hayden di 3 e 4 decimi.

    Un pò in ombra Rossi che stacca il settimo tempo, buone invece le prestazioni degli altri italiani: le Honda del team Gresini sono quarte e quinte rispettivamente con Simoncelli e Melandri mentre quella ufficiale di Dovizioso si piazza in sesta posizione. Capirossi chiude la top ten con la Suzuki.
    Le prove libere hanno segnato anche il rientro in pista di Pedrosa, fermo da due GP per la frattura della clavicola. Lo spagnolo ha fatto qualche giro in sella alla sua Honda per non sforzare troppo la zona operata ottenendo il 16esimo miglior tempo della giornata.

  • Sud Africa 2010: 3 italiani tra i 23 della Serbia

    Sud Africa 2010: 3 italiani tra i 23 della Serbia

    Il ct Rodomir Antic ha divulgato i nomi dei 23 giocatori che difenderanno i colori della Serbia all’ormai imminente Mondiale in Sud Africa. Tanti nomi importanti e qualche astro nascente fanno della Serbia un avversaria temibile per qualsiasi avversario, sono tre gli “italiani” convocati: capitan Stankovic, il laziale Kolarov e l’udinese Lukovic.

    Difesa impermeabile che si basa sull’affidabilità di Ivanovic e Vidic e sulla freschezza del giovane Subotic. Centrocampo di grandissima qualità dove all’esperienza di Stankovic si accomuna l’estro di Krasic, l’oggetto del desiderio di molte big d’Europa, la corsa di Kacar e il dinamismo di Jovanovic.

    L’attacco è forse il reparto meno competitivo anche se Zigic e Pantelic sanno esser spesso decisivi. La Serbia è inserita nel girone D con Germania, Australia e Ghana

    Ecco i 23 di Rodomir Antic:
    Portieri: Vladimir Stojkovic (Wigan Athletic), Bojan Isailovic (Zaglebie Lubin), Andjelko Djuricic (Uniao Leiria)

    Difensori: Branislav Ivanovic (Chelsea), Antonio Rukavina (Monaco 1860), Nemanja Vidic (Manchester United), Neven Subotic (Borussia Dortmund), Aleksandar Lukovic (Udinese), Ivan Obradovic (Saragozza), Aleksandar Kolarov (Lazio)

    Centrocampisti:
    Dejan Stankovic (Inter), Gojko Kacar (Hertha Berlino), Nenad Milijas (Wolverhampton), Zdravko Kuzmanovic (Stoccarda), Radosav Petrovic (Partizan Belgrado), Milos Krasic (CSKA Mosca), Zoran Tosic (Manchester United), Milos Ninkovic (Dinamo Kiev), Milan Jovanovic (Standard Liegi)

    Attaccanti: Nikola Zigic (Birmingham City), Marko Pantelic (Ajax Amsterdam), Danko Lazovic (Zenit San Pietroburgo), Dragan Mrdja (Vojvodina).