Tag: gonzalo higuain

  • Higuain ufficiale alla Juve

    Higuain ufficiale alla Juve

    Quello che mancava, e che i tifosi di Juventus e Napoli attendevano con sentimenti totalmente opposti da qualche giorno, adesso è divenuto realtà con tutti i crismi dell’ufficialità: Gonzalo Higuain è un nuovo giocatore della Juventus.

    Il Napoli, come aveva fatto capire il presidente Aurelio De Laurentiis, non sembra abbia voluto trattare su eventuali contropartite e così Giuseppe Marotta ha versato la clausola rescissoria di 90 milioni di euro richiesta dalla società partenopea per liberare dal contratto Higuain.

    Una spesa enorme, sostanziosa che è valsa alla Juventus il trasferimento più costoso nella storia della Serie A ed il secondo, alle spalle dei 101 milioni versati nel 2013 dal Real Madrid al Tottenham per portare al Santiago Bernabeu il gallese Gareth Bale e subito avanti agli 89 milioni di euro con cui sempre il Real Madrid acquistò il fenomeno portoghese Cristiano Ronaldo dal Manchester United nel 2009, nella storia del calcio.

    Un acquisto quello del Pipita che, sommato agli arrivi di Pjanic, Dani Alves, Benatia e Pjaca,  dimostra la chiara volontà della Juventus di cercare di raggiungere uno storico 6° scudetto consecutivo ma sopratutto quella Champions League che sta diventando quasi un’ossessione per il popolo bianconero.

    Al Napoli come già detto andranno i 90 milioni della clausola, da pagare in due rate annuali, mentre Gonzalo Higuain si è legato alla Juventus per 5 anni a 7,5 milioni di euro a stagione più i diritti d’immagine.

    Il nuovo centravanti bianconero diventa così il più ricco della Serie A, andando a superare i 6.5 milioni annui guadagnati dal giallorosso Daniele De Rossi.

    Una scelta quella del Pipita che ha scatenato e diviso totalmente i tifosi da entrambe le sponde: delusi e arrabbiati, con tanto di striscioni, cori e magliette buttate, quelli napoletani, felici ed entusiasti quelli della Juve per l’arrivo del capocannoniere, nonchè recordman, della scorsa Serie A.

    Le parole adesso non servono più, la telenovela Higuain si è ufficialmente conclusa e sarà soltanto il campo a dire se la spesa di Marotta sarà stato un pericoloso azzardo oppure il Jolly vincente da giocarsi in una notte di maggio al Millenium Stadium di Cardiff.

     

     

     

     

  • Higuain-Dybala, duello argentino nella corsa scudetto

    Higuain-Dybala, duello argentino nella corsa scudetto

    Higuain-Dybala, la Serie A si tinge totalmente con il colore albiceleste dell’Argentina.  

    Alle prestazioni super del Pipita, protagonista con i suoi 20 gol del primo posto del Napoli, ha risposto il giovane attaccante della Juventus con gol e assist che hanno riportato i bianconeri, dopo la partenza al rallentatore, al secondo posto della graduatoria.

    Higuain-Dybala | Foto Twitter
    Higuain-Dybala | Foto Twitter

    Higuain, con la cura Sarri, sembra essere rinato: protagonista assoluto e trascinatore in campo con l’incredibile e mostruosa media di 20 gol in 20 partite, 5 doppiette realizzate nelle ultime 7 sfide giocate dai partenopei ed un totale di 7 segnature doppie nell’arco del campionato. Anche nella sfida molto delicata, della prima di ritorno, con il Sassuolo, ha saputo trovare prima il gol che ha permesso al Napoli di completare la rimonta sul finire del primo tempo e poi nel recupero ha piazzato la conclusione vincente che ha fatto scorrere i titoli di coda del match.

    Paulo Dybala, arrivato alla Juve con la nomea del potenziale campione ma anche con il peso della cifra spesa per acquistarlo dal Palermo, ha saputo pian piano prendersi il lato migliore del palcoscenico andando a render sempre più sbiadito il triste ricordo dell’addio, per i tifosi bianconeri, del suo connazionale e predecessore Carlos Tevez. Nella sfida di Udine “la Joya” è stato praticamente perfetto andando ad infilarsi in tutte e 4 le reti con cui la Juventus ha tramortito i bianconeri friulani. Preciso su punizione e dagli undici metri e poi abile a regalare assist a Khedira e Alex Sandro. 

    Higuain-Dybala quindi sembra la sfida, tutta dal sapore sudamericano, che dovrà decidere chi tra Napoli e Juventus, attualmente superfavorite, potranno gioire a maggio e mettere in bacheca la coppa della Serie A 2015/16. 

    Rimanendo in tema argentino però c’è da tenere in considerazione anche il bomber dell’Inter Mauro Icardi che al momento pare essere in un lungo periodo di appannamento ma che però è pronto ad indossare le scarpe ed il vestito adatto per poter scendere nella sala da ballo e unirsi al tango Scudetto. 

     

  • Consigli Fantacalcio per la 10° giornata di Serie A

    Consigli Fantacalcio per la 10° giornata di Serie A

    Neanche il tempo di completare gli ultimi conti, di esultare per una vittoria o disperarsi per una sconfitta che si torna in campo per il turno infrasettimanale valevole come 10° Giornata della Serie A 2015/16.

    Il turno si disputerà sui tre giorni, da martedì a giovedì,  e sarà aperto dall’anticipo del martedì alle 20.45 tra Bologna e Inter. Gran parte della giornata, ben 8 partite, si disputeranno il mercoledì alle 20.45 e non mancheranno partite molto interessanti. La Lazio vorrà confermare il buon momento di forma sul campo di un’Atalanta in cerca di riscatto. Sfida salvezza tra le due neopromosse Frosinone e Carpi. Il Milan ospiterà il Chievo per cercare di dare continuità alla vittoria di domenica scorsa, mentre Napoli e Palermo daranno vita ad un derby del sud che promette gol e spettacolo. La Roma neocapolista ospiterà l’Udinese mentre la Juventus di Allegri giocherà sul difficile campo di un Sassuolo che deve vendicare il ko di San Siro. Completano il quadro del mercoledì Torino-Genoa e Verona-Fiorentina. Il turno sarà chiuso poi dalla sfida di Marassi tra Sampdoria ed Empoli che si sfideranno nel posticipo di giovedì, sempre alle 20.45.

    Avete già pensato a chi poter inserire in questo turno nella vostra squadra al Fantacalcio?Meglio puntare su quel centravanti che magari fa doppietta o su quel difensore abile sui calci piazzati che può regalare un +3 che fa sempre comodo? Per venirvi incontro, come consueto appuntamento settimanale, ecco la nostra rubrica Consigli Fantacalcio per cercare di darvi un aiuto nello sciogliere i dubbi di formazione.

    CONSIGLI FANTACALCIO PER LA 10° GIORNATA SERIE A 2015/16

    BOLOGNA – INTER martedì 27/10 h.20.45

    CONSIGLIATI

    DESTRO

    ICARDI

    SCONSIGLIATI

    MIRANTE

    FELIPE MELO

    SORPRESE

    GIACCHERINI

    BIABIANY

     

    ATALANTA – LAZIO mercoledì 28/10 h.20.45

    CONSIGLIATI

    GOMEZ

    FELIPE ANDERSON

    SCONSIGLIATI

    MASIELLO

    CATALDI

    SORPRESE

    STENDARDO

    DJORDJEVIC

     

    FROSINONE – CARPI mercoledì 28/10 h.20.45

    CONSIGLIATI

    SODDIMO

    BORRIELLO

    SCONSIGLIATI

    GUCHER

    ZACCARDO

    SORPRESE

    PAGANINI

    GABRIEL SILVA

     

    MILAN – CHIEVO mercoledì 28/10 h.20.45

    CONSIGLIATI

    BONAVENTURA

    PALOSCHI

    SCONSIGLIATI

    ALEX

    CESAR

    SORPRESE

    KUCKA

    BIRSA

     

    NAPOLI – PALERMO mercoledì 28/10 h.20.45

    Gonzalo Higuain | Foto Twitter
    Gonzalo Higuain | Foto Twitter

    CONSIGLIATI

    HIGUAIN

    GILARDINO

    SCONSIGLIATI

    GHOULAM

    ANDELKOVIC

    SORPRESE

    MERTENS

    RIGONI

     

    ROMA – UDINESE mercoledì 28/10 h.20.45

    CONSIGLIATI

    GERVINHO

    THEREAU

    SCONSIGLIATI

    CASTAN

    PIRIS

    SORPRESE

    NAINGGOLAN

    ADNAN

     

    SASSUOLO – JUVENTUS mercoledì 28/10 h.20.45

    CONSIGLIATI

    BERARDI

    CUADRADO

    SCONSIGLIATI

    PELUSO

    CHIELLINI

    SORPRESE

    FLORO FLORES

    KHEDIRA

     

    TORINO – GENOA mercoledì 27/10 h.20.45

    CONSIGLIATI

    MAXI LOPEZ

    PAVOLETTI

    SCONSIGLIATI

    MOLINARO

    DZEMAILI

    SORPRESE

    GLIK

    LAXALT

     

    VERONA – FIORENTINA mercoledì 28/10 h.20.45

    CONSIGLIATI

    PAZZINI

    ILICIC

    SCONSIGLIATI

    HELANDER

    BADELJ

    SORPRESE

    SILIGARDI

    BLASZCZYKOWSKI

     

    SAMPDORIA – EMPOLI giovedì 29/10 h.20.45

    CONSIGLIATI

    MURIEL

    SAPONARA

    SCONSIGLIATI

    SILVESTRE

    BARBA

    SORPRESE

    ZUKANOVIC

    ZIELINSKI

  • Chievo-Napoli: la legge di Higuain per lo 0-1

    Chievo-Napoli: la legge di Higuain per lo 0-1

    Chievo-Napoli, posticipo della nona giornata del Campionato di Serie A, è terminata con la vittoria degli ospiti per 1-0 con il gol di Higuain al 58′, ulteriore balzo in classifica per gli uomini di Sarri che salgono a quota 18 punti, Napoli alla quarta vittoria consecutiva.

    La nuova capolista del campionato è la Roma che espugna il “Franchi” di Firenze per  1-2 contro la Fiorentina, alla seconda sconfitta consecutiva dove i padroni di casa hanno pagato alcune ingenuità difensive ma la Roma ha amministrato bene il vantaggio: i gol dell’ex Salah e Gervinho per la squadra di Garcia, mentre Babacar al 94′ trova la rete per i viola. Tris della Lazio che sconfigge il Torino: quinta vittoria interna per i ragazzi di Pioli in altrettante gare disputate in casa: a segno con Lulic e con la doppietta di Felipe Anderson.

    Gonzalo Higuain | Foto Twitter
    Gonzalo Higuain Autore del gol decisivo in Chievo-Napoli| Foto Twitter

    Torna alla vittoria la Juventus per 2-0 contro l’Atalanta frutto di una grande prestazione di Dybala, autore della prima rete, anche se Sportiello si fa ingannare dalla partenza del tiro, e di Mandzukic al primo centro in Serie A; al 79′ Pogba fallisce un rigore. Vittoria per il Milan per 2-1 contro il Sassuolo in una gara in cui la Curva Sud non si presenta ma compaiono soltanto striscioni contro la dirigenza rossonera: apre le marcature Bacca su rigore, nell’azione che porta al penalty il Sassuolo rimane in dieci uomini per l’espulsione di Consigli; al 53′ trova il gol del pareggio Berardi ma è Luis Adriano a quattro minuti dalla fine a fissare la gara sul 2-1. 

    Un gol di Lodi regala i tre punti all’Udinese nel match contro il Frosinone: primo successo stagionale al “Friuli”. L’anticipo delle dodici e trenta sorride alla Sampdoria vittoriosa per 4-1  contro un Hellas Verona in profonda crisi: Muriel, Zukanovic, Soriano e Eder a segno per la squadra di Zenga, il gol della bandiera per i ragazzi di Mandorlini è opera di Ionita, il Verona è l’unica squadra in Serie A  a non aver ancora vinto una partita.

    CLASSIFICA: Roma 20; Napoli, Fiorentina, Inter, Lazio 18; Sassuolo 15; Sampdoria, Torino, Atalanta 14; Milan 13; Chievo e Juventus 12; Palermo  e Udinese 11; Empoli e Genoa 10; Frosinone 7; Bologna 6; Verona  e Carpi 5

     

     

     

     

     

  • Statistiche Fantacalcio, Top e Flop dopo la 4° giornata

    Statistiche Fantacalcio, Top e Flop dopo la 4° giornata

    La quarta giornata della Serie A 2015/16, chiusasi con la sfida del San Paolo tra Napoli e Lazio, ha portato un miglioramento nei risultati e nelle statistiche per quanto riguarda il Fantacalcio.

    Si è verificato un leggero aumento del numero di gol segnati rispetto allo scorso turno, con ben 4 marcature multiple, ed un netto aumento degli assist.

    I gol segnati in questo primo turno di Serie A sono stati 25: Moralez, Mounier, Paredes, Maccarone, Babacar, Icardi, Pogba, Bacca (2), Bonaventura, Allan, Gabbiadini, Higuain (2), Insigne, Hiljemark (2), Salah, Totti, Defrel, Politano, Quagliarella (2), Zapata, Pisano.

    Gli Assist realizzati ed assegnati da “La Gazzetta dello Sport” sono stati 16: Gomez, Oikonomou, Saponara, Kondogbia, Bonaventura, Kucka, Allan, Insigne, Gilardino, Quaison, Pjanic, Floro Flores, Belotti, Bruno Peres, Di Natale, Viviani.

    Come abbiamo già anticipato ci sono state 4 marcature multiple, per la precisione quattro doppiette, quelle del rossonero Carlos Bacca e dello svedese rosanero Hiljemark in Milan-Palermo, quella di Fabio Quagliarella nel 2-0 tra Torino e Sampdoria e per concludere quella del bomber argentino del Napoli Gonzalo Higuain nella manita dei partenopei alla Lazio. 

    Per quanto riguarda i Malus non ci sono stati rigori falliti ma c’è stata l’autorete del portiere del Genoa Lamanna nella gara di Marassi contro la Juventus. In questo turno ci sono state tre espulsioni, per la precisione quelle del genoano Izzo, del centrocampista dell’Udinese Kone e del calciatore del Verona Jankovic. 

     

    IL MIGLIOR PUNTEGGIO DI GIORNATA

    Gonzalo Higuain | Foto Twitter
    Gonzalo Higuain | Foto Twitter

    Il migliore di giornata è l’attaccante del Napoli Gonzalo Higuain. Il Pipita, autore di una doppietta, si è giocato il titolo con gli altri tre marcatori multipli di giornata, ovvero Hiljemark, Bacca e Quagliarella. Lo svedese del Palermo ha però ottenuto solo 7 in pagella, gli attaccanti di Milan e Torino un 7.5 mentre Higuain può vantare un 8 in pagella che porta il suo totale a 14 punti.

     

    TOP 11

    Questa la top 11 dei migliori di giornata, schierata con un 4-3-3, con voti, bonus e malus presi da “La Gazzetta dello Sport”.

    Tatrusanu 6.5; Pisano 10, Bruno Peres 8.5, Oikonomou 8, Albiol 7; Hiljemark 13, Bonaventura 11, Allan 11; Higuain 14, Bacca 13.5, Quagliarella 13.5

     

    FLOP 11

    Questa la flop 11 dei peggiori di giornata, schierata con un 4-3-3, con voti, bonus e malus presi da “La Gazzetta dello Sport”.

    Marchetti 1; Izzo 3.5, Mauricio 3.5, Regini 3.5, Hoedt 4; Lulic 3.5, Jankovic 4, Kone 4; Keita 4.5, Matri 4.5, Iturbe 4.5

     

    STATISTICHE FANTACALCIO

    Queste le Statistiche Fantacalcio, con i migliori 3 ruolo per ruolo, (con almeno 2 gare disputate) dopo la 3° giornata di Serie A

    PORTIERI: Szczesny (Roma) 6.17; Bizzarri (Chievo) 6; Sportiello (Atalanta) 6

    DIFENSORI: Avelar (Torino) 7.25; Alonso (Fiorentina) 7.13; Stendardo (Atalanta) 7

    CENTROCAMPISTI: Saponara (Empoli) 9.75; Hiljemark (Palermo) 9.5; Birsa (Chievo) 8.88

    ATTACCANTI: Eder (Sampdoria) 10.5; Quagliarella (Torino) 9.88; Babacar (Fiorentina) 9.75

     

    CLASSIFICA ASSIST

    1- Allan (Napoli), Birsa (Chievo), Bonaventura (Milan), Bruno Peres (Torino) Gabbiadini (Napoli), Gomez (Atalanta), Insigne (Napoli), Meggiorini (Chievo), Saponara (Empoli), Viviani (Verona) 2 assist.

     

  • Europa League: uragano Napoli, pari Fiorentina

    Europa League: uragano Napoli, pari Fiorentina

    Un Napoli devastante s’impone sul campo del Wolfsburg con un nettissimo 4-1 che ha il sapore d’ipoteca per il passaggio alle semifinali di Europa League, al San Paolo pare pura formalità.

    Una Fiorentina, che costruisce e spreca tantissimo, invece può ringraziare Babacar che al 92° ha trovato il gol che è valso il pari per 1-1 in casa della Dinamo Kiev e che rende un pizzico più agevole il ritorno tra sette giorni al Franchi.

    Veniamo al racconto delle due gare.

    DINAMO KIEV – FIORENTINA

    La Fiorentina in casa della Dinamo nel primo tempo, fa la partita, costruisce un occasione al 13° con Joaquin, si ripete dopo 5 minuti con Gomez ma la palla finisce sempre sul fondo. Al 26° Salah ha la palla buona ma calcia troppo debole e centralmente. Al 36° arriva la beffa, Lens va al tiro, la palla viene deviata e s’infila alle spalle di un incolpevole Neto. Il primo tempo si chiude con gli ucraini in vantaggio.

    Nella ripresa il copione non cambia, viola sempre avanti ma ucraini che riescono a rimanere sempre in vantaggio. Al 77° sembra fatta, Borja Valero va a colpire di testa ma la palla centra il palo. Quando tutto sembra ormai finito, arriva la zampata di Babacar, l’attaccante, entrato nel finale di gara al posto di Mario Gomez, al minuto 92° con gran caparbietà, in mezzo all’area piccola s’inventa una girata che vale il definitivo 1-1 che rende il ritorno a Firenze in leggera discesa.

     

    DINAMO KIEV – FIORENTINA 1-1 (36° Lens (D), 92° Babacar (F))

    Dinamo Kiev (4-3-3): Shovkovskiy; Danilo Silva, Antunes (24° Vida), Dragovic, Khacheridi; Sydorchuk (68° Belhanda), Rybalka, Buyalskiy (80° Chumak); Lens, Yarmolenko, Teodorczyk.

    Allenatore: Rebrov.

    Fiorentina (3-5-2): Neto; Tomovic, G.Rodriguez, Savic; Alonso, Mati Fernandez, Badelj, Borja Valero (84° Aquilani), Joaquin (68° Vargas); Salah, Gomez (77° Babacar).

    Allenatore: Montella.

    Arbitro: Marciniak.

    Ammoniti: Dragovic (D), Gomez (F), Sydorchuk (D), Alonso (F), Khacheridi (D), Lens (D)

     

    WOLFSBURG – NAPOLI

    Marek Hamsik | Foto Twitter
    Marek Hamsik | Foto Twitter

    Si parte e sono i tedeschi a fare la gara, sostanzialmente chiudendo il Napoli nella propria metà campo nel primo quarto d’ora. Allo scoccare del 15° però gli azzurri, alla prima vera occasione, passano. Lancio di Mertens, posizione di partenza sul filo del fuorigioco di Higuain, controllo pregevole con i tedeschi che chiedono il tocco di mano, conclusione e Benaglio è battuto. Il gol manda in tilt il Wolfsburg che al 23° incassa lo 0-2 con Hamsik che servito da Higuain lascia partire il tiro vincente. Il Wolfsburg passa alcuni minuti di tilt completo poi pian piano prova a ripresentarsi in avanti ma Andujar prima smanaccia un pericoloso cross e poi devia sulla traversa un bolide di Schurrle. Il primo tempo si chiude con il Napoli avanti 2-0 in Germania.

    Nella ripresa i tedeschi provano ad accelerare i ritmi ma rischiano di incassare il terzo gol con Benaglio strepitoso su Higuain. Il terzo gol però arriva al 64° con Guilavogui che sbaglia in uscita, Callejon prende palla e l’appoggia ad Hamsik che da due passi fa doppietta. Il Napoli non si ferma e al 76° il neoentrato Gabbiadini spedisce in rete di testa un cross perfetto di Insigne. Gli azzurri calano la tensione e al 79° Perisic si libera, va sul fondo e appoggia per Bendtner che da due passi accorcia le distanze. Negli ultimi minuti il Napoli controlla e cerca anche qualche ripartenza e prende una r. Non accade altro finisce 1-4, è festa per i partenopei che sentono la semifinale sempre più vicina.

     

    WOLFSBURG – NAPOLI 1-4 (15° Higuain (N), 23°, 64° Higuain (N), 76° Gabbiadini (N), 79° Bendtner (W))

    Wolfsburg (4-2-3-1): Benaglio; Vieirinha, Naldo, Knoche, Rodriguez; Luiz Gustavo, Guilavogui (70° Arnold); Caligiuri, De Bruyne, Schurrle (63° Perisic); Dost (57° Bendtner).

    Allenatore: Hecking.

    Napoli (4-2-3-1): Andujar; Maggio, Albiol, Britos, Ghoulam; David Lopez, Inler; Callejon, Hamsik (75° Gabbiadini), Mertens (60° Insigne); Higuain (85° Henrique).

    Allenatore: Benitez.

    Arbitro: Lahoz.

     

    Nelle altre gare di serata successo in rimonta per il Siviglia contro lo Zenit e pareggio a reti bianche tra Club Brugge e Dnipro.

    RISULTATI ANDATA QUARTI DI FINALE DI EUROPA LEAGUE

    Club Brugge – Dnipro 0-0

    Dinamo Kiev – Fiorentina 1-1 (36° Lens (D), 92° Babacar (F))

    Siviglia – Zenit 2-1 (29° Ryazantsev (Z), 73° Bacca (S), 87° Suarez)

    Wolfsburg – Napoli 1-4 (15° Higuain (N), 23°, 64° Higuain (N), 76° Gabbiadini (N), 79° Bendtner (W))

     

  • La Roma agguanta i viola. Bene Napoli, ko Inter e Toro

    La Roma agguanta i viola. Bene Napoli, ko Inter e Toro

    La serata di Europa League non è stata certo brillante e positiva come ci si aspettava per le compagini italiane.

    Nel tardo pomeriggio sono arrivati i K.o. di Torino a San Pietroburgo in casa dello Zenit e dell’Inter a Wolfsburg. Due sconfitte che rischiano seriamente di compromettere la qualificazione ai quarti delle due squadre.

    In serata, oltre al Derby tra Fiorentina e Roma conclusosi in parità sul 1-1, risultato che sulla carta sorride ai giallorossi, si è avuto l’unico successo delle italiane, quello del Napoli che in un vero e proprio Higuain Show ha sconfitto, in rimonta, per 3-1 la Dinamo Mosca provando a mettere un bel tassello per il proseguimento del proprio cammino in Europa.

    Gonzalo Higuain | Foto Twitter
    Gonzalo Higuain | Foto Twitter

    Veniamo al racconto delle gare.

    ZENIT – TORINO

    Il cammino in Europa League del Torino si fa decisamente in salita. La gara di andata degli ottavi di finale a San Pietroburgo ha visto i padroni di casa dello Zenit imporsi per 2-0. Una vittoria netta che è stata anche agevolata dall’espulsione di Benassi arrivata al 28°. Sino a quel punto il match era stato equilibrato e senza grosse emozioni. Ottenuta la superiorità numerica lo Zenit ha anche trovato il vantaggio al 38° con Witsel bravo a mettere in gol una respinta poco sicura di Padelli. Nelle ripresa dopo una bella azione tra Danny e Hulk, arriva il raddoppio di Criscito che spinge in porta una conclusione dello stesso Hulk respinta dal palo. In sostanza la gara si chiude qua, lo Zenit non spinge, il Torino non riesce a creare niente. All’Olimpico servirà tutto il cuore Toro per cercare l’impresa.

    ZENIT – TORINO 2-0 (38° Witsel, 53° Criscito)

    Zenit (4-2-3-1): Lodygin; Criscito, Neto, Garay, Smolnikov; Javi Garcia, Shatov (81° Ryazantsev); Witsel (90° Tymoshchuk), Danny, Hulk; Rondon.

    Allenatore: Villas Boas.

    Torino (3-5-2): Padelli; Maksimovic, Glik, Moretti; Darmian, Benassi, Gazzi, El Kaddouri, Molinaro; Josef Martinez (33° Vives (51° Farnerud)), Quagliarella (74° Maxi Lopez).

    Allenatore: Ventura.

    Arbitro: Da Sousa.

    Espulso Benassi (T) al 28°.

     

    WOLFSBURG – INTER

    L’Inter riesce a complicarsi la vita ed in sostanza regala il successo al Wolfsburg. I Nerazzurri non riescono a sfruttare l’immediato vantaggio realizzato da Palacio, ben assistito da Icardi, dopo soli 5 minuti. L’Inter non riesce a trovare il raddoppio con Hernanes al 21°, tiro deviato in corner, ed al 28° subisce il pareggio con Naldo bravo a saltare più in alto di tutti e a colpire di testa alle spalle di Carrizo, si va al riposo sul 1-1. Nella ripresa i tedeschi provano a spingere ma è Palacio ad avere e a fallire una clamorosa palla gol al 57°. Al 63° arriva il primo pasticcio di Carrizo che serve involontariamente i calciatori avversari, palla a De Bruyne che a porta sostanzialmente vuota non perdona. Al 75° il portiere dell’Inter completa la frittata facendosi infilare da una punizione di De Bruyne non certo irresistibile. Negli ultimi minuti Icardi fallisce il gol del 2-3 che renderebbe più semplice un ritorno che invece adesso sembra difficilissimo.

    WOLFSBURG – INTER 3-1 (5° Palacio (I), 28° Naldo (W), 63°, 75° De Bruyne (W))

    Wolfsburg (4-2-3-1): Benaglio; Vieirinha (88° Perisic), Naldo, Knoche, Rodriguez; Gustavo, Guilavogui; Caligiuri, De Bruyne, Schürrle (46° Trasch); Dost (70° Bendtner).

    Allenatore: Hecking.

    Inter (4-3-1-2): Carrizo; Santon, Ranocchia, Juan Jesus, D’Ambrosio (82° Kuzmanovic); Guarin, Medel, Hernanes (58° Vidic); Shaqiri (82° Kovacic); Palacio, Icardi

    Allenatore: Mancini.

    Arbitro: Marciniak.

     

    FIORENTINA – ROMA

    Il derby italiano d’Europa League finisce in parità. Partono meglio i viola che sfruttando una grave incertezza di De Rossi, riescono a trovare il vantaggio con Ilicic al 17°. Il primo tempo sembra decisamente di marca casalinga con Garcia costretto a due cambi per infortunio, De Rossi e Manolas, nella prima mezz’ora. Nel finale di frazione si vedono anche i giallorossi ma Ljajic spreca calciando alto da due passi. Nella ripresa la Roma pare avere un altra grinta ed al 60° Ljajic ha una chance enorme, ma si fa parare un calcio di rigore che Neto aveva causato in uscita su Iturbe. I viola però sembrano stanchi e la Roma ne approfitta con Keita che al 76° si trova solo, su azione di corner, e di testa schiaccia in gol. Non accade altro, per i giallorossi arriva un altro pareggio ma questo sembra decisamente più prezioso.

    FIORENTINA – ROMA 1-1 (17° Ilicic (F), 76° Keita (R))

    Fiorentina (4-3-3): Neto; Rodriguez, Basanta, Alonso, Tomovic; Badelj, Pizarro (45°+1 Mati Fernandez), Borja Valero (72° Aquilani); Joaquin, Ilicic (81° Babacar), Salah

    Allenatore: Montella.

    Roma (4-3-3): Skorupski; Torosidis, Manolas (26° Astori), Yanga Mbiwa, Holebas; Nainggolan, De Rossi (23° Pjanic), Keita; Florenzi, Ljajic (75° Gervinho), Iturbe

    Allenatore: Garcia.

    Arbitro: Lahoz.

     

    NAPOLI – DINAMO MOSCA

    La Dinamo Mosca spaventa il Napoli ma poi ci pensa Higuain a trascinare i suoi ad un successo importantissimo. Ospiti subito in vantaggio dopo poco più di un minuto con il colpo di testa di Kuranyi su azione di corner. Il Napoli si spaventa rischia lo 0-2 con un’azione fotocopia ma poi si accende Higuain che con un bel colpo di testa pareggia al 25° e poi trasforma un calcio di rigore, procuratosi da Mertens, al 31°. Ad inizio ripresa Dinamo subito in 10 per il rosso a Zobnin ed il Napoli ne approfitta quasi subito con Higuain che trova la tripletta con una bella conclusione dopo lo stop di petto. Nei restanti minuti la squadra di Mosca non riesce a pungere mentre i partenopei cercano il quarto gol che però non arriva. Finisce 3-1, niente è deciso ma il Napoli parte certamente da una buona base di partenza.

    NAPOLI – DINAMO MOSCA 3-1 (2° Kuraniy (D), 25°, 31° rig, 55° Higuain (N))

    Napoli (4-2-3-1): Andujar; Henrique, Koulibaly (8° Albiol), Britos, Ghoulam; Inler, Jorginho; Callejon (82° Zuniga), De Guzman (70° Hamsik), Mertens; Higuain

    Allenatore: Benitez.

    Dinamo Mosca‬ (4-4-2): Gabulov; Kozlov, Samba, Hubocan, Zhirkov; Valbuena (82° Ionov), Vainquer, Zobnin, Dzsudzsak (90° Tashaev); Kuranyi (62° Buttner), Kokorin.

    Allenatore: Cherchesov.

    Arbitro: Sidiropoulos.

    Espulso Zobnin (D) al 46°

     

  • Icardi, con il cucchiaio, riprende il Napoli

    Icardi, con il cucchiaio, riprende il Napoli

    Un rigore calciato con il cucchiaio da Mauro Icardi al 86° permette all’Inter di completare la rimonta, i nerazzurri erano andati sotto per 2-0, ed ottenere un prezioso 2-2 in casa del Napoli. 

    Reazione d’orgoglio ma anche mossa tattica vincente di Mancini che passa al 4-2-3-1 e mette in difficoltà gli azzurri.

    Il Napoli, molto positivo per larghi tratti della gara, si spegne nella seconda parte della ripresa e subisce il ritorno dell’Inter. Benitez deve rammaricarsi per l’occasione persa ma può esser contento per il ritorno al gol in campionato di Higuain e per l’ottima prestazione di Hamsik.

    Veniamo al racconto della gara.

    Benitez sceglie Mertens e Callejon per completare il trio di trequartisti alle spalle di Higuain, panchina inizialmente per Gabbiadini.

    Mancini conferma la formazione prevista alla vigilia con Shaqiri che si posiziona dietro alla coppia d’attacco Icardi-Palacio.

    Il Napoli parte subito aggressivo, tant’è che per fermare Higuain, Juan Jesus rimedia un giallo dopo 40 secondi. L’Inter non sta a guardare e al 5° Palacio ha una potenziale chance ma Andujar esce bene e lo costringe ad allargarsi prima di chiudergli la conclusione. Il Napoli risponde poco dopo con una conclusione del Pipita deviata in corner da Handanovic. E’ sempre Higuain a creare occasioni, come al 13° quando l’argentino parte sul filo del fuorigioco e lascia partire un diagonale che finisce sul fondo. Un minuto dopo ci prova Hamsik, Handanovic pasticcia ma si salva in angolo. La sfida Higuain-Handanovic prosegue al 21° ed è nuovamente lo sloveno a vincere neutralizzando il tentativo di pallonetto dell’avversario. Al 31° clamoroso errore sotto porta di Higuain che non riesce a girare in rete un bel cross di Mertens, effettuato dopo un rapido contropiede. La restante parte del primo tempo scorre via con ritmi piacevoli e, dopo un minuto di recupero, Rocchi fischia la fine, si va al riposo sullo 0-0.

    La trasformazione di Icardi dal dischetto | Foto Twitter
    La trasformazione di Icardi dal dischetto | Foto Twitter

    Si riparte ed è il Napoli a rendersi subito insidioso con un paio di guizzi di Mertens, sempre ben arginato da Ranocchia. Al 51° però il Napoli passa grazie ad Hamsik che s’inserisce e di testa gira in rete un perfetto cross di Henrique. La reazione nerazzurra è immediata e Icardi, con un bel colpo di testa in torsione, sfiora il pari al 53°. La partita si mantiene vivace e se l’Inter prova a trovare il pari, il Napoli è sempre pronto a ripartire sfruttando gli spazi. Al 63° arriva il raddoppio con Higuain che s’inventa un tiro a giro che sbatte sul palo interno e si insacca alle spalle di Handanovic. Mancini modifica lo schema inserendo Hernanes e passando al 4-2-3-1. Il cambio sembra dare i suoi frutti perchè l’Inter preme e sfiora il gol del 1-2 con Icardi. Il gol che riapre la gara arriva al 72° con Palacio che dopo un batti e ribatti in area, piazza la palla alle spalle di Andujar. I nerazzurri ci credono e vengono premiati al 86° quando Palacio si conquista un calcio di rigore, che costa il secondo giallo ad Henrique, che Icardi trasforma con il cucchiaio. Nel finale non succede altro, l’Inter rimonta il doppio svantaggio e porta a casa un punto che fa morale. Il Napoli invece si mangia le mani per non esser riuscito anche questa volta a sfruttare al massimo la frenata della Roma. 

    NAPOLI – INTER 2-2 (51° Hamsik (N), 63° Higuain (N), 72° Palacio (I) 86° rig. Icardi (I))

    Napoli (4-2-3-1): Andujar; Henrique, Koulibaly, Albiol, Strinic; David Lopez, Inler; Callejon (87° Mesto), Hamsik (79° Gabbiadini), Mertens (72° De Guzman); Higuain.

    Allenatore: Benitez.

    Inter (4-3-1-2): Handanovic; Santon, Ranocchia, Juan Jesus (84° Puscas), D’Ambrosio; Guarin, Medel, Brozovic (65° Hernanes); Shaqiri; Palacio, Icardi.

    Allenatore: Mancini.

    Arbitro: Rocchi.

    Ammoniti: Juan Jesus (I), Mertens (N), Brozovic (I), Guarin (I)

    Espulsi: Henrique (N)

  • Higuain all’ultimo respiro, Napoli in semifinale

    Higuain all’ultimo respiro, Napoli in semifinale

    Quando tutto sembra finito, quando ormai, in una gara sostanzialmente equilibrata, ci si prepara ad assistere ai tempi supplementari, arriva la zampata del campione che regala alla propria squadra il successo. Con queste parole si può sintetizzare la gara tra Napoli ed Inter decisa al 93° da una giocata di Higuain che, dopo una rimessa laterale di Ghoulam, ha beffato un Ranocchia totalmente in ritardo ed ha spedito in rete la palla della vittoria.

    Gonzalo Higuain | Foto Twitter
    Gonzalo Higuain | Foto Twitter

    Benitez può essere contento del successo ma magari dovrà apportare qualche piccola modifica ad una squadra che nel primo tempo ha ben giocato con la consueta qualità davanti ma che nella ripresa ha commesso diversi errori ed ha impensierito poco l’Inter concedendo qualche occasione ai nerazzurri.

    Mancini, dovendo mandare giù la delusione dell’errore finale costato l’eliminazione, può comunque vedere dei lati positivi in quella che è parsa, probabilmente, la migliore Inter della sua gestione.

    Veniamo al racconto della gara.

    Benitez effettua un turnover piuttosto leggero, sostanzialmente rispetto alla formazione base il tecnico spagnolo sostituisce solo il portiere, gioca Andujar, e l’esterno di difesa, Maggio infatti ha dato forfait all’ultimo ed è stato sostituito da Koulibaly.

    Mancini invece cambia ben 8 giocatori rispetto alla formazione scesa in campo dal primo minuto domenica contro il Sassuolo. Subito in campo l’ultimo acquisto Santon, oltre a lui dentro il giovane Puscas in attacco al fianco di Icardi e Brozovic titolare a centrocampo con Hernanes e Medel. C’è Shaqiri panchina per Podolski.

    Parte meglio il Napoli che nei primi minuti prova a rendersi insidioso con Higuain. Al 13° però ghiottissima occasione per l’Inter con Icardi che si libera e lascia partire una conclusione che colpisce il palo. L’occasione carica i nerazzurri che provano a rendersi pericolosi poco dopo con un tiro di Shaqiri che però risulta centrale e facile per Andujar. Il Napoli pian piano riprende il comando delle operazioni e al 27° Hamsik ha una buona occasione ma il suo tiro finisce alto, subito dopo occasione anche per Higuian che vince un duello con Ranocchia ma non riesce a superare Carrizo. Le occasioni per i partenopei aumentano e poco dopo la mezz’ora il Pipita non riesce a ribadire in gol una corta respinta di Carrizo su tiro di Hamsik. I padroni di casa danno l’impressione di poter trovare il gol in qualsiasi momento e al 43° Koulibaly colpisce oltre la traversa da pochi passi. Il primo tempo si chiude sullo 0-0.

    La ripresa parte senza cambi e nei primi minuti si assiste ad una gara equilibrata con buon ritmo ma senza grandi lampi. Al 62° Icardi s’inventa una finezza di tacco per Puscas, il giovane attaccante calcia ma Albiol e poi Andujar salvano in corner. Passano 5 minuti ed è Hernanes ad avere una buona chance dal limite ma la difesa del Napoli devia in angolo. L’Inter sembra più sicura mentre il Napoli non pare la stessa squadra del primo tempo, gli azzurri sono imprecisi e lenti rispetto alla prima frazione. Benitez inserisce Mertens e Gabbiadini ed il Napoli ne guadagna subito in intensità nella zona offensiva. Quando ormai i supplementari sembrano ad un passo Higuain, servito da una rimessa laterale di Ghoulam, beffa Ranocchia, si presenta davanti a Carrizo e lo batte. Non c’è più tempo in semifinale contro la Lazio va il Napoli.

     

    NAPOLI – INTER 1-0 (0-0) (93° Higuain)

    Napoli (4-2-3-1): Andujar; Koulibaly, Albiol, Britos, Strinic; David Lopez, Gargano; De Guzman (84° Ghoulam), Hamsik (75° Gabbiadini), Callejon (72° Mertens); Higuain.

    Allenatore: Benitez.

    Inter (4-3-1-2): Carrizo; Nagatomo, Ranocchia, Juan Jesus, Santon (85° Dodò); Hernanes (74° Guarin), Brozovic, Medel; Shaqiri; Puscas, Icardi

    Allenatore: Mancini.

    Arbitro: Massa.

    Ammoniti: Shaqiri (I), Juan Jesus (I), Medel (I), Gargano (N), Puscas (I), Ranocchia (I)

  • Tim Cup, il Napoli fatica ma elimina l’Udinese ai rigori

    Tim Cup, il Napoli fatica ma elimina l’Udinese ai rigori

    Con parecchia fatica il Napoli riesce ad imporsi, ai calci di rigore, contro un Udinese coriacea, andata avanti al 58° con Thereau, rimontata da un rigore di Jorginho, rimasta in 10 dal 69° per il rosso a Widmer e che è stata capace nei supplementari di rimontare il 2-1 siglato da Hamsik.

    Dal dischetto decisiva la parata di Andujar sull’ultimo rigore bianconero di Allan e la susseguente trasformazione di Higuain. Stramaccioni però ha di che essere contento perchè i suoi hanno dato tutto.

    Il Napoli ha dimostrato alcune incertezze, specie nella fase difensiva, già viste in questa stagione e che Benitez dovrà cercare di eliminare per cercare di raggiungere gli obiettivi che si sono posti i partenopei.

    Veniamo al racconto della gara.

    I due tecnici fanno turnover, Benitez non rinuncia a Britos, Gargano ed Hamsik ma dà un turno di riposo, almeno inizialmente, ad Higuain e Callejon.

    Stramaccioni decide di affidarsi a Thereau unica punta e lancia dal primo minuto i giovani Scuffet, Hallberg e Jaadi.

    Si parte ed il Napoli dopo 3 minuti ha già la grossa chance di trovare il vantaggio, Gabriel Silva commette fallo da rigore su Zapata, dal dischetto va Mertens che però fallisce la trasformazione colpendo la traversa. L’Udinese non sta a guardare e al 8° un diagonale di Thereau spaventa la difesa azzurra. Subito dopo risponde di testa Gabbiadini ma Scuffet è pronto e mette in corner. I padroni di casa provano a fare la gara cercando di chiudere in difesa i bianconeri ma la retroguardia ospite tiene. Retto il colpo, intorno alla mezz’ora, l’Udinese inizia a crescere e ad impensierire il Napoli. Al 35° tornano a farsi vedere i partenopei con una conclusione di Gargano che, dopo una deviazione, si stampa sul palo. A parte qualche accelerazione di Mertens non accade altro, si va al riposo sullo 0-0.

    Si riparte senza sostituzioni per i secondi 45 minuti. La prima occasione capita all’Udinese ma Andujar è bravo a respingere il tiro di Bruno Fernandes. Il Napoli prova a riprendere in mano il pallino del gioco e va al tiro con Hamsik al 52°, risponde sicuro Scuffet. La difesa di Benitez è distratta e al 55° si fa sorprendere da Thereau, Andujar è costretto all’uscita tempestiva dall’area per anticipare il francese. Al 58° però il contropiede bianconero è vincente con Jaadi che ruba palla e si lancia in profondità prima di servire Thereau che davanti al portiere del Napoli non fallisce. Gli azzurri sono costretti a spingere ma l’Udinese in ripartenza sa far paura. Al 64° Zapata riesce a conquistarsi un altro calcio di rigore, stavolta va Jorginho che non sbaglia e trova la parità. Al 68° altra decisione di Orsato che potrebbe dare una svolta alla gara, Widmer commette fallo e prende il secondo giallo, lasciando i suoi in 10. Ovviamente il Napoli cerca di sfruttare la situazione e a schiacciare  i bianconeri nella propria trequarti. L’Udinese soffre, si chiude e quando può tenta la ripartenza e a 5 minuti dal 90° Bruno Fernandes con un bel tiro costringe Andujar al salvataggio in corner. A parte una conclusione insidiosa di De Guzman non accade altro, dopo 3 minuti di recupero Orsato fischia la fine, si va ai supplementari.

    Inizia il primo tempo supplementare e l’Udinese ha subito la chance di passare in vantaggio, Andujar salva su Aguirre, la palla rimbalza sull’attaccante dell’Udinese e rotola verso la porta ma Mesto salva quasi sulla linea. E’ una buona Udinese nei primi minuti, ci prova anche Kone ma Andujar è attento. Al 99° però è Hamsik ad inventarsi un gran gol con un tiro dal limite che non lascia scampo a Scuffet. I bianconeri però sembrano non morire mai e al 104° la bestia nera del Napoli Kone, trova la conclusione al volo che batte Andujar. Il primo tempo supplementare si chiude sul 2-2.

    Cambio di campo e si riparte con il Napoli che si getta in avanti e con l’Udinese costretta sulla difensiva. Benitez, vuole vincerla prima dei rigori e decide di giocarsi la carta Higuain che entra al 110° al posto di Zapata. Il forcing del Napoli non ha effetto, i friulani reggono e si va così ai calci di rigore.

    Gonzalo Higuain autore del rigore decisivo | Foto Twitter
    Gonzalo Higuain autore del rigore decisivo | Foto Twitter

     

    Dal dischetto i primi 8 rigoristi sono praticamente perfetti. L’ultimo rigore dell’Udinese tocca ad Allan ma Andujar neutralizza la conclusione del brasiliano. Higuain si presenta con il matchpoint sui piedi e non fallisce il Napoli passa il turno e affronterà l’Inter nei quarti.

     

     

    NAPOLI – UDINESE 7-6 (2-2 d.t.s) (58° Thereau (U), 64° rig. Jorginho (N), 99° Hamsik (N), 104° Kone (U))

    Napoli (4-2-3-1): Andujar; Mesto, Henrique, Britos, Strinic; Gargano (72° De Guzman), Jorginho; Gabbiadini (83° Callejon), Hamsik, Mertens; Zapata (110° Higuain).

    Allenatore: Benitez.

    Udinese (4-4-1-1): Scuffet; Widmer, Heurtaux, Danilo, Pasquale; Jaadi (73° Kone), Allan, Hallberg (76° Guillherme), Gabriel Silva; Bruno Fernandes; Thereau (73° Aguirre).

    Allenatore: Stramaccioni.

    Arbitro: Orsato.

    Ammoniti: Hallberg (U), Thereau (U), Herteaux (U), Jorginho (N), Mesto (N), Strinic (N)

    Espulsi: Widmer (U)

    Sequenza rigori: Bruno Fernandes (U) gol, De Guzman (N) gol, Guillherme (U) gol, Jorginho (N) gol, Kone (U) gol, Mesto (N), gol, Danilo (U) gol, Hamsik (N) gol, Allan (U) parato, Higuain (N) gol.