Tag: gonzalo bergessio

  • Catania-Inter, probabili formazioni. Out Julio Cesar e Sneijder

    Catania-Inter, probabili formazioni. Out Julio Cesar e Sneijder

    La partita della prudenza, così sarà soprannominata la sfida che i nerazzurri guidati da Claudio Ranieri andranno ad affrontare oggi in terra siciliana. Catania-Inter apre la settima di campionato, con l’allenatore interista che sceglie di lasciare a casa molti giocatori importanti, evitando di correre rischi ed allungare nuovamente i tempi di recupero degli infortunati.

    Claudio Ranieri | © VINCENZO PINTO/AFP/Getty Images
    La partita di martedì contro il Lille in Champions è alle porte e Ranieri ha deciso di convocare una lista di uomini ristretti, lasciando ad Appiano Julio Cesar, Chivu e Sneijder. Le ultime brutte notizie sul fronte infortuni (Forlan stiramento di 3° grado, e Coutinho stiramento di secondo grado) hanno imposto la linea della prudenza, perché in questo mese c’è un lungo tour de force che attende i nerazzurri e arrivare cotti è l’ultimo pensiero di Mr. Ranieri. Montella dal canto suo si presenta in classifica con due punti in più rispetto all’Inter, con la voglia di dimostrare come la sua squadra al Massimino avrà il dodicesimo uomo in campo grazie al supporto del suo pubblico, in uno stadio dove il Catania non firma per il pari. CATANIA – Montella alla prima contro Claudio Ranieri in panchina, proverà a insidiare i nerazzurri con un modulo un po’ diverso dal solito. Molto probabile l’utilizzo di un 3-5-2 più che del solito 4-3-3. Bellusci e Spolli sono alle prese con degli acciacchi, e quindi il rebus difesa è ancora da sciogliere. Se entrambi dovessero stringere i denti saranno regolarmente in campo, mentre se Bellusci non ce la dovesse fare è pronto Marchese affiancato dall’ex juventino Legrottaglie. Centrocampo numeroso a cinque per arginare le offensive nerazzurre composto da Izco, Lodi, Almiron, Delvecchio e Capuano. Dubbio in mediana per l’utilizzo di Lanzafame, in ballottaggio con Izco o Capuano. In attacco Bergessio è in splendida forma e quindi inamovibile, affiancato con molta probabilità da Gomez, mentre in panchina siede uno scontento Maxi Lopez che in quest’inizio di stagione non ha trovato lo spazio che voleva. INTER – Come detto già in precedenza per i nerazzurri la formazione è d’obbligo, senza molte possibilità di scelta. La lista degli infortunati e degli indisponibili sembra non finire mai: Poli, Sneijder, Thiago Motta, Chivu, Cordoba, Ranocchia, Julio Cesar, Forlan, Coutinho. Con gli uomini contati e con il morale ai minimi storici dopo la sonora sconfitta contro il Napoli e la brutta situazione di classifica, la cura Ranieri si chiama vincere e portare a casa 3 punti. Formazione molto semplice da ipotizzare con un 4-4-2 senza rombo di centrocampo e l’utilizzo di una linea a 4 nella mediana. Tra i pali a sostituire Julio Cesar c’è Castellazzi, con davanti la coppia di centrali del triplete Lucio, Samuel. Corsie esterne occupate da Maicon e Nagatomo per garantire molta spinta ma anche la giusta copertura. In mediana nessun rombo, con Cambiasso e Stankovic al centro e l’utilizzo delle corsie laterali adibita alle incursioni di Zanetti e Muntari. Davanti vista l’indisponibilità di Forlan è molto probabile l’utilizzo di due prime punte come Milito e Pazzini, con la possibile alternativa nella scelta di Zarate che potrebbe rappresentare l’arma in più di Ranieri. CATANIA (3-5-2): Andujar; Bellusci, Legrottaglie, Spolli; Izco, Lodi, Almiron, Delvecchio, Capuano; Gomez, Bergessio. A disp.: Kosicky, Marchese, Sciacca, Ricchiuti, Lanzafame, Maxi Lopez, Catellani. All: Montella INTER (4-4-2): Castellazzi; Maicon, Lucio, Samuel, Nagatomo; Zanetti, Cambiasso, Stankovic;  Muntari; Milito, Pazzini. A disp.: Orlandoni, Jonathan, Cordoba, Thiago Motta, Alvarez, Zarate, Castaignos. All: Ranieri.  

  • Andujar “grazia” la Juve, pari al Massimino. Video

    Andujar “grazia” la Juve, pari al Massimino. Video

    Un altro pareggio per la compagine di Antonio Conte che raddrizza una partita iniziata malissimo dalla Juventus e rimediata nel secondo tempo, grazie al gol di Krasic su gentile concessione di Andujar. Conte presenta una Juventus inedita al Massimino, con il trio rappresentato da Vidal-Elia-Krasic dietro l’unica punta, Alessandro Matri mentre Montella lascia fuori Maxi Lopez a vantaggio di Bergessio.

    Krasic torna al gol al Massiminino ©Maurizio Lagana/Getty Images
    L’inizio non è assolutamente incoraggiante per l’undici di Antonio Conte, Pirlo viene costantemente aggredito e sbaglia molti palloni, dietro ci si affida ai lanci lunghi di Chiellini che sono naturalmente imprecisi, facendo correre a vuoto in molte occasioni sia Krasic che un evanescente Elia. Il Catania invece è messo benissimo in campo con Gomez spina nel fianco della difesa bianconera con Grosso messo in moltissime occasioni in difficoltà estrema e mai aiutato da Elia sulla fascia sinistra. Conseguenza naturale, il gol del Catania, con Gomez che si fa beffe sia di grosso che di Elia mettendo una palla stupenda al centro con Bergessio che anticipa un disattento Chiellini . la Juventus si affida troppo ai lanci lunghi per un isolatissimo Matri con l’unico pericolo per Andujar rappresentato da un tiro da fuori area di Claudio Marchisio veramente poca roba per un primo tempo molto deludente dei bianconeri. Conte si rimedia nel secondo tempo alla rivoluzione, comunque inspiegabile attuata ad inizio partita, togliendo Elia (olandese fuori dagli schemi voluti dal suo allenatore) per Pepe, capace di unire bene le due fasi di attacco e di difesa. La Juve è più compatta con proprio Pepe che mette una palla invitante per Krasic, il serbo tira da fuori area ed Andujar si dimostra imbarazzante facendosi piegare la mano da una conclusione assolutamente alla sua portata. Il pareggio rinfranca i bianconeri e soprattutto Krasic che si rende protagonista dieci minuti dopo il pari, di una discesa straripante conclusa però nel peggiore dei modi con tiro fiacchissimo che Andujar non può fare meno, questa volta, di parare. Esce Matri per Del Piero ed il capitano juventino regala una palla d’oro a Vidal che dal dischetto sbaglia un rigore in movimento, è l’ultimo sussulto bianconero prima dei dieci minuti finali, tutti targati Catania con Suazo e Catellani che si mangiano due gol praticamente fatti e con Gigi Buffon, a rimediare ad un pasticcio di un Giorgio Chiellini ancora una volta insufficiente. Finisce 1-1 con Antonio Conte che si può consolare, ancora una volta, di un buon secondo tempo della sua squadra ma che deve ragionevolmente recitare un mea culpa per la rivoluzione tattica attuata ad inizio partita, rivoluzione, forse un po’ eccessiva. [jwplayer config=”60s” mediaid=”97797″]

  • Bergessio firma il sorpasso. Catania – Genoa 2-1

    Bergessio firma il sorpasso. Catania – Genoa 2-1

    Non sarà un Catania perfetto dal punto di vista tattico e spesso da il meglio di se quando è costretta ad inseguire ma l’avvento di Simeone in panchina ha dato sicuramente un botta adrenalica notevole all’organico del presidente Pulvirenti.

    La partita all’ora di pranzo è stato un grande mix di emozioni, polemiche e tanto per non farci mancare nulla errori arbitrali. Il primo tempo è un monologo del Genoa sorretto a centrocampo dalle ottime qualità di Veloso e Kucka e pericoloso sulle fasce grazie a Criscito e Mesto. Il gol del vantaggio non tarda ad arrivare ma è viziato da una netta posizione di fuorigioco di Floro Flores, poi si esaltano i portieri. Andujar è prima aiutato dalla traversa e poi si supera su Rossi, Eduardo è praticamente decisivo su Maxi Lopez.

    Nella ripresa si ha la metamorfosi e in cinque minuti si ha il sorpasso firmato da Maxi Lopez e dall’ultimo arrivato Bergessio. Al 67′ episodio chiave della gara, con l’espulsione di Criscito per fallo da ultimo uomo con grandi proteste del Genoa. Proteste che durano a lungo e ne fanno le spese Floro Flores, appena sostituito, e il tecnico Ballardini, entrambi espulsi dalla panchina.

    Al 75′ colpo di scena Paloschi cade in area dopo un contrasto con Agustyn, per l’incerto Gervasoni è rigore ma Veloso sbaglia facendosi ipnotizzare da Andujar.

    IL TABELLINO

    CATANIA-GENOA 2-1
    19′ Floro Flores (G); 6′ st Maxi Lopez (C); 11′ st Bergessio (C);
    Catania (4-3-1-2): Andujar; Potenza (1′ st Schelotto), Silvestre, Augustyn, Alvarez; Lodi, Ledesma (1′ st Ricchiuti), Carboni; Gomez (34′ st Marchese); Bergessio, Maxi Lopez. A disposizione: Kosicky, Pesce, Llama, Morimoto. All.: Simeone
    Genoa (4-4-2): Eduardo; Mesto, Dainelli, Kaladze, Moretti (6′ st Antonelli); Rossi, Veloso, Kucka (12′ st Paloschi), Criscito; Floro Flores (23′ st Jankovic), Palacio. A disposizione: Scarpi, Polenta, Sturaro, Boselli. All.: Ballardini

    Arbitro: Giannoccaro
    Ammoniti: Veloso (G), Moretti (G), Potenza (C), Augustyn (C)
    Espulsi: 22′ st Criscito (G) per fallo da ultimo uomo; 24′ st Floro Flores e Ballardini (dalla panchina) per proteste; 30′ st Augustyn (C) per fallo da ultimo uomo

  • Napoli – Catania: Lavezzi non c’è, Mascara e Bergessio si

    Napoli – Catania: Lavezzi non c’è, Mascara e Bergessio si

    Archiviato (si fa per dire) il caso Lavezzi, con la squalifica confermata al Pocho nonostante il ricorso del club di De Laurentiis, e il match di Europa League contro il Villareal, con verdetto rimandato a giovedì prossimo in terra di Spagna, il Napoli di Walter Mazzarri si rituffa nel campionato e nel discorso scudetto, aspettando al San Paolo il Catania degli argentini guidati da Diego Simeone.

    La gara, prevista in posticipo per la 26a giornata, si giocherà quando il Milan (e non solo) avrà già detto la sua in quel di Verona contro il Chievo e sarà chiaro se gli azzurri potranno tentare di accorciare il distacco dai rossoneri o, quanto meno, mantenere inalterati i 3 punti in vista poi del big-match di San Siro del 28 febbraio. In quell’occasione, la sfida al vertice chiuderà il quadro della 27esima nell’inconsueto (quest’anno) posticipo del lunedì, ormai da più parti ribattezzato Monday Night.

    Sarà, a prescindere dai risultati di domani, una settimana di passione, inevitabilmente accompagnata da polemiche e botta e risposta. Guardando al presente però, Mazzarri, uscito fiducioso e soddisfatto dalla sfida europea con gli spagnoli, ma deluso e amareggiato dalla conferenza stampa della vigilia di campionato per il caso Lavezzi, proverà a tenere calmi gli animi dei suoi giocatori e a superare lo scoglio Catania per andare a giocarsi tutto nella tana del Milan.

    Per la notturna al San Paolo, il tecnico azzurro non potrà contare su Campagnaro squalificato (al suo posto Santacroce), mentre si profila un turno di riposo per Dossena, che sarà probabilmente rimpiazzato da Zuniga. In attacco, al posto di Lavezzi, giocherà Giuseppe Mascara, che in coppia con Hamsik (lo slovacco ha tirato un po’ il fiato col Villareal) supporterà il Matador Cavani. Inutile dire, che per Mascara non sarà una partita come tutte le altre.

    L’attaccante, arrivato all’ombra del Vesuvio nel mercato di gennaio, si ritrova ad esordire dal primo minuto in campionato subito di fronte alla sua ex squadra e pare che in una recente intervista abbia addirittura dichiarato che ne avrebbe fatto volentieri a meno. Tuttavia, l’assenza del Pocho non consente di fare diversamente e, dal momento che Lavezzi salterà anche le successive due sfide, toccherà proprio al piccolo folletto siciliano sobbarcarsi l’onere di sostituire l’argentino.

    Regolarmente al suo posto Edinson Cavani. Sul capocannoniere della Serie A pende la spada di Damocle della diffida, che in caso di cartellino giallo gli farebbe saltare la sfida contro il Milan. Tuttavia, e nonostante molti tifosi temino un “complotto”, il Matador non verrà risparmiato contro gli etnei.

    Infine, sarà della partita anche l’ultimo acquisto in casa Catania. Per l’argentino (tanto per cambiare) Gonzalo Ruben Bergessio, infatti, è arrivato il tanto atteso transfer, che consentirà all’attaccante di affiancare Maxi Lopez in avanti e tentare di dare una mano in chiave salvezza ai suoi nuovi compagni di squadra (ma anche connazionali), mister compreso.

  • Schelotto, Lodi e Bergessio: tris di Lo Monaco

    Schelotto, Lodi e Bergessio: tris di Lo Monaco

    Il Catania lascia partire capitan Giuseppe Mascara verso Napoli ma il il ds Lo Monaco riesce comunque a compiere tre importanti colpi di mercato per far alternative a Simeone.

    Dal Frosinone nel pomeriggio arriva Francesco Lodi mentre vicino alla sirene riesce a prender Gonzalo Bergessio dal Saint Etienne in prestito con diritto di riscatto e Matias Eziequel Schelotto in prestito secco dall’Atalanta.

    Con Schelotto e Bergessio aumenta ulteriromente la colonia argentina del Catania ma con Simeone in panchina può esser solo un vantaggio in termini di carattere e comprensione.