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  • NBA: Chicago in pole per i playoff, Denver crolla a Phoenix

    Chicago batte Boston e mantiene l’ottavo posto posto per i playoff nella Western Conference rispondendo prontamente alla vittoria dei Raptors. Rose aggiorna il suo career high a 39 punti, Noah e Deng dominano a rimbalzo e la vittoria è servita anche grazie ai 30 punti di Kirk Hinrich. Boston delude, soprattutto il suo playmaker Rondo totalmente fuori partita. Non bastano i 28 punti di capitan Pierce, nè i 25 di Allen. Ora partita decisiva a Charlotte per Chicago stanotte con i Raptors che invece ospitano i Knicks di Gallinari.

    Utah espugna Oakland grazie ai 23 punti di Okur e alla straordinaria doppia doppia di PaulMillsap da10 punti e 24 rimbalzi. Jazz in corsa per il secondo posto ma che sono in apprensione per Carlos Boozer che abbandona il parquet dopo il primo quarto per un problema fisico. Utah torna ad avere una stagione dal record vincente in trasferta dopo molti anni (21-20).

    Privi di Kobe Bryant i Lakers battono i Kings. Gasol 28 punti e Brown 24 trascinano i gialloviola al cospetto di una franchigia che oramai non ha niente da chiedere al campionato e che termina con l’espulsione del rookie meraviglia Tyreke Evans la sua stagione con la partita numero 82. Ora i Kings hanno gli occhi puntati sulla Lottery di Maggio che potrebbe assicurare un’altra scelta altissima alla franchigia californiana.

    Denver si inguaia perdendo a Phoenix e saluta la possibilità di avere il vantaggio campo nel primo turno playoff. Stoudemire segna 26 punti , Nash aggiunge 18 punti e 10 assist e il gran tiro da 3 dei Suns spezza i sogni della franchigia del Colorado che oltre ai 29 punti di Anthony non mostra niente di apprezzabile. Molto probabile che le 2 franchigie si scontreranno anche al primo turno della post season con i Suns in vantaggio campo.

    Risultati NBA del 13 aprile 2010

    Chicago Bulls – Boston Celtics 101-93
    (Chi: Rose 39, Hinrich 30, Noah 9 – Bos: Pierce 28, Allen 25, Garnett 14)
    Golden State Warriors – Utah Jazz 94-103
    (GS: George 21, Curry 17, Tolliver 15 – Uta: Okur 23, Matthews 16, Miles 16)
    Los Angeles Lakers – Sacramento Kings 106-100
    (Lak: Gasol 28, Brown 24, Vujacic 13 – Sac: Udrih 21, Thompson 19, Garcia 15)
    Phoenix Suns – Denver Nuggets 123-101
    (Pho: Stoudemire 26, Nash 18, Richardson 14 –Den: Anthony 29, Billups 16, Lawson 13)

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  • NBA: Magic corsari a Cleveland, i Thunder si inguaiano da soli

    Gli Orlando magic battono i Cavs a domicilio e sfruttando la contemporanea sconfitta dei Lakers si prendono il secondo posto assoluto dell’intera Lega.
    Con James ancora a riposo (decisione alquanto dubbia di coach Mike Brown visto che in questo modo il giocatore perde il ritmo partita!) i Cavs partono forte ma Orlando trascinata da un super Dwight Howard (22 punti, 13 rimbalzi e 6 stoppate) rimonta e vince una gara importante in previsione playoff. Jamison si addormenta dopo il primo quarto, West (21 punti) e Williams (19) provano a rimontare ma l’impresa non riesce e arriva la terza sconfitta di fila per Cleveland.

    I Lakers si fanno beffare dai Blazers in una partita pazza! a pochi secondi dal termine L.A. è a -5 ma 2 giocate di Bryant la portano a +1. Da lì però i gialloviola sbagliano 3 tiri liberi su 4 e Camby e Webster sigillano il trionfo degli Oregoniani. Portland raggiunge la 49a vittoria e si giocherà il sesto posto nello scontro con i Thunder ma deve annotare l’uscita per un guaio al ginocchio di Roy verso la metà di gara.

    Nello spareggio per l’ottavo posto della Eastern Conference, i Chicago Bulls trionfano ed espugnano Toronto con una vittoria d’autorità e si insidiano nella griglia che vale il primo turno contro i Cavaliers. Derrick Rose è il solito trascinatore con 23 punti e 7 assist mentre Noah sfiora una clamorosa tripla doppia con 18 punti, 19 rimbalzi e 7 assist. Chicago tira 3/15 da 3 ma limita i Raptors al 41% dal campo con l’attacco dei canandesi nelle mani del duo Weems-Bargnani che segnano 18 punti a testa. Turkoglu fa incetta di rimbalzi (19) e assist (9) ma chiude con 6 punti e 2/12 al tiro per la 18a sconfitta nelle ultime 25 gare. Toronto ora è chiamata ad un’impresa disperata visto che è la prima volta dall’inizio dell’anno che si trova fuori dalla post season, ancora più beffarda la cosa perchè ha perso la posizione quando mancano solo 2 partite alla fine.

    Miami aggancia i Bucks in classifica per il quinto posto nella Eastern Conference, trascinata dai 32 punti di Wade. Gallinari segna 19 punti ma non basta ad evitare il KO casalingo.

    New Orleans saluta il proprio pubblico per questa stagione con una vittoria agevole sui Minnesota Timberwolves. Il bilancio casalingo è di 24 vinte e 17 perse con l’ultimo successo che vede protagonista Emeka Okafor che segna 23 punti sbagliando solo 3 conclusioni sulle 14 tentate. Molto bene anche la splendida coppia di rookies con Thornton autore di 22 punti nonostante lo 0/5 da 3 e Collison che centra la doppia doppia (17 punti, 11 assist). Minnesota non va oltre il 39% dal campo con i soli Sessions (17 punti) e Gomes (18 punti) a garantire un po’ di attacco.

    Phoenix batte Houston e resta in corsa per il terzo posto della Western Conference raggiungendo i Jazz ed i Nuggets (che affronterà nelle ultime due gare della stagione) con il record di 52 vinte e 28 perse. Grandissima gara di Stoudemire che mette a referto 35 punti e 15 rimbalzi ma i Suns si servono del proprio tiro da 3 per mettere in tavola un parziale di 14-0 che chiude la gara con 4 triple consecutive (Nash, Frye, Richardson e ancora Frye). Phoenix conquista la 31a vittoria casalinga con Nash autore di 23 punti ed 11 assist. Per i Rockets, non basta un super Scola da 30 punti (20 nel secondo tempo) e la mano calda di Brooks che fa 6/9 da 3 per i suoi 22 punti.

    Sconfitta sanguinosissima per i Thunder ad Oakland: Oklahoma ora è appaiata a Blazers e Spurs con 49 vinte e 31 perse ma per gli scontri diretti al momento è ottava. decisiva sarà la gara di questa notte a Portland che sa di vero e proprio spareggio: se arriverà la sconfitta allora l’incubo Lakers diventerà sicuramente realtà con probabile eliminazione al primo turno. Golden state ha avuto nel rientrante Monta Ellis il trascinatore con 27 punti, Durant ne ha piazzati 40 (blindando il titolo di cannoniere della Lega) con 10 rimbalzi ma non è bastato per espugnare il campo dei Warriors.

    Risultati NBA dell’11 aprile 2010

    Cleveland Cavaliers – Orlando Magic 92-98
    (Cle: West 21, Williams 19, Jamison 19 – Orl: Howard 22, Nelson 17, Pietrus 12)
    Los Angeles Lakers – Portland Trail Blazers 88-91
    (Lak: Gasol 23, Bryant 20, Odom 16 – Por: Aldridge 24, Webster 16, Miller 15)
    Toronto Raptors – Chicago Bulls 88-104
    (Tor: Weems 18, Bargnani 18, Jack 14 – Chi: Rose 26, Noah 18, Deng 14)
    New York Knicks – Miami Heat 98-111
    (NY: Lee 26, Gallinari 19, Walker 18 – Mia: Wade 32, Beasley 16, Richardson 14, Haslem 14)
    New Orleans Hornets – Minnesota Timberwolves 114-86
    (NO: Okafor 23, Thornton 22, Collison 17 – Min: Gomes 18, Sessions 17, Flynn 11)
    Phoenix Suns – Houston Rockets 116-106
    (Pho: Stoudemire 35, Nash 23, Richardson 14 – Hou: Scola30, Brooks 22, Budinger 19)
    Golden State Warriors -Oklahoma City Thunder 120-117
    (GS: Ellis 27, Curry 25, Williams 20 – Okl: Durant 40, Westbrook 20, Harden 18)

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  • NBA: San Antonio sbanca Denver, Nowitzki guida Dallas

    Nona vittoria nelle ultime 11 partite per Indiana: i Pacers continuano nel loro momento felice grazie a Granger (22 punti) e Murphy (25 punti e 9 rimbalzi).

    Charlotte batte Detroit e tenta un disperato aggancio ai Miami Heat che vorrebbe dire evitare i temibilissimi Orlando Magic di Dwight Howard nei playoff.

    Atlanta doma Washington grazie al sempre più sesto uomo dell’anno Jamal Crawford autore di 28 punti.

    Philadelphia sbanca Memphis grazie alla sua migliore serata nel tiro da 3 della stagione (14 bombe segnate), e ad un’ottima prova di Speights (22 punti). Ai Grizzlies non bastano i 23 punti di Conley.

    Boston espugna Milwakee: Pierce mette a referto 24 punti, Allen ne piazza 21 e ai Bucks non basta la coppia Jennings-Salmons che insieme scrive a referto 40 punti.

    San Antonio va a vincere sul difficile campo dei Denver Nuggets: quarto periodo da 36 punti per gli Spurs che piega la resistenza dei padroni di casa e Ginobili e Jeferson autori di 15 punti a testa. Billups segna 27 punti ma non bastano a trascinare i compagni di squadra.

    Dopo i 40 punti segnati a Portland, Dirk Nowitzki si ripete e ne segna 39 dopo sole 24 ore. Mavs che sono quasi sicuri del secondo posto, aiutati dalla seconda tripla doppia della stagione (105esima della sua carriera NBA) di un rinato Jason Kidd (11 punti, 10 rimbalzi e 13 assist) e da un Jason Terry che piazza 25 punti uscendo dalla panchina. Kings che mettono in vetrina Landry con 30 punti e il solito Evans con 27 punti 8 rimbalzi e 6 assist.

    Finisce dopo 7 sconfitte di fila la serie negativa dei Los Angeles Clippers che battono i Golden State Warriors in una partita di pura fine stagione. Per i padroni di casa, grande gara di Kaman che mette a referto una doppia doppia da 27 punti e 10 rimbalzi. La ditta Davis-Blake produce 35 punti, 11 rimbalzi e 14 assist con i Clippers che chiudono sopra il 50% al tiro. Ai Warriors non bastano i 29 punti di Curry (ma nessuno nell’ultimo decisivo periodo) che infila 5 delle 14 triple degli ospiti, di cui 8 portano la firma della coppia Morrow-Williams (40 punti in due).

    Risultati NBA del 10 aprile 2010

    Charlotte Bobcats – Detroit Pistons 99-95
    (Cha: Hughes 18, Jackson 14, Wallace 14 – Det: Gordon 21, Maxiell 14, Villanueva 12, Bynum 12)
    Indiana Pacers – New Jersey Nets 115-102
    (Ind: Murphy 25, Granger 22, jones 18 – NJ: Lopez 20, Yi 18, Williams 15, Lee 15)
    Washington Wizards – Atlanta Hawks 95-105
    (Was: Blatche 24, Young 23, Miller 16 – Atl: Crawford 28, Johnson 20, Josh Smith 10, Evans 10, Bibby 10)
    Memphis Grizzlies – Philadelphia 76ers 101-120
    (Mem: Conley 23, Randolph 19, Gay 14, Arthur 14 – Phi: Speights 22, Kapono 15, Iguodala 15)
    Milwaukee Bucks – Boston Celtics 90-105
    (Mil: Salmons 21, Jennings 19, Stackhouse 12 – Bos: Pierce 24, Allen 21, Rondo 15)
    Denver Nuggets – San Antonio Spurs 85-104
    (Den: Billups 27, Anthony 19, Smith 13 – SA: Duncan 18, Jefferson 15, Ginobili 15)
    Sacramento Kings – Dallas Mavericks 108-126
    (Sac: Landry 30, Evans 27, Casspi 15 – Dal: Nowitzki 39, Terry 25, Butler 15)
    Los Angeles Clippers – Golden State Warriors 107-104
    (Cli: Kaman 27, Davis 21, Butler 15 – GS: Curry 29, Williams 22, Morrow 18)

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  • NBA: Don Nelson diventa l’allenatore più vincente della storia NBA

    17 punti di Danilo Gallinari non bastano a New york per avere la meglio su Indiana, trascinata da un Danny Granger da 33 punti. 30esima vittoria stagionale per i Pacers.

    Cade nuovamente Toronto che vede evaporare il vantaggio su Chicago per l’ultimo posto playoff: Bargnani segna 17 punti ma con 22 tiri, per Boston Rondo ne piazza 21 e i Raptors devono arrendersi ai più quotati avversari.

    7 giocatori in doppia cifra per Orlando che spazza via i Wizards. A farla da padrone il solito Dwight Howard da 17 punti e 10 rimbalzi.

    Secondo KO consecutivo per Atlanta che perde a Detroit sia la partita che la terza piazza ad Est in favore dei Celtics: Hawks che non segnano negli ultimi 3 minuti di gioco e permettono a Detroit e Ben Gordon (22 punti) il sorpasso per una delle poche soddisfazioni stagionali dei Pistons.

    Nono successo consecutivo per i Miami Heat. Vittoria in rimonta sui Sixers grazie ai punti finali di Dwyane Wade e alle triple di Dorell Wright. A Phila non basta un positivissimo Dalembert.

    La grande serata al tiro di Salmons permette ai Bucks di centrare un altro successo che la mantiene in lotta per il 5° posto della Eastern Conference contro Miami. 22 punti con 10/13 dal campo per l’ex Bulls aiutato dai 33 punti provenienti dalla panchina della coppia Ilyasova-Stackhouse e dal buon contributo di Thomas (12 pts, 10 rebs) che ora è chiamato al difficile compito di non far rimpiangere Andrew Bogut. Per i Nets, sconfitta numero 67. Harris segna 1/3 dei canestri di New Jersey chiudendo con 25 punti e 9/15 dal campo.

    Serata storica per Don Nelson, allenatore dei Warriors: con la vittoria sui T-wolves diventa l’allenatore più vincente di tutta la storia NBA superando Lenny Wilkens a quota 1332. La 1333esima “W” di Nelson ha 2 protagonisti in particolare ovvero il rookie Stephen Curry (27 punti, 14 assist e 8 rimbalzi con 7 recuperi!) e l’illustre sconosciuto Tolliver (34 punti per lui). Minnesota ha un Love da cui ricostruire autore di 17 punti e 18 rimbalzi.

    Charlotte conquista la sua prima qualificazione playoff della sua storia da quando ospita i Bobcats (curioso che sia avvenuta con una vittoria sugli Hornets, la franchigia che prima era a Charlotte e poi è stata spostata a New Orleans!). Jackson infila 29 punti e l’ex Tyson Chanler ne segna 16 con 10 rimbalzi e 5 stoppate ma a decidere la gara è una tripla di Augustin a 15 secondi dalla fine. Ottimo Marcus Thornton per gli Hornets con 36 punti. Paul nuovamente infortunato.

    Brutta sconfitta per Oklahoma City che perdendo in casa contro Denver scende all’ottava piazza playoff e si “guadagna” i campioni in carica dei Los Angeles Lakers nel primo turno playoff levandoli ai Portland Trail Blazers. Partita che sembra decisa nel quarto quarto con i Thunder in vantaggio di 12 punti ma che subiscono un parziale di 13-2 per il rientro dei Nuggets. Da lì in poi l’esperienza di Billups (31 punti) ed Anthony ( 24) condanna gli ex Seattle Sonics alla seconda sconfitta di fila dopo quella molto immeritata di ieri sul campo dei Jazz (gli arbitri che non hanno fischiato fallo su Durant nell’ultimo tiro sono stati richiamati ufficialmente dalla Lega!). Durant segna 33 punti con 11 rimbalzi ma nel finale sbaglia qualche tiro di troppo che avrebbe potuto cambiare la storia della gara.

    Dopo la battaglia di ieri contro i Thunder i Jazz accusano il colpo e l’overtime disputato e perdono malamente a Houston con il trio Brooks (28 punti), Martin (28 punti), Scola (24 punti) che segnano 80 dei 113 punti totali dei Rockets.

    Tutto molto facile per i Dallas Mavericks che battono nettamente i Grizzlies. 6 giocatori dei Mavs arrivano in doppia cifra con la coppia Bulter-Nowitzki che combina per 45 punti. Dallas chiude con il 55% dal campo e tira 8/14 da 3 con Jason Kidd che infila 12 punti e 10 assist. Per Memphis si tratta della 6a sconfitta delle ultime 7 partite disputate nonostante un Rudy Gay da 23 punti e 9/16 dal campo. Grizzlies che hanno solo 7 punti dalla panchina, la peggiore in NBA.

    Serata positiva per Portland che sfrutta le sconfitte di San Antonio e Oklahoma City e vincendo a Los Angeles (contro i derelitti Clippers) raggiunge le 2 franchigie con il medesimo record di 48-30 ed in virtù dei confronti diretti si insidia al 6° posto della Western Conference. Vittoria agevole con la coppia Roy-Aldridge sugli scudi (27 punti il primo, 23 il secondo) con il prodotto dell’univesità di Texas che domina nel pitturato con 12 rimbalzi (7 d’attacco).

    Phoenix batte San Antonio e resta in compagnia di Dallas e Denver al secondo posto della Western Conference in attesa che le ultime 4 partite di stagione diano i responsi per la griglia ufficiale dei playoff.

    Risultati NBA del 7 aprile 2010

    Indiana Pacers – New York Knicks 113-105
    (Ind: Granger 33, Murphy 17, Hibbert 15 – NY: Douglas 20, Gallinari 17, Lee 16)
    Toronto Raptors – Boston Celtics 104-115
    (Tor: Weems 21, Jack 17, Wright 17, Bargnani 17 – Bos: Rondo 21, Pierce 20, Garnett 19)
    Orlando Magic – Washington Wizards 121-94
    (Orl: Howard 17, Redick 16, Pietrus 16 – Was: Young 21, Miller 16, Blatche 13)
    Detroit Pistons – Atlanta Hawks 90-88
    (Det: Gordon 22, Bynum 17, Daye 13 – Atl: Crawford 19, Williams 17, Horford 14, Bibby 14)
    Miami Heat – Philadelphia 76ers 99-95
    (Mia: Wade 22, Wright 19, Arroyo 15 – Phi: Dalembert 19, Iguodala 16, Kapono 13)
    Milwaukee Bucks – New Jersey Nets 108-89
    (Mil: Salmons 22, Stackhouse 18, Ilyasova15 – NJ: Harris 25, Lee 19, Yi 11)
    Minnesota Timberwolves – Golden State Warriors 107-116
    (Min: Flynn 19, Gomes 19, Love 17, Brewer 17 – GS: Tolliver 34, Curry 27, Hunter 14)
    New Orleans Hornets – Charlotte Bobcats 103-104
    (NO: Thornton 36, Collison 24, West 13 – Cha: Jackson 29, Chandler 16, Augustin 14)
    Oklahoma City Thunder – Denver Nuggets 94-98
    (Okl: Durant 33, Westbrook 21, Collison 12 – Den: Billups 31, Anthony 24, Afflalo 17)
    Houston Rockets – Utah Jazz 113-96
    (Hou: Brooks 28, Martin 28, Scola 24 – Uta: Boozer 18, Millsap 13, Williams 12, Miles 12)
    Dallas Mavericks – Memphis Grizzlies 110-84
    (Dal: Butler 23, Nowitzki 22, Terry 16 – Mem: Gay 23, Randolph 17, Conley 17)
    Los Angeles Clippers -Portland Trail Blazers 85-93
    (Cli: Blake 14, Butler 14, Kaman 14 – Por: Aldridge 27, Roy 23, Miller 13)
    Phoenix Suns – San Antonio Spurs 112-101
    (Pho: Stoudemire 29, Richardson 20, Nash 18 – SA: Mason 18, Jefferson 17, Duncan 14)

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  • NBA: Gallinari abbatte i Celtics, spettacolo tra Jazz e Thunder

    Charlotte stacca il biglietto per i playoff battendo nettamente Atlanta: protagonista Gerald Wallace con ben 28 punti.

    Cleveland fa fuori i Raptors che perdono Bosh per un colpo al viso. Male Bargnani che segna solo 11 punti.

    Dopo 11 sconfitte consecutive i Pistons sbancano Philadelphia e mettono fine alla loro striscia perdente in stagione: ottime prove per Villanueva (25 punti) e Stuckey (24).

    Washington asfalta i Warriors grazie ai progressi mostrati dai suoi giovani come Young (29 punti) e McGee (25 punti e 15 rimbalzi)

    Grande sorpresa al Madison Squadre Garden dove i Celtics non approfittano della sconfitta di Atlanta e subiscono un inaspettato stop contro i Knicks, al primo successo stagionale contro la squadra di Rivers. Decide uno straripante Danilo Gallinari che realizza il canestro del sorpasso a 36” dal termine. 31 punti per l’italiano che chiude con 10/15 dal campo. A Boston (-10 a rimbalzo) non basta il 55% dal campo ed un Allen da 9 tiri, 17 punti e 3 triple.

    Preziosissima vittoria di Milwaukee a Chicago che quindi resta indietro per la corsa all’ottavo posto playoff ad Est nei confronti dei Raptors.

    Houston espugna Memphis e pareggia lo stesso record dei Grizzlies, visto che l’obiettivo per le 2 squadre è quello di finire la stagione sopra il 50% di vittorie. Buona prova di Martin da 29 punti, ai Grizzlies non bastano i 22 di Randolph.

    Dopo aver sonnecchiato per 3 quarti di gioco (5 pts, 1/6), Manu Ginobili prende in mano gli Spurs nel quarto periodo e con 11 dei 24 punti griffati Spurs li trascina verso la quarta vittoria consecutiva, la 12esima delle ultime 16 giocate. L’argentino chiude con 16 punti e 6 assist mentre Garrett Temple sostituisce egregiamente l’infortunato Hill in quintetto con una prova da 15 punti, 4 assist e 5/8 al tiro. Altra buona notizia è il rientro dopo 17 gare di assenza di Tony Parker che gioca 16’ con 8 punti e 4 TO. Per i Kings, sconfitta numero 54 nonostante un Evans da 22 punti, 9 rimbalzi e 6 assist.

    Grande partita a Salt Lake City dove i Jazz riescono ad imporsi dopo un overtime sugli Oklahoma City Thunder. Una delle più belle sfide di quest’anno in NBA con i Thunder sotto di 6 punti a 40 secondi dalla fine e capaci di impattare e andare al supplementare dove la differenza la fa un canestro di Williams a 1 secondo dalla sirena. Il successivo tentativo di Durant (45 punti per il fenomeno di Oklahoma con 7 triple a bersaglio!) non trova neanche il ferro ma la giustificazione per l’asso dei Thunder è l’evidentissimo (e non lo è stato solo per gli arbitri!) fallo di Miles che si aggrappa letteralmente al braccio del numero 35 impedendogli coordinazione ed equilibrio. Infuriato coach Brooks a fine gara così come i suoi ragazzi visto che la sfida avrebbe potuto portare i Thunder nelle prime posizioni ad Ovest e invece ora hanno perso anche il sesto posto scalando settimi (superati dagli Spurs) e con Portland che giocherà lo scontro diretto in casa tra qualche giorno per lasciare proprio ad Oklahoma l’ottavo posto e un regalino chiamato Los Angeles Lakers!

    Risultati NBA del 6 aprile 2010

    Charlotte Bobcats – Atlanta Hawks 109-100
    (Cha: Wallace 28, Diaw 17, Jackson 15 – Atl: Evans, Josh Smith 18, Crawford 18)
    Cleveland Cavaliers – Toronto Raptors 113-101
    (Cle: Jamison 20, James 19, Parker 18 – Tor: Jack 23, Johnson 16, Bargnani 11)
    Philadelphia 76ers – Detroit Pistons 103-124
    (Phi: Speights 21, Meeks 19, Williams 12, Iguodala 12 – Det: Villanueva 25, Stuckey 24, Wallace 18)
    Washington Wizards – Golden State warriors 112-94
    (Was: Young 29, McGee 25, Blatche 21, Livingston 21 – GS: Curry 27, Maggette 20, Williams 18)
    New York Knicks – Boston Celtics 104-101
    (NY: Gallinari 31, Barron 17, Rodriguez 14 – Bos: Allen 17, Perkins 14, Garnett 14)
    Chicago Bulls – Milwaukee Bucks 79-74
    (Chi: Deng 16, Rose 12, Miller 10 – Mil: Salmons 26, Ilyasova 17, Ridnour 13)
    Memphis Grizzlies – Houston Rockets 103-113
    (Mem: Randolph 22, Gay 20, Young 16 – Hou: Martin 29, Brooks 17, Scola 17)
    Sacramento Kings – San Antonio Spurs 86-95
    (Sac: Evans 22, Landry 20, Greene 12 – SA: Jefferson 18, Ginobili 16, Temple 15)
    Utah Jazz – Oklahoma City Thunder 140-139 (overtime)
    (Uta: Williams 42, Boozer 28, Okur 20 – Okl: Durant 45, Westbrook 27, Green 20)

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  • NBA: Gallinari non basta a New York, i Cavs fanno 60

    Successo rilevante dei Charlotte Bobcats sui Milwaukee Bucks: Salmons (28 punti) a 10 secondi dalla fine manda la partita all’overtime con un canestro da 3, nel supplementare Jackson (32 punti) la chiude facendo altrettanto a 50 secondi dalla sirena finale. Charlotte ora può provare ad agganciare i Bucks al sesto posto playoff evitando lo squadrone degli Orlando Magic.

    Miami supera Milwaukee in classifica (prendendosi il quinto posto), espugnando il campo dei Pacers con un Wade mostruoso da 43 punti di cui 8 consecutivi nel supplementare.

    Chicago batte Washington e continua ad insidiare Toronto per l’ultimo posto playoff. Trascinatori il solito Rose (24 punti) e lo splendido Gibson di questo finale di stagione (14 punti e 16 rimbalzi).

    Nuova sconfitta casalinga per i Boston Celtics, che devono arrendersi agli Houston Rockets dopo un supplementare: Brooks (30 punti alla fine) a 9 secondi dalla fine impatta il match, nei supplementari si scatenano Scola (27 punti e 11 rimbalzi) e Budinger (24 punti con un complessivo 6/8 da 3!). Per i Celtics non bastano i 27 punti di Pierce e i 23 di Rondo.

    60esima vittoria stagionale per i Cavs con LeBron James sempre protagonista: 27 punti (di cui 14 consecutivi nell’ultimo quarto) e 13 rimbalzi, ben coadiuvato da Williams con 24 punti. Atlanta troppo poco propositiva in trasferta, unico neo di una squadra che se eliminasse questo difetto potrebbe dire la sua anche per il titolo.

    Phoenix raggiunge il secondo posto della Western Conference (cosa impensabile 2 mesi fa quando i Suns annaspavano in settima posizione!) battendo i derelitti Detroit Pistons grazie ai 29 punti di Stoudemire e la precisione nel tiro da 3 (15/29). Decima vittoria consecutiva per i Suns, Decima sconfitta consecutiva per i Pistons!

    Sfida “molle” tra Memphis e New Orleans con i Grizzlies che alla fine si prendono la vittoria.

    Prestazione straordinaria da 43 punti di Manu Ginobili e San Antonio batte i Magic. In questo momento l’argentino è tutta la squadra degli Spurs, un elemento diventato troppo prezioso per coach Popovich che per una sera ritrova un Duncan in condizioni decenti con 23 punti. Orlando distrutta anche grazie ai problemi di falli della sua stella, il centro Dwight Howard, che resta in campo solo per 22 minuti complessivi.

    I Knicks cadono ad Oakland pur potendo contare sulle favolose prestazioni di Gallinari (29 punti, 8 assist e 8 rimbalzi) e di Lee (37 punti, 20 rimbalzi e 10 assist per una sontuosa tripla doppia!). Per i Warriors 35 punti di Morrow tornato ad alti livelli.

    Odom trascina i Lakers al successo sui Jazz grazie a 26 punti e 10 rimbalzi. Bryant tira male ma mette assieme 25 punti, ai Jazz non bastano le doppie doppie di Boozer con 20 punti e 18 rimbalzi e di Williams con 20 punti e 10 assist. Jazz che scendono al quarto posto della Western Conference 24 ore dopo aver conquistato il secondo! ad Ovest c’è tanta bagarre per le posizioni che contano.

    Risultati NBA del 2 aprile 2010

    Charlotte Bobcats – Milwaukee Bucks 87-86 (overtime)
    (Cha: Jackson 32, Felton 12, Augustin 8 – Mil: Salmons 28, Bogut 19, Delfino 14)
    Indiana Pacers – Miami Heat 96-105 (overtime)
    (Ind: Murphy 29, Granger 25, Price 13 – Mia: Wade 43, Beasley 12, Wright 11)
    Washington Wizards – Chicago Bulls 87-95
    (Was: Blatche 18, Miller 15, McGee 13 – Chi: Rose 24, Deng 14, Gibson 14)
    Boston Celtics – Houston Rockets 114-119 (overtime)
    (Bos: Pierce 27, Rondo 23, Perkins 15 – Hou: Brooks 30, Scola 27, Budinger 24)
    Cleveland Cavaliers – Atlanta Hawks 93-88
    (Cle: James 27, Mo Williams 24, Jamison 12 – Atl: Josh Smith 20, Crawford 17, Marvin Williams 15)
    Detroit Pistons – Phoenix Suns 94-109
    (Det: Gordon 21, Prince 17, Jerebko 14 – Pho: Stoudemire 29, Dudley 20, Hill 17)
    Memphis Grizzlies – New Orleans Hornets 107-96
    (Mem: Mayo 27, Gay 20, Young 19 – NO: Thornton 19, Paul 16, Collison 15)
    San Antonio Spurs – Orlando Magic 112-100
    (SA: Ginobili 43, Duncan 23, Bonner 15 – Orl: Pietrus 18, Lewis 18, Redick 15, Nelson 15)
    Golden State Warriors – New York Knicks 128-117
    (GS: Morrow 35, Williams 23, Maggette 21 – NY: Lee 37, Gallinari 29, Walker 14, Duhon 14)
    Los Angeles Lakers – Utah Jazz 106-92
    (Lak: Odom 26, Bryant 25, Fisher 14, Gasol 14 – Uta: Williams 20, Boozer 20, Matthews 14)

    CLASSIFICHE NBA

  • NBA: Durant doma i Celtics a domicilio, Raptors OK con Bosh e Bargnani

    Ancora una sconfitta per i Lakers in trasferta, questa volta ad Atlanta: la prova collettiva degli Hawks (7 uomini in doppia cifra) mette in difficoltà i campioni e non bastano i 28 punti di Bryant ad evitare il peggio. Per Atlanta 25 punti di Johnson.

    Facile successo dei Bobcats su Philadelphia grazie ai 24 punti e 12 rimbalzi di Wallace e i 15 di un ritrovato Tyson Chandler parso finalmente a posto a livello fisico dopo tantissimi infortuni.

    Sofferta vittoria di Cleveland sui Bucks ed arrivano ad una sola partita dalle 60 “W” stagionali (ora sono a 59) con 23 punti, 9 rimbalzi e 7 assist del solito LeBron James.

    Toronto mette ancora più terreno tra sè e i Chicago Bulls centrando un importantissimo successo ai danni dei Clippers grazie ai 55 punti in due della coppia Bosh-Bargnani (34 per il primo, 21 per l’italiano). Playoff in vista!

    Miami sfrutta il KO dei Bucks a Cleveland e con il facile successo al “Palace” di Detroit si avvicina al quinto posto della Eastern Conference, ora lontano solo mezza partita. I Pistons cadono sotto i colpi di Beasley che colleziona 28 punti e 9 rimbalzi, con Wade decisamente in ombra (solo 10 punti per lui).

    I Suns espugnano senza grosse difficoltà il parquet dei Nets. Nona vittoria consecutiva per Phoenix, nel mese di marzo il record è di 12-2, e scalata alle posizioni nobili che continua ad andare avanti.

    Memphis cade in casa dopo un overtime contro Dallas. Vittoria regalata dai Grizzlies che a 2 minuti dalla fine conducevano di ben 8 punti ma i Mavericks grazie a Nowitzki sono tornati in parità e nel supplementare ancora grazie al tedesco (28 punti alla fine) hanno fatto bottino pieno mantenendo momentaneamente la seconda piazza ad Ovest.

    Minnesota rompe la serie di 16 sconfitte consecutive e batte i Kings in una partita che senz’altro non verrà ricordata come la più entusiasmante di questa stagione NBA.

    Anche Washington spezza l’incantesimo e vince dopo aver collezionato 16 sconfitte di fila, imponendosi a New Orleans. Straordinario Mike Miller con 27 punti, Hornets che si consolano di una stagione deludente constatando i progressi dei suoi giovani in vista di un futuro più luminoso.

    Il derby texano va a San antonio che doma Houston: bella prova di squadra degli Spurs che con il rientro di Ginobili sono sembrati molto più svegli rispetto alla brutta sconfitta patita contro i Nets. Spicca il nuovo career high di Hill con 30 punti. Per Houston solito Brooks con 21 punti.

    Non ci sono più parole per descrivere Kevin Durant: la stella dei Thunder distrugge praticamente da solo la difesa dei Celtics mettendo a referto 37 punti e 8 rimbalzi e strappando applausi anche ai tifosi di Boston accorsi in massa al “Garden” per incitare i loro beniamini. Grazie ai numerosi raddoppi su Durant (peraltro inutili!) si sono liberati spazi anche per Westbrook (21 punti e 10 assist) e Jeff Green (17 punti e autore delle 2 “bombe” che nell’ultimo minuto hanno ucciso la partita). Partita dopo partita Durant si sta elevando al livello di un tale signore che di nome fa LeBron James cosa non preventivata 3 anni fa quando i Seattle Sonics (poi trasferitisi ad Oklahoma City) scelsero il ragazzo dell’Università del Texas, ma che grazie al lavoro e ad un talento esploso come una bomba atomica, già a soli 21 anni insidia i più grandi del basket.

    12esimo successo nelle ultime 14 partite disputate per Portland, che demolisce i poveri Knicks già nel primo tempo. Gallinari ombra di sè stesso con soli 9 punti, New York è già in vacanza.

    Tutto facile per Utah contro i Warriors: rafforzata la leadership della Northwest Division e inseguimento ai Mavericks per la seconda piazza nella Western Conference ancora in atto e con buone possibilità di avere l’aggancio.

    Risultati NBA del 31 Marzo 2010

    Atlanta Hawks – Los Angeles Lakers 109-92
    (Atl: Johnson 25, Evans 18, Crawford 14 – Lak: Bryant 28, Gasol 16, Farmar 16)
    Charlotte Bobcats – Philadelphia 76ers 103-84
    (Cha: Wallace 24, Jackson 16, Chandler 15 – Phi: Iguodala 14, Kapono 13, Speights 13)
    Cleveland Cavaliers – Milwaukee Bucks 101-98
    (Cle: James 23, Williams 21, Hickson 14 – Mil: Salmons 28, Bogut 19, Ilyasova 13)
    Toronto Raptors – Los Angeles Clippers 114-92
    (Tor: Bosh 34, Bargnani 21, Weems 17 – Cli: Kaman 22, Gooden 17, Butler 17)
    Detroit Pistons – Miami Heat 81-98
    (Det: Stuckey 18, Prince 17, Bynum 13 – Mia: Beasley 28, Wright 17, Richardson 16)
    New Jersey Nets – Phoenix Suns 105-116
    (NJ: Williams 21, Lopez 19, Dooling 17, Lee 17 – Pho: Nash 24, Richardson 23, Stoudemire 15)
    Memphis Grizzlies -Dallas Mavericks 102-106 (overtime)
    (Mem: Mayo 27, Conley 25, Randolph 24 – Dal: Terry 29, Nowitzki 28, Kidd 12)
    Minnesota Timberwolves – Sacramento Kings 108-99
    (Min: Jefferson 19, Brewer 19, Flynn 18 – Sac: Landry 22, Greene 21, Evans 20)
    New Orleans Hornets – Washington Wizards 91-96
    (NO: West 18, Thornton 15, Collison 14 – Was: Miller 27, Blatche 23, Livingston 18)
    San Antonio Spurs – Houston Rockets 119-102
    (SA: Hill 30, Jefferson 19, Ginobili 18 – Hou: Brooks 21, Scola 17, Lowry 17)
    Boston Celtics – Oklahoma City Thunder 104-109
    (Bos: Garnett 18, Wallace 18, Rondo 16 – Okl: Durant 37, Westbrook 21, Green 17)
    Portland Trail Blazers – New York knicks 118-90
    (Por: Aldridge21, Batum 20, Roy 16 – NY: Lee 20, Walker 18, Douglas 14)
    Utah Jazz – Golden State Warriors 128-104
    (Uta: Boozer 25, Korver 21, Millsap 19 – GS: Maggette 22, Morrow 21, Tolliver 17)

    CLASSIFICHE NBA

  • NBA: Raptors allo sbando

    Cleveland batte i Sacramento Kings con il solito LeBron James (34 punti). Ai Kings non basta la tripla doppia di Beno Udrih da 18 punti, 10 rimbalzi e 15 assist.

    Milwaukee si riprende dopo i 2 brutti KO casalinghi e batte Memphis dopo un tempo supplementare. Playoff molto più vicini.

    Atlanta si impone sui Pacers: il segreto degli Hawks è stato aver limitato Danny Granger a soli 18 punti.

    Successo fondamentale per i Chicago Bulls sui derelitti Pistons, visto che (anticipiamo) la sconfitta dei Raptors li porta ad una sola partita di distacco da quest’ultimi per l’ottavo posto nella Eastern Conference.

    6 minuti da incubo costano la vittoria a Toronto (come dicevamo in precedenza) contro gli Heat. A 6 minuti dalla fine i Raptors sono a +11, ma da lì in poi si spegne la luce e gli Heat operano il clamoroso sorpasso grazie ad un Wade da 32 punti. Non bastano i 17 punti di Andrea Bargnani. Ora per i playoff la situazione è molto critica.

    Orlando ottiene un bel successo contro Denver: l’infortunio di Carter permette a Redick di disputare la migliore gara della carriera mettendo a referto 23 punti, 7 rimbalzi e 8 assist. Non servono alla franchigia del Colorado i 26 punti di Melo Anthony.

    16esima sconfitta di fila per Minnesota che viene battuta dai Suns: record negativo di franchigia e squadra da rifondare se il futuro vorrà essere un pò più luminoso.

    Percentuali pessime dalla lunga distanza condannano i Thunder ad un inaspettato KO contro Portland. Durant segna 29 punti e prende 13 rimbalzi ma non basta per ottenere un successo che avrebbe fatto scalare ad Oklahoma City qualche posizione in classifica.

    Boston irriconoscibile nella ripresa e gli Spurs sbancano il “Garden” grazie all’ottima prova di Ginobili (28 punti per lui).

    La vittoria dei Warriors sul campo dei Los Angeles Clippers serve solo a Don Nelson per avvicinare il record di vittorie ogni epoca in regular season che al momento appartiene a Lenny Wilkens. Golden State ora ha 9 possibilità per vincerne 2 e regalare questo record al proprio allenatore (1.330 vittorie in carriera). A Los Angeles basta un primo tempo da 69 punti ed un Williams da 25 punti e 7 assist per centrare il successo contro i Clippers che dominano a rimbalzo (53-38) ma non vanno oltre l’opaco 37% dal campo. 19 assist e 20 palle perse il fatturato della squadra di Hughes che riceve 41 punti dalla coppia Butler-Gordon.

    Risultati NBA del 28 marzo 2010

    Cleveland Cavaliers – Sacramento Kings 97-90
    (Cle: James 34, Jamison 26, Hickson 10, Parker 10 – Sac: Nocioni 21, Udrih 18, Landry 17)
    Milwaukee Bucks – Memphis Grizzlies 108-103 (overtime)
    (Mil: Jennings 29, Salmons 25, Bogut 18 – Mem: Randolph 31, Gay 20, Conley 18)
    Atlanta Hawks – Indiana Pacers 94-84
    (Atl: Josh smith 21, Horford 18, Crawford 17 – Ind: Murphy 21, Granger 18, Rush 14)
    Detroit Pistons – Chicago Bulls 103-110
    (Det: Hamilton 29, Stuckey 20, Prince 13 – Chi: Murray 23, Rose 21, Miller 17)
    Miami Heat – Toronto Raptors 97-94
    (Mia: Wade32, Haslem 23, Anthony 13 – Tor: Bosh 19, Jack 18, Bargnani 17)
    Orlando Magic -Denver Nuggets 103-97
    (Orl: Redick 23, Anderson 19, Howard 18 – Den: Anthony 26, Billups 18, Nenè 13, Smith 13)
    Minnesota Timberwolves – PhoenixSuns 105-111
    (Min: Love 23, Jefferson 19, Gomes 16 – Pho: Stoudemire 30, Frye 17, Barbosa 16)
    Oklahoma City Thunder – PortlandTrail Blazers 87-92
    (Okl: Durant 29, Green 14, Westbrook 12 – Por: Miller 26, Roy 20, Aldridge 14)
    Boston Celtics – San Antonio Spurs 73-94
    (Bos: Pierce 18, Garnett 12, Williams 11 – SA: Ginobili 28, Jefferson 16, Hill 15)
    Los Angeles Clippers – Golden State Warriors 103-121
    (Cli: Butler 21, Gordon 20, Davis 18 – GS: Williams 25, Tolliver 19, Curry 18)

    CLASSIFICHE NBA

  • NBA: I Lakers rialzano la testa, ad Oakland stratosferico Beaubois per i Mavs

    Vittoria esterna di Utah a Washington che arriva alla 15esima sconfitta consecutiva. Chicago resta in corsa per i playoff vincendo una facile partita contro i New Jersey Nets. Portland batte New Orleans e punta in classifica i San Antonio Spurs per cercare di evitare di incrociare i Lakers nel primo turno della post season, lasciandoli proprio ai texani. Dallas espugna il campo dei Warriors con una stratosferica prestazione di Rodrigue Beaubois da 40 punti (9/11 da 3!) in soli 30 minuti di gioco. Dopo l’umiliante KO di Oklahoma City i Lakers tornano al successo superando Houston e a fare il protagonista è Kobe Bryant che sfiora la tripla doppia (17 punti, 10 rimbalzi e 9 assist). Los Angeles ormai certa di avere la testa di serie numero 1 in vista dei playoff che inizieranno il 17 di Aprile.

    Risultati NBA del 27 marzo 2010

    Washington Wizards – Utah Jazz 87-103
    (Was: Blatche 20, Young 16, Miller 14, Livingston 14 – Uta: Boozer 22, Okur 22, Williams 20)
    Chicago Bulls – New Jersey Nets 106-83
    (Chi: Pargo 27, Gibson 22, Miller 14 – NJ: Williams 16, Hayes 14, Douglas-Roberts 13)
    New Orleans Hornets – Portland Trail Blazers 101-112
    (NO: Collison 22, West 18, Okafor 14 – Por: Roy 28, Aldridge 24, Batum 13)
    Houston Rockets – Los Angeles Lakers 101-109
    (Hou: Scola 28, Brooks 26, Taylor 15 – Lak: Gasol 30, Bryant 17, Fisher 15)
    Golden State Warriors – Dallas Mavericks 90-111
    (GS: Maggette 21, Curry 17, Ellis 14 – Dal: Beaubois 40, Marion 18, Butler 14)

    CLASSIFICHE NBA

  • NBA: Golden State in vendita, quanti dubbi…!

    NBA: Golden State in vendita, quanti dubbi…!

    Era nell’aria da molti giorni a questa parte ma ora la notizia trova riscontro e fondamento: i Golden State Warriors sono ufficialmente in vendita.
    L’azionista di maggioranza Cristopher Cohan ha infatti dato mandato all’agenzia GSP, leader nel campo della compravendita di titoli sportivi, di cercare possibili nuovi acquirenti per rilevare le quote della franchigia californiana con sede ad Oakland.
    Non è la prima squadra ad essere messa in vendita in questo periodo di crisi per gli Stati Uniti, ma la notizia ci può dare lo spunto per qualche riflessione. Innanzi tutto le cessioni di queste squadre (poche settimane fa il grande Michael Jordan ha acquistato i Charlotte Bobcats in grossa crisi economica, New Jersey sembra destinata ad essere rilevata dal magnate russo già proprietario del CSKA Mosca in Europa, Detroit pare avviata sulla stessa strada e si sta cercando un acquirente disposto ad accollarsi i debiti della squadra) non giovano alla Lega perchè chi subentra nel possesso del titolo non investe nella squadra ma ripiana solo i debiti e tiene basso e contenuto il monte salari.

    E sugli stipendi ci sarebbero da dire tantissime cose: in Italia ci si fa meraviglia di chi percepisce 10 milioni di euro all’anno (tutto lecito, per carità sono cifre da abbassare drasticamente negli anni a venire per scongiurare un collasso economico nazionale) ma negli States ci sono giocatori che percepiscono 23 milioni di dollari più “spiccioli” all’anno. Ecco perchè si sta cercando di intervenire sulla contrattazione collettiva per dimezzare o quantomeno ridurre questi esosi compensi. Situazione difficile che potrebbe portare, se non verrà trovato un accordo nella prossima stagione al “lock-out”, ovvero lo sciopero dei giocatori con paralisi del campionato di basket come già avvenuto qualche anno fa (fu disputata una stagione da sole 50 partite invece delle canoniche 82 per via della “serrata”).

    Inoltre alcune volte non vi è la lucidità necessaria del Commissioner NBA David Stern nel giudicare obiettivamente le cose: si pensi alla scandalosa operazione che ha portato lo spostamento dei Seattle Sonics ad Oklahoma City con cambio anche di denominazione (ora non sono più i Sonics ma i Thunder) per accontentare l’amico Clayton Bennett che nel 2006 acquisì i Supersonics da Howard Schultz visto che desiderava avere una franchigia nella sua città natale (ovvero Oklahoma City). Spostamento che avvenne nel Luglio 2008 con buona pace dei tifosi dei Sonics (distrutti emotivamente dallo “scippo” visto che era ed è tuttora, risultati alla mano, la squadra più futuribile dell’intera Lega visto che sono i più giovani e talentuosi atleti mai “assemblati” in una sola squadra negli ultimi anni) e con l’assurda complicità del sindaco di Seattle Greg Nickels che firmò il foglio di via per l’Oklahoma poche ore prima di una probabile sconfitta in tribunale da parte di Bennett e soci per poter spostare il franchising.

    Non stiamo a giudicare se moralmente queste cose siano giuste (anche se il dubbio verrebbe visto che Seattle dal 1969, suo anno di “nascita sportiva”, ha disputato 3 finali NBA e ha vinto anche un titolo, cosa che ancora alcune squadre non possono annoverare in bacheca) ma strettamente anche sul piano economico queste operazioni lasciano perplessi: perchè un grande economista come Stern in un momento di grande crisi economica per il Paese, fa pressione per spostare una squadra in un mercato molto piccolo e ristretto come Oklahoma City (l’ultimo nella NBA) che conta appena 400mila abitanti facendo fuori invece un mercato potenzialmente tra i migliori da quasi 3milioni e mezzo di persone (e che è uno dei pochi a non risentire della recessione economica) dato che è sede della Microsoft di Bill Gates (con flusso di ingenti capitali dai paesi asiatici come Cina, Giappone e via dicendo) ed è inoltre la “capitale” del caffè Americano visto che è anche sede della Starbucks (il cui proprietario è proprio quell’Howard Schultz che cedette la squadra smeraldo-oro)?

    Misteri che sicuramente non troveranno mai risposta e che era doveroso affrontare ed analizzare; auguriamo ai tifosi Warriors di non subire lo stesso atroce destino dei tifosi Sonics visto che il Commissioner ora gradirebbe una franchigia nella città di Las Vegas e potrebbe “favorire” qualche grande acquirente di quelle zone per poi spostare i Warriors.
    Nella scelleratezza della lontana America sembrava giusto approfondire un argomento che ha toccato la sensibilità di chi scrive già qualche anno fa visto che la passione per il basket d’oltreoceano lo avevano portato a tifare per una squadra che ora non ha più il suo nome, i suoi trofei, la sua storia e i suoi colori cancellati senza il minimo scrupolo (da un insensibile “patròn”) con un gelido colpo di spugna, dovendo sperare (ma illudendosi giorno dopo giorno) che in un tempo lontano i suoi Sonics potranno ritornare nel mondo della pallacanestro che conta e sui parquet più prestigiosi.