Tag: golden state warriors

  • NBA: Pronta la rivoluzione Denver! Fuori Anthony, Smith e Martin

    NBA: Pronta la rivoluzione Denver! Fuori Anthony, Smith e Martin

    Clamorosa indiscrezione nella NBA!
    Secondo alcune fonti i Denver Nuggets sarebbero pronti a rivoluzionare la squadra visto che la loro stella, Carmelo Anthony, pare orientato a non firmare il prolungamento di contratto triennale da 65 milioni di dollari, cosa che lo renderebbe la prossima Estate un appetitoso agente libero sul mercato per qualsiasi altra squadra NBA.

    Le trattative tra il numero 15 dei Nuggets ed il proprietario della franchigia, Stan Kroenke, si sono risolte in un nulla di fatto e le dichiarazioni del numero 1 della dirigenza del Colorado ha lasciato trasparire pessimismo nelle recenti interviste rilasciate.
    Piuttosto che perderlo a parametro zero il prossimo anno, i massimi dirigenti dei Nuggets starebbero pensando di scambiarlo e le pretendenti non mancano di certo: in prima fila ci sarebbero i soliti New York Knicks, ma la concorrenza pare spietata, perchè dopo l’interessamento dei giorni scorsi degli Houston Rockets, si sono fatti avanti, ora, anche New Jersey Nets e Los Angeles Clippers, mete molto gradite a Melo dato che le città possono offrire molte possibilità di carriera anche alla moglie (Anthony si è da poco sposato a New York e la moglie è rimasta impressionata dalla città, ma anche Los Angeles sarebbe un ottimo ripiego).
    Forte del fatto di essere una città Californiana e di essere una delle mete preferite dai turisti per via della vicinanza con San Francisco anche i Golden State Warriors si sono buttati nella mischia (i Warriors sono di Oakland).

    La situazione è in forte evoluzione, anche perchè sul mercato sono stati inseriti anche altri 2 giocatori molto importanti per la squadra, ovvero J.R. Smith (che con Anthony recentemente ha avuto degli screzi, precisamente negli ultimi playoff) e l’ala grande Kenyon Martin. Sicuramente il più appetibile tra i 2 è sicuramente Smith, vista la sua giovane età (24 anni) ed il livello di talento che è spaventoso. Tra i contro però non c’è la tenuta mentale che porta J.R. a prestazioni fuori dal normale in alcune serate per farne seguire altre veramente pessime da far imprecare anche il più fedele dei tifosi. Martin invece è sul finire della carriera ma i suoi 10 punti e 10 rimbalzi a serata sono assicurati.

    Resta da capire se i 3 verranno ceduti in un pacchetto unico oppure se ognuno avrà una sua propria destinazione. Quel che è certo è che (soprattutto per Anthony) i Nuggets vogliono giocatori giovani e talentuosi e poi delle scelte ai prossimi Draft. La ricostruzione in Colorado infatti passerebbe necessariamente da questa soluzione, squadra giovane e talentuosa, un pò come hanno fatto gli Oklahoma City Thunder, che quando erano ancora i Seattle Sonics hanno iniziato a vendere i loro campioni (Ray Allen a Boston, Rashard Lewis ad Orlando) per ricostruire sul talento indiscusso di Kevin Durant, appena uscito da Texas University. E i risultati stanno iniziando a vedersi e ad arrivare!

  • NBA: Anche David Lee abbandona il team U.S.A.

    Anche David Lee, fresco acquisto dei Golden State Warriors, dovrà rinunciare ai campionati del mondo in Turchia che si svolgeranno a settembre.
    L’ala grande dei Warriors si è infatti slogato il dito medio della mano destra in una sessione di allenamento, non avrà bisogno di un intervento chirurgico, ma necessita di un recupero che coprirà circa 6 settimane.

    Altra grande amarezza quindi, dopo quella per l’allontanamento forzato di Amar’è Stoudemire avvenuta proprio ieri per via di problemi insorti con la polizza assicurativa del nuovo centro dei New York Knicks.
    Dispiaciuto il giocatore per la grande occasione persa, dispiaciuto lo staff tecnico che deve rinunciare ancora una volta ad un giocatore di valore sotto i tabelloni. Ed il buco in quel settore ora inizia a farsi preoccupante, viste le defezioni di Robin Lopez, Amar’è Stoudemire e David Lee. Praticamente sono rimasti i soli Brook Lopez (fratello di Robin) e Kevin Love.

    Ancora non è stato comunicato un eventuale sostituto, questa comunque la lista dei giocatori che stanno lavorando nel training camp del team U.S.A.

    playmaker: Rajon Rondo (Boston Celtics), Derrick Rose (Chicago Bulls), Stephen Curry (Golden State Warriors), Chauncey Billups (Denver Nuggets), Russell Westbrook (Oklahoma City Thunder)

    guardie: O.J. Mayo (Memphis Grizzlies), Eric Gordon (Los Angeles Clippers), Tyreke Evans(Sacramento Kings)

    ali piccole: Kevin Durant (Oklahoma City Thunder), Rudy Gay (Memphis Grizzlies), Danny Granger (Indiana Pacers), Andre Iguodala (Philadelphia 76ers), Gerald Wallace (Charlotte Bobcats)

    ali grandi: Jeff Green (Oklahoma City Thunder), Lamar Odom (Los Angeles Lakers), David Lee(Golden State Warriors)

    centri: Amar’è Stoudemire (New York Knicks), Robin Lopez (Phoenix Suns), Brook Lopez (New Jersey Nets), Tyson Chandler (Dallas Mavericks), Kevin Love (Minnesota Timberwolves)

    nota: David Lee, Amar’è Stoudemire e Robin Lopez fuori per infortunio. Javalee McGee sostituisce Stoudemire.

  • NBA: Miami Heat scatenati, preso anche Juwan Howard

    Non sembrano fermarsi più i Miami Heat del nuovo trio delle meraviglie LeBron James, Dwyane Wade e Chris Bosh.
    Pat Riley, Presidente delle operazioni di mercato, ha messo sotto contratto un altro giocatore, nuovo tassello per il completamento del puzzle, riuscendo a firmare il veterano Juwan Howard, reduce da una stagione molto buona ai Portland Trail Blazers.
    Con Howard è in via di completamento il reparto “lunghi” degli Heat che quindi guardano al futuro con illimitata fiducia visti i colpi di mercato di questa Estate.

    Per quanto riguarda le altre notizie è ufficiale l’acquisto dei Chicago Bulls di Ronnie Brewer che quindi ritrova i suoi ultimi compagni di squadra agli Utah Jazz, ovvero Carlos Boozer e Kyle Korver. Sempre i Bulls, scoperti nel ruolo di riserva di Derrick Rose vista la trade che ha portato Kirk Hinrich ai Washington Wizards, prendono dai Golden State Warriors tramite “sign and trade” il playmaker C.J. Watson. In cambio ai Warriors va una seconda scelta futura e al giocatore un contratto di 3 anni per 10 milioni di dollari complessivi.

    Una notizia invece che era data come ufficiale adesso invece non è più tanto sicura: stiamo parlando del fantomatico passaggio di Matt Barnes ai Toronto Raptors. Ieri il trasferimento era dato per certo, con il giocatore che avrebbe anche messo nero su bianco. Oggi però si sono rifatti vivi i Cleveland Cavaliers, alla disperata ricerca di un’ala piccola che non sostituirà certamente come talento LeBron James ma almeno occupi il ruolo in squadra. Inoltre la concorrenza su Barnes si è fatta ancora più agguerrita visto che anche la ex squadra del giocatore, gli Orlando Magic, hanno riallacciato trattative per tenerlo in squadra, accompagnati degnamente dai soliti Miami Heat che stanno giocando un pò ad “asso piglia tutto” sul mercato NBA.
    Staremo a vedere l’evolversi della situazione.

  • NBA: Ecco i nomi per il team U.S.A. in vista del Mondiale

    Sono stati resi noti i nomi dei 21 atleti che parteciperanno al training camp della nazionale degli Stati Uniti d’America, dai quali poi usciranno i 12 giocatori che rappresenteranno il Paese nei Mondiali di Turchia a settembre.

    Da premettere che il “Dream Team” degli anni passati non ci sarà viste le defezioni dei vari Kobe Bryant, Dwyane Wade, LeBron James, Chris Bosh, Dwight Howard, Carlos Boozer, Carmelo Anthony, Chris Paul, Deron Williams che per motivi personali hanno deciso di declinare l’invito di coach Mike Krzyzewski e che quindi non saranno disponibili per i Mondiali.
    Si tratterà di una selezione nuova, fatta di ottimi giocatori (che potranno fare bene durante la manifestazione), ma non parliamo di superstar quali quelle appena elencate.
    Tutto ruoterà attorno al talento senza fine di Kevin Durant, unico atleta che può essere paragonato ai precedenti. Il numero 35 degli Oklahoma City Thunder sta bruciando tutte le tappe e i suoi miglioramenti sono sotto gli occhi di tutti: a soli 21 anni è stato il più giovane vincitore della classifica marcatori, il suo status di campione è ormai dichiarato da tutti gli addetti ai lavori della NBA ed il prossimo anno sarà chiamato a portare la sua squadra verso traguardi importanti.
    Al suo fianco ci sono ottimi giocatori come Rajon Rondo (che finalmente non ha rifiutato la chiamata della Nazionale), Derrick Rose, talento dei Chicago Bulls, Tyreke Evans (in rampa di lancio dopo aver vinto il titolo di matricola dell’anno lo scorso anno con i Kings e primo atleta del dopo Michael Jordan a chiudere con oltre 20 punti, 5 rimbalzi e 5 assist di media a partita al primo anno da rookie, dopo ovviamente “Sua Maestà”), atleti dal fisico esplosivo come Rudy Gay e Gerald Wallace e poi i compagni di Durant ad OKC ovvero Russell Westbrook e Jeff Green. Forse manca qualcosa sotto canestro, nel ruolo di centro, dove il solo Stoudemire non potrà giocare tutti i 48 minuti delle partite (anche se il suo fisico ed il suo talento potrebbero anche permetterglielo), ma si potrà ovviare con il giusto spirito di sacrificio.
    Insomma, gruppo sul quale si deve lavorare ma che può dare soddisfazioni viso che è molto bene amalgamato. Con la certezza di Kevin Durant…

    I 21 convocati del team U.S.A.

    playmaker: Rajon Rondo (Boston Celtics), Derrick Rose (Chicago Bulls), Stephen Curry (Golden State Warriors), Chauncey Billups (Denver Nuggets), Russell Westbrook (Oklahoma City Thunder)

    guardie: O.J. Mayo (Memphis Grizzlies), Eric Gordon (Los Angeles Clippers), Tyreke Evans (Sacramento Kings)

    ali piccole: Kevin Durant (Oklahoma City Thunder), Rudy Gay (Memphis Grizzlies), Danny Granger (Indiana Pacers), Andre Iguodala (Philadelphia 76ers), Gerald Wallace (Charlotte Bobcats)

    ali grandi: Jeff Green (Oklahoma City Thunder), Lamar Odom (Los Angeles Lakers), David Lee (Golden State Warriors)

    centri: Amar’è Stoudemire (New York Knicks), Robin Lopez (Phoenix Suns), Brook Lopez (New Jersey Nets), Tyson Chandler (Dallas Mavericks), Kevin Love (Minnesota Timberwolves)

  • NBA, Summer League: Wall e Cousins da applausi, Turner in difficoltà

    Non è il palcoscenico più importante per convincere scettici ed opinionisti, ma certamente la Summer League, ogni anno, dà molte indicazioni su chi potrebbe fare bene in NBA, essendo la vetrina più importante per tutti i giovani usciti dal Draft o reclutati dalle franchigie in giro per gli “States”.
    Ecco dunque i primi verdetti:

    Sicuramente tra i promossi ci sono John Wall e DeMarcus Cousins. Wall, prima scelta assoluta quest’anno al Draft, ragazzo sul quale i Washington Wizards stanno ricostruendo il loro futuro, ha chiuso con la migliore media punti del torneo (23,5), e quasi 8 assist per gara, chiudendo 2 volte in doppia doppia. Record di punti contro New Orleans con 31 punti a referto, latitante nel tiro dalla lunga distanza (1/8) ma i margini di miglioramento ci sono tutti. Il premio di migliore giocatore è andato però a DeMarcus Cousins, suo compagno di squadra a Kentucky University, quinta scelta assoluta dei Sacramento Kings che dimostrano ancora una volta di saper operare molto bene in sede di Draft dopo aver preso lo scorso anno, con la quarta chiamata, il futuro rookie of the year (matricola dell’anno) Tyreke Evans. Kings che grazie a Cousins coprono il buco sotto canestro per molti anni. In sostanza il centro di Sacramento ha chiuso con 14,5 punti e 9,8 rimbalzi per gara.
    Tra i giocatori al secondo anno grandi numeri per il play di Philadelphia Jrue Holiday (19,3 punti e 6 assist di media a Orlando) e l’ala di Golden State Reggie Williams (22,6 punti tirando 41,1% dal campo e 42,3% da tre a Las Vegas). Buone indicazioni da Landry Fields, Andy Rautins e Jerome Jordan, tre giocatori che i New York Knicks hanno scelto al secondo giro del Draft. Ottimo anche Paul George degli Indiana Pacers, forse snobbato da molte squadre (è finito al decimo posto al Draft) ma che meritava qualche posizione migliore. Bene Al Farouq Aminu dei Clippers con 15 punti di media a partita, Greg Monroe con 14 abbondanti a cui ha aggiunto 8 rimbalzi. DeMar DeRozan, al secondo anno ha fatto vedere buone cose finendo terzo in classifica marcatori: buona notizia per Andrea Bargnani e per Toronto, un pò meno per il nostro Marco Belinelli visto che DeRozan occupa il suo stesso ruolo (guardia tiratrice) in squadra.

    Tra i bocciati trova posto invece la seconda scelta assoluta Evan Turner dei Philadelphia 76ers. Nel torneo di Orlando l’ex Ohio State ha chiuso con 9,4 punti di media e il 33,3% al tiro, mettendo insieme più palle perse (3,4) che assist (2,8) e non riuscendo mai a segnare più di 13 punti nelle 5 partite disputate. Cifre che non gli rendono certamente onore, anche per quello che ha dimostrato di saper fare nel torneo NCAA. Più ombre che luci anche per Derrick Favors: la terza scelta assoluta del Draft ha giocato con i Nets il torneo di Orlando, lasciando però il palcoscenico a Terrence Williams che ha letteralmente incantato gli osservatori presenti. L’unica buona prova Favors l’ha offerta nell’ultima gara, quando con Williams tenuto in panchina per la maggior parte del match ha chiuso con 23 punti e 11 rimbalzi. Troppe ombre e poche luci anche per Hasheem Thabeet, seconda scelta assoluta al Draft dello scorso anno, reduce da una stagione difficilissima con Memphis (che lo ha visto addirittura finire in D-League per qualche partita!). Il tanzaniano ha giocato 5 gare con i Grizzlies a Las Vegas, facendo buone cose solo nella terza sfida, in cui ha chiuso con 21 punti, 14 rimbalzi e ben 6 stoppate. Le altre gare invece sono state molto povere di contenuti, l’altezza molte volte non fa la differenza (Thabeet è alto 223 centimetri).

    Senza infamia e senza lode la Summer League della nona scelta assoluta Gordon Hayward degli Utah Jazz, che nell’ultimo torneo NCAA stava portando la sconosciuta Butler University al titolo.

    Non sono stati oggetto di valutazione nè la quarta scelta assoluta, Wesley Johnson dei Minnesota Timberwolves, nè la sesta, ovvero Ekpe Udoh dei Golden State Warriors a causa degli infortuni. Johnson ha giocato 22 minuti segnando 10 punti nella prima gara ma si è procurato un infortunio al tendine del ginocchio, Udoh invece dovrà restare ai box per circa 6 mesi per un infortunio al polso. Non ha fatto in tempo a mettere piede sul parquet il centro bianco, dal fisico imponente, Cole Aldrich, scelto dagli Hornets ma scambiato subito con i Thunder. L’11esima scelta assoluta per problemi burocratici di transfer ha dovuto vedere giocare i suoi nuovi compagni dalla panchina, perdendo la possibilità di mettersi in mostra.

  • Warriors ceduti per 450 milioni di dollari, cifra record per l’NBA

    I Golden State Warriors sono stati ceduti dal proprietario Chris Cohan per 450 milioni di dollari, nuova cifra record per quanto riguarda la vendita di una franchigia di basket (la precedente era dei Phoenix Suns che furono venduti nel 2004 per 401 milioni di dollari).
    Gli acquirenti e nuovi proprietari sono il socio di minoranza dei Boston Celtics, Joe Lacob, e Peter Guber.
    Lacob e Guber hanno battuto la concorrenza di Larry Ellison, che era stato considerato il favorito per l’acquisto della squadra di Cohan. Ellison ha una fortuna personale di 28 miliardi dollari, secondo un sondaggio annuale della rivista Forbes, ed è il sesto uomo più ricco del mondo. Ellison, nato a Seattle, è il co-fondatore e amministratore delegato di Oracle Corporation, una della più grandi aziende di fornitura di software database del mondo.
    Ellison non era però disposto a pagare una delle peggiori (al momento) franchigie della Lega 450 milioni e la trattativa si è arenata, permettendo ai 2 nuovi co-proprietari di rilevare le quote societarie.
    L’accordo deve ancora essere approvato da 3 quarti del consiglio dei proprietari NBA come da regolamento. Lacob inoltre deve vendere le quote che detiene dei Boston Celtics.
    Chris Cohan aveva acquistato i Warriors nel gennaio 1995 per 119 milioni di dollari e fatto i playoff una sola volta nel periodo in cui è stato proprietario.
    Una delle prime decisioni da prendere per i nuovi proprietari sarà molto importante e si dovrà valutare l’opportunità di mantenere la squadra ad Oakland oppure trasferirla (magari a Las Vegas come da un bel pò di tempo si vocifera).
    Queste le dichiarazioni di Lacob dopo la conclusione dell’affare:

    • Sono incredibilmente eccitato di avere l’opportunità di essere il proprietario di una franchigia NBA. Questo è il mio sogno che diventa realtà”.

    Lacob ha poi svelato le intenzioni per il futuro:

    • Io e Peter (Guber) intendiamo fare ciò che sappiamo fare meglio, ovvero innovare e costruire. Metteremo tutta la nostra passione per restituire i Warriors alla grandezza che meritano e costruiremo una grande organizzazione per la “Bay Area” che renderà orgogliosi tutti i nostri tifosi
  • NBA, free agent: Le ultime voci di mercato e trattative [13 luglio 2010]

    Ecco le ultime voci di mercato in NBA, alcune molto interessanti, che si stanno sviluppando in queste ore e che potrebbero portare a nuovi scambi prossimamente: Adam Morrison, lasciato libero dai Los Angeles Lakers, sarebbe sotto stretta osservazione dei Washington Wizards. Morrison, terza scelta assoluta al Draft del 2006 dei Charlotte Bobcats, dietro solo al nostro Andrea Bargnani (numero uno assoluto e scelto dai Toronto Raptors) ed a Lamarcus Aldridge, non ha avuto una carriera NBA sfavillante, ma è dotato di una mano incredibile e un tiratore farebbe molto comodo ai Wizards visti i potenziali scarichi sul perimetro di John Wall. Intanto continua ad allenarsi con i Chicago Bulls, ma gli sviluppi non mancheranno certamente.

    Uno scambio molto interessante invece sta coinvolgendo i Toronto Raptors e i Charlotte Bobcats: il nuovo arrivato da Phoenix, Dwayne Jones (assieme a Leandro Barbosa per poter far quadrare la trade che ha spedito Turkoglu in Arizona) e Josè Calderon andrebbero ai Cats, mentre in Canada giungerebbero da Andrea Bargnani Boris Diaw e Tyson Chandler per rafforzare il reparto lunghi, un pò sconquassato dalla partenza del leader di squadra Chris Bosh per Miami.

    Quentin Richardson si starebbe accordando con gli Orlando Magic che quindi lascerebbero libero il pari ruolo Matt Barnes che potrebbe ritornare a vestire la maglia dei Golden State Warriors.

    Sempre a proposito di Warriors, Anthony Tolliver, autore di una buonissima metà stagione dopo essere stato acquisito a febbraio dai californiani, sarebbe sotto osservazione da parte di numerose squadre NBA. Golden State vorrebbe rifirmare il giocatore ma ora si trova in grosse difficoltà nel competere con franchigie più prestigiose.

    Marquis Daniels, svincolatosi dai Boston Celtics, potrebbe finire ai New Orleans Hornets, mentre i Detroit Pistons continuano le trattative per mantenere il playmaker Will Bynum nel Michigan anche per i prossimi anni.

    Tiago Splitter è quasi ufficialmente un giocatore dei San Antonio Spurs.

    I Chicago Bulls ed i Boston Celtics si contendono la talentuosa (ma sfortunatissima, visti i numerosi infortuni ai legamenti di entrambe le ginocchia e caviglie) ala piccola Josh Howard, che se in salute è uno dei migliori giocatori del pianeta NBA, come ha già dimostrato e fatto vedere con i Dallas Mavericks.

  • NBA, free agent: Le ultime voci di mercato e trattative [12 luglio 2010]

    Ecco le ultime voci di mercato che sembrano trovare fondamento in NBA.

    Wilson Chandler, guardia-ala dei New York Knicks, potrebbe essere scambiato assieme all’inutile centro Eddy Curry, per arrivare ad un “lungo” che permetta a Stoudemire di riposare per qualche minuto in panchina.

    Gli Atlanta Hawks spingono forte per tentare di firmare Shaquille O’Neal.
    Come alternative si pensa ad Illgauskas, che a Cleveland non vuole più tornare dopo l’addio di James (e si sarebbe pure proposto ai Miami Heat pur di continuare a giocarci assieme), Brad Miller, Kurt Thomas e Kwame Brown.

    I Cavs avrebbero provato a dialogare proprio con gli Hawks per acquisire Josh Smith, ma l’ala grande, che nei progetti della dirigenza di Cleveland dovrebbe sostituire James come giocatore franchigia, non è sul mercato visto che Atlanta lo reputa una pedina essenziale.

    I Cavaliers, come alternativa, stanno cercando di convincere Minnesota ad una trade che coinvolga Al Jefferson, ma sul giocatore è forte anche l’interesse dei Dallas Mavericks, pronti a tutto pur di riuscire a prenderlo.
    Sempre Cleveland, per il ruolo di playmaker, si sarebbe buttata su Kyle Lowry, svincolato da Houston ma che i Rockets sono disposti a trattenere visto il buon potenziale del giocatore.

    I Chicago Bulls hanno fatto un’offerta alla guardia tiratrice di Orlando J.J. Redick. I Magic sono indecisi sul da farsi, se pareggiare l’offerta o meno, visto che il monte salari è alto, ma le prestazioni di Redick quest’anno sono state eccellenti.

    I Blazers hanno ufficialmente presentato un’offerta alla guardia degli Utah Jazz Wesley Matthews. Il contratto è di 5 anni a 34 milioni di dollari, ma Matthews essendo un free agent con restrizione deve aspettare una settimana poichè se Utah pareggiasse l’offerta di Portland (come già successo lo scorso anno con Paul Millsap) il giocatore resterebbe a Salt Lake City.

    Intanto proprio Utah si sta guardando intorno casomai non volesse pareggiare l’offerta per Matthews e i nomi che circolano sono quelli dell’ex Ronnie Brewer, ceduto lo scorso febbraio a Memphis ma in regime di svincolo ora, di Shannon Brown, Roger Mason ma soprattutto di Al Harrington dei New York Knicks che rinforzerebbe Utah in modo clamoroso visto il valore e le potenzialità del giocatore.

    Derek Fisher si allontana dai Lakers e potrebbe firmare con i Miami Heat del super trio Wade-Bosh-James. L’offerta è di 4,5 milioni di dollari per 2 anni, molto vicina alle richieste del giocatore che ne ha chiesti 5 ai Lakers ma che la franchigia californiana non è disposta ad accettare (al massimo si è parlato di un contratto a 2,5 milioni).

    Dorell Wright, svincolato da Miami, ha firmato per 3 anni con i Golden State Warriors per un contratto di 10 milioni di dollari complessivi.

    Anthony Morrow invece, dai Warriors passa ai New Jersey Nets per 3 anni a 12 milioni di dollari.

    Miami invece per rinforzare il reparto lunghi pensa a Juwan Howard come prima opzione di acquisto.

  • NBA, free agent: Le ultime voci di mercato e trattative [9 luglio 2010]

    Nella giornata in cui l’addio di LeBron James ai Cleveland Cavaliers per abbracciare il progetto dei Miami Heat (Leggi l’articolo) monopolizza l’attenzione del basket a livello mondiale, non si disdegnano certamente i movimenti per così dire secondari.
    Ecco in dettaglio ciò che è successo mentre tutti erano con il fiato sospeso per la decisione di LeBron: David Lee, ala grande dei New York Knicks è passato ai Golden State Warriors attraverso un “sign and trade” (visto che comunque era in scadenza con la franchigia della “Grande Mela”) che ha portato da coach Mike D’Antoni l’ala grande Anthony Randolph, il centro Ronny Turiaf e la guardia tiratrice Kelenna Azubuike, come già anticipato ieri nell’articolo dedicato alle trattative NBA.

    Molto attivi sul mercato i Minnesota Timberwolves che acquisiscono quasi per nulla l’ala grande dei Miami Heat Michael Beasley, divenuto superfluo in Florida dopo l’ammucchiata di All Star delle ultime ore. Miami libera ulteriore spazio salariale per completare il roster, Minnesota guadagna un giocatore di sicuro talento (è stato seconda scelta assoluta degli Heat al Draft del 2008, dietro al solo Derrick Rose) ma un pò bizzoso mentalmente. A Miami vanno una seconda scelta al Draft del prossimo anno (quindi dalla 30esima scelta alla 60esima) ed uno scambio di prime scelte, molto poco per gli Heat, che possono però sicuramente essere soddisfatti delle operazioni precedenti sul mercato!

    I Los Angeles Clippers firmano i free agent, Randy Foye e Ryan Gomes, i Celtics sono vicinissimi a Jermaine O’Neal, mentre i Bobcats, per il ruolo di ala grande pensano a rifirmare Tyrus Thomas o in alternativa prendere Luis Scola. Linas Kleiza è vicinissimo a firmare con i Toronto Raptors, freschi di addio della loro stella Chris Bosh, e sempre la franchigia canadese, visto che si trova sguarnita nel ruolo di ala grande ha tenuto in squadra Amir Johnson pare per una cifra di 34 milioni di dollari per 5 anni. Rasual Butler è a colloquio con i Dallas Mavericks, così come i Portland Trail Blazers stanno instaurando una trattativa per Wesley Matthews, guardia tiratrice degli Utah Jazz, svincolato dopo solo un anno dopo essere stato scovato dalla dirigenza di Salt Lake City dal nulla, non essendo stato draftato lo scorso anno ma autore ugualmente di una stagione con moltissime luci e poche ombre.

  • NBA, free agent: Le ultime voci di mercato e trattative [8 luglio 2010]

    In vista dell’annuncio di questa notte di LeBron James il mercato, per quanto riguarda voci e trattative, si è un pò calmato, cosa inevitabile visto che i più quotati addetti ai lavori si stanno sbizzarendo con varie teorie sulla possibile nuova squadra di James.

    Le voci di queste ultime ore non sono di primo piano ma per dovere di cronaca riportiamo tutti i rumors che sono usciti fuori: Jermaine O’Neal è stato contattato dai Boston Celtics e pare orientato ad accettare l’offerta visto che avrebbe il posto da titolare a causa dell’infortunio del centro titolare Kendrick Perkins che per la rottura dei legamenti del ginocchio in gara 6 di Finale NBA contro i Lakers dovrà stare fermo per parecchi mesi. Anche i Denver Nuggets sono interessatissimi all’ex Miami Heat, mentre i Dallas Mavericks sembrano ormai tagliati fuori dalla corsa al giocatore. Sia Celtics che Nuggets avrebbero proposto un contratto di 2 anni a 5,8 milioni di dollari a stagione. La decisione spetterà al giocatore. Boston comunque pare in vantaggio.

    I Golden State Warriors avrebbero in mente di mettere sotto contratto tramite “sign and trade” il giocatore dei New York Knicks David Lee. Ieri in un primo momento sembrava plausibile uno scambio a 3 squadre con il coinvolgimento di Minnesota (Lee ai Timberwolves, Jefferson ai Warriors e Monta Ellis a New York) ma l’interesse dei Californiani pare essere proprio per Lee e non per Al Jefferson che manderebbero ai Knicks l’ala grande Anthony Randolph, il centro Ronny Turiaf e la guardia Kelenna Azubuike.

    Mike Miller continua le sue trattative con i Knicks, ma a rompere le uova nel paniere a Mike D’antoni ci hanno pensato i Miami Heat, freschi di rinnovo contrattuale con Wade e dell’acquisizione di Chris Bosh dai Raptors. Miller starebbe pensando all’eventualità, ancor di più se anche LeBron James dovesse unirsi alla squadra della Florida, come confermerebbero le ultime voci, che diventerebbe quasi imbattibile!
    “Mare calmo” in attesa di questa notte, ore 3.00 in Italia, le 21 negli Stati Uniti, quando si scatenerà “l’uragano” LeBron James..!