Tag: Golden Boys

  • Marko Dabro la Juve mette le mani sul bomber del futuro

    Marko Dabro la Juve mette le mani sul bomber del futuro

    I tifosi della Juventus aspettano oramai da due stagione il tanto agognato top player da venti gol stagione. Marotta e Paratici ci hanno provato più volte dovendo poi desistere per questioni di budget e di opportunità. La possibilità di arrivare in fondo alla Champions League quest’anno ha poi aumentato le attese tanto da convincere la società a operare un ulteriore sforzo cercando di arrivare a Didier Drogba per rimandare poi alla prossima stagione l’acquisto importante.

    Le norme sempre più stringenti sul fairplay finanziario e le ristrettezze economiche in cui vive il calcio italiano impongono di guardare in avanti investendo su giovani e potenziali top player da far crescere nel vivaio sperando di poterli aggregare alla prima squadra.

    La Vecchia Signora da sempre all’avanguardia nella cura del settore giovanile sembra aver messo le mani su un altro prospetto di campione. Si tratta di Marko Dabro attaccante croato classe ’97 che da qualche tempo ha attirato a se l’interesse di molte big d’Europa. Nazionale croato Under 17, Marko Dabro è da qualche tempo aggregato alla prima squadra del Cibalia e in patria sono oramai in molti a scommettere sulla sua definitiva esplosione.

    Fisicamente dotato Marko Dabro può giocare sia da prima che da seconda punta, ha un ottimo dribbling e non disdegna il tiro dalla distanza. La Juventus per superare la concorrenza della Fiorentina e soprattutto di Chelsea e Liverpool pare sia arrivata ad offrire fino a un milione e trecento mila euro.

    Marko Dabro talento croato classe ’97
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  • Golden Boy: Yussif Raman Chibsah miglior giovane nona giornata

    Golden Boy: Yussif Raman Chibsah miglior giovane nona giornata

    E’ Yussif Raman Chibsah il Golden Boy della nona giornata in Serie B. Una scelta non facile visti i tanti giovani che si sono messi in evidenza nell’ultimo week end della cadetteria, ma alla fine l’ha spuntata il diciannovenne centrocampista ghanese del Sassuolo. Domenica ha siglato il primo gol della sua carriera in Serie B: mancavano 7’ alla fine di Sassuolo-Varese e con la sua squadra avanti di due gol ha messo il sigillo definitivo al match con una rete di pregevolissima fattura. Spalle alla porta, fuori dall’area di rigore, ha preso palla con il destro e girandosi velocemente ha calciato di sinistro beffando il portiere avversario con una traiettoria imprendibile sotto l’incrocio dei pali.

    Centrocampista centrale classe 1993, Chibsah è dotato di un’ottima tecnica che gli permette di potersi esprimere al meglio davanti alla difesa. Dai suoi piedi infatti partono le azioni del Sassuolo ma è un giocatore che sa inserirsi molto bene e con grande tempismo concludendo verso la porta avversaria con il suo ottimo sinistro. Oltre a ciò riesce anche a lottare per riconquistare il possesso della sfera. Nato ad Accra nel marzo del 1993, Chibsah si forma calcisticamente in Ghana giocando nelle fila dello Bechem United. Le sue qualità tuttavia non passano inosservate e il talent scout Leonardo Giusti lo nota nel corso di un torneo portandolo cosi al Sassuolo nel 2009. Dopo una stagione e mezza in Emilia nelle giovanili passa alla Juventus che decide cosi di farlo giocare nella propria formazione Primavera e lui non delude le attese.

    Yussif Raman Chibsah
    Yussif Raman Chibsah © Gabriele Maltinti/Getty Images

    Nella scorsa estate viene ceduto in comproprietà al Parma che lo gira in prestito al Sassuolo per la felicità di Di Francesco che nonostante il ruolo delicato gli affida le chiavi del centrocampo. E lui ha ricambiato la fiducia a suon di belle prestazioni. Nel frattempo ha anche conquistato la nazionale under 20 ghanese, ma quasi certamente il suo futuro è in Serie A. Con Juventus, Parma o Sassuolo è ancora presto per dirlo, ma le sue potenzialità sono veramente enormi.

    Le immagini del gol di Chibsah contro il Varese
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  • Duello tra Inter e Juve per il baby Jules Ntcham

    Duello tra Inter e Juve per il baby Jules Ntcham

    Oggi andiamo alla scoperta di Jules Ntcham, giovanissimo centrocampista francese classe ’96. Già da tempo il nome del calciatore è finito sul taccuino delle più importanti squadre europee, fra cui le italiane Inter e Juventus. Attualmente milita nel Le Havre, club transalpino di Ligue 2 (Serie B italiana), che quest’anno lotta per non retrocedere. E’ una delle maggiori promesse del calcio francese. Già capitano della Nazionale Under 16, Ntcham viene considerato l’erede naturale dell’ex fuoriclasse Vieira, anche per via di un fisico fuori dal comune. Si ipotizza per lui un futuro lontano dal Le Havre, così da ripercorrere le orme dell’altro gioiello transalpino, Paul Pogba, anch’esso prodotto del vivaio dei Ciel et Marine.

    CRACK FRANCESE – Jules Ntcham fa parte della famiglia di quei calciatori chiamati crack, che nel gergo calcistico rappresentano i futuri fenomeni a livello mondiale. Il centrocampista del Le Havre ha dalla sua mezzi fisici che lo pongono due gradini sopra rispetto ai suoi coetanei. Si esprime al meglio nel ruolo di mezz’ala, sebbene abbia ricoperto con un discreto successo anche il ruolo di regista basso, mentre nella Primavera del Le Havre viene spesso impiegato in posizione più avanzata, quasi da trequartista. Nonostante sia ancora nel pieno della maturazione fisica, madre natura lo ha dotato di una struttura corporea “imbarazzante”, essendo già alto 1,80 metri per 80 kg. Tra le principali caratteristiche tecniche segnaliamo una buona tecnica di base accompagnata da una progressione importante.

    jules ntcham

    NAZIONALE – Fa il suo esordio nella selezione Under 16 nell’estate del 2011, dopo la convocazione del tecnico francese Gonfalone. Alla sua prima partita con la maglia del suo Paese, Ntcham riesce subito ad andare in rete (Francia-Galles 4-0). Fino ad oggi il talentuoso centrocampista classe ’96 ha disputato 17 incontri in Under 16, realizzando cinque gol.

    DERBY D’ITALIA – Sul nuovo Vieira c’è l’interesse delle big europee, come Manchester United, City, Arsenal, Juventus e Inter. Proprio le italiane sembrano in vantaggio rispetto alle concorrenti inglesi, con i nerazzurri in pole position per il talento del Le Havre. Nonostante ciò il club di Moratti deve prestare particolarmente attenzione agli acerrimi rivali bianconeri, Marotta infatti è pronto a guastare i piani del mercato interista. Si profila un acceso derby di mercato fra le due società, con l’Inter però ancora favorita, anche grazie alla vetrina della Next Generation Series, che ha visto la Primavera nerazzurra trionfare in occasione della sua prima edizione.

    Ntcham, la scheda
    Nome: Jules Ntcham
    Data di nascita: 9 febbraio 1996
    Luogo di nascita: Longjumenau (Ile de France)
    Paese: Francia
    Altezza: 180 cm
    Peso: 80 kg
    Ruolo: centrocampista centrale
    Piede preferito: destro
    Club di appartenenza: Le Havre (Ligue 2)
    Considerato l’erede di: Vieira
    Valutazione: 1,5-2 milioni di euro
    Squadre interessate: Inter, Juve, Manchester United, City, City)

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  • Golden Boys: Mapou Yanga-Mbiwa difensore Montpellier – 1993

    Golden Boys: Mapou Yanga-Mbiwa difensore Montpellier – 1993

    Si può salvaguardare il bilancio ed esser competitivi? E’ questa la domanda che da qualche tempo tutti i presidenti e tifosi hanno iniziato a porsi e la risposta è decisamente si. Basta aver fiuto, idee e sopratutto coraggio nell’andare a prender giocatori semi sconosciuti ma dalla riuscita quasi sicura. A guardare il grande passo avanti nel Ranking Uefa del campionato francese e analizzando i vari organici è facile evidenziare la svolta giovane di quasi tutti i team della Ligue 1. Spazio a giovani e alla qualità, la Francia dopo il crollo generale avuto durante la gestione Domenech ha avuto il coraggio di svoltare rinvigorendo i settori giovanili, promuovendo i più meritevoli in prima squadra dandogli poi la possibilità di crescere giocando con continuità e senza troppe pressioni. Il calcio francese adesso è vicino a ritornare ai livelli di un tempo e presto anche la Nazionale potrà contare su un ricambio generazionale che fa ben sperare.

    Mapou Yanga-Mbiwa
    Il giovane di cui vi voglio parlare oggi è Mapou Yanga-Mbiwa leader difensivo del Montpellier dei miracoli nonostante i soli 23 anni. Terzino destro e difensore centrale Mapou Yanga-Mbiwa è africano di origine ma francese di adozione. Nato a Bangui, nella Repubblica Centraficana, si è trasferito in Francia all’età di 8, nel 2006 ha firmato il suo primo contratto con il Montpellier debuttando nella stagione successiva tra i porfessionisti. E’ protagonista assoluto della risalita dalla Ligue 2 nella stagione 2008-09 e mantiene il posto da titolare anche nelle stagioni successive in Ligue 1. Quest’anno la consacrazione assoluta lottando per la vittoria insieme al Psg di Ancelotti e dello sceicco.

    Forte fisicamente le sue caratteristiche principali sono l’esplosività nello scatto e l’anticipo, forte nel gioco aereo nasce difensore centrale ma oramai si adatta benissimo anche al ruolo di terzino destro che oramai ricopre con grande padronanza. Un po acerbo tatticamente è sicuramente un elemento da tenere sott’occhio prima che il costo del suo cartellino si impenni. Mapou Yanga-Mbiwa va in scadenza a giugno del 2013 e forse questa estate sarà quella giusta per le italiane per portarlo in Italia.

    La scheda:
    Nome Mapou Yanga-Mbiwa
    Data di Nascita 15/05/1989
    Squadra d’appartenza Montpellier
    Nazionalità: francese
    Ruolo: terzino destro/difensore centrale

    Video Mapou Yanga-Mbiwa, le migliori giocate
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  • Intervista a Federico Zini, piccoli  Inzaghi crescono

    Intervista a Federico Zini, piccoli Inzaghi crescono

    La nostra ricerca di giovani talenti in giro per le serie inferiori del calcio italiano ci ha portato ad interessarci del giovane Federico Zini, attaccante toscano classe ’93, balzato alle cronache nazionali per esser il miglior marcatore nazionale avendo segnato ben 11 gol in 9 partite. Federico Zini, di proprietà del Borgo a Buggiano, è esploso in questa stagione nelle fila dei Juniores Nazionali del Pelli Santa Croce.

    Federico Zini | © Il Pallonaro
    Federico Zini, che sensazione ti fà leggere il tuo nome su molte testate nazionali?

    Sono molto soddisfatto ed orgoglioso di essere su molte testate nazionali ma questo, deve essere per me, solo un inizio e non un traguardo e comunque sto vivendo per ora, un grande sogno che mi ripaga dei tanti, ma veramente tanti, sacrifici fatti per arrivare a questi livelli calcistici sia personali che familiari.

    11 gol in 9 partite è un primato Nazionale dove vuoi arrivare?
    E’ un momento positivo per me ma senza voler far retorica il grande merito per il mio exploit va ai miei compagni di squadra e quindi vorrei condividere con loro tutti i complimenti ricevuti.

    Dicono di te che sei una prima punta forte atleticamente e veloce. Tu come ti descriveresti?

    Effettivamente la mia caratteristica più importante è la velocità sulle ripartenze della squadra e quando sono lanciato a rete, metto sicuramente a frutto quanto ho appreso in tutti questi anni di calcio giocato, per cercare di scardinare le varie difese avversarie e poi quando arrivo in area e mi preparo al tiro, tutto mi sembra più facile ed è naturale cercare di fare sempre gol.

    Qual è la tua caratteristica e dove devi ancora migliorare?

    Sicuramente ho un destro molto forte e quest’anno mi sono migliorato anche con il sinistro con cui ho siglato molti gol importanti. Penso che devo migliorare il mio colpo di testa e mi sto allenando specificatamente per questo e crescere ancora di più come peso.

    Qual è il tuo giocatore preferito?

    Tutti mi hanno sempre descritto fin da piccolino come Filippo Inzaghi poichè anche io gioco sempre sulla linea del fuorigioco e poi mi trovo in area avversaria, sempre al momento giusto per fare gol. E’ a lui che mi ispiro in campo e vorrei vincere qualcosa di importante a livello calcistico come ha fatto lui. Chissà!

    Pare ci siano molti osservatori sulle tue tracce, dove ti vedi la prossima stagione? Meglio una Primavera o l’esperienza in Lega Pro?

    Anche se sono un giovane di 18 anni, credo che nel campionato Primavera, devono giocare i ragazzi ancora più piccoli del sottoscritto e che hanno fatto la trafila dagli allievi nazionali e per questo dico Lega Pro anche per mettermi in discussione e per potermi confrontare con il calcio professionistico vero e non giovanile. Il mio obiettivo a breve è comunque poter partecipare al prestigioso Torneo di Viareggio 2012 da dove sono passati molti grandi campioni.

    Tuo fratello Lorenzo classe 95 gioca nel Pisa di Eddy Baggio? Chi è il più forte? C’è rivalità?

    Prima di andare al Ac Pisa 1909 anche lui ha fatto per i primi anni, la scuola calcio dell’Empoli dove ha vinto un importante trofeo quale migliore goleador regionale e poi le giovanili professionisti nella Cuoiopelli Cappiano. Sul campo non c’è rivalità poichè lui gioca come esterno destro e quindi abbiamo ruoli diversi ma tra di noi non c’è assolutamente rivalità anche se devo ammettere che è molto bravo. Invece è sicuramente più forte alla Playstation … sto scherzando … dove tutte le sere a casa, giochiamo per vincere davanti alla tv.

    LA SCHEDA
    Nome e Cognome Federico Zini
    Data di Nascita 27/05/1993
    Nazionalità Italiana
    Squadra prestito Pelli Santa Croce proprietà Borgo a Buggiano
    Altezza 1.81
    Peso 70.
    Piede preferito Destro
    Caratteristica principale Senso del gol
    Idolo Filippo Inzaghi

  • Antonino Ragusa sulle orme di El Shaarawy dalla B verso la Champions

    Antonino Ragusa sulle orme di El Shaarawy dalla B verso la Champions

    La serie B sta diventando una sorta di serbatoio di piccoli talenti dando nuovo lustro al calcio italiano e dimostrando che il nostro sistema calcio non è cosi negativo come qualcuno ci vuol far credere. I talenti continuano ad uscire anche in Italia ma per la continua ricerca del nome altisonante e straniero hanno sempre meno possibilità di emergere. Il campionato cadetto per abbattere i corsi ma anche per una indovinata scelta di chi la dirige da qualche stagione ha deciso di trasformarsi in un laboratorio per i giovani divenendo cosi un campionato ancor più incerto ed interessante.

    Antonino Ragusa |© Maurizio Lagana/Getty Images
    La scorsa stagione rubò la scena a tutti il piccolo faraone El Shaarawy sbocciato nelle giovanili del Genoa ed impostosi per qualità nel Padova di Dal Canto. Con la stagione trionfale si è poi guadagnato la maglia dei campioni d’Italia e adesso in rossonero pare stia lavorando per continuare a stupire. Quest’oggi però vi vogliamo parlare di un altro talento che con El Shaarawy ha condiviso il passato, vincendo scudetto e supercoppa con la Primavera del Grifone, e potrebbe avere il futuro in comune. Stiamo parlando di Antonino Ragusa, attaccante, seconda punta o esterno che a suon di gol e prestazioni sta imponendo il suo nome agli organi di stampa conquistando il pubblico di Reggio Calabria. Ragusa lo scorso anno fece innamorare i tifosi della Salernitana dispuntando un grandissimo campionato in Lega Pro e perdendo la promozione solo nella finale play-off contro l’Hellas Verona. Forse meno forte tecnicamente rispetto al faraone ha però dalla sua una maggiore duttilità e una intelligenza tattica che lo rende prezioso per ogni allenatore. Siciliano di nascita ha convinto prima il Treviso prima di finire nel radar del Genoa che in serie B vanta tantissimi prospetti interessanti ma pare sia sotto osservazione del Milan. La cessione in rossonero pare poteva avvenire già nella scorsa stagione ma poi si preferì attendere, gli ottimi rapporti tra Preziosi e Galliani danno però ancora un diritto di prelazione ai rossoneri anche se di domenica in domenica aumenteno gli estimatori con osservatori di Fiorentina e Juventus già avvistati nelle tribune del Granillo. Breda si fida ciecamente di lui e i tifosi amaranto sperano che sia proprio il piccolo Ragusa il valore aggiunto come lo fu El Shaarawy lo scorso anno per il Padova. La Scheda Nome: Antonino Cognome: Ragusa Data di nascita: 27/03/1990 Luogo di nascita: Taormina (ME) Nazionalità: Italiana Ruolo: Attaccante, esterno Piede: ambidestro Altezza: 1,83 Peso: 78 Club di appartenenza: Genoa, in prestito alla Reggina La prima doppietta in serie B in Reggina-Pescara [jwplayer config=”240s” mediaid=”100902″] Il servizio con cui TuttoReggina.tv lo presentava questa estate [jwplayer config=”240s” mediaid=”100904″]

  • Verratti e Viola intervista doppia de Il Pallonaro

    Verratti e Viola intervista doppia de Il Pallonaro

    Abbiamo avuto modo grazie al lavoro di nostri due collaboratori (Luciano Rapa e Ippolito Gioia) di intervistare due tra i giovani più interessanti dell’ultimo campionato cadetto: Marco Verratti (5/11/1992) centrocampista e pezzo pregiato dell’organico del Pescara e Nicolas Viola (12/10/1989), il Pirlo dello Stretto, playmaker della Reggina.

    Il sondaggio di Sky sui migliori giovani della B li ha messi di fronte nelle semifinali e a vincere in quella occasione fu il calabrese che poi si aggiudicò anche la finalissima sul faraone El Shaarawy, giocatore del momento.

    Ciao Marco, ciao Nicolas, vi proponiamo oggi una intervista doppia. Tra i finalisti nel sondaggio Sky “come miglior giovani della B”, per entrambi il futuro sembra da protagonista. Ai mondiali in Russia sarete voi a guidare il centrocampo azzurro?

    Marco: Magari!!! Sarebbe un vero sogno, ma dobbiamo entrambi ancora lavorare
    molto e crescere.

    Nicolas: Grazie mille per le belle parole, mi auguro siano auspicio di anni sempre migliori, sarebbe per me il coronamento di un sogno arrivare in nazionale, per adesso penso solo a fare bene a Reggio Calabria.

    Che ne pensi dell’altro?

    M: E’ un giocatore fortissimo, ha fatto davvero bene in questa stagione.
    Ha un grande talento davvero

    N: sicuramente poter giocare insieme a Verratti sarebbe bello perchè lo reputo un giocatore molto interessante

    Come valuti la tua stagione?

    M: Positiva di sicuro. Una volta superati alcuni infortuni fastidiosi ho trovato continuità di impiego e rendimento, ma posso e devo fare ancora di più

    N: senza dubbio la mia stagione è stata positiva, bene la prima parte di campionato, per quanto riguarda il ritorno un calo iniziale per poi finire in crescendo

    Quale pensi sia la tua collocazione naturale?

    M: Quello di centrocampista puro è un ruolo che mi piace molto, già negli Allievi con mister Di Battista giocavo così. Ho modo di toccare molti palloni ed essere nel vivo del gioco, mentre da trequartista, che comunque è un ruolo che mi piace, si può essere più decisivi ma si fatica a trovare la posizione giusta durante la partita. Devo migliorare ancora molto sotto vari aspetti, nell’attaccare la porta ad esempio

    N: sono nato trequartista per poi finire quest’anno davanti alla difesa, penso che quest’ultimo sia il ruolo dove posso esprimere al meglio le mie qualita

    Quale tecnico ha inciso di più sulla tua maturazione?


    M:
    A molti allenatori sono grato, nonostante la mia giovane età: da Repetto che mi ha scoperto a Galderisi che mi ha lanciato in prima squadra. Comunque penso che quello che ha inciso di più è mister Di Francesco: mi sta aiutando a crescere specialmente sul piano tattico

    N: Ho avuto tecnici molto importanti partendo da Pillon che mi fece esordire a soli 18 anni in serie A, il successivo Novellino mi ha fatto crescere dandomi tanta fiducia, infine con Atzori è stato il primo anno in cui mi sono veramente messo in gioco, ricevendo alternativamente fiducia e qualche strigliata; è stato stimolante ed ho raggiunto la maturazione sperata

    Si parla di club importanti interessati a voi (Roma e Napoli per Verratti, Udinese, Fiorentina e Napoli per Nicolas). Meglio una big o un ambiente tranquillo per giocare e migliorarti?

    M: L’interesse di club importanti fa piacere ovviamente, ma credo che un altro anno qua a Pescara non possa farmi che bene. Vorrei rimanere almeno un altro anno qua dove ho la fiducia di tutto l’ambiente e posso crescere. Poi se c’è un progetto molto importante legato a me e le società trovano l’accordo bisognerà ragionarci su

    N: Per quanto riguarda il mercato non so ancora nulla, quando sarà necessario ne discuterò con la società e decideremo insieme.

    Vi ringraziamo della disponibilità e come augurio speriamo di reintervistarvi da Campioni del Mondo.

    Primo gol di Verratti in serie B
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    Primo gol di Viola in serie B

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  • Golden Boys: Andrea La Selva, dai dilettanti al Chievo Verona

    Golden Boys: Andrea La Selva, dai dilettanti al Chievo Verona

    Viene dai dilettanti, e più precisamente dall’Eccellenza abruzzese, uno dei prospetti più interessanti del calcio nostrano che ha concrete possibilità di entrare nel professionismo: stiamo parlando di Andrea La Selva, talentuoso centrocampista offensivo dell’A.S.D. Francavilla. Dopo i fasti del passato, quando il Francavilla militava costantemente in C1 sfiorando a più riprese l’approdo in Serie B negli anni Ottanta, il team giallorosso sta lentamente riproponendosi come una realtà interessante rilanciando un vivaio storicamente florido.

    Andrea La Selva (1993) | © figcabruzzo.it
    Andrea La Selva, (4 reti e tanta qualità in questa sua stagione d’esordio in prima squadra nel campionato regionale di Eccellenza), è il talento più in vista ed è ormai promesso sposo del Chievo nonostante su di lui avessero puntato gli occhi anche Frosinone, Albinoleffe e Pescara. Infatti il virgulto abruzzese è da qualche giorno ufficialmente un giocatore del Chievo Verona che ha raggiunto l’accordo con il Francavilla grazie anche al l’aiuto del procuratore Di Renzo. «Ringrazio il Francavilla, che si è mostrato estremamente disponibile», si legge nella nota ufficiale diramata dal sito ufficiale del club giallorosso. «In questa nuova avventura darò il massimo è un’opportunità importante e non voglio farmela sfuggire». Già selezionato nei mesi scorsi dalla Rappresentativa Nazionale Under 17 Dilettanti allenata da mister Giancarlo Magrini, La Selva ha fatto parte della spedizione abruzzese al Torneo delle Regioni nella rappresentativa Juniores allenata dal tecnico Cialini. La Selva è una mezzapunta impiegabile anche da esterno offensivo e, data la giovanissima età (è infatti classe 1993), sarà inserito nella squadra Primavera del team scaligero presieduto da Campedelli. Altri due elementi del vivaio giallorosso sono appetiti da squadre professionistiche: il portiere classe ’94 Valerio Spacca dal Sassuolo ed il difensore centrale Stefano Miccoli, anche lui ‘94, dal Pescara.

  • Il Milan alla ricerca dei Golden Boys del prossimo decennio

    Il Milan alla ricerca dei Golden Boys del prossimo decennio

    Piccoli campioni crescono per diventare i fuoriclasse del domani: il Milan è alla ricerca dei nuovi Nesta ed Inzaghi su tutto il territorio nazionale per porre le basi, con largo anticipo, ai trionfi del domani. Lungimiranza, pazienza e competenza contraddistinguono questa opera di scouting che può portare il team più titolato al mondo, nel corso dei prossimi anni, a formare una cantera sul modello di quella straordinaria del Barcellona. All’interno di questa politica si inserisce il progetto “Milan Junior: crescere insieme ai grandi campioni” che il sodalizio di Via Turati ha inaugurato tempo fa con tantissime squadre affiliate in ogni dove dello stivale Tricolore.

    In Abruzzo, in tal senso, è attiva la ASD Gladius Pescara 2010 che sta portando avanti il progetto con ottimi risultati. La società adriatica il 30 Maggio alle ore 16,30 presso Palazzo Baldoni in Piazza Indro Montanelli a Montesilvano (Pe) terrà una conferenza stampa nella quale, in rappresentanza dell’Ac Milan, sarà ospite dell’evento Maurizio Ganz, ex calciatore e testimonial ufficiale del club rossonero, il quale interverrà durante la conferenza in qualità di relatore per illustrare e presentare il progetto Milan Junior, ed inoltre anticipare l’unico “Milan Junior Camp” d’Abruzzo, che si svolgerà dal 26 Giugno al 02 Luglio 2011 in Montesilvano, presso il campo “G. Speziale. Piccoli campioni crescono, ed il Diavolo Rossonero, calcisticamente parlando, è pronto ad accoglierli!

  • Esordi, promesse e speranze: cinque nomi da ricordare

    Esordi, promesse e speranze: cinque nomi da ricordare

    Il finale di campionato nelle partite in cui erano coinvolte le squadre per cui i verdetti erano già scritti, ha dato spazio ad alcune giovani promesse del nostro calcio, baby dalla belle speranze e dal futuro incerto, schiacciati come sempre dalla concorrenza interna dei big e degli stranieri, giudicati più affascinanti, e perciò spesso costretti a ” farsi le ossa ” lontano dal grande calcio, per vedere poi spesso ridimensionate le proprie ambizioni, in parallelo con la filosofia dominante nel nostro Paese, anche in altri settori, tale che ” non c’è spazio per i giovani “.

    Ieri, però, hanno avuto il loro momento di gloria alcuni come Filippo Boniperti, Francesco Grandolfo, Nicola Leali, Mattia Perin e Lorenzo Tassi, in ordine rigorosamente alfabetico, ed è giusto far luce sulle loro caratteristiche e sul loro curriculum, per capire meglio quali siamo le loro potenzialità e le loro prospettive.

    Filippo Boniperti è nipote d’arte, ed ha intrapreso la carriera calcistica come il celebre nonno, presidente onorario della Juventus. E’ un classe 1991 ed è cresciuto a pane e Juventus, fin dai pulcini, passando poi per la Berretti e la Primavera, rifiutando nel frattempo di passare ai cugini granata del Toro, in estrema coerenza con i valori bianconeri.

    E’ un esterno offensivo, che può giocare sia da centrocampista che da seconda punta, dotato di buone doti fisiche (180 per 74 kg), e di buone doti tecniche sia di destro che di sinistro, oltre che di un buon dribbling.

    Nel corso di Juventus-Napoli di ieri sera, ha compiuto il suo debutto in serie A, entrando per sostituire Simone Pepe, 50 anni dopo l’ ultima apparizione in campo di nonno Giampiero che, sicuramente, avrà seguito con orgoglio il suo erede.

    Per Francesco Grandolfo del Bari, l’ esordio in serie A è stato ancora più indimenticabile, in un pomeriggio perfetto, da ricordare e raccontare: tripletta al Bologna per l’attaccante classe 1992, che, oltre all’ ottima vena realizzativa, mette in mostra buone doti tecniche che all’ età di 15 anni già gli consentivano di realizzare 150 palleggi di seguito, per ben 2 minuti, ed una personalità non indifferente che gli consente di mantenere freddezza e lucidità e di mantenere a freno l’ emozione, nonostante i suoi soli 18 anni.

    Gioca in porta, invece, Nicola Leali, classe 1993, in forza al Brescia ma appetito da molti grandi club, che intravedono in lui un grande potenziale, da numero uno assoluto, come Gigi Buffon per intenderci: i due sono anche conterranei, di Castiglione delle Stiviere Leali, di Carrara Buffon, distanti solo tre ore di macchina. Il paragone è sicuramente molto impegnativo, ma il portierino ha già esordito in serie A dimostrando buona personalità. Piace soprattutto a Napoli e Juventus, ed il dirigente bresciano, oltre che ex allenatore, Gigi Maifredi lo definisce “regale”, sottolineandone, poi, la straordinaria correttezza ed educazione, doti che lo porteranno secondo Maifredi” a far la storia del calcio italiano “.

    Nel Brescia ha esordito anche Lorenzo Tassi, 16 anni e tre mesi, classe 1995, che dopo Andrea Pirlo (che ha debuttato con le rondinelle a 16 anni e 2 giorni) è l’ esordiente più giovane del Brescia. Singolare che sia entratper sostituire il 37 enne Emanuele Filippini, bamdiera della società. Passaggio di consegne simbolico, fra il vecchio ed il nuovo, accendendo i riflettori su un ragazzo promettente, molto serio e posato a detta di chi lo conosce, e che già si è guadagnato la fama di talismano “anti Bergamaschi”, per la sua rete decisiva nel derby con l’Atalanta con la maglia degli Allievi nazionali del Brescia.

    Un altro baby portiere, Mattia Perin, ha esordito ieri con la maglia del Genoa dal primo minuto nel match contro il Cesena, mostrando un buon talento ed una grande freddezza, dote fondamentale per un portiere, che gli ha permesso di compiere un intervento importante dopo solo un minuto di gioco, da portiere esperto e navigato, nonostante i suoi 19 anni, e che mostra una dote ulteriormente importante per un portiere, ossia l’ estrosità: nella partita contro la Roma, durante il riscaldamento, è stato filmato mentre era impegnato a palleggiare con un chewing gum. Originale, senz’ altro.

    Al termine della gara con il Cesena, però, ha rivelato come l’ emozione fosse il sentimento prevalente, ringraziando iol tecnico per l’ occasione che gli ha concesso, oltre che i compagni ed i tifosi e la società. Probabilmente per la prossima stagione andrà in prestito altrove per fare esperienza, ma ha dichiarato di fidarsi completamente della società e del presidente Preziosi, nella speranza di far presto ritorno a Genova.

    Cinque nomi, dunque, che sarebbe bene annotare per molti grandi club, evitando di lasciarli scappare altrove, ed evitando di farli intristire in provincia per troppo tempo. Il futuro è dei giovani e, per questo, bisogna credere in loro non soltanto quando le partite non hanno più nulla da chiedere alla classifica, ma responsabilizzandoli nel corso di match importanti.

    Anche in chiave Azzurra la loro valorizzazione, oltre che di tanti altri talentini, potrebbe essere una chiave fondamentale, in un processo di necessario rinnovamento e ringiovanimento, che consenta di programmare cicli ad ampio spettro temporale, valorizzando i “prodotti” dei vivai made in Italy.