Tag: Glasgow Rangers

  • Juventus ospite dei Rangers. Torna Asamoah, Vucinic recupera

    Juventus ospite dei Rangers. Torna Asamoah, Vucinic recupera

    La missione-Glasgow della Juventus è iniziata con lo sbarco in terra scozzese, alla vigilia del match degli ottavi di andata di Champions League contro il Celtic in programma domani sera alle 20.45. In mattinata si è svolta la prima seduta di allenamento in casa degli odiati “cugini” Rangers, al Murray Park in una cornice caratterizzata da freddo gelido e temperature prossime allo zero, con le colline innevate vicino al campo d’allenamento. Ma non sarà il clima rigido a spaventare la Juventus di mister Antonio Conte, galvanizzata dal successo contro la Fiorentina in campionato ed, ora, totalmente proiettata al fondamentale impegno europeo, che può valere una mezza stagione. Piuttosto, il fattore campo potrà essere un elemento da considerare con attenzione, anche perchè è risaputo che il tifo del Celtic è fra i più calorosi e rumorosi d’Europa, e ne ha già dato prova in altre circostanze, come nel caso del match di Champions contro il Barcellona, e che in queste ore negli ambienti del Celtic si è registrato un certo malumore per la decisione della Juventus di andare ad allenarsi nell’impianto degli acerrimi rivali dei Rangers.

    Juventus ospite dei Rangers, torna Asamoah  e Vucinic recupera | © Andreas Solaro/Getty Images
    Juventus ospite dei Rangers, torna Asamoah e Vucinic recupera | © Andreas Solaro/Getty Images

    Ma, contesto infuocato a parte, l’aspetto essenziale su cui focalizzarsi è cercare di capire quali saranno gli uomini che mister Conte sceglierà per la battaglia del Celtic Park. Buone notizie provengono dal ritorno di Asamoah, reduce dalla Coppa d’Africa, tra i disponibili considerando che è riuscito a imbarcarsi sul volo Johannesburg-Londra per poi proseguire alla volta di Glasgow e raggiungere la squadra, che non vedeva dal 21 Dicembre scorso, ossia dall’ultima gara di campionato del 2012, quando la Juventus vinse contro il Cagliari sul neutro di Parma. Da allora, la sua assenza si è molto avvertita anche perchè era complesso sostituire un calciatore con le sue caratteristiche sulla fascia: il rientro di Asamoah, dunque, stanchezza del viaggio a parte, è una manna dal cielo per Conte che potrebbe decidere anche di schierarlo da titolare dopo aver valutato le sue condizioni fisiche, ancor di più perchè De Ceglie ha riportato una lesione di primo-secondo grado al muscolo semitendinoso della coscia destra e non sarà, quindi, disponibile.

    Oltre ad Asamoah, la notizia confortante per Conte giunge dall’infermeria bianconera, con Mirko Vucinic che sembra aver smaltito completamente il piccolo fastidio al ginocchio riportato nella gara contro la Fiorentina di sabato scorso e, pertanto, potrebbe partire titolare in attesa di capire chi sarà il suo compagno di reparto: Matri o Giovinco? Dopo la rete segnata contro i Viola (senza scarpetta, ndr) che ha fatto seguito al gol contro il Chievo sono in crescita le quotazioni di Matri, anche perchè dal punto di vista delle caratteristiche fisiche sembra meglio adattarsi a fronteggiare un confronto corpo a corpo con la difesa scozzese rispetto alla Formica Atomica.

    In difesa, ritorna Leonardo Bonucci – che in campionato ha “riposato” per due giornate per scontare la squalifica – al fianco di Barzagli e Martin Caceres, mentre il centrocampo sarà quello “ideale” con Vidal, Pirlo e Marchisio. In tal senso, dovrebbero giungere conferme sugli intenti di mister Conte durante l’allenamento di rifinitura, previsto alle ore 18 italiane (17 locali) al Celtic Park, lo stadio che domani sera sarà tutto esaurito e si prevederà quasi interamente bianco verde, in un’assordante bolgia che tenterà di intimorire la Juventus. I nervi saldi e la totale concentrazione, dunque, saranno un imperativo fondamentale per la Signora.

  • Giornalista giapponese, 10mila km per vedere i Rangers. Gara rinviata

    Giornalista giapponese, 10mila km per vedere i Rangers. Gara rinviata

    Che mondo sarebbe senza giapponesi? Poca tecnologia, niente play station e Pes non sarebbe mai esistito (naturalmente per i fan del gioco Konami). Ma non vogliamo parlare delle loro idee sempre innovative, della loro capacità di risollevarsi davanti ai disastri e della loro immensa simpatia, bensì tratteremo di un caso che ha dell’incredibile. Un giornalista giapponese, tifosissimo dei Rangers ed esperto del calcio scozzese avendo seguito i rivali del Celtic per quattro anni nel periodo in cui il fantasista Nakamura (con un passato a Reggio Calabria) deliziava la Scozia con la sua classe, ha deciso di affrontare un lungo viaggio per poter assistere ad una gara della propria squadra del cuore, che quest’anno gioca nella Terza Divisione dopo il fallimento estivo. Daisuke Nakajima sarà riuscito ad assistere alla partita?

    Il viaggio – Partenza da Tokyo, arrivo a Moray con 14 ore di volo, sosta ad Edimburgo per la notte e 5 ore di treno il giorno seguente per raggiungere la meta. Elgin, città che avrebbe ospitato la sfida tra la squadra locale e i Glasgow Rangers.

    Rangers
    Rangers in azione in una gara di questa stagione © Jeff J Mitchell/Getty Images

    La scoperta – Durante il viaggio in treno, il giornalista giapponese, leggendo un giornale scozzese si è reso conto che la partita non si sarebbe disputata a causa di un rinvio predisposto dalle autorità del piccolo paese scozzese per problemi di ordine pubblico. Infatti, il presidente dell’Elgin ha pensato bene di approfittare dell’arrivo di una nobile decaduta come i Rangers per aumentare il prezzo dei biglietti e vendendone circa mille in più rispetto all’effettiva capienza del piccolo impianto del club.

    Tanta delusione nel volto di Nakajima, pronto a riaffrontare il viaggio inverso (ben 10 mila chilometri) con sciarpa al collo e taccuino da giornalista in mano, per tornare in Giappone. Ma, i dirigenti dei Rangers, scoperta la disavventura del giapponese ha invitato lo stesso Daisuke a visitare la sala trofei all’interno dello stadio della società, l’Ibrox Stadium, definita “fantastica ed emozionante” dal giornalista orientale.

    Un finale a lieto fine per il simpatico giapponese, che si è fatto immortalare dalle maggior testate giornalistiche britanniche con la sciarpa bianco rossa e blu e un sorriso quasi contagioso. Stanchezza per i 10 mila chilometri? No, solo tanta passione per il proprio lavoro e per seguire la squadra del cuore.

  • Glasgow Rangers “The end”, esclusi da Scottish Premier League

    Glasgow Rangers “The end”, esclusi da Scottish Premier League

    Non c’è storia che tenga, non c’è passato glorioso che permetta di evitare tutto ciò: il club più titolato al mondo, fondato nel 1872 e con ben 114 titoli in bacheca, non esiste più. Era già nell’aria da tempo, ma ora la notizia ha il sapore secco e inappellabile dell’ufficialità. I Glasgow Rangers, infatti, sono stati esclusi dalla Scottish Premier League, il campionato scozzese, a causa di gravissimi problemi finanziari e, dunque, nella prossima stagione con tutta probabilità saranno iscritti al campionato di terza divisione, considerando che, dopo la proposta di iscrizione in seconda divisione, 11 club su 30 si sono schierati contro tale circostanza.

    Per tal ragione, la proposta sarà nuovamente sottoposta a voto, il prossimo 12 Luglio, ma l’esito negativo sembra praticamente scontato così come accaduto nel caso del “primo atto” della vicenda, quando la Scottish Premier League aveva escluso con riserva i Glasgow Rangers, affidando la scelta definitiva al voto dei rappresentanti degli altri club, che si sono orientati verso un “no” .fermo e deciso alla riammissione, senza sconti nè privilegi legati al blasone del club: un orientamento all’insegna della linea dura, dunque, o meglio “hard line” come l’hanno definito i quotidiani britannici.

    Glasgow Rangers | © Clive Brunskill/Getty Images

    Prima di porre in liquidazione il club, però, si era provato ad evitare tale situazione con il tentativo in extremis da parte di Charles Green, ex proprietario dello Sheffield United, per tentare di riappianare il buco di ben 93.5 milioni di euro di debiti nei confronti del fisco britannico, ma non è stato sufficiente: il piano di rientro proposto, infatti, è stato rigettato e la società è stata, appunto, messa in liquidazione, con la successiva costituzione di un nuovo consorzio – guidato dallo stesso Charles Green – che ha acquistato gli assets della società per la cifra di 6 milioni di euro circa.

    Cancellati i Glasgow Rangers,  che nello scorso campionato 2010-2011 avevano vinto il loro ultimo scudetto, di riflesso non esisterà più il derby con gli storici rivali del Celtic Glasgow, quello che veniva denominato “Old Firm“.

    Una situazione che, dunque, per cause di forza maggiore andrà ad interrompere il consolidato duopolio, che – dal 1985 (anno in cui il titolo venne conquistato dall’Aberdeen dell’allora giovane Alex Ferguson, ndr) ad oggi – ogni anno ha visto o il Celtic  o i Rangers conquistare il titolo scozzese, in una monotona quanto affascinante alternanza, che ha regalato agli stessi Rangers ben 54 titoli di Scozia complessivi.

    I rivali storici del Celtic, peraltro, hanno votato contro la riammissione dei Rangers, motivando con dovizia di particolari la loro decisione sul sito ufficiale del club, mirando a sottolineare come “la decisione di negare ai Rangers l’iscrizione alla prossima Scottish Premier League sia importnatissima, perchè il Celtic ha un piano strategico ed economico indipendente dalle sorti degli altri club”. 

    Nonostante ciò, però, l’esclusione dello storico club dalla serie A scozzese comporterà un inevitabile effetto boomerang negativo sul campionato, che costringerà tutti gli altri club ad “unire le forze” in una necessaria sinergia per tentare di non far calare drammaticamente i ricavi commerciali dell’intero movimento, connessi al “venir meno” di uno dei club di maggiore appeal anche a livello internazionale, che porterà sicuri effetti negativi anche a livello di introiti da merchandising.

  • Glasgow Rangers fuori dal calendario, fallimento più vicino

    Glasgow Rangers fuori dal calendario, fallimento più vicino

    Continua a navigare in brutte acque la storia calcistica dei Glasgow Rangers, lo storico club Scozzese infatti non è stato inserito nel calendario della prossima stagione della Scottish Premier League (la serie A locale). La questione è nota da diversi mesi: gli scozzesi sono sommersi dai debiti nei confronti del fisco britannico per un ammontare di circa 110 milioni di euro. Il club era in amministrazione controllata dallo scorso 14 febbraio e, sempre a causa dei debiti, era stato già sanzionato con 10 punti. Recentemente il piano di rientro presentato da Charles Green, ex amministratore delegato dello Sheffield United, è stato rigettato, fallendo così l’ultimo tentativo per salvare una leggenda del calcio scozzese ed europeo.

    Alle radici del tracollo un’amministrazione poco attenta alla questione economica, basti pensare che la società faceva i conti con un monte ingaggi elevato per le proprie possibilità (30.000 euro il salario medio alla settimana per i calciatori dei Rangers). I calciatori, cercando di andare incontro alle difficoltà del club, hanno preferito ridursi lo stipendio passando dal 25% al 75%. Tuttavia, se non si presenterà alcun compratore il Glasgow rischia di scomparire.

    Glasgow Rangers © Ian Walton/Getty Images

    Indiscrezioni vogliono che il proprietario della squadra inglese di rugby dei Sale Sharks, Brian Kennedy, sarebbe disposto ad acquistare la società per salvare i Rangers. Nella peggiore delle ipotesi di trovare qualcuno disposto a salvare il club, i Rangers dovranno ripartire dalla quarta serie e cambiare nome dopo un secolo e mezzo di onorata carriera. Nell’ipotesi contraria invece i Rangers saranno riammessi e potranno esordire il 4 agosto in casa del Kilmarnock.

    Fondato nel 1873, quello dei Rangers e uno tra i più antichi del mondo. In Scozia ha scritto la storia del calcio vantando un palmares che consta di 54 scudetti, 33 Coppe di Scozia, 27 Supercoppe scozzesi e 1 Coppa delle Coppe. L’ultimo scudetto risale alla stagione scorsa, mentre nell’ultimo campionato disputato, nonostante la penalizzazione di 10 punti, hanno chiuso la stagione al secondo posto in classifica.