Tag: giuseppe signori

  • Calcioscommesse, Ilievski parla di Sculli, Signori e Serie A truccata

    Calcioscommesse, Ilievski parla di Sculli, Signori e Serie A truccata

    Altra puntata del calcioscommesse, stavolta particolarmente inquietante. Nei giorni scorsi Repubblica ha raggiunto in Macedonia Ilievski, che insieme a Gegic fa parte del cosiddetto gruppo degli zingari. Sconcertanti le dichiarazioni del latitante numero uno dello scandalo scommesse, che fra gli altri tira in ballo il calciatore del Genoa Sculli e Beppe Signori. Ilievski stravolge ciò che si era pensato fino ad oggi, addossando ogni colpa agli stessi calciatori di Serie A e B. Le procure di Cremona e Bari avranno senz’altro letto quanto sostenuto dallo “Zingaro” e le indagini potrebbero avere una svolta clamorosa nei prossimi giorni.

    NOI? NO, I CALCIATORI – Ilievski è come una trota che risale il fiume controcorrente. A chi gli dice che con la sua organizzazione combinava le partite in Italia, risponde che in realtà sono gli stessi calciatori fra di loro a truccarle, per poi vendere le informazioni a chi come lui cerca delle “dritte” sicure per investire grosse somme di denaro. Durante l’intervista chiarisce come ci siano 30 calciatori realmente affidabili, di cui il 90% gioca in Serie B, ed il restante 10% nella massima serie. Oltre alle percentuali tira in ballo anche i nomi di alcuni di questi ed elenca nel dettaglio le squadre.

    SCULLI – E’ Giuseppe Sculli il primo nome tirato in ballo da Ilievski, durante l’intervista rilasciata a Repubblica presso la cittadina di Skopje. In relazione alla partita Lazio-Genoa (conclusasi con il risultato di 4-2), lo Zingaro spiega come a truccare la partita sia stato lo stesso ex giocatore biancoceleste “insieme ad altri suoi amici di Genova”. Secondo quanto affermato da Ilievski, non sarebbe quindi coinvolto il vice-capitano della Lazio Mauri, come sospettato dagli stessi inquirenti.

    RISPOSTA LAZIO – Ferma la condanna della società laziale in merito alle affermazioni dello Zingaro, con il direttore sportivo Tare che si dice assolutamente sereno e tranquillo, riponendo grande fiducia nelle decisioni che da qui a poco verranno prese dalle procure di Cremona e Bari.

    SIGNORI – E’ poi il turno di Beppe Signori, al quale viene affibbiato l’appellativo di boss del calcioscommesse in Italia. Dichiarazioni che vanno prese con le pinze, trattandosi di semplici confidenze rilasciate ad un giornalista e non di atti processuali. Lo stesso legale dell’ex attaccante biancoceleste ha tenuto a precisare che il proprio assistito non ha mai incontrato né parlato con Ilievski, rimanendo a completa disposizione della magistratura affinché venga dimostrata la sua totale estraneità ai fatti. L’avvocato di Signori ha poi minacciato di querelare qualsiasi testata che avesse accostato il nome della bandiera del Bologna allo scandalo scommesse.

    massimo cellino | © Enrico Locci/Getty Images

    SEI SQUADRE “AFFIDABILI” – Infine Ilievski ha dichiarato di aver scommesso sulle partite di alcune squadre in particolare, grazie alle quali (citando testualmente) avrebbe fatto “un mucchio si soldi”. Queste squadre sono Sampdoria, Cagliari, Siena, Chievo, Lecce, Bari. Anche in questo caso dichiarazioni da prendere con le molle, e smentite che non si sono fatte attendere. In particolare si registra l’amarezza con cui il presidente sardo Cellino ha appreso l’intervista di Repubblica, ricordando come anche in passato Ilievski avesse fatto il nome della società rossoblu, con le indagini della procura che già allora avevano dato un esito completamente negativo.

    Spetterà ora agli inquirenti se credere o meno alle parole che giungano da Skopje. In caso venissero confermate, per la Serie A si tratterebbe forse del punto più basso mai raggiunto nella sua storia.

  • Signori libero ma Erodiani lo incastra

    Signori libero ma Erodiani lo incastra

    Nuove indiscrezioni dagli interrogatori sullo scandalo scoomessopoli che includono nelle indagini altre partite di serie A. In particolare, Genoa – Lecce era finita nel mirino degli “Zingari” che avevano anche fissato il prezzo per corrompere i giocatori salentini, al costo di 200 mila euro. Per essere rassicurati circa il buon esito dell’ “operazione”, volevano però contattare tramite Skype, in videochiamata, Corvia.

    Giuseppe Signori | OLIVIER MORIN/Getty Images
    Il portiere Paoloni, allora, decise di fingersi Corvia, ma i calciatori si accorsero che non aveva lo stesso tatuaggio dell’attaccante e l’”accordo” sfumò per questo motivo. Dalle intercettazioni, inoltre, pare emergere anche il coinvolgimento di Gigi Sartor, ex calciatore, con un ruolo di “contabile” nel gruppo dei Bolognesi, anche se – almeno per ora – non risulta iscritto nel registro degli indagati. Intanto, dopo due settimane di  detenzione, l’ex stella del Bologna e della Lazio, Beppe Signori, è ritornato in libertà, poichè il gip Salvini ha comunicato la fine dell’inchiesta legata al coinvolgimento dei Bolognesi, con la conferma delle accuse rivolte ai protagonisti, anche se sono state fermamente negate da Beppe Signori. I suoi commercialisti ed Erodiani stesso, però, hanno rivelato come il gruppo dei Bolognesi, con Signori in testa, ogni anno stanziasse somme considerevoli per la corruzione dei giocatori e che consentissero di “manipolare” almeno sette o otto match all’anno. Le somme in questioni sono assolutamente considerevoli: circa 300 mila euro all’ anno per la serie A, circa 120 mila per la serie B e circa 40- 60 mila per la Lega Pro. Inoltre, i Monopoli di Stato hanno segnalato altre trentasei partite sospette di combine, di cui quelle in serie A sarebbero almeno sei: Chievo-Catania, Atalanta-Cagliari, Bologna-Catania, Inter-Chievo, Udinese-Bari e Chievo-Samp.

  • Calcio scommesse, spuntano 400 mila euro che inguaiano Signori

    Calcio scommesse, spuntano 400 mila euro che inguaiano Signori

     

    Calcio Fan PageProcedono con una certa intensità gli interrogatori ai “protagonisti” dello scandalo calcio scommesse nel nostro calcio, ogni giorno emergono nuovi particolari della triste vicenda che ha visto coinvolti diversi giocatori in attività, ex calciatori, dirigenti e agganci estranei al mondo del calcio che costituivano una vera e propria organizzazione.

    Ieri è stato ascoltato dalla Procura di Cremona il commercialista Francesco Giannone, arrestato nei giorni scorsi dalla Squadra Mobile della città lombarda, che durante il suo interrogatorio ha confessato agli inquirenti che lo studio bolognese dove praticava la sua attività insieme al socio Manlio Bruni, quest’ultimo agli arresti domiciliari, era il quartier generale da dove venivano pianificate le giocate insieme all’ex bomber di Lazio e della Nazionale Beppe Signori che sarebbe a capo dell’organizzazione ridenominata la “cricca dei bolognesi”.

     

    Inoltre lo stesso commercialista ha rivelato anche che per evitare di lasciare “tracce” del denaro, le indicazioni sulle scommesse venivano impartite attraverso una rete di agganci verso gli emissari di Singapore da dove poi venivano effettuate le puntate vere e proprie. Proprio nel suo studio di Bologna sono stati ritrovati assegni e titoli per una cifra che ammonta a 400 mila euro destinati alle puntate che inchioderebbero Signori che in settimana dovrà comparire nuovamente in Procura e rispondere alle domande degli inquirenti. La situazione del bomber insomma non è delle migliori e il denaro ritrovato sarebbe la prova schiaccinate dell’esistenza dell’organizzazione che alterava diversi risultati tra Serie A, B e Lega Pro con lo scopo di arricchirsi.

  • Arrestato Beppe Signori, il bomber e il calcio scommesse

    Arrestato Beppe Signori, il bomber e il calcio scommesse

    Il calcio scommesse è il male del calcio moderno, la possibilità di controllare l’esito delle partite, di modificare il naturale corso di un campionato alletta chi, avendo le mani in pasta, può generare guadagni semplice e senza dare troppo nell’occhio.

    Nel corso degli anni abbiamo spesso assistito a scandali che coinvolgono personaggi noti al mondo pallonaro, ma forse all’idea di un calcio manovrato e corrotto, da sportivi veri, non vogliamo mai abituarci. Le nostre certezze, o presunte tali, vacillano però questa mattina quando rimbalza la voce dell’arresto di Beppe Signori, si proprio Beppegol il bomber dalla faccia pulita fino ad oggi incubo solo dei portieri costretti spesso a dar le spalle al campo per recuperare la palla in rete.

    L’ex attaccante di Lazio, Bologna e ovviamente della Nazionale stando alle indagini della squadra mobile di Cremona era parte integrante di una vera e propria organizzazione criminale messa in piedi per condizionare l’esito delle partite. Chi ha condotto l’indagine ritiene che anche in quest’ultimo campionato “la banda” composta da circa 30 elementi tra cui il difensosore dell’Ascoli Vittorio Micolucci, il centrocampista Vincenzo Sommese e Gianfranco Parlato, ex giocatore di Serie B e C e attualmente collaboratore del Viareggio, sia riuscita a condizionare l’esito di qualche incontro sopratutto in B e Lega Pro.

    L’indagine nata a metà novembre del 2010 in seguito all’intossicazione di alcuni giocatori della Cremonese dopo l’assunzione di bevande alterati da qualche membro dell’organizzazione proprio per condizionare la gara. Signori, che da qualche tempo ricopriva la carica di opinionista di Mediaset Premium, adesso si trova agli arresti domiciliari.
    foto gazzettadellosport

  • Il Foggia riparte da Casillo e Zeman. I tifosi sognano “Zemanlandia”

    Il Foggia torna nelle mani dell’imprenditore napoletano Pasquale Casillo e come quindici anni fa in panchina torna il boemo Zdenek Zeman. Erano gli inizia degli anni ’90 quando a Foggia imperversava la “Zemanlandia”, il giocattolo spettacolare creato dall’irriverente tecnico che lanciò lo spettacolare tridente formato da Rambaudi-Signori-Baiano.

    A confermare il buon esito della trattativa è l’avvocato di Casillo, Mario Antonio Ciarambino, l’accordo prevede gli accordi, che la vecchia proprietàha accettato di accollarsi 800mila euro, mentre gli altri 400mila saranno a carico dei nuovi proprietari.

    Con Casillo e Zeman torna anche il ds Pavone e Foggia può iniziare a sognare i fasti di un tempo.

    Il cammino verso la A
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    I gol più belli del Foggia dei Miracoli
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