Non inizia nel migliore dei modi il cammino in Europa League della Lazio. La squadra di Reja nella partita d’esordio della nuova edizione della competizione impatta all’Olimpico 2-2 rischiando addirittura il ko. I biancocelesti infatti, passati in vantaggio con Cissè (rigore) si fanno rimontare da due reti di Wesley (il secondo su penalty) rimanendo anche con un uomo in meno per l’espulsione di Zauri. A 20 minuti dal termine del match ristabilisce l’equilibrio Sculli per il 2-2 definitivo.
Esordio deludente per la Lazio nella prima giornata di Europa League. La squadra di Edy Reja non va oltre un 2-2 contro i rumeni del Vaslui di una vecchia conoscenza del nostro calcio Adailton, pari acciuffato peraltro in inferiorità numerica grazie ad un colpo di testa di Sculli a 20 minuti dal termine dopo aver chiuso la prima frazione di gara in vantaggio.
Ampio turnover nelle fila dei biancocelesti con Diakitè, Zauri, Gonzalez, Rocchi, alla ricerca del suo 100esimo gol con la Lazio, e appunto Sculli al posto di Konko, Biava, Hernanes, Klose e all’infortunato dell’ultimo momento Mauri ma, nonostante la formazione rimaneggiata, il tecnico Reja non rinuncia a Cissè che va ad agire sul fronte destro dell’attacco.
Il primo tempo è di marca biancoceleste, i capitolini si fanno vivi dalle parti di Cerniauskas in più di un’occasione con l’attaccante francese ispiratore delle manovre offensive dei padroni di casa.
Al 35′ Rocchi penetra in area e si procura il calcio di rigore che Cissè trasforma con freddezza, è l’1-0 per la Lazio che rientra negli spogliatoi con la consapevolezza di poter arrotondare il punteggio nella seconda frazione di gioco e portare a casa il riultato.
Ma gli uomini di Reja non hanno fatto i conti con l’orgoglio del Vaslui che vengono così schiacciati nella propria metà campo: la formazione rumena pareggia di testa con il brasiliano Wesley al 60′ sugli sviluppi di un calcio di punizione calciato dall’ex Parma,Verona, Genoa e Bologna Adailton. La luce nella testa dei laziali si spegne e, dopo un errore della retroguardia di Reja che sbaglia il fuorigioco, Zauri è costretto al fallo da ultimo uomo su Temwanjera meritandosi il rosso diretto, il Vaslui raddoppia su calcio di rigore trasformato ancora da Wesley. La follia laziale per fortuna dura poco perchè, anche se in inferiorità numerica, Sculli trova l’angolo giusto su un cross di Cissè riportando il risultato in parità. Reja comunque non è soddisfatto e corre ai ripari inserendo Konko per lo sfiancato Alvarez, per una maggiore spinta offensiva, ed Hernanes per Sculli (poco prima era entrato anche Kozak per lo spento Rocchi). Ed è proprio il gigante ceco che sfiora il 3-2 colpendo la traversa da due passi di testa dopo una palla non trattenuta dell’estremo difensore rumeno.
Finisce così 2-2, un risultato non positivo per la Lazio che tra due settimane volerà a Lisbona per affrontare lo Sporting che ha espugnato Zurigo per 2-0. Serve tornare dalla capitale lusitana con un risultato utile.
Domenica sera nel posticipo dell’Olimpico tra Lazio e Palermo, Giuseppe Sculli ha rubato la scena prima con la doppietta della vittoria poi, per una misteriosa allergia che lo ha costretto al trasporto in ospedale per le prime cure mediche e gli accertamenti del caso. Si è parlato di una possibile allergia all’erba dell’Olimpico o alla vernice usata per delimitare la superficie del campo.
Ad appena quattro giorni di distanza a Kiev Mario Balotelli sembra aver riportato gli stessi sintomi e dopo il primo tempo è ritornato in campo in lacrime chiedendo poi la sostituizione al 57′. Mancini nel post partita nel commentare la sconfitta ha svelato “Ha avuto una reazione allergica e la sua faccia ha iniziato a gonfiarsi, anche se non so onestamente il perché… Tutto è successo proprio una decina di secondi prima che iniziasse la ripresa: io ero già in campo e non ho visto arrivare Mario…”.
Ovviamente non ci possono esser legami tra Sculli e Balotelli se non l’esser italiani ma almeno per una volta sarebbe giusto andare fino in fondo al problema e svelare l’arcano.
Doveva esser la partita del riscatto per una delle due squadre. L’ha vinta con pieno merito la Lazio grazie all’acume tattico del “gelido” Edy Reja illuminato nel preparare la partita ed evidenziare subito le crepe del 3-5-2 scelto da Cosmi per la prima sul suo Palermo.
Dai rosanero ci si aspettava uno scatto d’orgoglio e la rabbia agonistica dopo i sette gol incassati dall’Udinese ma la difesa resta ancora morbida come burro. Il mattatore dell’incontro è Giuseppe Sculli uno che di gol non ne fa tantissimi ma sempre importanti. L’attaccante calabrese infatti dopo la delusione del mancato passaggio in nerazzurro ha accusato per qualche tempo il colpo ma poi si è rialzato dimostrando carattere e temperamento.
La partita si chiude in appena diciotto minuti con Sculli abile a sfruttare le amnesie dfensive della coppia Cassani Munoz ma anche l’abilità di un Ledesma in condizione strepitosa. la partita poi si porta avanti in maniera lenta, con i padroni casa chiusi a salvaguardare il vantaggio e il Palermo senza mordente.
Gli aquilotti si riprendono il quarto posto e metteno il Napoli nel mirino arrivando nel migliore dei modi al confronto con i cugini della Roma. Per Cosmi il lavoro è in salita e le posizioni che contano iniziano ad esser distanti.
Questa volta i saluti sono reali Giuseppe Sculli saluta il Grifone e da domani sarà a disposizione di Edy Reja dopo aver firmato il contratto con la Lazio. La trattativa era nell’aria da giorni e trova la conferma dallo stesso attaccante calabrese intervenuto ai microfoni di lalaziosiamonoi.it “E’ tutto saltato, no scherzo, è fatta, sono della Lazio e domani mattina arrivo a Roma per le visite mediche”.
L’affare Sculli dovrebbe costare al presidente Lotito un pò meno di 3,5 milioni di euro ma resta da capire se la somma sarà pagata adesso o in estate e di conseguenza non è ancora chiaro la formula dell’accordo tra Genoa e Lazio.
Se Sculli sarà un’alternativa sugli esterni per il ruolo di attaccante in casa Lazio hanno capito di aver in casa la soluzione ottimale Libor Kozak, il giovane attaccante resterà con le aquile grazie al gol segnato ieri alla Samp ma anche per l’apporto che ha dato in termini di punti e prestazioni nelle occasioni in cui è stato chiamato in causa da Reja.
La Fiorentina, che molto abilmente aveva fatto saltare il trasferimento di Sculli alla Lazio quando sembrava ormai fatta, sta pensando seriamente ad uno scambio proposto dal Genoa: la società rossoblu infatti, constatato l’interesse viola per il giocatore, ha offerto l’esterno offensivo calabrese in cambio di Adrian Mutu.
Il ds toscano Corvino si era intromesso nell’affare Sculli offrendo al Grifone circa 3 milioni per il suo cartellino, bloccando così il passaggio del giocatore nella capitale. Il presidente ligure Preziosi, impegnato a ricostruire dalle fondamenta la sua squadra e dopo 24 ore di riflessione, ha risposto proponendo lo scambio con l’attaccante rumeno della Fiorentina attualmente fuori rosa.
Nonostante il patron Della Valle abbia ribadito a più riprese l’incedibilità di Mutu in Italia, la dirigenza viola, sempre alla ricerca di un esterno offensivo dopo il no del West Ham per Behrami, ci sta pensando e nei prossimi giorni potrebbe essere discusso lo scambio. Sculli, autore del gol, inutile, segnato all’Inter negli ottavi di Coppa Italia, non rientra nei piani di Ballardini che non lo ha praticamente mai utilizzato in campionato da quando siede sulla panchina genoana.
Si è bloccata improssivamente l’operazione che doveva portare Sculli alla Lazio. Quando i tasselli sembravano messi tutti al loro posto è arrivata una brusca frenata da parte del presidente del GenoaEnrico Preziosi che ha preferito prendersi un pò di tempo prima di effettuare lo scambio di prestiti con la società biancoceleste con Bresciano che sarebbe approdato così in Liguria.
Il ds laziale Tare stamattina dall’Hotel Hilton di Fiumicino dove era in programma l’incontro di metà stagione tra arbitri, dirigenti e allenatori di Serie A, si era detto fiducioso per il buon esito della trattativa e che le voci riguardanti un rifiuto di trasferimento di Bresciano erano assolutamente false.
Infatti pare che a complicare la trattativa sia stato l’inserimento in extremis della Fiorentina alla ricerca di un esterno d’attacco. Corvino sarebbe pronto ad offrire 3 milioni cash mentre Lotito contava in uno scambio alla pari. La posizione del presidente del Grifone potrebbe sbloccarsi se il numero uno biancoceleste decidesse di pareggiare l’offerta viola considerati gli ottimi rapporti esistenti tra i due rinforzati dall’affare Floccari. Sculli, richiesto espressamente dal tecnico Reja per dotarsi di una valida alternativa in attacco oltre ai già presenti Zarate, Floccari, Rocchi e Kozak, in questa stagione è rimasto ai margini della rosa genoana dopo l’ottima annata dello scorso anno che lo avevano portato ad un passo dal trasferimento all’Inter.
In estate era stata una delle regine del mercato grazie alla grossa mole di giocatori acquistati dal presidente Preziosi che miravano ad inserire il Genoa nella lotta per un posto in Champions League. Poi però il progetto è parzialmente franato sia per la lunga mole di infortuni che per il rapporto ormai logoro con Gasperini.
Il Grifone allora ha deciso di cambiare pelle affidandosi a Ballardini e ipotizzando un nuovo modulo di gioco che vedrà il suo compimento nel sessione di mercato invernale. Partiranno due fidi scudieri di Gasperini, Palladino e Sculli e al loro posto arriveranno il baby Paloschi e il brasiliano Baptista.
Con il Parma del presidente Ghirardi pare ci sia l’accordo totale sullo scmabio delle comproprietà di Paloschi e Palladino, con i giocatori pronti a cambiar maglia e a rilanciarsi dopo un 2010 sfortunatissimo dal punto di vista degli infortuni. Con i crociati pare ci sia in ballo anche l’acquisto di Antonelli, il terzino sinistro sarebbe il sostituto ideale di Criscito qualora quest’ultimo dovesse partire verso nuovi lidi.
Un altro scambio possibile, anche se in questo caso c’è il macigno dell’ingaggio, potrebbe esser quello tra Baptista e Sculli. Il brasiliano vorrebbe aver più spazio per dimostrare il suo valore mentre l’italiano viene ritenuta un ottima alternativa a Menez o Vucinic nel tridente di Ranieri.
Clamoroso cambio di strategie in casa Inter e l’affare Sculli che rischia di saltare. L’esterno calabrese dopo aver salutato i tifosi genoani con tanto di lacrime aspettava l’accordo tra il presidente Preziosi e Moratti per aver l’opportunità di misurarsi con traguardi ancora più alti e ambiziosi.
L’Inter pare volesse inserire Obinha nella trattativa con il Genoa in un ormai consueto scambio alla pari, il Grifone invece vorrebbe i cinque milioni di euro cash per provare a prender Dos Santos o Podolski.
Ma il cambio di rotta sarebbe legato alla volontà di Benitez di aver il suo pupillo Kuyt. La trattativa con il Liverpool anche se sottobanco continua ma il limite ultimo è giovedì, se l’olandese giocherà il preliminare di Europa League la trattativa infatti è destinata a saltare.