Tag: giuseppe sannino

  • Catania batte Pescara, primo ok di Sannino

    Catania batte Pescara, primo ok di Sannino

    Il Catania ha superato 2-1 il Pescara nel match domenicale di Serie B;  si tratta della prima vittoria sulla panchina

    L'allenatore del Catania Giuseppe Sannino
    L’allenatore del Catania Giuseppe Sannino

    etnea di Giuseppe Sannino dopo due pareggi. Gli etnei hanno vinto il match grazie ai gol realizzati in apertura di ambo i tempi con un calcio di rigore realizzato da Rosina e la zampata di Calaiò; il Pescara aveva pareggiato al 20′ con Melchiorri.

    Primo minuto di gioco e Catania in vantaggio: Rosina è stato atterrato in area da Pesoli e lo stesso giocatore ha siglato dal dischetto il vantaggio. I primi venti minuti hanno visto un Catania molto ben messo in campo dal suo allenatore ma con il passare dei minuti il Pescara ha guadagnato metri arrivando al pareggio con Melchiorri abile a liberarsi di Gyomber e a superare Anania con un bel sinistro. Nella ripresa, in apertura nuovo vantaggio etneo con grazie a Calaiò ben servito da Jankovic. Il 2-1, risultato finale, è rimasto in bilico fino agli ultimi minuti, da segnalare nei minuti di recupero un palo colpito da Pasquato. Al 90′ espulso Gyomber, Catania, per doppia ammonizione.

    La vittoria di oggi permette alla squadra di Sannino di allontanarsi dai bassi fondi della classifica, lasciando uno scomodo ultimo posto, prestazione con luci ed ombre per il Catania che chiude la settimana con cinque punti. La squadra di Baroni resta invece invischaita nelle zone basse della classifica.

    Catania (4-1-4-1): Anania; Peruzzi, Gyomber, Spolli, Monzon; Capuano; Rosina, Jankovic (53′ Leto), Castro (92′ Sauro), Martinho; Calaiò. A disp. Ficara, Parisi, Escalante, Garufi, Marcelinho, Cani, Aveni. All. Sannino

    Pescara (4-3-3): Fiorillo; Pucino, Zuparic, Pesoli, Grillo; Nielsen, Bjarnason, Guana; Politano (84′ Pogba), Melchiorri (81′ Sowe), Caprari (73′ Pasquato). A disp. Aresti, Cosic, Boldor, Grillo, Nielsen, Lazzari. All. Baroni

    Arbitro: Ghersini Assistenti: Di Iorio, Caliari IV° Ufficiale: Saia

    Reti: 2′ Rosina (rig.), 20′ Melchiorri, 51′ Calaiò

    Ammoniti: Pesoli, Gyomber, Calaiò, Monzon, Appelt Pires, Leto, Pucino Espulso: al 45′ st Gyomber per doppio giallo

    Recupero: 1′ nel primo tempo, 7′ nella ripresa.

  • Giuseppe Sannino esonerato, Palermo a Gian Piero Gasperini

    Giuseppe Sannino esonerato, Palermo a Gian Piero Gasperini

    E come volevasi dimostrare è arrivato puntuale come un orologio svizzero l’esonero del primo allenatore in serie A. La sfida era tra Palermo e Cagliari. Zamparini vs Cellino. The winner is: Giuseppe Sannino. Il pareggio 1-1 contro i rossoblu non è bastato al presidente rosanero per confermare l’ex tecnico del Siena che dopo sole tre giornate e un punto conquistato, lascia la panchina siciliana. Siamo alle solite. Programmazione di qua, programmazione di là e alla fine la fiducia come per magia sparisce dopo neanche un mese di campionato. Il patron palermitano ha già scelto il sostituto. Sarà Gian Piero Gasperini a sedersi sulla bollente panchina del Palermo. L’ex tecnico di Genoa e Inter si rimette in gioco dopo la non brillantissima esperienza a Milano.

    Eppure, alla vigilia di Palermo-Cagliari, Zamparini aveva dichiarato “Sannino può perdere anche altre due gare di fila, non sarebbe in ogni caso a rischio“. La coerenza prima di tutto insomma. Ma non siamo di certo sorpresi davanti a questa decisione, già nell’aria da qualche giorno e con lo stesso presidente rosanero che aveva provato a contattare Reja e Delio Rossiprendendosi due netti rifiuti.

    Sannino, ormai ex mister del Palermo © Tullio M. Puglia/Getty Images

    Questo il comunicato ufficiale nel sito del Palermo Calcio: “L’U.S. Città di Palermo comunica d’aver sollevato dall’incarico d’allenatore della Prima Squadra il Signor Giuseppe Sannino. A lui e al suo staff tecnico il ringraziamento per l’impegno e la professionalità mostrati in questi mesi. Contestualmente la Società ha affidato la guida tecnica a Gian Piero Gasperini che guiderà il suo primo allenamento con la squadra martedì pomeriggio“.

    Rimane un piccolo dubbio. La società ha costruito la rosa secondo le indicazioni tattiche dell’ormai ex allenatore che ha nel suo credo tattico il modulo 4-4-2. Gasperini è da sempre amante del 3-4-3. L’ex tecnico di Genoa e Inter punterà sulle sue idee o si adatterà agli elementi a disposizione?

    Adesso è caccia al prossimo esonero. Stroppa è stato confermato nonostante le tre sconfitte stagionali, Guidolin è intoccabile. Potrebbe essere Ficcadenti, mister del Cagliari del patron Cellino (grande amico di Zamparini con la passione in comune del cambiare allenatore) ma non escludiamo a priori che lo stesso Gasperini! Alla prossima puntata.

  • Palermo-Cagliari, Sannino o Ficcadenti chi si salverà dall’esonero?

    Palermo-Cagliari, Sannino o Ficcadenti chi si salverà dall’esonero?

    Il calcio si sa, non perdona, e se sei dipendente di due presidenti come Maurizio Zamparini o Massimo Cellino, allora ti do un consiglio. Non disfare la valigia e tocca ferro quando dichiarano “sono contento del mio allenatore, è confermato!”. Questa è la strana storia di Giuseppe Sannino e Massimo Ficcadenti, rispettivamente mister del club siciliano e di quello sardo che quest’oggi si sfideranno uno contro l’altro al Barbera nella gara tra Palermo-Cagliari e metteranno in palio la propria panchina. Il primo, arrivato da pochi mesi in Sicilia dopo un’ottima stagione a Siena, si trova dopo solamente due partite (perse entrambe 3-0 contro Napoli e Lazio) nella graticola. Stessa sorte per il collega cagliaritano, già esonerato l’8 novembre 2011 e poi richiamato nel marzo 2012, che ha guadagnato un solo punto (all’ultimo secondo contro l’Atalanta) in due gare.

    Zamparini e Cellino, due amici con il soprannome in comune di “mangia-allenatori“. Più di 50 allenatori in due, 36 quelli cambiati dal presidente sardo in vent’anni di presidenza, mentre in dieci anni di Palermo, l’ex patron del Venezia a libro paga ha avuto “solo” 21 mister. E chissà che non ci sia l’allungo del patron rossoblu oppure quello rosanero possa accorciare le distanza. Infatti, nonostante le smentite di rito, quest’oggi potrebbe verificarsi il primo esonero stagionale e i bookmakers hanno abbassato notevolemente le quote sull’esonero dei due allenatori di Palermo e Cagliari.

    Ficcadenti con la valigia in mano? © Enrico Locci/Getty Images

    VERSO PALERMO-CAGLIARI – Sannino e Ficcadenti per salvare il posto potrebbero lanciare due giovani promesse arrivate durante l’estate nelle rispettive isole. Per i palermitani è in rampa di lancio Dybala, attaccante argentino al centro di un caso internazionale in fase d’acquisto. Mentre tra i cagliaritani è pronto ad esordire con la sua squadra del cuore il sardo Sau, autore di una stagione fenomenale alla Juve Stabia. Per il resto, le due squadre si schiereranno come da programma, 4-4-2 per il Palermo e (finto) 4-3-3 per il Cagliari. Mancano poche ore alle 18 e chi perde non passerà di certo un fine settimana tranquillo, perché nel calcio è tutto possibile, ma una cosa è certa, Zamparini e Cellino non aspettano!

  • Palermo-Napoli 0-3. Ecco l’anti Juve

    Palermo-Napoli 0-3. Ecco l’anti Juve

    Il Napoli c’è. Le tre defezioni di Zuniga, Dossena e Pandev non fermano i partenopei che strapazzano a domicilio il Palermo incassando i primi punti stagionali. Una vittoria mai in discussione: poco hanno potuto gli uomini di Sannino contro gli azzurri, capaci di sbloccare il match sul finire di primo tempo con Hamsik e di chiudere i conti con Maggio e Cavani nella seconda metà di gara.
    In mezzo un Palermo privo anch’esso di qualche elemento importante ma che ha fatto veramente poco per evitare un pesante ko.

    La formazione di Mazzarri dunque risponde a Juventus e Inter, e senza il gravoso impegno della Champions chissà che quest’anno in campionato non si potrà fare qualcosina in più. Sannino come preannunciato alla vigilia schiera i suoi con il 3-5-2. In porta c’è Ujkani. Davanti a lui trio formato da Cetto, Von Bergen e Munoz. In mezzo al campo Barreto, Donati e Brienza con Pisano e Bertoli esterni. In attacco Miccoli ed Hernandez. Dall’altro lato Mazzarri risponde con il 3-5-1-1 della vigilia. De Sanctis in porta davanti a Campagnaro, Cannavaro e Britos. Behrami, Inler e Hamsik formano il trio di centrocampo con Maggio e Aronica, adattato ma la cui prova non ha entusiasmato, sulle corsie laterali. In avanti Insigne e Cavani.

    Parte meglio il Napoli che si affida soprattutto alla rapidità di Maggio per le proprie manovre. Hamsik da una mano ai due attaccanti ed il Palermo è costretto a difendersi e dopo qualche timido tentativo deve subire gli attacchi ospiti. Hamsik e Cavani sono i più pericolosi, con quest’ultimo che da mezzo metro, a porta spalancata, riesce nell’impresa di centrare la traversa. Ma prima del doppio fischio di primo tempo un missile di Hamsik gonfia la rete di Ujkani e manda avanti i suoi. Nella ripresa si attende il risveglio del Palermo, ma non c’è. Ci prova Cetto ma non riesce s smuovere la situazione.

    Napoli esulta © MARCELLO PATERNOSTRO/AFP/GettyImages

    Mazzarri toglie uno stanco Insigne, mentre Rios tra i siciliani fa l’esordio al posto di un Donati piuttosto negativo. Vargas invece si fa finalmente notare positivamente dopo tante gare negative, ma il raddoppio arriva ad opera di Maggio, bravo a raccogliere l’assist di Hamsik e a insaccare. Sul finire Cavani fa 3-0, ma il Palermo era nello spogliatoio di un pezzo. Non è bastata la solita generosità di Miccoli stavolta per evitare un ko figlio comunque di qualche decisione discutibile di Sannino in mezzo al campo. Per il Napoli, in attesa del rientro degli squalificati, segnali molto positivi.

    LE PAGELLE DI PALERMO-NAPOLI
    Miccoli 6: Predicatore nel deserto. L’unica tra i suoi a cercare qualche spunto, anche se non riesce quasi mai ad impensierire De Sanctis.
    Barreto 5: Dovrebbe accendere la luce dei rosanero, ma è buio pesto. Mai una giocata in grado di innescare le punte, mai un tiro da fuori che possa impensierì De Sanctis.
    Donati 5: Come Barreto fa veramente pochissimo in mezzo al campo. E se la squadra va malissimo, gran parte della responsabilità è del centrocampo.
    Maggio 7: Vista l’assenza di esterni di ruolo è chiamato a spingere da solo per l’intera gara e non si tira affatto indietro, realizzando anche un bel gol.
    Hamsik 7: Dopo un estate in ombra riconquista la scena con una prestazione maiuscola e un gol che sblocca Cavani 6,5: Incredibile quel gol fallito nel primo tempo. Non da lui. Ma si riscatta ampiamente nella trasferta quando chiude i conti.

    Palermo (3-5-2): Ujkani 5,5; Cetto 6, Von Bergen 5, Munoz 5,5; E.Pisano 6, Barreto 5 (35′ st Budan sv), Donati 5 (10′ st Rios 5,5), Brienza 5,5 (29′ pt Migliaccio 6), Bertolo 5,5; Miccoli 6, Hernandez 5. In panchina: Benussi, Brichetto, Morganella, Garcia, Milanovic, Di Matteo, Viola, Sanseverino. Allenatore: Sannino 5
    Napoli (3-5-1-1): De Sanctis 6,5; Campagnaro 6, Cannavaro 6, Britos 6,5; Maggio 7, Behrami 6,5, Inler 5,5 (32′ st Vargas 6), Hamsik 7, Aronica 5,5; Insigne 6,5 (16′ st Dzemaili 6); Cavani 6,5. In panchina: Rosati, Colombo, Gamberini, Grava, Fernandez, Bariti, Donadel. Allenatore: Mazzarri 7

    LA VIDEO SINTESI DI PALERMO-NAPOLI 0-3:
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  • Palermo-Napoli, è subito derby del sud. Mazzarri lancia Insigne dal 1′

    Palermo-Napoli, è subito derby del sud. Mazzarri lancia Insigne dal 1′

    Non poteva che giocarsi in una calda serata d’agosto il derby del sud tra Palermo e Napoli. Uno scherzo del calendario che metterà di fronte due formazioni molto ambiziose: da un lato il Palermo che punta a riscattarsi dopo quanto fatto nella passata stagione, chiusa con una salvezza che di certo non era l’obiettivo primario della stagione. E lo farà con in panchina uno dei tecnici emergenti del calcio italiano, ossia quel Giuseppe Sannino che di origine è proprio napoletano.

    Una sfida particolare per lui ma anche per gli azzurri di Walter Mazzari che, digerite le scorie della Supercoppa Italiana persa in maniera polemica contro la Juventus a Pechino, si tuffa in questa nuova avventura senza però alcuni dei pezzi pregiati della passata stagione, su tutti Gargano e Lavezzi. Gli arrivi di Gamberini, Behrami e Insigne non hanno placato la fame dei tifosi partenopei che comunque confidano in una grande stagione dei loro beniamini, non avendo tra l’altro di mezzo il gravoso impegno della Champions League. Pur trattandosi della prima giornata saranno diversi i giocatori squalificati che non prenderanno parte a questo match. Nel Palermo infatti assenti Labrin e Kurtic, mentre nel Napoli fuori Zuniga, Pandev e Dossena.

    L’emergenza cui deve far fronte Sannino comunque non finisce qui, visto che l’ex trainer del Siena non avrà a disposizione nemmeno Zahavi, Llores, Mantovani, Ilicic e Dybala, con quest’ultimo out non per problemi fisici ma solo a causa dell’assenza del transfer. Insomma tante defezioni ma vista l’ampiezza dell’organico che ha a disposizione potrà schierare comunque una formazione competitiva. I suoi scenderanno in campo con il 3-5-2: davanti a Ujkani spazio alla difesa a tre formata da Cetto, Von Bergen e Garcia, quest’ultimo davanti nel ballottaggio con Milanovic. In mezzo al campo toccherà a Barreto e Donati far gioco, con Brienza leggermente davanti a loro mentre sugli esterni largo a Pisano e Bertolo. Solo panchina invece per Rios. In attacco invece il tandem sarà formato da Miccoli ed Hernandez, quest’ultimo preferito a Budan.

    Lorenzo Insigne ©Paolo Bruno/Getty Images

    Nel Napoli, oltre ai tre squalificati citati in precedenza, non vi saranno altre defezioni. Ma c’è comunque emergenza sulle corsie laterali per Mazzarri, in attesa che Aurelio De Laurentiis, negli ultimi giorni di mercato, gli regali qualcosa di importante. Possibile dunque l’utilizzo di Aronica sulla corsia mancina. Il tecnico toscano schiererà i suoi con il consueto 3-5-1-1. In porta De Sanctis. Difesa formata da Campagnaro, Cannavaro e Britos, con quest’ultimo scelto rispetto a Gamberini. In mezzo al campo Behrami sembra favorito su Dzemaili, e accanto a lui agiranno Inler e Hamsik. Sugli esterni Maggio e come detto prima Aronica. In attacco invece, data l’assenza di Pandev, toccherà al gioiellino Insigne giocare a supporto di Cavani.

    Le probabili formazioni di Palermo-Napoli:
    PALERMO (3-5-2): Ujkani; Cetto, Von Bergen, Garcia; Pisano, Barreto, Donati, Brienza, Bertolo; Miccoli, Hernandez. In panchina: Benussi, Brichetto, Morganella, Milanovic, Munoz, Di Matteo, Migliaccio, Rios, Viola, Sanseverino, Budan. Allenatore: Sannino
    NAPOLI (3-5-1-1): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Britos; Maggio, Behrami, Inler, Hamsik, Aronica; Insigne, Cavani. In panchina: Rosati, Colombo, Gamberini, Grava, Dzemaili, Fernandez, Bariti, Donadel, Vargas. Allenatore: Mazzarri.

  • Serse Cosmi a 360 gradi tra scommesse, mercato e Destro

    Serse Cosmi a 360 gradi tra scommesse, mercato e Destro

    Ha sfiorato l’impresa con il Lecce nella stagione appena terminata, quando prese la squadra ormai certa della retrocessione in serie cadetta e con una rimonta inaspettata è riuscito a tenerla viva fino all’ultima giornata. Ha ricevuto la standing ovation dal pubblico dello stadio Via del Mare di Lecce nonostante non sia riuscito a salvare i gialloblu e ora riparte da Siena. La dirigenza senese infatti ha scelto lui, Serse Cosmi, come sostituito di Giuseppe Sannino passato a Palermo dopo l’ottima stagione nella città del Palio.

    Ora per i ragazzi bianconeri è tempo di preparazione fisica, in quel di Belluno, agli ordini del nuovo mister, che si concede ai giornalisti e parla di tutto, chiacchierata a 360 gradi per l’ex allenatore di Perugia e Lecce, senza peli sulla lingua, dove si è discusso del calcioscommesse, di Mattia Destro, delle cessioni milaniste e anche di calciomercato.

    Serse Cosmi © Claudio Villa/Getty images

    PALAZZI – Il neo tecnico del Siena lancia subito una frecciatina al procuratore federale che si sta occupando di interrogare i personaggi sportivi indagati nel giro del calcioscommesse. Cosmi, sarcasticamente, chiede un colloquio con Stefano Palazzi, visto che tutti i personaggi che escono dal suo ufficio si reputano soddisfatti e felici dell’incontro.

    MATTIA DESTRO – Il giocatore è ricercatissimo in Italia, si è registrato l’interessamente di Inter, Milan, Juventus e Roma. Le prime due società si sono ritirate dalla trattativa. In corsa rimangono la squadra bianconera e quella giallorossa. Il consiglio del neo tecnico senese è quello di non montarsi la testa e di non circondarsi di amici falsi. Cosmi ha aggiunto che per la crescita del ragazzo, la Roma di Zdenek Zeman sarebbe l’ideale.

    LE GRANDI CESSIONI MILANISTE – Non è l’abito che fa il monaco. Questo sembrerebbe il pensiero del mister, che non si dispera per la perdita di due-tre pezzi da novanta della Serie A. Aggiungendo inoltre che la Francia o ancora peggio la Cina, non riusciranno mai a superare l’appeal del Campionato italiano. Anzi, da questa situazione, le società dovrebbero approfittarne per ricostruire qualcosa di importante attraverso idee innovative e soprattutto rilanciando il settore giovanile.

    CALCIOMERCATO – Già detto di Destro, ormai prossimo alla cessione. Cosmi ha chiesto un giocatore in grado di sostituirlo. Per quanto riguarda le altre trattative, dopo aver ufficializzato l’arrivo del difensore Paci dal Novara, il Siena vorrebbe regalare al proprio tecnico un giocatore allenato fino a pochi mesi fa, Morris Carrozzieri, svincolatosi dal Lecce.

  • Siena, Serse Cosmi nuovo allenatore

    Siena, Serse Cosmi nuovo allenatore

    Sarà Serse Cosmi il successore di Giuseppe Sannino sulla panchina del Siena. Oramai manca solo l’ufficialità perchè l’accordo tra l’ex allenatore del Lecce e la dirigenza senese è stato raggiunto sulla base di un contratto biennale. Lo stesso Cosmi contattato dalla redazione di Sportitalia all’interno della trasmissione Speciale Calciomercato ha confermato che sarà lui il prossimo allenatore della squadra toscana: “Al momento sono in vacanza ma sono felice. A giorni ci sarà la presentazione”. Il tecnico umbro, che ha guidato il Lecce nell’ultima stagione sportiva non riuscendo però ad evitare la retrocessione, sarà presentato alla stampa la settimana prossima e avrà il compito di condurre la squadra toscana ad una salvezza tranquilla come quella ottenuta dai senesi nella passata stagione sotto la guida di Giuseppe Sannino, approdato di recente sulla panchina del Palermo.

    Serse Cosmi © Marco Luzzani/Getty Images
    Il Siena sarà la terza squadra toscana allenata da Serse Cosmi, che ha guidato l’Arezzo dal 1995 al 2000 e poi il Livorno nella stagione 2009/2010. La trattativa che lo ha condotto sulla panchina del Siena è durata ben 3 settimane visto che la prima scelta del presidente Mezzaroma era Luigi Del Neri. Tuttavia con l’ex tecnico della Juventus non c’erano i presupposti per trovare un accordo e quindi lo stesso presidente non ha avuto dubbi nel virare su Cosmi che firmerà al ritorno dalla Spagna un contratto di due anni come espressamente richiesto da lui.

    Il primo rinforzo per la squadra toscana potrebbe essere proprio un pallino di Cosmi ovvero il portiere Massimiliano Benassi, attualmente al Lecce dove nella scorsa stagione ha giocato spesso da titolare e ha ben figurato. Infine Cosmi non potrà certamente contare su Mattia Destro, per il quale il Siena ha recentemente riscattato la metà dal Genoa. Il bomber di Ascoli Piceno è infatti conteso da Inter, Juve e Roma e il Siena dovrà cercare di ricavare più cash possibile dalla cessione della sua metà proprio per trovare un sostituto all’altezza che affianchi al meglio Emanuele Calaiò.

  • Borsino allenatori Serie A, Zeman Roma. Petkovic Lazio

    Borsino allenatori Serie A, Zeman Roma. Petkovic Lazio

    Nonostante tutta l’attenzione, in questi giorni, sia rivolta al ciclone scommessopoli e alla Nazionale azzurra che si sta preparando per gli Europei di Polonia ed Ucraina, le società continuano a lavorare sia per quanto riguarda il calciomercato, al fine di rafforzare gli organici da mettere a disposizione degli allenatori sin dall’inizio della preparazione estiva. Ed a proposito di allenatori, cercheremo adesso di far un borsino allenatori serie A provando ad intuire i movimenti sulle ancora tante panchine vuote o le cui società non hanno sciolto le riserve. Ma partiamo dalle certezze. E qui vi rientrano le prime tre classificate dell’ultima stagione.

    La Juventus, nonostante l’avviso di garanzia della Procura di Cremona, ha difeso ma spada tratta e confermato Antonio Conte, l’uomo che ha riportato i bianconeri sul tetto d’Italia dopo diversi anni. Resterà sulla panchina del Milan Massimiliano Allegri, nei cui confronti sembrava mancare la fiducia della società rossonera che invece ha deciso di dare un’altra chance all’allenatore toscano nonostante la non brillante annata appena trascorsa. Sembra aver smaltito la stanchezza che si era palesata dopo l’ultimo turno di campionato Francesco Guidolin, il quale guiderà l’Udinese sin dai preliminari di Champions League.

    In zona Europa League al momento l’unica panchina certa è quella dell’Inter, affidata ad Andrea Stramaccioni che ha avuto il compito di guidare i neroazzurri nel’ultima parte dell’annata appena trascorsa. Discorso diverso invece per Napoli e Lazio. De Laurentiis come al solito non ha sciolto le riserve con Mazzarri, il quale pretende alcune garanzie tecniche ben precise. Al momento c’è circa il 70% delle possibilità che resti, mentre il restante 30% è da dividere tra Reja (20%) e Montella (10%), tecnici gli ultimi due molto graditi dal patron dei campani. La Lazio sembra aver sciolto ogni dubbio: sarà il serbo Vladimir Petkovic il nuovo tecnico.

    Zdenek Zeman © Giusepep Bellini/Getty Images

    Tecnico straniero anche per la Roma, ormai vicinissima a Zdenek Zeman. Il boemo (90%) sembra aver battuto la concorrenza sia di Vincenzo Montella (5%) che di Andrè Villas Boas (5%). E a proposito di Montella (60%), sembra essere lui il prescelto di Pradè per guidare la Fiorentina, ma ancora il discorso è tutt’altro che concluso. La società infatti sta valutando anche altre soluzioni, come quella che porta a Claudio Ranieri (30%) e Fulvio Pea (10%), mentre per Zeman ormai c’è poco da fare. Se l’aeroplanino risolverà il rapporto con il Catania, allora l’affare potrebbe concludersi in fretta. Ed a proposito degli etnei, il patron Pulvirenti sembra orientato su Marino (70%), il quale dovrebbe battere la concorrenza di Maran (20%) e Ficcadenti (10%). Quest’ultimo infatti sembra orientato alla riconferma in quel di Cagliari.

    Tanto per cambiare nuovo allenatore a Palermo: si tratta di Giuseppe Sannino, reduce da un’ottima stagione in quel di Siena. I toscani, per la sua successione, stanno seriamente pensando all’attuale tecnico del Sassuolo Pea (60%), ma molto dipenderà anche dall’eventuale promozione degli emiliani in Serie A e dal futuro dei bianconeri implicati nella vicenda scommessopoli. L’alternativa sembra essere rappresentata da Davide Dionigi (30%) del Taranto, mentre sembra da escludere l’ipotesi Devis Mangia (10%). Non cambieranno nulla Atalanta, Bologna, Chievo e Parma, le quali proseguiranno rispettivamente con Colantuono, Pioli, Di Carlo e Donadoni, autori di ottime stagioni.

    Preziosi ha deciso di dare fiducia a Gigi De Canio, il quale ha guidato il Genoa alla salvezza nelle ultime giornate del campionato appena trascorso. Capitolo neo promosse: Giampiero Ventura non si muoverà da Torino, mentre il Pescara cambierà, con Zeman destinato alla Roma. In pole sembra esserci Delio Rossi (40%), ma la concorrenza è davvero tanta. Da non escludere però un ritorno di Eusebio Di Francesco (30%) o la scommessa Giacomo Modica (30%), pupillo di Zeman.

  • Sebastian Sosa, il Palermo prende l’erede di Cavani

    Sebastian Sosa, il Palermo prende l’erede di Cavani

    Grande colpo del Palermo che si è assicurato le prestazioni di Sebastian Sosa Sanchez, detto “el mosquito”, soprannome ereditato da suo padre ex giocatore di Penarol, River Plate e Nacional. Il giocatore era molto seguito anche dal Napoli di Aurelio De Laurentiis ma il Palermo ha bruciato la concorrenza partenopea versando 2 milioni di euro nelle casse del Cerro Largo, squadra uruguaiana che deteneva il cartellino del giocatore. Grande acquisto in prospettiva per la società rosanero che l’anno prossimo è chiamata a rifarsi dopo lo scialbo campionato di quest’anno. Il presidente Zamparini sta per chiudere anche la questione allenatore infatti è pronto un biennale da 900mila euro annui per Giuseppe Sannino, guarda caso allenatore molto abile nel valorizzare i giovani vedi Mattia Destro.

    Sebastian Sosa

    Il nuovo “matador” – 18 anni, alto 183 cm  per 71 kg. Il giovane Sosa muove i primi passi compiendo tutta la trafila delle giovanili nella squadra della sua città natale, il Melo Wanderers. Nel 2010, a soli sedici anni viene acquistato dal Cerro Largo, società militante nella massima divisione uruguaiana e nella quale “el mosquito” totalizza 19 presenze e 9 reti. Nel 2011 viene convocato anche nella nazionale uruguaiana U20 senza però scendere in campo. In patria Sebastian Sosa è considerato il nuovo Cavani e analizzando le sue caratteristiche tecniche non hanno tutti i torti. Il 18 enne, neo acquisto del Palermo, è molto bravo nel difendere palla, possiede grandi abilità nel gioco aereo, è molto rapido nelle ripartenze, possiede un ottimo dribbling che gli permette di puntare l’uomo con grande facilità. Ultima caratteristica, la più importante, il giovane Sosa ha gran fiuto per il goal. Le caratteristiche tecniche rispecchiano da vicino quelle di Edinson Cavani e questo aspetto deve aver inciso molto su Maurizio Zamparini, il quale ha spinto fortemente per portare la zanzara uruguaiana a Palermo e spera soprattutto che il giovane Sebastian Sosa ripeta le gesta del Matador napoletano.


     

     

  • Napoli – Siena 2-1. Dossena è scatenato, fischi per Lavezzi

    Napoli – Siena 2-1. Dossena è scatenato, fischi per Lavezzi

    Tutto come previsto. Il Napoli batte il Siena ma il successo non è sufficiente per accedere alla prossima edizione della Champions League. La doppietta di Dossena, intervallata dal gol di destra, è resa vana infatti dal contemporaneo successo dell’Udinese a Catania che relega gli azzurri al quinto posto, dietro anche alla Lazio vittoriosa contro l’Inter. Quinta piazza che significa Europa League da fine agosto, a meno che non arrivi una vittoria contro la Juventus domenica prossima in Coppa Italia. Beccato per tutta la durata della gara Ezequiel Lavezzi, prossimo all’addio e autore di una prova incolore.

    Mazzarri, privo di Aronica, Dzemaili e Cavani, schiera dall’inizio Campagnaro in difesa mentre in mezzo al campo recupera Gargano il quale prende il posto di Zuniga. Dall’altra parte Sannino cambia qualcosa ma si affida, in avanti al trio formato da Brienza, D’Agostino e Destro. Match che comincia nel migliore dei modi per il Napoli: è il 4’ infatti quando Hamsik salta Vitiello e mette in mezzo per Dossena il quale non ha problemi ad infilare Farelli sul primo palo. Ma il Siena non vuole essere la classica vittima sacrificale e 2’ dopo Destro sfrutta al meglio una pessima uscita di De Sanctis per insaccare la palla che vale il gol numero dodici in stagione.

    Esultanza Dossena © Giuseppe Bellini/Getty Images

    Lavezzi è completamente spento e non basta la buona vena di Hamsik e Dossena ai partenopei per ritrovare il vantaggio. Anzi, è il Siena alla mezz’ora a mancare il vantaggio con un tiro di Vergassola sul quale stavolta De Sanctis si fa trovare preparato. Ma il Napoli ha mille risorse e al 34’ Campagnaro sfugge via a Terzi mettendo al centro, Farelli respinge corto e per Dossena è un gioco da ragazzi siglare il nuovo vantaggio azzurro.

    Nella ripresa il Napoli amministra e intanto in tribuna, tra i fischi generali, c’è chi intona cori pro Lavezzi. In campo invece Inler e Hamsik provano a gonfiare ancora la rete toscana, ma Farelli si oppone come può. Il neo convocato in nazionale Destro invece è indemoniato, e al 12’ ci vuole un superbo De Sanctis per negargli la gioia del gol. Per il Siena si chiude qui un’annata ricca di soddisfazioni. Per il Napoli ora c’è la finale di Coppa Italia che si disputerà domenica a Roma contro la Juventus.

    Le pagelle di Napoli Siena:
    De Sanctis 5,5: Sul gol di Destro la fa veramente grossa, ma l’esperienza che ha non lo fa abbattere e nella ripresa riesce a compiere un paio di interventi importanti.
    Dossena 7,5: E’ un peperino sulla fascia e i due gol evidenziano ancora di più una prova molto positiva.
    Hamsik 7: Finalmente gioca una gara degna delle sue potenzialità. Non trova il gol, ma non sempre serve come stasera.
    Lavezzi 5: Risente molto dei fischi del pubblico e in campo scompare.
    Terzi 5: Si fa scavalcare facilmente da Campagnaro sul gol del raddoppio.
    Vergassola 6,5: Tra i più positivi dei suoi: e pensare che il suo impiego era in dubbio.
    Destro 7: Un gol al San Paolo a coronamento di un’ottima stagione che l’ha portato, poche ore prima della partita, in Nazionale.

    Il tabellino di Napoli Siena:
    NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis 5,5; Campagnaro 6,5 (45′ st Grava sv), Cannavaro sv (17′ pt Fernandez 6), Britos 6; Maggio 6, Inler 6,5, Gargano 6, Dossena 7,5; Hamsik 7, Pandev 6,5 (23′ st Zuniga 6); Lavezzi 5. In panchina: Rosati, Fideleff, Dezi, Vargas. Allenatore: Mazzarri
    SIENA (3-4-2-1): Farelli 6; Vitiello 5,5, Contini 6, Terzi 5; Giorgi 5,5 (12′ st Sestu 6), Bolzoni 6 (9′ st Parravicini 6), Vergassola 6,5, Rossi 5,5; D’Agostino 5,5, Brienza 6; Destro 7 (38′ st Larrondo sv). In panchina: Brkic, Belmonte, Gazzi, Grossi. Allenatore: Sannino

    La video sintesi di Napoli Siena:
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