Tag: giuseppe rossi

  • Il programma dei quarti di Europa League: Giuseppe Rossi unico italiano

    Il programma dei quarti di Europa League: Giuseppe Rossi unico italiano

    Dopo la due giorni di Champions League si continua a giocare sui campi europei per i quarti di finale di Europa League. L’unico a difendere i colori italiani stasera sarà Giuseppe Rossi che con il suo Villareal affronta in casa gli olandesi del Twente, e avrà il compito di trascinare i suoi verso le semi-finali. L’attaccante italiano sta disputando una stagione straordinaria con 15 reti messe a segno nella Liga e 8 in Europa Legue, attirando così le attenzioni delle grandi di Spagna e d’Europa. Ma il tecnico Garrido ha ricordato come le vicende personali dei singoli giocatori passino in secondo o terzo piano in questo momento della stagione. Gli “amarillos” sono reduci dalla sconfitta di misura contro il Barça mentre il Twente ha appena compiuto il sorpasso in testa alla classifica olandese vincendo lo scontro diretto con un’altra squadra impegnata stasera, ovvero il PSV Eindhoven. I biancorossi devono andare adesso a far visita al Benfica che esce a sua volta dalla sconfitta contro il Porto di Villas Boa, laureatosi campione di Portogallo con ben 5 giornate di anticipo e di scena stasera contro lo Spartak Mosca. Il tecnico portoghese lascierà probabilmente la squadra a fine campionato, visto che su di lui ci sono le attenzioni di numerosi top-club, e sicuramente vorrà conquistare un trofeo proprio come fece il suo mentore Mourinho prima di lasciare Oporto. Nell’ultimo quarto di finale scenderanno in campo Dinamo Kiev e Braga, due squadre che hanno fatto lo scalpo a Liverpool e Manchester City.

    Guardando il tabellone dispiace non vedere squadre italiane nella fase finale, ma ancora una volta il nostro calcio è troppo impegnato a snobbare le competizioni minori. E il 20 aprile la finale di Coppa del Re sarà un sentitissimo Real Madrid – Barcellona. Non è mai troppo tardi per imparare.

  • Steccano Serbia e Slovenia, Italia ad un passo da Euro 2012

    Steccano Serbia e Slovenia, Italia ad un passo da Euro 2012

    L’Italia ha riscosso nuovi consensi ieri nell’amichevole di Kiev contro l’Ucraina ma a soddisfare la truppa azzurra è il doppio pari di Serbia e Slovenia che le consentono di allungare a +5 in testa alla classifica. La qualificazione adesso è davvero vicina e pensare che solo qualche mese fa il girone azzurro sembrava quasi di ferro.

    La Nazionale di Prandelli guida la classifica con 13 punti di 5 partite frutto di 4 vittorie ed un pareggio mentre la Slovenia e la Serbia sono a quota 8 punti conquistati in sei partite e adesso dovranno guardarsi dal ritorno dell’Irlanda del Nord (6 punti ma in 5 partite) in ottica secondo posto.

    La settimana azzurra si conclude dunque nel migliore dei modi con Giuseppe Rossi e Giovinco che sfruttano l’occasione per dimostrare di non esser solo buone alternative ma di poter star bene nel gruppo, il primo gol di Thiago Motta e Matri e tante indicazioni positive dal nuovo centrocampo. L’unica nota stonata è l’infortunio di Chiellini e le continue bravate di Balotelli in Inghilterra.

    I RISULTATI E LE CLASSIFICHE DI TUTTI I GIRONI

  • Ucraina – Italia 0-2, le pagelle. Conferma Rossi, Giovinco da applausi

    Ucraina – Italia 0-2, le pagelle. Conferma Rossi, Giovinco da applausi

    Viviano: 5 E’ incerto nelle uscite e sembra sorpreso sul tiro in avvio di Rakytskiy. Merita comunque altre occasioni.

    Maggio: 6 E’ meno esplosivo rispetto alla Slovenia. Ha comunque il merito di bloccare Yarmolenko, sulla carta uno degli ucraini più pericolosi.
    1′ st Santon: 5 Prandelli lo premia convocandolo ma è il lontano parente di quel giovane ragazzo che due anni fa conquistò tutti.

    Gastaldello: 6 L’avvio è un pò stentato forse a causa dell’emozione, poi però si comporta da veterano. Non è giovanissimo ma può esser ancora utile.

    Chiellini: sv
    17′ pt: Astori: 5 Non è bruttissima la sua partita, ma la secondo ammonizione è una ingenuità colossale

    Criscito: 5,5 Svolge il compitino in maniera svogliata.

    Montolivo: 6,5 E’ quella la sua posizione. Gestisce bene il pallone e si smarca sempre in aiuto del compagno.
    43′ st Parolo giusto il tempo per il debutto
    Marchisio: 7 Il rigore tattico di Del Neri lo limita parecchio, in azzurro ritrova brillantezza e smalto.

    Nocerino: 6 Potrebbe esser il nuovo Gattuso ma deve ancora crescere.

    Aquilani: 6 ci impiega un pò a calarsi nel ruolo di trequartista poi si rende utile, può e deve far di più.
    1′ st Giovinco: 7 Siamo sicuri non valga un Martinez? La Formica Atomica sfrutta al massimo l’opprtunità dimostrando di saper esser decisivo anche a partita in corso.

    Rossi: 7
    Che deve dimostrare ancora? E’ il miglior attaccante italiano e merita la Nazionale.
    17′ st Matri: 6,5 Ha un buon feeling con il gol, tornerà utile agli azzurri.

    Gilardino: 6
    Vuol segnare a tutti i costi ma la porta per lui adesso è stregata.
    21′ st Bonucci: sv

    Prandelli: 7
    Cambiano gli interpreti ma non l’interpretazione. E’ la strada giusta

    Ucraina (4-5-1):
    Shovkovskiy 6,5; Fedetskiy 6, Tiymoschuk 5,5, Rakytskiy 6, Oshipko 6; Gusiev 5, Rotan 5,5, Aliev 5 (9′ st Dedic 6,5), Stepanenko 5,5, Yarmolenko 6,5; Selezniov 6. A disp.: Pyatov, Mandziuk, Khudobiak, Kravets, Romanchuk, Oliynyk. All.: Kalytvyntsev 6

  • Rossi – Matri, l’Italia di Prandelli espugna anche Kiev

    Rossi – Matri, l’Italia di Prandelli espugna anche Kiev

    Continua la striscia positiva dell’Italia di Prandelli cogliendo un’altra vittoria in trasferta, questa volta in amichevole, che accresce la fiducia nel gruppo e mette in evidenza alcune alternative interessanti per il ciclo nuovo ciclo azzurro.

    Pur cambiando diversi uomini e con tanti esordienti in campo Prandelli chiedeva ai suoi lo spirito, la determinazione messa in campo dai compagni in Slovenia e per molti tratti della partita c’è riuscito. Il 4-3-1-2 è ormai il modulo ufficiale e pur cambiando gli interpreti non cambia il modo di tenere il campo ed attaccare la profondità.

    La Partita. L’avvio è “gelido”. Dopo appena un minuto i padroni di casa senza Shevchenko recuperano una palla a centrocampo e in contropiede centrano il palo con Rakytskiy. Poi però gli azzurri iniziano a carburare grazie sopratutto al filtro di Marchisio e Montolivo a centrocampo e alle fumate di Giuseppe Rossi in attacco. Al 17′ tegola per gli azzurri con la “chioccia” Chiellini costretto ad uscire per un lieve infortunio, al suo posto Astori completa la coppia dei debuttanti con Gastaldello. L’Italia però non soffre e con Giuseppe Rossi va vicina al gol con una azione di contropiede. La rete arriva al 27′ in modo rocambolesco, da un cross di Criscito dalla sinistra dopo un vario batti e ribatti la palla arriva sui piedi di Giuseppe Rossi, il Pepito non sbaglia confermando di esser un ottimo cecchino.

    Occasioni ancora per Gilardino e Marchisio ma il primo tempo si conclude sullo 0-1. Nella ripresa nonostante l’espulsione di Astrori per doppia ammonizione l’Italia tiene non soffrendo troppo le sfuriate dei padroni di casa e confezionando con un contropiede magistrale il raddoppio. Nocerino inzia l’azione, Giovinco la porta avanti consegnando un assist d’oro a Matri per il primo centro in azzurro.

  • Barcellona, l’obiettivo è Giuseppe Rossi

    Barcellona, l’obiettivo è Giuseppe Rossi

    Si fa sempre più a tinte blaugrana il futuro di Giuseppe Rossi. L’attaccante italo-statunitense della Nazionale a fine stagione con ogni probabilità concluderà la sua avventura al Madrigal per approdare in estate alla corte di Pep Guardiola e giocare così al fianco di Lionel Messi.
    Secondo il quotidiano catalano Sport, il Villarreal starebbe pensando di cedere Pepito ma solo davanti ad un’offerta irrinunciabile considerando anche che la clausola rescissoria ammonta a 50 milioni di euro.

    Il Barcellona, che segue Rossi già da diverso tempo, è in prima linea per accaparrarsi il talento allevato da Sir Alex Ferguson che lo volle con sè prelevandolo dalle giovanili del Parma e strappandolo così dall’Italia. La Juve tempo fa aveva fatto dei sondaggi per il giocatore ma l’incertezza che regna ancora su chi sarà il successore di Del Neri e al quale verrà affidato il nuovo, ennesimo, progetto di rilancio della Vecchia Signora ha fatto sì che nelle ultime settimane la pista bianconera si raffreddasse in modo consistente.

  • Ucraina – Italia, le probabili formazioni. Prandelli risparmia i “milanesi”

    Ucraina – Italia, le probabili formazioni. Prandelli risparmia i “milanesi”

    Nella fredda Kiev questa sera l’Italia di Prandelli sfiderà l’Ucraina orfana di Shevchenko volato a Londra per motivi personali. Rispetto alla partita in Slovenia l’ex ct viola cambierà 7/11 della formazione risparmiando i giocatori di Milan e Inter attesi sabato nel derby scudetto.

    L’ambizione di Prandelli è quella di dimostrare che pur con altri interpreti il “vestito” dell’Italia non cambia chiedendo sempre ai suoi qualità e gioco. Sarà la prima assoluta per Gastaldello al centro della difesa con Chiellini, promosso Maggio nel ruolo di terzino destro mentre a sinistra Criscito darà riposo a Balzaretti.

    Centrocampo con il dinamismo di Marchisio e Nocerino a bilanciare le qualità di Aquilani e Montolivo, proprio quest’ultimo potrebbe esser il vertice basso nel rombo di centrocampo al posto di Thiago Motta. In attacco torna Gilardino nell’insolita veste di capitano e Giuseppe Rossi sempre alla ricerca di conferme.

    Tra gli ucraini è sotto osservazione l’esterno d’attacco Yarmolenko seguito dal Milan e possibile colpo di mercato per la prossima stagione

    PROBABILI FORMAZIONI
    UCRAINA (4-4-2):
    Piatov, Kucher, Romanciuk, Rakitski, Oshipko, Aliev, Oleinik, Stepanenko, Timoshiuk, Yarmolenko, Kravets (Shovkovki, Fedetski, Kucer, Rotan, Khudobiak, Gusiev, Devich, Selezniov): All.: Kalitvintsev.
    ITALIA (4-3-1-2): Viviano, Maggio, Gastaldello, Chiellini, Criscito, Nocerino, Montolivo, Marchisio, Aquilani, Rossi, Gilardino (Buffon, Sirigu, Santon, Balzaretti, Bonucci, Astori, Mauri, Thiago Motta, Parolo, Cassano, Giovinco, Matri, Pazzini). All. Prandelli.
    Arbitro: Nikolayev (Russia).

  • Prandelli: “Balotelli si fa male da solo”

    Prandelli: “Balotelli si fa male da solo”

    Stavolta anche Prandelli non ha più scuse per difendere Balotelli, e  alla vigilia dell’amichevole contro l’Ucraina il ct azzurro gli chiude le porte della Nazionale in faccia. Cesare Prandelli è ormai stufo dei suoi pessimi comportamenti in particolare fuori dai campi di gioco. Nella conferenza stampa alla vigilia della sfida di Kiev dove la nazionale azzurra sfiderà l’Ucraina, il ct azzurro smonta l’ipotesi di una possibile convocazione di Super Mario con queste parole: “Balotelli deve capire che certi atteggiamenti possono fargli male. Devo capire se Balotelli è maturo abbastanza per entrare in questo gruppo”.

    Poche scuse sull’ultima marachella di Mario che a Carrington al centro tecnico del City ha iniziato a tirare delle freccette dalla finestra verso alcuni ragazzini della primavera: “Difficile commentare da lontano: ‘Mi annoiavo’ ( questa la spiegazione di Balotelli) forse è stata una risposta provocatoria. Noi per lui ci siamo sempre, se si annoia la prossima volta può chiamarmi. Deve capire che forse il messaggio è “aiutatemi, ho bisogno d’affetto”, ma il calcio non aspetta nessuno”. Parole che suonano come una bocciatura, soprattutto da parte di chi aveva veramente riposto molto fiducia in Mario, e nella disponibilità concessa al giocatore in cambio di limare certi atteggiamenti troppo turbolenti. Promesse non mantenute da Mad Mario.

    Prandelli chiude le polemiche motivando con queste parole l’assenza del giovane italiano dalla lista dei convocati: “Avevo pensato di chiamare Balotelli ma sono rimasti tutti in gruppo”.

    CASSANO ROSSI- Esclusione dall’undici titolare anche per Fantantonio Cassano, che è apparso sottotono prima nella sfida contro il Palermo con la maglia rossonera, e comunque al di sotto delle aspettative in azzurro contro la Slovenia: “Cassano stavolta non gioca: nessuno può ritenersi titolare. Antonio sa che se giocasse con maggiore continuità avrebbe un rendimento diverso“. Nella probabile formazione infatti c’è il sorpasso di Giuseppe Rossi ai danni del barese. A conferma che il posto da titolare nel ruolo di seconda punta è ancora da assegnare. I numeri parlano chiaro Pepito Rossi quest’anno con il Villareal ha segnato 26 gol (15 nella Liga, 8 in Europa League e 3 in Coppa del Re) contro le prestazioni altalenanti di Cassano. L’occasione di diventare un punto fisso di questa Nazionale è il minimo che gli si debba concedere!

    FORMAZIONE- Prandelli in vista della sfida contro l’Ucraina annuncia la formazione che scenderà in campo a Kiev, mostrando come era prevedibile un turn over che lascerà spazio a chi ha giocato meno con la maglia azzurra. Questo l’undici titolare: Viviano; Maggio, Criscito, Chiellini, Gastaldello; Montolivo, Marchisio, Nocerino, Aquilani; Gilardino, Giuseppe Rossi. Il commissario tecnico azzurro però mette in guardia i suoi da un possibile rilassamento: “Ho visto il gruppo motivato, la voglia di giocare c’è, dovremmo cancellare la parola amichevole, mi aspetto una partita vera”.

    Aggiungendo come nonostante i numerosi cambi, la squadra dovrà fare bene adattandosi alla filosofia di gioco prandelliana: “Gli interpreti saranno diversi e quindi anche le giocate saranno differenti, ma vorrei vedere più profondità e più corsa una squadra che inizia a costruire, a partire dal portiere”.

    GILARDINO CAPITANO – Domani sera a Kiev nell’amichevole contro l’Ucraina ci sarà il ritorno dal primo minuto in campo di Alberto Gilardino, con la responsabilità derivante dalla nomina di capitano della squadra: Indossare domani la fascia di capitano è un bel regalo che la nazionale mi fa, ringrazio, è un grande onore pensando anche ai tanti capitani azzurri, da Cannavaro a Buffon”.

    Parlando del presente e della stagione attuale non proprio perfetta Gila spiega con queste parole la lunga assenza con l’appuntamento con la maglia azzurra: “Quest’anno a inizio stagione, ho avuto dei problemi fisici ma ora sto bene e ho tanta voglia di chiudere l’annata alla grande. Tra l’altro Prandelli mi conosce bene, quindi sa che cosa posso dare”. Chiusura nel finale alle critiche giornalistiche con la sua completa disponibilità verso il mister e la Nazionale: “ Io sottovalutato? Ormai mi sono abituato, e comunque sono sereno. Il ct sa che, se lui avrà bisogno di me, io ci sarò”.

    (Fonte: Eurosport)

  • Mercato Juve fra arrivi, riscatti e partenze

    Mercato Juve fra arrivi, riscatti e partenze

    Quando la stagione in corso non conferma affatto le aspettative, quando la contestazione dei tifosi è un capitolo all’ordine del giorno e dalle dichiarazioni dei protagonisti trapela delusione ed amarezza, è il momento di pensare al futuro, al cambiamento, all’ennesima rivoluzione.
    Il prossimo anno la Juventus sarà chiamata ad una prova d’appello, sotto i riflettori del nuovo stadio
    e, questa volta, le scelte dovranno essere mirate e scrupolose, non si potrà più sbagliare.
    Il mercato bianconero punterà sulla qualità, concetto quasi assente nell’attuale squadra muscolare. Gli obiettivi principali riguardano l’attacco, con Sanchez e Giuseppe Rossi come prime scelte: il cileno, esploso definitivamente nell’Udinese dei miracoli, garantirebbe velocità, giocate e gol: inoltre, la Juve ha – da sempre – un canale privilegiato con il patron Pozzo, date le frequenti operazioni concluse in passato.
    Giuseppe Rossi, in alternativa, gradirebbe ritornare in Italia per assaporare la maggior visibilità che la serie A garantisce ed il suo procuratore Pastorello ha già dichiarato un suo interessamento per la Juve.

    Se sfumassero queste due trattative, la Juve potrebbe decidere di seguire i consigli di Zidane, puntando sul francese della Roma Jeremy Menez. Sembra, invece, ormai definita – in linea di massima – l’operazione Bastos, che arriverebbe dal Lione per occupare la fascia sinistra, rafforzando, così, anche la corsia opposta rispetto al territorio di competenza di Krasic.

    Capitolo partenze: se la società non dovesse decidere di operare una ricapitalizzazione, l’unica strada per “far cassa” è la cessione di un Big: Buffon e Chiellini su tutti. Per loro, vi sarebbero offerte dall’Inghilterra, in particolare dallo United e dal City, anche se una cessione eccellente potrebbe non essere gradita ai tifosi.
    Inoltre, parallelamente, la dirigenza deve definire anche i “riscatti” di Aquilani, Pepe, Motta, Quagliarella, Taorè e Rinaudo, per un totale di 37,25 milioni di spesa complessiva.
    Sembra certa la non riconferma degli ultimi due mentre gli altri, insieme ai rinforzi del mercato di Gennaio Barzagli, Toni e Matri, dovrebbero costituire la base quantitativa della Juventus dei prossimi anni.
    Discorso a parte per Aquilani, uno dei pochi segnali positivi della Juve di Del Neri: al momento la sua posizione non dovrebbe essere in discussione, date anche le dichiarazioni rassicuranti del suo procuratore “E’ già tutto deciso, resterà a Torino”, anche se Marotta lavorerà per ottenere uno sconto dal Liverpool (a fronte dei 16 milioni dovuti per il riscatto), oppure un rinnovo del prestito per un’ulteriore stagione.

    Infine, sembra ormai certo il rinnovo di capitan Del Piero: vuole continuare a giocare almeno per un altro anno, ha già ampiamente dichiarato di “voler firmare in bianco”, per vivere l’emozione del calcio d’inizio nel nuovo stadio: in tanta incertezza sarà lui, come sempre, l’unico vero punto di riferimento.

  • Giuseppe Rossi infiamma il calciomercato

    Giuseppe Rossi infiamma il calciomercato

    Tra Sanchez, Ganso, Aguero e Pastore irrompe un attaccante italiano al centro del prossimo calciomercato: Giuseppe Rossi, calciatore nativo negli States ma originario di Fraine (Chieti) ed attualmente in forza al Villareal, è destinato ad infiammare l’estate 2011 di trattative a livello europeo. Il talentuoso ex Parma e Manchester United, infatti, sembra ormai prossimo a lasciare i gialli di Spagna: per lui già si è accesa una grande asta che coinvolge i maggiori club continentali: in Italia ci sono in fila le milanesi e (soprattutto) la Juventus (più defilato il Napoli di Cavani e Lavezzi) mentre nella penisola iberica sembra spietata la corte del Barcellona di Messi ed Inesta.

    Tuttavia, l’offerta più cospicua per la funambolica punta da anni nell’orbita della Nazionale Maggiore italiana sembra provenire dall’Inghilterra: a fronte di una clausola rescissoria di 50 milioni di euro, infatti, il Tottenham ha offerto una cifra pari a 30 milioni pur di accaparrarsi le gesta di Rossi e farne il calciatore simbolo degli Spurs di Bale. A Tuttosport l’agente Pastorello ha dichiarato: “Mi sembra normale che un pogetto ambizioso come quello della Juve si sposi con l’identikit di Rossi. Il Barcellona? Fa piacere essere accostati a un club tanto importante, ma escludo ci siano stati contatti tra noi e il Barcellona. Il Tottenham in Gennaio ha offerto 30 milioni, ma era il momento sbagliato”. Chi la spunterà?

  • Il Barcellona punta Giuseppe Rossi, Prandelli su Balotelli

    Il Barcellona punta Giuseppe Rossi, Prandelli su Balotelli

    Sembra che in Italia non l’abbiano ancora capito ma Giuseppe Rossi in Spagna ha conquistato tutti venendo considerato uno degli attaccanti più estrosi e decisivi della Liga. Il Pepito con la maglia del Villareal ha sconfitto la diffidenza di chi prima lo vedeva gracile, poi discontinuo e adesso senza il giusto appeal per una big.

    Pare che lui stia meditando un ritorno in Italia per non sfuggire agli occhi distratti di Cesare Prandelli e perder il treno azzurro a discapito di giocatori fantasiosi si ma con un temperamento e una discontinuità caratteriale imbarazzante. L’ex tecnico viola non fa mistero di voler puntare su Balotelli e Cassano per il riscatto dell’Italia ma a nostro avviso, una menzione e un pò di considerazione la meriterebbe anche Giuseppe Rossi.

    A conferma del valore assoluto raggiunto dal ragazzo in Spagna sono sicuri dell’interessa da parte di Guardiola per rinforzare l’attacco per la prossima stagione. Secondo il tecnico blaugrana l’italiano ha le caratteristiche giuste per integrarsi al meglio con Messi e compagni.