Tag: giuseppe rossi

  • Giuseppe Rossi, un campione in lotta con la iella

    Giuseppe Rossi, un campione in lotta con la iella

    E’ veramente una battaglia senza fine quella che si sta consumando tra Giuseppe Rossi e la sfortuna, ma siamo certi che con il suo spirito e la sua combattività il campione della Fiorentina tornerà presto più forte di prima.

    La notizia di oggi ha sconvolto un po’ tutti, dall’entourage viola allo staff azzurro impegnato in questo periodo con l’avvio dell’era Antonio Conte e la prima partita del girone di qualificazione contro la Norvegia ad Oslo.

    Giuseppe Rossi si è operato di nuovo, a quel ginocchio che, lesionato e curato, non aveva fatto pensare in positivo Cesare Prandelli che escluse il giocatore nella rosa dei partenti per Brasil 2014. La rabbia di Giuseppe Rossi era al limite in quei giorni e non vedeva l’ora di ritornare sui campi di gioco in gare ufficiali per dimostrare che il C.T. di allora si era sbagliato. Purtroppo no, Cesare Prandelli ci aveva visto giusto e forse se avesse forzato l’impiego del giocatore in Brasile già allora avremmo avuto la triste notizia che è arrivata oggi.

    Giuseppe Rossi | Foto Twitter
    Giuseppe Rossi | Foto Twitter

    L’artroscopia diagnostica alla quale il giocatore si è sottoposto in Colorado ha evidenziato la necessità di un nuovo intervento e così il Dottor Singleton, presso la clinica Vail che già aveva curato il ginocchio di Rossi durante la stagione scorsa, ha effettuato l’intervento comunicando che la lesione precedentemente curata tiene ed è stata solo suturata la lesione al menisco mediale recente.

    Dopo l’operazione sono stati diramati i tempi di recupero, quattro o cinque mesi, ovvero 2014 finito e se ne riparlerà proprio con il nuovo anno. La Fiorentina si ritrova, tra l’altro, senza uno dei suoi attaccanti più importanti con il mercato chiuso da solo pochi giorni e può fare ben poco per recuperare, ammesso che decida di non aspettare il pieno recupero del suo tesserato e non dia piena fiducia ai comprimari pronti a sostituire Giuseppe Rossi.

     

  • Lo sfogo di Cesare Prandelli dopo la presentazione al Galatasaray

    Lo sfogo di Cesare Prandelli dopo la presentazione al Galatasaray

    Le sue parole erano attese da giorni, ed oggi dopo la presentazione e la firma con il Galatasaray, l’ex Ct della nazionale italiana Cesare Prandelli ha voluto dire la sua dei fatti relativi al fallimento della spedizione azzurra dei mondiale in Brasile, un vero e proprio sfogo che sicuramente era atteso e non può lasciare indifferenti:

    Cesare Prandelli
    Cesare Prandelli

    Io non sono scappato, nessuno di noi è scappato. Io e la mia famiglia riceviamo lettere di minacce dai tifosi. Potevo chiedere la buonuscita come fanno tutti gli italiani e invece mi sono dimesso con la volontà di non accettare proposte dall’Italia. A due giorni dal ritorno in Italia ho ricevuto la telefonata del Galatasaray. Lì per lì non mi sentivo pronto per nessuna scelta, poi loro hanno insistito e la loro voglia di vincere mi ha convinto.Era l’unico modo per uscire da un momento non facile. In questo momento non so nemmeno se avrei accettato una proposta dall’Italia.

    A questo punto Cesare Prandelli ha proseguito raccontando le sue verità sui fatti accaduti in Brasile e sulle polemiche per un gruppo che al termine dell’avventura è sembrato totalmente spaccato e su certe reazioni di stampa e tifosi che non gli sono piaciute:

    Qualcuno dei miei giocatori è stato tradito dalla paura, ma non è vero che il gruppo era diviso. La presenza delle famiglie nel ritiro è stato un aspetto positivo della nostra spedizione, ma tra le gente che mi accusa c’è qualcuno sporco dentro. Mi ha fatto molto male sentirmi paragonato a Schettino, ma questo è il cinismo del nostro calcio. Le parole di Buffon non mi hanno sorpreso, lui non si riferiva a un giocatore in particolare, ma a una generazione che deve imparare a dare tutto per la maglia della nazionale.

    Il nuovo tecnico del Galatasaray ha voluto anche parlare delle sue scelte e di due calciatori in particolare di cui si è parlato molto prima e dopo la spedizione in Brasile, ovvero Mario Balotelli e Giuseppe Rossi:

    Cassano l’ho convocato per quello che aveva dimostrato durante la stagione e non sono pentito. Giuseppe Rossi? Preferirei non parlarne. Le sue parole mi fanno ancora male. Lui sapeva benissimo, fin dal primo giorno, che non avrebbe fatto parte dei 23. Per me lui è stato una grande delusione dal punto di vista umano. Per quanto riguarda Balotelli, quello che ho letto sullo spogliatoio nell’intervallo con l’Uruguay è vero in parte. Mario era nervoso ma non ha avuto nessuna reazione particolare. Prima di salutarlo con lui sono stato chiaro e gli ho detto. “La nazionale avrà ancora bisogno di te, ma tu devi incominciare a vivere nella realtà e non nel tuo mondo virtuale se vuoi diventare quello che sogni, cioè un campione. Ma un campione sa affrontare ogni situazione. Tu in questo momento sei un giocatore che ha i colpi. Ma un campione è un’altra cosa”.

  • Tra i 23 di Prandelli non c’è spazio per Pepito Rossi

    Tra i 23 di Prandelli non c’è spazio per Pepito Rossi

    Ieri sera intorno alle 20 è arrivata la tanto attesa lista ufficiale dei 23 calciatori che rappresenteranno la nazionale italiana ai mondiali di calcio in Brasile che inizieranno tra meno di 15 giorni.

    Era prevedibile che qualsiasi scelta presa, chiunque fosse stato tra gli esclusi, avrebbe fatto discutere, certo che il nome pesante rimasto nella rete di coloro che dovranno vedere il mondiale in tv è di quelli che fanno rumore e dividono le opinioni di esperti e tifosi, Cesare Prandelli ha deciso infatti che Giuseppe Rossi non farà parte dei 23 azzurri in Brasile.

    L’attaccante della Fiorentina, che ha tentato un incredibile recupero dopo l’infortunio subito contro il Livorno a gennaio in campionato, non è parso al top della forma e quindi non è riuscito a convincere Cesare Prandelli che ha deciso di escluderlo dalla lista dei convocati per il Mondiale.

    Rossi inizialmente non si era ancora espresso, per lui aveva parlato all’Ansa il suo procuratore Andrea Pastorello:

    E’ dispiaciuto e amareggiato, ma ora farà il tifo per i compagni. Accettiamo l’esclusione con rammarico ma senza fare polemiche inutili. Sappiamo quanto siano scelte difficili e sofferte, ma il perché dell’esclusione va chiesto a Prandelli. Giuseppe ha fatto 5 mesi di sacrifici incredibili, purtroppo non sono bastati, questa decisione pesa per questo. C’è da fare solo una cosa: accettare con serenità. Ora Giuseppe staccherà la spina per un po’.

    Questa mattina però tramite Twitter l’attaccante viola ha voluto comunicare il suo pensiero:

    I Tweet di Rossi
    I Tweet di Rossi

    La storia di Rossi comunque è incredibile, per un motivo o per un altro, che sia infortunio o scelta tecnica si trova a perdere la terza manifestazione importante consecutiva dopo Sudafrica 2010, scartato da Lippi nel ritiro premondiale, e Polonia-Ucraina 2012 quando fu l’infortunio al ginocchio a metterlo K.O.

    Ovviamente Rossi non è stato l’unico “tagliato”, insieme a lui gli esclusi dall’elenco dei 23 sono l’infortunato Montolivo, si preannuncia uno stop di 5 mesi per lui, Pasqual e Maggio nel reparto difensivo, Romulo a centrocampo ed in attacco oltre al taglio di Rossi c’è anche il caso Destro.

    Come riporta il ‘Corriere dello Sport’ in edicola oggi, l’idea iniziale di Prandelli, era quella di convocare Pepito Rossi e cautelarsi con uno fra Insigne e Destro ed avrebbe chiesto all’attaccante giallorosso: “Se non ti inserisco nei 23 saresti disposto a venire in Brasile due settimane come riserva?” A questa domanda Destro avrebbe risposto di no e quindi il Ct, ritenendo non in condizione Rossi, ha convocato Insigne che a suo tempo aveva, in via informale, accettato anche di partire anche eventualmente come riserva.

    Gli Azzurri
    Gli Azzurri

    I 23 in partenza per il Brasile in realtà infatti saranno 24 in quanto Andrea Ranocchia sarà la riserva che, in caso di qualche infortunio, potrebbe entrare nella lista sino a 24 ore prima dell’esordio con l’Inghilterra.

    Questo l’elenco dei convocati:

    Portieri: Gianluigi Buffon (Juventus), Mattia Perin (Genoa), Salvatore Sirigu (Paris St. Germain);

    Difensori: Ignazio Abate (Milan), Andrea Barzagli (Juventus), Leonardo Bonucci (Juventus), Giorgio Chiellini (Juventus), Matteo Darmian (Torino), Mattia De Sciglio (Milan), Gabriel Paletta (Parma);

    Centrocampisti: Alberto Aquilani (Fiorentina), Antonio Candreva (Lazio), Daniele De Rossi (Roma), Claudio Marchisio (Juventus), Thiago Motta (Paris St. Germain), Marco Parolo (Parma), Andrea Pirlo (Juventus), Marco Verratti (Paris St. Germain);

    Attaccanti: Mario Balotelli (Milan), Antonio Cassano (Parma), Alessio Cerci (Torino), Ciro Immobile (Torino), Lorenzo Insigne (Napoli).

    Riserva: Andrea Ranocchia (Inter).

    Dunque come capita spesso, la nazionale italiana si appresta a partire per un evento con tanti dubbi, polemiche e critiche, sarà il verde campo sudamericano a dare giudizi, avrà avuto torto o ragione il Ct Prandelli? Al terreno di gioco la sentenza.

     

  • I preconvocati di Prandelli e le reazioni degli esclusi

    I preconvocati di Prandelli e le reazioni degli esclusi

    L’attesa è stata finalmente premiata, ieri sera intorno alle 19 abbiamo scoperto quali sono i 30 preconvocati del Ct della nazionale italiana Cesare Prandelli dai quali saranno poi selezionati i 23 che parteciperanno al Mondiale in Brasile.

    I preconvocati in realtà sono 31, in quanto Prandelli ha deciso di portarsi un portiere in più, Antonio Mirante del Parma, per avere maggiore copertura nel ruolo in caso di eventuali infortuni.

    Cesare Prandelli
    Cesare Prandelli

    Le sorprese non sono mancate, tra i portieri si pensava alla convocazione del giovane Simone Scuffet dell’Udinese ed invece il tecnico ha optato per Buffon, Perin e Sirigu, con Mirante come già detto quarta scelta.

    Anche in difesa sono arrivati nomi inaspettati, in pochi infatti avrebbero puntato sulla convocazione di Pasqual e Darmian che si giocheranno il posto con gli altri 3 esterni Abate, De Sciglio e Maggio. Oltre ai citati sono stati chiamati Barzagli, Bonucci, Chiellini, Paletta e Ranocchia.

    A centrocampo si è avuta l’eccellente esclusione di Diamanti, probabilmente aver lasciato la Serie A per la Cina potrebbe aver pesato nella scelta del Ct, e la sorpresa di Romulo, oltre all’inserimento dell’ultimo minuto, così pare, di Aquilani che avrebbe escluso dai 31 un attaccante, il centravanti del Genoa Alberto Gilardino.

    Veniamo quindi all’attacco che oltre all’escluso già citato, Gilardino, ha visto l’inserimento del recuperato dell’ultimo momento Pepito Rossi, Prandelli non ha mai nascosto il fatto di puntare sul recupero dell’attaccante viola, e la conferma dei nomi che si facevano già da tempo: Balotelli, Cassano, Cerci, Destro, Immobile ed Insigne. Niente da fare per El Shaarawy che ha recuperato troppo tardi per comparire nella lista.

    Questa la lista completa dei 31 preconvocati:

    Portieri (4): Buffon, Mirante, Perin, Sirigu

    Difensori (10): Abate, Barzagli, Bonucci, Chiellini, Darmian, De Sciglio, Maggio, Paletta, Pasqual, Ranocchia

    Centrocampisti (10): Aquilani, Candreva, De Rossi, Marchisio, Montolivo, Parolo, Pirlo, Thiago Motta, Romulo, Verratti

    Attaccanti (7): Balotelli, Cassano, Cerci, Destro, Immobile, Insigne, Rossi.

     

    Tra i preconvocati spicca la felicità di chi ci sarà, Pepito Rossi ha così commentato sui social network la sua gioia:

    “Sperando di condividere insieme ancora grandi successi… Grazie a tutti!”.

    A questo messaggio di felicità però fanno da contraltare le reazioni degli esclusi come quella di Domenico Criscito che pareva esser certo del posto e che una volta trovatosi fuori ha così commentato tramite il proprio profilo Twitter:

    Il Tweet di Domenico Criscito
    Il Tweet di Domenico Criscito

    Oltre all’esterno dello Zenit, sempre tramite Twitter, è arrivata la reazione di Luca Antonini che ha commentato l’esclusione del compagno di squadra Gilardino:

    Il Tweet di Antonini
    Il Tweet di Antonini

     

    Dunque come era prevedibile le scelte di Prandelli hanno riservato, sorprese, delusioni e critiche, sicuramente avremo le stesse reazioni anche quando saranno selezionati i definitivi 23. Sarà compito del ct dimostrare di aver avuto ragione e smentire chi non crede in questa nazionale, a decidere chi avrà ragione saranno i campi brasiliani tra un mese.

  • Diagnosi Pepito Rossi: ottimismo per il Mondiale

    Diagnosi Pepito Rossi: ottimismo per il Mondiale

    Lesione al legamento collaterale è questa la diagnosi ufficiale dell’infortunio a Giuseppe Rossi rimediato nel corso della partita contro il Livorno. (altro…)

  • Inter-Fiorentina vale il secondo posto. Si gioca con la curva deserta

    Inter-Fiorentina vale il secondo posto. Si gioca con la curva deserta

    Si chiude con il big match tra Inter e Fiorentina la quinta giornata del campionato di Serie A. Due squadre che hanno cominciato piuttosto bene la stagione e che hanno in comune l’obiettivo di conquistare il secondo posto in classifica (altro…)

  • A Firenze arriva Rossi, addio Jovetic? La Juve ci pensa…

    A Firenze arriva Rossi, addio Jovetic? La Juve ci pensa…

    Primi colpi, primi movimenti e prime idee anche per giugno. Con l’arrivo a Firenze di Giuseppe Rossi, che potrà essere operativo a partire da marzo (al momento sta recuperando da un doppio infortunio al ginocchio destro), il futuro di Stevan Jovetic in viola non è più così certo. Niente di concreto ancora, anche perché prima si dovrà valutare il recupero fisico dell’attaccante italo-americano. I due giocatori per caratteristiche tecniche si somigliano molto e l’investimento da 10 milioni di euro potrebbe essere visto in ottica di una possibile cessione del talento montenegrino. Jojo non ha mai giurato amore eterno alla Fiorentina e recentemente ha ammesso la possibilità di lasciare Firenze a fine stagione pur rimanendo in Italia. La Juventus drizza le antenne e aspetta segnali dal giocatore e dal club viola.

    Certo, i rapporti tra Juve e Fiorentina sono ai minimi storici dopo l’ormai celebre sgarbo Berbatov (finito al Fulham), ma tra persone mature e soprattutto, in sede di mercato, si può trovare l’accordo che possa andar bene ad entrambe le parti.

    Arriva Rossi e Jojo potrebbe lasciare Firenze © Dino Panato/Getty Images
    Arriva Rossi e Jojo potrebbe lasciare Firenze © Dino Panato/Getty Images

    Il botto – In una recente conferenza stampa, il tecnico bianconero Antonio Conte, ha spiegato che la Juventus ormai ha creato una base solida e nei prossimi mercati proverà a completare la rosa con dei colpi da 30-40 milioni di euro. Jovetic rientrerebbe in questa fascia, su richiesta dell’ex allenatore di Siena e Bari. Il giocatore non avrebbe problemi a trasferirsi a Torino, con la possibilità di conquistare qualche titolo ed essere protagonista in Champions nei prossimi anni. Ci sarebbe da superare l’ostacolo dei tifosi viola, poco inclini a cedere il loro beniamino agli odiati juventini.

    L’attacco Juve – Con Matri e Quagliarella in partenza a giugno, l’arrivo di Jovetic completerebbe l’attacco insieme a Vucinic, Giovinco e Llorente (in arrivo a parametro zero in estate). Un reparto offensivo di grande valore a disposizione di Antonio Conte, che potrebbe operare il suo consueto ampio turn over.

    La Fiorentina – Con l’acquisto di Rossi per 10 milioni e la possibile cessione di Jovetic per 30 milioni, la viola andrebbe a guadagnare ben 20 milioni di euro, utilizzabili nel corso del mercato estivo per rinforzare la rosa a disposizione di Montella. In casa Fiorentina sembrano avere le idee chiare sul mercato.

    Sei mesi per riallacciare i rapporti tra Juve e Fiorentina. L’affare Jovetic potrebbe spingere entrambe le parti ad effettuare un passo indietro. Da una parte i bianconeri rinforzerebbero notevolmente il loro attacco con il montenegrino, dall’altra i toscani intascherebbero il denaro sufficiente per coprire l’operazione Rossi e rinforzare la formazione in vista di una nuova stagione che li vedrà sicuramente protagonisti anche in Europa.

  • Giuseppe Rossi alla Fiorentina, crescono le ambizioni Champions della viola

    Giuseppe Rossi alla Fiorentina, crescono le ambizioni Champions della viola

    E’ fatta! Giuseppe Rossi sarà un giocatore della Fiorentina. Colpo della società viola che si assicura le prestazioni di uno dei talenti italiani più puri in circolazione. Le voci delle scorse settimane si sono concretizzate nelle ultime ore grazie anche agli ottimi rapporti tra le due dirigenze (vedi gli affari Rodriguez e Borja Valero in estate). L’italo-americano chiuderà l’avventura spagnola con i “sottomarini gialli” con 192 presenze e 82 gol, fermato solamente dal doppio infortunio al legamento crociato del ginocchio destro che non gli permette di vedere il campo ormai da 14 mesi. Attualmente è in fase di riabilitazione e potrà tornare ad allenarsi regolarmente a partire da marzo e aiutare i viola nella corsa Champions. Non verranno accelerati i tempi, onde evitare nuove e tremende ricadute che potrebbero minare il morale del giocatore.

    Lo staff medico viola seguirà da vicino il recupero di Pepito e l’obiettivo è recuperarlo pienamente per la prossima stagione, quando il futuro di Jovetic potrebbe essere lontano da Firenze.

    Pepito torna in Italia © Michael Regan/Getty Images
    Pepito torna in Italia © Michael Regan/Getty Images

    Quanto è costato? – Passiamo alle cifre dell’operazione. La Fiorentina ha acquistato Joe Red per 10 milioni cash più 5-6 milioni di euro di bonus a seconda del rendimento del giocatore (numero di presenze e reti segnate). Sull’ingaggio invece c’è ancora qualche dubbio. Ci si divide tra 1.5 milioni annui a salire più bonus oppure 2.5 milioni all’anno fissi più bonus a rendimento. Verranno sciolti gli ultimi dettagli al momento dell’ufficializzazione del trasferimento.

    Pastorello – L’agente di Giuseppe Rossi non è riuscito a rimanere impassibile davanti alle chiacchiere sul suo assistito e attraverso twitter si è lasciato sfuggire qualcosa. Indirettamente ha confermato la trattativa con la Fiorentina e soprattutto la voglia del giocatore di tornare in Italia.

    Ritorno – Cresciuto nelle giovanili del Parma prima dello scippo dello United che gli ha permesso di affacciarsi al grande calcio. Nell’estate 2006 il passaggio in prestito al Newcastle, senza molta fortuna (11 presenze, 0 reti) e il successivo prestito semestrale da gennaio a giugno al Parma (il primo ritorno in Italia) dove contribuì a salvare i ducali da una certa retrocessione con 9 reti in mezza stagione e tante giocate di alta classe. Ghirardi cercò di trattenerlo, chiedendo aiuto anche alle big italiane, trovando un “muro” davanti. Ecco allora affacciarsi il Villareal che soffiò il giocatore per soli 11 milioni di euro. In Spagna gioca per cinque stagioni e mezzo (anche se ha perso l’ultimo anno per infortunio), diventando il miglior marcatore di sempre del club e contribuendo allo storico secondo posto nella Liga Spagnola nella stagione 2007-2008.

    Adesso il ritorno a casa, a Firenze. Con i consigli di Montella, tornerà il Pepito che abbiamo avuto modo di conoscere nella mezza stagione a Parma e nei cinque campionati in Spagna. Un vero colpo di mercato (l’ennesimo) della coppia Pradè – Macia. L’eventuale addio di Jovetic diventerà meno traumatico. Bentornato a casa Joe Red!

     

  • Drogba, più Juve che Milan. L’Inter su Pepito Rossi

    Drogba, più Juve che Milan. L’Inter su Pepito Rossi

    Per Drogba Juve in vantaggio. Prosegue il duello tra bianconeri e Milan per l’ingaggio dell’ivoriano, prossimo ad abbandonare il campionato cinese dopo un’esperienza non esaltante con il club dello Shanghai Shenhua, conclusasi con un anonimo piazzamento a metà classifica, facendo registrare un ritardo dalla capolista (Guangzhou) di venti punti, senza citare anche il problema relativo al pagamento del ricco stipendio promesso dal presidente del club (circa un milioni di euro al mese). Sull’ex Blues ci sono Milan e Juventus, sebbene in misura diversa. Da una parte infatti ci sono i rossoneri, impegnati più in un’azione di disturbo che altro, consapevoli del diktat presidenziale per un Milan giovane ed economicamente sostenibile.

    PIÙ JUVE – Considerate le grandi manovre che in questi giorni tengono occupati i dirigenti rossoneri, è proprio la Juventus di Antonio Conte ad essere vicina a quel tanto agognato top-player capace di fare realmente la differenza in campo europeo e indirizzare sempre più un campionato che di per sé ha già espresso chiaramente i reali valori in campo. L’operazione Drogba può essere equiparata in termini di valori sul campo a quella di Tevez lo scorso anno, fermo restando che l’ivoriano arriverebbe gratis a Torino. Il Milan dodici mesi fa si lasciò scappare dalle mani il possibile risolutore della stagione. E’ difficile pensare che la Juve commetta il medesimo errore quest’anno.

    Didier Drogba guarda all'Italia come prossima destinazione | ©ALEXANDER KLEIN/AFP/Getty Images
    Didier Drogba guarda all’Italia come prossima destinazione | ©ALEXANDER KLEIN/AFP/Getty Images

    PEPITO – Il nome di Giuseppe Rossi è stato di recente accostato all’Inter per nome dell’inossidabile fair-play finanziario, dogma destinato a diventare concreto dalla prossima stagione. L’italo-americano, ora in forza al Villareal, rappresenta a tutti gli effetti una scommessa. Fermo da oltre un anno per un crociato che non ha voluto sapere di star fermo, quello che era considerato come uno dei migliori talenti del calcio azzurro può liberarsi per pochi euro dal club spagnolo. Su di lui però ci sono anche Napoli e Roma. Moratti dovrà dunque mettere sul piatto un’importante proposta contrattuale se vorrà averlo nell’attacco della prossima Inter targata 2013-2014.

  • Inter slitta l’ingresso dei cinesi in società. Rossi e Paulinho sogni mercato

    Inter slitta l’ingresso dei cinesi in società. Rossi e Paulinho sogni mercato

    Mentre l’Inter di Stramaccioni fa le prove generali per ritornare di nuovo grande, le manovre della dirigenza nerazzurra iniziano a disegnare il futuro prossimo venturo di società e squadra. Ormai è certo lo slittamento dell’accordo con il quale l’Inter darà il benvenuto ai nuovi soci cinesi in società, e soprattutto ai 55 milioni di euro di capitale con cui i nuovi azionisti acquisiranno il 15% delle quote del club nerazzurro.

    Nonostante le tante voci messe in giro, non tutte proprio confortanti, Moratti ha sempre fornito risposte grosso modo positive. L’affare con i cinesi, per il numero uno di Corso Vittorio Emanuele, si farà. E scatta immediato il pensiero a come quei soldi – tanti – potranno essere investiti sul mercato di gennaio. Soprattutto se la squadra saprà arrivare a quella data con il passo della grande. In pratica: se l’Inter tra due mesi dovesse essere in corsa per tutti gli obiettivi, quali saranno gli innesti che la società metterà a disposizione del mister per provare a vincere di nuovo?

    Massimo Moratti
    Massimo Moratti © Claudio Villa/Getty Images

    Capitolo mercato – I nomi che circolano sono tanti. Molti noti, altri del tutto nuovi. Ma in questi casi il pragmatismo obbliga ad andare con i piedi di piombo. Nei giorni scorsi “Pepito” Rossi ha speso parole importanti per la società nerazzurra. “Chi non vorrebbe giocare nell’Inter? E’ una grande squadra, con grandi giocatori, ma al momento non sto pensando a niente se non al ginocchio ed a recuperare al 100%”. Del resto Rossi, all’Inter, troverebbe una vecchia conoscenza. Quell’Antonio Cassano che tanto sta facendo sognare i tifosi della “nord”. “Antonio – ha affermato il talento del Villareal – sta facendo molto bene, lo conosciamo che è un grande calciatore. Non è una sorpresa che stia facendo bene con l’Inter“. Giuseppe Rossi, nonostante l’infortunio al ginocchio, continua ad essere oggetto del desiderio di moltissime società. A partire dalla Roma. Ma per il momento di concreto non c’è nulla. Ma gli uomini mercato interisti guardano anche al di là dell’oceano. Ci sarebbe quel Paulinho al Corinthians, altro pezzo pregiato che suscita interesse nei maggiori casati d’Europa. A partire dal Chelsea. Ma il giocatore, stendo alle sue ultime dichiarazioni, ha in testa solo il club nerazzurro. Probabilmente qualche acquisto a gennaio si farà. A prescindere dai grandi nomi. L’Inter ha dimostrato di essere forte, ma con qualche lacuna sparsa per i reparti. Il sostituto di Milito, per esempio. Cinesi o no, insomma, con l’anno nuovo Moratti metterà mano al portafogli per provare a rinforzare la rosa a disposizione di Stramaccioni. Fair play permettendo.

    In uscita – Per qualcuno che arriva c’è sempre qualcuno che va via. Potrebbe essere il caso di Matias Silvestre. Il difensore, proveniente dal Palermo, non ha convinto lo staff tecnico nerazzurro. La sua partenza, a meno di clamorosi “ritorni di fiamma”, dovrebbe essere sicura. Meno sicura quella di Jonathan, che comunque rimane oggetto semi misterioso per Stramaccioni. Ma il vero cruccio per tecnico e società – e tifoseria – rimane il destino di Wesley Sneijder. Il folletto di Utrecht è ancora nei piani dell’Inter? O si va verso una dolorosissima cessione? L’impressione è che tutto dipenda da come lui saprà, nei prossimi due mesi, adattarsi alla nuova filosofia di gioco che tante soddisfazioni sta dando sul campo domenica dopo domenica. Come dire, con Wes il gioco della squadra potrebbe migliorare ancora. Ma nel caso qualcosa dovesse andare storto, il suo futuro potrebbe essere lontano da Milano.