Tag: giuseppe pillon

  • Coppa Italia: il Bari annienta il Livorno. Agli ottavi c’è il Milan

    Coppa Italia: il Bari annienta il Livorno. Agli ottavi c’è il Milan

    Torna a sorridere e alla vittoria, seppur in Coppa Italia, il Bari che asfalta nel quarto turno il Livorno 4-1 e si regala il Milan agli ottavi di finale.
    Con un ampio turnover optato da Ventura e con l’attacco inedito Rivas – Rana, i pugliesi passano in vantaggio proprio con quest’ultimo che trasforma il rigore al minuto 25 da lui stesso procurato.

    La gara è a senso unico: il Bari dilaga nella ripresa con le reti in successione di Andrea Masiello, direttamente su calcio di punizione, e di Rivas nell’arco di 5 minuti, al 73′ D’Alessandro cala il poker mentre Dionisi segna l’inutile e classico gol della bandiera per il Livorno a tempo scaduto.

    Il tabellino
    BARI – LIVORNO 4-1
    25′ rig Rana (B), 51′ A. Masiello (B), 56′ Rivas (B), 73′ D’Alessandro (B), 90′ Dionisi (L)
    BARI (4-4-2): Padelli, A. Masiello (68′ Galasso), Belmonte, Rossi, Raggi, Alvarez (62′ Romero), Pulzetti, Gazzi, D’Alessandro, Rana, Rivas (72′ Caputo).
    Allenatore: Ventura
    LIVORNO (4-4-2): Mazzoni, Salviato, Di Bella, Knezevic (52′ Perticone), Lambrughi, Pagano (60′ Surraco), Luci, Prutsch, Bencivenga, Volpato, Moscati (46′ Dionisi).
    Allenatore: Pillon
    Arbitro: Calvarese
    Ammoniti: Knezevic (L), Raggi (B), Salviato (L)

  • Doppio Pagano, Livorno corsaro. Fischi per l’Atalanta

    Doppio Pagano, Livorno corsaro. Fischi per l’Atalanta

    Il Livorno di Pillon espugna con pieno merito l’Atleti Azzurri d’Italia nell’anticipo della 17esima giornata di serie B grazie ad una doppietta dell’ex reggino Pagano. I labronici in formazione ampiamente rimaneggiata e con la panchina imbottita di ragazzi della Primavera impartiscono una sonora lezione ai ragazzi di Colantuno al termine di 90′ condizionati dal freddo gelido.

    L’avvio illude gli orobici padroni del campo e con miglior organizzazione di gioco ma che la serata fosse storta lo si è capito quando Doni è stato costretto a lasciare il campo per infortunio. Gli amaranto pian piano si sono fatti sempre più pericolosi ed hanno trovato il vantaggio con una fortunosa deviazione di Pagano su tiro di Schiattarella dalla distanza.

    Non riesce a reagire l’undici di Colantuono capace solo di raccogliere ammonizioni e ad inizio di secondo tempo perde anche Tiribocchi espulso per un entrataccia su Knezevic. L’Atalanta prova una reazione d’orgoglio ma viene ancora punita dall’ex Pagano su assist di Volpato.

    I bergamaschi escono tra i fischi e nonostante il terzo posto l’involuzione inizia ad esser preoccupante. Buona invece la rimonta del Livorno che dopo aver superato l’Empoli raccoglie altri tre punti importanti per la zona play-off.

  • Premio Andrea Fortunato “Lo sport è vita”. Ranieri, Collina e Pillon tra i premiati

    Premio Andrea Fortunato “Lo sport è vita”. Ranieri, Collina e Pillon tra i premiati


    Si è svolta oggi a bordo della MSC Fantasia la seconda edizione del Premio Andrea Fortunato – “Lo sport è vita” istituito per ricordare lo sfortunato difensore della Juventus scomparso a soli 25 anni per la leucemia.

    Il premio nasce per sensibilizzare gli atleti agonisti e non alla prevenzione ed ai controlli ematologici continuati, necessari per il rilascio del certificato di idoneità per la pratica sportiva.

    Tra un parterre d’eccezione che vedeva come ospiti Gigi Riva, Gennaro Ruotolo, Beppe Signori, Alessandro Costacurta e Martina Colombari, Pietro Mennea, Aldair, Roberto Bettega, Bruno Giordano sono stati premiati Claudio Ranieri per la categoria Sport, Pierluigi Collina e Fabrizio Ravanelli alla Carriera , Checco Moriero come Miglior Allenatore , Giuseppe Pillon con il premio Fair Play. Sono intervenuti tra gli altri il presidente dell’associazione patrocinante Davide Polito, il fratello di Andrea Candido Fortunato, Demetrio Albertini.

  • A Samuel Eto’o e Giuseppe Pillon il premio Altropallone 2009

    A Samuel Eto’o e Giuseppe Pillon il premio Altropallone 2009

    La XIII edizione del premio Altropallone va a Samuel Eto’o e Giuseppe Pillon per essersi distinti nel corso della stagione per sportività e altruismo.

    L’Altropallone nasce nel 1987 con l’intento di premiare chi si è distinto per valori o azioni nel corso dell’anno e contro il calcio duro e violento. Quest’anno la scelta è caduta sul fenomeno nerazzuro Samuel Eto’o per il suo aiuto concreto alla sua nazione attraverso la fondazione www.fundacionsamueletoo.org e nella lotta al razzismo in qualità di ambasciatore Unicef dentro e fuori gli stadi.

    Insieme al camerunese è stato premiato Giuseppe “Bepi” Pillon per il gesto di sportività estrema compiuta nella partita tra il suo Ascoli e la Reggina. I marchigiani segnarono una rete con un giocatore amaranto fermo per infortunio e Pillon ordinò ai suoi di far segnare alla Reggina la rete del pareggio.

    La cerimonia di consegna del XIII Premio “Altropallone” e del Primo Premio “Sport per la Pace/Spazio alla pace” si terrà con i Premiati nel febbraio 2010, occasione in cui saranno illustrati i primi passi di “Altrimondiali”, campagna di sensibilizzazione giunta alla IV edizione, che l’anno prossimo si misurerà con i Mondiali di Calcio in Sudafrica, prima assoluta africana della più grande manifestazione calcistica mondiale.

  • Il New York Times elogia Pillon e l’Ascoli. Esportiamo il fair play ma è solo un caso

    Il bellissimo gesto fatto dall’Ascoli di Pillon sabato pomeriggio nella gara contro la Reggina sbarca nel Nuovo Continente, a osannare il gesto è il prestigioso New York Times che titola “il fair play non è morto” e propone per i marchigiani il premio fair play assegnato ogni anno dalla Fifa. Per una volta è l’Italia a balzare alle cronache per un gesto bello, giusto e di una lealtà che nello sport attuale non ha più seguaci.

    Ma purtroppo è solo un caso e difficilmente si ripeterà se lo stesso Pillon, vista la contestazione post partita e l’impossibilità di prendersi almeno i complimenti dopo aver perso i tre punti, dice di non esser sicuro di voler replicare il gesto. E comunque la 15° giornata di Serie A ha manifestato ancora una volta la non cultura del nostro calcio, gli scontri in Juventus-Inter i battibecchi verbali e non tra il presidente Preziosi e il suo collega Ghirardi e con il difensore Panucci, le assurdità del derby.

    E’ questo l’episodio che mi lascia più attonito, due tifoseria storicamente rivali per ovvi motivi di campanilismo hanno trovato un punto di sintonia unendosi per creare il terrore nelle ore prima della partita per poi divertirsi a lanciare tantissime bombe carte durante la gara. E’ per tutto questo che siamo sicuri che il gesto dell’Ascoli sarà solo una goccia d’acqua nell’oceano.

  • Liscio & Sbalascio: il derby a Juve e Roma. Il fair play voluto e poi condannato

    Con il derby della capitale si conclude la 15 giornata di campionato che ci ha riservato molti promossi e altrettanto bocciati.
    Prima di passare ad analizzare i promossi del big match tra Juve ed Inter, promuoviamo il coraggio ed il fair play di Giuseppe Pillon, il quale ha intimato ai suoi ragazzi di resistuire il goal subìto dalla Reggina mentre cercava di mandare fuori il pallone per consentire le cure ad un giocatore infortunato.

    Per prima promuoviamo la Juventus, com’è ovvio che sia, per la vittoria contro l’acerrimo rivale nerazzurro. In settimana Ferrara aveva chiesto una Juve perfetta per battere l’Inter, la perfezione non c’è stata, ma sabato serà la determinazione e il cuore hanno prevaricato sulla tecnica. Nello specifico è doveroso promuovere sul gradino più alto del podio lo splendido capolavoro di Claudio Marchisio, giocatore la cui assenza in campo in questo periodo ha fatto la differenza. Ma sabato per una conferma come Marchisio, è arrivata anche la sorpresa Caceres, giocatore partito in sordina e per questo criticato. L’uruguaiano è stato perfetto in campo, nella fase di chiusura come in fase offensiva.

    Per dovere di cronaca promuoviamo la Roma alla quale va il primo derby stagionale contro la Lazio. Un derby è sempre una partita che ha un significato che va oltre i tre punti, e i giallorossi hanno il merito di aver concretizzato nell’ultimo quarto rispetto alla Lazio che è addirittura sembrata a tratti più bella. Dopo l’avvio disastroso in campionato, i giallorossi risalgono in quinta posizione ad un punto dal Parma.

    Bentornato a Fabio Quagliarella, che con i due goal messi a segno riporta il Napoli alla vittoria con rimonta, come da abitudine. Scatenato il partenopeo, ha si è visto parare il destro da Gillet, poi si vede salvare un goal fatto sulla linea di porta da Ranocchia, poi mette a segno il goal del pareggio con un colpo di testa; c’è spazio per lui anche di un tiro che sfiora l’incrocio dei pali. Sul 2-2 Quagliarella, evidentemente stanco dai tanti tentativi falliti, decide di far segnare Maggio servendogli un assist disegnato con pennello. Ma non basta, perchè per tornare ad essere l’acclamato giocatore dei tempi dell’Udinese, è tempo di calarsi nelle vesti dell’idolo del San Paolo e portare a casa i tre punti. Ecco servito per la palla del 3-2 che questa volta non fallisce. Anche per lui a fine partita non sfuggiranno i segnali di fumo a Lippi.

    Se guardiamo la classifica ad oggi, tra i grandi nomi: Inter, Milan e Juve, troviamo la “cenerentola” del campionato italiano, il Parma, che punta ad obiettivi importanti come la Champions. Nessuno forse avrebbe scommesso ad Agosto di vedere gli emiliani come la quarta forza del campionato capace di esprimere uno del più bel calcio visto finora.

    Siccome è stato più volte criticato ad inizio campionato, promuoviamo quest’oggi anche Leonardo, l’allenatore rinato del Milan che continua l’inseguimento all’Inter (che ora si trova a -4 dai cugini) e che nelle ultime 10 giornate ha registrato numeri che neanche Ancelotti era riuscito a fare. Il Milan travolge la Sampdoria in soli 23 minuti, anche se ancora (stesso discorso che vale per la Juve) non si parla di squadra perfetta (considerandone il significato relativo del termine).

    Di personaggi e situazioni da bocciare ce ne sono tanti in questa settimana. Innanzitutto cominciamo con il bocciare i Campioni d’Italia in carica, che escono sconfitti dall’Olimpico di Torino. Non è stata una bella partita ma sicuramente è stata una partita molto dura sia sul piano dei muscoli che dei nervi.
    E il primo che perde i nervi durante la partita è proprio Mourinho (che si chiuderà in un silenzio stampa molto criticato), che si fa espellere per un applauso ironico all’arbitro sul fallo concesso a Del Piero da cui scaturisce il primo vantaggio bianconero.

    Bocciato l’arbitro Saccani che in un primo momento sembra non voglia fare il protagonista sanzionando troppi scorrettezze. E allora si lascia correre sull’intervento scomposto di Muntari su Sissoko in piena area di rigore, fino alla trattenuta di Cannavaro su Samuel per poi vedere quest’ultimo nel rovesciamento di fronte trattenere per la maglietta Chiellini. Poi tocca all’Inter reclamare il rigore per un dubbio intervento di Caceres ai danni di Milito. Ancora mancata espulsione di Samuel che ferma un Del Piero lanciato sulla fascia. Infine espulso (giustamente anche se per doppia ammonizione) Felipe Melo per gomitata alla spalla su Balotelli, che pensa bene di conquistare le simpatie di quanti in questi giorni lo criticano per i suoi comportamenti, simulando di aver ricevuto una gomitata in pieno volto. Recita che andrebbe premiata con un oscar come “Miglior attore non protagonista“.
    Infine, e si raggiunge davvero il massimo del sopportabile per una partita a grandi livelli, la rissa che vede protagonisti Chivu che rifila una testata (non si capisce bene se finta, visto i miglioramenti in recitazione dei nostri calciatori) e Buffon (che poco prima in campo si era comportato da campione riferendo all’arbitro di aver messo la palla in calcio d’angolo nonostante non fosse stato ravvisato) e Thiago Motta che se ne promettono di tutti i colori. La tattica del lasciar correre di Saccani non ha funzionato evidentemente.

    Altro spiacevole episodio da condannare è il teatrino nel dopo partita tra Genoa e Parma. Partita che ha regalato belle emozioni, è stata macchiata dal nervosismo tra i dirigenti. Preziosi che rifiuta di stringere la mano a Ghirardi per vecchi rancori, Panucci che minaccia Preziosi per non averlo ingaggiato al Parma (dovrebbe essere contento e soprattutto riconoscente verso la società emiliana per avergli concesso un’opportunità di rinascita). I tifosi di Roma e Lazio che anticiapno i botti di fine anno con petardi e quant’altro, portando alla sospensione della partita per oltre 6 minuti (e qui ci chiediamo l’efficienza dei tornelli, delle tessere del tifoso e simili, se poi si possono tranquillamente portare in campo fumogeni e bombe carta)

    Per ultimo bocciamo la reazione dei sostenitori dell’Ascoli che non hanno gradito il gesto di fair play di allenatore e giocatori, tanto da far gridare Pillon al “Non lo rifarei più, Siamo stati 2 ore negli spogliatoi“. E in questo caso ci sentiamo di comprendere il mancato fair play di Henry che ha eliminato l’Irlanda di Trapattoni e che tutto il mondo ha condannato.

    Come dire, siamo davvero lontani dal vero calcio…

  • Serie B: i tifosi dell’Ascoli non gradiscono il fair play della propria squadra

    I tifosi dell’Ascoli hanno contestato duramente la squadra bianconera al termine della sfida contro la Reggina persa per 3-1 per l’episodio di fair play dei marchigiani verso i calabresi.
    Il faccia a faccia con gli ultrà è durato all’incirca un quarto d’ora alla presenza delle forze dell’ordine per controllare la situazione.
    I più contestati sono stati Vincenzo Sommese, protagonista dell’azione incriminata, e il tecnico Giuseppe Pillon che avrebbero dato ordine alla squadra di fermarsi e far segnare la Reggina.

    Le immagini della partita Ascoli – Reggina con l’azione contestata dai reggini e il successivo episodio di fair play dei marchigiani.

  • Prima botte e poi fair play in Ascoli – Reggina. I bianconeri si fermano e fanno pareggiare i calabresi

    Ascoli e Reggina, valida per la 17esima giornata di Serie B, nel momento in cui scriviamo sono sull’1-1 e hanno da poco iniziato il secondo tempo.
    A rendere particolare la partita è stato un episodio di fair play da parte dell’Ascoli che, subito dopo il gol del vantaggio di Antenucci, con un avversario infortunato, si è letteralmente fermata in campo e fatto segnare Pagano senza che i difensori lo contrastassero pareggiando così i conti.

    C’è da dire che prima del fair play era scoppiata una mezza rissa in campo: protagonista il terzino della Reggina Costa che ha colpito Sommese, colpevole di essere andato a recuperare il pallone prima che finisse fuori e che era stato buttato in fallo laterale da Valdez che nell’azione si era infortunato chiedendo il cambio, meritandosi il cartellino rosso. Poi la decisione del tecnico marchigiano ed ex reggino Pillon che ha ordinato ai suoi giocatori di fermarsi e far segnare la squadra avversaria.

  • Piacenza: esonerato Castori. In pole Mutti o Pillon

    Piacenza: esonerato Castori. In pole Mutti o Pillon

    Fabrizio CastoriGli ultimi risultati disastrosi sono costati la panchina a Fabrizio Castori che è stato esonerato poco fa dal Piacenza. Quattro sconfitte consecutive e il penultimo posto nella classifica di Serie B con soli 9 punti conquistati in 13 partite; questi i numeri del club emiliano.

    Castori era arrivato in estate a Piacenza dopo che nella passata stagione era stato esonerato per ben due volte dalla Salernitana; i favoriti per prendere il suo posto sono Bortolo Mutti e Bepi Pillon.