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  • Il Brescia esonera Iachini. Panchina a Beretta

    Il Brescia esonera Iachini. Panchina a Beretta

    In seguito alla pesante sconfitta subita sabato sera contro il Milan e il quart’ultimo posto in classifica il Brescia ha deciso di esonerare Giuseppe Iachini, l’allenatore che solo qualche mese fa aveva permesso alle Rondinelle di conquistare la promozione in Serie A dopo 5 anni di cadetteria. La decisione giunge al termine di un vertice tra il presidente del club Luigi Corioni e il direttore sportivo Gianluca Nani.

    Nonostante un ottimo avvio di stagione e i risultati positivi raccolti contro Inter e Juventus, il Brescia è sprofondato rapidamente in classifica a causa dei soli 3 punti conquistati nelle ultime 11 partite giocate (ultima vittoria il 22 settembre contro la Roma).
    Non ci sono comunicazioni ufficiali ma il nuovo tecnico sarà con ogni probabilità Mario Beretta che è già in viaggio verso Brescia per firmare il nuovo contratto. All’ex tecnico di Torino, Lecce, Siena e Parma verrà affidato il compito di far uscire dalla crisi le Rondinelle e di raggiungere nel più breve tempo possibile la salvezza.

  • Allegri sceglie Ronaldinho. L’ombra di Papadopulo su Iachini

    Allegri sceglie Ronaldinho. L’ombra di Papadopulo su Iachini

    Lo aveva già previsto in conferenza stampa Massimiliano Allegri mettendo in guardia i suoi dall’importanza della partita di domani sera contro il Brescia. Gli uomini di Iachini nonostante una classifica non ottimale giocano un buon calcio ed hanno, almeno sulla carta, un attacco micidiale e imprevedibile che stasera potrà contare anche sul rientro di Diamanti.

    Per il Milan è fondamentale la vittoria per staccare nuovamente la Lazio in vetta alla classifica e allungare ulteriormente il distacco dall’Inter. Allegri bacchetta Ronaldinho ma questa volta dovrebbe preferirlo a RObinho al fianco di Ibrahimovic, a centrocampo rientra Pirlo che giocherà in mezzo a Gattuso e capitan Ambrosini mentre Seedorf farà da collante tra i reparti. In difesa il recupero di Antonini permette un turno di riposo a Zambrotta mentre a destra è ballottaggio tra Abate e Bonera.

    Iachini sa di dover dimostrare che il suo Brescia è vivo e pur contro la corazzata Milan deve puntare almeno ad una bella prestazione per convincere Corioni a rinnovargli la fiducia. Rumors di mercato vogliono Papadopulo vicino alla società lombarda ma la squadra spinge per la conferma del tecnico. La formazione è quella classica con Kone preferito ad Eder come partner di Caracciolo.

    PROBABILI FORMAZIONI
    Milan (4-3-1-2):
    Abbiati; Abate, Nesta, Thiago Silva, Antonini; Gattuso, Pirlo, Flamini; Seedorf; Ibrahimovic, Ronaldinho. A disposizione: Amelia, Yepes, Bonera, Zambrotta, Ambrosini, Boateng, Robinho. All: Allegri
    Squalificati: nessuno
    Indisponibili: Oddo, Pato, F.Inzaghi
    Brescia (3-4-2-1): Sereni; Zebina, Bega, Martinez; Berardi, Vass, Hetemaj, Daprelà; Diamanti, Koné; Caracciolo. A disposizione: Arcari, Zambelli, Mareco, Cordova, Baiocco, Eder, Possanzini. All: Iachini
    Squalificati: nessuno
    Indisponibili: nessuno

  • Juve rimandata a Brescia, 1-1. Eurogol di Diamanti

    Juve rimandata a Brescia, 1-1. Eurogol di Diamanti

    A Brescia era importante non perdere ulteriore terreno in classifica dalle prime della classe tenendo conto anche della sfida impegnativa di sabato sera con la Roma. E invece la Juventus continua con la sua altalena di risultati strappando un punto alle Rondinelle che in fin dei conti si può ritenere guadagnato per la truppa di Del Neri perchè l’1-1, per quanto fatto vedere in campo, sta stretto alla squadra di Iachini. Succede tutto nella ripresa: al gol di Quagliarella risponde con un magnifico sinistro Diamanti che festeggia nel migliore dei modi il suo secondo centro in campionato.

    La Juve che è sempre alle prese con un’infermeria piena (ben 11 gli indisponibili) sembra una squadra formata da reduci di guerra: la stanchezza, vuoi o non vuoi, giocando quasi sempre gli stessi giocatori, si fa sentire. Il Brescia invece è in crescita e con il morale alto dopo il pari, ampiamente meritato, di San Siro conquistato contro i campioni d’Italia dell’Inter.
    Le Rondinelle, sulle ali dell’entusiasmo, fanno la partita e, in particolar modo con Diamanti, fanno sudare più del dovuto mediani e centrali bianconeri. Storari si vede bersagliato da missili dalla distanza da tutte le parti: ci prova Diamanti per ben due volte, in apertura di gara e sul finire del primo tempo ma prima trova la ripsosta dell’estremo difensore juventino, la seconda conclusione fa la barba al palo. In mezzo il bolide di Eder, conclusione stilisticamente bellissima, coordinazione perfetta ma a dire no al brasiliano ci pensa la traversa. Per vedere la Juve ci vuole la mezz’ora del primo tempo che si fa viva con Quagliarella di testa per il primo vero pericolo verso la porta difesa da Arcari che evita il gol con un colpo di reni alzando la sfera sopra la traversa.

    Nella ripresa la musica non cambia, Juve e Brescia suonano lo stesso disco del primo tempo: Motta è spaesato in marcatura, gli avversari gli sgusciano da tutte le parti e non riesce mai a spingere sulla sua corsia di competenza; addirittura la Juve si trova a spingere meglio con Grosso, alla sua seconda partita in campionato dopo il reintegro in rosa deciso da Del Neri per sopperire agli infortuni; Sissoko sbglia una miriade di passaggi, Aquilani manca di smalto e Del Piero, che ieri ha spento 36 candeline, non entra mai in partita. Ecco perchè Del Neri opta per l’avvidendamento del capitano con Iaquinta con l’intenzione di dare più profondità alla manovra bianconera. Infatti l’attaccante neo entrato riesce a tenere alta la squadra e al minuto 70 serve a Quagliarella un assist al bacio al centro dell’area, la sua conclusione però colpisce il palo. Insiste la Juve in questo frangente e fa bene perchè 120 secondi più tardi su un cross rasoterra di Grosso è sempre l’attaccante ex Napoli, in linea con la sfera, a mettere dentro di rapina. Ma non c’è neanche il tempo di mettere a fuoco che Diamanti con una magia pareggia: l’ex West Ham lascia partire una conclusione tesa di esterno mancino esattamente dal vertice sinistro dell’area di rigore bianconera che sfiora le gambe di Sissoko, la testa di Chiellini e si va ad insaccare nell’angolino più lontano, imparabile per Storari per lo stupore e l’incredulità di Del Neri in panchina.
    Ma è la Juve nel finale a rischiare il colpo: cross del solito Grosso e girata di prima intenzione di Quagliarella la cui conclusione sorvola di poco la traversa. Finisce 1-1, la Juve si mantiene ad un punto sotto di distanza dall’Inter ma vede il Milan allontanarsi, il campionato del Brescia invece, dopo le 5 sconfitte consecutive, deve ripartire dalle ottime partite di San Siro e di stasera.

    Il tabellino
    BRESCIA – JUVENTUS 1-1
    71′ Quagliarella (J), 73′ Diamanti (B)
    BRESCIA (4-3-2-1): Arcari; Berardi, Zebina, Martinez, Daprela; Hetemaj, Cordova, Baiocco (76′ Vass); Diamanti (86′ Possanzini), Eder (63′ Kone); Caracciolo.
    Panchina: Leali, Bega, Budel, Zambelli.
    Allenatore: Iachini
    JUVENTUS (4-4-2): Storari; Motta, Bonucci, Chiellini, Grosso; Pepe (79′ Salihamidzic), Sissoko, Aquilani (76′ Lanzafame), Marchisio; Quagliarella, Del Piero (58′ Iaquinta).
    Panchina: Costantino, Sorensen, Camilleri, Giandonato.
    Allenatore: Del Neri
    Arbitro: Damato
    Ammoniti: Pepe (J), Motta (J), Grosso (J), Caracciolo (B), Berardi (B)

  • Caracciolo illude il Brescia, Inter salvata da un “rigorino”

    Caracciolo illude il Brescia, Inter salvata da un “rigorino”

    Dopo la debacle di Champions League di Londra l’Inter era chiamata ad una reazione d’orgoglio nell’anticipo serale della decima giornata di Serie A contro un Brescia in crisi di risultati e reduce da 5 sconfitte di fila in campionato. I nerazzurri invece soffrono le Rondinelle, più motivate, e non vanno oltre l’1-1, pareggio arrivato grazie ad un calcio di rigore molto discutibile di Eto’o.

    A San Siro il Brescia colpisce a freddo la squadra di Benitez e passa in vantaggio al 14′ con l’Airone Caracciolo, bravo a saltare in area Samuel e a battere con un destro rasoterra Castellazzi. I guai per Benitez non finiscono qui perchè, oltre agli già indisponibili Julio Cesar, Cambiasso, Muntari e Stankovic, il tecnico spagnolo perde anche Maicon per un infortunio muscolare.
    La squadra di Iachini è ben messa in campo e riparte in contropiede che è una bellezza, tant’è che prima lo stesso autore del gol Caracciolo e poi Zebina sfiorano il raddoppio. L’attaccante bresciano lì davanti è mobilissimo e crea non pochi grattacapi a Lucio e Samuel che fanno fatica a contenerlo.
    Sneijder, schierato nell’inedito ruolo di mediano al fianco di capitan Zanetti, sembra un pesce fuor d’acqua mente in avanti risponde presente il solito Eto’o con Milito che annaspa tra le maglie dei difensori bresciani. Ma è di Coutinho l’unica vera occasione del primo tempo dei nerazzurri che lascia partire un bolide dal limite dell’area che sorvola la traversa. Si va al riposo con l’Inter sotto di un gol.

    Ripresa che si apre con altre due tegole per Benitez: si fermano anche Sneijder (per un malore) e Samuel che si fa male al ginocchio dopo un duro contrasto di gioco. Il Brescia bada più alla fase difensiva con l’intenzione di tenere duro e respingere l’offensiva dei campioni d’Italia uscendo con un risultato positivo da San Siro. L’estremo difensore ospite si supera in uscita su Eto’o, poi lo stesso attaccante camerunense si procura un rigore al 73′ che poi trasforma, ma in verità la moviola dimostra che il numero 9 nerazzurro cade da solo in area scivolando letteralmente sulla sfera. L’Inter si getta in avanti con tutte le forze alla ricerca del gol della vittoria ma la stanchezza nelle gambe dei giocatori si fa sentire. Nel finale i nerazzurri reclamano un altro rigore per fallo su Zebina su Milito: il tocco, seppur lieve, sulla gamba dell’attaccante argentino sembra esserci ma il direttore di gara Grava non se la sente di condannare un Brescia ad una immeritata sconfitta.

    Finisce 1-1 con l’Inter che in classifica sale a quota 19 punti, 3 in meno rispetto alla capolista Lazio che domani affronterà la Roma nel derby della capitale, e 2 in più del Milan impegnato a Bari. Ma le ultime prestazioni e l’infermeria che va riempiendosi non fanno dormire sonni tranquilli a Benitez. Il Brescia torna a fare punti salendo a quota 10 ma sempre nella zona calda della classifica.

    Il tabellino
    INTER – BRESCIA 1-1
    14′ Caracciolo (B), 73′ Eto’o (I)
    INTER (4-2-3-1): Castellazzi; Maicon (27′ Cordoba), Lucio, Samuel (50′ Santon), Chivu; Zanetti, Sneijder (46′ Obi); Pandev, Coutinho, Milito; Eto’o.
    Panchina: Orlandoni, Materazzi, Nwankwo, Biabiany.
    Allenatore: Benitez
    BRESCIA (4-3-2-1): Arcari; Berardi, Zebina, Martinez, Dallamano; Hetemaj, Cordova (66′ Budel), Baiocco; Diamanti (83′ Bega), Kone (76′ Eder); Caracciolo.
    Panchina: Leali, Zambelli, Vass, Possanzini.
    Allenatore: Iachini
    Arbitro: Gava
    Ammoniti: Coutinho (I); Arcari (B), Hetemaj (B)

  • Napoli a fatica sul Brescia, decide Lavezzi

    Napoli a fatica sul Brescia, decide Lavezzi

    In una gara condizionata dal meteo e dal terreno di gioco reso pesante dalla pioggia il Napoli porta a casa 3 punti fondamentali che la tengono agganciata al treno delle prime. Ai partenopei basta un gol di Lavezzi per avere la meglio sul Brescia cascato ormai in una crisi di risultati dopo il grande inizio di stagione.
    Quinta sconfitta consecutiva in campionato per la compagine di Iachini anche se oggi pomeriggio le Rondinelle meritavano almeno il pareggio. Il Napoli si dimostra invece cinico e squadra da trasferta.

    Non potendo superare l’ostacolo con la qualità dei propri giocatori, Mazzarri punta tutto sull’aggressività e sulla resistenza lasciando in panchina Cavani e lanciando il giovane Sosa dal primo minuto. Ma la gara la fa il Brescia che anche se nel primo tempo non accade praticamente nulla.
    La ripresa vede le Rondinelle spingere alla ricerca del gol: ci provano in successione Caracciolo, che prende il palo, e poi Hatemaj ma senza fortuna; in mezzo il quasi autogol di Campagnaro con la sfera che colpisce la traversa.
    E proprio nel momento migliore bresciano, il Napoli passa con Lavezzi che lanciato dal grande ex della partita, Marek Hamsik, di piatto sigla il gol partita dedicando la rete a Maradona che ieri aveva festeggiato i suoi 50 anni. Secondo gol consecutivo per Il Pocho dopo quella segnato al Milan
    Inutile l’assalto finale del Brescia che deve arrendersi e cominciare a pensare alla prossima gara di campionato perchè domenica le Rondinelle fanno tappa a San Siro per affrontare l’Inter. Il Napoli invece agguanta la Juve in classifica e manda un messaggio chiaro alle avversarie.

    Il tabellino
    BRESCIA – NAPOLI 0-1
    77′ Lavezzi
    BRESCIA (4-3-1-2): Arcari; Berardi, Zebina, Martinez, Dallamano; Hetemaj, Cordova (55′ Budel), Baiocco (54′ Vass); Konè (56′ Possanzini); Caracciolo, Eder.
    Panchina: Leali, Bega, Zambelli, Feczesin.
    Allenatore: Iachini.
    NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis; Grava, P. Cannavaro, Campagnaro; Zuniga, Yebda, Gargano, Dossena; Hamsik, Sosa (56′ Cavani); Lavezzi (88′ Blasi).
    Panchina: Iezzo, Santacroce, Cribari, Maggio, Dumitru.
    Allenatore: Mazzarri.
    Arbitro: Valeri
    Ammoniti: Gargano (N), Cordova (B)

  • La Roma cola a picco a Brescia. Le Rondinelle volano

    La Roma cola a picco a Brescia. Le Rondinelle volano

    Sull’orlo di una crisi di nervi. La Roma cade anche a Brescia e rimane ancorata in piena zona retrocessione, ferma a 2 punti in classifica frutto di due pareggi. Siamo solo alla quarta giornata, vero, ma la squadra di Ranieri sembra un cavallo impazzito, i nervi sono sul punto di saltare (se non sono già saltati) con una situazione che sta diventando insostenibile. Lo stesso tecnico rischia seriamente la panchina.
    C’è da dire però che a mettere i bastoni tra le ruote ci ha pensato anche il direttore di gara Russo che ha penalizzato e non poco i giallorossi: non ha ravvisato un rigore a Borriello mentre al Brescia ne ha regalato uno che consente alle Rondinelle di portarsi sul 2-0, reso ancora più pesante per l’espulsione di Mexes in occasione del fallo da rigore su Eder. Nel finale ha accorciato le distanze, inutilmente, Borriello che ha risposto a Hatemaj e Caracciolo.

    Il Brescia va subito avanti al 12′ con il gol del centrocampista finlandese Hatemaj su uno spiovente di Caracciolo. L’incubo per i giallorossi, orfani di capitan Totti e De Rossi rimasti a Roma, è solo all’inizio. La manovra degli uomini di Ranieri è lenta e prevedibile, Borriello prova a fare movimento in attacco ma gli arrivano pochi palloni giocabili; il nervosismo comincia a serpeggiare tra i giocatori giallorossi che vanno al riposo sotto di un gol.

    Nella ripresa Ranieri si gioca la carta Adriano, entrato al posto di Menez, per dare maggiore peso in attacco. Ma il Brescia si difende in maniera ordinata e riparte velenosamente in contropiede. E proprio su un contropiede che Eder si procura il calcio di rigore, discutibile, e la conseguente espulsione, per doppia ammonizione, di Mexes che fa esplodere tutta la rabbia del difensore francese che prima va a muso duro contro l’assistente di Russo poi va per scagliarsi contro il direttore di gara stesso con i compagni di squadra che lo trattengono a fatica. Dagli undici metri Caracciolo non sbaglia e raddoppia.
    La Roma si getta in avanti cercando il tutto per tutto: Borriello a sette minuti dal termine trova il gol che accorcia le distanze e al sesto minuto di recupero Sereni compie un’autentica prodezza su un colpo di testa da due passi di Adriano che poteva regalare il pareggio.

    Sabato ultimo appello per i giallorossi: all’Olimpico arriva l’Inter, che stasera ha superato brillantemente il Bari. Perdere significherebbe ridimensionare tutti gli obiettivi prefissati ad inizio stagione, Champions compresa. Se la Roma piange, il Brescia è euforico: terza vittoria consecutiva in campionato che proietta le Rondinelle al secondo posto in classifica dietro solo l’Inter capolista.

    Il tabellino
    BRESCIA – ROMA 2-1
    12′ Hatemaj (B), 64′ Caracciolo (B), 83′ Borriello (R)
    BRESCIA (4-3-1-2): Sereni; Berardi, Bega, Martinez, Dallamano; Hetemaj, Cordova, Baiocco; Diamanti (68′ Kone); Eder (87′ De Maio), Caracciolo (72′ Possanzini).
    A disposizione: Arcari, Daprela, Budel, A. Filippini.
    Allenatore: Iachini
    ROMA (4-2-3-1): Julio Sergio; Rosi (30′ Cicinho), Mexes, Juan, Cassetti; Pizarro, Brighi; Menez (46′ Adriano), Perrotta, Vucinic (60′ Baptista); Borriello.
    A disposizione: Lobont, G. Burdisso, Greco, Simplicio.
    Allenatore: Ranieri
    Arbitro: Russo
    Ammoniti: Cassetti, Rosi, Julio Sergio (R), Eder (B)
    Espulsi: Mexes (R)

  • Il Brescia torna in A. Possanzini e Caracciolo matano il Toro

    Il Brescia torna in A. Possanzini e Caracciolo matano il Toro

    Il Brescia torna in serie A dopo 6 anni e lo fa alla fine di una finale playoff combattuta ed entusiasmante contro il Torino. Le rondinelle nonostante la possibilità di giocare su due risultati in virtù della migliore posizione in classifica e dello 0-0 nella gara d’andata hanno pigiato sull’acceleratore vincendo per 2-1.

    Partita vibrante al Rigamonti giocata ad un ritmo super dalle due squadre. Già al 1′ Bianchi ci prova di testa: palla fuori. Al 4′ stessa sorte per una conclusione di Possanzini. Al 6′ ancora Brescia al tiro: l’ungherese Vass manda alto di poco dal limite. La replica dei granata arriva due minuti dopo con Salgado: girata di testa e parata a terra di Arcari.

    A metà del primo tempo il Brescia diventa padrone del centrocampo e costringe Morello agli straordinari per tener il risultato sul pari iniziale. Ma il gol è nell’aria, e arriva puntuale al 34′: azione di contropiede, Possanzini entra in area da sinistra, si accentra, e segna con preciso diagonale: 1-0, il Brescia comincia ad intravedere la serie A.

    Il Toro attacca alla ricerca del pari ma è sempre il Brescia a rendersi pericoloso in contropiede. Al 66′ svolta decisiva per la partita: Ogbonna strattona in area Possanzini; per Rizzoli è calcio di rigore e dagli undici metri Caracciolo non fallisce: 2-0 Brescia, e partita che sembra chiusa.

    Partita che diventa cattiva e Rizzoli è costretto a metter spesso mani al taschino. All’86’ il gol che illude il Torino: Arma prova un colpo di testa; il pallone, respinto da un difensore, gli resta sui piedi ed in diagonale fulmina Arcari: 2-1. Il finale è tutto granata, ma sono le Rondinelle di Iachini a far festa.

  • Serie B: Brescia – Ascoli 2-1. Possanzini e Caracciolo regalano il terzo posto

    Nell’anticipo della 26° giornata di Serie B il Brescia grazie alla sua coppia d’attacco guadagna tre punti importantissimi che gli regalano temporaneamente il terzo posto con 42 punti.

    Ad uno primo tempo avaro di emozioni con una conclusione di Caracciolo stampatasi sul palo si contrappone una ripresa ricca di occasioni e vissuta fino al novantesimo sul filo di lana. Lombardi in vantaggio con capitan Possanzini al 18′ con un fortunoso tiro cross che ha ingannato Guarna, dopo appena 5 minuti è il capocannoniere del campionato Caracciolo a siglare la rete del raddoppio.

    La partita sembra chiusa ma un improvvisa fiammata di Bernacci riapre la contesa facendo vivere un finale trepidante a mister Iachini e ai tifosi lombardi. Vince comunque il Brescia che inanella l’ottavo risultato utile consecutivo.

  • Serie B: Torino-Brescia 1-1. Caracciolo illude ma il cuore salva i granata

    Serie B: Torino-Brescia 1-1. Caracciolo illude ma il cuore salva i granata


    Finisce in parità l’anticipo della 24° Giornata di Serie B tra il Torino e il Brescia. Le squadre di Colantuono e Iachini sono tra quelle che hanno operato di più nella finestra invernale di calciomercato con la speranza di colmare il gap dalle battistrada e raggiungere quindi la Serie A. Tra i tanti temi di interesse il confronto tra i granata e le rondinelle era sopratutto tra i due bomber Bianchi e Caracciolo, l’Airone è stato il protagonista nel primo tempo segnando il gol del vantaggio al 20′ con un incornata vincente su assist di Possanzini e per aver propiziato l’espulsione per fallo da ultimo uomo di Rivalta.

    Sotto di un uomo vien fuori il cuore granata, Leon va vicino al gol nella seconda parte del primo tempo quando su calcio di punizione colpisce il palo, ad inizio ripresa capitan Bianchi segna il gol del pari e poi sale in cattedra Sereni miracoloso in diverse occasioni sui tentativi dei bresciani.

    A conti fatti per come si era messa la partita è un punto d’oro per il Torino mentre il Brescia ha da mangiarsi le mani. Il punto serve a muovere la classifica ma la lotta verso l’alto è ancora lunga.

    TABELLINO
    TORINO – BRESCIA 1-1 20′ Caracciolo, 46′ Bianchi

    TORINO (4-4-2): Sereni 7.5; D’Ambrosio 7, Rivalta 4.5, Ogbonna 6, Garofalo 6.5; Leon 6.5 (33′ st Antonelli sv), Genevier 5.5 (20′ st Barusso 6), Pestrin 6, Gasbarroni 6; Bianchi 7, Pià 5.5 (35′ pt Zoboli 6.5).
    Allenatore: Colantuono 6.
    In panchina: Morello, Rubin, Salgado, Scaglia.

    BRESCIA (3-5-2): Arcari 6; De Maio 6.5, Berardi 6, Bega 6; Zambelli 6 (42′ st Rispoli sv), Budel 6, Cordova 5.5 (25′ st Hetemaj sv), Baiocco 6.5, Dallamano 6.5 (28′ st Lopez Gasco sv); Possanzini 6.5, Caracciolo 6.5.
    Allenatore: Iachini 6.
    In panchina: Viotti, El Kaddouri, Martinez, Kozak.

    ARBITRO: Russo di Nola 6.5.
    Espulso al 27′ pt Rivalta per fallo da ultimo uomo.
    Ammoniti: Caracciolo, Leon, Bianchi, Lopez Gasco, Pestrin.

  • Serie B: questa sera Torino – Brescia. La sfida tra bomber, live streaming e probabili formazioni

    L’anticipo della 24° giornata di Serie B mette a confronto due tra le squadre che operato maggiormente durante il mercato invernale. Ma Torino-Brescia sarà sopratutto la sfida tra i bomber: capitan Bianchi da un lato e il capocannoniere del campionato Caracciolo dall’altra, è su di loro che Colantuono e Iachini fanno affidamento per scardinare le difese avversarie e assicurarsi tre punti importanti per la rincorsa alla serie A.

    Nel Toro vanno in campo i nuovi arrivati D’Ambrosio e Garofalo in difesa, in mezzo al campo debutta Genevier in coppia con Pestrin in avanti sarà ancora Pià a far da spalla a Bianchi. Nel Brescia dovrebbe partire dalla panchina il nuovo arrivato Hetemaj, in campo Cordoba a supporto di Possanzini e Caracciolo.

    Queste le probabili formazioni:
    Torino (4-4-2)
    : Sereni; D’Ambrosio, Rivalta, Ogbonna, Garofalo; Leon, Genevier, Pestrin, Gasbarroni; Bianchi, Pià. All. Colantuono
    Brescia (3-5-2): Arcari; De Maio, Bega, Berardi; Zambelli, Baiocco, Budel, Cordova, Dallamano; Possanzini, Caracciolo. All. Iachini
    Arbitro: Russo di Nola

    Potrai assistere alla partita direttamente dal tuo pc cliccando sul link che ti collegherà al canale: CANALE 1, CANALE 2, CANALE 3