Tag: giuseppe giannini

  • Gallipoli in B aiutato dalla Camorra. Giannini indagato

    Gallipoli in B aiutato dalla Camorra. Giannini indagato

    Calcio e criminalità organizzata, un binomio che negli ultimi tempi sembra essere sempre d’attualità, soprattutto stando alle numerose articolazioni delle inchieste sul calcio scommesse. Questa volta nell’occhio del ciclone è finito il Gallipoli, squadra salentina promossa in serie B dalla Lega Pro prima divisione girone B nel campionato 2008-2009. In tale occasione, però, la promozione non fu conquistata onestamente sul campo ma richiese un ingente intervento esterno: quello degli imprenditori Righi, vicini alla camorra. Secondo le indagini degli inquirenti – che hanno portato all’arresto di 90 persone accusate di far parte del clan Contini – sarebbero stati proprio gli uomini del clan, su richiesta dell’imprenditore Salvatore Righi – a “fare in modo” che i calciatori del Real Marcianise non opponessero resistenza alla vittoria del Gallipoli, necessaria per ottenere la promozione.

    Così, il tecnico del Gallipoli (ex calciatore della Roma e della Nazionale) Giuseppe Giannini, insieme al direttore sportivo Dimitri ed agli imprenditori Salvatore Righi e Ivano Righi, si assicurarono la vittoria facendo pervenire ai calciatori del Real Marcianise la somma di cinquantamila euro.

    Gallipoli in B con aiuto Camorra. Giannini indagato | © AFP/Getty Images
    Gallipoli in B con aiuto Camorra. Giannini indagato | © AFP/Getty Images

    L’illecito, come detto, portò gli effetti desiderati considerando che il Gallipoli vinse la sfida con il Real Marcianise per 3 a 2 e ottenne la matematica promozione in serie B, a tutto beneficio della famiglia Righi che, come riportano gli esiti delle indagini, utilizza da tempo i campionati delle serie minori per “investire” il denaro sporco derivante da altre “attività”.

    L’aspetto di maggior rilievo per la cronaca sportiva, laddove si intreccia indissolubilmente con la cronaca giudiziaria, riguarda il fatto che tra gli indagati figura proprio l’ex capitano della Roma Giuseppe Giannini, attuale allenatore della Nazionale del Libano, all’epoca dei fatti allenatore del Gallipoli.

    Giuseppe Giannini, dunque, insieme al direttore sportivo dei pugliesi Luigi Dimitri, avrebbe avuto un ruolo attivo nella frode sportiva con l’aggravante della finalità mafiosa e proprio tali reati gli sono imputati, analogamente a Salvatore ed Ivano Righi.

  • Giannini batte Zeman e si dimette: Pescara Grosseto 1-2

    Giannini batte Zeman e si dimette: Pescara Grosseto 1-2

    Tutto il ‘veleno’ di Pescara Grosseto è nella coda: a 10 minuti dalla fine del termine regolamentare il Grossetano Sforzini con una rete d’autore completa il ribaltamento del risultato fissando lo stesso sul definitivo 1-2 (marcatura iniziale di Sansovini del Pescara al 22’, pareggiata al 40’ da Alfageme) e negli spogliatoi Giuseppe Giannini annuncia le sue dimissioni. “Dimissioni irrevocabili, non è possibile essere valutato partita in partita solo per il risultato” ha dichiarato il Principe nel suo commiato da vincitore (Cuccureddu è in pole su Viviani per la sostituzione). Particolarmente polemico Giannini nei confronti di Camilli, il suo ormai ex Presidente, al quale ha regalato 3 punti d’addio che hanno confermato la tendenza corsara dei toscani che riescono nell’impresa di imporre il ptimo stop stagionale interno allo straripante Pescara di Zeman.

    Giuseppe Giannini | ©Getty Images
    Partito benissimo, il Pescara sciupa l’impossibile con Insigne che si divora due occasioni irripetibili, passa in vantaggio con Sansovini al 22’, non chiude la gara nonostante la pressione costante e subisce al 40’ il momentaneo pari dell’ex Alfageme. Allo scadere del primo tempo, Immobile scatta sul filo del fuorigioco e scaglia un bolide all’indirizzo della porta maremmana, la sfera impatta sulla traversa e rimbalza in campo: gol o non gol (live, il pallone sembra terminare all’interno della porta)? L’arbitro, coadiuvato dall’assistente Segna, lascia giocare tra le proteste dei padroni di casa e dei tifosi biancazzurri.

    Nella ripresa, il Pescara non sembra lo stesso del primo tempo: contratto, incapace di rendersi pericoloso con costanza e soggetto alle ripartenze maremmane sull’asse Sforzini, ottimo centravanti boa e non solo, e Alfageme Al minuto 80’ il Grosseto si giova una splendida giocata di Sforzini che si libera bene in area, fingendo di stringere per poi allargarsi, ed al volo batte Anania su suggerimento di Moretti (appena entrato) gelando il pubblico di casa e fissando il risultato sul finale di 1-2.

    Pescara Grosseto 1:1
    Marcatori: 22’ Sansovini (P), 40’ Alfageme (G), 80’ Sforzini (G)
    Pescara: Anania, Zanon, Brosco, Capuano, Balzano, Nicco (63’ Petterini), Cascione, Gessa, Sansovini, (63’ Maniero) Immobile, Insigne. All. Zeman. A disp. Pinsoglio, Romagnoli, Soddimo, Giacomelli, corsi.
    Grosseto: Narciso, Antei, Padella, Petras, Giallombardo, Ronaldo, Crimi, Consonni (79’ Moretti), Alfageme (66’ Mancino), Caridi (84’ Lupoli), Sforzini. All. Giannini. A disp. Mangiapelo, Formiconi, Geradi, Nanni.
    Arbitro: Sig. Nasca di Bari coadiuvato dagli assistenti Meloni di Modena e Segna di Roma (IV Uomo: sig. Pasqua di Tivoli)
    Ammoniti: Giallombardo, Antei , Ronaldo(G), Gessa, Zanon, Cascione (P)
    Note: spettatori totali 10.435 dei quali 2882 abbonati (incasso tot. 17.858,91); presente tifoseria ospite nel settore loro riservato all’interno della Curva Sud stimata in meno di 50 unità.

    SERIB B RISULTATI MARCATORI E CLASSIFICA

  • Verona e Taranto cambiano. Esonerati Giannini e Brucato

    Verona e Taranto cambiano. Esonerati Giannini e Brucato

    Solo 13 punti e dodicesimo posto nel girone A di Prima Divisione, 5 sconfitte al passivo di cui l’ultima con la Salernitana in una sorta di scontro diretto tra due squadre che puntano alla promozione in Serie B, una vittoria che manca dal 17 ottobre, 10 i punti di distacco dalla vetta della classifica e 6 dall’ultimo posto disponibile per accedere ai playoff. Questa la situazione, al limite del disastro, del Verona. Il presidente scaligero Martinelli è giunto così alla decisione di esonerare l’allenatore Giannini, reo di non aver saputo portare a casa i risultati prefissati ad inizio stagione e dettati da una campagna acquisti come solo poche squadre hanno saputo fare. Resta così senza panchina il tecnico più ricercato che in estate aveva ricevuto richieste da squadre di Serie B e Lega Pro.
    La società gialloblu non ha ancora deciso a chi affidare l’incarico: il numero uno scaligero vuole ponderare bene e guardarsi intorno prima di fare scelte avventate. Tra i papabili ci sono Cavasin e Papadopulo anche se non è escluso un ritorno alla guida tecnica di Vavassori che l’anno scorso portò gli scaligeri a disputare la finale playoff, poi persa, contro il Pescara.

    Stessa sorte toccherà a Brucato, ormai considerato ex allenatore del Taranto. Nonostante la squadra ionica sia ancora in piena zona playoff, il tecnico paga a caro prezzo le ultime due sconfitte in campionato, soprattutto quella casalinga pesante subita domenica contro il Foligno.
    Il presidente D’Addario ha già raggiunto l’accordo con Dionigi, ex attaccante tra le altre di Torino, Fiorentina, Piacenza, Sampdoria, Napoli, Bari ma soprattutto Reggina che ha appena conseguito il patentino di allenatore. Dionigi, che ha giocato a fine carriera anche nel Taranto dal 2007 al 2009, sarà affiancato da Passiatore che assumerà l’incarico di vice.

  • Cosenza – Giannini, si tratta. L’alternativa per la panchina è Atzori

    Cosenza – Giannini, si tratta. L’alternativa per la panchina è Atzori

    Archiviato il campionato di Prima Divisione, più che deludente se si considera il girone di ritorno con 3 vittorie conquistate di cui 2 in trasferta e soltanto 1 in casa, il Cosenza si è messo al lavoro per cominciare a programmare sin da subito la nuova stagione.
    La nuova proprietà, che ha visto l’entrata in società di Luca Pagliuso, figlio dell’ex patron, ha già fissato l’obiettivo da raggiungere: conquistare la promozione in Serie B e per questo Pagliuso di comune accordo con il dg Mirabelli, si sono già mossi per regalare alla piazza un tecnico di valore; il candidato principale a sedere sulla panchina rossoblu per la stagione 2010-2011 è Giuseppe Giannini, ex tecnico del Gallipoli portato da lui stesso alla storica promozione in cadetteria.

    Chiusa l’era Toscano (l’allenatore che ha portato i Lupi alla conquista di due promozioni consecutive dalla Serie D alla Prima Divisione) e la mini avventura di Glerean (chiamato a sostituire l’esonerato Toscano per le ultime 5 partite di campionato), il Cosenza vuole portare in riva al Crati il “Principe” per l’immediato salto di categoria. Ed è stato lo stesso Giannini ha confermare l’esistenza della trattativa in un’intervista rilasciata al Quotidiano della Calabria:

    Il Cosenza? Stiamo parlando, lì da voi ho degli amici e ci stiamo confrontando. Ho sentito telefonicamente Luca Pagliuso e anche il ds Massimiliano Mirabelli e ci siamo sentiti qualche volta per abbozzare un discorso. Per andare nei dettagli di certo non si può parlare per telefono, bisogna sedersi ad un tavolo, confrontarsi e capire dove bisogna e si vuole andare. Cosenza è una piazza importante che vale con una tifoseria calda che segue, viene allo stadio, molto attaccata alla propria squadra“.

    Anche Luca Pagliuso è uscito allo scoperto confermando i contatti avuti con il tecnico:

    Giannini ha chiesto dieci giorni per pensarci; ha chiuso tutte le porte alle altre squadre di Lega Pro, al Cosenza no…“.

    Sembra che l’ex calciatore della Roma, dopo la travagliata avventura a Gallipoli, voglia appurare se effettivamente a Cosenza ci sia un progetto serio e ambizioso. Sarebbe un bel colpo questo per il club silano che sbaraglierebbe anche la forte concorrenza di tanti club di Serie B e accaparrarsi uno dei tecnici più ricercati sulla piazza. Se dovesse fallire il progetto Giannini è già pronta l’alternativa Atzori, ex allenatore di Ravenna e Catania.

  • Gallipoli: Giannini ci ripensa e ritira le dimissioni

    Pace fatta tra Giannini e il presidente del Gallipoli D’Odorico dopo le polemiche di lunedì sera al termine del posticipo della 24esima giornata di Serie B contro il Grosseto culminate con le dimissioni insindacabili del tecnico romano a causa delle divergenze con il presidente, accusato di aver instaurato una situazione insostenibile all’interno della squadra, con stipendi non pagati e altri emessi solo per metà. D’Odorico gli aveva risposto per le rime definendolo come una primadonna.
    Oggi il dietrofront di Giannini che dopo aver tenuto un colloquio con squadra e tifosi che gli hanno dato il loro appoggio, si è incontrato con D’Odorico per un chiarimento che ha avuto come risultato finale una stretta di mano con la continuazione del rapporto di lavoro.
    Il tecnico però non sarà al suo posto in panchina sabato perchè squalificato dal giudice sportivo per quattro turni per aver insultato e afferrato per un braccio l’arbitro durante la partita contro il Grosseto.

  • Serie B: si indaga su Gallipoli – Grosseto. L’ombra del calcioscommesse sulla partita

    Che la partita tra Gallipoli e Grosseto potesse lasciare strascichi pesanti lo si era appreso sin dalla fine della partita di ieri. La contestazione da parte dei giocatori per il mancato pagamento degli stipendi, le dimissioni di mister Giannini e le polemiche con il presidente D’Odorico, arriva anche l’apertura di un inchiesta per un eccessivo numero di giocate effettuate sul pareggio. Le società per il momento hanno preso le distanze ma l’ombra del calcio scommesse torna a sconvolgere il calcio italiano.

  • Serie B: il Grosseto strappa il pari al Gallipoli tra le proteste. Giannini si dimette

    Serie B: il Grosseto strappa il pari al Gallipoli tra le proteste. Giannini si dimette

    Il Monday Day di serie B contribuisce ad alimentare le polemiche intorno alla classe arbitrale che forse mai come in questo periodo si mostrano inadeguati a gestire le pressioni del campionato.

    La partita tra il Gallipoli di Giannini e il Grosseto di Gustinetti per tutto il primo tempo vede solo una squadra in campo, i pugliesi. Dopo aver preso confidenza con la partita, Perderzoli diventa il padrone del centrocampo dettando i ritmi ai compagni e il nuovo arrivato Volpato ci impiega 10′ a segnar la prima rete su assist di Di Carmine. Al 27′ il Gallipoli raddoppia con Scaglia con un preciso calcio di punizione dal limite dell’area. Allo scadere il patatrack dell’arbitro Calvarese di Teramo che vede un fallo di Franchini su Pinilla, rigore ed espulsione. Pinilla realizza e cambia il volto alla partita.

    Nel secondo tempo il Grosseto approfitta della superiorità numerica e all’8 con Koprivec segna il gol del pari. Un punto prezioso per il Grosseto che per quanto visto in campo non avrebbe meritato, per il Gallipoli con la beffa arrivano le dimissioni di Giannini per l’enorme divergenza di intenti con la società e in special modo il presidente D’Odorico. Di seguito le interviste al tecnico e al presidente:

    “Uno come me non ha bisogno di mettersi in evidenza e fare la primadonna. Primedonne sono i ragazzi e i tifosi’. Il tecnico non dimentica di lanciare qualche frecciatina sulla dirigenza: ‘Non ci sono persone all’altezza, e poi il presidente lo conosciamo tutti….Alcuni giocatori sono stati pagati per 18 giorni di lavoro ad agosto, tutto settembre e parte di ottobre, altri no e non mi sembra giusto. La verità è che questa squadra ha un cuore immenso, come la città’. Le ultime battute chiudono definitivamente le porte ad un possibile ripensamento: ‘Non torno indietro, la frattura non è ricomponibile. Mi dispiace per una squadra che sta dando tanto e che sicuramente si salverà”.

    ‘Giannini ha fatto la cosa migliore, un presuntuoso che non voleva il confronto con la società’. Si vocifera che l’allenatore e il presidente abbiano litigato durante il secondo tempo della gara pareggiata con il Grosseto ma il numero uno del club nega: ‘Me ne sono andato dallo stadio mezz’ora prima‘. D’Odorico parla anche della protesta dei propri giocatori per il ritardo dei pagamenti degli stipendi: ‘E’ stata una manovra pilotata dallo stesso allenatore, è una primadonna. Per quanto riguarda gli stipendi ci sono stati dei piccoli problemi e alcuni ritardi ma non era quello il problema. Avevamo stabilito anche un premio per la squadra ma quando uno non è in grado di assumersi le sue responsabilità è meglio che se ne vada’.

  • Serie B: highlights Salernitana – Gallipoli 1-3. Supergol di Pallante e Di Carmine

    Il Gallipoli del Principe di Giannini fa la voce grossa all’Arechi contro la Salernitana con un entusiasmante recupero conquista la terza vittoria esterna condannando forse con gran anticipo i campani ad una amara retrocessione, i protagonisti della rimonta sono Pallante e DI Carmine autore di gol di pregevole fattura.

  • Serie B: Salernitana sconfitta in casa dal Gallipoli (1-3)

    Nell’anticipo della 16esima giornata di Serie B il Gallipoli si impone a Salerno per 3-1; la squadra di Giannini rimonta lo svantaggio iniziale con le reti di Pallante, Di Carmine e Di Gennaro.
    La Salernitana passa subito in vantaggio al 5′ con Soligo con un tiro al volo da fuori area e più tardi spreca il colpo del ko con Caputo che da solo conclude sul portiere ospite.
    I campani giocano meglio e vanno ancora vicini al gol: al 33′ Caputo pecca di egoismo ignorando Ferraro meglio piazzato e sbaglia la conclusione. Il tecnico Grassadonia, imbufalito, non perdona l’errore e lo sostituisce per Pestrin.
    Al 39′ arriva il pareggio pugliese con Pallante che devia in rete una punizione calciata da Pederzoli.

    Nella ripresa sono ancora i padroni di casa a sprecare una ghiotta occasione con Ferraro ma il Gallipoli è fortunato e passa in vantaggio al 64′ con Di Carmine che di testa trafigge Polito. E’ il gol che taglia le gambe alla Salernitana.
    Nei minuti di recupero arriva il terzo gol che chiude la partita con Di Gennaro in contropiede.

    In classifica il Gallipoli sale al nono posto, impensabile ad inizio stagione, a quota 22 punti mentre la Salernitana continua con la serie di sconfitte e resta ancorata all’ultimo posto con soli 6 punti conquistati.

    Il tabellino
    SALERNITANA – GALLIPOLI 1-3
    5′ Soligo, 39′ Pallante, 64′ Di Carmine, 91′ Di Gennaro.
    SALERNITANA (4-4-2): Polito; Galasso, Stendardo, Bastrini, Machado; Statella (58′ Soddimo), Jadid (63′ Merino), Tricarico, Soligo; Caputo (34′ Pestrin), Ferraro.
    A disposizione: Iuliano, Russo, E. Pepe, Carcuro.
    Allenatore: Grassadonia.
    GALLIPOLI (3-5-2): Sciarrone; Abbate, Grandoni, Pallante; Sosa, Mancini, Mounard (61′ Moro), Pederzoli, Scaglia; Ginestra (90′ Viana), Di Carmine (67′ Di Gennaro).
    A disposizione: Garavano, D’Aversa, Tagliani, De Petris.
    Allenatore: Giannini.
    Arbitro: Gervasoni.
    Ammoniti: Tricarico (S), Ginestra (G), Pederzoli (G), Ferraro (S)

  • Serie B: tutti i gol della 5 giornata [highlights]

    • Empoli – Frosinone 2-0
    • Cesena – Triestina 4-1
    • Reggina – Cittadella 1-1
    • Vicenza – Gallipoli 2-2


    • Grosseto – Modena 3-1
    • Albinoleffe – Piacenza 0-1
    • Sassuolo – Mantova 1-1
    • Padova – Ancona 2-1
    • Lecce – Crotone 0-0