Si gioca stasera alle ore 21 in diretta su Rai due Roma-Atalanta, il primo ottavo di finale della Coppa Italia. Padroni di casa favoriti, con Zeman che schiera una formazione molto vicina a quella titolare. Di contro l’Atalanta di Colantuono, che già nel recente passato aveva messo in grande difficoltà i giallorossi nonostante il passivo di 2-0 subito in campionato, schiera molte riserve nell’undici iniziale, con l’argentino Parra e De Luca a mettere pressione alla retroguardia capitolina. Chi vince stasera accede direttamente ai quarti di finale, dove ad attendere ci sarà la vincente della sfida Udinese-Fiorentina, in programma fra otto giorni esatti. La Roma è la squadra che ha vinto più volte questo il torneo (nove, come l’Inter), mentre l’Atalanta ha alzato la Coppa soltanto in un’occasione (62-63).
DE ROSSI TITOLARE– Come detto in precedenza Zeman non intende snobbare la Coppa Italia e i nomi dei titolari confermano quanto espresso dal tecnico boemo in conferenza stampa. In attacco ci saranno contemporaneamente Osvaldo e Destro, con il giovane Nico Lopez che farà rifiatare Totti. A centrocampo si rivede De Rossi dal primo minuto supportato da Bradley ed il brasiliano Marquinho. In difesa invece torna titolare Stekelenburg in porta, con Taddei e Dodò terzini e la coppia Marquinhos-Burdisso al centro.
PRUDENZA – Colantuono schiera i suoi invece con un prudente 4-4-2. Davanti la coppia d’attacco sarà composta da Parra e De Luca, con Ferreira Pinto e Bonaventura esterni. A centrocampo invece troviamo Carmona e Radovanovic. Guiderà il reparto difensivo la coppia centrale Matheu-Lucchini, con Raimondi e Brivio terzini. Tra i pali il titolare sarà il portiere in seconda Frezzolini.
Doveva essere la partita della svolta, del cambio di rotta per la nave in tempesta di Ciro Ferrara, invece Sampdoria-Atalanta è terminata con la sesta sconfitta consecutiva per i blucerchiati, che hanno dovuto arrendersi alla superiorità della squadra di Colantuono, ben organizzata e ben messa in campo. I demeriti degli uomini di Ciro Ferrara, però, sono stati fin troppo evidenti, mostrando una preoccupante fragilità, fin dai primissimi minuti del match, consentendo ai nerazzurri bergamaschi di passare in vantaggio già al secondo minuto del primo tempo, con Raimondi che mette in mezzo un ottimo assist per Bonaventura, che colpisce al volo e batte Romero: 0-1.
Il contraccolpo psicologico si avverte immediatamente, ed i doriani non riescono a reagire allo svantaggio, rischiando ben presto il secondo gol, evitato solo dal palo che viene colpito dall’argentino German Denis al minuto 16′, dopo perfetto assist di Schelotto.
Qualche minuto dopo, però, è la Sampdoria a rendersi pericolosa, anche se le conclusioni di Maxi Lopez ed Enzo Maresca non hanno fortuna, terminando, rispettivamente, di poco a lato e sulla traversa. Dopo l’apparente “sveglia” dei padroni di casa, è di nuovo l’Atalanta a rendersi pericolosa in zona-gol, con Denis che realizza lo 0-2 su assist di Schelotto, anche se il guardalinee decide di annullare per posizione di fuorigioco del Tanque: la decisione è, però, errata considerando che Denis non si trovava in posizione irregolare.
Il primo tempo termina, così, per 0-1 e la ripresa si apre con l’Atalanta che prova a spingere alla ricerca del raddoppio. Al 52′, però, giunge l’episodio che avrebbe potuto raddrizzare le sorti della gara per gli uomini di Ferrara, con azione da calcio d’angolo, che fa pervenire la palla ad Enzo Maresca, il quale si inventa una spettacolare rovesciata che riesce ad infilarsi proprio nell’angolino della porta di Consigli: 1-1 e gol pazzesco per l’ex centrocampista del Malaga.
Il pareggio della Samp, però, non abbatte gli ospiti che, fino all’euro-gol di Maresca, non avevano concesso praticamente nulla ai padroni di casa e, dunque, il mister Colantuono decide di ricorrere alla panchina per dare una scossa alla reazione dei nerazzurri: fuori Bonaventura dentro Giuseppe De Luca che, al minuto 75′, su assist di German Denis, davanti a Romero non sbaglia, realizzando il gol dell’ 1-2 ed il suo personale primo gol in serie A.
Dopo il nuovo svantaggio, la Sampdoria prova a buttarsi in avanti alla ricerca del pari, che le viene però negato da un ottimo intervento di Consigli su Icardi a distanza ravvicinata e, poi, da un salvataggio in extremis sulla linea di Stendardo, sempre su tiro di Icardi.
La gara si chiude, così, con la sesta sconfitta consecutiva per la Sampdoria, che sprofonda in un baratro ancora più nero mettendo in seria discussione la panchina di Ciro Ferrara, mentre l’Atalanta conferma il suo stato di forma, balzando a 15 punti in classifica, dando continuità all’ottima vittoria contro il Napoli.
Le pagelle di Sampdoria-Atalanta:
Maresca 7 Nonostante la grigia prestazione dei suoi, il centrocampista illumina il pomeriggio di Marassi con una straordinaria rovesciata, che porta al provvisorio pareggio. Quando esce dal campo per infortunio la Samp si spegne ancor di più
De Silvestri 4 Svagato e poco reattivo, è lui ad avere le maggiori colpe sullo 0-1 giunto dopo soli due minuti di gioco, non riuscendo a fermare Bonaventura.
Stendardo 7 Salva un gol sulla linea sul finire della gara, con un intervento che vale come un gol. E’ uno degli uomini più importanti dell’Atalanta di Colantuono, dando sicurezza al reparto difensivo
Schelotto 7 Fa quel che vuole contro la difesa Sampdoriana, che gli rende vita facile, ma lui mostra ancora una volta le sue qualità: corre, regala assist e dispensa giocate di qualità
Tabellino Sampdoria-Atalanta:
SAMPDORIA (4-3-3): Romero 5,5, De Silvestri 4, Gastaldello 5, Rossini 5,5, Castellini 5, Poli 5,5 (25′ st Tissone 5,5), Maresca 7 (20′ st Obiang 6,5), Soriano 6, Estigarribia 4,5 (32′ st Icardi 6), Maxi Lopez 6, Eder 5,5. Allenatore: Ferrara ATALANTA (4-4-1-1): Consigli 7, Peluso 6, Stendardo 7, Raimondi 7, Manfredini 6.5, Carmona 6 (39′ st Biondini sv), Cigarini 6.5, Bonaventura 7 (28′ st De Luca 7), Schelotto 7; Moralez 6.5 (36′ st Brivio), Denis 6. Allenatore: Colantuono
A Pescara è tutto pronto ormai per Italia-Svezia, andata dei play-off qualificazione di Euro 2013. Chi vince accede alla Fase finale dell’Europeo che si giocherà il prossimo giugno in Israele. Entrambe le nazionali hanno vinto il proprio girone d’appartenenza e ora si ritrovano difronte per staccare l’ultimo decisivo pass per Israele. Due anni fa terminò come peggio non poteva per gli azzurri di Casiraghi: un successo illusorio all’andata per poi subire la cocente sconfitta per 3-0 in Bielorussia, ko che sancì l’addio a Euro 2011 e alle Olimpiadi di Londra. Alla vigilia della sfida il ct Devis Mangia non ha voluto caricare di troppe responsabilità i suoi uomini, per evitare spiacevoli sorprese qualora qualcosa dovesse andare storto nei 180′ minuti che attendono l’Under 21.
L’ex tecnico di Varese e Palermo continua a puntare sul 4-4-2 delle ultime uscite. In attacco spazio alla coppia Immobile-De Luca. La punta dell’Atalanta sostituisce Fabio Borini, reduce da una frattura allo scafoide carpale del piede destro, infortunio per il quale sarà costretto a dare forfait anche per la gara di ritorno.
Sulle fasce agiranno Lorenzo Insigne e Saponara. Il primo vuole dimostrare a Prandelli di meritare la chiamata in Nazionale maggiore tanto quanto El Shaarawy. Facile ipotizzare un suo impiego in posizione più avanzata rispetto a Saponara per cercare maggiormente il dialogo con l’ex compagno di squadra Immobile, la coppia d’oro del Pescara allenato da Zdenek Zeman la scorsa stagione. A centrocampo, complice la pesante assenza di Verratti (selezionato da Prandelli per il match contro l’Armenia), Mangia si affida a Marrone e Florenzi, con quest’ultimo chiamato ad accorciare verso le due punte e offrire soluzioni alternative al gioco degli azzurri. In difesa la coppia centrale sarà composta da Capuano e Caldirola, con De Sciglio e Frascatore terzini. Per il ruolo di estremo difensore dovrebbe spuntarla Bardi, con Perin che si accomoderà in panchina.
Probabili formazioni Italia-Svezia Under 21 (ore 21) Italia (4-4-2): Bardi, De Sciglio, Caldirola, Capuano, Frascatore, Marrone, Florenzi, Saponara, Insigne, Immobile, De Luca. Svezia (4-4-2): Jonhson, M. Johansson, Jansson, Petterson, Demir, Hiljemark, J. Johansson, Ajdarevic, Hamad, Ishak, Armenteros.
Pura formalità il match di ieri pomeriggio che vedeva la nostra Under 21 impegnata contro i pari età del Liechtenstein per la penultima partita del girone. Il 7-0 finale con cui i ragazzi di Devis Mangia hanno sconfitto gli avversari indica chiaramente come in campo ci sia stata una sola squadra. In gare come queste è sempre difficile capire dove arrivano i meriti dei vincitori e quanto invece i limiti degli avversari possano condizionare pesantemente il risultato al termine dei novanta minuti regolamentari. Ci sembra inutile però nascondere i notevoli progressi compiuti dalla Nazionale italiana negli ultimi 12 mesi, dopo aver toccato il profondo rosso con la gestione Casiraghi. Non è isteria affermare che l’attuale Under 21, valutato anche il materiale umano a disposizione, sia tra le migliori squadre d’Europa, non avendo nulla da invidiare ad altri Paesi più “nobili” come Spagna e Francia. Ora che l’obiettivo play-off è stato raggiunto, l’obiettivo è quello di stupire.
La mano dell’allenatore Nonostante Devis Mangia attribuisca gli onori del successo a Ciro Ferrara, conferendogli il 99,9% dell’attuale formazione, è innegabile come già in queste prime partite si percepisca la mano dell’allenatore, ex Varese (Primavera) e Palermo (Primavera e Prima squadra). Il 4-4-2 proposto nel pomeriggio di ieri contro il Liechtenstein ha piacevolmente impressionato. In mezzo al campo a farla da padrone c’erano Viviani e Marrone, con l’ex giallorosso e il bianconero perfettamente integrati nel gioco azzurro. Il primo regista importante, sebbene possa peccare in velocità, ma comunque bravo a cercare sempre la profondità per i due esterni offensivi, senza dimenticare che sui calci piazzati spesso e volentieri è irresistibile. Sono piaciuti Alessandro Florenzi ed El Shaarawy, le due frecce azzurre. Particolarmente sollecitato il giallorosso, bravo a farsi trovare sempre pronto sull’out di destra e a duettare con la ZanzaraDe Luca, favorito anche inconsciamente dall’ex compagno di squadra Viviani. Importante sottolineare anche la doppietta del Faraone, protagonista con il Milan di un avvio non di certo esaltante. Nei primi minuti del match El Shaarawy sembrava confermare il trend negativo delle prime due giornate di campionato, salvo poi sbloccarsi poco prima dell’intervallo con la rete del momentaneo 4-0, giocando con maggiore sicurezza nella ripresa, quando si è reso protagonista del pregevolissimo 6-0. Ennesima conferma anche per Ciro Immobile, in gol per la quarta volta consecutiva in altrettante partite della Nazionale. Anche se è presto per dare un giudizio “rodato”, la scelta di Devis Mangia come successore di Ferrara è stata particolarmente azzeccata, con Sacchi bravo a scegliere l’ex rosanero per la formazione dei nuovi baby talenti azzurri.
L’Under marea Finalmente qualcosa di nuovo dalle nuove generazioni. Sembra passata un’eternità da quando Marcello Lippi sparò a zero sul settore giovanile italiano all’indomani della debacle azzurri nei Mondiali del Sudafrica, affermando come il nostro Paese fosse povero di talenti. Due anni dopo la situazione si è completamente rovesciata. E’ lo stesso Cesare Prandelli ad attingere a piene mani sul motore dell’Under 21. Non è un caso che per le prime convocazioni post Euro 2012 siano stati chiamati ragazzi come Destro, Insigne e Verratti, con i rossoneri El Shaarawy e De Sciglio in rampa di lancio, senza scordare Alessandro Florenzi, che molto presto potrebbe ricevere la telefonata del ct azzurro. Una marea di giovani talenti pronti a sfidare i cosiddetti vecchietti. Anche i club di Serie A hanno recepito il messaggio, chi più chi meno. Quella degli Under 23 può essere definita la nuova rivoluzione culturale del ventunesimo secolo. A volte mi sembra quasi di non essere in Italia.
Con un gol di De Luca allo scadere il Varese strappa un punto preziosissimo in casa del Padova rimanendo così ad una sola lunghezza in classifica dai bianco scudati. Un’altra beffa per la squadra di Dal Canto, che proprio un paio di giorni fa si è vista togliere dal giudice sportivo i tre punti conquistati con il Torino e che all’Euganeo ha visto evaporarne altri due proprio sul gong. Serve a poco dunque il gol messo a segno da Ruopolo che per lunghi tratti aveva permesso ai veneti di comandare l’incontro. Dal Canto schiera i suoi con un 4-3-1-2. Davanti a Perin retroguardia formata da Donati e Renzetti esterni, Legati e Trevisan centrali. A centrocampo ecco io trio formato da Bovi, Italiano e Cuffa con Bentivoglio ad agire dietro le due punte Cacia e Ruopolo. Solo panchina, almeno inizialmente, per Cutolo e Succi. Maran risponde con un classico 4-4-2. Davanti a Bressan difesa formata da Cacciatore e Grillo sulle corsie laterali, Terlizzi e Troest centrali. In mezzo al campo ci sono Pucino e Filipe mentre il compito di affondare sugli esterni è affidato a Zecchin e Nadarevic. In avanti accanto a De Luca c’è Granoche.
Inizialmente si vede più Varese che Padova. Dopo una buona chance targata Cacciatore, rischia grosso Trevisan che commette fallo su De Luca. Calvarese estrae il giallo, ma il giocatore di casa ha rischiato qualcosa in più. Ci provano Cacciatore e Granoche che però non hanno fortuna mentre a fermare Pucino è Perin al 15’. Dopo un quarto d’ora di dominio lombardo ecco che il Padova si sveglia e alla prima vera occasione trova il vantaggio: angolo di Bentivoglio, Legati gira di testa per Ruopolo che da distanza ravvicinata insacca. Nel finale di tempo la reazione del Varese con De Luca prima e Zecchin poi, ma il risultato non cambia.
Nella ripresa i ritmi calano, ma il Varese, nonostante sia senza allenatore a causa dell’allontamento di Maran per proteste, prova ad agguanta il pareggio. Al 15’ è il tirno di Nadarevic, subito dopo sostituito da Plasmati, ma Perin compie un altro ottimo intervento. Cutolo rileva Cacia tra i padroni di casa mentre tra gli ospiti le cose sembrano complicarsi quando al 28’ Pucino si becca il secondo giallo per un intervento su Bovo e lascia i suoi in dieci. Maran, seppur dalla tribuna, le prova tutte inserendo anche Rivas e Lepore per gli stanchi Granoche e Zecchin, mentre Dal Canto nei minuti finali cerca di spezzare il ritmo dando spazio a Marcolini e Succi al posto di Cuffa e Ruopolo. Ma al 1’ di recupero ecco il pareggio da parte del Varese: su un cross al limite dell’area bianco scudata, è Plasmati a saltare più in alto di tutti apparecchiando per De Luca il quale sfrutta al meglio una mezza dormita della retroguardia avversaria e di destro brucia Perin che dopo tanti ottimi interventi è costretto così a capitolare. Padova Varese finisce così 1-1. Nel complesso un pari più che meritato per il Varese che ha avuto diverse chance in più rispetto ad un Padova ancora frastornato dalle vicissitudine accadute in settimana.
Padova Varese video highlghts
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Durante la stagione abbiamo spesso esaltato le imprese del Varese Primavera, ma i terribili ragazzi di Mangia di domenica in domenica hanno deciso di alzare sempre più l’asticella mettendosi alle spalle club blasonati coma Milan, Inter, Juve e per ultimo la Fiorentina e domani sfideranno la Roma di De Rossi per la conquista del titolo di Campione d’Italia. L’anima del Varese è sicuramente il tecnico Mangia capace di calarsi in una realtà giovanile dopo esser riuscito nell’impresa di riportare il club lombardo dall’Eccellenza al calcio che conta. Venerato dai suoi ragazzi mangia al termine della stagione lascerà Varese per prender le redini del Palermo Primavera seguendo Sogliano fino in Sicilia. L’organico nato dagli “scarti” delle big vanta una solidità invidiabile frutto di una perfetta sinergia tra i reparti e una capacità innata al sacrificio. Proviamo adesso ad analizzare la rosa: Alessandro Micai: (24.07.1993) Carraro e Iemmello se lo ricorderanno a lungo. E’ esplosivo e reattivo, partito dalla panchina ad inizio stagione di partita in partita si è guadagnato l’appellativo di uomoragno dando tranquillità a tutto il reparto arretrato. Dario Toninelli (23.01.1993) In casa Milan ancorna si domandano perchè sia stato ceduto. E’ bravo in progressione ma è sopratutto un osso duro per qualsiasi avversario. Sarà interessante il duello di domani contro Caprari. Mirko Miceli (16.06.1991) Vanta già qualche presenza in serie B, abile nel gioco aereo è stato lui a sbloccare la partita contro la Juve. Solido e granito forma con Bianchetti una coppia ben compatta Matteo Bianchetti (17.03.1993) Il capitano è sicuro uno degli elementi di spicco in organico. Tornerà all’Inter nella prossima stagione dopo aver conquistato la Nazionale Under 18. Paolo Marchi (04.05.1991) Anche lui arrivato dall’Inter è stato costante per tutta la stagione, non potrà giocare la finalissima per il doppio giallo preso contro la Roma. Renan Guilherme Wagner (19.12.1991) Arrivato dal Vicenza il centrocampista brasiliano è il giocatore di quantità del centrocampo varesotto. Non disdegna però la conclusione dalla distanza e l’impostazione. Alessandro Scialpi (23.02.1992) E’ faro del centrocampo di Mangia, arrivato dal Lecce per lui durante la stagione si sono scomodati addirittura gli osservatori del Manchester United. Una ingenua reazione gli costerà la finale. Andrea Barberis (11.12.1993) Prima alternativa a centrocampo di Mangia, nonostante un fisico gracile è sempre un osso duro per qualsiasi avversario. Sarà lui a sostituire Scialpi. Achraf Lazaar (22.01.1992) La sua duttilità permette a Mangia di stravolgere il modulo in ogni momento, bravo sia come terzino diventa devastante però quando può giocare da ala sprigionando la sua velocità e i suoi tagli sono spesso letali (domandare a Piccini della Fiorentina) Daniel Rivaldinho Ferreira (01.01.1991) Qualità e sapienza tattica ne fanno uno degli elementi più importanti a disposizione di Mangia, cuce il gioco e va in gol con una discreta continuità. Mancherà contro la Roma. Luca Pompilio (16.03.1992) Arrivato da Lecce da svincolato è sicuramente l’elemento di maggiore qualità all’interno dell’organico. In coppia con De Luca sembrano un pò il tandem Mancini-VIalli che i doriani ancora ricordano con affetto. Bravissimo nel dribbling sono interessantissime le sue conclusioni improvvise. Giuseppe De Luca (22.06.1991) Parlare della “zanzara” è quasi superfluo, protagonista al Viareggio ha conquistato la prima squadra segnando nel match playoff contro il Padova la rete della momentanea qualificazione. Interessate a lui ci sono tantissime squadre tra cui il parma in serie A. SPECIALE FINALE CAMPIONATO PRIMAVERA. LA ROMA DI DE ROSSILA LOTTERIA DEI RIGORI DI VARESE-FIORENTINA
Il Varese raggiunge in finale la Roma dopo una gara intensa e ricca di colpi di scena vinta soltanto ai calci di rigori dopo 120′ estenuanti e ricchi di sofferenza. I lombardi di Mangia costretti a giocare un tempo in inferiorità numerica e la mezzora dei supplementari addirittura con due uomini in meno dimostrando forti motivazioni ma sopratutto le qualità di un gruppo unito e coeso.
Durante i novanta minuti era stato Lazaar a portare in vantaggio il Varese mentre il talentuoso Carraro era riuscito nell’ultimo disperato tentativo a trovari il pari. Dagli undici metri non è servita l’ennesima intuizione di Seculin su Jadilson, la Fiorentina infatti è stata tradita dai suoi bomber con gli errori di Iemmello e Seferovic.
Le premesse per assistere ad una partita entusiasmante c’erano tutti ma in pochi sarebbero riusciti ad immaginarla cosi. Varese e Fiorentina questa sera hanno buttato il cuore oltre l’ostacolo facendo divertire chi ha avuto la fortuna di assistere al match. Le due squadre, di gran lunga tra le migliori del campionato Primavera si affrontavano a Pistoia per decretare chi fosse la seconda finalista contrapponendosi alla Roma per il titolo di Campioni d’Italia. Mangia, per l’occasione può contare anche sulla zanzara De Luca tornato come ai vecchi tempi a far coppia con il gemello del Pompilio con il conseguente ritorno di Rivaldinho Ferreira nel 4 di centrocampo. Buso, in tribuna per squalifica, deve invece fare a meno della coppia di difesa titolare con Masi ancora out e Camporese appiedato da giudice sportivo, c’è però Matos a centrocampo. La partita. I primi squilli sono per la compagine viola sorretta a Pistoia da un pubblico colorato e festoso, Carraro dà subito l’illusione del gol, poi è Matos a saggiare i riflessi dell’ottimo Micai. Dopo il torpore, i lombardi escono dal guscio guadagnano metri a centrocampo ed esaltandosi grazie alle accelerazioni di Lazaar, Ferreira e Pompilio sfruttando la bravura di De Luca nell’aprire gli spazi. All’11 dai piedi sapienti di Pompilio nasce l’assist per il vantaggio di Lazaar abile a partire alle spalle di Piccini e a battere di sinistro l’incolpevole Seculin. I viola, appaiono storditi mentre la partita si mette sui binari più congeniali al gioco del Varese letteralmente devastante nella fase di ripartenza. Wagner ci prova dalla distanza e poi è Seculin a togliere il pallone dalla rete con un miracolo su una punizione di Scialpi. Poi sale in cattedra Micai, miracoloso su Matos prima e su Carraro dopo, il Varese invece è devastante nelle ripartenze con Pompilio in versione assistman. Dopo la mezzora l’episodio che cambia il volto alla partita, l’ingenuo Scialpi reagisce ad un fallo di Taddei costringendo l’arbitro a mandarlo anzitempo negli spogliatoi. Mangia toglie il positivo Pompilio per inserire Barberis ma ovviamente la ripresa è un monologo viola, il Varese chiude però tutti gli spazi e quando gli avanti viola arrivano al tiro devono far i conti con un Micai in versione uomoragno. All’ultimo tentativo però è Carraro a pescare dal cilindro il tiro giusto battendo nel recupero Micai e costringendo lo stoico Varese ai supplementari con il doppio uomo in meno per via della seconda ammonizione a Marchi. Ovviamente i varesotti cercano i rigori mentre per i viola sarebbe più opportuno sfruttare il vantaggio numerico, la Fiorentina però pecca di tranquillità con la manovra spesso molto lenta e prevedibile. A metà del primo tempo supplemtare viene espulso anche Ferreira con il Varese ridotto in 8 tutto a difesa della porta di Micai. I viola però non trovano più la via della porta e si va ai rigori. La Fiorentina è tradita dai bomber Iemmello e Seferovic che sprecano i rigori decisivi permettendo al varese di raggiungere una prestigiosa quanto meritata finale contro la Roma di De Rossi.
26′ nonostante le difficoltà è Wagner a provare il tiro
15′ fine primo tempo
13′ E’ stoica la retroguardia lombarda. Iemmello e Carraro non trovano varchi
10′ 5′ alla fine pur con tre uomini in più La Fiorentina non riesce a sfondare
8′ Ammonito Matos
7’Incredibile espulso anche Ferreira, Varese in 8
5′ squadre stanchissime, la viola attacca
La Fiorentina trova il pari all’ultimo respiero e adesso con due uomini in più ha la possibilità di centrare la finalissima
95′ Espulso anche Marchi si va ai supplementari
93′ Carraro goooooollllllll punizione gioiello
85′ Micai!! Monumentale su Grifoni
83′ Fuori De Luca dentro Serrano
81′ Ferreira ci prova dal limite palla alta
80′ Giallo per Ferreira
78′ Sontuoso Micai
76′ Ferreira ha un break per il Varese ma i viola respingono
75′ E’ il solo De Luca contro la difesa viola il Varese difende il vantaggio con denti
Fuori Bittante e Lazzaar
65′ c’è anche Seferovic in campo. La Fiorentina le prova tutte ma Micai è insuperabile
60′ La Fiorentina spinge ma il Varese controlla bene e riparte in contropiede
46′ parte il secondo tempo
Finisce il primo tempo, Varese in vantaggio con merito anche se per respingere gli attacchi viola c’è voluto il miglior Micai. L’ingenuità di Scialpi ha riaperto la partita
47′ Fine primo tempo
42′ giallo per Bianchetti
40′ Mangia si copre esce Pompilio ed entra Barberis
36′ Ingenuo Scialpi, fallo di reazione su Taddei ed espulsione. Mischia a centrocampo
32′ Pompilio serve ancora una volta Lazaar, l’esterno questa volta non è attento. Occasione sprecata
27′ Giallo per Marchi(V)
27′ bella diagonale di Piccini su Ferreira
23′ Miracolo di Micai su Matos. La Fiorentina adesso spinge
La partita è vibrante, bella ma piena di errori sopratutto in mediana
19′ Micai emula Seculin. Bel tiro di carraro ma il portiere del Varese risponde presente
17′ miracolo di Seculin su una punizione di Scialpi
15′ viola scossi, il Varese prova a raddoppiare con un siluro di Wagner. La palla è fuori
11′ GOOOLLLLLLL ennesimo cambio di fronte, assist magico di Pompilio e Lazaar brucia Seculin. Grandissima partita
11′ Grandissima azione viola. Piccini lancia Acosty, il cross non trova Iemmello ema Carraro arriva in corsa. Bravo a chiudere però Tninelli
10′ De Luca cuce per Lazaar, la conclusione dal limite è però fuori
7′ Primo acuto della zanzara De Luca, la difesa viola si salva anche se con affanno
5′ prima azione anche per il Varese, ma Seculin è bravo a smanacciare
3′ prima occasione per Carraro su calcio da fermo. Palla fuori di poco
1′ si parte primo pallone per i viola
cinque minuti all’avvio. De Luca e Carraro in dubbio nella vigilia recuperano e saranno del match
Questa sera la Final Eight del campionato Primavera emetterà il suo penultimo verdetto, dallo scontro tra Varese e Fiorentina uscirà infatti la squadra che contenderà alla Roma il titolo di Campione d’Italia 2011.
Le premesse per assistere ad un incontro bello ed entusiasmante ci sono tutte, i viola di Buso infatti vantano una stagione da urlo con la conquista delle finali sia al Viareggio, persa contro l’Inter, e in Coppa Italia vinta proprio contro i giallorossi.
Il Varese di Mangia vuole la rivincita rispetto al match del Viareggio e concludere nel migliore dei modi la stagione, i lombardi avranno per l’occasione anche il bomber De Luca anche se qualche guaio fisico potrebbe farlo partire dalla panchina. Assenze pesanti per la Fiorentina che oltre a Masi dovrà fare a meno dello squalificato Camporese in difesa, a centrocampo recupera Matos mentre Agiyei dovrebbe esser preferito a Salifu. In avanti resta in dubbio l’acciaccato Carraro.
Appuntamento dalle 20:25 con le formazioni ufficiali e la diretta dell’incontro.
E’ la Roma di Alberto De Rossi la prima finalista del Campionato Primavera 2011. I giallorossi con una prestazione maiuscola sono riusciti ad avere la meglio dei campioni in carica del Genoa grazie alle reti di Ortei e Montini. Il Genoa meno brillante rispetto alla partita contro la Lazio è stato per lunghi tratti succube del dinamismo di Caprari e Ciciretti non riuscendo mai a ripartire nelle solita mavovra ad ampio respiro. I grifoncini sono rimasti in partita grazie all’ennesima prova sontuosa di Perin, mentre l’unica occasione degna di nota in tutto l’arco dell’incontro è arrivata al 35′ del primo tempo con il palo colpito da Longo con la complicità di una beffarda deviazione di Ortei. L’undici di De Rossi ha sprecato moltissimo nel primo tempo, poi nella ripresa in un momento di stanca il secondo giallo a Sturaro ha cambiato gli equilibri della partita dando nuova linfa e vitalità. La prima rete porta la firma di Ortei, il difensore al terzo centro in campionato è bravo a smarcarsi e trovare il giusto pertugio su azione di calcio d’angolo. Nel finale poi Montini, al secondo centro nella Final Eight, è bravo a concretizzare una bella azione di Piscitella sulla sinistra. La Roma adesso incontrerà la vincente di Varese-Fiorentina in programma questa sera a Lucca. Il match per importanza e prestigio può considerarsi una rivincita del Viareggio 2011, in quella occasione i viola ebbero la meglio grazie alle reti in avvio di partita di Carraro e Iemmello per il Varese invece segnò il bomber De Luca poi preso di mira dalla tifoseria gigliata. Il Varese arriva da un campionato da protagonista e nel match dei quarti ha umiliato la Juventus con un netto 5-1, Mangia per domani avrà a disposizione anche De Luca che dopo l’addio ai play-off tornerà a dar manforte alla squadra Primavera ricomponendo il magico tandem con Pompilio. La Fiorentina quest’anno ha vinto la Coppa Italia ed è arrivata alle fase finali attraverso gli spereggi, ai quarti ha avuto la meglio sull’Atalanta solo ai calci di rigore e grazie alle imprese di Seculin. Per la partita di questa sera Buso dovrebbe recuperare il difensore Masi e il centrocampista Matos mancherà invece Camporese appiedato dal giudice sportivo. Vi lasciamo alle immagini dell’incontro tra Roma e Genoa. [jwplayer config=”120s” mediaid=”79564″]