Tag: Giuseppe Biava

  • Lazio-Parma 2-1, i biancocelesti possono sognare in grande

    Lazio-Parma 2-1, i biancocelesti possono sognare in grande

    La Lazio vola. Con la vittoria per 2-1 contro il Parma, la squadra biancoceleste si conferma una formazione di assoluto livello ed entra nella lotta per il terzo posto valido per l’accesso ai preliminari di Champions League della prossima stagione. All’Olimpico di Roma si è assistito all’ennesima ottima prestazione della formazione di Petkovic, cinica e organizzata che ha avuto la meglio su un buon Parma. Il tifo laziale inizia a sognare e quel -6 rispetto alla Juventus, lascia qualche porta aperta per la corsa alla scudetto. Mai dire mai nel calcio. Per Donadoni e i suoi ragazzi, un piccolo passo indietro in classifica ma i complimenti per la prestazione in casa dei biancocelesti. Lazio-Parma, la sfida d’alta quota, finisce 2-1 ma attenzione all’infortunio di Klose, uscito alla fine del primo tempo.

    LA PARTITA – Un’ottima Lazio nella prima frazione di gioco, con le solite trame palla a terra e le insidiose conclusioni dalla distanza con Candreva. Al 24′ i padroni di casa passano in vantaggio con Biava che approfitta di una mischia in area gialloblu in occasione di un calcio d’angolo. Dieci minuti più tardi, il solito Klose raddoppia, sfruttando un passaggio filtrante e superando Mirante con un diagonale che finisce sotto le gambe del portiere del Parma. I ducati provano a riaprire il match con Belfodilche prima si fa ipnotizzare da Bizzarri dal dischetto e poi insacca sulla respinta dello stesso portiere argentino. Per il resto, gli aquilotti controllano la gara e altre due emozioni arrivano dai due portieri che si esaltano in due circostanza, lasciando invariato il risultato.

    Lazio-Parma
    Biava sigla la rete del vantaggio laziale © Andreas Solaro/AFP/Getty Images

    L’INFORTUNIO – Preoccupa in casa Lazio l’infortunio di Klose. Il tedesco ha chiesto il cambio a pochi minuti dalla fine del primo tempo dopo aver sentito un leggero fastidio muscolare. Petkovic ha preferito sostituirlo subito e nelle prossime ore verrà sottoposto a maggiori esami per valutare l’entità del guaio.

    PAGELLE LAZIO-PARMA

    Klose 7: Lui c’è sempre! Servitegli una palla in profondità, sporcategli una palla in area, concedetegli poco poco spazio e lui vi punirà. Come il buon vino, più passa il tempo e più migliora.
    Ledesma 7: Secondo Reja, ex tecnico laziale, è lui il vero segreto della formazione biancoceleste. Recupera palloni, costruisce le azioni e si trova sempre in posizione. Indispensabile.
    Bizzarri 7: Chiamato a sostituire all’ultimo Marchetti, si dimostra portiere di assoluta affidabilità. Salva il risultato nel primo tempo e neutralizza un rigore a Belfodil, sulla respinta non può far nulla.
    Biabiany 6: Dopo la fantastica prova di lunedì, nel posticipo contro l’Inter, il francese non incide. Qualche accelerazione importante ma niente di entusiasmante.
    Amauri 5: Sparisce in mezzo alle maglie delle difesa biancoceleste. Troppo egoista e in giornata no. Dopo la sua sostituzione il Parma inizia ad attaccare. Solo coincidenza?
    Marchionni 6.5: Rigenerato dalla cura Donadoni. Dopo qualche anno anonimo a Firenze, torna a Parma e trova condizione e buone prestazioni. Bentornato.

    TABELLINO LAZIO-PARMA 2-1

    Lazio (4-5-1): Bizzarri 7, Ciani, Biava (46′ Cana), Radu, Cavanda, Ledesma 7, Candreva, Gonzales, Mauri, Hernanes (76′ Lulic), Klose 7 (43′ Kozak). Allenatore: Petkovic.
    Parma (4-3-3): Mirante; Benalouane (88′ Pabon), Zaccardo, Paletta, Gobbi; Marchionni 6.5, Musacci (75′ Ninis), Parolo; Biabiany 6, Amauri 5 (57′ Belfodil), Sansone. Allenatore: Donadoni.
    Marcatori: 25′ Biava (L), 34′ Klose (L), 67′ Belfodil (P)

    Azioni salienti di Lazio-Parma
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  • Lazio Novara 3-0, doppio Rocchi e Biava. Video

    Lazio Novara 3-0, doppio Rocchi e Biava. Video

    Si è concluso il 14esimo turno di Serie A con il Monday Night all’Olimpico Lazio Novara. Una Lazio concreta travolge 3 a 0 un Novara sceso in campo con un atteggiamento più che rinunciatario. Gli uomini di Reja conquistano i tre punti senza grossi sforzi sguazzando nelle amnesie difensive piemontesi e dando prova di maturità e cinismo. La squadra di Tesser non ha mai minimamente messo in difficoltà l’avversario interpretando la partita senza agonismo e voglia di fare risultato. La scarsa brillantezza delle due squadre regala una partita brutta sotto il profilo dello spettacolo.

    Lazio Novara, la partita

    Rocchi e Klose protagonisti di Lazio Novara | ©Getty Images
    Primo Tempo. La Lazio comincia subito con una buona intensità spingendo il Novara nella sua metà campo. All’8′ un brutto fallo di Porcari su Hernanes meriterebbe il rosso, ma arriva solo il giallo. Al 14′ bella manovra laziale che regala una grande occasione a Rocchi che da due passi spara su Ujkani in uscita. I biancocelesti collezionano svariati calci d’angolo e su quello di Hernanes, un minuto più tardi, la difesa del Novara in pieno affanno concede il vantaggio di Biava su colpo di testa. Nell’occasione il portiere dei piemontesi cicca completamente l’uscita in collaborazione con uno spaesato Ludi. Ancora su palla inattiva al 22′ arriva il raddoppio laziale: punizione dalla destra di Ledesma che Rocchi mette in rete sempre di testa svincolandosi dalla debole marcatura di Granoche. Sul 2-0 la Lazio controlla la timida reazione del Novara che col minimo sforzo si crea due buone occasioni: prima Porcari tira da buona posizione e Marchetti blocca, poi Granoche in posizione sospetta spreca incredibilmente di testa su assist di Rigoni. Nel finale di tempo i piemontesi crescono leggermente, ma la Lazio chiude gli spazi senza problemi.

    SECONDO TEMPO. La ripresa comincia senza sussulti con la Lazio che controlla e il Novara che non morde. Al 52′ Hernanes inventa un assist splendido per Klose che scarta Ujkani e a porta vuota manda clamorosamente fuori. Seguono quasi venti minuti di pessimo calcio fatto di errori banali da entrambe le parti e una fase di stallo a centrocampo. Rompe il torpore il solito Rocchi che al 71′ su cross di Gonzales buca con una zampata l’immobile difesa del Novara. La partita non ha più nulla da dire anche perchè il Novara non riesce a costruire nulla di buono. C’è spazio però per un palo di Cisse appena entrato dopo una bella azione in contropiede. Chiude la traversa di Giorgi all’89’.

    Lazio Novara video highlights
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  • Lazio a valanga sul Genoa: ed ora si gufa

    Lazio a valanga sul Genoa: ed ora si gufa

    Nonostante la sconfitta contro l’ Udinese nella scorsa giornata le abbia fatto sfuggire la quarta posizione in classifica, la Lazio ha dimostrato di credere ancora nella possibilità di qualificarsi alla Champions League, un sogno accarezzato per gran parte del girone di ritorno.

    Il match delle 18 contro il Genoa ha mostrato proprio questo: la grinta e la voglia di non mollare, di esserci e di provarci ancora, per non avere rimorsi, per chiudere degnamente una stagione molto positiva, e per approfittare di un eventuale passo falso dell’ Udinese nelle prossime due partite. La Lazio ha vinto e convinto, segnando ben 4 gol, anche se ha dilagato solo nel secondo tempo, e salutando i suoi tifosi (è stata l’ultima partita a Roma in questa stagione) nel miglior modo possibile.

    Ad aprire le marcature del match è stato Biava, poi il pari di Palacio per il Genoa e, nella ripresa, i gol di Rocchi e la doppietta di Hernanes, che ha ragginto quota undici reti in campionato, conquistando un record importante e gratificante, raggiungendo Pavel Nedved nella speciale classifica dei centrocampisti più prolifici in zona gol della storia biancoceleste. Sul finire del match, poi, il gol di Floro Flores per il Genoa.

    Hernanes è stato, infatti, una assoluta rivelazione della stagione biancoceleste, ed ha intenzione di restare a Roma a prescindere dalla qualificazione in Champions, in virtù del contratto quinquennale che lo lega al club biancoceleste.

    Il sogno Champions, però, secondo il tecnico Edi Reja non deve essere ancora accantonato, poichè vale la pena di continuare a sperare e crederci ancora, soprattutto in virtù della vittoria di questo pomeriggio, trascorrendo una domenica da spettatori interessati alle partite delle dirette concorrenti, ossia Udinese e Roma, impegnate rispettivamente contro Chievo ed Udinese. In ogni caso, anche se Reja afferma di non voler gufare, se ci fosse qualche sorpresa favorevole alla Lazio, non gli dispiacerebbe di certo.

  • Inter – Lazio, la carica di Leo. Rabbia per Reja

    Inter – Lazio, la carica di Leo. Rabbia per Reja

    È tornata la tranquillità in casa nerazzurra dopo la vittoria per 2 a 1 contro la Lazio maturata in 10 contro 11 e considerando anche i risultati delle altre partite, l’Inter tiene le distanze dal 4 posto e scavalca il Napoli riprendendosi la seconda posizione. I biancocelesti ricevono buone notizie dalla sconfitta dell’Udinese, e dal pareggio della Juventus, ma la Roma vincendo a Chievo si rifà prepotentemente sotto per l’ingresso nella zona Champions. Analizziamo le voci del post partita, che vedono i due tecnici esporre le loro impressioni sul match.

    LEONARDO-L’Inter torna a vincere e Leonardo si può togliere qualche sassolino dalle scarpe quando viene intervistato dai microfoni di Sky nel post partita: “Questo risultato è importante, ma ce ne sono tante altre che ci consentono di essere ad oggi secondi in classifica. Mantenere questa continuità di risultati non è da tutti, questo è un segnale positivo che scaturisce anche dalla vittoria molto particolare ottenuta oggi. La mia squadra è sempre stata così, ogni volta dopo una sconfitta iniziano i processi, posso capire sul tecnico ma parlare come si è fatto di determinati giocatori è incredibile. Avete visto una reazione chiarissima, era la situazione più difficile possibile, una rimonta perfetta dopo un rigore, l’uomo in meno e lo 0-1, una reazione devo dire veramente straordinaria. Sneijder caricato? No, tutti hanno bisogno di stimoli. Nessuno ha stimoli costanti, gli stimoli nascono da tante cose tra cui anche sentirsi bene, tavolta può capitare di non rendere al massimo perché fisicamente stremato. Credo che pensare al futuro oggi è fuori tempo, è stata una stagione diversa dalle ultime per quanto accaduto, per i cambiamenti e per un ritmo troppo spesso spezzato a causa di diversi fattori. E’ rimasto intatto lo spirito che oggi avete visto, la squadra ha dato il cuore, lo zoccolo duro va avanti. Questa grinta c’è sempre stata, la base di questa squadra c’è e ci sarà, poi il tentativo sarà sempre quello di migliorare. Ma ancora è tutto aperto, dobbiamo finire questa stagione al meglio.

    Il tecnico brasiliano prende fortemente le difese di Sneijder fin troppo criticato, per non essere stato all’altezza della passata stagione: “Sneijder è stato fuori per cinquanta giorni, questo viene dimenticato quando si emettono giudizi immediati. Capita a tutte le squadre di avere giocatori fuori condizioni a lungo, poi quella che arriva in fondo prima in classifica è quella che ‘resiste’ meglio. Le parole di Mourinho? Non mi suona strano niente, perché vedo quello che ho di fronte. Non è mai cambiato nulla nella mia testa, sia nei momenti più difficili che più positivi, il mio comportamento e il mio rapporto con l’Inter è molto chiaro. Noi poco offensivi? Ma non dicevate che eravamo sbilanciati? Oggi siamo troppo bilanciati? Ci sono momenti e momenti. Credo che la squadra abbia giocato bene in tante partite, in determinati momenti c’è bisogno di tante cose, in altri di tante altre. Se ci credo ancora per lo scudetto? Sinceramente, sì, io ci spero sempre”,

    REJA- Il tecnico biancoceleste è visibilmente amareggiato, per una partita che sicuramente andava gestita in maniera diversa e sfoga la sua rabbia sulla terna arbitrale, rea di aver favorito in qualche modo i nerazzurri: “Oggi l’Inter ha avuto degli episodi, così come è avvenuto al Napoli. Certo, gli arbitri diventano più fiscali quando le squadre di casa son sempre sotto. Poi ci può stare di perdere, abbiamo avuto le nostre chances e messo in soggezione l’Inter almeno fino al gol. I nerazzurri ci hanno messo in difficoltà più quando erano in 10 contro 11. Maicon e Nagatomo spingevano tanto, noi abbiamo cercato poco la profondità e più il possesso palla. Non abbiamo sfruttato le opportunità per il raddoppio, e alla fine siamo stati penalizzati oltremisura dal risultato. Ma abbiamo giocato la nostra partita, meritavamo miglior sorte”.

    Sull’episodio che è costato l’espulsione al centrocampista e capitano laziale Mauri Reja commenta: “Devo rivederla, con lui non ho nemmeno parlato. Ormai, però, resta solo il risultato, difficile da digerire anche per come abbiamo giocato. Meritavamo il pari, anche se l’Inter è una squadra di campioni e sa gestire meglio le gare. Ci è mancato il cinismo. Poi, la scivolata di Biava dalla quale è nato il vantaggio di Eto’o è stato un infortunio”.

     
    (Fonte : Fc Inter News)

  • Pagelle Inter Lazio. Eto’o signore del calcio

    Pagelle Inter Lazio. Eto’o signore del calcio

    Pagelle Inter

    Julio Cesar 5 Nel bene e nel male si rende protagonista di un intervento forse troppo avventato. Esce a valanga su Zarate e lo stende in area. Rigore ed epulsione lasciando i suoi per più di un’ora in dieci. Rimangono i dubbi per il rosso diretto, poiché Zarate era in direzione esterna verso la porta e alle spalle di Julio Cesar c’era Ranocchia come ultimo uomo.

    Eto’o 7 Signore del calcio. Oggi torna a sorridere ritrovando il gol che gli mancava da troppo tempo, (6 partite tra campionato e Champions League) spezzando una maledizione. La sua partita è davvero spaventosa per quanto riguarda l’impegno profuso. Corre senza sosta per tutti i 90 minuti, a centrocampo in difesa e in attacco, facendo ammattire i difensori biancocelesti. È lui a guadagnarsi la punizione dalla quale nascerà il gol di Sneijder. Unico neo nel finale in un’azione di contropiede spreca servendo una brutta palla a metà strada tra Obi e Nagatomo. Perdonato!

    Lucio 7 Se Ranocchia soffre le accelerazioni e i dribbling di Zarate, lui praticamente è il padrone dell’area nerazzurra e non si fa spaventare da nessuno. Ogni tanto si permette anche le sue sgroppate davanti, a suon di dribbling e serpentine stile carioca.

    Nagatomo 7 Se qualcuno avesse definito l’Inter stanca sicuramente non era riferito  a lui. Corre come Speedy Gonzalez, e si rende pericolosissimo nelle percussione offensive. Perfetto nelle chiusure difensive e miracoloso nel finale di primo tempo quando in scivolata disperata chiude l’angolo di tiro a Lichtseiner. L’ultimo Samurai!

    Sneijder 7 Wesley ‘the Sniper’: il cecchino come lo chiamano i suoi tifosi. Si incarica di calciare la punizione e beffa Muslera con una traiettoria a giro sul palo opposto del portiere. Continua la sua partita recuperando moltissimi palloni e adattandosi al lavoro sporco che gli ha chiesto Leonardo per via dell’inferiorità numerica. Soffre per un malore intestinale e chiede il cambio, Leo lo incita, lui stringe i denti e si batte al fianco dei suoi come un eroe.

     

    Pagelle Lazio

    Zarate 6.5 Pericolosissimo nel nuovo ruolo  da prima punta che gli ha assegnato Reja. Scarta i difensori come birilli e va alla conclusione con una facilità imbarazzante. Alla prima occasione buona dribbla Julio Cesar e si procura il rigore che poi trasformerà con assoluta freddezza. Fa tremare in più occasioni Ranocchia, che lo soffre in maniera evidente in molte occasioni. Lucio è il giusto ostacolo per fermarlo e nel secondo tempo cala con il resto della squadra.

    Hernanes 5 Il profeta è sparito, in una partita in cui sarebbero servite moltissimo le sue giocate lui si è eclissato in maniera esponenziale. Perde un numero di palloni elevatissimo, e si intestardisce con giocate inutili invece di servire i compagni liberi nello spazio. Una partita giocata con troppa leggerezza e poca cattiveria.

    Biava 4 Ingiustificabile l’errore che regala praticamente lascia solo Eto’o a tu per tu con Muslera. Sfortunato perché ovviamente lo scivolone magari è stato dettato dal campo bagnato, ma in fin dei conti il suo errore è stato determinante in una partita del genere.

    Lichtseiner 6 Non male la partita del terzino destro della Lazio che sfrutta ogni occasione utile per spingere e servire cross utili alle punte o agli inserimenti dei centrocampisti. Buona corsa e buon impegno per uno che non ha mai smesso di crederci nonostante il risultato ribaltato.

    Mauri 5 Il capitano della Lazio parte davvero bene, con una prestazione condita da ottimi passaggi, e buoni inserimenti in fase offensiva. Cercando spesso il dialogo con le punte e con Zarate in particolare. Vera e propria stupidaggine la reazione su Nagatomo, quando da terra lo scalcia e si guadagna gli spogliatoi in anticipo. Punito più per il gesto che per la violenza del calcio, ma in questa partita forse l’elemento fondamentale per portare i 3 punti a casa era proprio mantenere la calma. A lui è mancato questo.

  • L’Inter crolla all’Olimpico, una super Lazio vince 3-1

    L’Inter crolla all’Olimpico, una super Lazio vince 3-1

    L’Inter convalescente, dopo la vittoria in Champions con il Twente e nell’ultimo turno di campionato contro il Parma, ha avuto una ricaduta stasera nell’anticipo insolito del venerdì della 15esima giornata di Serie A: i nerazzurri campioni d’Italia e d’Europa vengono sconfitti dalla Lazio con un sonoro 3-1 dimostrando di essere una squadra ancora malata.
    Era importante per la squadra di Benitez dare una continuità di risultati considerato che la truppa nerazzurra partirà nei prossimi giorni per Abu Dhabi dove è in programma il Mondiale per Club per affrontare la competizione con uno spirito diverso e con un morale e una fiducia rinsaldati. E invece l’Inter prende tre sberle dai biancocelesti che rimettono in discussione il tecnico spagnolo.

    La Lazio dimostra di non avere timori reverenziali al cospetto della squadra del Triplete e che solo pochi mesi fa vinceva tutto quello che c’era da vincere facendo subito intuire agli avversari che sarebbe stata dura fare risultato e che avrebbe fatto di tutto per portare a casa l’intera posta in palio, merito del tecnico Reja che ha preparato la partita nei minimi dettagli.
    I padroni di casa sfiorano il gol con Mauri ma lo trovano, abbastanza fortunosamente, al minuto 27 con Biava, che mette in rete di anca da due passi sul tentativo di rinvio di Cambiasso.
    L’Inter è disordinata e perde per strada anche Stankovic per infortunio, l’ultima di una serie infinita. E allora ci prova il neo entrato Thiago Motta a dare una scossa ai suoi compagni, senza fortuna, con una conclusione dalla distanza che chiama all’intervento Muslera.

    Nella ripresa arriva la doccia gelata con il 2-0 di Zarate: magnifica è l’apertura di Hernanes come è magnifico il tocco dell’attaccante argentino a scavalcare Castellazzi. L’Inter è tramortita, non da nessuna reazione, anzi rischia addirittura di capitolare per la terza volta se non fosse per l’erroraccio di Floccari davanti al portiere nerazzurro e di Mauri che manca la girata al volo verso il sette. Sneijder vaga per il campo senza meta, Pandev e Biabiany soffrono la difesa aggressiva della Lazio mentre il capitano e condottiero Zanetti è impalpabile.
    Ma proprio quando la rassegnazione sta per prendere il sopravvento, l’ex Pandev riapre, in tutti i sensi il match ad un quarto d’ora dal termine: l’Inter comincia a giocare e a stazionare stabilmente nella metà campo avversaria alla ricerca, almeno, di un disperato pari ma a chiudere definitivamente i giochi ci pensa il Profeta Hernanes, sempre più leader e trascinatore della squadra biancoceleste, su un calcio di punizione dal limite dell’area al 90′.

    Tre punti meritatissimi per la Lazio che aggancia il Milan in testa alla classifica a quota 30 punti, e può godersi il primato in attesa di conoscere il risultato dei rossoneri di domani sera impegnati a San Siro contro il Brescia. La squadra di Reja fa sul serio e, la vittoria maturata contro la regina della Serie A degli ultimi anni, fa candidare ufficialmente i biancocelesti come pretendenti quantomeno di una qualificazione in Europa per la prossima stagione.
    L’Inter invece deve voltare subito pagina e quale medicina migliore per una squadra malata se non la vittoria dell’ex Coppa Intercontinentale ora Mondiale per Club?

    Il tabellino
    LAZIO – INTER 3-1
    27′ Biava (L), 50′ Zarate (L), 74′ Pandev (I), 89′ Hernanes (L)
    LAZIO (4-3-1-2): Muslera; Lichtsteiner, Biava, Dias, Radu; Brocchi, Matuzalem, Mauri; Hernanes (91′ Bresciano); Floccari (86′ Rocchi), Zarate (80′ Ledesma).
    Panchina: Berni, Diakitè, Cavanda, Kozak.
    Allenatore: Reja
    INTER (4-3-3): Castellazzi; Natalino (83′ Santon), Cordoba, Lucio, J.Zanetti; Stankovic (36′ Thiago Motta), Cambiasso, Muntari (53′ Alibec); Biabiany, Sneijder, Pandev.
    Panchina: Orlandoni, Materazzi, Benedetti, Nkwankwo.
    Allenatore: Benitez
    Arbitro: Orsato
    Ammoniti: Brocchi (L), Radu (L), Muntari (I)

  • Calciomercato: ufficiale Mancini al Milan, la Lazio prende Biava dal Genoa

    Pochi minuti ancora e il Milan ufficializzerà l’acquisto di Mancini dall’Inter; l’ad rossonero Galliani in un’intervista ha confermato la trattativa che porterà l’esterno brasiliano alla corte di Leonardo: “Siamo sulla buona strada, la trattativa prevede un prestito con diritto di riscatto per la compartecipazione“.
    Il tecnico rossonero avrà così l’esterno richiesto mentre nell’operazione non rientra Jankulovski che in un primo momento doveva fare percorso inverso e approdare in nerazzurro.

    Poco fa la società rossonera ha ufficializzato con un comunicato l’acquisto di Mancini sul proprio sito internet con la formula del prestito con diritto di riscatto fissato a 3.5 milioni di euro:

    L’A.C. Milan comunica di aver acquisito, in prestito con diritto di riscatto della compartecipazione, dall’F.C. Internazionale, le prestazioni sportive del calciatore Amantino Mancini“.

    E’ ufficiale anche il passaggio del difensore Biava dal Genoa alla Lazio, in scadenza con il club di Preziosi a fine stagione: per Biava contratto di due anni con i biancocelesti che rinforzano il loro reparto arretrato.
    SPECIALE CALCIOMERCATO 2010

  • Liscio & Sbalascio: Huntelaar che sorpresa! Ferrara ma che partita hai visto?

    Si è appena conclusa il 14°turno di campionato e “Liscio & Sbalascio” riprende le sue promozioni e bocciature della giornata calcistica.

    Partiamo da ieri sera e promuoviamo senza alcuna riserva l’impresa del Genoa che nel derby della Lanterna si impone con il risultato di 3-0 umiliando i cugini blucerchiati.
    I rossoblu erano chiamati alla svolta dopo gli ultimi passi falsi e un derby è sempre un’ottima occasione per dimostrarla. Nel duello GasperiniDel Neri è il primo a trionfare, per le scelte tecniche, per l’interpretazione della partita, per la capacità di motivare i giocatori. Dopo l’aspulsione di Biava, il Genoa con l’uomo in meno rialza la testa e affonda la Sampdoria, che a dire il vero in campo sembra non essere mai scesa.

    E all’improvviso si impone nei nostri promossi anche Huntelaar che, chiamato da Leonardo a risollevare le sorti di una partita destinata sullo 0-0, realizza una doppietta nel giro di 5 minuti dall’ingresso in campo (dal 93′ al 95’le reti segnate). Giocatore sempre criticato e mai entrato nelle grazie dei propri tifosi, impiegato nel momento peggiore dei rossoneri è stato poi messo in naftalina da quando Leonardo si è inventato il “Modulo Entusiasmo“.

    Bene anche la Roma di Ranieri che con oggi colleziona il quarto successo consecutivo e poco importa se la prestazione non è stata delle migliori, se l’Atalanta fino all’ultimo ha sfiorato il pareggio, nel calcio contano i risultati.

    Bocciato senza remissione di peccato Ciro Ferrara e la Juventus tutta. Una squadra fatta di importanti campioni, invidiati da molte società, ma che in campo continua a deludere. La Juventus oscilla tra le vittorie schiaccianti alle quali susseguono prestazioni da dimenticare. Dopo il crollo in Champions League contro il Bordeaux, ci si aspettava oggi una reazione della squadra. Reazione che non c’è stata. E Ciro Ferrara dovrebbe esaminare meglio le partite a cui assiste, se nel dopo partita si sentono frasi come ” Oggi non meritavamo di perdere. Se pensate che siamo stati deludenti avete visto un’altra partita“. Noi crediamo davvero di aver sbagliato canale.
    La Juventus non ha un’identità di squadra, la Juventus di oggi ha gli stessi punti dell’anno scorso, gli stessi che aveva fatto Ranieri. E Ferrara quest’anno era chiamato a fare meglio di Ranieri.

    Dopo aver tessuto le lodi per il Genoa non possiamo non criticare la Sampdoria nel derby. Avevamo già sottolineato che l’undici blucerchiato sembrava non fosse scesa in campo. Come in ogni occasione che conta Cassano non è riuscito a prendere per mano la squadra, e qui si possono capire le contestazioni di una frangia di tifosi doriani, che si aspettano da un leader una reazione da “Leader”.

    Bocciamo anche Zamparini che dopo aver contattato nell’estate scorsa Walter Zenga per portare lo scudetto a Palermo, e dopo aver giurato di non rischiare la panchina in caso di sconfitta nel derby col Catania, pensa bene di esonerarlo per il pareggio rimediato ma il suo successore Delio Rossi, dimostra che i Limiti dei rosanero non stavano nella conduzione tecnica.

    Infine bocciamo ancora una volta quei tifosi bianconeri che anche a Bordeaux, durante la partita di Champions League, non hanno risparmiato i cori contro Balotelli, allo stesso modo come condanniamo i “buu” di oggi a Cagliari contro Sissoko, malgrado tra i media non abbia suscitato il clamore come per l’attaccante nerazzurro.

  • Calciomercato: i possibili affari a parametro zero

    Calciomercato: i possibili affari a parametro zero

    giuseppe sculliIn un momento di estrema crisi economica che attanaglia il mondo anche nel calcio si cerca di far di necessità virtù e per rinforzare le proprie squadre cercano sempre più il nome sconosciuto da lanciare oppure le opzione da usato sicuro concesse dai giocatori che vanno in scadenza di contratto. I parametro zero di stagione in stagione sono sempre più appetibili e per i giocatori inizia ad esser un valore aggiunto per “vedersi meglio”.

    Sportmediaset approfittando della relativa calma dovuta alla sosta del campionato ha provato a stilare un lista con tutti i nomi principali di quei giocatori che andando in scadenza di contratto movimenteranno il calciomercato estivo. Tra i casi più interessanti oltre all’ormai spinoso caso Pandev, ci sono Simplicio e Bresciano, i due centrocampisti di quantità e qualità a dire il vero da tempo sono in contatto con la dirigenza del Palermo per cercare l’accordo per il rinnovo ma ancora non c’è nero su bianco e la convocazione da parte di Dunga per il brasiliano può far aumentare il numero delle pretendenti.

    Da monitorare anche la situazione in casa Genoa dove il presidente Preziosi deve far in fretta a rinnovare i contratti di Biava, Juric e Sculli. Tutti e tre giocatori interessanti che non impiegherebbero molto a trovare una nuova sistemazione. Rischia tantissimo la Lazio di Lotito che oltre a dover fare i conti con le incresciose vicende di Pandev e Ledesma rischia di perdere a fine stagione altri quattro giocatori. Sono in scadenza di contratto infatti Siviglia, Dabo, Baronio Brocchi riducendo praticamente l’organico all’osso e perdendo l’intero centrocampo titolare.

    Situazione diversa è quella del francese dell’Inter Viera, il suo ingaggio cosi come l’età e i molteplici guai fisici lo rendono inappetibile sul mercato ma il sogno dell’ex centrocampista juventino di andare in Sud Africa per il suo ultimo mondiale da giocatore potrebbe portarlo a ridursi l’ingaggio in cambio della possibilità di giocare con più continuità.

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