Tag: giulio migliaccio

  • Troppa Roma per l’Atalanta, i giallorossi tornano a cinque punti dalla vetta

    Troppa Roma per l’Atalanta, i giallorossi tornano a cinque punti dalla vetta

    Una Roma devastante, che a tratti ha mostrato un gioco spumeggiante, ha fatto un sol boccone di un’Atalanta timida e praticamente mai in partita. Gli uomini di Rudi Garcia hanno imposto il loro ritmo sin dai primi minuti ed hanno saputo esaltare e deliziare il pubblico con giocate spettacolari. I giallorossi con questa vittoria, in attesa del posticipo di lunedì Udinese-Juventus, si portano a sole 5 lunghezze dalla vetta.

    Rudi Garcia, alle prese con diverse assenze per squalifiche ed infortuni, inserisce Toloi al centro della difesa al fianco di Castan, preferisce Dodò a Romagnoli sulla fascia sinistra e recupera Totti che va a posizionarsi nel trio d’attacco con Ljajic e Gervinho. Colantuono invece schiera la formazione vista nelle ultime uscite con Migliaccio che prende il posto di Carmona, davanti fiducia a De Luca che parte alle spalle di Denis.

    I primi minuti sono solo di marca giallorossa con Gervinho che in un paio d’occasioni si rende molto pericoloso dinanzi alla porta di Consigli. Queste azioni sono il preambolo del gol che arriva al 13°, Dodò in area combatte con Stendardo che finisce a terra, la palla giocata all’indietro dall’esterno brasiliano finisce sui piedi di Taddei che non ci pensa un attimo e scaglia un tiro che non lascia scampo al portiere nerazzurro. Il gol non serve come scossa all’Atalanta tant’è che è la Roma a continuare a far gioco. Primi segni di vita dei bergamaschi si hanno dopo il 20° quando qualche ripartenza dei nerazzurri spaventa un po’ i giallorossi.

    Adem Ljajic e Daniele De Rossi
    Adem Ljajic e Daniele De Rossi

    Si va verso la fine del tempo con l’Atalanta che cresce ma ecco che nel momento migliore degli ospiti la Roma trova il raddoppio, ripartenza veloce , scucchiaiata di Totti per De Rossi che anzichè calciare appoggia il pallone a Ljajic che da due passi con la porta spalancata raddoppia. Si va al riposo sul 2-0 per la Roma.

    Nella ripresa ci si aspetta un’ Atalanta più aggressiva che provi a premere sull’acceleratore ma a parte un occasione con Denis che al 51°, dopo essersi liberato anche di De Sanctis, trova sulla sua strada De Rossi bravo a sostituirsi al portiere. Da questo momento in poi riparte il palleggio dei giallorossi che quando decidono di colpire, fanno male. Al 63° giocata  spettacolare: tacco di Totti, tocco filtrante di Ljajic per Gervinho che parte sul filo del fuorigioco e con la conclusione supera Consigli firmando il 3-0. Nei restanti minuti c’è tempo per vedere un clamoroso errore sottoporta di Gervinho, un palo di Ljajic e al 78° il gol della bandiera dell’Atalanta con Migliaccio che di testa, su perfetto cross di Benalouane, supera De Sanctis. Al fischio finale l’Olimpico è in festa, adesso la Roma può sedersi davanti alla tv in attesa di capire se lunedì notte il distacco dalla vetta sarà variato oppure rimarrà questo -5 che permetterebbe di alimentare ancora i sogni di rimonta scudetto.

     

    ROMA – ATALANTA 3-1 (2-0) (13° Taddei (R), 44° Ljajic (R), 63° Gervinho (R), 78° Migliaccio (A))

    Roma (4-3-3): De Sanctis 6; Maicon 6,5 (79° Romagnoli 6), Toloi 6, Castan 6,5, Dodò 6; De Rossi 7,5, Nainggolan 6,5, Taddei 7; Gervinho 6,5, Ljajic 7 (87° Ricci sv), Totti 6,5 (75° Bastos 6).

    Allenatore: Garcia.

    Atalanta (4-4-1-1): Consigli 6; Benalouane 5,5, Stendardo 5 (73° Lucchini 5,5), Yepes 5, Brivio 5; Estigarribia 5,5 (67° Baselli 5,5), Cigarini 5, Migliaccio 6, Bonaventura 5,5; De Luca 5,5 (59° Livaja 5); Denis 5,5.

    Allenatore: Colantuono.

    Arbitro: Guida.

    Ammoniti: Stendardo (A), Cigarini (A), Estigarribia (A).

     

  • Momento nero per la Fiorentina. Castro fa volare il Catania

    Momento nero per la Fiorentina. Castro fa volare il Catania

    Irrefrenabile Catania. I siciliani, di rimonta, stendono anche la Fiorentina e continuano a scalare la classifica. Un momento pessimo per la compagine di Montella che cade a 3’ dalla fine per opera di Castro, ma resta il rammarico per due legni colpiti sull’1-1 e per l’espulsioni di Aquilani che ha lasciato i compagni in 10’ nel momento più delicato dell’incontro. Il botta e risposta tra Migliaccio e Legrottaglie aveva infiammato una gara che ha entusiasmato i tifosi presenti, specie quelli di fede rossoazzurra. Poche novità nei due undici scesi in campo: nella Fiorentina il ballottaggio per quanto riguarda il reparto offensivo lo vince Ljajic che la spunta su Toni. In avvio meglio il Catania che già al 2’ potrebbe passare ma Alvarez manda a lato da ottima posizione. La Fiorentina sembra non eccellere ma alla prima occasione passa: assist di Pasqual per Migliaccio che di testa insacca.

    La Fiorentina a questo punto si limita a gestire, il Catania fa la partita ma di pericoli non ne crea. Almeno sino ad inizio ripresa quando sugli sviluppi di un calcio di punizione battuto da Gomez ci pensa Legrottaglie, di testa, ad anticipare tutti, sfruttando anche una brutta uscita di Neto. La formazione viola si scuote e nel giro di pochissimo va vicina al nuovo vantaggio: prima Cuadrado e poi Ljajic incocciano la traversa. I due tecnici si giocano il tutto per tutto nei rispettivi reparti offensivi tanto che fanno il loro ingresso in campo Ricchiuti e Toni. Cuadrado, ancora lui, si procura due ghiotte chance ma non le concretizza. Aquilani è ingenuo e si becca un rosso diretto per proteste e i padroni di casa, con un uomo in più, trovano il gol vittoria quando alla fine mancano 3’ grazie a Castro il quale salta più in alto di tutti e supera Neto. Catania alle stelle, momento di crisi per la Fiorentina.

    Lucas Castro
    Lucas Castro, match winner contro la Fiorentina © Maurizio Lagana/Getty Images

    Le pagelle di Catania-Fiorentina
    Legrottaglie 7: Bravo in difesa ma anche in avanti: con il suo gol riapre un match che alla fine si tingerà di rossoazzurro.
    Castro 7: Sale in cielo e trova una marcatura pesantissima per la gara e per la classifica.
    Gomez 6,5: Dai suoi piedi nasce la rete che permette al Catania di tornare in gioco.
    Neto 4,5: La sua uscita, sciagurata, sul gol di Legrottaglie, spiana la strada agli etnei.
    Aquilani 5: Nel momento decisivo si mette a protestare e l’arbitro lo sbatte fuori. Ingenuo, e non poco.
    Ljajic 5,5: La traversa non lo aiuta, ma nel primo tempo combina comunque poco. Sale di tono nel secondo tempo ma non riesce comunque a gonfiare la rete.

    Il tabellino di Catania-Fiorentina
    CATANIA (4-3-3): Andujar 6; Alvarez 6, Legrottaglie 7, Spolli 6, Bellusci 6; Izco 6,5, Capuano 5 (12′ st Ricchiuti 6), Biagianti 6 (39′ st Paglialunga sv); Barrientos 6,5, Castro 7, Gomez 6,5. In panchina: Frison, Terracciano, Augustyn, Potenza, Salifu, Keko, Doukara. Allenatore: Maran 7
    FIORENTINA (3-5-2): Neto 4,5; Roncaglia 5, Rodriguez 5, Savic 5; Cuadrado 6, Aquilani 5, Migliaccio 6,5, Borja Valero 6, Pasqual 6,5 (36′ st Tomovic sv); Jovetic 5, Ljajic 5,5 (24′ st Toni 5,5). In panchina: Viviano, Lupatelli, Camporese, Cassani, Romulo, Llama, Larrondo, Seferovic. Allenatore: Montella 5,5

    Le immagini video di Catania-Fiorentina
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  • Palermo – Milan, torna Ibrahimovic. Migliaccio in difesa?

    Palermo – Milan, torna Ibrahimovic. Migliaccio in difesa?

    Stasera Palermo Milan si affrontano al Renzo Barbera nel primo anticipo della 26^ giornata. Una sfida cruciale per il tecnico rossonero Allegri, mentre Mutti teme il rientro in campo di Ibrahimovic e deve far fronte all’emergenza infortuni in difesa. I padroni di casa si affidano alle statistiche, con il Diavolo sempre sconfitto nelle ultime 5 trasferte in Sicilia. Il pericolo numero uno per i rossoneri resta Fabrizio Miccoli. Nella giornata di ieri Zamparini ha affermato che la propria squadra ha soltanto il 5% di possibilità nel cogliere un successo quest’oggi. I tifosi milanisti si augurano che gli scongiuri di Galliani abbiano funzionato.

    DIFESA DA INVENTARE – Una delle più grandi preoccupazioni di Bortolo Mutti è quale difesa opporre questa sera al Milan. L’argentino Silvestre è out per infortunio, mentre Balzaretti è stato appiedato un turno dal giudice sportivo dopo l’espulsione rimediata domenica scorsa nella trasferta di Siena. Se non bastasse, Migliaccio e Pisano non sono al meglio, ma il tecnico di Trescore non ha alternative e chiederà a loro di stringere i denti scendendo in campo ugualmente. Il capitano rosanero verrà schierato al centro della difesa, insieme a Mantovani, mentre Munoz occuperà il ruolo di terzino destro. A centrocampo Mutti è intenzionato ad utilizzare il rombo, con l’ex Donati in cabina di regia, Bertolo e Barreto in mezzo al campo e Ilicic trequartista. In attacco figura nella lista dei convocati l’uruguaiano Hernandez ma pare difficile un suo impiego dal primo minuto. Al fianco di Miccoli giocherà il croato Budan, a segno anche nella sfortuna gara di Siena.

    giulio migliaccio | © Tullio M.Puglia /Getty Images

    RINCORSA EUROPA LEAGUE – Il Palermo non ha ancora rinunciato ad un posto in Europa League nella prossima stagione. Attualmente i rosanero stazionano all’ottavo posto, a 4 lunghezze di distacco dalla Roma, che occupa l’ultima posizione utile per la qualificazione europea. Una vittoria oggi consentirebbe agli uomini di Mutti di avvicinarsi ad un solo punto dai giallorossi, impegnati domani nel derby contro la Lazio.

    BENTORNATO IBRA – In quel di Palermo il Milan ritrova il suo attaccante principe, Zlatan Ibrahimovic. Dopo aver scontato la squalifica di tre turni per lo schiaffo rifilato ad Aronica, lo svedese rientra a disposizione di Allegri. Nel mercoledì di amichevoli internazionali Ibra ha dimostrato di essere in piena forma, disputando un’ottima prestazione con la maglia della Svezia. Il tecnico rossonero deve fare a meno dello squalificato Mexes in difesa, con Bonera pronto a sostituire il francese. Mesbah e Antonini sono in ballottaggio per una maglia da titolare, con l’italiano favorito. A centrocampo Ambrosini dovrebbe scendere in campo dal primo minuto. Nocerino torna per la prima volta da avversario nel suo vecchio stadio. Allegri conferma nella formazione titolare il ghanese Sulley Muntari, il cui gol contro la Juventus ha scatenato una marea di polemiche. In attacco si ricompone la coppia Ibrahimovic-Robinho, alle loro spalle giocherà l’olandese Emanuelson.

    PRESSIONE SULLA JUVE – Vincere a Palermo darebbe un chiaro segnale di forza ai diretti rivali bianconeri, impegnati alle 20.45 contro il Chievo allo Juventus Stadium. Proprio per questo motivo il tecnico dei rossoneri ha definito un crocevia importantissimo per il campionato la sfida contro i rosanero, e un successo in Sicilia darebbe ancora più convinzione e fiducia all’ambiente milanista.

    TABÙ SICILIA – E’ un vero e proprio tabù quello che i rossoneri affronteranno al Barbera questa sera. Il Milan è uscito sempre sconfitto negli ultimi 5 incontri disputati a Palermo. Nella scorsa stagione gli uomini di Allegri vennero eliminati dalla semifinale di Coppa Italia perdendo al ritorno in Sicilia per 2-1, mentre in campionato arrivò il successo rosanero per 1-0 con la rete nel primo tempo del difensore Goian. I tifosi rossoneri temono sopratutto le doti realizzative di Miccoli, che in passato ha già segnato 5 reti al Diavolo. Occhio anche agli ex Donati e Nocerino che potrebbero recitare un ruolo fondamentale quest’oggi.

    Palermo Milan, probabili formazioni

    Palermo (4-3-1-2): Viviano, Munoz,  Mantovani, Migliaccio, Pisano, Donati, Bertolo, Barreto, Ilicic, Budan, Miccoli.
    Panchina: Tzorvas, Milanovic, Della Rocca, Acquah, Hernandez, Vazquez, Zahavi. Allenatore: Mutti.

    Milan (4-3-1-2): Abbiati, Abate, Bonera, Thiago Silva, Antonini, Nocerino, Ambrosini, Muntari, Emanuelson, Ibrahimovic, Robinho.
    Panchina: Amelia, Zambrotta, Mesbah, Yepes, Van Bommel, Inzaghi, El Shaarawy. Allenatore: Allegri.

  • Fatal Palermo, Milan ko. Rosanero in finale

    Fatal Palermo, Milan ko. Rosanero in finale

    E’ il Palermo a poter scrivere la propria storia dopo i novanta minuti giocati al Barbera contro il Milan neo Campione d’Italia. I rosanero dopo il 2-2 dell’andata riescono ad imporsi per 2-1 staccando il biglietto per la finale e guadagnandosi la partecipazione all’Europa League per la prossima stagione.

    Allegri un pò a sorpresa rinuncia agli acciaccati Boateng e Ibrahimovic affidandosi alla coppia Pato Robinho in attacco e rispolverando Pirlo a centrocampo al fianco di Van Bommel e Flamini. Delio Rossi rinuncia a Pinilla schierando Ilicic e Pastore alle spalle di Hernandez.

    L’avvio è favorevole ai rossoneri che sbagliano con Robinho subito una ghiotta occasione e poi Seedorf che manda alto da posizione favorevole. Il Palermo è poco incisivo a centrocampo e il Milan riesce a far la partita anche se si vede poco dalle parti di Sirigu. Delio Rossi capisce i problemi in mediana e sostituisce il giovane Acquah con il più dinamico Bacinovic. Prima della chiusura del primo tempo il Milan perde Antonini al cui posto entra Bonera.

    Nella ripresa dopo un azione di Pato, il Palermo prende il sopravvento a centrocampo diventando con il passare dei minuti più incisiva anche in attacco. Al 18′ arriva la capocciata di Migliaccio su azione di calcio d’angolo che spezza la partita, la reazione del Milan è di sola rabbia ma Sirigu dorme sogni tranquilli e Ilicic lanciato divinamente da Pastore si conquista il rigore e la consequenziale espulsione di Van Bommel. Bovo spiazza Abbiati per il 2-0.

    Lo stesso difensore azzurro dopo appena 30” si fa espellere per un fallo brutto quanto inutile su Pato riaprendo in qualche modo la partita. I rossoneri sono pericolosi con il solo Ibra, entrato al posto di Seedorf, che prima prende un doppio palo e poi a tempo scaduto accorcia le distanze.

    La partita finisce con il Palermo che vola verso Roma alla ricerca di una vittoria storica, il Milan si dovrà “accontentare” dello scudetto.

  • Juve, furia su Morganti. Il Palermo vince 2-1

    Juve, furia su Morganti. Il Palermo vince 2-1

    La Juventus incassa ancora una sconfitta in questo 2011 iniziato nel peggiore dei modi e sprofonda all’ottavo posto in classifica. Vittoria pesante e che vale doppio per il Palermo che con questi 3 punti supera proprio i bianconeri e si candidano ufficialmente per un posto in Champions League. Due a uno il risultato finale per la truppa di Delio Rossi, vera bestia nera dei bianconeri ai quali non è bastato l’apporto del nuovo acquisto Matri per invertire il trend di risultati negativi.

    Avvio chock della Juventus che dopo appena 20 minuti si trova in svantaggio di due reti per effetto delle marcature di Miccoli, che termina nel migliore dei modi un contropiede azionato da Pastore, e di Migliaccio che sugli sviluppi di un corner svetta più in alto di tutti nell’area piccola e beffa Buffon ma sul gol pesa la netta responsabilità di Chiellini che permette al centrocampista rosanero di staccare di testa indisturbato.
    Nonostante la mazzata, la reazione della Juve è veemente e dopo che Morganti nega un rigore nettissimo ai bianconeri per fallo di mani in area di Bovo accorcia le distanze a 10 minuti dal termine del primo tempo con Marchisio al suo secondo centro consecutivo dopo la perla in rovesciata contro l’Udinese di domenica. Poco prima Matri aveva sbagliato clamorosamente a tu per tu con Sirigu mentre poco prima del fischio della prima parte di gara poteva starci un penalty sullo stesso attaccante che era stato trattenuto furbescamente da Bovo mentre stava battendo a colpo sicuro.

    Nella ripresa la squadra di Del Neri mette sotto i padroni di casa per buoni 20 minuti con Krasic che sfonda sulla destra e mette in condizione l’ex attaccante del Cagliari di pareggiare il risultato ma è provvidenziale il salvataggio quasi sulla linea di porta di un difensore rosanero. La Juve recrimina per un altra trattenuta in area (molto simile ad un’altra avvenuta nel primo tempo su Chiellini) ancora su Matri ma Morganti non ne vuole sapere. Poi lo stesso centravanti è costretto alla sostituzione per dei problemi fisici e con la sua uscita dal campo la Juve perde peso in attacco consentendo al Palermo di risalire e di disimpegnarsi bene in qualsiasi circostanza. Nel finale ghiotta occasione per Martinez, che si vede che non è un attaccante puro, facendosi respingere la conclusione ravvicinata da Sirigu.

  • Migliaccio salva Delio Rossi. Palermo – Losanna 1-1 [Commento e pagelle]

    Migliaccio salva Delio Rossi. Palermo – Losanna 1-1 [Commento e pagelle]

    Chi pensava ad una amichevole infrasettimanale con il Losanna sceso al Barbera di Palermo a far una vacanza in Italia è rimasto deluso. Senza il gol di Migliaccio al 34′ del secondo tempo molto probabilmente la sfuriata di Zamparini questa volta sarebbe stata ancora più diretta ed altisonante.

    Nonostante le indiscrezioni della vigilia il tecnico rosanero mette in campo quasi tutti i titolari ad eccezione di Balzaretti, sostituito da Garcia, e Liverani al cui posto gioca Kasami. In attacco con Maccarone si rivede capitan Miccoli con Pastore a supporto. I siciliani partono molli e il Losanna sornione va vicinissimo al gol con Roux dopo l’ennesimo pasticcio stagionale di Munoz.

    Nel primo tempo l’unico sussulto è il nuovo infortunio per Miccoli: costretto ad uscire per un risentimento muscolare al polpaccio sinistro. Al suo posto entra Pinilla. La ripresa è più vivace con Pastore che sfiora subito il vantaggio, poi ci va vicinissimo Pinilla ma un coast to coast di Rodrigo mette paura a Benussi.

    Nel finale un è Migliaccio a togliere le castagne dal fuoco girando in rete un pregevole cross del solito Pastore. Nel girone svetta ora il CSKA Mosca, vittorioso per 3-0 sullo Sparta Praga garzie alla doppietta di Doumbia e la rigore siglato all’84’ da Gonzalez.

    IL TABELLINO
    PALERMO-LOSANNA 1-0
    Palermo (4-3-1-2):
    Benussi 6,5; Cassani 6, Munoz 4,5, Bovo 6, Garcia 6 (15’st Balzaretti 6); Migliaccio 6, Kasami 6, Nocerino 5; Pastore 6,5; Maccarone 5 (41’st Darmian sv), Miccoli 5 (43′ Pinilla 6,5). A disposizione: Sirigu, Joao Pedro, Glik, Ardizzone. All.: Rossi.
    Losanna (4-4-2): Fravè 6; Rochat 6,5, Katz 6,5, Meoli 6, Sonnerat 6; Avanzini 6 (37’st Pasche sv), Marazzi 5,5, Celestini 6, Tosi 6 (36’st Steuble sv); Roux 5 (38’st Munsy sv), Silvio 5. A disposizione: Castejon, Carrupt, Getaz, Kilinc. All.: Rueda.
    Arbitro: Kaasik (EST)
    Marcatori: 34’st Migliaccio