Tag: Giulia Bongiorno

  • Da 10 a 4 mesi Antonio Conte torna in panchina a dicembre

    Da 10 a 4 mesi Antonio Conte torna in panchina a dicembre

    Sconto doveva esserci e sconto è stato. Tranquilli, non è lo slogan per il supermercato di zona ma parliamo della riduzione sulla squalifica inflitta all’attuale tecnico bianconero Antonio Conte, per l’omessa denuncia della ormai famosissima partita Albinoleffe-Siena di fine stagione 2010-2011 che avrebbe portato poi la promozione aritmetica dei senesi che in quel periodo erano allenati proprio dall’ex capitano juventino. Il Tnas (Tribunale Nazionale di Arbitrato dello Sport) ha deciso quindi di abbassare la pena da 10 a 4 mesi permettendo all’allenatore della Juventus di tornare a sedersi in panchina per la sedicesima giornata nella trasferta siciliana contro il Palermo il 9 dicembre. Bicchiere mezzo vuoto per la società e per lo stesso Conte, che speravano in una cancellazione totale della squalifica ritenendosi estraneo a qualsiasi fatto.

    GLI AVVOCATI – I legali del tecnico Antonio Conte, il trio Giulia Bongiorno, Antonio De Rensis e Luigi Chiappero, dichiarano unanime “Sappiamo di aver difeso un uomo innocente e di non essere riusciti a far proclamare la sua estraneità ai fatti contestati: non c’è quindi in noi alcuna soddisfazione” e chiaramente non sono soddisfatti della sola riduzione di sei mesi della squalifica del loro assistito.

    Conte, tornerà in panchina a Palermo il 9 dicembre © Filippo Alfero/Getty Images

    LA SOCIETA’ – Il presidente della Juventus, Andrea Agnelli, subito dopo la sentenza del Tnas ha dichiarato tramite un comunicato stampa di essere ancora dalla parte del proprio mister, convinto dell’estraneità dello stesso sull’omessa denuncia e lancia una piccola frecciatina al mondo del pallone “la conferma della squalifica è una sconfitta ingiusta, che deve far riflettere tutto il sistema calcistico”. Il patron bianconero e tutta la società attende la fine della squalifica, prevista per il prossimo 8 dicembre in modo tale da rivedere il tecnico nuovamente in panchina, nel ruolo a lui più congeniale.

    Si attendono a breve le motivazioni che hanno spinto il Tnas a ridurre la squalifica da 10 a 4 mesi. I tifosi bianconeri si dividono tra chi si accontenta e chi vorrebbe giustizia definitiva, visto che sembra una sentenza a metà tra l’omessa denuncia (10 mesi) e l’estraneità dei fatti (nessuna squalifica). Resta da capire perché si sia voluto ascoltare come testimone il solo Carobbio (colui che ha denunciato Conte) e nessun altro (vedi Mastronunzio). Da oggi inizia il countdown, mancano poco più di due mesi e il tecnico bianconero potrà tornare a dare la carica da bordo campo ai suoi ragazzi e smetterà di soffrire dalle tribune di tutta Italia.

  • Giulia Bongiorno entra nel cda Juve. Le candidature di Exor

    Giulia Bongiorno entra nel cda Juve. Le candidature di Exor

    Exor, azionista di maggioranza della Juventus, in vista della prossima assemblea degli azionisti della squadra bianconera che si terrà il 26 ottobre, ha depositato la lista dei candidati del nuovo cda. Ai nomi già noti del consiglio attuale (Andrea Agnelli, Giuseppe Marotta, Pavel Nedved, Aldo Mazzia e Camillo Vanesio) si sono aggiunti quelli nuovi del giornalista Paolo Garimberti, Giulia Bongiorno, il manager della Philip Morris Maurizio Arrivabene, Assia Grazioli-Venier ed Enrico Vellano, responsabile finanziario Exor. Come sindaci effettivi sono stati nominati Paolo Piccatti, Silvia Lirici e Roberto Longo e come supplenti Roberto Petrignani e Nicoletta Paracchini.

    Spiccano quindi le quote rosa rappresentate dalla Bongiorno, legale dell’allenatore bianconero Conte nella vicenda calcioscommesse, nonché parlamentare, e dalla Grazioli-Venier, proveniente dal mondo del management musicale e dei media digitali. La Bongiorno arriva così alle soglie dell’amministrazione di una società sportiva prestigiosa come la Juventus, avendo probabilmente ben impressionato nella vicenda Conte (anche se ancora da definire) l’azionariato bianconero. Fermo restando ciò un consigliere di estrazione legale sembra essere necessario all’interno del c.d.a della Juventus, soprattutto per la funzione di supporto che potrebbe rivestire nei confronti di figure di estrazione differente, ma molto importanti, come quelle di Nedved e Marotta.

    Giulia Bongiorno
    Giulia Bongiorno © ANDREAS SOLARO/AFP/GettyImages

    L’ex centrocampista ceco, così come Marotta, sono figure già presenti all’interno dell’attuale consiglio che sono state ricandidate per la loro importanza e per le relative esperienze professionali. Nedved infatti è un uomo di campo, più vicino alle questioni tecniche e di squadra che la Juventus non ha voluto farsi scappare una volta appesi gli scarpini al chiodo, riconoscendogli doti di impegno e abnegazione che lo hanno reso unico nel suo passato da giocatore e ne hanno spianato la strada a livello dirigenziale.
    Quanto a Marotta, figura chiave del mercato bianconero, la sua riuscita soprattutto nelle ultime sessioni di calciomercato l’hanno reso più che mai prezioso alla causa bianconera anche al di fuori del ruolo di direttore sportivo: il ruolo di amministratore delegato bianconero ha sicuramente portato bene alla causa bianconera, e tutto ciò è alla base della sua ricandidatura da parte di Exor.

    L’amministrazione bianconera nel suo complesso potrà sicuramente trarre giovamento dall’ingresso delle nuove figure proposte come candidati: figure queste scelte con ogni probabilità per affiancare il nucleo forte costituito da Andrea Agnelli (esponente della proprietà) e dai già citati Giuseppe Marotta e Pavel Nedved. La realtà odierna del quadro amministrativo bianconero potrebbe divenire questa; poco “romanticismo” (tra gli ex-eroi del campo figura il solo Nedved) e molta concretezza/professionalità. Un domani poi i tifosi più nostalgici probabilmente non disdegnerebbero vedere dietro la scrivania della sala ovale juventina un ex numero dieci recentemente emigrato oltreoceano per continuare a sognare e a divertirsi ma che difficilmente andrà via dai loro cuori e dai loro pensieri, Alessandro Del Piero.

  • Sentenza Tnas Conte, Sportitalia aiuta la Juventus

    Sentenza Tnas Conte, Sportitalia aiuta la Juventus

    Come sappiamo ormai da giorni, entro il 7 ottobre il Tribunale Nazionale dell’Arbitrato Sportivo (Tnas) deciderà sulla squalifica di 10 mesi comminata in primo e secondo grado della giustizia sportiva al tecnico bianconero Antonio Conte in merito alla presunto combine di Albinoleffe – Siena.

    Autorevoli testate nazionali continuano a puntare sulla riduzione della squalifica del tecnico leccese prevedendo il rientro in panchina di Conte a dicembre, considerando lo sconto che i giudici del CONI applicheranno alla squalifica riducendola da 10 a 4 mesi.

    Ma noi continuiamo a non prendere in considerazione tali ipotesi seguendo la linea dei legali bianconeri che puntano decisamente all’assoluzione. Infatti la Juventus ha chiesto ufficialmente all’emittente televisiva Sportitalia l’intervista telefonica realizzata con Salvatore Mastronunzio, elemento cardine e centrale di tutta la vicenda sul calcioscommesse, in cui l’ex giocatore del Siena ha smentito categoricamente la ricostruzione fornita da Filippo Carobbio che aveva riferito l’esclusione dell’attaccante a seguito del rifiuto di combinare Albinoleffe – Siena, la partita per la quale Conte è stato squalificato.

    Ecco le parole della “Vipera” Mastronunzio: Mi sono infortunato a tre giornate dalla fine, quindi dopo la vittoria del campionato contro il Torino; la settimana successiva, il venerdì mi pare, mi sono infortunato. Quindi non è che sono stato messo da parte volontariamente o fuori rosa da qualcuno. Io mi sono semplicemente infortunato. Lo hanno scritto anche sul sito del Siena che ero infortunato. Non capisco tutte queste cose. Poi, soprattutto, il discorso che ha fatto prima sull’Ascoli, io da ex giocatore dell’Ancona, dove ho fatto tre anni stupendi, dove ero un idolo, avrei chiesto di dare la partita all’Ascoli. Mi sembrano tutte delle cose fuori luogo. Il mio rapporto con Conte posso dire che è stato buono, tranquillo. Normale che era l’allenatore del Siena, dove c’erano tanti giocatori importanti; lui faceva delle scelte e chi chiamava in campo cercava di dare il meglio per la squadra e per l’obiettivo che ci eravamo prefissati all’inizio del campionato. Mi ricordo bene perché avevamo vinto il campionato col Torino alla quart’ultima di campionato. Poi era un periodo in cui giocavo poco e le ultime partite mi sarebbero servite per fare anche qualche altro gol e rimettermi in mostra dopo un periodo in cui avevo giocato poco, nel girone di ritorno. Poi dalla partita di Ascoli in poi, io il giorno prima mi sono fatto male, mi sono procurato uno stiramento e ho dovuto saltare le restanti partite.

    Antonio Conte © Filippo Alfero,Filippo Alfero/AFP/GettyImages

    Sembra paradossale che si sia arrivati a questo punto della vicenda e gli organi di giustizia sportiva federale siano andati avanti in questi mesi seguendo una linea assurda di colpevolezza piena che appare, a tutt’oggi, alquanto discutibile. Abbiamo usato aggettivi pesantissimi per commentare questa vicenda in passato e continuiamo a considerare veramente imbarazzante ed inspiegabile che non venga presa assoluta in considerazione una dichiarazione simile che ribalta totalmente tutto il processo. L’avvocato Giulia Bongiorno, attenta penalista, sa benissimo come una simile testimonianza sia importantissima per incutere ai giudici del CONI quel dubbio legittimo che incredibilmente Stefano Palazzi ed i giudici della Federazione non hanno mai avuto sulla colpevolezza di Antonio Conte in primo e secondo grado.

  • Pepe e Bonucci presenti. Ecco perchè Palazzi crede a Masiello

    Pepe e Bonucci presenti. Ecco perchè Palazzi crede a Masiello

    Seconda giornata all’ostello della Gioventù del Foro Italico in Roma, luogo in cui si decidono i destini sportivi di numerosi calciatori e società in merito alle vicende del calcioscommesse emerse dalle indagini della Procura di Bari.

    Dopo lo show messo in atto ieri dai legali di Antonio Conte con una Giulia Bongiorno agguerritissima e desiderosa di smontare pezzo dopo pezzo il puzzle accusatorio messo in arte dal procuratore federale Stefano Palazzi e sostanzialmente basato sulle dichiarazioni del pentito Filippo Carobbio, oggi è il turno di Simone Pepe e Leonardo Bonucci che dovranno cercare di confermare la sentenza di assoluzione ottenuta in primo grado dalla Commissione Disciplinare.

    Stefano Palazzi intende far affermare l’attendibilità di Andrea Masiello, altro pentito di lusso, attendibilità che la Commissione Disciplinare in primo grado non ha assolutamente ravvisato ribaltando completamente con delle clamorose assoluzioni, le richieste di condanna di Palazzi. Come Giulia Bongiorno ieri, oggi è il turno di Gian Pietro Bianchi, legale di Bonucci, a cui viene affidato il compito di minare la credibilità di Andrea Masiello.

    Il procuratore Federale Stefano Palazzi ©ANDREAS SOLARO/AFP/GettyImages

    Queste sono le sue parole dopo l’arringa difensiva: “Andrea Masiello si contraddice più volte e non dice la verità, come rilevato dalla Commissione Disciplinare. Leonardo Bonucci è una persona credibile e non è mai stato ascoltato perché indagato, ma solo come persona informata sui fatti. La combine di Udinese-Bari, per Masiello, spunta solo il 4 aprile, quando ammette di aver parlato con Bonucci sul campo di allenamento prima della partenza del compagno per il ritiro con la Nazionale, salvo poi modificare ancora la propria versione, precisando di aver parlato con Bonucci a Udine, sul pullman. Come può la Procura ritenere coerente e credibile Masiello?”

    Come per la situazione di Conte che fa parte del filone della Procura di Cremona anche per quella di Pepe e Bonucci che invece fa parte del filone della Procura di Bari, i verdetti saranno attesi a giorni infatti, Il presidente della Corte di giustizia federale, Gerardo Mastrandrea, ha annunciato che la Corte si riunirà in camera di consiglio già dal primo pomeriggio di oggi.

  • Calcioscommesse, Antonio Conte punta al proscioglimento

    Calcioscommesse, Antonio Conte punta al proscioglimento

    Inizia oggi il processo d’appello del secondo processo sul calcioscommesse che vede come protagonista ed imputato d’eccezione, l’allenatore della Juventus Antonio Conte. Chiamati a difendersi anche il vice di Antonio Conte, Angelo Alessio nonché i giocatori della Juventus, Simone Pepe e Leonardo Bonucci, quest’ultimi assolti in primo grado dalla Commissione Disciplinare ma richiamati in causa dall’Appello presentato da Stefano Palazzi.

    Sarà un appello velocissimo, il tutto si dovrà concludere necessariamente prima dell’inizio del Campionato e le difese avranno oggi, cinque o al massimo dieci minuti di tempo per tentare di ammorbidire le sentenze di primo grado.

    Ovviamente la difesa più attesa sarà quella di Antonio Conte che più che difendersi vuole assolutamente giocare in attacco puntando addirittura al proscioglimento. L’allenatore della Juventusè fermamente deciso ad andare fino in fondo dopo la rottura con gli avvocati juventini che hanno puntato sin da subito ad un patteggiamento.

    Antonio Conte ©Claudio Villa/Getty Images

    L’allenatore bianconero non vuole pagare per colpe, secondo lui, non sue e non vuole, ovviamente pagare in quanto sopratutto allenatore della Juventus. Gli avvocati della Vecchia Signora hanno attuato sino ad ora la stessa strategia usata durante lo scandalo Calciopoli che ha finito poi per essere una tattica suicida considerate le intercettazioni uscite anni dopo.  Adesso l’avvocato di punta per Antonio Conte sarà Giulia Bongiorno, esperta di diritto penale che tenterà di trovare la via giusta per ottenere l’assoluzione dell’allenatore leccese puntando in primis sulle numerose contraddizioni del pentito Filippo Carobbio nelle sue dichiarazioni. Anche l’accusa non starà certo a guardare, il procuratore federale Stefano Palazzi è fermamente deciso a dare un senso alle sue attività avendo in proprio possesso, dei nuovi elementi a sostegno delle tesi dell’accusa.

    Oggi quindi spazio alle difese con Antonio Conte in aula, mentre le sentenze d’appello dovrebbero arrivare tra due giorni in tempo per l’inizio del Campionato di serie A che avverrà sabato 25 agosto.