Il processo a Calciopoli in corso presso il Tribunale di Napoli resta nelle mani della giudice Casoria la Corte d’Appello del capoluogo campano ha infatti rigettato la richiesta di ricusazione richiesta dall’ex pm Narducci e dal suo collega Capuano. Roberto Salomone/Getty Images La Casoria è stato un giudice giusto e privo di animosità verso i pm si legge nelle cinque pagine di motivazione scritte dal presidente della Corte d’Appello Di Mauro, nonostante qualche animosità caratteriale tra la stessa Casoria e le sue colleghe Gualtieri e Pandolfi che non hanno comunque nuociuto al regolare svolgimento del processo. Il Processo dunque può entrare nella fase calda ed emettere verdetto per la fine di settembre essendo cosi scongiurata l’ipotesi di prescrizione tanto di attualità in questi giorni.
Con l’udienza di ieri si è conclusa la fase dibattimentale nelle stanze del Tribunale di Napoli dal prossimo tre maggio inizierà la fase requisitoria e se non dovessero esserci ulteriori intoppi e l’istanza di ricusazione per il giudice Casoria dovesse esser respinta, il processo civile a Calciopoli potrebbe produrre una prima sentenza per il mese di luglio.
I pm, però, usciti anche ieri frastornati e con il chiaro intento oramai di prender ulteriore tempo chiedendo l’integrazione di nuovi testimoni (il presidente del Genoa Preziosi) e l’inserimento di stralci recuperati dai forum dei tifosi oltre che da Repubblica e la Gazzetta dello Sport per avallare la propria tesi per rifugiarsi nella prescrizione.
Luciano Moggi intanto ha confermato di voler rinunciare alla prescrizione “Prescrizione al Processo di Napoli? Non l’accetterò mai. Hanno voluto il processo e ora è giusto che si vada fino in fondo!”. e poi afferma di voler prender parte anche al secondo processo sportivo nonostante il rischio radiazione ma solo ad alcune condizioni “Radiazione Figc? Io ancora – dice a Gold tv – non ho ricevuto nulla. Comunque se riceverò la comunicazione di un’eventuale doppio processo sportivo, come quella già recapitata a Mazzini e Giraudo, siccome non fui presente al grande circo 2006 dove in pochi giorni fu distrutta la Juventus e colpiti i suo dirigenti. Questa volta – continua sicuro Big Luciano – non esiterei a partecipare di persona a questi ulteriori processi purchè però la Federazione dia la possibilità a televisioni, giornali e Radio (in primis Radio Radicale) di presenziare all’evento perchè tutti gli sportivi e non devono conoscere quello di cui siamo stati veramente imputati. Parteciperò solo a queste condizioni, d’altronde non credo di chiedere molto”
Si torna in aula a Napoli per riuscire a completare la vidimazione delle trascrizioni del perito Porto delle telefonate introdotte nel fascicolo processuale e chiudere la fase dibattimentale del processo Calciopoli.
I pm e le parti civili hanno richiesto l’ acquisizione di alcuni importanti documenti come i tabulati dei contratti delle schede svizzere, la rassegna stampa di alcune delle gare sotto indagine e le sentenze del processo Gea. Da parte della parte civile Brescia Calcio rappresentata dall’avvocato Catalanotti, c’è stata la produzione di una memoria sulla salvezza di Lazio e Fiorentina della stagione 2004/23005, nella quale si fa riferimento alla necessità ad avviso dell’avvocato di ascoltare come testimone anche il presidente del Genoa Preziosi.
Tale richiesta ha scatenato le ire degli avvocati di big Luciano ma anche di quelli della Juventus, infatti sia Prioreschi, legale di Moggi che Vitiello che rappresenta la vecchia Signora, tra le tante e documentate eccezioni procedurali sull’inserimento «tardivo che nega gli imputati il diritto alla difesa» evidenziano la parzialità – ad esempio – della rassegna stampa tratta da internet e prodotta dai pm.
Ma a far scalpore è l’ intervento deciso dell’ avvocato della Juventus Vitiello: «Sono inammissibili le sentenze Gea con rito abbreviato, quei processi erano fatti noti e andavano chiesti prima. Consideriamo anonimi e dunque inutilizzabili tutti i documenti riportati perché nessuno di loro è sottoscritto, non si fa riferimento alle fonti di prova dai quali sono tratti e quanto agli articoli di stampa è ancora peggio: sono riportati riguardo ai commenti sulle partite di calcio addirittura le citazioni, ad esempio, dei siti dei tifosi della Lazio a commento di una partita della loro squadra contro la Juve. E su un Inter-Juventus le dichiarazioni a mezzo stampa di un direttore tecnico dell’Inter. Eche prova è, la voce pubblica diventa mezzo di prova? E su Lecce-Juve riecco dichiarazioni di Zeman, ma Zeman è stato testimone dell’accusa e non gli sono state fatte domande su questo punto. E a proposito degli articoli di stampa penso che i tifosi della Juventus si potrebbero ben lamentare dell’assenza di Tuttosport da questa rassegna stampa, magari per un banale concetto di par condicio lo potevano inserire. Insomma – conlcude Vitiello- Qui non c’è nessuna prova diretta, nessuna prova nuova, gli articoli 468 e 507 dicono che questa produzione è inammissibile». Conclude prima che la Corte si ritiri a valutare l’ammissione di questi ultimi elementi di prova l’avvocato di Moggi Paolo Trofino: «Noi non vogliamo chiedere altri testi, ma quanto ai racconti di Nucini sull’incontro con Moggi al Concorde, lasciateci produrre – per dimostrare l’illogicità di quella accusa – lo stradario di Torino per farvi vedere quanto sarebbe stato più “segreto” l’incontro presunto: Moggi abitava a pochi passi, mentre il Concorde, era notoriamente l’hotel del ritiro della Juventus, per accedervi si doveva passare in una hall affollata di tifosi ed era impossibile, secondo la piantina dell’hotel che che vi produciamo, un passaggio diretto e invisibile dal garage alle camere».
Il Giudice Casoria e la Corte dicono no a quasi tutte le richieste: no ai tabulati per le schede svizzere, no agli articoli di Gazzetta e Repubblica, no all’audizione di Preziosi. La prossima tappa sarà il 3 maggio con l’inizio della requisitoria dei pm. La sentenza dovrebbe arrivare a luglio se la giudice Casoria non verrà ricusata il 20 maggio.
Questo intervento denota come la Juventus sia ormai in prima linea nel processo ed ha definitivamente abbandonato l’ atteggiamento remissivo tanto contestato dai tifosi bianconeri.
Il Caos sul caso Calciopoli si arricchisce di una nuova puntata, se ieri la notizia di trasferimento del giudice Casoria il Tribunale alla prima sezione del Tribunale Civile faceva temere l’ombra della prescrizione sul processo a “Moggi e compagni” oggi si può tirare un leggero sospiro di sollievo. Il presidente del Tribunale di Napoli, Carlo Alemi, ha infatti completato l’iter aggiungendo al trasferimento la lettera di “applicazione” per tutte le residue udienze del processo Calciopoli, fino a pronuncia della sentenza.
In parole povere il giudice Casoria continuerà a sedere sullo scranno della stanza 206 insieme ai giudici Pandolfi e Gualtieri. Lo snodo cruciale a questo punto sarà il prossimo 20 maggio quando si esaminerà le terza richiesta di ricusazione ma si ha la sensazione che qualora fosse accettata cambierà l’intero colleggio giudicante.
Il Processo adesso riprenderà il 19 aprile con la conclusione della fase dibattimentale e l’acquisizione delle prove con la ricezione delle ultime trascrizioni delle intercettazioni richiesta da accusa e difese. Sarà interessante verificare il clima in aula dopo gli screzi delle scorse settimane.
Siamo sempre alle solite, in Italia non si riesce a concludere un processo, una situazione assurda in un paese che grida ogni giorno allo scandalo ma non si indegna per una giustizia paralizzata.
Uno dei processi che interessano i tanti tifosi juventini e non solo è a rischio prescrizione e con il giudice che lo presiede in procinto di trasferimento. Secondo Tuttosport , quotidiano sportivo torinese, è stata accolta la richiesta di trasferimento avanzata dal giudice Casoria che, precedentemente, aveva domandato di essere indirizzata a presiedere un’altra sezione del Tribunale di Napoli. Ieri è arrivata la notifica dell’accettazione della domanda con spostamento alla Prima sezione civile senza però la deroga a concludere il processo in attività, ovvero quello di Calciopoli che sarebbe a forte rischio prescrizione. I giudici a latere, sempre secondo Tuttosport, potranno invece continuare a seguire le udienze sebbene siano anch’esse in regime di trasferimento. Tale decisione lascia molto perplessi perché molte volte, il Giudice che domanda un trasferimento vieme lasciato concludere il processo che presieduto per tanto tempo.
La notizia, quella del trasferimento, arriva dopo la censura del Csm per il linguaggio del giudice Casoria, ritenuto eccessivo per il ruolo che ricopre. Chi ha seguito attentamente le vicende di napoli ha capito che l’ indirizzo dato dal Giudice è volto ad una assoluzione degli imputati o comunque ad una conclusione molto più tenue rispetto al cataclisma dell’ estate 2006. A pensar male si fa peccato ma qualche volta ci si azzecca.