Tag: giro d’italia 2011

  • Giro d’Italia, oggi la cronoscalata da Belluno a Nevegal

    Giro d’Italia, oggi la cronoscalata da Belluno a Nevegal

    Dopo il giorno di riposo di ieri giunto al termine delle tremende tre tappe di alta montagna che hanno visto in successione tapponi dolomitici come il Grossglockner, in terra austriaca, lo Zoncolan, nella tappa in cui è stato cancellato la salita del Crostis, il passo Giau dove si trova la cima Coppi e la Marmolada, la regina delle Dolomiti, che hanno consacrato la maglia rosa Alberto Contador, il Giro d’Italia riprende oggi con la 16esima tappa, la cronoscalata individuale che da Belluno porta a Nevegal di 12.7 km

    Una tappa importante questa per la classifica generale dove i nostri Michele Scarponi e Vincenzo Nibali tenteranno di guadagnare il più possibile sullo spagnolo apparso fin qui imbattibile per poi giocarsi il tutto per tutto nelle ultime salite sulle Alpi occidentali prima di arrivare alla passerella finale della cronometro di Milano.
    Il percorso si snoda attraverso il comune di Belluno con partenza dal centro storico della città veneta e arrivo in salita sull’altopiano del Nevegal. I primi 5 km sono facili tra pianura e leggera discesa, l’ascesa invece comincia a 7 km dal traguardo con pendenze massime del 14%.

    Il primo a partire sarà l’australiano della Garmin-Cervelo Matthew Wilson alle 13:30, per i big bisognerà attendere le 16:18 quando sarà il turno dello spagnolo David Arroyo (ritardo dalla maglia rosa di 9:30) per poi proseguire in successione con Joaquin Rodriguez (+9:20), Roman Kreuziger (+8:58), Denis Menchov (+8:46), Josè Rujano (+8:39), Mikel Nieve (+7:03), John Gadret (+6:08) e finire con Vincenzo Nibali (+5:11), Michele Scarponi (+4:20) e Alberto Contador che partirà dallo starter di Belluno alle 16:45.

  • Giro d’Italia 2011: cancellato il Crostis, oggi lo Zoncolan

    Giro d’Italia 2011: cancellato il Crostis, oggi lo Zoncolan

    Doveva essere la tappa regina di questa edizione del Giro d’Italia e invece lo sarà solo per metà perchè è arrivata stamane la decisione dell’UCI, l’Unione Ciclistica Internazionale, di cancellare la salita del Monte Crostis, una delle più dure in assoluto, e la conseguente discesa accorciando la 14esima tappa di oggi di 210 km con partenza prevista da Lienz con arrivo sullo Zoncolan di una trentina di km. La motivazione, secondo quanto riporta la direzione gara del Giro immotivata, per la mancanza di sicurezza lamentata dalla maggior parte dei direttori sportivi delle squadre che partecipano al Giro nella discesa seguente la scalata del Crostis nonostante l’organizzazione abbia messo in sicurezza nei giorni scorsi il percorso “incriminato” con cuscini e materassi lungo tutta la discesa in questione.

    Pronta la polemica del direttore del Giro Angelo Zomegnan che punta il dito sui direttori sportivi e sull’UCI secondo il quale non si possono prendere decisioni di tale importanza, riferendosi all’organizzazione mondiale del ciclismo, senza ne conoscere a fondo nè il percorso nè le misure di sicurezza adottate. Forse la morte del ciclista belga Wouter Weylandt durante la terza tappa della corsa rosa nella discesa di Passo del Bocco che portava al traguardo di Rapallo ha inciso molto su questa decisione anche se l’incidente è stato provocato da una disattenzione del ciclista e non dalla pericolosità della discesa stessa.

    Il percorso quindi subirà una deviazione nei pressi di Ovaro da dove si prenderà direttamente la terribile salita dello Zoncolan quando mancheranno soltanto 10 km all’arrivo. Dieci chilometri che dureranno un’eternità per i vari Nibali, Scarponi, Arroyo e Kreuziger ma non per il dominatore del Giro Alberto Contador che ieri ha ripetuto l’exploit dell’Etna staccando tutti i rivali sulla salita del Grossglockner e lasciando la vittoria al venezuelano Rujano, l’unico capace di rimanere attaccato alla sua ruota.

    Foto credits Gazzetta dello Sport

  • Cade Slagter, ancora paura al Giro

    Cade Slagter, ancora paura al Giro

    A soli due giorni dal terribile incidente che è costata la vita allo sfortunatissimo corridore belga Wouter Weylandt sul Passo del Bocco, il Giro d’Italia 2011 vive nuovi attimi di paura e sconforto quando le immagini ritraggono per terra il corridore olandese della Rabobank Tom-Jelte Slagter.

    Slagter si è disunito nel tentativo di prender una borraccia dalla mano di un collaboratore della Euskaltel Euskadi cadendo rovinosamente a terra e rimanendo supino con la testa sull’asfalto. Quando però si teme il peggio il corridore muove le gambe e seppur costretto ad abbandonare la corsa fa tirare un sospiro di solliero per un giro che rischia diventare un incubo.

    La tappa va all’olandese della Rabobank Pieter Weening ma a tenere banco sono le polemiche per un tracciato a detta di molti pericolosissimo e con ben due tratti di sterrato che hanno causato tantissime cadute e aizzato la protesta dei corridori e sopratutto di Di Luca “Il finale avrebbe dovuto favorirmi? Fosse stato asfalto forse sì, ma così è impossibile. Sono arrivato senza sella e con le gambe ammaccate senza cadere, figuriamoci se fossi caduto. Noi non facciamo nè ciclo-cross nè mountain bike, ma corriamo su strada. Lo spettacolo? Sì, è vero, ma noi corriamo su strada”.

    Nibali
    “Sì, ci ho provato in discesa, ma non era un vero e proprio attacco. L’ho presa davanti, ma giusto per evitare di prendere grandi rischi. Sapevo che la cosa giusta da fare fosse rimanere davanti e così ho fatto”. Petacchi “Io mi sono staccato praticamente subito e l’ho fatta tranquillo. Nonostante questo ho comunque rischiato di cadere più di una volta. Non oso immaginare cosa possa essere successo davanti. Ho visto alcuni corridori nel fosso, forse si è un po’ esagerato nel disegnare una tappa così”.

    Il video della caduta di Slagter
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  • Tentativo di sabotaggio al Giro, chiodi sul tracciato

    Tentativo di sabotaggio al Giro, chiodi sul tracciato

    Il giorno del ricordo Weylandt al Giro d’Italia regala un altro spiacevole episodio. Questa mattina a Livorno, nel tratto tra Ardenza e l’inizio della salita di Montenero sull’Aurelia sono stati rinvenuti una grandissima quantità di chiodi che lasciano presagire ad un tentativo di sabotaggio della corsa.

    Una macchina questa ha bucato informando poi dell’episodio la polizia municipale che con l’ausilio di personale del servizio d’ordine e squadre dell’ azienda ambientale di Livorno che hanno rimosso i chiodi ripulendo la sede stradale.Qualche intoppo ma la lunga carovana del Giro anche questa volta può andare avanti.

  • Weylandt morto per una distrazione. Il Giro è sotto choc

    Weylandt morto per una distrazione. Il Giro è sotto choc

    La morte Wouter Weylandt ha sconvolto tutta la carovana del Giro che adesso si interroga su come comportarsi sulla tappa di domani. Il corridore belga dalle prime ricostruzioni pare abbia sbattuto la testa prima contro un muretto e poi sull’asfalto dopo aver perso il controllo della bicicletta in un tratto in cui si procede ad una andatura superiore ai 70 km/h.

    Weylandt si sarebbe girato per vedere se ci fosse qualche corridore perdendo il controllo della bicicletta. In molti a questo punto chiedono la sospensione della corsa o quantomeno della tappa in programma quest’oggi e a dar una parziale autonomia ai corridori è Angelo Zomegnan direttore generale del Giro d’Italia: “Questa notte saremo all’aeroporto di Malpensa per accogliere Anne Sophie e i familiari. Domattina ripeteremo quanto fatto ad Alba in memoria di Pietro Ferrero. Nel pomeriggio spegneremo la musica, cancelleremo la festa, terremo i toni bassi come accaduto oggi negli ultimi 10 km di questa sciagurata tappa. Lasciamo ai corridori della Leopard e a tutti gli altri la libertà di interpretare a loro volontà la tappa di domani. Qualsiasi scelta faranno la rispetteremo. Era già stato previsto che nella tappa di Tropea, a Sant’Eufemia, si sarebbero ricordate le vittime di Lamezia Terme, purtroppo ne ricorderemo una in più”.