Tag: giovanni trapattoni

  • Sud Africa 2010: c’è anche Hansson. Dopo Henry la Fifa perdona anche l’arbitro

    Sud Africa 2010: c’è anche Hansson. Dopo Henry la Fifa perdona anche l’arbitro


    Alla fine paga soltanto il Trap con la sua Irlanda, la Fifa infatti dopo non aver preso provvedimenti nei confronti di Thierry Henry per l’ormai famoso fallo di mano che costò l’eliminazione ai verdi d’Oltremanica ha deciso di riabilitare lo svedese Hansson, arbitro dell’incontro. Certo le colpe dell’arbitro non posson esser paragonare a quelle dell’attaccante francese ma il messaggio che lancia la Fifa è inequivocabile: chi non rispetta le regole e fa il furbo ha più chance di andare avanti.

    Ecco le 30 terne designate:
    ASIA (4)
    Arbitro: Khalil Ibrahim Al Ghamdi (Arabia Saudita)
    Assistenti: Hassan Kamranifar (Iran), Saleh Mohamed Al Marzouqi
    (Emirati Arabi Uniti).

    Arbitro: Ravshan Irmatov (Uzbekistan)
    Assistenti: Rafael Ilyasov (Uzbekistan), Bahadyr Kochkarov
    (Kirgistan).

    Arbitro: Subkhiddin Mohd Salleh (Malaysia)
    Assistenti: Mu Yuxin (Cina), Jeffrey Goh Gek Pheng (Singapore)

    Arbitro: Yuichi Nishimura (Giappone)
    Assistenti: Toru Sagara (Giappone), Hae Sang Jeong (Corea del
    Sud).

    AFRICA (4)
    Arbitro: Mohamed Benouza (Algeria)
    Assistenti: Nasser Abdel Nabi (Egitto), Maamar Chabane (Algeria)

    Arbitro: Koman Coulibaly (Mali)
    Assistenti: Redouane Achik (Marocco), Manuel Candido (Angola)

    Arbitro: Jerome Damon (Sudafrica)
    Assistenti: Celestin Ntagungira (Rwanda), Enock Molefe
    (Sudafrica)

    Arbitro: Eddy Maillet (Seychelles)
    Assistenti: Evarist Menkouande (Camerun), Bechir Hassani
    (Tunisia)

    CONCACAF (4)
    Arbitro: Joel Aguilar (El Salvador)
    Assistenti: William Torres e Francisco Zumba (El Salvador)

    Arbitro: Benito Archundia (Messico)
    Assitenti: Hector Vergara (Canada), Marvin Cesar Torrentera
    Rivera (Messico)

    Arbitro: Carlos Alberto Batres (Guatemala)
    Assistenti: Leonel Leal (Costa Rica), Carlos Pastrana (Honduras)

    Arbitro: Marco Rodriquez (Messico)
    Assistenti: Jose Luis Camargo Callado e Alberto Morin Mendez
    (Messico)

    SUDAMERICA (6)
    Arbitro: Carlos Amarilla Demarqui (Paraguay)
    Assistenti: Emigdio Ruiz Roa e Nicolas Yegros (Paraguay)

    Arbitro: Hector Baldassi (Argentina)
    Assistenti: Ricardo Casas e Hernan Maidana (Argentina)

    Arbitro: Jorge Larrionda (Uruguay)
    Assistenti: Pablo Fandino e Mauricio Espinosa (Uruguay)

    Arbitro: Pablo Pozo Quinteros (Cile)
    Assistenti: Patricio Basualto e Francisco Mondria (Cile)

    Arbitro: Oscar Ruiz Acosta (Colombia)
    Assistenti: Abraham Gonzalez e Humberto Clavijo (Colombia)

    Arbitro: Carlos Simon (Brasile)
    Assistenti: Altemir Hausmann e Roberto Braatz (Brasile).

    OCEANIA (2)
    Arbitro: Michael Hester (Nuova Zelanda)
    Assistenti: Jan-Hendrik Hintz (Nuova Zelanda), Tevita Makasini
    (Tonga)

    Arbitro: Peter O’Leary (Nuova Zelanda)
    Assistenti: Brent Best (Nuova Zelanda), Matthew Taro (Isole
    Solomon)

    EUROPA (10)
    Arbitro: Olegario Benquerenca (Portogallo)
    Assistenti: Jose Manuel Silva e Bertino Miranda (Portogallo)

    Arbitro: Massimo Busacca (Svizzera)
    Assistenti: Matthias Arnet e Francesco Buragina (Svizzera)

    Arbitro: Frank de Bleeckere (Belgio)
    Assistenti: Peter Hermans e Walter Vromans (Belgio)

    Arbitro: Martin Hansson (Svezia)
    Assistenti: Henrik Andren e Stefan Wittberg (Svezia)

    Arbitro: Viktor Kassai (Ungheria)
    Assistenti: Gabor Eros e Tibor Vamos (Ungheria)

    Arbitro: Stephane Lannoy (Francia)
    Assistenti:Eric Dansault e Laurent Ugo (Francia)

    Arbitro: Roberto Rosetti (Italia)
    Assistenti: Paolo Calcagno e Stefano Ayroldi (Italia)

    Arbitro: Wolfgang Stark (Germania)
    Assistenti: Jan Salver e Mike Pickel (Germania)

    Arbitro: Alberto Undiano Mallenco (Spagna)
    Assistenti: Fermin Martinez e Ibanez, Juan Carlos Yuste Jimenez
    (Spagna)

    Arbitro: Howard Webb (Inghilterra)
    Assistenti: Darren Cann e Michael Mullarkey (Inghilterra)

  • Juventus: il traghettatore è Zaccheroni, a giugno Benitez

    La Juventus ha già definito il suo futuro che non avrà più Ciro Ferrara in panchina; l’allenatore, è sotto gli occhi di tutti, è stato lasciato solo a difendersi da mille critiche dalla dirigenza bianconera che nel vertice di domenica sera gli ha praticamente dato il benservito. Ferrara sarà presente nella partita di Coppa Italia di domani sera contro l’Inter già da allenatore esonerato in attesa di un suo sostituto per portare a termine una stagione a dir poco fallimentare.
    Dopo la candidatura dell’ex ct dell’Under 21 Gentile e l’ipotesi Trapattoni, la Juventus ha scelto il suo traghettatore in Alberto Zaccheroni che avrà l’arduo compito di risollevare una società gloriosa come la Vecchia Signora ormai in balia delle onde ed ingovernabile. L’ex tecnico di Milan e Inter è stato già contattato e nelle prossime ore si dovrebbe ratificare il tutto.
    E poi? La proprietà per giugno sta preparando a sferrare l’assalto a Rafa Benitez, che pare che a fine stagione chiuda l’esperienza al Liverpool. Ipotesi molto suggestiva e mirata: il tecnico spagnolo ha sicuramente il carisma e l’esperienza di guidare una grande squadra come la Juventus ad ambire allla conquista di numerosi traguardi.
    Ferrara pagherà per la sua inesperienza ma il vero fallimento resta sempre il progetto del presidente “dittatore” Blanc, il vero artefice di questa situazione diventata ormai insostenibile per i tifosi bianconeri.

  • La Juve ad un ex bianconero: potrebbe esser Gentile il traghettatore

    Non accenna a risolversi questa situazione di empasse nell’ambiente juventino, le certezze sono che la proprietà ha chiesto una svolta e tra le remore del presidente Jean Claude Blanc è ormai scontato che a pagare sia solo Ciro Ferrara. Si potrebbe discutere sull’opportunità di effettuare un cambio tecnico adesso e addirittura di voler aspettare giovedi sera dopo aver dato ancora una volta il tecnico napoletano in pasto a giornalisti e tifosi scontenti.

    La verità è che la società ancor più dell’allenatore non ha in mente quale sia il percorso più sensato per il rilancio di questa Juve, come si può arrivare a salvare il salvabile per poi tirare a giugno le somme, affidando il timone a Marcello Lippi. L’ipotesi traghettatore è quella più battuta al momento, Hiddink a questo punto pare destinato più al Liverpool che all’Italia e Rafa Benitez potrebbe esser il cavallo per ripartire nella prossima stagione.

    La confusione in casa bianconera permette ai giornalisti di cercar il nome più altisonante ma realmente i papabili restano Giovanni Trapattoni, Gianluca Vialli, Alberto Zaccheroni e Claudio Gentile. Vialli e Trapattoni cosi come Dino Zoff hanno per il momento rifiutato l’offerta. Quello che sarebbe pronto a scender in campo subito per un contratto a settimana è Gentile, l’ex difensore della Juve e allenatore dell’Under 21 è praticamente fermo da tre anni e mezzo e non vede l’ora di ributtarsi nella mischia. Sarebbe l’occasione per rientrare nel giro e non farebbe troppi problemi se la Juventus a fine stagione decidesse di guardarsi attorno.

  • IFFHS: Ferguson è il miglior allenatore degli ultimi 15 anni

    La Federazione internazionale di storia e statistica del calcio (IFFHS) ha stabilito attraverso una ricerca, tenendo conto di risultati conseguiti e piazzamenti negli ultimi 15 anni che il migliore allenatore è Sir Alex Ferguson con 87 punti alle sue spalle si è piazzato l’unico italiano della top ten Marcello Lippi a pari merito con il tecnico dell’Arsenal Arsene Wenger (58 punti). In quinta posizione c’è il tecnico dell’Inter Jose Mourinho, tra i magnifici dieci ci sono anche vecchie conoscenze italiane come Sven Goran Eriksson e Frank Rijkaard.

    Scorrendo la classifica oltre le prime dieci posizioni troviamo l’ex tecnico rossonero Carlo Ancelotti in 15° posizione, seguito da Fabio Capello. Più in dietro compaiono anche Giovanni Trapattoni (32°), Gianluca Vialli (44°), Dino Zoff e Roberto Mancini (65/esimi), Roberto Donadoni (112°), Alberto Malesani e Cesare Maldini (120/esimi).

    La Top Ten:

    1. Alex Ferguson (Scozia) 87
    2. Marcello Lippi (Italia) 58, Arsene Wenger (Francia) 58
    4. Guus Hiddink (Olanda) 51
    5. Josè Mourinho (Portogallo) 48
    6. Ottmar Hitzfeld (Germania) 43
    7. Marcelo Bielsa (Argentina) 41, Sven Goran Eriksson (Svezia) 41
    9. Luiz Felipe Scolari (Brasile) 38
    10. Frank Rijkaard (Olanda) 34

  • Juve: spunta l’ipotesi Trapattoni “alla Hiddink”

    Il momento nero della formazione bianconera fa sbizzarrire la stampa sportiva italiana ed europea sul possibile sostituto del traballante Ciro Ferrara. Nonostante le conferme a più riprese della società la posizione del giovane tecnico napoletano è sempre ad alto rischio e forse la partita di sabato sera contro la Roma contro l’ex dal dente avvelenato Claudio Ranieri potrebbe esser l’ultima chance.

    Tra le tante ipotesi che hanno riempito in queste settimane i giornali oggi Tuttosport aggiunge un nome nuovo ma di sicuro fascino e affidabilità. A metà tra il serio e faceto il quotidiano torinese ha sussurrato l’ingaggio a tempo di Giovanni Trapattoni, al tecnico verrebbe proposto un contratto fino al termine della stagione (ripercorrendo la strada di Guus Hiddink al Chelsea lo scorso anno) mantenendo allo stesso tempo il ruolo di selezionatore della nazionale irlandese.

    In un momento di difficoltà l’ingaggio di un tecnico navigato come il Trap consentirebbe per qualche tempo alla società di rifiatare evitando le eccessive critiche e nello stesso tempo avrebbe più tempo per programmare il futuro chiedendo al tecnico italiano più vincente un posto in Champions League per la prossima stagione e l’impegno ad onorare l’Europa League e la Coppa Italia.

  • Mondiali 2010: ingiustizia è fatta. Henry la passa liscia

    Per l’Irlanda del Trap arriva un altra beffa. Dopo l’esclusione dal mondiale per il gol propiziato dalla mano di Henry, per essersi vista negare la possibilità di rigiocare la partita e dopo la concessione di esser comunque ammessa al Mondiale la Fifa ha deciso di non punire il giocatore francese.

    La decisione della Fifa era nell’aria da tempo ma adesso è arrivata l’ufficialità e la motivazione che lascerà sicuramente senza parole a chi crede nel calcio pulito e nel rispetto delle regole. La Fifa ha deciso di non punire la mano di Henry:

    “Nella sua sessione del 18 gennaio 2010 – è scritto nella nota della Fifa – la commissione è arrivata alla conclusione che non ci sono basi giuridiche per occuparsi di questo caso. Infatti il fallo di mano non può essere considerato un’infrazione grave come stabilito dall’articolo 77 del codice di disciplina della Fifa. Nessun altro testo giuridico permette alla commissione di sanzionare un fatto che non sia stato visto dall’arbitro ed i suoi collaboratori durante una partita.”

    La condotta antisportiva e la mancanza di fair play sarebbero state però le giuste motivazioni per squalificare il giocatore e dar l’esempio a tutti i giovani che sognano di giocare un mondiale.

  • La Fifa perdona Henry. Nessuna squalifica e porte aperte per il Sud Africa

    Stando a quanto anticipa l’Equipe questa mattina il capitano francese Thierry Henry non verrà squalificato per l’ormai famoso fallo di mano che è costato l’estromissione all’Irlanda del Trap. Alla base della scelta di far passare “liscia” la bravata all’attaccante francese pare ci sia il rischio di creare un ingombrante precedente che potrebbe metter la Fifa a disagio in altre situazioni.

    Praticamente spiega il giornale che la giurisprudenza calcistica non contempla questo caso e di conseguenza non sarebbe punibile mentre nel caso in cui fosse stato un difensore a toglier il pallone dalla propria porta allora ci sarebbe stata la squalifica.

    Questo spinoso caso è comunque destinato a far ancora discutere e in qualche modo se la sentenza fosse di questa portata andrebbero disattesi tutti gli spot e i paroloni sul fair play che la Fifa ci propina per un calcio migliore. Il nuovo spot potrebbe esser “Segna irregolarmente dopo qualche ora sarai un eroe nazionale”

  • Liscio & Sbalascio: il derby a Juve e Roma. Il fair play voluto e poi condannato

    Con il derby della capitale si conclude la 15 giornata di campionato che ci ha riservato molti promossi e altrettanto bocciati.
    Prima di passare ad analizzare i promossi del big match tra Juve ed Inter, promuoviamo il coraggio ed il fair play di Giuseppe Pillon, il quale ha intimato ai suoi ragazzi di resistuire il goal subìto dalla Reggina mentre cercava di mandare fuori il pallone per consentire le cure ad un giocatore infortunato.

    Per prima promuoviamo la Juventus, com’è ovvio che sia, per la vittoria contro l’acerrimo rivale nerazzurro. In settimana Ferrara aveva chiesto una Juve perfetta per battere l’Inter, la perfezione non c’è stata, ma sabato serà la determinazione e il cuore hanno prevaricato sulla tecnica. Nello specifico è doveroso promuovere sul gradino più alto del podio lo splendido capolavoro di Claudio Marchisio, giocatore la cui assenza in campo in questo periodo ha fatto la differenza. Ma sabato per una conferma come Marchisio, è arrivata anche la sorpresa Caceres, giocatore partito in sordina e per questo criticato. L’uruguaiano è stato perfetto in campo, nella fase di chiusura come in fase offensiva.

    Per dovere di cronaca promuoviamo la Roma alla quale va il primo derby stagionale contro la Lazio. Un derby è sempre una partita che ha un significato che va oltre i tre punti, e i giallorossi hanno il merito di aver concretizzato nell’ultimo quarto rispetto alla Lazio che è addirittura sembrata a tratti più bella. Dopo l’avvio disastroso in campionato, i giallorossi risalgono in quinta posizione ad un punto dal Parma.

    Bentornato a Fabio Quagliarella, che con i due goal messi a segno riporta il Napoli alla vittoria con rimonta, come da abitudine. Scatenato il partenopeo, ha si è visto parare il destro da Gillet, poi si vede salvare un goal fatto sulla linea di porta da Ranocchia, poi mette a segno il goal del pareggio con un colpo di testa; c’è spazio per lui anche di un tiro che sfiora l’incrocio dei pali. Sul 2-2 Quagliarella, evidentemente stanco dai tanti tentativi falliti, decide di far segnare Maggio servendogli un assist disegnato con pennello. Ma non basta, perchè per tornare ad essere l’acclamato giocatore dei tempi dell’Udinese, è tempo di calarsi nelle vesti dell’idolo del San Paolo e portare a casa i tre punti. Ecco servito per la palla del 3-2 che questa volta non fallisce. Anche per lui a fine partita non sfuggiranno i segnali di fumo a Lippi.

    Se guardiamo la classifica ad oggi, tra i grandi nomi: Inter, Milan e Juve, troviamo la “cenerentola” del campionato italiano, il Parma, che punta ad obiettivi importanti come la Champions. Nessuno forse avrebbe scommesso ad Agosto di vedere gli emiliani come la quarta forza del campionato capace di esprimere uno del più bel calcio visto finora.

    Siccome è stato più volte criticato ad inizio campionato, promuoviamo quest’oggi anche Leonardo, l’allenatore rinato del Milan che continua l’inseguimento all’Inter (che ora si trova a -4 dai cugini) e che nelle ultime 10 giornate ha registrato numeri che neanche Ancelotti era riuscito a fare. Il Milan travolge la Sampdoria in soli 23 minuti, anche se ancora (stesso discorso che vale per la Juve) non si parla di squadra perfetta (considerandone il significato relativo del termine).

    Di personaggi e situazioni da bocciare ce ne sono tanti in questa settimana. Innanzitutto cominciamo con il bocciare i Campioni d’Italia in carica, che escono sconfitti dall’Olimpico di Torino. Non è stata una bella partita ma sicuramente è stata una partita molto dura sia sul piano dei muscoli che dei nervi.
    E il primo che perde i nervi durante la partita è proprio Mourinho (che si chiuderà in un silenzio stampa molto criticato), che si fa espellere per un applauso ironico all’arbitro sul fallo concesso a Del Piero da cui scaturisce il primo vantaggio bianconero.

    Bocciato l’arbitro Saccani che in un primo momento sembra non voglia fare il protagonista sanzionando troppi scorrettezze. E allora si lascia correre sull’intervento scomposto di Muntari su Sissoko in piena area di rigore, fino alla trattenuta di Cannavaro su Samuel per poi vedere quest’ultimo nel rovesciamento di fronte trattenere per la maglietta Chiellini. Poi tocca all’Inter reclamare il rigore per un dubbio intervento di Caceres ai danni di Milito. Ancora mancata espulsione di Samuel che ferma un Del Piero lanciato sulla fascia. Infine espulso (giustamente anche se per doppia ammonizione) Felipe Melo per gomitata alla spalla su Balotelli, che pensa bene di conquistare le simpatie di quanti in questi giorni lo criticano per i suoi comportamenti, simulando di aver ricevuto una gomitata in pieno volto. Recita che andrebbe premiata con un oscar come “Miglior attore non protagonista“.
    Infine, e si raggiunge davvero il massimo del sopportabile per una partita a grandi livelli, la rissa che vede protagonisti Chivu che rifila una testata (non si capisce bene se finta, visto i miglioramenti in recitazione dei nostri calciatori) e Buffon (che poco prima in campo si era comportato da campione riferendo all’arbitro di aver messo la palla in calcio d’angolo nonostante non fosse stato ravvisato) e Thiago Motta che se ne promettono di tutti i colori. La tattica del lasciar correre di Saccani non ha funzionato evidentemente.

    Altro spiacevole episodio da condannare è il teatrino nel dopo partita tra Genoa e Parma. Partita che ha regalato belle emozioni, è stata macchiata dal nervosismo tra i dirigenti. Preziosi che rifiuta di stringere la mano a Ghirardi per vecchi rancori, Panucci che minaccia Preziosi per non averlo ingaggiato al Parma (dovrebbe essere contento e soprattutto riconoscente verso la società emiliana per avergli concesso un’opportunità di rinascita). I tifosi di Roma e Lazio che anticiapno i botti di fine anno con petardi e quant’altro, portando alla sospensione della partita per oltre 6 minuti (e qui ci chiediamo l’efficienza dei tornelli, delle tessere del tifoso e simili, se poi si possono tranquillamente portare in campo fumogeni e bombe carta)

    Per ultimo bocciamo la reazione dei sostenitori dell’Ascoli che non hanno gradito il gesto di fair play di allenatore e giocatori, tanto da far gridare Pillon al “Non lo rifarei più, Siamo stati 2 ore negli spogliatoi“. E in questo caso ci sentiamo di comprendere il mancato fair play di Henry che ha eliminato l’Irlanda di Trapattoni e che tutto il mondo ha condannato.

    Come dire, siamo davvero lontani dal vero calcio…

  • Blatter tende la “mano” all’Irlanda. C’è ancora una speranza per il Trap

    A distanza di due settimane è ancora d’attualità la clamorosa svista arbitrale che ha consentito alla Francia di accedere ai mondiali in Sud Africa ai danni dell’Irlanda di Trapattoni. Il fallo di mano di Henry visto in ogni parte del globo ha riportato in auge temi caldi del mondo pallonaro quali il fair play dei protagonisti e sopratutto l’avvento della tecnologia nel mondo del calcio.

    In Irlanda però con gran classe e signorilità si continua a protestare per il torto subito, dapprima si è chiesto la ripetizione della partita ma con scarso successo anche perché non ammissibile a termini di regolamento, adesso la nuova proposta presentata da una delegazione irlandese direttamente al presidente Joseph Blatter prevederebbe l’allargamento del mondiale a 33 squadre rimediando cosi al torto subito.

    Il presidente Blatter in sembra disdegnare la proposta dicendo che verrà valutata insieme alla possibile squalifica di Thierry Henry e l’introduzione in Sud Africa dei giudici di porta anche di questa ipotesi ecco le parole della FIFA: “Abbiamo ricevuto una delegazione della federcalcio irlandese: erano naturalmente delusi per tutto ciò che è successo ed hanno chiesto di allargare il numero di nazionali partecipanti ai prossimi mondiali. Loro sanno anche che il match non può essere ripetuto e che la decisione dell’arbitro è inappellabile, ma hanno anche chiesto che sia decisa qualche sanzione ai danni dei giocatori interessati o all’arbitro. La richiesta di allargamento è stata presa in considerazione: ma, se ammetteremo loro, faremo lo stesso con la Costa Rica”. Infine: “Arbitri di linea ai prossimi mondiali? Vedremo se sarà possibile”.

  • Sud Africa 2010: la FIFA boccia il ricorso dell’Irlanda, Francia ai mondiali

    Il pessimismo di Giovanni Trapattoni, tecnico dell’Irlanda, aveva il suo fondamento. Dopo la richiesta da parte della federazione irlandese di rigiocare la partita FranciaIrlanda valevole per la qualificazione ai  Mondiali di Sud Africa 2010, è arrivato la comunicazione ufficiale della FIFA:
    La gara  non può essere ripetuta e il risultato del match non può essere modificato“.
    Dunque L’Irlanda deve dire ufficialmente addio ai Mondiali.
    Come sosteneva ieri il Trap, si spera che l’episodio avvenuto in occasione del goal viziato da doppio tocco di mano di Henry, serva a trovare nuove strade affinchè non si ripetano più situazioni simili, magari sanzionando pesantemente i giocatori che violano la condotta sportiva.
    Intanto si sta decidendo se squalificare Henry per tutta la durata del Mondiale.