Tag: giovanni trapattoni

  • Conte, allenatori si nasce “lo scudetto è mio”

    Conte, allenatori si nasce “lo scudetto è mio”

    La sua gioia nelle immagini catturate nello spogliatoio di Trieste era il simbolo della tenacia con cui ha affrontato questa stagione, questa sfida bianconera che ha coinciso con il suo “ritorno a casa” anche se in veste diversa. Antonio Conte è il simbolo di questo scudetto, conquistato con la forza del gruppo e la determinazione di chi ha fame di riscatto, di conferme, di vittorie. E’ stato un motivatore ed un tattico, un amico ed una guida, duro ed equilibrato, maniacale nella cura di ogni dettaglio, sia sul campo che fuori. Il suo discorso in allenamento – quando la Juventus era ancora inseguitrice del Milan – ha lasciato piacevoli sensazioni nella mente dei tifosi bianconeri, che hanno riconosciuto nelle parole del tecnico quella grinta necessaria a dare una svolta, per scrivere finalmente un’altra pagine di storia “superstraordinaria” come lo stesso mister ha sottolineato.

    I suoi meriti sono indiscutibili, e questo traguardo raggiunto lo ripaga di tutto il lavoro svolto dalla preparazione estiva ad oggi, mostrando che – nonostante la sua inesperienza sulla panchina di una squadra di primissimo livello – “allenatori si nasce”.

    Un messaggio inequivocabile, che mister Conte ha voluto sottolineare nella sua intervista a Sette, l’inserto del Corriere della Sera, affermando che, per lui, allenare “è una vocazione”, e lo è stato da sempre, fin dai tempi in cui giocava nella Primavera del Lecce ed allenava la squadra di suo fratello. In particolare, ciò che lo rende assolutamente a proprio agio nei panni del tecnico è la capacità di “dare un indirizzo, un metodo, prendere delle decisioni”. La sua fermezza ed il suo mostrarsi “tutto d’un pezzo” sono, poi, qualità aggiuntive che gli consentono di “farsi sentire in mezzo a 60 mila persone, ma senza urlare”, anche se molto spesso ha terminato la gara senza un filo di voce perchè la priorità è che i calciatori lo percepiscano sempre, creando un contatto continuo, affidandosi al fatto che il loro tecnico è lì con loro.

    Antonio Conte | © AFP/Getty Images

    Nonostante questo scudetto conquistato in maniera tanto convincente lo abbia consacrato nell’Olimpo dei grandi, mister Conte non dimentica i suoi inizi, e non tralascia di ringraziare colui che ha rivestito un ruolo chiave nel suo percorso di crescita sportiva, proprio in concomitanza con il suo approdo alla Juventus dei primi anni ’90, in veste di centrocampista di belle speranze: Giovanni Trapattoni, mister bianconero di quegli anni, per Antonio Conte è stato “come un padre, ha capito le mie difficoltà e restava dopo gli allenamenti per migliorarmi nella tecnica”. I risultati, poi, si sono riscontrati sul campo, considerando che per lunghi anni Antonio Conte ha vestito la maglia numero 8 del centrocampo bianconero, divenendone uno degli uomini simbolo, oltre che il capitano pre-Del Piero.

    Come ci si potrebbe attendere da un uomo pragmatico come lui, però, la felicità e la soddisfazione del momento non sono altro che un antipasto, un preludio ed uno stimolo a continuare a lavorare duramente, per crescere ancora, per “continuare a stupire me stesso e gli altri”.

    Gli obiettivi sono già fissati, anche perchè il prossimo 20 Maggio lo attende già la finale di Coppa Italia contro il Napoli che gli potrebbe consentire una straordinaria “doppietta” all’esordio in serie A, un’impresa che riesce soltanto ai grandi, e che gli consentirebbe di eguagliare un altro suo maestro, ossia Marcello Lippi.

    In ogni caso, dunque, questo tricolore juventino non è un punto di arrivo, poichè “tutto per me è un punto di partenza”. Non a caso, la Juventus avrebbe già pronto per lui il rinnovo contrattuale fino al 2016, con conseguente adeguamento, per affidargli anche un ruolo di più ampio, anche manageriale, in stile Ferguson, in cui potrebbe partecipare direttamente alle decisioni di mercato, collaborando con Beppe Marotta, Paratici e Pavel Nedved.

    Il bello deve ancora venire, parola di Antonio Conte.

  • Auguri Trapattoni, 73 anni e non sentirli

    Auguri Trapattoni, 73 anni e non sentirli

    73 anni e non sentirli: oggi, 17 Marzo, Giovanni Trapattoni spegne settantatre candeline, proprio nel giorno in cui si celebra anche la chiusura dei festeggiamenti per il 150 esimo anniversario dell’ unità d’Italia. Sarà un caso, ma è curioso pensare che uno come lui, che ha rappresentato e rappresenta tanto per il calcio italiano, sia nato in un giorno “storico” per il nostro Paese. Un monumento, il Trap, con la sua leggerezza, le sue battute, la sua sagacia nel trovare il lato positivo in ogni situazione. Un vincente, negli anni dei trionfi in bianconero, e poi anche in nerazzurro – l’ultimo scudetto prima dell’epopea Mancini e Mourinho del post-Calciopoli – per finire con l’esperienza tedesca, al Bayern Monaco, in compagnia di Strunz, che lui stesso ha contribuito a rendere celebre con l’esilarante conferenza stampa che lo ha visto protagonista.

    Ancora, come non ricodare la parentesi Azzurra, alla guida della Nazionale maggiore, nell’edizione dei Mondiali Nippo-Coreani del 2002, e poi agli Europei portoghesi del 2004: due esperienze di certo non brillanti, nonostante il gruppo lo seguisse in modo compatto, nelle quali non ha raccolto i frutti che tutti si auguravano, anche a causa di episodi sfortunati, come la presenza dell’ ormai celebre arbitro Ecuadoreno Moreno, che contribuì notevolmente all’eliminazione del Trap e degli Azzurri contro la Corea del Sud negli ottavi di finale. Dell’esperienza Azzurra del “Giuanìn”, come lo chiamano i suoi storici amici milanesi, non si possono non ricordare i suoi riti scaramantici nel pre-partita, dall’acqua santa, all’asciugamano porta fortuna, oltre che la sua gestualità e le sue interviste spesso esilaranti, sulla scia di “non dire gatto se non ce l’hai nel sacco”.

    Giovanni Trapattoni | © Getty Images

    Esilarante il “personaggio Trap”, ironico e brillante, così come è straordinaria la sua professionalità, la dedizione, ed il suo attaccamento al lavoro, alla sua passione più grande: sono state queste motivazioni a spingerlo ad accettare l’incarico di ct della Nazionale Irlandese, prossima avversaria degli Azzurri nel girone eliminatorio degli Europei.

    Un’esperienza iniziata prima dei Mondiali 2010, caratterizzata dalla sfortunata (e scandalosa, ndr) eliminazione contro la Francia negli spareggi di qualificazione, e proseguita proprio in vista dei prossimi Europei in Polonia ed Ucraina. In quella circostanza, Trap sarà un avversario ostico e non farà sconti a nessuno: uno come lui non ci sta mai a perdere, ancor di più contro i suoi connazionali.

    Nonostante sia un prossimo avversario della nostra Nazionale, però, non è possibile considerarlo realmente in quanto tale, almeno per oggi: dunque, tanti auguri di buon compleanno grande Trap!

  • Prandelli e Capello a Sanremo, in forse il Trap

    Prandelli e Capello a Sanremo, in forse il Trap

    Dal 14 al 18 Febbraio, il Teatro Ariston di Sanremo ospiterà la 62esima edizione del Festival della canzone italiana, l’evento televisivo dell’anno, che fra alti e bassi legati all’audience da anni fa discutere di sè, soprattutto per le “presenze” sul palco della città dei fiori di cantanti e non solo.

    Gli ospiti, infatti, negli ultimi anni hanno costituito la colonna portante della manifestazione canora, un elemento imprescindibile per attirare ascolti e ravvivare il ritmo della gara fra cantanti che, altrimenti, diverrebbe monotona. Al contrario, l’intento di questa edizione del Festival è dichiaratamente quello di aprirsi al grande pubblico, rivolgendosi anche ai più giovani.

    Quest’anno, il mattatore della kermesse canora sarà (per il secondo anno consecutivo, ndr) Gianni Morandi, che nella prima serata ospiterà i due attori-comici Paolo Kessisoglu e Luca Bizarri, che lo scorso anno lo avevano affiancato nella conduzione dell’edizione 2011, mentre nella seconda serata ospiterà le sue due vallette dello scorso anno, Belen Rodriguez ed Elisabetta Canalis. Nella terza serata, invece, il tema preponderante sarà la celebrazione dell’Italianietà nel mondo e, pertanto, presenzieranno illustri personaggi dello sport italiano.

    Cesare Prandelli, prossimo ospite al Festival di Sanremo | © Getty Images

    Già annunciata da tempo la presenza della pluricampionessa di nuoto Federica Pellegrini, in queste ore è stata annunciata anche la presenza del “nostro” cittì della Nazionale Italiana Cesare Prandelli ed il cittì dell’Inghilterra Fabio Capello, ai quali potrebbe affiancarsi il decano degli allenatori tricolori, l’ex cittì Azzurro ed attuale commissario tecnico della Nazionale Irlandese, Giovanni Trapattoni, che con la sua Eire affonterà proprio gli Azzurri nel girone di qualificazione di Euro 2012 in Polonia ed Ucraina. Nell’ultima serata, la finalissima, gli ospiti di spicco saranno invece i Cranberries, ma anche la comica sarda Geppi Cucciari.

    Fra gli altri ospiti di rilievo, poi, è stata annunciata ufficialmente la presenza di Adriano Celentano, anche se non è stato definito nel dettaglio in cosa consisterà la sua partecipazione, e se si protarrà per più serate o per una soltanto, mentre è già chiaro che il Molleggiato donerà l’intero ammonare del suo “ingaggio” in beneficenza.

     

     

  • Iffhs, Xavi e Tabarez leader della classifica 2011

    Iffhs, Xavi e Tabarez leader della classifica 2011

    Inizio del’anno 2012, tempo di bilanci per il 2011 appena trascorso con le tradizionali classifiche stilate dall’istituto Iffhs, l’istituto internazionale di storia e statistica del calcio, che analizzano tutto il possibile.

    Xavi Hernandez | © Denis Doyle/Getty Images

    In particolare, quest’oggi è stato comunicato l’esito della graduatoria relativa al miglior regista dell’anno 2011, inteso come vero e proprio “costruttore di gioco”. Il vincitore è stato il blaugrana Xavi che, con 232 punti, ha preceduto il compagno di squadra Lionel Messi, giunto secondo in graduatoria. Solo terzo il compagno di reparto di Xavi, Andres Iniesta, mentre quarto e quinto si sono posizionati, rispettivamente, i madridisti Ozil e Cristiano Ronaldo. Gli Italiani, invece, si sono fermati nelle retrovie della graduatoria, con il decimo posto di Andrea Pirlo, che ha raccolto quindici punti, a pari merito con l’altro blaugrana Cesc Fabregas.

    Oltre alla graduatoria relativa ai registi, è stata stilata anche la classifica riferita ai migliori commissari tecnici nell’anno appena conclusosi. In tal caso, il primo in graduatoria è stato il ct dell’Uruguay Oscar Washington Tabarez, vincitore della Coppa America, raccogliendo ben 200 voti, giungendo davanti al ct della plurititolata Spagna, Vicente Del Bosque, con 186 preferenze.

    Terzo il tedesco Joachim Low, con 169 punti, mentre – a sorpresa – l’italiano Alberto Zaccheroni, attuale ct del Giappone, si è classificato in quinta posizione, raccogliendo 24 preferenze, una in più dell’altro italiano, Fabio Capello, ct dell’Inghilterra, giunto al sesto posto della graduatoria. Al nono posto, invece, è giunto Giovanni Trapattoni, ct dell’Irlanda, che ha ottenuto 12 preferenze, soprattutto alla luce dell’ottimo cammino intrapreso dalla sua Eire, prossima avversaria degli Azzurri nel girone eliminatorio degli Europei in Polonia ed Ucraina. Nella top ten, inoltre, è entrato il ct del Venezuela, Alejandro Faràs, posizionatosi all’ottavo posto, con 12 punti, primo tecnico del suo paese ad entrare nella top ten stilata dall’Iffhs.
    Il ct Azzurro Cesare Prandelli, invece, si è classificato al quattordicesimo posto, con sei preferenze ottenute.

  • Europei 2012, è subito Italia Spagna

    Europei 2012, è subito Italia Spagna

    Tutti noi speravamo di non incontrare l’Irlanda di Trapattoni almeno inizialmente agli Europei 2012, ovviamente più per ragioni di cuore che di competitività, invece, l’urna di Kiev ha regalato all’Italia non un girone impossibile ma sicuramente ostico e da prender con le pinze. Gli azzurri faranno il proprio debutto il 10 giugno contro i campioni in carica della Spagna considerati a ragione la squadra più forte al mondo e i papabili alla vittoria finale. Dopo l’ostacolo Spagna all’esordio, gli azzurri giocheranno il 14 giugno la seconda partita contro la Croazia data alla vigilia del sorteggio come possibile outsider e concluderà il suo cammino proprio contro l’Irlanda di Trapattoni in uno scontro che potrebbe valere il passaggio del turno per una delle due squadre.

    I quattro gironi degli Europei 2012 | © FRANCK FIFE/AFP/Getty Images

    Il girone di ferro degli Europei 2012 è sicuramente quello B caratterizzato dalla presenza di Olanda, testa di serie e poi dalla fortissima Germania, dal Portogallo di Cristiano Ronaldo e dalla Danimarca. Fabio Capello e la sua Inghilterra sono finiti nel girone D insieme ai padroni di casa dell’Ucraina, alla Francia e alla Svezia di Zlatan Ibrahimovic. Il girone più equilibrato e senza una reale favorita sembra esser il girone A dove insieme a Polonia sono state sorteggiate Grecia, Russia e Repubblica Ceca.

    Passeranno il turno le prime due squadre di ogni girone, l’Italia nel 2008 fu eliminata proprio dalla Spagna che poi si laureò campione d’Europa. Ecco i 4 gironi degli Europei 2012:

    GIRONE A GIRONE B GIRONE C GIRONE D
    1  POLONIA  OLANDA SPAGNA UCRAINA
    2  GRECIA  DANIMARCA  ITALIA  SVEZIA
    3 RUSSIA GERMANIA  IRLANDA  FRANCIA
    4  REP. CECA PORTOGALLO  CROAZIA  INGHILTERRA

    IL CALENDARIO
    Il calendario della fase finale di Europei 2012, in programma in Polonia e Ucraina dall’8 giugno all’1 luglio:

    GIRONE A
    8/6 Polonia – Grecia ore 18.00, Varsavia
    Russia – Repubblica Ceca ore 20.45, Wroclaw

    11/6 Grecia – Repubblica Ceca ore 18.00, Wroclaw
    Polonia – Russia ore 20.45, Varsavia

    16/6 Grecia – Russia ore 20.45, Varsavia
    Repubblica Ceca – Polonia ore 20.45, Wroclaw

    GIRONE B
    9/6 Olanda – Danimarca ore 18.00, Kharkiv
    Germania – Portogallo ore 20.45, Lviv

    13/6 Danimarca – Portogallo ore 18.00, Lviv
    Olanda – Germania ore 20.45, Kharkiv

    17/6 Portogallo – Olanda ore 20.45, Kharkiv
    Danimarca – Germania ore 20.45, Lviv

    GIRONE C
    10/6 Spagna – Italia ore 18.00, Gdansk
    Irlanda – Croazia ore 20.45, Poznan

    14/6 Italia – Croazia ore 18.00, Poznan
    Spagna – Irlanda ore 20.45, Gdansk

    18/6 Croazia – Spagna ore 20.45, Gdansk
    Italia – Irlanda ore 20.45, Poznan

    GIRONE D
    11/6 Francia – Inghilterra ore 18.00, Donetsk
    Ucraina – Svezia ore 20.45, Kiev

    15/6 Svezia – Inghilterra ore 18.00, Kiev
    Ucraina – Francia ore 20.45, Donetsk

    19/6 Svezia – Francia ore 20.45, Kiev
    Inghilterra – Ucraina ore 20.45, Donetsk

    TANGO 12 IL PALLONE DEGLI EUROPEI DEL 2012

  • Euro 2012 sorteggio in diretta live. Tutti ma non il Trap

    Euro 2012 sorteggio in diretta live. Tutti ma non il Trap

    Questo pomeriggio alle ore 18 a Kiev ci sarà il sorteggio per la fase a gironi di Euro 2012 che prenderanno il via il prossimo giugno in Polonia e Ucraina. La formula a 16 squadre e la decisione di inserire le due città ospitanti in prima fascia rendono il sorteggio una sorta di roulette russa con la possibilità che le migliori formazioni d’Europa capitino tutte nello stesso girone. L’Italia può esser “soddisfatta” di poter evitare Germania, Inghilterra e la Russia ma può incontrare sul suo cammino le sempre temibili Furie Rosse, la spettacolare Olanda ma anche il Portogallo di Cristiano Ronaldo o la Svezia di Zlatan Ibrahimovic. Il piazzamento della Francia in ultima fascia è poi pù di un pericolo ma la vera speranza di tutto il popolo azzurro è quella di evitare l’Irlanda del Trap rimandando l’appuntamento magari alla serata finale.

    Polonia e Ucraina per ragioni di opportunità e di palinsesto sono già state inserite rispettivamente nel girone A e D, il sorteggio inizierà con l’estrazione dall’urna e l’assegnazione al girone B o C a Spagna e Olanda e poi proseguirà con l’estrazione di tutte le altre fasce a partire dall’ultima e per finire proprio a quella in cui è inserita l’Italia. Seguiremo il sorteggio in diretta live a partire dalle 17:50, per aggiornare la pagina premi F5

    I sorteggi di Euro 2012 |©FRANCK FIFE/AFP/Getty Images

    Le fasce per il Sorteggio Euro 2012
    Fascia 1: Polonia, Ucraina, Spagna e Olanda
    Fascia 2: Germania, Italia, Inghilterra e Russia
    Fascia 3: Croazia, Grescia, Portogallo e Svezia
    Fascia 4: Danimarca, Francia, Irlanda e Rep. Ceca

    GIRONE A GIRONE B GIRONE C GIRONE D
    1  POLONIA  OLANDA SPAGNA UCRAINA
    2  GRECIA  DANIMARCA  ITALIA  SVEZIA
    3 RUSSIA GERMANIA  IRLANDA  FRANCIA
    4  REP. CECA PORTOGALLO  CROAZIA  INGHILTERRA

    Leggi anche:
    Tango 12 il pallone ufficiale di Euro 2012
    Tre italiani ad Euro 2012. Gli esperti Trap e Capello e la rivelazione Prandelli

  • Tre italiani ad Euro 2012. Trapattoni, Capello e Prandelli

    Tre italiani ad Euro 2012. Trapattoni, Capello e Prandelli

    Tre italiani all’Europeo, sembra quasi il titolo di un film, eppure è una bella realtà, a portare avanti i colori del Bel Paese saranno in tre allenatori: Cesare Prandelli, Fabio Capello e Giovanni Trapattoni, rispettivamente Ct di Italia, Inghilterra e Irlanda rappresenteranno l’Italia a Euro 2012. Certo una bella soddisfazione per il nostro calcio, che per la prima volta e nel momento certamente peggiore della propria storia, mostra che le qualità dei propri uomini sono ancora di livello.

    Giovanni Trapattoni, il più anziano dei tre, un’istituzione in Italia, dove ha vinto tutto quello che c’era da vincere sulla panchina della Juve, sta diventando un mito anche in Irlanda, ha vendicato il torto subito due anni or sono, quando per colpa di un gol di Gallas, venuto da un assist preceduto da un netto fallo di mano di Henry. Ma non solo per questo, le sue sfuriate in sala stampa sono un must su tutto il web, da Strunz all’ultimo tentativo di traduzione in inglese della sua celebre frase “non dire gatto, se non ce l’hai nel sacco”, sono le piccole cose che lo hanno reso celebre anche aldilà delle vittorie meritate all’interno del rettangolo verde. Questa sua genuinità lo ha portato ad essere idolatrato dagli abitanti dell’isola cattolica, genuinità palesata anche alla conclusione della partita con l’Estonia quando non è riuscito a trattenere le lacrime per la felicità di aver compiuto un’impresa. Conoscendolo, però, sappiamo che non si fermerà di certo qui e cercherà di portare i folletti irlandesi sull’aereo che porta da Euro 2012 a Brasile 2014.

    I tre allenatori italiani all'Europeo| © getty images

    Altro discorso per Don Fabio Capello, anche lui vincitore di numerosi trofei sia in Italia che in Spagna, ma non molto amato soprattutto dalla stampa inglese. Il tecnico friulano, conosciuto per essere un vero sergente di ferro, ha raggiunto la qualificazione a Euro 2102 di Polonia-Ucraina per tempo, con i suoi leoni inglesi, e si è tolto anche lo sfizio di battere i campioni della Spagna detentori del titolo europeo e mondiale in carica. Da Ct della nazionale di sua maestà non ha fatto una bella figura al mondiale sudafricano, ma può recriminare su un gol ingiustamente annullato a Lampard quando il risultato era sul 2-1, nel match contro la Germania che poi dilagò aggiudicandosi la partita per 4-1. Capello ha adesso la possibilità di riscattarsi cercando di raggiungere quella tanto sospirata vittoria nella competizione continentale che manca alla bacheca dei sudditi di sua maestà.

    Il meno esperto e meno vincente dei tre è il nostro attuale Ct Cesare Prandelli, tecnico giovane che da quando siede sulla panchina azzurra ha regalato, con il suo gioco e gli ottimi risultati, fiducia all’ambiente demoralizzato dopo la pessima figura rimediata nei mondiali di un anno e mezzo fa. Il compito dell’ex tecnico della Fiorentina è davvero arduo, bisogna onorare l’impegno e dimostrare che la qualità mostrata durante il girone di qualificazione potrà ripetersi in partite molto più importanti e con impegni da dentro fuori. Le speranze di un’intera nazione appassionata e che ha voglia d’innamorarsi ancora di questa squadra sono tante e toccherà a Cesare non deluderle. Al sorteggio per Euro 2012 che si terrà a Kiev il 2 dicembre conosceremo chi saranno i nostri futuri avversari, e chissà che viste anche le fasce ( Italia e Inghilterra seconda fascia, Irlanda quarta) dove sono inserite le squadre non ci sia un incrocio di destini fra questi tre grandi allenatori, staremo a vedere, per adesso la rappresentanza tricolore ai blocchi di partenza del prossimo europeo sarà numerosa e ben nutrita.

    Euro 2012 guida al sorteggio e griglia

  • Trapattoni rinnova con l’Irlanda fino al 2014

    Trapattoni rinnova con l’Irlanda fino al 2014

    Dopo aver portato l’Irlanda agli Europei della prossima estate, Giovanni Trapattoni ha rinnovato il suo contratto con la federazione irlandese per altre due stagioni estendendolo fino al 2014 così come per il suo staff, compreso il vice Marco Tardelli.

    Giovanni Trapattoni | © Michael Steele/Getty Images

    Il Trap, amatissimo nella “terra dei folletti”, potrà dare così continuità al suo progetto cercando di centrare quell’obiettivo e quel sogno sfumato 2 anni fa quando un’irregolarità di Henry (stop di mano e assist per il gol decisivo di Gallas) nello spareggio contro la Francia aveva estromesso l’Irlanda dalla partecipazione ai Mondiali sudafricani del 2010.
    La FAI, la federazione irlandese, ha dimostrato di avere massima fiducia nel tecnico di Cusano Milanino dando la possibilità a Trapattoni di riscattarsi senza neanche aspettare l’esito e l’andamento della nazionale agli Europei di Polonia e Ucraina per valutare un eventuale rinnovo post Europeo come sono soliti fare le federazioni. Queste le parole di soddisfazione del direttore generale della Football Association of Ireland John Delaney:

    Hanno fatto un lavoro fantastico con la squadra, portandoci nuovamente in un grande torneo per la prima volta in dieci anni, facendoci salire fino al 21esimo posto del ranking Fifa e aggregando nuovi giocatori per il futuro. L’esperienza, la professionalità e i risultati ottenuti da Giovanni hanno impressionato tutti, giocatori e Consiglio federale inclusi“.

    L’obiettivo, subito dopo non sfigurare ad Euro 2012, è quello di esserci anche ai Mondiali in Brasile del 2014 e magari recitare un ruolo da protagonista. Il Trap, pur di riprendersi quello che gli era stato tolto nella sfida dello Stade de France, ha accettato anche una decurtazione dell’ingaggio di 300 mila euro passando dai 1.8 milioni di euro a stagione che ha percepito fino ad oggi ai 1.5 milioni che percepirà da oggi in avanti:

    Sono felicissimo di proseguire il mio lavoro qui. Ho sempre detto che Marco ed io crediamo fortemente nel lavoro che stiamo facendo per far crescere la nazionale irlandese. E’ un enorme onore e un privilegio rappresentare questa nazionale e non vediamo l’ora di continuare con questo importante compito“.

    L’inossidabile Trapattoni è alla guida della nazionale irlandese da maggio del 2008, quello a Dublino è il suo secondo incarico da commissario tecnico dopo il fallimentare quadriennio con l’Italia – eliminazione ai Mondiali nippo-coreani del 2002 contro la Corea del Sud ed eliminazione addirittura nella fase a gironi all’Europeo del 2004 in Portogallo quando il famoso “biscotto” tra Danimarca e Svezia (2-2) ci fece fuori prima del previsto dalla competizione continentale – dopo aver vinto tutto a livello di club nella sua lunghissima carriera da allenatore.

  • Trapattoni nella storia, Irlanda a Euro 2012

    Trapattoni nella storia, Irlanda a Euro 2012

    Adesso è ufficiale il gatto è nel sacco, o meglio per render il giusto merito al grandissimo Giovanni Trapattonithe cat in the sac“. Lo scaramantico Trap è riuscito a portare l’Irlanda ad Euro 2012 superando l’Estonia grazie alla goleada di Tallinn nella gara d’andata e alla festa di ieri sera nel coloratissimo Aviva Stadium.

    La partita, fortemente condizionata dalla gara d’andata, è scivolata via senza particolare emozioni e l’1-1 finale è più frutto degli errori dei due portieri che di giocate d’alta scuola. A passare in vantaggio è l’Irlanda con il terzino Ward lesto a ribadire in rete una goffa respinta di Londak su colpo di testa di Doyle. L’Estonia priva dei suoi migliori è praticamente inoffensiva ma riesce a trovare il pari al 33′ della ripresa con un tiro senza pretese dalla distanza di Voskoboinikov che trova nel goffo Given un alleato.

    Il Trap conquista Euro 212 | © PETER MUHLY/AFP/Getty Images

    Il gol però non rovina la festa, alla quale ha preso parte anche il presidente della Repubblica, appena eletto, Michael D. Higgins e che è però un tributo per il nostro Trap osannato dai tifosi per tutta la durata del match. L’ironia di Trapattoni ha contagiato tutti tanto che la rivisitazione maccheronica del suo famoso motto è stato rappresentato sugli schermi prima del match con l’allenatore in versione cartone animato con il gatto al suo fianco.

    Oltre gli U2 e la Guinness adesso negli elementi distintivi dell’Irlanda e di Dublino ci entra di diritto anche il nostro Trap facendo dimenticare il grave torto subito nell’ormai famosa partita di qualificazione ai mondiali di Sudafrica in Francia. Quell’evento poteva esser una scusante per lasciarsi nuovamente andare e deporre i sogni di gloria nel mondo del calcio invece il Trap è riuscito a trovare nuova motivazioni consegnando all’Irlanda una nuova pagina della sua storia.

    L’ingresso dell’Irlanda agli Europei di Polonia e Ucraina oltre a farci piacere per il nostro Trap dà nuovo lustro anche agli allenatori italiani che guideranno nella rassegna tre selezioni.

    Irlanda-Estonia 1-1 video highlights Youtube
    [jwplayer config=”60s” mediaid=”105394″]

    La feste sugli spalti e in campo nel post partita
    [jwplayer config=”240s” mediaid=”105396″]

  • Portogallo ad Euro 2012. Ronaldo scatenato, 6-2 alla Bosnia

    Portogallo ad Euro 2012. Ronaldo scatenato, 6-2 alla Bosnia

    Tutto come da copione nel martedì dedicato alle gare di ritorno degli spareggi validi per le qualificazioni agli Europei di Polonia e Ucraina 2012. L’Irlanda di Trapattoni, forte del 4-0 conquistato a Tallin venerdì scorso, a Dublino si è accontentato di un 1-1 non infierendo troppo sull’Estonia giunta seconda, a sorpresa, nel girone dell’Italia. “Il gatto è nel sacco” e il Trap si può godere finalmente il suo successo riportando alla fase finale di un Europeo l’Irlanda a distanza di oltre 2o anni dall’ultima e unica apparizione datata 1988. Di Ward e Vassiljev le reti rispettivamente dei padroni di casa e dei baltici.

    Cristiano Ronaldo | © PATRICIA DE MELO MOREIRA/AFP/Getty Images

    E’ filato tutto liscio anche per Croazia e Repubblica Ceca: croati e cechi non dovevano far altro che difendere il 3-0 e il 2-0 ottenuto all’andata contro Turchia e Montenegro. La nazionale del ct Slaven Bilic a Zagabria mantiene lo 0-0 ed elimina la squadra guidata dal santone olandese Guus Hiddink, probabilmente alla sua ultima gara sulla panchina della nazionale turca; non riesce invece l’impresa al Montenegro di Jovetic e Vucinic che viene battuta anche nella sfida di ritorno giocata in casa contro la Repubblica Ceca che sbanca Podgorica grazie alla rete a 10 minuti dal termine di Jiracek.

    Missione compiuta anche per il Portogallo nell’unica sfida dove il discorso qualificazione era rimasto veramente in bilico al termine delle gare di andata degli spareggi. Dopo il pari a reti inviolate di Zenica, i lusitani, chiamati ad una prova d’orgoglio davanti al proprio pubblico, si scatenano allo stadio Da Luz di Lisbona, casa del Benfica, travolgendo la Bosnia per 6-2. Al contrario di quanto possa far pensare il risultato tennistico però, la gara è stata incerta fino a tre quarti di gara: i padroni di casa passano subito in vantaggio con la sua stella Cristiano Ronaldo che trafigge Begovic direttamente su calcio di punizione, il raddoppio arriva al 24′ grazie all’euro gol di Nani che dalla distanza prende la mira e con una fiondata precisa fa 2-0. La reazione della Bosnia non si fa attendere, Dzeko colpisce una traversa – anche se l’azione era stata fermata per fuorigioco – poi il direttore di gara Stark concede un rigore per fallo di mano di Fabio Coentrao che Misimovic non sbaglia riaprendo la partita. Ad inizio secondo tempo è Ronaldo a ristabilire il doppio vantaggio dei portoghesi, Meireles trova il corridoio giusto per l’attaccante del Real che, scattato sul filo del fuorigioco, scarta con facilità il portiere bosniaco realizzando il suo 32esimo gol in nazionale e raggiungendo Luis Figo al terzo posto della classifica dei cannonieri di tutti i tempi della nazionale portoghese. Nell’occasione l’esterno della Lazio Lulic protesta per la posizione di Ronaldo e si fa espellere lasciando i suoi in 10 per il resto dell’incontro. Proprio nel momento di maggiore tranquillità della squadra di Bento, gli ospiti accorciano di nuovo le distanze con Spahic che, in posizione irregolare di fuorigioco, trova il tap-in vincente sul tiro di Rahimic. L’inferiorità numerica e la stanchezza dei bosniaci però si fanno sentire consentendo al Portogallo di dilagare nell’arco di 10 minuti, tra il 72′ e l’82’, con la doppietta di Helder Postiga e della rete del genoano Veloso su calcio di punizione. Al fischio finale tripudio di sciarpe rossoverdi per la qualificazione ad Euro 2012 ottenuta con i 50 mila del Da Luz ad intonare, insieme ai calciatori abbracciati nel cerchio di centrocampo, A Portuguesa, l’inno nazionale lusitano.

    Risultati e marcatori spareggi qualificazioni Euro 2012 [gare di ritorno]

    CROAZIA – TURCHIA 0-0 [andata 3-0]
    MONTENEGRO – REPUBBLICA CECA 0-1 [andata 0-2]
    81′ Jiracek
    IRLANDA – ESTONIA 1-1 [andata 4-0]
    32′ Ward (I), 57′ Vassiljev (E)
    PORTOGALLO – BOSNIA 6-2 [andata 0-0]
    8′ Ronaldo (P), 24′ Nani (P), 41′ rig Misimovic (B), 53′ Ronaldo (P), 65′ Spahic (B), 72′ Postiga (P), 80′ Veloso (P), 82′ Postiga (P)

    Il video di PORTOGALLO – BOSNIA 6-2

    [jwplayer config=”240s” mediaid=”105392″]