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  • Fiorentina, dopo sette anni è divorzio con Corvino

    Fiorentina, dopo sette anni è divorzio con Corvino

    Dopo sette anni le strade di Pantaleo Corvino e della Fiorentina si divederanno. A fine stagione infatti l’attuale diretto sportivo lascerà i toscani. Una notizia arrivata dopo la clamorosa sconfitta contro la Juventus ma che non è frutto solo della stessa. Già nelle ultime settimane infatti la proprietà dei gigliati aveva deciso di troncare, al termine della stagione, il rapporto tra le parti che dura dal 2005. Il ko contro gli storici rivali ha semplicemente accelerato il momento della comunicazione. Si ritiene infatti che Corvino abbia ormai raggiunto i massimi livelli con i toscani e dunque si vuole ricostruire un po’ tutto, a partire dalla società per passare poi al parco giocatori. L’annuncio è arrivato sul sito internet della Fiorentina con i Della Valle che esprimono rispetto e riconoscenza verso Corvino, il quale negli ultimi tempi è stato spesso lontano dal capoluogo toscano per via dei problemi di salute della madre Gina, venuta a mancare appena qualche ora fa come reso noto dal sito ufficiale dei viola che tra l’altro ha espresso vicinanza allo stesso direttore sportivo.

    Sempre sul portale dei gigliati, nella giornata di ieri, era stata pubblicata la notizia inerente la decisione della società di non rinnovare il contratto in scadenza con colui che negli ultimi anni è stato considerato tra i migliori diretto sportivi in circolazione. “La Fiorentina rende noto, d’accordo con il direttore Pantaleo Corvino, che il suo contratto di Responsabile dell’area tecnica non verrà rinnovato alla scadenza. Questo permetterà alla Società di cominciare da subito a ragionare sul proprio futuro e sulla strategia da attuare con chiarezza e trasparenza. A Pantaleo Corvino, che ha operato per molti anni in Società con totale autonomia e fiducia, vanno i nostri ringraziamenti. Noi non dimentichiamo infatti che, a prescindere dalle ultime due stagioni calcistiche che non hanno soddisfatto nessuno, Società per prima, Corvino ha portato la Fiorentina a essere protagonista nel calcio di alta qualità, sia italiano che internazionale”.

    Pantaleo Corvino © Maurizio Lagana/Getty Images

    Un cammino iniziato bene quello di Corvino a Firenze. Dal 2005 al 2009 i viola infatti si sono piazzati sempre ai primi quattro posti, raggiungendo in una circostanza anche gli ottavi di finale di Champions League, la semifinale di Europa League e una Coppa Italia, oltre ad un ottimo lavoro per ciò che concerne il settore giovanile. L’arrivo di Mihajlovic sulla panchina è coinciso con il declino, ma non per questo bisogna dimenticare delle ottime operazioni portate a termine da parti di Corvino, su tutte quelle riguardanti Toni, Gilardino, Mutu e Jovetic, quest’ultimo ancora oggi patrimonio dei viola. Tanti i nomi che circolano in vista della prossima stagione, alcuni dei quali appaiono possibili, altri invece dei sogni, come Rui Costa, ora al Benfica. In lizza anche Leonardi, Sartori, Carboni, Bigon e Oriali.

    Intanto la squadra, come anticipato già ieri, andrà in ritiro per preparare la partita con il Genoa. Destinazione scelta è Montecatini Terme. La riscossa della squadra di Delio Rossi dovrà partire da qui: altri passi falsi non sono concessi, sia perché i tifosi stanno vivendo un brutto momento sia perché la salvezza, al momento, non è da considerare certa.

  • Intercettazione Doni Fratus, l’Atalanta adesso rischia grosso

    Intercettazione Doni Fratus, l’Atalanta adesso rischia grosso

    E’ un vero e proprio terremoto. I 17 arresti compiuti dalla procura di Cremona due giorni fa hanno allargato lo scandalo sul calcioscommesse e sul grandissimo giro di combine che gravitavano intorno al nostro calcio. Il terzo capitolo dell’inchiesta Last Bet non sono aggrava la posizione di Beppe Signori e Cristiano Doni ma fa entrare in causa altri personaggi più o meno conosciuti nel mondo del calcio ma che rivestivano un ruolo centrale nell’organizzazione con sede centrale a Singapore ma con varie cellule in Italia e nell’est Europeo.

    Cristiano Doni nonostante la condanna a tre anni e sei mesi era, fino a qualche giorno fa, ritenuto innocente dall’Atalanta e difeso senza mezzi termini dai suoi tifosi. Il capitano per molti era stato inserito erroneamente in questo scandalo o come in molti pensavano “ad hoc” per non far perder d’interesse l’inchiesta. L’arresto dell’altro giorno con tentativo di fuga (video) annesso ha però iniziato a far incrinare il rapporto tra Cristiano Doni e i tifosi della Dea che adesso vogliono iniziare a vederci chiaro.

    Cristiano Doni Atalanta| ©Valerio Pennicino/Getty Images
    Il ruolo del centrocampista dalle indagini è centrale nella combine di tre partite della scorsa stagione, quella che per l’Atalanta segnò il ritorno in serie A, ma adesso è anche accusato di tentativo di manomissione del castello accusatorio attraverso una tangente data a Sartori e al tentativo di corrompere il contenuto di un I Phone agli atti nel processo. Doni pagò le spese legali del processo sportivo a Sartori comprandone il silenzio davanti al procuratore Palazzi e quest’oggi salta fuori una intercettazione dell’ex preparatore del Ravenna in macchina con la ragazza “Se ci va di mezzo l’Atalanta dobbiamo espatriare, cambiare nazione” dice Sartori di un colloquio con Cristiano Doni.

    L’Atalanta intanto inizia a prender le distanze dal proprio capitano e prima Pierpaolo Marino e adesso il presidente Percassi invitano i tifosi a legarsi alla squadra “dimenticando” Doni “Il presidente Antonio Percassi-recita il comunicato – invita la propria tifoseria a stringersi intorno alla squadra, ai suoi ragazzi e ai colori nerazzurri in questo momento così difficile, nella consapevolezza che l’Atalanta sarà in grado di superare questa ulteriore prova con quella dignità e onorabilità che hanno sempre contraddistinto la sua lunga e gloriosa storia”.

    La posizione dell’Atalanta si aggrava però per la presenza di una intercettazione tra Cristiano Doni (dalla scheda rumena) e un’utenza appartenente alla MDF Italia, società presieduta da Isidoro Fratus, consigliere d’amministrazione del club orobico. Per gli inquirenti questa sarebbe la conferma della consapevolezza della società bergamasca agli illeciti di Cristiano Doni.

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  • Video arresto di Cristiano Doni. Il gip “agiva per l’Atalanta”

    Video arresto di Cristiano Doni. Il gip “agiva per l’Atalanta”

    Bergamo è scossa e non riesce ancora a credere alle nuove indiscrezioni che saltano fuori dallo scandalo calcioscommesse e coinvolgono ancora una volta Cristiano Doni. Il capitano della Dea arrestato per aver cercato di manomettere le prove a suo carico, ieri, ha cercato di sottrarsi all’arresto cercando di eludere l’arrivo delle forza dell’ordine fuggendo attraverso il garage. Il gruppo degli arrestati di cui fanno parte altre 17 persone tra cui gli ex calciatori: Gervasoni (Piacenza), Carobbio (Spezia), Zamperini e Sartor facevano parte di una rete con il vertice a Singapore e con affiliati in tutta Europa che nonostante lo scandalo di questa estate cercava di manipolare l’esito delle partite.

    Cristiano Doni arrestato nell'inchiesta Last Bet | ©Claudio Villa/Getty Images
    Ad incastrare Cristiano Doni, accusato di aver manipolato tre partite dell’Atalanta della scorsa stagione, ci sono una intercettazioni con il socio ed ex preparatore del Ravenna Nicola Santoni. Il centrocampista si rivolge al telefono camuffando la voce da un telefono non riconducibile a lui presentandosi con un apparente codice “Fantozzi è lei” e invitando Santoni a camuffare la voce “fai il falsetto” parlano della possibilità di entrare da remoto nel telefono sequestrato dalla polizia manomettendone il contenuto. Per gli inquirenti questo è un chiaro tentativo di manomettere le prove così come i soldi “passati” da Cristiano Doni al Santoni per pagarsi le spese legali nel processo civile in modo da convincerlo a non spifferare i tentativi di illecito. L’atalantino oltretutto era in possesso di una scheda estera intestata ad un rumeno che entrava in funzione solo nelle ore antecedenti e successive a quelle delle partite incriminate.

    La posizione dell’Atalanta al momento non risulta aggravata rispetto alla sentenza estiva ma il gip di Cremona Salvini si dice sicuro del coinvolgimento diretto del club “anche per conto di imprecisati dirigenti della squadra, che aspirava alla promozione in serie A”. Intervenuto dopo il nuovo terremoto Pierpaolo Marino ha raccontato di una Atalanta scossa dall’arresto di Cristiano Doni ma allo stesso tempo capace di reagire sul campo “Sono stato nello spogliatoio con il presidente e la squadra era scossa, ma questi giocatori hanno dimostrato di avere gli attributi per difendere la città di Bergamo e l’Atalanta. Non e’ stata una bella giornata per l’Atalanta. Ma il campionato continua e noi dobbiamo combattere, sicuri dell’onorabilità della scorsa stagione, in cui abbiamo vinto il campionato con ampio margine. Siamo fiduciosi nella magistratura ordinaria”. – il dg poi spiega i possibili nuovi coinvolgimenti del club “è già stata penalizzata per le partite in questione, e ha preferito non commentare i particolari dell’arresto di Doni, assicurando di non avere notizie al di là di quello che ha letto sui mezzi di informazione”.

    Il video dell’arresto di Cristiano Doni
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  • Dalla serie D al Chievo l’exploit di Zampaglione

    Dalla serie D al Chievo l’exploit di Zampaglione

    Da Grosso a Torricelli fino ai campioni del mondo Grosso e Materazzi sono tanti gli esempi di giocatori cresciuti nei dilettanti per poi trovare la ribalta nazionale conquistando la serie A. Questa volta a balzare alle cronache è Domenico Zampaglione, un ragazzo di Calabria esploso definitivamente in questa stagione con la maglia della Valle Grecanica nel girone I della serie D.

    Dicono che il gol non conosca categoria e allora ci possiamo sbilanciare dicendo che il Chievo acquistando Zampaglione ha fatto un affare, il ragazzo classe ’86 infatti in questa stagione ha messo a segno per 31 reti in 36 partite. Cresciuto nell giovanili della Reggina, dopo qualche anno tra alti e bassi in serie C2 con la Vibonese ha iniziato a far palare di se con la maglia dell’Hintereggio (seconda squadra di Reggio Calabria), in questa stagione ha però trovato la definitiva consacrazione incuriosendo il Chievo Verona e il ds Sartori bravo a scovare i suoi colpi in ogni categoria.

    Zampaglione nasce da esterno sinistro ma come evidenzia il grande bottino di gol può agire bene anche da seconda punta sprigionando le sue qualità in area di rigore. Il calabrese ha firmato un biennale con opzione per il terzo anno e raggiunto da ntacalabria.it ha cosi commentato “sono contento per la firma del contratto ed adesso mi appresto a fare ritorno a casa. Qui a Verona mi hanno trattato ed accolto tutti bene. Sicuramente se prima ho fatto bene – ha dichiarato il bomber – adesso devo fare di più per meritarmi la fiducia che mi viene accordata”.

  • L’acquisto di Amauri fu irregolare, inibiti Blanc, Secco e Sartori

    La Disciplinare ha inflitto due mesi di squalifica all’attuale ad della Juventus Blanc e dell’ex ds Secco per l’acquisto irregolare dell’attaccante brasiliano, naturalizzato italiano, Amauri che nell’estate del 2008 si trasferì dal Palermo in bianconero. Al giocatore invece soltanto un’ammenda di 50 mila euro, 40 mila alla società.

    Inibizione anche per il ds del Chievo Sartori (4 mesi) per lo stesso procedimento ma che riguarda l’operazione che portò in Sicilia l’attaccante proprio dai clivensi. Ai veneti ammenda di 40 mila euro mentre a Zamparini, presidente del Palermo, e dell’allora ds Rino Foschi multa rispettivamente di 33.334 euro e 24 mila.
    Infine ammenda per i due agenti del calciatore Grimaldi di 100 mila euro.

  • Sampdoria: Garrone ricompone la coppia Del Neri Sartori

    E’ in estasi il presidente Riccardo GArrone per i risultati inaspettati che la sua squadra gli sta regalando in questa stagione. Il patron della Sampdoria ha definito l’organico a disposizione di Del Neri come il migliore della sua gestione e per il futuro è pronto a blindare il tecnico per le prossime due stagioni.

    Secondo itasportpress l’accordo sembra ormai raggiunto ma anche il tecnico nel post partita dell’Olimpico ha fatto trasparire la volontà di continuare il progetto blucerchiato. Insieme al rinnovo di Del Neri, Garrone sta valutando a chi affidare il ruolo di Beppe Marotta ormai vicino all’accordo con la Juventus.

    Il nome che circola con maggiore insistenza è quello di Giovanni Sartori protagonista principale del miracolo Chievo e vecchia conoscenza di Del Neri per aver condiviso insieme le prime esperienze in serie A del club di Campedelli