Tag: giovanni cobolli gigli

  • Cobolli Gigli ammette: “Si, su Ranieri c’era l’ombra di Lippi”

    Cobolli Gigli ammette: “Si, su Ranieri c’era l’ombra di Lippi”

    La Roma di Ranieri non sta attraversando certamente un buon periodo con il penultimo posto in campionato e la sconfitta di Napoli che ha fatto ricascare il club capitolino in crisi dopo la mezza ripresa culminata con la vittoria contro l’Inter (unica successo stagionale al momento in Serie A) e quella seguente in Champions contro il Cluj.
    Il tecnico giallorosso, al termine della gara persa a Brescia e disputata lo scorso 22 settembre, lo ricorderete tutti, aveva sollevato alcune insinuazioni e puntato il dito verso qualcuno accusandolo di lavorare nell’ombra a proprio sfavore, oggi con la Roma come allora con la Juve. E la persona in questione è Marcello LippiC’è chi si muove nell’ombra. Lippi? I nomi e i cognomi i giornali li hanno fatti, si vede che sanno qualcosa anche loro. A Torino sapevo che era lui, c’era stata la famosa cena della piadina (focaccia ndr)”.
    Il fantasma di Lippi quindi, secondo il tecnico romano, lo perseguiterebbe anche nella capitale. Vero o falso che sia potrà stabilirlo solo il tempo ma intanto oggi a svelare alcuni retroscena dell’epoca ci ha pensato l’ex presidente della Juventus Giovanni Cobolli Gigli che a Sky Sport ha ammesso che effettivamente l’ombra di Lippi aleggiava sulla panchina di Ranieri:

    • Credo che Ranieri abbia fatto un ottimo lavoro alla Juventus. E che nelle ultime settimane del campionato avesse percepito che da parte della proprietà non ci fosse più il 100 per cento di fiducia nei suoi confronti e pensasse che ci fosse l’ombra di Lippi dietro di lui. Penso proprio che avesse ragione: Blanc aveva proposto a Lippi di venire a fare l’allenatore della Juventus prima di ingaggiare Ranieri. E Lippi decise di non venire perché voleva ancora stare fuori dall’ambiente calcistico per aspettare la sentenza del processo che riguardavano suo figlio. E quindi il pensiero su Lippi era un pensiero oggettivo. Che poi ci fosse anche un altro retro pensiero che poteva pensare di vedere Lippi, alla fine del suo impegno di c.t. azzurro, di nuovo ad occuparsi con qualche ruolo evidentemente molto importante nella Juventus, io questo lo suppongo.
      A posteriori si può dire che l’incontro fra Blanc e Lippi fu una piccola imprudenza. Si poteva cercare di trovare un ambiente più riservato. Diciamo che fu una superficialità, dovuta anche alla non conoscenza di quella che è l’attenzione che gli italiani danno a tutte queste cose. Allora Blanc incontrò Lippi, poi Ranieri andò avanti e fece delle ottime cose e quando ci trovammo con la Juventus che stava gradualmente scivolando, con la sensazione che i calciatori cominciassero a non ascoltare più il loro tecnico come avevano fatto in passato e con la prospettiva di finire quarti, avendo ancora l’ambizione di arrivare secondi, prendemmo la decisione di arrivare alla sua sostituzione. Ranieri ci rimase sicuramente male ma io devo ringraziarlo per tutto quello che ha fatto. E gli auguro di fare un ottima stagione anche quest’anno, anche se purtroppo alcuni incidenti di percorso li ha avuti
      “.
  • Juve: Blanc e Cobolli Gigli indagati per illeciti fiscali

    I conti della Juventus sono tornati sotto l’occhio vigile della guardia di finanza. E sotto accusa sono finiti il presidente Jean-Claude Blanc e il suo predecessore Giovanni Cobolli Gigli. Ovviamente la procura di Torino si è interssata subito alla situazione e fonti investigative dicono che “per quanto illegittima, si tratta di una prassi consueta nel mondo del calcio.”
    L’apertura del nuovo fascicolo è legata strettamente a controlli effettuati durante la precedente gestione di Luciano Moggi, Antonio Giraudo e Roberto Bettega per la quale la vecchia dirigenza ha dovuto subire un processo che però si è chiuso con l’assoluzione dei 3 ex dirigenti bianconeri.
    Esaminando i bilanci, gli investigatori hanno scoperto che nel 2006 e 2007 sono stati dichiarati oneri legati ai compensi per i procuratori in occasione di ingaggi o di rinnovi contrattuali dei calciatori. Ma secondo le regole della Federcalcio le società non possono pagare gli intermediari perchè devono essere i calciatori a farsene carico.
    La guardia di finanza ritiene che ci sia stata una violazione fiscale di qualche milione di euro.
    E’ molto probabile che vengano coinvolti nell’indagine anche esponenti della vecchia gestione della società, visto che “le dichiarazioni del 2006 si riferiscono alla precedente annata fiscale e che ad essere controllati sono anche bilanci risalenti nel tempo”. In ogni caso, la maggior parte delle violazioni sarebbe ormai prescritta.

  • Juventus: inizia l’era Blanc. Massima fiducia nello staff tecnico e in Alessio Secco

    Juventus: inizia l’era Blanc. Massima fiducia nello staff tecnico e in Alessio Secco

    “Ringrazio Giovanni Cobolli Gigli per la sua passione, intelligenza, classe ed eleganza”. Così l’ad della Juventus, Jean Claude Blanc, nuovo numero uno del club bianconero, ha ringraziato il presidente uscente per l’operato di questi anni. Fiducia ribadita poi “ad Alessio Secco e a a tutto lo staff dell’area sportiva”. “Rimarrò sempre tifoso della Juve e di Blanc, otterrà grandi risultati” ha detto lo stesso Cobolli all’assemblea degli azionisti.

    Giovanni Cobolli Gigli“Non vado a lavorare come un uomo solo, perché non sono un uomo solo”. Così Jean Claude Blanc parla del suo prossimo impegno. “Sono un uomo dello sport, un manager e per me è come se questi tre anni trascorsi nel mondo del calcio fossero molti di più. Capisco che l’apprezzamento non può essere di tutti e rispetto queste opinioni. Non sono un uomo solo – ha ribadito ancora – perché ho una struttura che lavora con me fondata su tre pilastri: lo sport, gli accordi commerciali, la parte finanziaria e sono convinto che una società moderna di calcio non si può governare da soli”.

    Parlando poi ancora dei tre “pilastri”. Blanc ha ricordato i tre manager responsabili delle diverse strutture: Alessio Secco per quello sportivo, Marco Fassone per la parte commerciale e Michele Bergero per quella finanziaria. “Giudicherò io nei prossimi tre anni se questa squadra avrà bisogno di essere più completa e competitiva. La priorità – ha detto ancora – resta sempre la società e cercheremo di avere sempre una migliore squadra perché l’obiettivo è vincere. Alla fine vince uno solo e speriamo di essere noi. Abbiamo fatto una grande squadra per essere in grado di portare a casa la terza stella. Abbiamo la squadra giusta fuori e dentro per ottenere grandi risultati”.

    IL NUOVO CDA
    L’assemblea ordinaria dei soci della Juventus ha approvato a grande maggioranza il nuovo Cda bianconero, nel quale entra per la prima volta il rappresentante della Lafico, Kahleb Zentuti. Gli altri componenti sono Jean Claude Blanc, Carlo Sant’albano, Aldo Mazzia, Riccardo Montanaro, Marzio Saà, Camillo Venesio.

    IL SALUTO DI COBOLLI GIGLI
    “Rimarrò un tifoso della Juventus e di Jean-Claude Blanc. Vi assicuro che si otterranno risultati brillanti”. Lo ha detto Giovanni Cobolli Gigli. “Ho letto le parole di John Elkann e mi fa piacere che condivida il mio pensiero”, ha detto, “bisogna guardare al futuro. Lo dico agli azionisti e anche a me stesso. Bisogna mettere la massima carica e determinazione nel nostro lavoro”. Cobolli Gigli, in apertura del suo intervento, ha voluto ringraziare le tante persone che hanno lavorato al suo fianco in questi anni. “Ringrazio tutti quei calciatori che ci hanno permesso di passare dalla serie B alla A in fretta, da Del Piero a Camoranesi a Trezeguet. Ricordo i tifosi, conosciuti in una serata d’estate, decine di tifosi sotto la sede della Juventus”, ricorda Cobolli Gigli, “è stato un incontro coinvolgente che mi ha fatto capire le responsabilità e le difficoltà della mia posizione”.
    [via: sportmediaset]

  • Buffon: “Lippi alla Juve non mi stupirebbe”

    Buffon: “Lippi alla Juve non mi stupirebbe”

    Gianluigi BuffonIl portiere della Juventus Gianluigi Buffon, dal ritiro della Nazionale a Coverciano, definisce come possibile un ritorno del ct Marcello Lippi alla Juventus subito dopo la fine dei Mondiali di Sud Africa 2010:

    Alla mia età e con la mia esperienza del calcio, non mi stupisco più di nulla. Credo però che sia prematuro parlarne. Conosco la professionalità di Lippi, con un Mondiale da giocare la testa può essere concentrata solo su questo. Non credo si possa pensare a trovare un lavoro dopo l’estate del 2010

    A dir la verità un contatto tra Lippi e l’amministratore delegato bianconero e ora anche presidente Jean Claude Blanc c’era stato già nella scorsa stagione “nella famosa cena” tra i due quando in panchina sedeva Claudio Ranieri; il ct dell’Italia però non avrebbe preso il posto dell’ex tecnico juventino ma avrebbe ricoperto il ruolo di direttore tecnico.
    A quanto pare il discorso è stato solo prolungato perchè Blanc ha dichiarato che presto si conoscerà il nome del nuovo direttore generale della Juventus e le parole di Buffon potrebbero confermare tutto ciò.

    Poi il portierone azzurro si è soffermato ad analizzare il periodo che sta attraversando la sua Juventus e sull’avvicendamento alla presidenza della società:

    Non si può mettere tutto in discussione per una sconfitta e due pareggi, saremmo poco intelligenti se si hanno di questi dubbi. Qualche dubbio poteva esserci anche prima e, chiaramente, se perdi o pareggi è normale che possa venire, ma non si può mettere in discussione tutto.
    Diego sta solo soffrendo un po’ a livello fisico i postumi dell’infortunio, quello vero l’abbiamo visto all’Olimpico contro la Roma. Quanto ad Amauri, la sua astinenza dal gol dura solo da questo inizio campionato, perche’ lo scorso anno coincide con il momento peggiore della Juve, quando toccammo il fondo. Lui è molto generoso, aiuta la squadra, non credo sia un problema.
    Siamo tutti un po’ a termine, sia giocatori che dirigenti. Si cambia per migliorare, certi cicli finiscono. E non per questo vuol dire che chi c’era prima ha lavorato male
    “.

  • Juventus: ecco perchè è stato fatto fuori Cobolli Gigli

    Juventus: ecco perchè è stato fatto fuori Cobolli Gigli

    Giovanni Cobolli GigliDi seguito vi riportiamo un interessante articolo di Antonio Corsa (ACB) scritto per il blog Uccellino di Del Piero nel quale cerca di analizzare questo improvviso cambio al vertice nella dirigenza bianconera epurando in mal modo il presidente traghettatore Giovanni Cobolli Gigli

    Innanzitutto dai doverosi ringraziamenti, formali, come sempre in questi casi. Mettendo da parte per un attimo “Calciopoli”, sulla quale tornerò più tardi, posso dire che Giovanni Cobolli Gigli è stato un presidente sui generis, atipico, molto “televisivo”, presente in Lega, consigliere, uomo-immagine per le tv e tifoso sempre presente a vedere la Juventus in tribuna e a metterci la faccia nel pre e nel post-partita. Il suo compito, almeno da un punto di vista mediatico, l’ha svolto sufficientemente bene, assumendo di fatto il ruolo di “parafulmini” della Società, pronto a subire (era pagato per quello, per carità!) tutte le critiche degli ancora inferociti bianconeri che dalla cacciata di Giraudo & Moggi in poi hanno trovato in lui un bersaglio perfetto per la propria rabbia. Mai una parola fuori posto, una ottima dialettica (non me la sento di incolparlo di non aver parlato il “calcese”: Cobolli Gigli parla italiano, una lingua che non tutti comprendono, purtroppo.. ma che preferisco al Corvinese o al Moggese, per capirci), grande rispetto ed educazione con tutti. Certo, gli si imputano alcune gaffes o presunte tali (dalle foto con Moratti alle frasi sull’ispirarsi allo stile di Facchetti, fino ai “27 Scudetti”, ecc..), quel suo non rivelare mai niente di mercato (anzi, spesso ha detto il contrario, forse giocando un pò..) e quel suo essere “pacato” anche dopo aver subito gravi torti arbitrali, ma personalmente credo troppi castelli di carta si siano costruiti sul nulla. Queste sono infatti semplicemente “parole”, e tali devono essere considerate. Così come lo sono il dichiarare di voler essere “simpatici”, o di voler creare e rispettare un “codice etico”, che sono entrambe precise direttive che il Cobolli ha semplicemente ereditato da chi l’ha preceduto. Piuttosto passiamo ai “fatti”: Calciopoli.

    La linea difensiva scelta, il ritiro del ricorso al Tar, l’atteggiamento conciliatore adottato subito dopo, il totale diniego della precedente gestione e quel voler rimarcare sempre un concetto di novità e trasparenza, portata a volte fino all’eccesso, non sono e non possono secondo me essere scelte a lui imputabili. Sono tutte conseguenze, queste, della strategia difensiva scelta dal club che, invece di combattere punto per punto e ribattere alle accuse (come avremmo preferito tutti noi), ha scelto la politica del patteggiamento, dell’ “accettiamo la pena, ma ora siamo cambiati e siamo diversi dai cattivi di prima, quindi voltiamo pagina e lasciateci in pace”. Una strategia, ripeto, che non credo sia nata con Cobolli Gigli, e che non credo nemmeno sia nata all’interno di un ambito esclusivamente sportivo. Non credo che un presidente appena eletto e senza “poteri” più grandi (come chessò un Sant’Albano) extrasportivi avesse insomma l’autorità e la forza da poter decidere, da solo, questioni così vitali (anche per il patrimonio della Società e degli azionisti, e mi riferisco a quelli “grandi”, con centinaia di milioni di euro in ballo). Erano probabilmente scelte “più grandi di lui”, un gioco a scacchi giocato nei piani alti. Non me la sento perciò di condannarlo per responsabilità che evidentemente non ha, così come non mi pare corretto che si usi un “parafulmine” vendendo favole. Non è tutta colpa sua.. Ciò detto, e torniamo alla cronaca, era già da un pò di tempo che si era cominciato a disegnare sulla carta un riassetto che prevedesse l’uscita di scena del presidente, oltre che quello di Giampiero Montali. Da questa estate, per la precisione, quando l’uomo designato a prendere il posto dell’ex tecnico della Nazionale di pallavolo (destinato a lasciare la Juventus, come anticipato da relativa “cinguettata”) sembrava dovessere essere Beppe Marotta, corteggiato fino alla lite con Garrone, ma non abbastanza da portarlo subito a Torino subito.

    Cobolli Gigli aveva cominciato ad avere dei dissidi personali con Jean-Claude Blanc (così si mormora..) da qualche mese, ed aveva già da un pò di tempo cominciato a guardarsi attorno, cercando di nuovo qualche contatto, mai perso, col mondo dell’editoria. Ieri è arrivata l’ufficializzazione del “cambio” da parte di John Elkann in persona. Lo saluto e lo ringrazio, perciò. Non è stato un presidente da ricordare, ma nemmeno da insultare. Ma guardiamo avanti. Per conoscere gli altri cambiamenti del CdA bisognerà aspettare il 12 ottobre: per Tuttosport ci sarà l’ingresso di due figli “d’arte” come Giugiaro Jr. e Grande Stevens Jr., mentre per Sky sono possibili gli ingressi di Giovanni Minoli (quello di Mixer e La Storia Siamo Noi, si) e della Christillin. Aspetterei per capirne un pò di più, anche perchè John Elkann parla di “confusione” fatta sui giornali, quasi a voler preannunciare qualche sorpresa. In ogni caso andrà rivisto il “Comitato Sportivo”, attualmente composto solo da Montanaro e Blanc (e quindi ormai di fatto inutile), e andrà rivista anche la procedura operativa per gli acquisti, se è vero che, come si dice a Torino, c’era bisogno dell’approvazione formale sia del Presidente che dell’Amministratore Delegato per gli acquisti di una certa importanza (un metodo scelto per “controllare” eventuali abusi di potere “Moggiani” col sistema della firma congiunta di due cariche separate, e con l’approvazione formale anche del Comitato Sportivo, per gli acquisti faraonici). Con la riunione delle tre cariche e lo svuotamento dell’organo consultivo, potrete bene intuire, tutto il potere esecutivo passa nelle mani di una sola persona, Jean-Claude Blanc, che, sebbene già in pratica “facesse tutte cose lui”.., ora potrà farlo anche “in teoria”. Una responsabilità molto grande, ma evidentemente c’è tanta fiducia in lui. Di recente, il francese ha ottenuto un bonus per il raggiungimento di tutti gli obiettivi prefissati (sia in sede sportiva che amministrativa), ed è in trattativa con una serie di sponsor che – si dice – porteranno valanghe di soldi alla Società bianconera.

    Sembra passata una vita da quando, durante la presentazione di Ciro Ferrara, l’AD – stizzito dalle domande su Marotta – glissava ferocemente e rianalizzava tutti i successi personali quasi a voler lanciare un messaggio, diretto ed indiretto al tempo stesso, di potercela fare “da solo”. Era un Blanc sotto pressione, quello. Pronto ad esplodere. Che si assunse contro il parere di tantissimi suoi “sottoposti” l’onere e la responsabilità dell’esonero di Ranieri, e che capì, probabilmente, che avrebbe dovuto cominciare a fare le cose “in prima persona” perchè era in ballo persino la sua posizione. Invece di esplodere però è venuto fuori il carattere e l’operatività che da sempre lo caratterizzano, e per i quali era famoso. Quasi cinque mesi dopo siamo infatti alla conclusione di questo percorso in cui si è visto un Blanc nuovo, deciso, “aggressivo”, impegnatissimo, mettere a segno una ottima campagna acquisti, presentare un ottimo bilancio con ottimi ricavi e far tornare nella gente l’impressione che la Juventus sia “forte”, e che sia tornata quella mentalità da vincenti (sconfitta e critiche di Palermo a parte) che probabilmente un pò si era persa negli anni passati. Spetterà a lui continuare sull’ottimo lavoro di questi ultimi mesi, e l’augurio è che possa raccogliere i frutti del suo lavoro non solo a livello economico, ma anche sportivo. Ogni altro commento lo rimando al 12 ottobre prossimo. Sono curioso anche io, molto.
    [via: uccellinodidelpiero.com]

  • La Juventus nelle mani di Jean Claude Blanc. Sarà presidente e dg in attesa di Marotta e… Cassano?

    La Juventus nelle mani di Jean Claude Blanc. Sarà presidente e dg in attesa di Marotta e… Cassano?

    Giovanni Cobolli GigliLunedi il presidente della Juventus Giovanni Cobolli Gigli abdicherà dopo 3 anni e 4 mesi in favore dell’attuale direttore generale Jean Claude Blanc. L’attuale presidente balzato ai vertici della Vecchia Signora durante Calciopoli è riuscito nel suo compito di esser traghettatore nelle difficoltà riportando la Juventus ai vertici nel calcio in Italia e nelle competizione europee che piu le competono.

    La proprietà attraverso John Elkann comunicherà il nuovo cda che dovrebbe vedere le new entry di Fabrizio Giugiaro e Riccardo Grande Stevens e appunto l’estromissione dell’attuale presidente Cobolli Gigli, il quale con la solita signorilità commenta augurando sempre il meglio della Juventus. Il nome nuovo del calcio Blanc sarà il timoniere della nuova Juventus svolgendo per il momento la doppia carica di amministratore delegato e direttore generale nell’attesa che quest’ultima carica sia assegnata.

    La società sembra stia corteggiando il principale protagonista del miracolo doriano Giuseppe Marotta, questo però vorrebbe dire aspettare la fine di questo campionato oppure prediligere la scelta interna promuovendo Alessio Secco da ds a dg. Riuscire a prendere Marotta però potrebbe agevolare l’arrivo di Antonio Cassano che nella Juventus è stimatissimo ed è considerato l’ideale sostituto di Alessandro Del Piero sia in termini di classe che temperamento.

  • Juventus: la Signora ritrova il suo Vecchio stile

    Juventus: la Signora ritrova il suo Vecchio stile

    Giovanni Cobolli GigliLa tanto vituperata dirigenza juventina ha recuperato il suo stile: profilo basso, poche parole e tanto lavoro, acquisti mirati secondo uno studiato schema tattico, riconoscenza verso i suoi uomini e tantissima determinazione. La Juventus del dopo calciopoli, orfana della Triade, che tanto bene aveva fatto ai bianconeri almeno in termini di gestione e programmazione tralasciando i risultati conseguiti per non scatenare inutili polemiche, non entusiasmava i tifosi sia per come gestiva la squadra che per la scarsa influenza sul mercato dove spendeva cifre importanti senza però riuscire a prender giocatori di tale spessore (Tiago e Poulsen su tutti). Ma come ovvio che fosse dopo un anno di Purgatorio in B e un altro anno di rodaggio in serie A la nuova triade composta dalle facce pulite del presidente Cobolli Gigli, del tesoriere Blanc e del ds Alessio Secco dimostrano di aver imparato in fretta tornando a far risplendere il vecchio stile Juve. I colpi Diego e Felipe Melo dimostrano di aver chiaro il progetto tattico, cosi come l’aver scelto in panchina Ciro Ferrara uno di quelli che lo stile Juve lo ha nel sangue, allo stesso tempo lo stile Juve lo si dimostra prendendo decisioni impopolari come il ritorno di Cannavaro non gradito alla tifoseria, o il dar ancora fiducia al bistrattato Zebina. La ciliegina sulla torta è il rinnovo di Del Piero, l’uomo, il giocatore, la bandiera dei bianconeri si lega ancor piu forte a quella maglia che ha tatuata sulla pelle, Alex e la dirigenza hanno trovato l’accordo per un biennale che traghetterà il capitano bianconero dall’altro lato della barricata in cabina di regia con la dirigenza. La professionalità e lo stile si vede anche nel modo di trattare la vicenda Ranieri, l’ex allenatore bianconero esonerato a due giornate dal termine ma ancora sotto contratto poteva diventar un caso spinoso con il rischio di dover ricorrere al tribunale per derimere la controversia, ma nelle ultime ore la dirigenza sembra aver trovato l’accordo per liquidare Ranieri ed evitare cadute di stile. I tifosi sono ancora scettici, sopratutto chi si sente ancora legato alla Triade, ma i presupposti ci sono tutti affinche si ricredano.

  • Nedved: niente Inter, si ritira

    Nedved: niente Inter, si ritira

    Pavel Nedved Era impensabile vedere una bandiera juventina come Pavel Nedved con addosso la maglia nerazzurra dell’Inter e dopo tante voci che volevano l’ex Pallone d’Oro alla corte di Josè Mourinho è arrivata la conferma del suo addio al calcio giocato.
    Secondo “Tuttomercatoweb” Nedved avrebbe confidato ad un suo amico il desiderio di dire basta e di concludere quindi la sua favolosa avventura calcistica, con buona pace del suo procurtore Mino Raiola, che voleva a tutti i costi mandarlo all’Inter.
    Sulla questione è intervenuto anche il presidente della Juventus Giovanni Cobolli Gigli che vorrebbe Nedved nello staff tecnico bianconero: “Nedved sa che le porte della Juventus sono sempre aperte e che Ferrara lo aspetta“.

  • Juventus sempre piu carioca. Cobolli Gigli regala Felipe Melo alla presentazione delle nuove maglie

    Juventus sempre piu carioca. Cobolli Gigli regala Felipe Melo alla presentazione delle nuove maglie

    Felipe MeloI tifosi della Vecchia Signora quest’anno non possono che esser soddisfatti degli sforzi fatti dalla società per colmare le lacune tecniche della squadra e lanciare la sfida all’Inter ad armi pari per il prossimo campionato. Dopo aver messo ai piedi di Diego la fantasia che mancava in squadra dalla lontana partenza di Zidane è riuscita a piazzare un altro colpo importante per la zona nevralgica del campo: dalla Fiorentina arriva con un grande sforzo economico Felipe Melo, ventiseienne di qualità e quantità che sgraverà dai compiti difensivi il talento di Diego e formerà con Sissoko una delle coppie centrali meglio assortite della seria A. E’ chiaro a questo punto che con l’avvento in panchina di Ciro Ferrara in casa Juve si è deciso di seguire un vero progetto tattico con colpi mirati e di spessore per tornare sul gradino piu alto in Italia ed in Europa. A completare l’organico c’è da definere la questione terzino sinistro, Molinaro sembra recuperabile miracolosamente per l’inizio del ritiro e la voglia di De Ceglie di continuare a stupire potrebbero far optare per un rinforzo nella corsia opposta visto che Ferrara non entusiasma Grygere e Zebina è ormai alle prese con tantissimi infortuni. Nei prossimi giorni sono previsti altri colpi di scena stando alle parole del Presidente Cobolli Gigli e dopo la faraonica campagna acquisti c’è da credergli.
    Oggi alle 17 verranno presentate le nuove divise da gioco per la stagione 2009/2010, c’è naturalmente grande curiosità di scoprire le maglie ufficiali di Del Piero e compagni e chi sa se durante la presentazione non spunti la nuova maglia di Felipe Melo con l’annuncio ufficiale, intanto gli altri brasiliani in squadra hanno scelto il nuovo numero: Diego ha scelto il 28, Amauri dovrebbe prender il numero di Pavel Nedved.

  • La Juve non prenderà Xabi Alonso. Parola di Cobolli Gigli. Sarà vero?

    La Juve non prenderà Xabi Alonso. Parola di Cobolli Gigli. Sarà vero?

    Solo ieri scrivevamo dell’interessamento della Juventus per Xabi Alonso, il centrocampista del Liverpool che doveva sbarcare a Torino già l’anno scorso. E’ notizia di alcune ore fa che il presidente bianconero Cobolli Gigli ha prontamente smentito l’arrivo dello spagnolo “Per il centrocampo ci sono tanti nomi ma non quello di Xabi Alonso” e Giovanni Cobolli Gigliconfermato la volontà di prendere Gaetano D’AgostinoLa trattativa si è raffreddata l’Udinese è una società seria con dirigenti preparati che sono abili negoziatori. Si tratta di trovare la soluzione tra quella che è la nostra valutazione e la valutazione che la società friulana dà al giocatore“.
    Ho appreso dalla stampa di un nostro interesse per il giocatore spagnolo – ha aggiunto Cobolli Gigli – è un ottimo giocatore ma credo che dire che ho letto dai giornali il suo nome sia sufficiente“.
    In fondo in fondo la Juve spera di poter acquistare Xabi Alonso ad una cifra ragionevole perchè Benitez l’ha sparata grossa: valuta il suo giocatore 35 milioni di euro e non è disposto a cederlo per meno di 30. Ecco perchè il dietrofront, giustificabile, della Juventus che offrirebbe “solo” 15 milioni in contanti con l’inserimento di Poulsen come contropartita tecnica.
    Ancora non è detta l’ultima parola e Cobolli Gigli sa che le sue dichiarazioni sono solo di natura strategica, ma attenzione perchè a lungo andare si rischia di perdere sia l’uno che l’altro obiettivo.