dal webLo scandalo scommesse è un macigno che pesa sui verdetti del campionato appena conclusosi e che coinvolge direttamente o indirettamente tutto il mondo del calcio. Ecco perchè per gli “addetti ai lavori” sono stufi delle chiacchiere e delle supposizioni e vogliono attendere le sentenze definitive per capire cosa sia realmente accaduto e perchè. Giorgio Chiellini dopo la partita con l’Irlanda di ieri sera è deciso nelle sue affermazioni: “Finora sulla serie A i fatti stanno a zero: da cittadino, dico che se e quando ci saranno dei riscontri mi aspetto pene dure, ma la verità al momento non è questa”. Questo il pensiero non solo del difensore bianconero ma anche di Montolivo e Matri che rassicurano, rispettivamente, sulla regolarità di Fiorentina – Roma e delle partite del Cagliari. Pertanto, la richiesta di Chiellini, portavoce dello spogliatorio azzurro è ben precisa: stop alle chiacchiere ed alle mintallerie, basta sparare nel mucchio ma concentrarsi sull’indagine per concluderla nel minor tempo possibile ed attribuire pene severe ed esemplari ai reali colpevoli. Concentrarsi sui fatti e non sulle chiacchiere, nella speranza che, però, “i fatti non ci siano”.
La Juventus non va oltre il pareggio per 2-2 all’olimpico di Torino contro un Napoli già in vacanza ed in piena festa per la qualificazione diretta in Champions League, con la compagine bianconera che per la seconda volta nella sua storia, calciopoli esclusa, non parteciperà a nessuna competizione europea nella prossima stagione.
Delneri alla sua ultima partita in bianconero schiera una Juve con la novità Luca Toni in attacco con Salihamidzic a destra e Chiellini a sinistra. Mazzarri deve fare a meno dello squalificato Cavani, già in Uruguay per la Coppa America e con Hamsik e Lavezzi in panchina.
E’ il Napoli a partire meglio ma la Juventus ha la prima grande occasione con Alex Del Piero che di destro sfiora il gol centrando la traversa complice una miracolosa deviazione di De Sanctis. Stesso risultato dalla parte opposta con Lucarelli che a botta sicura si vede mandare la palla sulla traversa da un Buffon stile Germania 2006. Oggi 22 maggio ed al 22’ proprio Maggio sblocca il risultato di testa su cross dalla destra, Juventus svagata e Napoli molto più concentrato che chiude il primo tempo in vantaggio.
Nella ripresa fa il suo esordio in serie A Filippo Boniperti, nipote del grande Giampiero e dopo 2’ pareggio Juve con Chiellini su azione da calcio d’angolo. Juve migliore nella ripresa e proprio Boniperti sfiora il gol all’esordio da predestinato facendosi anticipare da Victor Ruiz a tu per tu con De Sanctis. Mazzarri si arrabbia e fa entrare Lavezzi ed Hamsik con il Napoli che cambia volto e trova il nuovo vantaggio con Cristiano Lucarelli che da un senso alla sua stagione sfortunata con il Napoli incornando di testa alle spalle di Buffon. Esce Toni ed entra Matri e proprio l’ ex Cagliari firma il pareggia sfruttando un indecisione della difesa partenopea, la partita scivola via fino al 90’ con il pericolo finale per la Juventus rappresentato da Lavezzi che si vede negato il gol della vittoria da un Buffon sontuoso e forse definitivamente ritrovato.
La delusione per la sconfitta di Parma, ultima pagina nera in ordine cronologico di una stagione assolutamente da archiviare il più in fretta possibile, a caldo ha portato Giorgio Chiellini, leader della difesa e dello spogliatoio bianconero, ad uno sfogo di rabbia, puntando il dito contro l’approccio alla partita, molle e demotivato, “Non da squadra“.
Nelle sue parole di ieri, dunque, si poteva leggere la frustrazione e la delusione per l’annata disastrosa, che poteva essere inteso – con malizia – anche come potenziale sintomo di una disaffezione alla maglia bianconera, ed all’ambiente tutto.
Oggi, però, Giorgio Chiellini ha voluto precisare con una nota sul suo sito internet ufficiale il vero significato delle sue parole di ieri, correggendone il tiro e rimarcando il suo reale intento, che era assolutamente lontano dal voler criticare il gruppo bianconero e la sua unità, bensì era indirizzato a sottolineare i moltissimi problemi di natura tattica, e di movimenti difensivi errati, emersi nel corso dell’ultima partita e nel complesso della stagione: ” Se c’è una cosa certa è che il gruppo è sempre stato unito anche se poi i risultati non sono arrivati “.
Resta, comunque, la grande delusione per aver perso l’ultimo treno disponibile per l’accesso in Europa, per Giorgione come per tutto il gruppo, che deve ritrovare la forza di ripartire.
Beppe Marotta, direttore generale della Juventus ed il suo inseparabile braccio destro Fabio Paratici, sono stati avvistati oggi a pranzo con il presidente del Real Madrid Florentino Perez.
Il pranzo deve essere stato molto ricco considerato che tra i due club le trattative possono essere davvero tante. Florentino perez avrebbe chiesto delle informazioni sulla possibile cessione di Giorgio Chiellini da sempre pupillo e sogno di Jose Mourinho, mentre dall’ altra parte, Beppe Marotta ha cercato di capire fino a che punto il Real madrid sia intenzionato a privarsi dell’ attaccante francese Karim Benzema.
Oltre ai due giocatori sono circolati altri nomi tra le due dirigenze, infatti Mourinho sembra essere interessato anche al redivivo Amauri, mentre per quanto riguarda il club bianconero interessano Diarra e Higuain.
Quest’ incontro fa capire ai tifosi, come la dirigenza bianconera abbia finalmente capito che il mercato prossimo dovrà essere fatto soprattutto comprando giocatori di qualità e non c’e’ supermercato migliore di quello offerto da Florentino Perez ed il suo Real Madrid.
Finalmente Gigi Del Neri può ritrovare la sua creatura, il 4-4-2 cui è rimasto sempre fedele, ma che per esigenze dettate da infortuni continui ha dovuto abbandonare spesso nel corso della sfortunata stagione attuale. In particolare il 4-4-2, il più classico dei moduli, ha bisogno di interpreti che lo sappiano plasmare a dovere, che sappiano personalizzarlo: in casa bianconera chi meglio di Alex Del Piero può racchiudere in se queste caratteristiche, condite dal suo genio intramontabile?
Il capitano ritornerà da titolare, da protagonista, riprendendo per mano la sua squadra dopo uno stop dovuto ad un acciacco muscolare rimediato in allenamento. Era rientrato nella ripresa della gara contro la Fiorentina, apportando brio e creando le poche occasioni pericolose che la squadra ha realizzato nell’area Viola. Una presenza la sua, che dà morale a tutto l’ambiente, un punto di riferimento imprescindibile che rappresenta e rappresenterà ancora il fulcro dello spogliatoio, soprattutto con il rinnovo del contratto che sembra ora molto più vicino e che lo porterà a disputare nel nuovo stadio di proprietà della Juve almeno un’altra stagione.
Alex, così come tutto l’ambiente, non può essere soddisfatto della stagione effettuata, fatta di alti e bassi, (meno i primi dei secondi), di crisi nate e superate, e poi di nuovo rinate e risuperate, come su un’altalena incontrollabile. L’obiettivo del quarto posto, al di là dei proclami ufficiali di Del Neri, è ormai una chimera irragiungibile e, pertanto, conviene metter da parte le ambizioni impossibili per concentrarsi totalmente sul presente, che significa il “magro” traguardo della qualificazione in Europa League, mettendo la freccia e spostandosi sulla corsia di sorpasso per lasciarsi alle spalle la Roma, ora ad un punto di vantaggio in classifica.
Il 4-4-2, in particolare, consente ad Alex di giocare più vicino alla porta, e di dare man forte al compagno di reparto, il suo omonimo Alessandro Matri, un centravanti dalla vena realizzativa molto prolifica che potrebbe aumentare le sue realizzazioni se supportato sempre dalla fantasia e dalle pennellate di Pinturicchio.
In questo modo anche gli equilibri degli altri reparti sarebbero rispettati: la fascia di Krasic e la solidità di centrocampo di Felipe Melo, l’ordine di idee di Alberto Aquilani, la grinta ed i piedi buoni di Claudio Marchisio.
Contro il Catania sabato sera all’Olimpico, inoltre, il tecnico friulano potrebbe ritrovare in campo anche Giorgio Chiellini, fermo dall’infortunio riportato in Nazionale nel mese di Marzo, il quale ritornerebbe a guidare il reparto arretrato tante volte messo in discussione nel corso della stagione per l’eccessiva perforabilità mostrata.
Nel caso in cui Del Neri volesse adottare una condotta più prudente, il difensore azzurro potrebbe sedere in panchina ed entrare a gara in corso dando spazio dal primo minuto alla coppia di centrali “double B” Bonucci – Barzagli, con in porta Gigi Buffon e confermando sugli esterni Fabio Grosso e Marco Motta che, dopo un periodo di appannamento, ha ritrovato una serie di buone gare confermando il giudizio positivo che l’allenatore di Aquileia aveva espresso su di lui ad inizio stagione. Inoltre potrebbe tornare a disposizione anche Paolo De Ceglie, reduce da un infortunio che lo ha costretto a saltare gran parte della stagione.
Non c’è lo scudetto in palio, nè altri obiettivi di prestigio. Ma per le ultime cinque gare di campionato Gigi Del Neri avrà la consolazione di poter schierare in campo la squadra ideale, il meglio che l’organico bianconero può offrirgli dovendo paradossalmente affrontare anche problemi di graditissima abbondanza. Naturale che possa avere un po’ di rammarico per non aver potuto attingere nei momenti caldi della stagione a tutti i suoi uomini, naturale che potrebbe a fine stagione pagare dazio anche a causa di questo (che non è una colpa sua). Nella volata finale, però, i tifosi e la dirigenza potranno vedere in campo la vera Juve, fra rimpianti per ciò che poteva essere e non è stato, e correzioni necessarie da apportare in vista della prossima stagione.
Dopo Giorgio Chiellini, fermo quasi un mese a causa dell’ infortunio patito in nazionale anche Alex Del Piero dovrà fermarsi 15 giorni per un risentimento all’ adduttore della coscia sinistra, questo è il respondo della risonanza magnetica a cui si è sottoposto il capitano juventino questa mattina. Oltre alle due colonne, la Juventus dovrà rinunciare anche a Jorge Martinez e Traorè che insieme a De Ceglie si sono allenati a parte.
Le continua defezioni causano una vera e propia rivoluzione nello scacchiere di Gigi Delneri che sta pensando seriamente di abbandonare il tanto amato 4-4-2 per un inedito 4-3-3, schema provato con successo nella vittoria di Cagliari, una delle poche serate liete della Juve in questo campionato.
Quindi, nel posticipo di domenica sera, il nuovo bomber bianconero Alessandro Matri, potrebbe essere supportato da Pepe e Krasic con un centrocampo a tre, con Felipe Melo punto di riferimento centrale, Aquilani mezzo-destro e Marchisio mezzo-sinistro. In difesa Sorensen a destra, Barzagli-Bonucci coppia centrale ed il possibile rientro di Grosso sulla sinistra.
Nella bella vittoria dell‘Italia a Kiev c’è purtroppo una nota stonata. A pagar dazio e Giorgio Chiellini e la Juventus che domenica prossima non potrà schierare il giocatore nel difficile match contro la Roma.
Il difensore uscito dopo appena 17′ per una contrattura al retto femorale della coscia destra dalla prima diagnosi dovrà star fermo almeno dieci giorni. E’ una tegola per Del Neri costretto adesso a reinventarsi la difesa perdendo il suo uomo migliore.
Santon: 5 Sta diventando il gemello triste di quel ragazzo che aveva entusiasmato nei duelli contro Cristiano Ronaldo. Partita ordinata dietro ma non impressiona.
Lauro: 6,5 In un ruolo dove i giocatori bravi sono rari, il Cesena ha la fortuna di avere un giocatore più che affidabile. Corre e lotta sulla fascia di competenza.
Parolo: 7,5 Una prestazione da incorniciare per il centrocampista del Cesena che oltre a fare il suo lavoro di centrocampista si inventa attaccante e prima procura il rigore e poi sengna la rete del pareggio.
Giaccherini: 5 Stecca la partita forse anche per l’errore macroscopico che compie nel primo tempo.
JUVENTUS
Buffon: 7 Nonostante il fallo (da espulsione) compiuto in occasione del rigore, Buffon salva letteralmete la porta tirando fuori tutto il repertorio delle grandi parate.
Chiellini 4,5: Non sembra nemmeno lui quel ragazzone goffo e impreciso al centro della difesa. Partita da dimenticare al più presto
Del Piero: 7,5 Nel primo tempo sfodera giocate di gran classe ed è determinante nell’azione del primo gol. Applausi al momento della sostituzione
Matri : 8 Segna due gol bellissimi e da tutto per la squadra. Nel secondo tempo si batte come un leone fino al momento del cambio