Una campionessa sublime che riempie gli occhi di piacere per la classe e la forza con cui sta in bicicletta, l’olandese Marianne Vos è la nuova campionessa del Mondo grazie alla stupenda vittoria in solitudine davanti al pubblico amico di Valkenburg.
Bellissima medaglia di bronzo per la giovane ventenne Elisa Longo Borghini che conferma un italiana sul podio iridato con il sesto posto finale di Rossella Ratto e dopo i due ori consecutivi di Giorgia Bronzini nelle passate edizioni. Secondo bronzo per l’Italia in Olanda dopo il terzo posto nella gara junior donne della bolzanina Anna Maria Zita Stricker.
Era la favorita numero uno sul circuito di casa Marianne Vos e l’olandese, per una volta, riesce a mantenere il pronostico della vigilia che la vede sempre come favorita numero uno dato che è la ciclista più forte del Mondo ed una delle più forti di tutti i tempi. L’attacca decisivo dell’olandese arriva a tre giri dal traguardo, la fuoriclasse orange stacca le avversarie nettamente sulla salita del Cauberg coronando un 2012 fantastico con la vittoria del Giro d’Italia e della medaglia d’oro ai giochi olimpici di Londra. Secondo titolo mondiale per l’olandese dopo quello conquistato a Salisburgo nel 2006 a soli 19 anni ed i cinque secondi posti consecutivi dal 2007 al 2011.
Grande prova della giovane ventenne Elisa Longo Borghini che conquista il posto più basso del podio e, con qualche malizia in più nella condotta di gara, poteva ambire anche all’argento dato che l’australiana Neylan ha sfruttato il suo lavoro per quasi tutti i km finali nel tentativo di riprendere una irraggiungibile Vos.
Domani sarà la volta degli uomini con il belga Philippe Gilbert e lo slovacco Peter Sagan favoriti principali per la maglia iridata con i nostri Moreno Moser e Vincenzo Nibali a tentare l’acuto per la nazionale guidata dal C.T. Paolo Bettini.
L’olandese Marianne Vos è la nuova campionessa olimpica della prova su strada di ciclismo coronando una prestazione da assoluta dominatrice. Argento per la britannica Elizabeth Armitstead con la russa Olga Zabelinskaya di bronzo.
Molta delusione in casa Italia con la nostra Giorgia Bronzini che si piazza al quinto posto con tanto rammarico per un occasione da medaglia letteralmente buttata al vento.
Come nella gara di ieri c’e’ la favorita numero uno per l’oro ed è la nostra Bronzini che viene da due titoli mondiali nella prova su strada consecutivi vinti allo sprint. Il gruppo di partecipanti alla prova è molto ristretto e la gara risulta molto facile da controllare per le nazioni interessate allo sprint. I conti però devono essere fatti con la ciclista più forte del mondo, l’olandese Marianne Vosa cui manca solamente il titolo olimpico su strada fra la sua fantastica bacheca di trionfi.
La gara si anima a 41 km dalla fine, c’e’ molta pioggia e la confusione creata dal maltempo non consente si all’Italia che alla Germania di prevedere che l’allungo di Olga Zabelinskaya insieme alla Armitsted è di quelli buoni a differenza della Vos che fiuta subito il pericolo incollandosi alle due. Di lì a poco si capisce che la corsa per le medaglie per il gruppo è terminata, sia l’Italia che la Germania non riescono a chiudere il buco che diventa sempre più largo sotto la spinta portentosa dell’olandese che trascina le altre due sino al traguardo. L’americana è una sprinter pura ma non può nulla contro la superiorità netta mostrata dalla Vos che, dopo l’oro a Pechino nella corsa a punti, vince anche quello su strada consacrandosi come la ciclista donna più forte di tutti i tempi.
Dopo il nono posto di ieri di Luca Paolini, arriva il quinto della campionessa del MondoGiorgia Bronzini che era sicuramente la velocista più forte del gruppo ma che non ha avuto il supporto giusto dalla squadra per potersi lottare la medaglia d’oro.
Dopo una prima giornata olimpica storica per lo sport azzurro con il “triplete” bellissimo nel fioretto femminile, l’oro nella gara a squadre di tiro con l’arco uomini e l’argento di Luca Tesconi nella pistola 10m, grandi speranze di podio anche oggi.
Le speranze di medaglie sono da individuare nella Pellegrini e Scozzoli nel nuoto, in Giorgia Bronzini nella ciclismo su strada e nella coppia di sincro da tre metri tuffi femminile Cagnotto – Dallapè.
Dopo l’eliminazione dalla finale della 4X100 femminile Federica Pellegrini scenderà in acqua per cercare di raggiungere una medaglia nei 400 stile libero ed entrare nella leggenda del nuoto mondiale con la terza medaglia su tre edizioni olimpiche. Speranze di finale, e forse di qualcosa di più, anche per la 4X100 stile libero uomini con Pippo Magnini e Luca Dotto su tutti mentre con il secondo tempo d’entrata in finale, Scozzoli cercherà il podio nei 100 rana. Cagnotto – Dallapè cercheranno di ripetere la bella impresa d’argento di Roma 2009 nei tuffi e Giorgia Bronzini nel ciclismo tenterà di conquistare l’oro olimpico dopo i due ori iridati consecutivi.
Nella canoa ci sarà l’esordio di Daniele Molmenti, altra speranza di medaglia azzurra come da podio sono anche le coppie di beach volley. Nel canottaggio entreranno in gara l’unica seria possibilità di podio per l’Italia con il duo pesi leggeri Luini – Ruta e nella scherma dovremmo vedere in che condizioni si sarà presentato Aldo Montano nella sciabola individuale dopo il recupero record dello strappo alla coscia.
Ecco tutte le gare di Londra 2012 che vedranno protagonisti gli atleti italiani nella giornata di domenica 29 luglio. Ricordiamo che l’orario indicato è quello londinese che è un ora indietro rispetto a quello italiano.
BEACH VOLLEY
9.00 Gruppo F /D: Cicolari/Menegatti c. Ukolova-Khomyakova (Rus)
23.00 Gruppo A /U : Nicolai/Lupo c. Heuscher/Bellaguarda (Sui)
CANOA /KAYAK
13.30 Slalom C1 1^manche U /Stefano Cipressi
14.31 Kayak K1 1^ manche U /Daniele Molmenti
15.47 Slalom C1 2^ manche U /Stefano Cipressi
16.48 Kayak K1 2^ manche U /Daniele Molmenti
CANOTTAGGIO
9.40 Quattro PL ripescaggi (Daniele Danesin, Andrea Caianello, Marcello Miani, Martino Goretti)
A quattro giorni dalla cerimonia d’apertura dei giochi olimpici londinesi, la rivista americana Sports Illustrated ha stilato la previsione delle medaglie in tutte le gare olimpiche assegnando alla spedizione azzurra, la bellezza di 31 medaglie.
Non tutto e oro quello che luccica e non sempre le previsioni della rivista americana risultano poi essere corrispondenti alla realtà anche se a Pechino, nel 2008, la previsione per quanto riguarda i colori azzurri per il totale delle medaglie è stata sbagliata solamente di una.
A colpire nell’analisi americana, anche se chi vi scrive è concorde, è la mancanza del titolo olimpico a Federica Pellegrini in quanto la nuotatrice veronese viene pronosticata di bronzo solamente nei 200 m stile libero mentre risulta essere addirittura fuori dal podio nei 400m. Colpiscono i due ori assegnati al fuoriclasse azzurro del tiro Niccolò Campriari sia nella carabina dai 10m che in quella da 3m mentre, secondo chi vi scrive, viene assolutamente sottovalutata la boxe azzurra a cui vengono pronosticati solamente tre bronzi con Picardi, Valentino e Cammarelle con Russo addirittura fuori dal podio.
Ecco la previsione completa per l’Italia ai giochi di Londra 2012: Le 8 medaglie d’Oro dovrebbero arrivare da Fabrizio Donato, Daniele Molmenti, Andrea Cassarà, le squadre di Fioretto maschile e femminile, Valentina Vezzali e un doppio Niccolò Campriani (Carabina 10m e Carabina 3 posizioni); 5 sono gli Argenti pronosticati grazie a Valerio Aspromonte, Elisa Di Francisca, Alessandra Sensini, l’assente Rodolfo Viganò e la staffetta 4×100 mista maschile di Nuoto; 18 bronzi: Picardi, Valentino, Cammarelle, Bronzini, Cagnotto nei 3m, Pizzo, Avola, Montano, Sciabola Maschile, Ginnastica Ritmica, De Nicolo, Fabbrizi, Paltrinieri, 4×200 stile libero, Pellegrini 200m stile libero, Grimaldi, Molfetta, Pallavolo Femminile.
Per quanto riguarda gli altri podi, risultano le conferme di Bolt nella velocità con i due ori sui 100 e 200m, Michael Phelps dovrebbe conseguire il record assoluto di medaglie olimpiche Ryan Lochte permettendo e la Cina dovrebbe fare come al solito man bassa di medaglie nei tuffi.
Cominciano alla grande i mondiali su pista ad Apeldoorn, in Olanda dove Giorgia bronzini ed Elia Viviani hanno conquistato rispettivamente la medaglia di bronzo nella corsa a punti e la medaglia d’ argento nello scratch.
Nella corsa a punti donne l’ azzurra partiva tra le favorite e quindi il podio era assolutamente da pronosticare ma la vittoria è della bielorussa Sharakova mentre l’argento è andato alla ceca Machakova. Molto più sorprendente la medaglia di Elia Viviani che nello scratch conquista la medaglia d’ argento con forse qualche rammarico, visto che l’ oro è andato al corridore di Hong Kong Kwok Ho Ting in netto calo nell’ ultimo giro ma che ha tenuto i denti stretti rintuzzando la rimonta dell’ azzurro, terzo, il francese Morgan Kneisky . L’ultimo titolo della giornata in palio, la velocità a squadre uomini, è andato alla favoritissima Francia che ha superato in una finale senza storia la Germania con la Gran Bretagna a completare il podio.
Dopo Tathiana Guderzo nel 2009 a Mendrisio, l’ Italia al femminile regala un’ altro sorriso con Giorgia Bronzini che conquista il suo primo titolo mondiale su strada dopo quello conquistato su pista nel 2009 nella corsa a punti.
Come era nelle previsioni, la gara si è risolta in volata ma considerate le caratteristiche del circuito, la corsa è stata molto dura. Grande prova di gruppo delle ragazze azzurre e specialmente delle due capitane, Noemi Cantele e tathiana Guderzo che resesi conto di non poter lottare per la vittoria, si sono messe completamente a disposizione della Bronzini che ne ha ripagato il sacrificio. Grandissimo lo spunto della Bronzini che regala una volata destinata a restare negli annali del ciclismo mondiale, la piacentina rimonta l’olandese Vos e la svedese Johannson, tagliando il traguardo a braccia alzate.
Commovente la dedica della Bronzini a fine gara, dedica la vittoria a Franco Ballerini e a Marina Romoli, la giovane collega che, a causa di un brutto incidente, è in rianimazione lottando per recuperare l’ uso degli arti inferiori.
Nella notte italiana appuntamento con gli uomini, con i nostri Pippo Pozzato e Giovanni Visconti in lotta per la vittoria finale.
Giorgia Bronzini ha visto svanire le speranze di medaglia a sette giri dal termine dello scrath, la prima delle due gare, insieme alla corsa a punti di cui è campionessa mondiale uscente, su cui nutriva propositi di medaglia. Il patatrac è stato causato dalla danese Julie Leth che nella sua caduta ha finito per coinvolgere, oltre alla nostra Giorgia, anche la russa Romanyuta vincitrice della Coppa del Mondo, l’australiana Goss e l’americana Evans; insomma, eliminando in un sol colpo le pretendenti alla vittoria finale. La vittoria è andata alla francese Jeuland che ha preceduto allo sprint la cubana Gonzalez, terza l’ australiana Goss.
Adesso l’ importante è recuperare dalle botte subite, infatti ieri l’ azzurra lamentava dolore al vasto mediale sinistro, a causa dell’ impatto subito con il manubrio della sua bici. Domenica è in programma la corsa a punti, di cui Giorgia è campionessa uscente e regina di Coppa del Mondo.
Qualche sorriso arriva dall’ inseguimento a squadre maschile dove, seppur lontano dalla lotta per le medaglie, il quartetto azzurro formato da Viviani, Coledan, De Marchi e Ciccone ha fatto segnare l’undicesimo tempo con 4’08″512, conquistando un piazzamento che non si vedeva da anni in un Mondiale. La vittoria è andata all’ Australia che in finale ha battuto la Gran Bretagna, bronzo per la Nuova Zelanda. Vittoria olandese nel km da fermo con Teo Mulder che conquista l’ oro lasciandosi alle spalle i due francesi D’ Almeida e Pervis; 22° il nostro rappresentante F. Ceci.
RISULTATI TERZA GIORNATA UOMINI Chilometro: 1. Mulder (Ola) 1’00″341; 2. D’Almeida (Fra) 1’00″804; 3. Pervis (Fra) 1’01″024; 22. F. CECI 1’04″101. Inseguimento a squadre 1. AUS (Bobridge, Dennis, Hepburn, C. Meyer) 3’55″654; 2. GBR 3’55″806; 3. N.ZEL 3’59″475 (3’58″616); 11. ITA (Ciccone, Viviani, Coledan, De Marchi) 4’08″512. DONNE Scratch: 1. Jeuland (Fra); 2. Y. Gonzalez (Cuba); 3. Goss (Aus); 22. BRONZINI. Qual. velocità: 1. Guo Shuang (Cina) 10″918.
Altra giornata senza acuti azzurri ai mondiali danesi di Ballerup. L’ attesa era tanta nella finale dello scrath, dove il nostro Elia Viviani non aveva fatto mistero di puntare addirittura al titolo, forte di una grande condizione. Ma il veronese ha chiuso al 15° posto, non ha saputo cogliere le occasioni presentategli durante la corsa, facendosi sorprendere dall’ attacco del beniamino di casa Alex Rasmussen e del giapponese Kazuhiro Mori conclusosi con il guadagno del giro. Subito dopo ci ha provato, riuscendoci, anche il colombiano Juan Arango e anche stavolta l’azzurro ha perso l’attimo per seguirlo. Con il podio ormai sfumato, Viviani ha tirato i remi in barca, pensando anche alle gare che lo attendono nei prossimi giorni, a cominciare dall’omnium di domenica.
Male anche gli altri azzurri, dai quali però non ci si aspettava nessuna medaglia. Marco Coledan ha chiuso 14° nell’inseguimento, migliorandosi sul piano cronometrico ma lontano dalle posizioni importanti. La vittoria è andata, per il secondo anno consecutivo, al diciannovenne americano Taylor Phinney. Anonima invece la prestazione di Francesco Ceci, fuori nei ripescaggi del Keirin. La vittoria è del campione olimpico, e dominatore della specialità, lo scozzese Chris Hoy. Lontano dalle prime anche le ragazze dell’inseguimento a squadre (Tagliaferro, Baccaille e l’iridata su strada Guderzo), che però, con 3’34″329, hanno limato quasi un secondo e mezzo al tempo dello scorso anno. Certo, siamo ancora lontani anni luce dal 3’21″748 con cui l’Australia ha vinto l’oro e.
Le uniche speranze azzurre sono quindi riposte su Giorgia Bronzini, La piacentina disputa lo scratch, che lo scorso anno la vide centrare un quarto posto ingiusto causa una contestata decisione della giuria che la privò di una medaglia. Nel frattempo, anche se la corsa a punti resta la sua specialità prediletta, la portacolori della Forestale è migliorata molto anche nello scratch, al punto che ha sfiorato la conquista della Coppa del Mondo della specialità.