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  • Italia dall’inferno al paradiso, Brasile ko al Tie Break

    Italia dall’inferno al paradiso, Brasile ko al Tie Break

    Si può dire che viene sfatato un tabù, infatti dopo ben 8 lunghissimi anni (World League 2003), la pallavolo Italia di Mauro Berruto batte i campioni olimpici brasiliani 3-2 in una partita non adatta ai deboli di cuore.

    Stupenda vittoria dei ragazzi azzurri che compiono un deciso passo in avanti verso la conquista della qualificazione a Londra 2012.

    La gioia di Mastrangelo ©Maurizio Lagana/Getty Images

    Il C.T. Berruto torna al sestetto riproposto nella sconfitta patita contro la Russia nel match inaugurale di questa World Cup: Fei e Mastrangelo al centro, Zaytsev-Savani schiacciatori, Travica-Lasko (palleggiatore e opposto) e Giovi libero. È Zayztev che piazza il primo allungo a favore degli azzurri con ben 3 ace consecutivi che indirizzano il primo set verso l’Italia nonostante i campi di Bernardidho in un muro verdeoro che sembra non funzionare. Sembra appunto, perché nel secondo set Giba e compagni si rimettono in sesto dal punto di vista difensivo non concedendo punti facili agli azzurri che subiscono anche numerosi ace che consentono al Brasile di riportare la situazione in parità.

    Il Brasile, galvanizzato dalla conquista del secondo parziale, mette sotto l’Italia anche nel terzo set. Travica non riesce a distribuire il gioco con la consueta maestria anche a causa dei servizi verdeoro che non consentono quasi mai una ricezione pulita a Giovi. Fei cerca di sistemare le cose con un paio di muri che però non impediscono ai verdeoro di aggiudicarsi anche la terza frazione. Di solito in partite come queste, la vittoria del terzo set indirizza in maniera decisiva il match ma fortunatamente non è questo il caso con Berruto che riesce a spronare nella maniera giusta i ragazzi azzurri che partono alla grande ma si fanno subito recuperare dai brasiliani. Il quarto set è un continuo ribaltamento di risultato con l’Italia che riesce a piazzare la zampata decisiva con Savani portandosi sul 2 pari.

    Il Tie break è emozionantissimo, prima Italia si porta avanti con Zaytzev poi viene raggiunta grazie soprattutto ad un Sidao strepitoso, vengono annullati ben 5 match point al Brasile che si arrende in maniera definitiva grazie ad un muro sontuoso di Lasko su Giba e ad un ace di Travica che chiude il match sul 22-20 Italia.

    Italia – Brasile 3-2 (25-16, 20-25, 18-25, 25-21, 22-20)

  • Pallavolo, Mondiali Italia 2010: Formula sbagliata, si scende in campo per perdere.

    Pallavolo, Mondiali Italia 2010: Formula sbagliata, si scende in campo per perdere.

    I mondiali di scena in questo periodo nel bel paese saranno ricordati oltre che per l’ ottima organizzazione ed accoglienza fornita a tutti i tifosi e dalla presenza massiccia di spettatori in tutti i palazzetti d’ Italia, anche per l’ assurda formula che regola la competizione iridata.

    Lasciando perdere le dichiarazioni iniziali che la formula in questione avvantaggerebbe la nazione ospitante, in questo caso l’ Italia, che possono  e devono lasciare spazio alle discussioni del caso, che possono essere concordi o meno, una considerazione non lascia margine di dibattito e cioè che per la prima volta, nazioni importanti a livello mondiale come la Russia ed il Brasile, sono scese in campo nella seconda fase appositamente per perdere i loro incontri ed evitare accoppiamenti “pericolosi” nella fase successiva.

    Incredibile quello che è successo ad Ancona sabato, dove il Brasile, la nazione guida in questo momento dell’ intero movimento, è sceso in campo appositamente per perdere, schierando le riserve e senza presentare nel sestetto il palleggiatore titolare schierando, incredibilmente al suo posto, l’ opposto di riserva.

    Indegno e protesta in Brasile con la stella, Giba che ha ammesso che, “con certezza questa è una macchia nella mia carriera, ma il vero Mondiale comincia domani.  Protesta anche del pubblico presente e pagante ad Ancona sabato, che ha manifestato il proprio disappunto girando le spalle ai giocatori durante la partita e gridando ininterrottamente “buffoni” per tutto il match.

    Sicuramente quanto successo deve far riflettere, l’ intera federazione mondiale della pallavolo in quanto risulta essere impossibile  ed assurdo che nella manifestazione più importante dell’ intero movimento si scenda in campo per subire volontariamente una sconfitta andando contro qualsiasi spirito sportivo e di competizione.