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  • Giudice sportivo: stangata per Quagliarella, si salva Camoranesi

    Mano pesante del giudice sportivo Tosel nei confronti di Quagliarella. L’attaccante partenopeo reo di aver insultato l’arbitro in seguito alla seconda ammonizione è stato punito con tre turni di squalifica e adesso per il Napoli si fa davvero dura tentare la risalita.

    Se la cava invece Camoranesi, la gomitata rifilata a Conti è brutta e pericolosa ma era sotto la visione dell’arbitro e quindi è inapplicabile la prova tv.

    Un turno di squalifica per Cannavaro e Aronica (Napoli), Mascara (Catania), Ariatti (Chievo), Bellucci e Mozart (Livorno), Biabiany e Valiani (Parma), Canini e Conti (Cagliari), Chivu (Inter), Criscito (Genoa), Gastaldello (Sampdoria), Pellegrino (Atalanta), Pirlo (Milan), Pratali (Siena). Tre turni di stop sono stati comminati al preparatore atletico del Napoli Giuseppe Pondrelli, ammonizione con diffida e ammenda di 5.000 euro, invece, per il tecnico Mazzarri. Tra le società ammende a Napoli (15.000 euro), Genoa, Livorno, Sampdoria (10.000 euro), Fiorentina (2.500 euro) e Milan (1.500 euro).

  • Serie A: le decisioni del giudice sportivo. Graziato Mourinho, due giornate a Zarate

    Questa volte il giudice sportivo Tosel usa il buon senso e non punisce ulteriormente il tecnico portoghese dell’Inter Jose Mourinho per aver usato la saletta vip di San Siro per delle indicazioni alla squadra. Costano invece due turni di squalifica e diecimila euro di ammenda a Mauro Zarate i plateali, pesanti insulti rivolti all’arbitro dopo essersi visto mostrare il cartellino rosso.

    Un turno di stop a Bianco (Atalanta), Canini (Cagliari), Jimenez (Parma), Paolo Cannavaro (Napoli), Frey (Chievo), Lazzari (Cagliari), Pepe (Udinese), Raimondi (Livorno), Samuel (Inter) e Zebina (Juventus). Edy Reja, allenatore della Lazio, ha rimediato un’ammonizione con diffida e un’ammenda di 8.000 euro dopo l’espulsione nella gara contro la Samp. Tra i club, ammende per Milan (7.000 euro) e Inter (5.000 euro).

  • Stangata a Mourinho: 3 giornate per le “manette”. Squalificati anche 4 giocatori dell’Inter

    E’ arrivata puntuale la decisione del giudice sportivo Giampaolo Tosel di squalificare l’allenatore dell’Inter Josè Mourinho per il gesto delle manette rivolto alle telecamere e i comportamenti tenuti nel corso della gara Inter – Sampdoria.
    La punizione prevede 3 giornate di squalifica e un’ammenda di 40 mila euro “per avere ontestato ripetutamente l’operato arbitrale con atteggiamenti plateali, in particolare mimando, al 35° del primo tempo ed al 10° del secondo tempo, “le manette”, con i polsi incrociati e le braccia rivolte verso il pubblico e verso le telecamere presenti ai bordi del campo; per avere inoltre, nell’intervallo, nel sottopassaggio che adduce agli spogliatoi, rivolto all’Arbitro ed agli Assistenti espressioni ingiuriose; per avere, infine, nel corso della gara, contestato ripetutamente la presenza dei collaboratori della Procura federale, collocatisi nei pressi delle panchine di entrambe le squadre; infrazioni rilevate dai collaboratori della Procura federale; con recidiva specifica reiterata“.

    Ma il giudice sportivo non ha colpito solo Mourinho ma anche l’Inter, squalificando per 2 giornate Cambiasso, per aver cercato di colpire con un pugno un avversario nel parapiglia degli spogliatoi durante l’intervallo della gara, e Muntari, per aver espresso frasi ingiuriose agli ufficiali di gara mentre per una giornata Samuel e Cordoba per essere stati espulsi durante il match.
    E non finisce qui perchè alla società nerazzurra è stata inflitta una multa di 30 mila euro per il comportamento dei tifosi sugli spalti a cui si aggiunge l’inibizione fino all’8 marzo del dirigente Oriali per avere contestato ripetutamente la presenza dei collaboratori della Procura federale posizionatisi in prossimità delle due panchine.

  • Mourinho a rischio squalifica per il gesto delle manette

    Dopo averla passata liscia per le dichiarazioni post derby in cui accusava un disegno complottistico ai danni della sua Inter, ora Mourinho rischia seriamente di essere squalificato dal giudice sportivo per quanto accaduto durante la partita di sabato sera contro la Sampdoria.

    Il procuratore della Figc Stefano Palazzi, ha trasmesso al giudice sportivo Giampaolo Tosel tutti gli atti inerenti al comportamento tenuto in campo e fuori del tecnico nerazzurro; in particolar modo il gesto delle manette (il diretto interessato ancora deve spiegarne il senso) e la presunta rissa nel tunnel degli spogliatoi nell’intervallo del match che lo avrebbe visto protagonista. Probabile che alla luce dei fatti Tosel squalifichi Mourinho per qualche giornata e non si limiti solo ad un’ammenda pecuniaria (allora di 18 mila euro) per le dichiarazioni rilasciate dopo Inter – Milan, in quella occasione riservata anche all’ad Paolillo e alla società nerazzurra per responsabilità oggettiva.

  • Juve: Tosel chiude la curva. Ancora cori razzisti contro Balotelli

    La Juve giocherà senza tifosi in Curva Scirea contro la Roma per i cori razzisti nei confronti di Mario Balotelli nella partita di ieri di ottavi di Coppa Italia contro il Napoli. Continua dunque il rapporto conflittuale tra il giovane talento nerazzurro e la curva bianconera che tanto ha fatto discutere durante i mesi scorsi nella relazione del giudice sportivo Tosel si fa riferimento anche al fitto lancio di petardi che ha disturbato il corso della partita. Di seguito il referto del giudice sportivo:

    Dopo aver letto “la relazione del collaboratore della Procura federale” e “considerato che, al rientro delle squadre negli spogliatoi per l’intervallo, sostenitori della Juventus, collocati nel settore denominato “Curva-Sud”, indirizzavano ad un calciatore tesserato per altra società (l’interista Mario Balotelli, ndr) un coro costituente espressione di discriminazione razziale; preso atto della specifica e reiterata recidivita’ in relazione ai provvedimenti sanzionatori di cui al C.U. n. 261 del 20 aprile 2009 e del C.U. n. 167 del 12 gennaio 2010; valutata, ai fini della quantificazione dell’entità della sanzione, la non reiterazione nel corso della gara del comportamento discriminatorio, la sua riferibilità esclusiva a uno specifico settore dello stadio e la concreta cooperazione offerta dalla Societa’ alle forze dell’ordine a fini preventivi e dissuasivi”