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  • E’ l’Inter l’anti Juve, i nerazzurri superano la Samp

    E’ l’Inter l’anti Juve, i nerazzurri superano la Samp

    E ora sotto con la Juve. L’Inter batte in rimonta la Sampdoria per 3-2 e si proietta al big match di sabato prossimo, a Torino, contro i campioni d’Italia. Uno scontro diretto per il vertice della classifica. Cosa impensabile fino a qualche settimana fa. Ma prima, aveva detto Andrea Stramaccioni, bisogna pensare alla Sampdoria. Perché il tecnico nerazzurro sa che le partite contro i blucerchiati non sono mai semplici. O banali. E infatti, a San Siro, a passare per primi sono proprio i liguri con Munari abile a sfruttare un mezzo pasticcio di Ranocchia. È il 20’ e i padroni di casa vanno sotto alla prima incursione degli uomini di Ciro Ferrara. Partita tutta in salita? Di questi tempi no. Perché con l’entusiasmo che viaggia a mille gli uomini di Stramaccioni le partite le capovolgono, e le vincono. Ma bisogna aspettare la ripresa. Al 7’ palla in profondità per Milito, che la protegge facendosi mettere giù da Costa. Rigore e rosso. Il Principe trasforma centrando il palo interno: pareggio meritato.

    Marchio di fabbrica – Per trovare il vantaggio l’Inter sfodera l’arma in più di questo inizio campionato. Quel contropiede che sembra ormai diventato un vero e proprio marchio di fabbrica. Al 23’, con la Samp sbilanciata, i nerazzurri partono in velocità prima con Nagatomo, poi con Cassano che apre per Palacio, bravo poi a piazzare la palla nell’angolino più lontano. Rimonta completata e blucerchiati nel marasma. Al 37’ Guarin chiude di fatto il match (contestata la posizione di partenza di Nagatomo), scacciando qualche sasso dallo scarpino dopo un periodo tribolato. In pieno recupero la rete di Eder è materiale buono solo per le statistiche.

    Inter
    Esultanza nerazzurra in Inter-Sampdoria © ALBERTO LINGRIA/AFP/Getty Images

    Tridente “maravilla” – Con quei tre lì davanti c’è sempre da aspettarsi che accada qualcosa. Perché avranno mille difetti, ma segnano a raffica.  E la squadra li cerca, li sostiene, lavora per loro palloni in serie. Per la sfida con la Samp Stramaccioni si affida al 4-3-3, con Cassano e Palacio a scambiarsi spesso le fasce e Milito unico riferimento in avanti In difesa manca Juan Jesus , quindi spazio al tendem RanocchiaSamuel. I liguri giocano con due esterni d’attacco molto larghi – Estigarribia e Soriano – ma il 4-5-1 messo in campo da Ciro Ferrara la dice lunga sull’approccio alla partita. Alla fine, mettici anche la sfortuna, la Sampdoria esce da San Siro con la quinta sconfitta consecutiva in questa stagione. Certo non era quella contro i nerazzurri la sfida da vincere a tutti i costi, ma qualcosa di meglio era lecito attendersi. Per gli uomini di Stramaccioni situazione completamente rovesciata. Ottava vittoria consecutiva e secondo posto in classifica (complice la sconfitta del Napoli con l’Atalanta). Insomma, il tecnico dei milanesi voleva la vittoria contro i blucerchiati per arrivare a Torino da “grande”. È stato accontentato. Ora sotto con la Juve.

    INTER-SAMPDORIA 3-2

    INTER (4-3-3) Handanovic; Zanetti, Ranocchia (dal 39′ s.t. Silvestre), Samuel, Pereira (dal 18′ s.t. Nagatomo); Mudingayi (dal 1′ s.t. Cambiasso), Gargano, Guarin; Palacio, Milito, Cassano. (Castellazzi, Belec, Silvestre, Alvarez, Duncan, Bianchetti, Livaja). All.: Stramaccioni.

    SAMPDORIA (4-3-3) Romero; Berardi (dall’8′ s.t. De Silvestri), Gastaldello, Rossini, Costa; Munari, Tissone, Poli (dal 14′ s.t. Renan; dal 33′ s.t. Maxi Lopez); Estigarribia, Eder, Soriano. (Berni, Castellini, Mustafi, Poulsen, Juan Antonio, Savic, Falcone, Icardi). All.: Ferrara.

    ARBITRO Doveri di Roma.

    MARCATORI Munari (S) al 20′ p.t.; Milito su rigore al 7′ s.t., Palacio al 23′ s.t., Guarin al 37′ s.t.; Eder (S) al 49′ s.t.

    LE PAGELLE

    Rossini 6,5: gli attaccanti dell’Inter lo mettono a dura prova. Lui risponde con reattività risolvendo un paio di situazione molto complicate.

    Costa 5: Fino all’azione del rigore aveva giocato una buona partita. Poi il fattaccio e il cartellino rosso. Questi regali all’Inter non li puoi fare.

    Tissone 6,5: Si sbatte come un dannato per lavorare palloni per le punte. Ma spesso predica nel deserto. Sua la punizione che propizia il gol del vantaggio.

    Munari 7: Segna la rete che spezza gli equilibri, poi fa legna a centrocampo per tutta la durata del match.

    Ranocchia 5,5: Non il difensore degli ultimi periodi. Indeciso sull’azione del vantaggio blucerchiato. In compenso evita il giallo che gli avrebbe impedito di essere disponibile per la trasferta di Torino.

    Guarin 7: Alla fine si scrolla di dosso tutte le polemiche degli ultimi tempi. Sta crescendo, e si vede. Contro la Samp la sua manovra è stata incisiva, mai banane. Segna il gol che, di fatto, regala i tre punti ai suoi.

    Cassano 6,5: Monta e smonta calcio giocato con disarmante disinvolta. Non sempre cinico, ha comunque il merito di sfornare gli assist decisivi.

    Milito 7: Stramaccioni lo aveva detto: Milito è la mia punta. E il Principe certe cose non le dimentica. Grande stato di forma e movimenti micidiali per la difesa doriana.

    VIDEO HIGHLIGHTS INTER-SAMPDORIA

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  • Dessena affonda la Samp, Ferrara traballa

    Dessena affonda la Samp, Ferrara traballa

    Nella partita Sampdoria-Cagliari, valida per la nona giornata di campionato, i blucerchiati si sono arresi ai sardi con il risultato di 0-1 finale: il buon avvio di stagione sembra quindi aver fatto male ai ragazzi di Ciro Ferrara che ora si ritrovano a non vincere da sei partite ed inoltre ad aver subito la quarta sconfitta di fila. Un bilancio non di certo positivo che potrebbe mettere nei guai l’ex ct della Nazionale Under21: nella partita di ieri infatti i locali hanno dimostrato di non essere concentrati e determinati a conquistare i punti in palio, concedendo troppe ripartenze ai ragazzi di Pulga-Lopez.

    Nonostante un primo tempo abbastanza noioso, dove le squadre preferiscono studiarsi ed aspettare la mossa dell’avversaria per poi colpire in contropiede, a farla da padrona è comunque il Cagliari che, a differenza della Sampdoria, coglie ogni buona opportunità per andare al tiro e per mettere in difficoltà la difesa blucerchiata.

    UC Sampdoria v Cagliari Calcio - Serie A
    Daniele Dessena © Valerio Pennicino/Getty Images

    È proprio nella ripresa, e precisamente al 1′ di gioco, che la partita cambia il proprio volto: Dessena colpisce ottimamente di testa grazie su cross di Thiago Ribeiro e supera Berni insaccando la rete vincente. Da qui al triplice fischio la Sampdoria cerca di reagire ma non riesce mai a colpire nel profondo complice anche l’ottima difesa del Cagliari che capisce di aver in pugno i tre punti. L’unico brivido del match è il goal al 68′ di Munari che viene però annullato dalla bandierina alzata del guardalinee: questa sembra essere la mazzata che spegne definitivamente la Sampdoria, regalando così la terza vittoria consecutiva al Cagliari che pare essere in gran forma dopo l’arrivo del duo tecnico Pulga-Lopez.

    IL TABELLINO E LE PAGELLE:

    Sampdoria-Cagliari 0-1 (p.t. 0-0)
    Sampdoria (4-3-3): Berni 5.5; De Silvestri 5.5, Gastaldello 5, Rossini 5, Berardi 5.5 (44′ st Juan Antonio); Soriano 5.5, Tissone 5.5 (33′ st Icardi), Poli 6 (14′ st Munari 6); Estigarribia 5, Lopez 5.5, Eder 6.5. A disposizione: Falcone, Renan, Mustafi, Poulsen, Savic. All.: Ferrara
    Cagliari (4-3-1-2): Agazzi 6.5; Pisano 6.5, Ariaudo 6.5, Astori 6.5, Avelar 6; Ekdal 5.5, Conti 6, Dessena 7; Nainggolan 6 (44′ st Eriksson); Nenè, Thiago Ribeiro 6 (14′ st Ibarbo 5.5). A disposizione: Anedda, Larrivey, Rossettini, Perico, Sau). All.: Pulga-Lopez

    Marcatore: Dessena 2′ st

    Ammoniti: Astori, Thiago Ribeiro, De Silvestri, Conti, Munari, Nenè, Avelar, Nainggolan

    IL VIDEO DEGLI HIGHLITGHS DI SAMPDORIA-CAGLIARI

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  • Roma non basta Totti, Stekelenburg regala il pari alla Samp

    Roma non basta Totti, Stekelenburg regala il pari alla Samp

    Dopo che il Milan ha sfatato il tabù San Siro con la vittoria sul Cagliari restano solamente altre due big che nel proprio impianto non hanno ancora vinto una gara. Sono l’Inter a la Roma. I giallorossi di Zeman infatti sprecano una ghiottissima chance per rompere questa maledizione pareggiando in casa per 1-1 contro la Sampdoria dopo aver giocato un tempo intero in superiorità numerica. Non basta infatti il gol numero 216 in Serie A per Totti, che raggiunge così Altafini e Meazza in questa speciale graduatoria. E sì perché nella ripresa Stekelenburg combina la frittatona permettendo ai liguri di pareggiare con Munari.

    E per poco la formazione ospite non trova il colpaccio con Icardi. Nonostante lo stop di un turno dovuto ai noti fatti di Cagliari dunque la squadra giallorossa non sfrutta la freschezza rispetto all’avversario. Gli undici iniziali che presentano grosse defezioni in attacco: Osvaldo da una parte e Maxi Lopez dall’altra. Nella Roma fuori inizialmente anche De Rossi. Al suo posto Tachtsidis. Il primo tempo è un monologo capitolino. La formazione di Zeman si schiera stabilmente nella metà campo avversaria cercando in ogni modo di aggirare la difesa doriana. E anche quando ci riesce trova un super Romero che prima blocca due volte Destro, in uscita bassa e su tiro da distanza ravvicinata, e poi si ripete con Lamela.

    Poco dopo la mezz’ora però la Roma passa con un gol fortunoso nato a seguito di una mischia in area: doppia conclusione di Destro e subito dopo tiro sbagliato di Florenzi che si trasforma in assist per Totti il quale deposita in rete senza problemi. La Sampdoria è tutta in qualche contropiede di Eder e le cose per Ferrara si complicano quando perde anche l’infortunato Pozzi. Al suo posto Krsticic. Ad inizio ripresa la Sampdoria non ha nemmeno il tempo di riassettarsi che resta in dieci uomini: Maresca si becca il secondo giallo per un fallo su Lamela e obbliga i suoi, già sotto di un gol, a giocare la ripresa in dieci. Tutto facile sulla Roma. Ma solo sulla carta.

    L’esultanza della Sampdoria © GABRIEL BOUYS/Getty Images

    Poiché la Sampdoria anziché accusare il colpo va alla ricerca del pari. Che trova al 17’ quando su un tiro cross senza pretese Stekelenburg si fa sfuggire la palla dalle mani e per Munari è un gioco da ragazzi insaccare. E per poco non arriva la beffa per la formazione di Zeman quando Icardi si invola verso la porta avversaria ma Castan lo ferma poco prima della conclusione a rete. E’ di Lamela l’ultimo tentativo ma il risultato non cambia. Per la Sampdoria continua l’imbattibilità in questo campionato.

    LE PAGELLE DI ROMA-SAMPDORIA:
    Stekelenburg 4,5: Il suo errore è pesantissimo. Si perché permette alla Sampdoria di pareggiare, e per poco di vincere, sia perché fa crollare il morale della squadra.
    Castan 6,5: Non avesse fermato Icardi staremmo a parlare di disfatta giallorossa. Provvidenziale in quell’episodio.
    Totti 7 : Raggiunge lo storico traguardo di 216 reti anche se lui sperava di festeggiarlo con un successo. Un vero peccato.
    Romero 7: Provvidenziale in più circostanze dimostra di avere tutte le carte in regola per giocare in Serie A.
    Maresca 4,5: La sua ingenuità lascia la Samp in dieci. Che sia un bene o un male però, visto il risultato finale, non si sa.
    Eder 7: Con la sua rapidità la Sampdoria riesce ad allungarsi e rifiatare. Quando si tratta di partire in contropiede lui è lì, sempre pronto.

    IL TABELLINO DI ROMA-SAMPDORIA:
    ROMA (4-3-3): Stekelenburg 4,5; Taddei 6, Burdisso 6, Castan 6,5, Balzaretti 6; Marquinho 5, Tachtsidis 5,5 (18′ st De Rossi 5,5), Florenzi 6,5; Lamela 6, Destro 5, Totti 7. In panchina: Goicoechea, Svedkauskas, Marquinhos, Romagnoli, Piris, Perrotta, Lopez, Tallo. Allenatore: Zeman 5
    SAMPDORIA (4-3-3): Romero 7; Berardi 6, Gastaldello 6, Rossini 6, Costa 5,5; Munari 6,5, Maresca 4,5, Obiang 6; Estigarribia 6 (5′ st Icardi 6), Pozzi sv (32′ Krsticic 5) , Eder 7 (34′ st Soriano sv). In panchina: Berni, Castellini, De Silvestri, Poulsen, Mustafi, Renan. Allenatore: Ferrara 7

    Il video di Roma-Sampdoria:
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  • Fiorentina, Munari e Lazzari in attesa di Giaccherini e Aquilani

    Fiorentina, Munari e Lazzari in attesa di Giaccherini e Aquilani

    Seppur a piccoli passi e tra il malcontento dei tifosi anche la Fiorentina inizia a muovere i primi passi. I viola al centro di mercato più per le turbolenze di Montolivo e le indiscrezioni legate al futuro di Gilardino, Vargas e improvvisamente anche Jovetic tirato in ballo direttamente da De Laurentiis candidandolo come sostituto ideale di Lavezzi.

    Enrico Locci/Getty Images
    Quest’oggi Pantaleo Corvino ha concluso per l’acquisto di Munari dal Palermo, lo scorso anno a Lecce, per 1,2 milioni di euro dotando il centrocampo di una buona alternativa ai titolari. Ma il colpo è sicuramente Lazzari, esterno sinistro e all’occorrenza trequartista nei mesi scorsi cercato dal Milan su suggerimento di Allegri. Lazzari arriva in comproprietà dal Cagliari per 3,5 milioni di euro e firmerà un triennale con opzione per il quarto. La Fiorentina sembra vicinissima anche ad Aquilani e Giaccherini.

  • Il Cesena sbanca Lecce, Malonga e Bergonzi rinviano la festa promozione

    Il Cesena con un entusiasmante secondo tempo espugna il Via del Mare di Lecce rimandando la festa promozione dei salentini ma facendo di fatto un balzo importante in classifica. Gli uomini di De Canio partono fortissimo e dopo appena sette minuti trovano il vantaggio con Munari, i pugliesi esprimono un gran calcio e per gli uomini di Bisoli sembra proprio una serata storta.

    Il Lecce però non chiude la partita ma sembra controllare senza troppi problemi, i cambi apportati da Bisoli però galvanizzano il Cesena che uno scatenato Malonga in appena tre minuti ribalta clamorosamente il risultato. Nei minuti di recupero c’è però una macchia gravissima sull’operato di Begonzi, un colpo di testa a botta sicura viene respinto di braccio da Volta. La partita si chiude tra le proteste dei padroni di casa e con la vittoria del Cesena, il Lecce comunque resta favorito per la promozione diretta, i bianconeri dal canto loro superano il Brescia al secondo posto.