Tag: Gianluigi Buffon

  • Juve-Inter: Le interviste

    Marchisio: “Sono felicissimo per questo gol, per la squadra e per i nostri tifosi. Non sono ancora al meglio, col Cagliari e nel primo tempo di stasera si era visto, ma poi nella ripresa mi sono sbloccato ed è andata bene. Questo successo è molto importante, perché arriva dopo un momento duro e in cui avevamo perso terreno da Inter e Milan. I nerazzurri sono una grande squadra, la migliore in Italia negli ultimi anni, è molto difficile stargli dietro. Adesso non dobbiamo perdere altri punti per continuare a lottare per il titolo”. Sulla vicenda Balotelli, il bianconero dice: “I nostri tifosi sono stati corretti, comportandosi molto bene

    Ferrara: “Siamo molto felici per la vittoria, con i ragazzi siamo rimasti a parlare felici e soddisfatti ma dobbiamo pensare a martedì. Stasera ero tranquillo, durante la settimana non ho dovuto preparare la squadra perchè i ragazzi sono preparati in queste partite, il problema è che ci sono partite di minore intensità in cui la squadra soffre” . Su Marchisio il tecnico bianconero dice: “Marchisio non è un ragazzo che si monta la testa, sta lavorando molto bene. Satsera era arrabbiato per il goal di Eto’o e si è voluto rifare con quel goal strepisoso
    Su Caceres invece: ” è un ragazzo che si trova in un ambiente nuovo, ma ora dimostra di avere personalità. Mi Piace.
    Con il 4-4-2 ho tenuto Diego più basso rispetto Amauri, almeno fino all’espulsione di Melo. Questo modulo ci ha permesso di fare una buona partita”
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    Sull’esclusione di Camoranesi il tecnico elogia il centrocampista: ” Camoranesi ha fatto tante partite non è stato facile tenerlo fuori ma ho fatto una scelta e devo fare i complimenti a Mauro al riguardo perchè è rimasto sereno e tranquillo“.

    John Elkan: “Mi è piaciuta la Juve, forte, determinata. Il goal di Marchisio? Bello, spettacolare. Ora aspettiamo Martedì, ci vuole la stessa determinazione

    Del Piero: “Ottimo sapore la partita visto il risultato. Abbiamo ritrovato certe giocate. una vittoria meritata, per martedì ci vuole la stessa aggressività e determinazione“.

    Buffon: ” E’ stata una settimana serena e per questo dobbiamo fare i complimenti al Mister per questo. Ci ha dato convinzione e la giusta determinazione. Sull’episodio che l’ha visto coinvolto con Thiago Motta dice: “Sono cose che accadono durante una partita a questi livelli. Ci sta

    Inter: Nessuno dello staff tecnico commenta la partita

    Julio Cesar: “Non consola sapere che comunque sia finita la partita siamo primi in classifica, perchè in una partita come Juve-Inter vorremmo sempre vincere. Ma siamo sempre primi. Mi piacerebbe vedere il primo goal, è stata una palla deviata” – il giornalista riferisce che probabilmente a deviarla sia stato Lucio – ” comunque anche se la palla va piano, diventa difficile per il portiere prenderla, soprattutto se il campo è scivoloso, come l’ Olimpico. Oggi sono successe delle cose particolari che hanno fatto vincere la Juve”.  Infine chiede ai giornalisti: “C’erano rigori chiari per noi? Comunque pensiamo a martedì e non pensiamo ad altro”

    Zanetti: “Dopo la partita Mourinho non ha parlato con noi. La partita è stata equilibrata non c’è stata differenza tra noi e la Juve che ha vinto con un gran goal di Marchisio

  • Buffon: “basta parole, bisogna vincere, l’Inter è più forte per ora”

    A poco più di 24 ore dalla grande sfida tra Juve e Inter anche il numero uno bianconero, carica i suoi compagni di squadra e pensa sia arrivato il momento di mantenere la concentrazione in vista dei prossimi impegni.

    Quella di domani è una gara importante, avremmo potuto sfruttare il riaggancio in classifica, ma rimane comunque una gare importante. Quando uno vince vuol dire che è il migliore. E se per ora l’hanno fatto Inter, significa che sono stati i più bravi. Io sono rimasto per vincere, la storia ti impone alcuni obiettivi, se giochi in certe squadre. E a me, vincere, manca molto

    A chi gli chiede di Melo e Diego, Buffon risponde: “siamo convinti che con loro ci siamo rinforzati molto: quando troveremo unità d’intenti, la giusta amalgama e coesione, saremo una squadra importante. Poi non ho idea se riusciremo a vincere o no. Di certo la società ha fatto sforzi importanti per renderci più competitivi e questo è sotto gli occhi di tutti“.

    Infine Gigi si concede anche una battuta sulla lista finale per il pallone d’oro: “Sembrerò poco modesto: forse un posticino l’avrei meritato. Anche se smettessi di giocare per un anno“.

  • Champions League: Bordeaux – Juventus 2-0. Le interviste post gara

    Ciro Ferrara:“Abbiamo subito il gol forse nel nostro momento migliore. Abbiamo sofferto tantissimo i calci da fermo, mi ero raccomandato di non fare falli nei pressi dell’area di rigore eppure ne ho visti veramente tanti. E infatti entrambi i gol sono arrivati proprio da lì. Su palla inattiva quando hai una marcatura la devi tenere e mi sembra che nel primo gol non ci sia proprio stata. In queste situazioni ci deve essere la massima attenzione. Comunque il Bordeaux ci è stato superiore. Credo che la squadra abbia sofferto e chiaramente anche lui ha patito la grossa spinta del Bordeaux. Io non sono soddisfatto della prova della Juventus, non di Alessandro Del Piero. Vorrà dire che ci giocheremo tutto davanti al nostro pubblico. E la vogliamo vincere, non pareggiare, la sfida contro il Bayern”

    Nicola Legrottaglie: “Nel secondo tempo stavamo giocando meglio ma purtroppo ancora una volta abbiamo subito gol su palla inattiva. Peccato perché speravamo in un secondo tempo migliore. In queste competizioni sono decisivi i calci da fermo, loro sono bravi a sfruttarli. Complimenti a loro, pensiamo alla prossima. Non abbiam giocato da Juve ma ci può stare in un percorso, sappiamo cosa abbiamo sbagliato e sappiamo che non si deve ripetere. Siamo fiduciosi per l’ultimo impegno, lo affrontiamo in casa e abbiamo due risultati su tre”

    Gigi Buffon:La sconfitta di stasera non è una questione tattica, credo che sia una questione di mentalità, c’è una grande differenza tra giocare in Italia e giocare in Europa. Se non hai una organizzazione di gioco importante non ti basta essere forte fisicamente e avere un po’ di qualità, cose che magari bastano nella serie A ma non in Champions. E infatti non ricordo negli ultimi 5-6 anni una squadra italiana che va in trasferta in Europa e domina. L’unica che ha queste caratteristiche è il Milan, e infatti è quella che spesso riesce a vincere. Fino a stasera eravamo la migliore difesa della Champions League, ci affidiamo a questo. Vogliamo con tutte le forze raggiungere l’obiettivo minimo, poi vedremo. E su i cori a Balotelli: I cori? Per me si sta esagerando si sta facendo demagogia spicciola e si crea il razzismo all’incontrario. Non perdiamo quando ci dicono di tutto. La misura non va oltrepassata: anche a me ne dicono di tutti i colori, siamo grandi e vaccinati per sopportare”

  • Liscio & Sbalascio: Gladiatore Totti, da censura i cori a Balotelli

    Terminata la 13° giornata di campionato riprendiamo la nostra rubrica Liscio & Sbalascio e quindi scopriamo insieme i promossi e i bocciali della settimana.

    Innanzitutto non possiamo non promuovere al gradino più alto del nostro podio il gladiatore di oggi: Francesco Totti. Il capitano, in forma strepitosa, segna tre goal nella prima mezzora, uno su rigore, uno su punizione e uno su una splendida azione con Perrotta che termina con un sinistro a girare. Insomma, non male per un giocatore che solo qualche mese fa è stato operato al ginocchio. Fa bene dunque il Pupone a ribadire il concetto: ” Dicano pure che sono un giocatore finito… Tanto mi porta bene

    Bene anche per l’Inter che nonostante il momentaneo pareggio di Zalayeta, stravince sul Bologna imponendosi ancora una volta come la squadra più completa e tosta da battere.

    E se molti ne hanno bocciato la difesa, noi vorrà dire che ne promuoviamo l’attacco e quindi bene il Milan che, in svantaggio di due goal a uno contro l’ottimo Cagliari, ribalta il risultato chiudendo il match sul 4-3. trascinato da un ritrovato Ronaldinho e dai lampi estrosi di Pato. Ma se in attacco si balla la samba, in difesa i diavoli rossoneri (orfani di Nesta) continuano a ballare la tarantella.

    Ci sentiamo di promuovere quest’oggi il gesto di un campione come Gigi Buffon che, vedendo rientrare il suo capitano in campo, si sfila la fascia da capitano che nel frattempo aveva ereditato, per darla al legittimo proprietario. Peccato che l’arbitro non abbia capito il gesto (che a noi è piaciuto molto) e abbia preferito applicare la regola così come andava applicata.

    Per un riciproco scambio di stima in campo, purtroppo non ne è susseguito uno sugli spalti. E allora bocciamo e condanniamo senza alcun indugio, i cori dei tifosi juventini contro Balotelli. Innanzitutto perchè non tolleriamo episodi di razzismo (anche se a mio modesto parere non si è trattato oggi di razzismo) ma di “astio” verso una persona (in questo caso Balotelli) indipendentemente dal colore o dalla nazionalità. Detto ciò, e avendo dunque precisato che condanniamo e continueremo a farlo qualsiasi forma di razzismo o di violenza, se Balotelli oggi non è stato vittima di razzismo ma di eccessivo astio, sarebbe utile fermarsi e pensare anche il perchè il giovane nerazzurro viene continuamente contestato (anche a Bologna ieri si è alzato qualche coro contro). Non vorremmo mai che riconducendo tutto al razzismo, si rischi di non far capire realmente le “responsabilità” (se così si possono definire) di Balotelli.

    Accantonata la stupidità che purtroppo ogni tanto risorge dagli spalti, continuiamo con le bocciature in Juventus-Udinese e bocciamo (come del resto ha fatto anche Ciro Ferrara) Felipe Melo che, nonostante si fosse preoccupato durante la settimana a rassicurare i propri tifosi che la cifra del suo ingaggio non fosse alta se da lui ripagata a dovere, dubitiamo sia riuscito a convincerli. In soli 25 minuti di gioco sono state contate 5 palle goal perse a centrocampo dal brasiliano, un po’ troppi.

    Parliamo anche oggi del Genoa. Svogliata, lenta, con poche idee chiare, questa è la squadra vista in campo oggi. Gasperini, attento come sempre, indovina i cambi ma non basta, il Genoa dello scorso anno e di inzio campionato sembrano ormai cosa lontana.

  • Buffon: carica i bianconeri “Sei punti prima dell’Inter”

    Buffon: carica i bianconeri “Sei punti prima dell’Inter”

    Gigi Buffon

    Gigi Buffon, rientrato anzitempo dal ritiro della Nazionale, pensa al campionato di calcio e progetta le prossime mosse fino alla partita del 5 Dicembre  prossimo contro l’Inter:
    Il nostro obiettivo è di fare bottino pieno e centrare i tre punti sia contro l’Udinese che nella successiva trasferta di Cagliari – spiega il numero uno della Juventus e della Nazionale – Per noi quella con l’Udinese è una gara decisiva e per questo dobbiamo cercare di vincerla. In casa non possiamo permetterci altri passi falsi“.
    Anche se a loro mancheranno Di Natale e Pepe – continua Gigi – questo non vuol dire che dobbiamo aspettarci una partita facile

  • Juventus: Ferrara soddisfatto “Il morale dei giocatori è buono”

    Juventus: Ferrara soddisfatto “Il morale dei giocatori è buono”

    Ciro Ferrara

    C’è grande ottimismo in casa Juve Ciro Ferrara, molto soddisfatto delle sedute d’allenamento durante la sosta del campionato nella quale ha ritrovato un Del Piero in ottima condizione fisica dichiara:
    Il morale è buono, almeno quello dei giocatori che hanno lavorato con me. Spero che lo sia altrettanto per i nazionali quando rientreranno, così potremo rituffarci nel campionato e riprendere il ritmo e l’attenzione giusta per affrontare le prossime sfide“.
    Il tecnico bianconero oltre a Del Piero spera di poter avere a disposizione anche Marchisio e Sissoko:
    Durante la settimana entrambi hanno lavorato con la squadra, ma non a pieno ritmo, e quindi sarà fondamentale vedere cosa riusciranno a fare nei giorni che ci separano dalla sfida con l’Udinese“.

    Intanto l’allenatore è contento di poter lavorare in settimana anche con Camoranesi e Buffon ai quali è stato concesso il rientro anticipato dal ritiro della Nazionale (insieme a Zambrotta e Pirlo per il Milan).

  • Nazionale: Italia spuntata contro l’Olanda. Bene i debuttanti, Pescara è tutta per Cassano

    Nazionale: Italia spuntata contro l’Olanda. Bene i debuttanti, Pescara è tutta per Cassano

    Italia-OlandaItalia-Olanda è una amichevole ricca di significati: l’incasso dell’incontro sarà devoluto tutto ai terremotati dell’Abruzzo, cosi come un assegno di 25000 euro consegnato dagli olandesi nelle mani di capitan Cannavaro, il commovente il messaggio di saluto letto dai due capitani nel ricordo di Robert Enke e in ultimo l’Olanda era l’avversario giusto per tastare il gruppo in vista del mondiale in Sud Africa.

    Moduli speculari per le due squadre, Lippi lancia Candreva in cabina di regia nell’insolito 4-2-3-1 di leonardiana concezione, Pirlo e Palombo in mediana Camoranesi e Palladino a completare il tridente alle spalle di Gilardino. L’Olanda pur dovendo rinunciare all’interista Sneijder e Robben schiera una formazione frizzante e a trazione anteriore Kuyt, Van Der Vaart e il giovane Elia giostano alle spalle di Van Persie.

    Primo tempo sotto ritmo per gli azzurri che vivono delle invenzioni di Pirlo e per la mobilità di Palladino, Olanda più ordinata anche se in poche occasioni riesce ad impensierire Buffon. Le occasioni più ghiotte per gli olandesi capitano sui piedi di Kuyt che non centra la porta da ottima posizione e su Elia Buffon spazza senza troppi problemi, l’Italia cerca di impensierire Stekelenburg da incursioni sulle fasce ma il portiere è bravo su Pirlo mentre Palladino spreca da ottima posizione al 40′.

    Ripresa di tutt’altra intensità per gli azzurri gli ingressi di Giuseppe Rossi e Biondini hanno dato più imprevedibilità alla manovra e dopo un flebile comando degli Orange le occasioni migliori capitano sui piedi azzurri. Giuseppe Rossi e Camoranesi sprecano due ghiotte occasioni, mentre Pazzini segna di mano ed esulta prima che l’arbitro annullasse tutto dopo le reiterate proteste olandesi mancando di sportività in una serata dove c’erano tutti gli ingredienti per esserlo. La cornice di Pescara è stata fantastica ma sicuramente non avrà fatto piacere al ct Lippi l’acclamazione quasi totale nei confronti di Antonio Cassano

    Finisce 0-0, per l’Italia in positivo c’è la forte compattezza della squadra, il buon esordio di Candreva e Biondini e lo spirito di gruppo. Il problema più grande sembra esser l’attacco Gilardino in azzurro sembra esser un altro rispetto al cecchino viola ma Lippi non ha alternative dietro lui non c’è nulla. Serata importante per Gigi Buffon che taglia il traguardo delle 100 presenze. Adesso Lippi cercherà ulteriori valutazioni nella gara di mercoledi contro la Svezia nella quale non ci saranno i milanisti Pirlo e Zambrotta e i juventini Camoranesi e Buffon rispediti ai propri club di appartenenza.

    Tabellino

    IL TABELLINO

    ITALIA – OLANDA 0-0
    ITALIA (4-2-3-1): Buffon 6.5; Zambrotta 6, Cannavaro 6, Chiellini 7, Grosso 6 (80’ Criscito sv); Palombo 6 (71’ Biondini 6), Pirlo 6; Camoranesi 6 (87’ Marchionni sv), Candreva 7 (76’ Montolivo 6), Palladino 6.5 (56’ Rossi 6.5); Gilardino 6 (76’ Pazzini 5). A disposizione: Marchetti, De Sanctis, Di Natale, Legrottaglie, Maggio, Cassani, Galloppa, Bocchetti. All. Lippi 6

    OLANDA (4-2-3-1): Stekelenburg 6.5; Van der Wiel 6.5, Mathijsen 6.5, Heitinga 6.5, Van Bronckhorst 6.5; Van Bommel 6.5, De Jong 5.5; Kuyt 6.5, Van der Vaart 6 (76’ Afellay sv), Elia 6.5 (72’ Babel 6); Van Persie sv (14’ Huntelaar 5.5). A disposizione: Vorm, Velthuizen, Boulahrouz, Braafheid, Schaars, Engelaar, Brama. All. Van Marwijk 6

    ARBITRO: Claudio Circhetta (Svizzera) 5.5

    AMMONITI: De Jong, Van Bommel, Chiellini, Grosso

  • Nazionale: Italia – Olanda: ultime curiosità e probabili formazioni

    E’ tutto pronto per la sfida tra Italia ed Olanda di scena questa sera allo stadio Adriatico Giovanni Cornacchia di Pescara, pur essendo un amichevole sarà un buon test per tutti e due le squadre in vista del Mondiale in Sud Africa della prossima estate.

    L’Olanda non ha avuto ostacoli nel girone di qualificazione e seppur senza Robben e Sneijder vuole far bella figura al cospetto dei Campioni del Mondo pur avendoli già battuti ed umiliati all’ultimo campionato europeo con un secco tre a zero. Lippi dà subito fiducia al giovanissimo Candreva affidandogli in coppia con Pirlo la regia del centrocampo, occasionissima anche per il rivitalizzato Palladino, tornato ad alti ritmi dopo l’infortunio. Il genoano si gioca molte possibilità per un accesso ai mondiali in una posizione importante per gli schemi del ct, sarà una corsa fino all’ultimo con Giuseppe Rossi e Di Natale ed oggi sarà l’occasione per dimostrare di esser pronto per questo gruppo. Serata importante per Buffon che festeggerà le 100 presenze in maglia azzurra.

    Nei 18 precendenti incontri l’Italia è in vantaggio sul numero di vittorie per 7 a 3 anche se il risultato più ricorrente è il pareggio, è da ricordare quello agli Europei del 2000 quando un Olanda super si è dovuta arrendere all’imperioso Toldo decisivo durante la gara e nella lotteria dei rigori.

    PROBABILI FORMAZIONI
    ITALIA (4-3-3)
    Buffon; Zambrotta, Chiellini, Cannavaro, Grosso; Candreva, Pirlo, Palombo; Palladino, Camoranesi, Gilardino.
    In Panchina: Marchetti, De Sanctis, Bocchetti, Legrottaglie, Cassani, Criscito, Maggio, Biondini, Montolivo, Marchionni, Di Natale, Rossi, Pazzini. Allenatore: Marcello Lippi.

    OLANDA (4-2-3-1): Stekelenburg; Heitinga, Boulahrouz, de Jong, van Bronckhorst; Van Bommel, Van der Vaart; Kuyt, Afellay, Babel; Van Persie. In Panchina: Vorm, Velthuizen, Mathijsen, Braafheid, van der Wiel, Giovanni, Khalid, de Zeeuw, Schaars, Sneijder, Engelaar, Huntelaar, Elia, Babel. Allenatore: Bert van Marwijk.

  • Cudicini: niente danni permaneti ma rischia il licenziamento

    Cudicini: niente danni permaneti ma rischia il licenziamento

    Carlo CudiciniFederico Pastorello, procuratore di Carlo Cudicini, il portiere del Tottenham che proprio ieri ha riportato la frattura del polso destro e la lussazione del bacino in un incidente con la moto – “Il peggio è passato, dopo l’operazione si valuteranno i tempi di recupero rassicura, non c’è mai stato il rischio di danni permanenti” – Il portiere è stato trasferito in un ospedale privato e solo dopo l’intervento si potranno stabilire i tempi di recupero.
    Ma un altro problema si presenta per Cudicini il quale sarebbe stato obbligato, secondo un contratto che lega tutti i giocatori della Premier League, a non andare in moto o praticare sport pericolosi come lo sci ad esempio. Questa violazione delle norme contrattuali potrebbe, perciò, costare il posto a Cudicini, nel caso in cui gli Spurs decidessero di prendendere le vie legali.
    Anche Gigi Buffon dal ritiro della Nazionale lancia un messaggio di augurio per il collega

    Mi ha colpito l’episodio, mi dispiace per lui, ma è un incidente che può capitare anche andando in bicicletta. È stato un caso fortuito, è andata bene, noi giocatori però a qualcosa dobbiamo rinunciare” .

    Adesso quello che conta  è che Cudicini possa ritornare al più presto alla sua attività e poi – come sostiene Pastorello – “di eventuali multe si parlerà in seguito“.

  • Buffon: operazione dopo Inter e Bayern Monaco

    Buffon: operazione dopo Inter e Bayern Monaco

    Gianluigi BuffonGigi Buffon ha deciso: si opererà al menisco subito dopo le partite contro Inter in campionato il 5 dicembre e Bayern Monaco in Champions League l’8.
    Il numero uno della Juventus lo ha confermato dal ritiro della Nazionale in Abruzzo dove domani sera è in programma, a Pescara, l’amichevole di lusso contro l’Olanda: “Gioco con l’Inter e se serve con il Bayern, poi mi opero“.
    E’ da un mese che Buffon sta stringendo i denti per arrivare così alle due sfide cruciali e poi sfruttare la pausa natalizia per poter recuperare al 100%: i tempi di recupero infatti sono stimati tra i 25-30 giorni.

    Intanto domani il portierone festeggierà le sue 100 presenze in Nazionale e da un anticipazione sul ritiro, quando sarà, dal calcio giocato: “Cento è una bella cifra, anche se in fondo è un numero come un altro. In ogni caso per me la Nazionale è molto importante, e determinerà anche la fine della mia carriera. Quando l’Italia non mi chiamerà più, sarò molto, molto vicino a smettere“.