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  • Zambrotta svela i retroscena della gestione Allegri

    Zambrotta svela i retroscena della gestione Allegri

    Zambrotta svela retroscena gestione Allegri | foto da web
    Zambrotta svela retroscena gestione Allegri | foto da web

    Rivelazioni pesanti e importanti quelle di Gianluca Zambrotta che, in occasione della presentazione del suo nuovo libro “Una vita da terzino” decide di “scoperchiare” la pentola in ebollizione dello spogliatoio del Milan che proprio in questi giorni sta vivendo ulteriori momenti di tensione con la lite tra Bonera ed Amelia. Gianluca Zambrotta non ha perso l’occasione per svelare alcuni retroscena e, in particolare, per riferirsi al ruolo dell’ex tecnico Massimiliano Allegri. Secondo Gianluca Zambrotta, infatti, l’ex tecnico rossonero avrebbe avuto pesanti responsabilità nella gestione dello spogliatoio, arrivando a spaccarlo e dividerlo. Zambrotta si riferisce, in particolare, al secondo anno della gestione Allegri nella stagione 2011-2012, quella successivo alla conquista dello scudetto, in cui il terzino ex campione del Mondo con la Nazionale Italiana ebbe seri problemi con Massimiliano Allegri. L’episodio rivelatore raccontato da Zambrotta fa riferimento ad un match in cui Allegri avvertì di “non avere più il polso dello spogliatoio” ed in cui, per tutta risposta, riferendosi ai calciatori disse che gli sarebbe bastato avere l’appoggio solo di 14 di loro.

     

    Un’affermazione quantomeno stridente con i principi basilari della gestione di un gruppo: un campanello d’allarme notevole, che stupì fortemente un giocatore d’esperienza come Zambrotta, ma anche gli altri veterani dello spogliatoio milanista di allora come Zlatan Ibrahimovic. Senza l’unione di intenti è difficile fare strada e, dunque, proprio in quell’anno il Milan si fece rimontare dalla Juventus di Antonio Conte, che conquistò il suo primo scudetto della gestione bianconera.

    Gianluca Zambrotta continua, poi, il suo racconto riferendosi ad un altro episodio che coinvolse mister Allegri e Zlatan Ibrahimovic in occasione del match perso per 3-0 contro l’Arsenal: in quella circostanza, Allegri fece i complimenti alla squadra nonostante la sconfitta e ciò infastidì notevolmente l’attaccante svedese, che reagì in maniera quasi violenta nei confronti dell’allora tecnico rossonero ed i due rischiarono di venire alle mani all’interno dello spogliatoio.

    Infine, per chiudere il cerchio, Zambrotta si riferisce anche al cattivo rapporto di Allegri con Antonini, che fu costretto a chiedere di essere ceduto al Genoa dopo che Allegri lo aveva di fatto isolato all’interno dello spogliatoio già durante gli allenamenti estivi e senza un’apparente motivazione.

  • Milan Novara 2-1, Inzaghi saluta alla sua maniera

    Milan Novara 2-1, Inzaghi saluta alla sua maniera

    Che sarebbe stata una partita diversa dalle altre era facilmente prevedibile ma solo nella migliore delle ipotesi si poteva ipotizzare una vittoria del Milan suggellata da un gran gol di Pippo Inzaghi su assist di Clarence Seedorf. La coppia che in questi anni ha spesso illuminato le notti magiche rossonere segnando vittorie importanti della gloriosa storia del Milan. Milan Novara aveva poco da chiedere in termini di risultato e classifica, i rossoneri con il ko nel derby avevano consegnato con una giornata d’anticipo lo scudetto alla Juventus, l’undici di Tesser invece aveva ormai finito di sperare in un clamorosa rimonta salvezza iniziando già a programmare il prossimo campionato di serie B.

    Pippo Inzaghi in gol Milan Novara | © Getty Images

    Milan Novara, la partitaI rossoneri in campo con una formazione altamente sperimentale iniziano al piccolo trotto perdendo i duelli al centrocampo e concedendo qualche ripartenza di troppo al Novara di Tesser. I piemontesi approfittano infatti del clima di festa e rassegnazione in casa rossonera per cercare il secondo colpaccio a San Siro e trovando la rete del vantaggio con Garcia a metà primo tempo. Nella ripresa invece i rossoneri hanno di fatto cambiato atteggiamento trovando il pari con Flamini e sfiorando il raddoppio in tante occasioni prima del gol vittoria firmato dal redivivo Pippo Inzaghi.

    Milan Novara lacrime e addii La partita contro i piemontesi verrà comunque ricordata per un passaggio epocale di casa rossonera. Il Milan perde in un colpo solo quasi tutta la Vecchia Guardia dovendo gioco forza tuffarsi sul calciomercato alla ricerca dei giocatori ma sopratutto degli uomini in grado di far ripartire il motore rossonero per un nuovo ciclo. Lacrime per Gennaro Gattuso sin dalla fase di riscaldamento e lacrime per Super Pippo Inzaghi che chiude con un gol alla sua maniera ma già nel dopo partita ammette di voler provare a rimanere al Milan.

    Più contenuti gli addii di Nesta e Zambrotta comunque acclamati dagli ultrà e riempiti di abbracci dall’intero staff rossonero. In lacrime anche Massimo Ambrosini, il capitano che dovrebbe rimanere in rossonero e adesso sempre più solo a tramandare lo stile e lo spirito Milan alla Vecchia Guardia.

    Il gol di Pippo Inzaghi in Milan Novara
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    Le lacrime di Gennaro Gattuso
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  • Milan Novara, la Juve fa festa San Siro saluta i suoi eroi

    Milan Novara, la Juve fa festa San Siro saluta i suoi eroi

    Il ko nel derby ha assegnato ufficialmente lo scudetto alla Juventus rendendo Milan Novara, ultimo match di campionato, privo di significato di classifica ma allo stesso tempo permettendo a San Siro e ai tifosi rossoneri di dar l’ultimo dovuto tributo ai suoi grandi gladiatori che quest’oggi diranno addio alla società di via Turati. Chi aveva previsto nel 2013 la stagione della rivoluzione in casa Milan ha sicuramente visto bene e per Galliani e lo stesso Allegri nella prossima stagione sarà sicuramente difficile coprire l’importanza e il peso nello spogliatoio di giocatori come quelli della Vecchia Guardia. Come dicevamo tanti gli addii quest’oggi da quello in campo e in lacrime di capitan Gattuso che però sa tanto di arrivederci a quelli di Pippo Inzaghi e Alessandro Nesta che seppur acciaccati andranno in panchina per ricevere nel finale il giusto tributo.

    Gattuso e Seedorf | ©Getty ImagesLa formazione di Allegri quest’oggi tiene senza dubbio conto dei tanti addii rispolverando Gianluca Zambrotta per la fascia destra in difesa, a centrocampo con capitan Gattuso ci saranno altri due giocatori che diranno addio al termine della stagione. Aquilani che ancora una volta dovrà far ritorno al Liverpool per non aver convinto sopratutto dal punto di vista fisico i rossoneri e sopratutto Clarence Seedorf che questa mattina ha ufficializzato la separazione con il Milan ma non con il calcio. L’assenza del “professore” è un’altra di quelle pesanti per lo spogliatoio rossonero ma anche in questo caso più che addio la separazione ha il sapore di un arrivederci con il presidente Berlusconi che prima o poi potrebbe affidarsi all’olandese per la panchina.

    In avanti giocherà il trio Boateng, Cassano Ibrahimovic dal quale ripartirà, a meno di clamorosi colpi di scena, il Milan della prossima stagione quello con meno esperienza forse e denso di mistero su chi sarà chiamato a raccogliere l’eredità della Vecchia Guardia. Oggi però è il tempo dei saluti per il calciomercato se ne riparlerà da domani.

    FORMAZIONI MILAN NOVARA
    Milan (4-3-1-2):
    Amelia; Zambrotta, Mexes, Yepes, Mesbah; Gattuso, Aquilani, Seedorf; Boateng; Cassano, Ibrahimovic.
    A disposizione: Piscitelli, Nesta, Flamini, Nocerino, Inzaghi, Maxi Lopez, El Shaarawy. All.: Allegri.
    Squalificati: Abate (1)
    Indisponibili: Roma, Pato, Emanuelson, Bonera, Abbiati, De Sciglio, Muntari, Antonini, Thiago Silva, Van Bommel, Ambrosini

    Novara (4-3-1-2): Fontana; Morganella, Lisuzzo, Centurioni, Garcia; Porcari, Pesce, Gemiti; Rigoni; Caracciolo, Jeda.
    A disposizione: Tonozzi, Ludi, Jensen, Branca, Radovanovic, Rubino, Morimoto. All.: Tesser.
    Squalificati: Mascara (1)
    Indisponibili: Paci, Mazzarani, Marianini, Ujkani, Coser

  • Milan, Gattuso saluta. Allegri annuncia Montolivo

    Milan, Gattuso saluta. Allegri annuncia Montolivo

    E’ il tempo degli addii a Milanello, forse troppi addii che generano grande tristezza nell’ambiente rossonero impreparato a dover salutare contemporaneamente tanti giocatori simbolo dell’ultimo decennio milanista. Domani nell’ultima partita stagionale che il Milan giocherà contro il Novara, si prevede il tripudio di San Siro per un pezzo di Milan che se ne va.

    Dopo l’annuncio di Alessandro Nesta nella conferenza stampa tenutasi giovedì scorso, ieri è arrivata un pò a sorpresa la notizia dell’addio di Gennaro Gattuso , il quale dopo un incontro con Adriano Galliani ha deciso di porre fino alla sua avventura rossonera durata ben 13 anni. Ma non finisce qua, perchè sempre nella giornata di ieri, sul sito ufficiale del Milan è apparsa una lettera di addio da parte di Filippo Inzaghi. Il 38enne ex Juventus lascia il Milan dopo 125 goal in rossonero e  dopo aver vissuto una stagione da separato in casa per via dei suoi rapporti non idilliaci con il tecnico Allegri. A completare il quadro degli addii ci hanno pensato Clarence Seedorf, Gianluca Zambrotta e Mark Van Bommel.

    Gennaro Gattuso © Giuseppe Bellini/Getty Images

    PARLA GATTUSO – Dopo aver annunciato la decisione di lasciare il Milan, Gennaro Gattuso ha tenuto oggi una conferenza stampa nella quale ha voluto ringraziare tutto il mondo rossonero. Ecco alcune sue dichiarazioni: “E’ stato un sogno indossare la maglia che sogni fin da bambino. Speriamo che per prima cosa non mi si abbassi più l’occhio: ho ancora voglia di battagliare e far vedere che non sono morto calcisticamente. Dentro di me sentivo il bisogno di lasciare, così come ha fatto lo zoccolo duro della squadra. Non mi voglio sentire un peso, la società non mi ha fatto sentire tale” . E a chi gli chiede dove andrà ecco la risposta di  “ringhio” – “Non andrei mai alla Juventus e all’Inter: per l’amore che ho per questa società e per questi colori. Non mi vogliono loro e non ci andrei io”. Poi un’ultima domanda sul futuro“Il mio sogno è indossare la maglia dei Glasgow: ora però c’è una brutta situazione. Non è una questione di soldi. Sono andato via a 19 anni dalla Salernitana. Mi son fatto conoscere grazie al Glasgow: ci son diversi casini là a livello economico. Penso sarebbe una scelta di cuore e bella. Voglio partire da dove sono partito”.

    VAN BOMMEL TORNA AL PSV – Non sarà un addio paragonabile a quelli di Gattuso, Nesta e gli altri ma comunque è una perdita poco gradita per la squadra di Allegri. Mark Van Bommel lascia dopo 2 stagioni il Milan per tornare in Olanda. L’olandese commenta così: “Lascio anch’io, dopo un anno e mezzo. Anche se non è come Pippo o Sandro che lasciano dopo 10 anni, non è facile lasciare questo grande gruppo. Voglio fare i complimenti a Galliani per avermi portato qui, ho fatto tutto per questa squadra. Abbiamo vinto lo scudetto lo scorso anno, purtroppo questa stagione è andata male. Non potevo dire di no a questa grande squadra. Ora torno in Olanda con la mia famiglia: vado al PSV e poi voglio fare l’allenatore. Comunque questo è un arrivederci, magari tornerò qui come allenatore”

    Intanto oggi è arrivata una notizia lieta (era nell’aria da tempo) per i milanisti, Riccardo Montolivo giocherà l’anno prossimo nel Milan dopo aver rifiutato nei mesi scorsi il rinnovo proposto dai Della Valle. E’ stato proprio Massimiliano Allegri ad annunciarlo durante la conferenza stampa: “L’anno prossimo arriverà Montolivo che è un giocatore molto bravo, con molta tecnica. Comunque il Milan resterà competitivo anche l’anno prossimo, dobbiamo continuare il lavoro iniziato l’anno scorso. Bisognerà ripartire con grande entusiasmo”

  • Rinnovi Milan, Gattuso resta, Seedorf saluta

    Rinnovi Milan, Gattuso resta, Seedorf saluta

    Calciomercato Milan, tempo di rinnovi. Dopo la dolorosa abdicazione dal trono di Serie A, in Via Turati si lavora per il futuro. Come lo scorso anno, Adriano Galliani ha aperto la porta del suo ufficio per accogliere prima di tutto quei calciatori che vedono il loro contratto scadere fra poco più di un mese. L’anno scorso tra le vittime illustri del lungo pellegrinaggio in sede ci fu Andrea Pirlo, che a 12 mesi di distanza si è preso una bella rivincita nei confronti di chi non ha più credito nelle sue qualità. Crediamo che la lezione dell’ex regista rossonero sia stata imparata fin troppo bene dalla dirigenza milanista. Chi tra i giocatori in scadenza è già sicuro di rimanere la prossima stagione? Chi ha la valigia pronta e dirà addio a Milanello? Che le danze abbiano inizio.

    SICURIAmbrosini e Gattuso continueranno a giocare in rossonero. Capitano e vice-capitano, non è un caso. E non importa se sia lo stesso Ringhio a chiedere più giovani in rosa. La strada tracciata in Via Turati è nota da tanti anni. Affetto e lavoro viaggiano mano nella mano. La carta d’identità passa sempre in secondo piano.

    NI – Ci sono poi i precari: Aquilani, Muntari, e Maxi Lopez. Per il centrocampista della Nazionale azzurra il discorso è piuttosto complesso. Il fatto di non aver giocato in questi ultimi due mesi non è da ricondurre ad un disinteressamento da parte di Allegri, anzi. Semplicemente al Milan è scattato il timer. Quando l’ex centrocampista della Roma si avvicinava alla fatidica soglia delle 24 presenze (dopo cui i rossoneri erano obbligati a versare 8 milioni di euro al Liverpool), ha visto più panchina che altro. Galliani mira a ottenere un forte conto sugli iniziali 8 milioni. Se dovessero arrivare risposte negative dall’Inghilterra, il sostituto è già pronto: Montolivo.

    C’è poi Sulley Muntari, arrivato in prestito dall’Inter e Maxi Lopez, anche lui in attesa di risposte. Se non dovrebbero esserci particolari dubbi sull’ex nerazzurro, per la punta argentina il futuro non è poi così scontato, nonostante l’amministratore delegato del Milan abbia già virtualmente ufficializzato il suo riscatto dal Catania durante il mercato invernale.

    clarence seedorf | ©GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    ADDIO – Praticamente certo l’addio di Nesta, da settimane in trattative con gli americani dei Red Bull New York. Sulle orme del difensore romano c’è Gianluca Zambrotta, anche lui in scadenza di contratto e spesso ai margini della rosa.

    Dopo 10 anni e due Champions League, saluta Milanello il trequartista olandese Clarence Seedorf, spesso determinante nei successi più belli della storia recente rossonera. Per l’orange si ipotizzano diversi scenari. Lo aspettano a braccia aperte in Brasile, Usa e Dubai.

    Un altro olandese è pronto a lasciare il Milan, Mark Van Bommel. Espresso in percentuale, l’addio dell’ex Bayern è sicuro al 95%. Mino Raiola ha voluto mantenere una porticina aperta ad un eventuale proposta del Diavolo, sebbene appaia certo il ritorno in patria del giocatore con la maglia del Psv.

    E’ ormai ai titoli di coda anche l’epica avventura di Pippo Inzaghi, il bomber di tutte le competizioni Uefa. Rispetto ai suoi compagni di squadra, è probabile che rimanga entro i confini nazionali. Siena e Lazio non hanno mai nascosto di provare un interesse nei confronti di Superpippo.

  • Roma-Milan, probabili formazioni. C’è Borriello con Osvaldo

    Roma-Milan, probabili formazioni. C’è Borriello con Osvaldo

    Sabato ricco d’incontri di qualità, in un campionato strano che regala grosse emozioni ma che si mantiene molto equilibrato. Se in serata gli occhi del mondo saranno puntati tutti su Inter-Juve, nel pomeriggio il big match sarà sicuramente Roma-Milan. Due squadre che stanno vivendo un diverso momento di forma, i rossoneri, da un lato, sembrano aver ripreso l’ottimo ritmo dell’anno scorso con un attacco, o meglio un centrocampo, che segna a raffica, ma una difesa che subisce troppo, soprattutto in trasferta, mai una partita con la porta inviolata per Abbiati. Dall’altro lato, invece, c’è una squadra, la Roma, che vorrebbe cominciare a raccogliere quanto seminato dal suo profeta spagnolo. I giallorossi esprimono a tratti un buon gioco ma sono incostanti e soffrono di amnesie difensive, vedi partite contro Lazio e Genoa, che non gli permettono di fare il salto di qualità. Per cominciare a vincere con le grandi Luis Enrique, che dovrà fare a meno ancora di Totti, rinuncerà sia ai giovani Lamela e Bojan, affidandosi all’usato sicuro, nonchè ex milanista Marco Borriello, che farà coppia in attacco con Osvaldo e con Pjanic recuperato che agirà alle loro spalle. Confermato, ovviamente, in porta Stekelenburg, la difesa a quattro dovrebbe prevedere sulla destra Cassetti e sulla sinistra al solito Jose Angel, con il rientro al centro del reparto difensivo del brasiliano Juan, che farà coppia con Burdisso. A centrocampo Gago che sarà in cabina di regia, avrà al suo fianco De Rossi e Perrotta. Roma (4-3-1-2): Stekelenburg; Cassetti, Burdisso, Juan, Josè Angel; Gago, De Rossi, Perrotta; Pjanic; Osvaldo, Borriello. A disp.: Curci; Heinze, Taddei; Pizarro, Lamela; Borini, Bojan.

    Marco Borriello| © Tullio M. Puglia/Getty Images
    In casa Milan, nessun turn-over e da quando Allegri pare aver trovato la quadratura del cerchio, la formazione, almeno dalla metà campo in giù, è composta sempre dagli stessi uomini, ovvero dal centrocampo a rombo con Van Bommel, vertice basso, Aquilani e Nocerino in posizione da mezzala e Boateng sulla trequarti a supporto del duo d’attacco composto da Cassano e Ibra. In difesa solito modulo a quattro con Abate a destra e Nesta-Thiago Silva di nuovo insieme a ricomporre una solidissima muraglia davanti ad Abbiati e alla sua porta. L’unico dubbio di Max Allegri riguarda la fascia sinistra con un ballottaggio tra l’ex OM Taiwo e Zambrotta, con il secondo in vantaggio sul collega più giovane. Milan (4-3-1-2): Abbiati; Abate, Nesta, Thiago Silva, Zambrotta; Aquilani, Van Bommel, Nocerino; Boateng; Ibrahimovic, Cassano. A disp.: Roma; Taiwo, Yepes; Ambrosini, Emanuelson; El Shaarawy, Robinho.

  • Il Milan bis non convince, ecco le cessioni eccellenti

    Il Milan bis non convince, ecco le cessioni eccellenti

    Il Milan ieri non ha offerto una prestazione al di sotto dei canoni di questa stagione permettendo al Palermo di portar via da San Siro un risultato prezioso per il passaggio del turno. La partita, per quanto recuperabile, era per Allegri e la dirigenza una delle ultime occasioni per valutare le cosidette seconde linee in vista della prossima stagione.

    I 70 milioni di euro di buco nel bilancio devono esser ripianati e l’ad Adriano Galliani ha fatto capire di voler agire sugli stipendi dei giocatori e sopratutto su quelli in scadenza. A rischiare sono sopratutto Pirlo e capitan Ambrosini, il primo oltre ad aver un ingaggio altissimo sembra metter in discussione gli equilibri tattici trovati da Allegri in questa stagione e allettato dalle offerte economiche di Juve e Roma potrebbe decidere di lasciare il club. AMbrosini invece pare disposto a discutere il rinnovo al ribasso ma al momento la trattativa è in fase di stallo.

    Ha deluso ancora Sokratis costato in estate 7 milioni di euro tra soldi e contropartite tecniche girate al Genoa e potrebbe esser ceduto per far cassa, la stessa sorte potrebbe toccare ad Antonini anche ieri disattento e confusionario. Per Zambrotta si prospetta un rinnovo fino al 2013 con lo stesso stratagemma usato per Oddo: ingaggio attuale diviso in due stagioni.

    Delicata anche la situazione di Flamini con un ingaggio importantissimo (4.5 milioni di euro a stagione) ma un rendimento deludente e da comprimario. Anche per il francese ci sarà la proposta di rinnovo al ribasso altrimenti potrebbe lasciare Milano

  • Milan – Inter, le formazioni ufficiali. Leo sceglie il tridente

    Milan – Inter, le formazioni ufficiali. Leo sceglie il tridente

    Sta per finire la lunga attesa pre derby, poco meno di un ora e Rizzoli darà il fischio d’avvio alla stracittadina milanese che può decidere il campionato. Allegri scioglie il dubbio in difesa bocciando ancora una volta Antonini preferendogli il rientrante Zambrotta, a centrocampo Van Bommel preferito a Flamini.

    Leo prepara un Inter d’assalto lasciando in panchina Stankovic e schierando il tridente con Eto’o e Pandev ai lati di Pazzini. Ranocchia e CHivu agiranno da coppia centrale di difesa, il tutto fare Zanetti a sinistra.

    MILAN: Abbiati, Abate, Nesta, Thiago Silva, Zambrotta, Gattuso, Van Bommel, Seedorf, Boateng, Pato, Robinho.
    INTER: Julio Cesar, Maicon, Ranocchia, Chivu, Zanetti, Thiago Motta, Cambiasso, Sneijder, Pandev, Eto’o, Pazzini

  • Milan – Inter: Allegri sceglie Zambrotta, Leo lancia Stankovic

    Milan – Inter: Allegri sceglie Zambrotta, Leo lancia Stankovic

    Finalmente il giorno è arrivato! Stasera alle ore 20 e 45 allo Stadio Giuseppe Mezza si sfideranno le due contendenti al titolo, il Milan capolista contro l’Inter inseguitrice. Dopo una pausa infinita lunga quasi 15 giorni, non se ne poteva più di aspettare e sentire continue dichiarazioni sul fatto che la partita fosse decisiva o no. Stasera a parlare sarà il campo.

    Se a vincere dovesse essere il Milan di Allegri, sarebbe una forte risposta al periodo un po’ storto del Milan, che dopo lo scialbo pareggio di Bari e la pesante sconfitta di Palermo ha perso lo smalto necessario a mantenere il primato in classifica. Vincendo i rossoneri si garantirebbero un + 5 sull’Inter e ulteriore distacco sul pericolosissimo Napoli. Per l’Inter vincere significherebbe molto di più a livello di morale, che di punti. Un’eventuale vittoria infatti porterebbe i nerazzurri a scavalcare il Milan con un vantaggio esiguo di un solo punto. Certamente togliere il primato ai cugini rossoneri vorrebbe ribaltare le carte in tavole e non poter più contare solo sulle proprie forze come si auspicano Galliani e Berlusconi.

    Proprio il presidente Rossonero si è detto ottimista augurandosi che a decidere il derby sia un gol di Fantantonio Cassano : “La vittoria arriverà magari con un gol o un assist di Cassano . Parte in panchina? Può essere decisivo entrando a partita in corso, come è già successo”.

    Dall’altra sponda di Milano, quella interista le dichiarazioni d’amore sono arrivate direttamente dalla Spagna dove Mourinho si è detto quasi invidioso di  non poter giocare un derby così importante: “È un bel derby, quest’anno sarà ancora più bello perché negli ultimi due anni non c’era in palio il titolo mentre domani giocano la prima contro la seconda, un incentivo in più perché in ballo c’è lo scudetto”

    Vediamo come si stanno organizzando i due tecnici in vista del big match di stasera.

    Allegri nonostante nella conferenza stampa non abbia sciolto i dubbi sulle possibili formazioni, l’incognita più grande per il tecnico livornese rimane sul possibile utilizzo di Van Bommel, recuperato in extremis. Infatti se dovesse giocare l’olandese, Seedorf eviterà di orbitare in una posizione arretrata che mai ha gradito. In difesa la coppia centrale è scontata con il duo Thiago Silva e Nesta. Rispettivamente, a destra Abate e a sinistra Zambrotta favorito su Antonini. A centrocampo se ce la fa,  giocherà Van Bommel schermo davanti alla difesa con Seedorf e Gattuso a supportarlo, oppure l’alternativa è schierare Flamini con Seedorf basso. Boateng agirà dietro il tandem brasiliano Robinho e Pato, con l’esclusione di Cassano pronto a subentrare a partita in corso.

    Leonardo riceve buone notizie dall’infermeria, che col passare dei giorni sembra svuotarsi. Infatti in vista della sfida scudetto il tecnico brasiliano convoca tutti i giocatori ad esclusione di Suazo e Samuel infortunati e lo squalificato Lucio. Si accomoda in panchina Diego Milito, recuperato e probabilmente da inserire a partita in corso. L’undici titolare dovrebbe vedere l’inedita coppia di centrali composta da Chivu Ranocchia, entrambi recuperati nelle ultime giornate, con Maicon e Zanetti a garantire spinta e copertura sulle fasce. Il centrocampo anche per Leonardo rimane l’unico dubbio. Leo potrebbe schierare due mediani bassi (Thiago Motta e Cambiasso) con Sneijder a supporto del tridente Eto’o, Pazzini e Pandev. Oppure scegliere un modulo meno spregiudicato e lasciare Thiago Motta unico play basso, con l’aiuto ai lati di Cambiasso e Stankovic, lasciando in questo caso fuori Pandev e invariato l’attacco, sempre supportato dal tulipano orange Sneijder.

    Probabili formazioni

    Milan (4-3-1-2) Abbiati; Abate, Nesta, T.Silva, Antonini; Flamini, Seedorf, Gattuso; Boateng; Pato, Robinho.
    A disposizione: Amelia, Zambrotta, Yepes, Emanuelson, Merkel, Strasser, Van Bommel, Cassano.
    Allenatore: Allegri
    Squalificati: Ibrahimovic (1)
    Diffidati: Pirlo, Bonera, Gattuso, Ibrahimovic, Nesta
    Indisponibili: Inzaghi, Ambrosini, Bonera
    Inter (4-2-3-1) J.Cesar; Maicon, Ranocchia, Chivu, Zanetti; Cambiasso, T.Motta; Snejider, Stankovic, Eto’o; Pazzini.
    A disposizione: Castellazzi, Cordoba, Materazzi, Nagatomo, Kahrja, Mariga, Coutinho, Milito, Pandev.
    Allenatore: Leonardo
    Squalificati: Lucio (1)
    Diffidati: Pazzini, Nagatomo, Eto’o
    Indisponibili: Samuel

  • Milan alla prova del nove senza Gattuso e Zambrotta

    Milan alla prova del nove senza Gattuso e Zambrotta

    Il Milan vince e convince grazie alle intuizioni di Allegri e di un organico finalmente competitivo in ogni reparto. Negli anni scorsi le assenze di Pato e Inzaghi sarebbero state un incubo per i tifosi rossoneri, mentre quest’anno grazie sopratutto ad Ibra e Robinho sembra tutto più facile. Lo svedese e compagni hanno superato tante prove impervie uscendone più forti di prima e più sicuri dei propri mezzi.

    Domenica però ci sarà lo scontro con la Roma di Ranieri che potrebbe sancire definitivamente la consacrazione di Allegri, il Milan arriva però con alcune defezioni importanti che constringeranno al cambio di modulo: se l’assenza di Zambrotta può esser indolore grazie al recupero di Antonini o alla duttilità di Bonera, la mancanza di Gattuso e la contemporanea assenza di Flamini costringeranno Allegri a metter mano al telaio fin’ora apparso perfetto.

    La soluzione più ovvia sembra quella dell’arretramento di Boateng tra i tre di centrocampo e il conseguente reinserimento di Seedorf ad appoggio delle punte. L’alternativa sarebbe l’inserimento di Strasser o il ritorno al tridente con Ronaldinho e Robinho ai lati di Seedorf.