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  • Parma-Siena a reti inviolate, protagonista la difesa di Cosmi

    Parma-Siena a reti inviolate, protagonista la difesa di Cosmi

    Allo stadio Tardini, Parma-Siena delle ore 15, che vedeva di fronte i gialloblu di mister Roberto Donadoni ed il Siena di Serse Cosmi, doveva essere una gara importante alla ricerca di punti per smuovere la classifica: in particolare, il Siena cercava una scossa per risollevarsi dall’ultimo posto, mostrando ancora una volta le buone doti caratteriali del gruppo, mentre il Parma puntava sul ritorno di Amauri – dopo l’infortunio al labbro ed i dodici punti di sutura – nel tentativo di condurre in porto una prestazione “intelligente” all’insegna della lucidità e della pazienza, cercando di attaccare l’avversario con raziocinio ed attenzione, al fine di riscattare la battuta d’arresto di Pescara. Pesante fra i gialloblu l’assenza di Valdes che, a causa di una contusione rimediata nell’ultimo match disputato, non viene schierato da Donadoni.

    Nonostante gli intenti della vigilia, fin dalle prime battute di gara, i padroni di casa mostrano da subito molte difficoltà nel rendersi pericolosi nel reparto offensivo, puntando soprattutto sui tiri dalla distanza che, però, si rivelano sterili e ben poco pericolosi per la porta senese, ben difesa dal portiere Pegolo. Nel primo tempo, dunque, le emozioni sono solo due, una per parte, con errori di misura di Calaiò – che sbaglia da due passi un facile colpo di testa su punizione di Valiani – e Rosi che, al 18′, calcia alto su buon assist di Biabiany.

    Il secondo tempo si apre, invece, con un Parma più deciso e determinato, pronto ad una maggiore incisività in zona-gol: è il portiere bianconero Pegolo a superarsi sul pericoloso colpo di testa di Biabiany su assist di Belfodil, deviando in calcio d’angolo. Con il passare dei minuti, però, il Siena riesce a prendere nuovamente le misure e regge bene l’urto della manovra gialloblu, costringendo gli avversari a ricorrere perlopiù a conclusioni da fuori area, con Zaccardo e Marchionni che vengono, però, fermati da un attentissimo Pegolo.

    Il portiere del Siena, però, dopo un’ottima prova personale e della propria squadra rischia di compromettere il risultato al minuto 40′, con un’uscita a vuoto su azione di calcio d’angolo, che fa giungere pericolosamente il pallone nei pressi di Biabiany, il quale prova il colpo di tacco a sorprendere che, però, viene prontamente fermato in prossimità della linea di porta da Felipe.

    Dopo tale brivido finale, il match si chiude a reti inviolate,  con un pareggio che può soddisfare soprattutto gli ospiti: la squadra di Serse Cosmi ha, infatti, mostrato grande grinta e carattere, oltre che la consueta solidità in fase difensiva, che gli hanno permesso di conquistare un punto importante in trasferta. I padroni di casa, invece, avrebbero dovuto pungere maggiormente in fase offensiva mostrando maggiore fluidità nella manovra d’attacco ed hanno perso, così, un’importante occasione per riscattare in pieno la battuta d’arresto di Pescara.

    Gianluca Pegolo, uno dei protagonisti di Parma-Siena | © Claudio Villa/Getty Images

    Le Pagelle di Parma-Siena

    Pegolo 6.5 E’ uno dei protagonisti della gara: offre una buona prova, all’insegna della concentrazione e della reattività, opponendosi ai tiri da fuori di Zaccardo e Marchionni. Mezzo punto in meno per la papera che nel finale rischiava di regalare il gol a Biabiany.

    Felipe 6.5 Buona prova della difesa senese, solida e compatta: lui, in particolare, salva sulla linea il risultato, opponendosi al colpo di tacco di Biabiany con Pegolo battuto

    Biabiany 5.5 Uno dei più attivi in avanti, ma spreca il gol del vantaggio con un leziosismo eccessivo nel provare il colpo di tacco. Diffidato, si fa ammonire ingenuamente: salta la gara con l’Udinese

    Tabellino di Parma-Siena:

    Parma: Mirante 6, Zaccardo 6, Paletta 6, Lucarelli 5.5 (dal 1′ s.t Belfodil 6), Rosi 5.5, Marchionni 6, Musacci 5.5 (dal 23′ s.t  Acquah), Parolo 6, Gobbi 6, Biabiany 5.5, Amauri 5 (dal 33′ s.t Sansone).

    Siena: Pegolo 6.5, Neto 6.5, Paci 6, Felipe 6.5, Angelo 6, Vergassola 6.5, Bolzoni 6, Del Grosso 6, Valiani 6 (dal 22′ s.t Mannini), Reginaldo 6 (dal 41′ p.t Sestu), Calaiò 6 (dal 42′ s.t Bogdani)

  • Juventus Siena 0-0, la fuga è rimandata

    Juventus Siena 0-0, la fuga è rimandata

    La Juventus sciupa altri due punti preziosi in casa contro una squadra sicuramente non imbattibile come il Siena che comunque si è difesa con ordine e con aggressività e ha rischiato di vincere una partita con l’unico tiro in porta nei 90 minuti, con Gazzi che a 4 minuti dalla fine non riesce a ribadire in rete una corta respinta di Buffon.

    Primi 45 minuti di gara decisamente sotto tono per i bianconeri, anche il ritorno di Vucinic non è stato dei più felici, il montenegrino non tira quasi mai in porta, sbaglia molti passaggi e a volte rallenta pure le azioni di contropiede, l’unica azione gol di tutto il primo tempo viene confezionata al 37’ dall’asse (solito ormai) Pirlo-Lichtsteiner con Pegolo che salva deviando in calcio d’angolo. Il primo tempo si conclude senza note di cronaca né da una parte né da un’altra con la Juventus che prova ad attaccare e con il Siena che si difende con ordine.

    Nel secondo tempo è la Juventus a creare più occasioni rispetto a quante ne avesse confezionate nella prima parte di gara, e con l’uscita di Vucinic per Borriello la Juventus costruisce le migliori occasioni da rete, con Pegolo che si è fatto trovare sempre pronto. Il portiere del Siena prima si supera su calcio di punizione di Pirlo e poi sul conseguente corner salva sull’incornata di testa di Matri.
    Al 39′ l’episodio che farà infuriare la squadra bianconera e il pubblico infreddolito sugli spalti: cross di Chiellini, Vergassola stoppa con il braccio in area, proteste Juventine, ma Peruzzo “non fischia un rigore sacrosanto” (così lo definirà Conte nel dopo partita); sul capovolgimento di fronte il Siena con Reginaldo ci prova da fuori area con un sinistro a girare, Buffon si distende ma non trattiene e Gazzi, che si fionda sul pallone, riesce a graziare l’estremo difensore sparando alto; a sua volta è lo stesso Gazzi che sarà graziato da Peruzzo che nel tiro del giocatore vede l’ultimo tocco di Buffon e assegna il calcio d’angolo. Nel finale ci prova Giaccherini che sfiora il gol con un’azione personale mandando di poco alto una conclusione a girare che stavolta Pegolo avrebbe solo potuto guardare.

    La Juventus dopo 15 partite consecutive sempre in rete tra le proprie mura amiche si deve arrendere ad un bel Siena. Buona la prestazione degli uomini di Sannino che in campo non sono stati solo bravi a difendersi con ordine, ma alcune volte sono riusciti a ripartire in contropiede.
    Per la Juventus invece la sensazione è che ultimamente si esprime meglio quando Vucinic non gioca, non a caso senza di lui la squadra aveva fatto meglio sia in Coppa Italia contro la Roma che in campionato contro l’Udinese. In netto calo anche le prestazioni di Vidal, che da qualche partita sembra il lontano parente del guerriero di inizio stagione, e di Pepe che deve arrendersi all’ennesimo infortunio alla caviglia.
    E se mercoledì, pur senza giocare, la Juventus aveva rimarcato un vantaggio in classifica nei confronti del Milan, oggi, pur giocando, ha registrato una giornata a sfavore che inciderà molto ai fini della classifica finale; una squadra che vuole vincere lo scudetto non può perdere punti preziosi in casa (con Bologna, Genoa e Cagliari, ndr), su questo Conte deve lavorare molto. La cosa importante era mantenere la vetta della classifica, e su questo la Juventus di Conte è riuscita.