Tag: gianluca grava

  • Napoli deferito per illecito, ecco cosa rischia

    Napoli deferito per illecito, ecco cosa rischia

    La settimana terribile del Napoli. Come se non bastassero i due ko di fila contro la Juventus in campionato e il Dnipro in Europa League, i partenopei devono fare i conti con alcuni grattacapi di natura diversa. Quello decisamente più serio arriva dal filone napoletano del calcioscommesse con riferimento alla ormai famosa partita tra la Sampdoria e gli azzurri della stagione 2009/2010, allorquando il portiere Matteo Gianello insieme all’allenatore di base Gianluca Giusti, proposero a Paolo Cannavaro e Gianluca Grava, secondo quanto affermato dagli inquirenti, di alterare il risultato dell’incontro a favore della Sampdoria al fine di effettuare scommesse sicure, e offrendo per questo del denaro ai due compagni che però avrebbero rifiutato la proposta.

    Per questi motivi la Procura Federale ha deferito alla disciplinare Cannavaro e Grava per omessa denuncia mentre per Gianello e Giusti le accuse sono di illecito sportivo. Deferito allo stesso tempo anche il Napoli per responsabilità oggettiva. “Sono tranquillo perché quando c’è una persona che ha commesso un illecito, la giustizia sportiva per prassi deve deferire le parti. Si arriverà al dibattimento. Il Napoli è stato deferito per responsabilità oggettiva ma anche in questo caso è la prassi, sarà il dibattimento a definire la linea difensiva.

    E’ come quando devi fare un’operazione, prima si devono fare tutti gli esami del caso. La responsabilità sportiva è un caposaldo che c’è sempre stato, non si può eliminare ma si deve modificare” ” ha dichiarato in diretta radiofonica all’emittente Crc Enrico Fedele, procuratore sia di Cannavaro che di Grava, a Radio Crc. Per quanto riguarda le eventuali pene, qualora venisse accertata la sussistenza delle accuse nei confronti di Cannavaro, Grava, Gianello e Giusti le stesse sarebbero diverse a seconda dei casi. Cannavaro e Grava infatti rischierebbero uno stop di alcuni mesi, mentre più serie sono le posizioni di Gianello e Giusti i cui stop potrebbero essere ben più lunghi.

    Paolo Cannavaro
    Paolo Cannavaro © Ed Jones/AFP/GettyImages

    La società invece rischia un’ammenda con riferimento alle posizioni di Cannavaro e Grava ma anche qualche punto di penalizzazione per l’illecito tentato, ma che non si è concretizzato, riguardo alle posizioni di Gianello e Giusti. Ma i guai per i partenopei non finiscono qui: proprio oggi infatti la commissione disciplinare della Uefa ha multato per 150 mila euro la società campana minacciando allo stesso tempo la chiusura dello stadio San Paolo sino a che non verranno effettuati i lavori richiesti.

    La Uefa, a scopo precauzionale, aveva già avvisato il Napoli di queste problematiche tanto che per la prossima gara di Europa League in programma l’8 novembre contro il Dnipro è stata proibita la vendita dei tagliandi in alcuni settori dello stadio San Paolo, più precisamente 3, 4, 5, 8, 9, 10, 11, 12, 17, 18, 23 e 24, e il settore riservato ai disabili, sul lato nord fra tribuna Posillipo e curva. Nel caso in cui non ci saranno i lavori di adeguamento richiesti, che dovranno essere certificati con delle fotografie, l’Uefa potrebbe procedere con la chiusura dello stadio San Paolo nelle gare europee che dunque dovrebbero svolgersi o in campo neutro o a porte chiuse. E il tempo tra l’altro stringe, visto che la Uefa ha indicato come data ultima il 6 novembre: non c’è pace dunque per il Napoli.

  • Gianello conferma la combine con la Sampdoria e inguaia il Napoli

    Gianello conferma la combine con la Sampdoria e inguaia il Napoli

    Nessun passo indietro. Matteo Gianello, ex portiere del Napoli, non si è mosso dalla precedente posizione che aveva assunto confermando davanti alla Procura della Figc di Roma la tentata combine in occasione della partita tra la Sampdoria e il Napoli del 16 maggio del 2010. Una situazione, questa, che di fatto potrebbe inguaiare il Napoli che rischia una sanzione cosi come sono passibili di essere puniti anche Paolo Cannavaro e Gianluca Grava. I due difensori, curiosamente usati ieri come modelli per presentare le maglie della stagione ufficiale 2012/2013, furono i due compagni di squadra avvicinati da Gianello, allora terzo portiere dei partenopei, al fine di combinare l’incontro del Ferraris, match di fine campionato tra due squadre con diverse situazioni di classifica.

    Matteo Gianello © AFP/Getty Images

    Entrambi, ascoltati dalla Procura, hanno negato tutto ciò, ma ora rischiano una squalifica per omessa denuncia. Non si tratterebbe tuttavia di una pena molto lunga da scontare, ma il fatto che entrambi giochino nel medesimo reparto non fa stare tranquilli gli azzurri e il tecnico Walter Mazzarri, il quale rischia di dover effettuare scelte obbligate in un reparto veramente molto delicato. L’avvocato di Gianello, Eduardo Chiaccio, all’uscita dalla Procura ha confermato che si è trattato di un’audizione normale nella quale l’ex estremo difensore dei campani ha confermato quanto aveva già riferito a Napoli.

    Il giocatore è stato ascoltato per poco più di un’ora e mezza nonostante la sua presenza era stata in dubbio sino alla fine a causa di alcuni problemi di salute. Adesso dunque il Napoli trema, temendo non solo una multa ma anche una squalifica del suo capitano, uomo simbolo per carisma e senso di appartenenza. Una situazione di certo non tranquilla che a meno di un mese dalla Supercoppa italiana in programma l’11 agosto a Pechino contro la Juventus rischia di minare un ambiente sin qui circondato da tantissimo entusiasmo e voglia di sognare.

  • Calcioscommesse Napoli, Mazzarri in Procura Gianello non si presenta

    Calcioscommesse Napoli, Mazzarri in Procura Gianello non si presenta

    Nel filone partenopeo dell’inchiesta calcioscommesse, ieri è stata una giornata molto intensa e ricca di audizioni per il procuratore Stefano Palazzi, che ha avuto modo di ascoltare diversi esponenti del club napoletano, dall’allenatore Walter Mazzarri, ai calciatori Mascara (ceduto dal Napoli a Gennaio, ndr), Cannavaro e Grava, che seguono l’audizione del primo portiere Morgan  De Sanctis, ascoltato nella giornata di martedì, poichè aveva espressamente richiesto di anticipare la sua convocazione all’immediato rientro dagli Europei.

    Il mister partenopeo ha esordito mostrando grande disponibilità nei confronti della Procura, e la volontà di dare il suo contributo al fine di fare chiarezza, “con grande serenità ma senza paura”. Nel caso dei due difensori, Paolo Cannavaro e Grava, il rischio più grande sarebbe l‘omessa denuncia, considerando che sono stati chiamati in causa dall’ex terzo portiere napoletano, Matteo Gianello, per il quale la situazione è, ormai, praticamente compromessa.

    Walter Mazzarri | © Marco Luzzani/Getty Images

    Gianello, infatti, è indagato per aver avuto un ruolo attivo nelle sospette combine, avendo proposto telefonicamente ai suoi compagni Cannavaro e Grava di perdere la partita Sampdoria-Napoli, ricevendo un netto rifiuto dai due difensori. Tale telefonata è stata intercettata e, dunque, costituisce un tassello importante nel panorama delle difficili ricostruzioni e, per tal motivo, ha avuto un ruolo chiave nel definire la situazione dello stesso Gianello che, come personaggio di punta nelle indagini, per un certo periodo è stato anche pedinato.

    Nonostante il suo legale Eduardo Chiacchio sia uno dei più stimati nell’ambito dei tribunali sportivi, dunque, la situazione legata all’ex terzo portiere partenopeo pare realmente intricata e, probabilmente per tale motivo, lo stesso Gianello ieri non si è presentato davanti alla procura federale, chiedendo un rinvio per problemi di salute. Prima o poi, però, dovrà presentarsi per la nuova audizione e, a tal punto, potrebbe avere due opzioni, ovviamente molto distanti l’una dall’altra: scegliere la strada della collaborazione, sperando in uno sconto di pena, oppure negare tutto, fra ammissioni e ripensamenti, come fatto finora.

    Nel caso del Napoli, inteso come società, la situazione è strettamente legata a quella del suo ex portiere, considerando che il club partenopeo potrebbe essere chiamato in causa proprio per responsabilità oggettiva,  essendo Gianello – all’epoca dei fatti – un suo tesserato.

    Si attendono, dunque, nuovi e prossimi sviluppi legati alla nuova audizione di Gianello, per ora “rinviata a data da destinarsi”, mentre la Procura federale ha reso note alcune variazioni nei calendari relative alle inchieste delle Procure di Cremona, Bari e Napoli, che rimane molto fitto, dal 9 al 16 di Luglio: il 16 Luglio sarà la volta di Domenico Criscito, difensore dello Zenith San Pietroburgo ed ex difensore del Genoa ( oltre che di Leonardo Bonucci e di Andrea Ranocchia), il 9 luglio – fra gli altri – Fabio Quagliarella, mentre il 10 Luglio (anzichè il 9) sarà ascoltato Andrea Masiello, ma anche Filippo Carobbio, il “grande accusatore del Siena”.

    Il 12 Luglio, quindi, sarà la volta del presidente del Siena Massimo Mezzaroma, mentre il giorno successivo, il 13 Luglio, sarà il turno di Da Costa della Sampdoria, oltre che del tecnico della Juventus Antonio Conte, che dovrà deporre in merito al periodo in cui guidava il Siena.

  • Calcioscommesse Napoli coinvolto? Europa League a rischio

    Calcioscommesse Napoli coinvolto? Europa League a rischio

    Deferimento a titolo di responsabilità oggettiva. E’ questo quanto rischia il Napoli secondo il quotidiano La Repubblica con riferimento alla scommessopoli che sta coinvolgendo il mondo del calcio italiano. Secondo quanto riferito dal sito dallo stesso giornale i pm partenopei starebbero per chiudere il cerchio riguardo al caso che coinvolge la società campana. La gara sotto la lente d’ingrandimento sarebbe quella relativa all’ultima giornata della stagione 2009/2010 allorquando i campani fecero visita alla Sampdoria.

    Quel match, tra le altre cose, ebbe grossa rilevanza per i genovesi, che grazie al successo ottennero il pass per i preliminari di Champions League. Con riferimento a quell’incontro il 15 giugno 2011 è stato sentito dalla Procura l’ex terzo portiere dei partenopei Matteo Gianello, indagato per frode sportiva, e il quale ha sempre negato di aver scommesso con riferimento al match con la Sampdoria, pur ammettendo di aver ricevuto delle avances da parte dell’ex compagno ai tempi del Chievo Verona Silvio Giusti, il quale chieste all’estremo difensore di offrire del denaro ad alcuni compagni di squadra al fine di addomesticare il risultato in favore dei liguri.

    Sampdoria-Napoli © Massimo Cebrelli/Getty Images

    Secondo Gianello la proposta sarebbe stata avanzata nei confronti di Paolo Cannavaro e Gianluca Grava che avrebbero rifiutato, ma i due difensori, che comunque non sono indagati, hanno negato di aver affrontato discorsi del genere con Gianello. C’è da dire che questo è l’unico episodio per il quale il Napoli sembra rischiare qualcosa: non sembrano infatti sussistere elementi in grado di confermare eventuali combine in Napoli-Parma 2-3 del 2009/2010 e Lecce-Napoli 2-1 e Napoli-Inter 1-1 del 2010/2011, match in un primo momento attenzionati e considerati interessanti. Si rischierebbe infatti solo la responsabilità presunta per Napoli-Sampdoria 4-0 della stagione 2010/2011.

    Ma quali sanzioni rischia la società partenopea, qualificata alla prossima Europa League? Se si considera la responsabilità oggettiva si rischia la penalizzazione di 2 o più punti e l’esclusione dalle competizioni europee, in caso di responsabilità presunta potrebbe esserci solo un’ammenda.

     

    Video Napoli Sampdoria 4-0 la partita sotto accusa nello scandalo calcioscommesse
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  • Calcioscommesse, Gianello “tentata combine per Samp Napoli”

    Calcioscommesse, Gianello “tentata combine per Samp Napoli”

    Nuovo capitolo calcioscommesse, Gianello confessa agli inquirenti la tentata combine per Samp Napoli, match di Serie A del 16 maggio 2010. L’incontro terminò con la vittoria per 1-0 degli uomini di Del Neri, che in quella stagione conquistarono lo storico accesso ai preliminari di Champions League. Sulla panchina degli azzurri sedeva invece Walter Mazzarri, al suo primo anno sotto il Vesuvio.

    Il terzo portiere del Napoli ha confermato al capo degli investigatori Giovanni Melillo di aver cercato di corrompere Paolo Cannavaro e Grava per perdere volontariamente la gara, ricevendo come risposta un secco no da parte dei suoi compagni di squadra. Nel primo pomeriggio non si è fatta attendere la piccata reazione dell’avvocato di Gianello.

    PARTITA DECISIVA – Quella fra Sampdoria e Napoli fu una sfida decisiva per le sorti del club doriano, che grazie al successo contro gli azzurri ottennero il quarto posto in classifica, ultima posizione utile per la partecipazione alla Champions League della stagione successiva. Il match venne deciso da una rete di Pazzini nei primi minuti della ripresa. Grande protagonista di quel pomeriggio fu il portiere della Doria Storari, che riuscì a bloccare qualsiasi tentativo degli ospiti.

    gianluca grava | © Dino Panato/Getty Images

    CANNAVARO E GRAVA RISCHIANO – Dalla dichiarazioni di Gianello emergerebbe il coinvolgimento all’interno della vicenda di Paolo Cannavaro e Grava, che però, su stessa ammissione del portiere, rifiutarono sdegnati la proposta “indecente”. In ogni caso la Procura federale potrebbe punire severamente i due calciatori del Napoli per il reato di omissione, con una maxi squalifica di 12 mesi.

    AVVOCATO GIANELLO – In merito all’articolo pubblicato stamani dalla Gazzetta dello Sport, l’avvocato di Gianello, Vincenzo Siniscalchi, ha sottolineato come fosse una notizia particolarmente datata, precisando inoltre che dopo quell’interrogatorio il proprio assistito non è più stato convocato per ulteriori colloqui. Infine ha confidato di attendere sviluppi positivi dalla giustizia sportiva.

    Leggi anche:
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  • Il Napoli insiste per Ogbonna. Cairo chiede 10 milioni

    Il Napoli insiste per Ogbonna. Cairo chiede 10 milioni

    Il Napoli, ancora a secco di colpi in questa fase del mercato di riparazione, sta accelerando i tempi per portare all’ombra del Vesuvio un difensore che vada a prendere il posto nello scacchiere di Mazzarri dello sfortunato Grava, operatosi nella giornata di ieri al ginocchio sinistro per la rottura dei legamenti crociati (stagione finita).
    Il ds Bigon, vista l’impossibilità di arrivare a Britos che il Bologna ha praticamente blindato, sta trattando da diverso tempo con il Torino per portare il difensore, classe ’88, Angelo Ogbonna a Napoli.

    La trattativa per l’ex nazionale Under 21 è però complicata dal continuo rialzo che sta attuando in queste ore Cairo: il presidente granata infatti ha alzato le sue richieste a 10 milioni di euro mentre il numero uno pertenopeo De Laurentiis nei giorni scorsi aveva fatto intendere che non si sarebbe mosso dai 7 offerti. L’infortunio occorso a Grava potrebbe però convincere il produttore cinematografico a mettere sul piatto qualche milioncino in più per soddisfare, almeno in parte, le richieste di Cairo e regalare a Mazzarri il primo rinforzo che dovrebbe precedere l’arrivo di uno tra Inler o Kharja per tentare l’assalto alla Champions League e, perchè no, allo scudetto.

  • Napoli, il viola porta male. Si ferma Grava

    Napoli, il viola porta male. Si ferma Grava

    Il popolo partenopeo da sempre affezionato alla cabala dopo la partita di ieri pomeriggio inizierà a fare gli scongiuri. Una vittoria contro la Fiorentina sarebbe valsa il titolo di principale antagonista del Milan allo scudetto e invece, i viola di Mihajlovic hanno imbrigliato le bocche da fuoco partenopee conquistando un prezioso pari al San Paolo.

    Se il punto conquistato non è da buttare lascia sensazioni peggiori l’infortunio di Gianluca Grava simbolo in campo dello spirito “mazzarriano” e autentico leader nel gruppo. Il difensore verrà operato domani a Roma dal Professor Mariani per ridurre una sospetta lesione al legamento crociato del ginocchio sinistro.

    L’infortunio di Grava dovrà far correre ai ripari la dirigenza partenopea già alla spasmodica ricerca di un difensore sinistro.

  • Il Napoli di Donadoni prende forma

    Il Napoli di Donadoni prende forma

    amodioDonadoni è alla sua terza presenza sulla panchina del Napoli ed al terzo pareggio, la scelta di De Laurentis di affidargli la panchina a metà stagione forse è azzeccata, la squadra inizia ad avere un identità di gioco e i giocatori iniziano ad assimilare gli schemi proposti dall’ex ct. Questo periodo di conoscenza può esser positivo per costruire al meglio la prossima stagione, Donadoni insieme al ds Marino avranno il tempo di valutare i singoli giocatori per poi effettuare le scelte per rinforzare l’organico in vista della prossima stagione dove De Laurentis sogna di competere per la lotta ad un posto in Champions. Ieri all’organico del Napoli mancavano elementi cardine come Lavezzi, Blasi e Gargano oltre ai lungodegenti Maggio, Iezzo e Vitale, come se non bastasse durante il match ad alzare bandiera bianca è stato anche Cannavaro per una distorsione alla caviglia, tutte queste assenze lasciavano presagire una debacle contro la coppia d’oro del momento, eppure Cassano e Pazzini sono stati imbriagliati a dovere dai partenopei e se non fosse stato per gli errori di Navarro (disastrosa la sua prova) forse si poteva sperare anche nella vittoria. La prima abilità di Donadoni è stata quella di recuperare i giocatori dimenticati da Reja, Grava sta fornendo ottime prove sull’out di destra sia in fase di copertura che di ripartenza. Amodio dopo aver contribuito alla risalita del Napoli dalla terza serie fino alla serie A era stato accantonato, trovando sempre posto in tribuna, ieri rispolverato da Donadoni ha aiutato i compagni di reparto in mezzo al campo dando un contributo notavole alla squadra. Pian piano quindi la nuova mentalità targata Donadoni viene assimilata dai giocatori e sicuramente arriverà il gioco spumeggiante e veloce che contraddistingue il suo credo tattico. Per il prossimo anno la società per continuare la crescita dovrà accontentare il tecnico nelle sue scelte, per prima cosa bisogna risolvere il rebus portiere, Navarro non offre le dovute garanzie e Iezzo è troppo spesso infortunato. Per la difesa la società ha riaperto al ritorno di Cannavaro, il capitano azzurro potrebbe aiutare con la sua esperienza e personalità a far crescere il reparto difensivo anche se Donadoni è abile a lavorare ed a motivare i giovani per questo si potrebbe puntare su un giovane centrale di buone prospettive in modo da crescere insieme a Santacroce e diventare nel giro di un paio di anni una delle coppie centrali piu forti in Italia. Per il centrocampo i nomi che circolano sono quelli di D’Agostino dell’Udinese e Cigarini in comproprità tra Atalanta e Parma, al primo è piu facile arrivarci poichè il prossimo anno andrà in scadenza di contratto e ancora non si è trovato il compromesso tra il giocatore e la società. In avanti il sogno resta Floccari.

  • Napoli: il nuovo ciclo Donadoni

    Napoli: il nuovo ciclo Donadoni

    2641859In un’ intervista Sky, per la rubrica Spaccanapoli, Roberto Donadoni, nuovo allenatore del Napoli dopo l’esonero di Reja, fa il punto della situazione sul futuro della squadra.
    Sull’ambiente che ha trovato al suo arrivo dice: “C’è da conoscere, c’è da capire, è una fase di studio per me e anche per i giocatori. Si va avanti su questo tipo di discorso e poi la conoscenza darà indubbiamente qualche strumento in più per il futuro. L’aspetto più impellente e che va curato di più in questa fase è quello psicologico, perché quando la squadra viene da una serie di risultati non positivi, in cui fa fatica, subentrano paure e tensioni eccessive. È chiaro che questo aspetto va subito rivisto e migliorato. Sono ragazzi giovani, la gran parte di loro non ha molta esperienza e questo ha influito in maniera negativa. Adesso devono convincersi che si devono mettere tutto alle spalle e riprendere la marcia».Ancora dice: “Questa è una squadra che non può dipendere solo da Hamsik e Lavezzi, che sono sicuramente due giocatori di qualità, di talento e di prospettiva, ma ha necessità dell’apporto di tutti. È una squadra che deve fare affidamento su tutto l’organico”.
    Nelle ultime due gare la squadra partenopea ha raccolto solo due punti che però fanno ben sperare se non altro perchè qualche cambiamento in campo si è visto. Innanzitutto tra le fortune di Donadoni c’è sicuramente quella di aver potuto contare sull’apporto di Mannini che, senza nulla togliere al giovane Vitale, macina Km sulla fascia sinistra. Tra le novità proposte dal neo ct vi è il ritorno in campo di Grava, giocatore che con Reja non aveva trovato molto spazio anche a causa dell’ingombrante presenza di Maggio e Montervino.
    Anche il presidente Aurelio De Laurentis è soddisfatto da quanto fatto finora da Donadoni che guarda con sguardo ottimista al futuro.
    Si pensa infatti già al calciomercato, e tra i papabili spunta il nome dell’attaccante rossonero Marco Borriello anche se, spiega Marino: “Marco è un giocatore che ci piace però è prematuro parlarne ora – spiega il dg -. Credo che su Borriello il Milan abbia puntato molto e non credo che gli infortuni abbiano condizionato il giudizio della società nei suoi confronti”.