Tag: gianfranco zola

  • Watford-Leichester ecco perché il calcio è lo sport più bello del mondo

    Watford-Leichester ecco perché il calcio è lo sport più bello del mondo

    In uno sport sempre più esclusivo e diventato oramai il passatempo preferito per facoltosi petrolieri russi o per viziati sceicchi capita ancora di ritrovare la favola, il minuto imprevedibile che cambia le carte in tavola e ti permette di convincerti che il calcio è sempre lo sport più bello del mondo. (altro…)

  • Il Watford di Pozzo e Zola tenta Del Piero

    Il Watford di Pozzo e Zola tenta Del Piero

    Al ritiro di Chatillon della Juventus, senza la presenza importante di Alessandro Del Piero “manca qualcosa”: ad affermarlo non è stato un tifoso nostalgico qualsiasi, ma il tecnico duro e pragmatico per eccellenza, ossia Antonio Conte. E, se anche il mister si lascia prendere dai sentimenti verso un compagno-giocatore che ha lasciato, inevitabilmente, un grande vuoto, vuol dire che la presenza dell’ormai ex capitano sarà davvero impossibile da rimpiazzare, almeno nell’immediato.

    Lo stesso Del Piero, qualche giorno fa, aveva commentato, con una punta di inevitabile malinconia, come fosse insolito assistere da spettatore esterno al raduno estivo della Juventus, ai nastri di partenza verso una nuova stagione: i colori bianconero, per ora, non appartengono più al “suo presente” ed è per questo che, in questi giorni, il mercato sembra muoversi verso di lui con maggiore decisione.

    Alessandro Del Piero | © OLIVIER MORIN/AFP/GettyImages

    Mentre Alex tornerà in campo a Kashima il prossimo 21 Luglio per un’amichevole di beneficenza in favore delle vittime del terremoto giapponese dello scorso anno, pare che il Watford, il club allenato da Gianfranco Zola ed appena acquistato dalla famiglia Pozzo, si sia fatto avanti con una proposta di ingaggio per l’ex numero dieci juventino. A ben guardare, pare che il club londinese possa avere molti “punti a favore” nella scelta di Alex, considerando che un trasferimento in terra britannica sarebbe molto gradito anche alla moglie Sonia – anche per una questione di maggiore vicinanza all’Italia rispetto a destinazioni quali gli USA o l’Asia – e, dunque, l’unico aspetto ancora da “valutare” consiste nella categoria di appartenenza del Watford, ossia la serie B inglese.

    Alex, naturalmente, preferirebbe un club di Premier League, ma la presenza di un’ “anima italiana” nel club, e di una figura di spessore come quella di Zola in panchina, potrebbe convincerlo ad accettare la proposta, per vivere, nuovamente, una stimolante “sfida promozione”, così come fu nel campionato 2006-2007 con la Juventus, quando riuscì a calarsi alla perfezione della serie cadetta, al punto da segnare ben 20 gol.

    La strada di Londra, dunque, potrebbe essere la meta più probabile per la prossima stagione di Pinturicchio, soprattutto perchè il fascino del calcio british, anche in serie B, non può reggere il confronto con nessun’altro campionato, neppure con i petroldollari di Dubai.

  • Zola al Watford, la nuova sfida della famiglia Pozzo

    Zola al Watford, la nuova sfida della famiglia Pozzo

    Adesso è ufficiale. Gianfranco Zola è il nuovo tecnico del Watford (club di Championship, la Serie B inglese). La leggenda di Oliena torna ad allenare in Inghilterra dopo 2 anni. L’ultima esperienza di Zola sul suolo inglese era stata infatti sulla panchina del West Ham, da dove venne allontanato al termine della seconda stagione, nonostante la salvezza ottenuta in Premier. Dopo una breve parentesi alla guida dell’Italia U16, Zola torna nel calcio che conta, là dove è considerato un vero e proprio eroe nazionale (Ufficiale dell’Ordine dell’Impero Britannico e miglior giocatore del Chelsea di tutti i tempi, questi alcuni dei premi ottenuti da “Magic Box” nei primi anni 2000). Riuscirà nell’impresa di coniugare bel gioco e risultati nella sua nuova avventura?

    Sfida affascinante quella intrapresa da Zola, che ha accolto con entusiasmo la proposta offertagli da Giampaolo Pozzo, patron dell’Udinese e nuovo padre-padrone del Watford dallo scorso 29 giugno. Una settimana dopo il suo insediamento ufficiale in Inghilterra, Pozzo ha da subito voluto dare un indirizzo ben preciso riguardo la filosofia del nuovo progetto anglosassone. Nelle sue precedenti carriere da allenatore, Gianfranco Zola ha sempre dato alla propria squadra un gioco altamente offensivo, capace di divertire i tifosi presenti allo stadio la domenica.

    gianfranco zola | Christopher Lee/Getty Images

    L’annuncio ufficiale dell’arrivo del tecnico italiano sulla panchina del Watford è stato pubblicato nel sito della società inglese questa mattina. Zola ha firmato un contratto biennale, che lo legherà alla famiglia Pozzo fino a giugno del 2014. Inoltre, come rivela in esclusiva il sito Tuttomercatoweb, Zola avrà un’opzione per altri due anni, ovvero per 4 anni in totale. Percepirà una cifra intorno alle 250 mila sterline all’anno, ingaggio che potrà aumentare in caso di promozione.

    Oltre all’esperienza e la maestria dei  Pozzo, Zola potrà contare anche sull’apporto del ds Gianluca Nani. Si ricompone così la coppia che era stata protagonista nei due anni al West Ham, quando Nani ricopriva allora il ruolo di direttore tecnico. In bocca al lupo ” Magic Box”.

  • Panchina Lazio, è volata Di Matteo – Zola

    Panchina Lazio, è volata Di Matteo – Zola

    Cosa bolle in casa Lazio? Ci eravamo lasciati con l’addio (definitivo) di Edi Reja. I nomi che ruotano intorno alla panchina biancoceleste sono sempre i soliti, non ci si può sbagliare. Di Matteo o Zola, questo il dilemma. Lotito sta ancora sfogliando la margherita, con i petali che man mano diventano più pesanti. Se si continua così c’è il serio rischio che il fiore appassisca, dopo giorni e notti di attesa inutile, per certi versi dannosa. Sette giorni fa la situazione era decisamente più serena, con Di Matteo che sembrava a un passo dall’arrivo nel Belpaese. Nessuno però, forse nemmeno lo stesso tecnico italiano, aveva tenuto in considerazione l’altra ipotesi, remota sì ma pur sempre verificabile. Adesso che il trionfo in Champions è realtà le carte sono di nuovo rimescolate.

    Ma non era marzo pazzarello? Il maggio calcistico ha confezionato agli appassionati storie incredibili. Il best-seller porta la firma di Di Matteo con il suo Chelsea, che in un notte bavarese che pareva già scritta è riuscito a riscrivere le pagine dell’ultimo capitolo Champions. E forse ha cambiato anche il suo di destino, perché ora Abramovich ci sta pensando più di una volta prima di lasciare libero il tecnico del nothing is impossible. Per buona pace di Lotito, il quale aveva contattato l’allenatore dei Blues pochi giorni prima della finale di Monaco strappando qualcosa che si avvicinava a una promessa con tanto di stretta di mano virtuale. Tutto da rifare ora.

    gianfranco zola-roberto di matteo | © Michael Cooper/Getty Images

    L’altro petalo della margherita si chiama Gianfranco Zola. Anche lui italiano, anche lui con il passato inglese, anche lui Blues. Magic Box fu a un passo dal sedere sulla panchina della Lazio qualche mese fa, in una delle tante finte di Edi Reja. Vado, anzi no, resto. Al dribbling del tecnico goriziano c’è cascato pure lui, il numero 10 di Cagliari e Parma. Adesso il personalissimo Scherzi a parte è ai titoli di coda, acqua passata. Il cellulare di Zola non suona da febbraio, interesse scemato o soltanto rinviato a mesi con temperature più calde, degne della terra sarda? La sfida è aperta, il motto resta quello di sempre: Italians do it better

  • Divorzio Lazio Reja “sono stanco, non cambio idea”

    Divorzio Lazio Reja “sono stanco, non cambio idea”

    Dopo il divorzio annunciato e poi ritirato nella stagione in corso, questa volta per Edi Reja è tempo di salutare definitivamente la Lazio, affermando a chiare lettere di “essere stanco” e di non aver alcuna intenzione di “cambiare idea”. Il tecnico goriziano, infatti, ha voluto far luce sui motivi della sua decisione, analizzando i fattori che lo hanno indotto a scrivere la parola fine sulla sua avventura in biancoceleste. Non gli screzi con il presidente Lotito o con la dirigenza – al contrario di quanto si poteva ipotizzare – bensì le pressioni eccessive provenienti dall’ambiente circostante, dalla piazza romana così esigente nonostante i risultati positivi della sua Lazio.

    Una piazza che, però, non è riuscita a valutare positivamente l’operato di Reja e dei suoi ragazzi, nonostante per due stagioni consecutive siano riusciti a centrare la qualificazione in Europa: risultati che sembrano non bastare all’ambiente laziale, “come se non avessimo fatto nulla, è triste pensare che un quarto posto non valga niente”. Le ragioni del suo addio, dunque, potrebbero essere sintetizzate con riferimento a due aspetti cruciali: la negatività dell’ambiente e le eccessive pressioni della piazza, che lo hanno ferito in alcune circostanze, come nel caso in cui – dopo le sue dimissioni prima della gara contro l’Atletico Madrid in Europa League (poi ritirate, ndr) – lo definirono“un vigliacco”.

    Edy Reja © Dino Panato/Getty Images

    La decisione di Reja, dunque, è stata comunicata informalmente al presidente Claudio Lotito, con il quale in questi giorni il tecnico è rimasto in continuo contatto telefonico, anche alla luce del fatto che, dopo l’incontro di martedì scorso a Formello, il presidente ha invitato Reja a “prendersi una settimana di riflessione” prima di qualsiasi decisione definitiva. La settimana in questione è quasi terminata e la decisione di Reja non pare assolutamente esser cambiata, come lui stesso ribadisce perentoriamente: “Non resto e non torno indietro”, declinando, così, anche la proposta del presidente di rinnovare il contratto per una stagione ancora, in prospettiva di una serie di rinforzi importanti nel mercato estivo per tentare concretamente la qualificazione alla Champions League nella prossima stagione.

    Chiuso il capitolo Reja, quindi, per Lotito e Igli Tare è tempo di guardare avanti, sondando il terreno per individuare il tecnico laziale della prossima stagione: i nomi sul taccuino sembrano essere principalmente quelli di Gianfranco Zola, Roberto Di Matteo ed anche Pierluigi Casiraghi. Sul nome di Zola, però, in queste ore è giunta una secca smentita da parte del suo agente, Fulvio Marrucco, che ha rivelato chiaramente che – dallo scorso mese di Febbraio – “non c’è stato più alcun contatto con Lotito”. Se la pista Zola dovesse essere abbandonata, dunque, potrebbe essere considerata primaria quella che conduce all’attuale tecnico del Chelsea, che domani disputerà la finalissima di Champions League contro il Bayern, anche alla luce del passato di Di Matteo alla Lazio, in cui militò per tre stagioni, proprio prima di prendere la strada di Londra. Infine, l’alternativa Casiraghi, ex biancoceleste, che ha avuto la sua principale esperienza in panchina alla guida della Nazionale Under 21: sul suo conto, dunque, i dubbi sarebbero legati proprio alla mancanza di esperienza in una squadra di club di alto livello, con le conseguenti pressioni provenienti dalla piazza laziale.

  • Lazio, Di Matteo idea per la panchina

    Lazio, Di Matteo idea per la panchina

    La Lazio è già proiettata al prossimo futuro che molto probabilmente non vedrà più Edoardo Reja come allenatore. Il presidente Claudio Lotito è fermamente deciso a rafforzare la sua squadra in modo tale da alleviare le continue critiche ricevute dai tifosi.

    E non hanno tutti i torti i tifosi biancocelesti, se si pensa che la Lazio per 2 anni consecutivi è arrivata vicinissima alla qualificazione in Champions League nonostante in fase di mercato sia stato fatto troppo poco, sia per poter ambire al palcoscenico europeo sia per prevenire la maledizione di infortuni che si è abbattuta a Formello negli ultimi mesi.

     

    Roberto Di Matteo © IAN KINGTON/AFP/GettyImages

    IDEA DI MATTEO –  Roberto Di Matteo nuove allenatore della Lazio. E’ questa l’intenzione di Lotito che vorrebbe affidare un nuovo progetto innovativo all’attuale allenatore del Chelsea. Il successore di Villas Boas, nonostante gli ottimi risultati ottenuti verrà liquidato da Abramovich con o senza vittoria della Champions ed è per questo che Lotito ha avviato i primi contatti con l’ex giocatore della Lazio. Di Matteo per adesso è concentrato sulla finale di Champions League in programma sabato all’Allianz Arena di Monaco, ma da quanto riferisce il Corriere dello Sport, l’attuale allenatore dei blues sarebbe lieto di accettare la proposta del presidente biancoceleste e addirittura avrebbe consigliato alla dirigenza di trattare il centravanti del Trabzonspor Buruk Yilmaz, 3 reti in 14 presenze con la nazionale turca. Il costo del cartellino non proibitivo (8 milioni) e l’apertura del giocatore turco a giocare in Italia potrebbero velocizzare la buona riuscita della trattativa.

    E ZOLA? – Claudio Lotito non avrebbe ancora accantonato l’ipotesi Gianfranco Zola che fino ad un paio di settimane fa sembrava la soluzione più probabile. Negli ultimi tempi i rapporti tra i due si sono raffreddati e l’ex giocatore di Napoli e Chelsea non rappresenterebbe più la prima scelta per la panchina laziale. I prossimi giorni saranno decisivi in casa Lazio, anche perchè Lotito e Tare devono innanzitutto parlare con Edoardo Reja,  intenzionato a lasciare dopo due anni e mezzo, per poi affidare la panchina ad un nuovo tecnico.

  • Lazio, Reja addio a fine stagione. Pronto Zola

    Lazio, Reja addio a fine stagione. Pronto Zola

    La Lazio ed Edy Reja sarebbero vicini a dirsi addio. Infatti sono sempre più insistenti le voci che vedono il tecnico friulano lontano da Roma così come sono ben noti i rapporti non idilliaci tra l’attuale tecnico della Lazio e il presidente Lotito, ricorderete quest’ultimo respingere, solo pochi mesi fa, le dimissioni rassegnate dal tecnico biancoceleste.

    La Lazio l’anno scorso ha giocato un grandissimo campionato. Quest’anno siamo stati protagonisti nel girone d’andata. A gennaio, purtroppo, ci sono state operazioni di mercato che non sono andate a segno. Alcuni sono andati via e non sono stati rimpiazzati. Poi si sono aggiunti infortuni importanti”. Queste le parole pronunciate da Edy Reja dopo il pareggio contro il Siena di mercoledì sera. Parole che suonano come un’accusa, nei confronti di chi non l’ha messo nelle condizioni di reggere un intero campionato ad alti livelli, e come un’ammissione oggettiva di non poter dar seguito alle ambizioni di una piazza che sogna la Champions League.

    Edy Reja © Dino Panato/Getty Images

    Vale la pena ricordare che Reja  lascerà la Capitale dopo due anni e mezzo molto positivi: 146 punti in 89 partite di campionato sono tanti ma sulle spalle di Reja pesa eccome una qualificazione Champions alla portata e fallita sia la passata stagione che (forse) quest’anno. Neanche i due derby vinti nel corso dell’attuale stagione riusciranno ad impedire la fine di questa avventura tra Reja e la Lazio, avventura iniziata ventisette mesi fa quando la i biancocelesti erano in piena lotta per non retrocedere.

    Claudio Lotito ha già in mente il nome del possibile sostituto; si tratterebbe di Gianfranco Zola, già vicino alla panchina biancoceleste pochi mesi orsono. Da allora i due non si sono più sentiti, ma l’ex giocatore del Chelsea rappresenta comunque la prima scelta come nuovo allenatore della Lazio. In seconda battuta, nel caso l’operazione Zola non vada in porto, restano in auge le quotazioni di Giuseppe Sannino Vincenzo Montella.

  • Lazio, Lotito chiama Zola. De Canio resta in pole

    Lazio, Lotito chiama Zola. De Canio resta in pole

    Si infittisce il giallo sul futuro della panchina biancoceleste, una corsa a tre per Reja, De Canio e Zola. Chi sceglierà Lotito? Il tecnico goriziano ha diretto l’allenamento di ieri pomeriggio e anche quest’oggi si trova a Formello dove alle 15 è in programma la seduta di rifinitura in vista della partita di domani sera contro la Fiorentina all’Olimpico. Ma non vi sono certezze su chi presenzierà la consueta conferenza stampa prevista per le 17.30. Il caos in casa Lazio regna sovrano, e non è escluso che il finale riservi il classico colpo di scena. Fra i tre contendenti spunta il nome di Alberto Bollini, il tecnico della Primavera.

    L’ULTIMO ARRIVATO – Il nome nuovo delle ultime ore è quello di Gianfranco Zola. Il presidente Lotito sta pressando l’ex allenatore del West Ham e ct dell’Under 21 italiana per convincerlo riguardo il progetto Lazio. Il sardo, ribattezzato “the magic box” dai tifosi inglesi ai tempi della sua avventura con la maglia del Chelsea, dovrebbe atterrare a Roma in queste ore per avere un colloquio con il numero uno della società biancoceleste. L’arrivo di Zola alla Lazio rimane comunque difficile, sopratutto perché l’ex calciatore di Napoli, Parma e Cagliari ha espresso più volte la propria volontà di rimanere a Londra e di volere accettare soltanto eventuali offerte provenienti dalla Premier.

    gianfranco zola | © Christopher Lee/Getty Images

    DE CANIO – L’ex tecnico di Udinese e Napoli rimane in pole position per sostituire il dimissionario Reja. L’incontro con Lotito di ieri sera ha dato esito positivo, confermando un’intesa di massima fra il presidente e De Canio, reduce dalla brillante salvezza ottenuta con il Lecce lo scorso campionato, quando rivestiva anche il ruolo di manager (l’anno precedente era stato alla guida del Qpr nella Serie B inglese, ottenendo un deludente 14° posto).

    CONFUSIONE REJA – Desta perplessità il comportamento della società e dello stesso Reja, le cui dimissioni sono state rassegnate martedì scorso. Sono passati quattro giorni, la sfida contro l’Atletico Madrid e tre allenamenti con la prima squadra. Appena arrivato ai cancelli di Formello ha dichiarato un eloquente “è tutto a posto”, non facendo altro che rendere ancora più difficile il rebus intorno alla guida tecnica della Lazio. Fra meno di tre ore ci sarà con ogni probabilità la parola fine, con l’inizio della conferenza stampa alla vigilia del match contro la Fiorentina. Solo allora sapremo chi si siederà sulla panchina biancoceleste nel posticipo di domani sera.

  • Chelsea, è Zola l’erede di Ancelotti?

    Chelsea, è Zola l’erede di Ancelotti?

    Con la sconfitta rimediata domenica pomeriggio all’Old Trafford nello scontro diretto per la conquista della Premier League con il Manchester United, ultima ancora di salvezza del tecnico, è stata scritta la parola fine all’avventura di Carlo Ancelotti alla guida del Chelsea. Nonostante i Blues siano stati capaci di rimettersi in carreggiata rosicchiando punti in classifica arrivando fino al -3 recuperando da uno svantaggio in doppia cifra, il club londinese non ha disputato una stagione all’altezza, alla luce anche degli acquisti costosissimi nel mercato di gennaio Fernando Torres e David Luiz ndr), e chiuderà l’annata con “zeru tituli” dopo il double campionato – coppa della scorsa stagione.

    Ancelotti ha ancora un altro anno di contratto, è vero, ma sulla sua testa pesa come un macigno quella cocente delusione dell’eliminazione dalla Champions League, obiettivo dichiarato del patron Roman Abramovic, nei quarti di finale ad opera proprio dei Red Devils e le parole dello stesso tecnico emiliano “Il Chelsea prenderà una decisione a campionato finito. Non so cosa pensa Abramovic della stagione, avremmo potuto fare di meglio” di fatto sanciscono il divorzio, annunciato già da tempo, in un rapporto cominciato due anni fa e nel quale non era mai sbocciato l’amore.

    Abramovic, dunque, sta già pensando al sostituto di Carletto: il nome più caldo al momento, secondo la stampa britannica, per la successione di Ancelotti è quello di Gianfranco Zola. Magic Box, così veniva chiamato l’ex fantasista ai tempi in cui militava nel Chelsea, ha lasciato il segno nei cuori dei sostenitori inglesi e non solo. La sua candidatura sarebbe dettata dal fatto che conosce come pochi l’ambiente Blues, dall’alto dei suoi 7 anni di permanenza allo Stamford Bridge da giocatore, e bene il calcio inglese: Zola infatti è stato allenatore del West Ham per due anni prima che venisse esonerato al termine della passata stagione dopo aver condotto la squadra londinese ugualmente alla salvezza.

  • Parma, Colomba in pole per il dopo Marino

    Parma, Colomba in pole per il dopo Marino

    Il capitombolo interno contro il Bari ha costretto la società ad intervenire chiamando i giocatori ad una presa di responsabilità e sopratutto esonerando Pasquale Marino per dar una scossa all’ambiente.

    Il ds Leonardi ha però precisato di non aver il nome del nuovo tecnico che uscirà fuori oggi o al massimo da una attenta analisi con il presidente Ghirardi. Rumors però voglio Franco Colomba favorito per condurre il Parma alla salvezza, le alternative invece sembrano esser Camolese, Zola e De Biasi.