Tag: giancarlo abete

  • Scudetto 2006, Tuttosport: Inter a rischio Champions

    Scudetto 2006, Tuttosport: Inter a rischio Champions

    Quest’oggi ci sarà il fatidico Consiglio Federale che a meno di colpi di scena ratificherà il parere legale dei consulenti interpellati da Abete “decidendo di fatto di non decidere” lasciando lo scudetto nel palmares dell’Inter per non competenza.

    Da quanto svela Tuttosport, Abete pur avendo la convizione di aver agito secondo le regole salvando le spalle alla Federazione da eventuali coinvolgimenti extracalcistici e richieste danni, il calcio italiano piomberà nuovamente al centro di una gigantesca querelle che potrebbe portare a clamorosi colpi scena.

    Sul pagina online del quotidiano si legge infatti che l’Inter potrebbe perdere la partecipazione alla prossima Champions League in base all’art. 2/04 comma G dello statuto Champions in cui si dice che “non possono essere iscritte squadre che sono o siano state coinvolte in aggiustamenti di gare nazionali o internazionali”.

    Dopo il già annunciato ricorso della Juventus con Andrea Agnelli pronto a tutelare la sua società e “il sistema” rivolgendosi in ordine all’Alta Corte di Giustizia presso il Coni, Tar e Consiglio di Stato, bisognerà capire come si comporterà la Fiorentina che qualche giorno fà con un duro comunicato accusò Auricchio e lo stesso Milan che per bocca di Galliani ha esortato il colonnello a spiegare il mistero intercettazioni.

  • Agnelli avvisa Abete “vi porto in tribunale”

    Agnelli avvisa Abete “vi porto in tribunale”

    La Juve non ci sta e dopo l’esposto di un anno fa, ribadisce attraverso le parole del suo stesso presidente la presa di posizione contro la Lega Calcio chiedendo ancora una volta risposte sulle disparità di trattamento subite 5 anni fa nella sentenza a Calciopoli. Come abbiamo avuto più volte modo di scrivere i legali interpellati da Abete hanno praticamente bloccato le mani al presidente e al Consiglio lanciando l’ennesimo paracadute ad un sistema che difficilmente decide di prender posizione.

    Andrea Agnelli | © Claudio Villa/Getty Images
    La sensazione che dal Consiglio Federale di lunedì uscirà l’ennesimo papocchio che scontenterà tutti ha fatto prender ancora una volta la parola al presidente Agnelli che dagli USA ha preannunciato nuove azione per tutelare l’immagine della Juve e ridare credibilità ad un sistema piuttosto che alle persone, riferendosi anche senza nominarlo a Giacinto Facchetti. Vi riportiamo le parole di ANdrea Agnelli tratte dal sito ufficiale. “La Fiorentina e i suoi principali azionisti hanno correttamente sottolineato la disparità di trattamento subita da alcune società calcistiche nel 2006. Una disparità che rischia di perpetuarsi se le indiscrezioni di questi giorni dovessero essere confermate da Consiglio Federale di lunedì 18. Il dialogo tra gli attori principali del mondo del calcio è certamente auspicabile, ma le condizioni di parità tra questi soggetti devono ancora essere garantite, anzi ristabilite, dopo 5 anni di doppiopesismo. Ribadisco che ogni azione legale sarà esperita a tutela della Juventus, se l’ordinamento sportivo dimostrerà di non essere in grado di garantire ai suoi membri pari dignità ed eguale trattamento. Questo non è il tempo della burocrazia, questo è il momento della sostanza. Il dialogo potrà stabilirsi solamente quando queste condizioni saranno garantite. Qui non è in gioco l’onorabilità delle persone, che in taluni casi non sono in condizione di argomentare, qui è in gioco la credibilità del sistema”

  • Scudetto 2006, Consiglio “non competente” o “incompetente”

    Scudetto 2006, Consiglio “non competente” o “incompetente”

    Le indiscrezioni dei giorni scorsi trovano conferme dal pre consiglio convocato dal presidente Abete quest’oggi, i legali della Figc impediscono di fatto al Consiglio Federale di intervenire in merito allo scudetto del 2006 in quanto Guido Rossi non assegnò il titolo all’Inter con un atto formale ma solo attraverso la pubblicazione di un comunicato stampa.

    © Giulio Napolitano/Getty Images
    Il parere di Abete e del Consiglio lunedi sarà solo politico e stando sempre alle indiscrezioni sarà solo un ammonimento etico per il patron Moratti e l’Inter che di fatto però non cambierà le carte in tavola scontentando sia i nerazzurri offesi moralmente che la Juventus e Fiorentina, ma anche altri tifosi, che si aspettavano finalmente un decisione sostanziale e definitiva piuttosto che un mero ricorso a cavilli e leggi che non fanno altro che alimentare nuove e adesso condivisibili polemiche. Il nostro blog è una voce piccola ma lanciamo un sasso. Proponiamo 5 perchè sperando che i diretti interessati prima o poi ci diano una risposta. Perchè Moratti non rinuncia alla prescrizione? Perchè Auricchio omise questa parte consistente di intercettazioni? Narducci e Beatrice conoscevano queste intercettazioni? Perchè Guido Rossi assegnò lo scudetto anche se non formalmente? Perchè la Figc ha aspettato la prescrizione?

  • Sopralluogo a Rizziconi per l’allenamento della Nazionale

    Sopralluogo a Rizziconi per l’allenamento della Nazionale

    Un bel segnale per la Calabria, per il Mezzogiorno e per l’Italia: portare la Nazionale ad allenarsi su un campo confiscato alla ‘ndrangheta, a Rizziconi, in provincia di Reggio Calabria.

    Cesare Prandelli mantiene la promessa a Don Ciotti | © Giuseppe Cacace/Getty Images
    L’iniziativa era partita qualche mese fa da Don Luigi Ciotti e con l’approvazione da parte del presidente della Figc Giancarlo Abete e del cittì Cesare Prandelli, che avevano risposto con grande entusiasmo fin da principio. Ieri, poi, è stato compiuto un passo concreto in tale direzione, con la visita degli emissari della Federcalcio nel paesino calabrese. Sono giunti, infatti, per visionare il campetto, il segretario della squadra Mauro Vladovich, il responsabile della sicurezza Roberto Massucci, e Simone Orati, uno dei responsabili dell’ Ufficio Stampa Azzurro. L’allenamento della Nazionale, dunque, potrebbe presto essere organizzato nel paesino della piana di Gioia Tauro portando a compimento un’iniziativa più che mai lodevole, realizzando un “evento sano”, e trasmettendo un segnale importante.

  • Lo scudo resta all’Inter

    Lo scudo resta all’Inter

    Il timore di Andrea Agnelli (“si decida di non decidere”) con il passare delle ore sembra trovare conferme dalla indiscrezioni che circolano intorno alla decisione che prenderà alla Lega Calcio. Il consiglio convocato da Abete per una pre riunione pare non possa intervenire se non ammonendo il comportamento dell’Inter e criticando (forse) il lavoro di Guido Rossi per mero cavillo burocratico.

    Materazzi e Moratti festeggiano lo scudetto | © Giuseppe Cacace/Getty Images
    Lo scudetto del 2006, quello della discordia, non potrà esser tolto ai nerazzurri perchè non assegnato formalmente, Guido Rossi infatti prima di tornare a scaldare la poltrona in Telecom si limitò ad emettere un comunicato stampa con la nuova classifica di serie A dopo le penalizzazioni di Inter, Milan, Lazio, Fiorentina e Reggina. A questo punto l’esposto della Juventus, il reclamo della Fiorentina troveranno risposta solo un richiamo “etico” ai nerazzurri da parte di Abete e del Consiglio Federale. Al pari però sale la convinzione che di Calciopoli, qualunque sia la decisione, si continuerà a parlare a lungo. Una soluzione ci sarebbe, ma Moratti sembra non volerne sentire….

  • Scudetto 2006, il consiglio si divide. La revoca diventa un giallo

    Scudetto 2006, il consiglio si divide. La revoca diventa un giallo

    Ho il timore che si decida di non decidere” con queste parole ieri il presidente Agnelli ha sintetizzato al meglio le indiscrezioni che vogliono una spaccatura in seno al Consiglio Federale con chi non vuol prendersi gli oneri di una decisione che per forza di cose provocherà nuovi asti.  

    dal web
    Dopo la ricostruzione di Palazzi la revoca dello scudetto all’Inter sembra un atto dovuto, ma c’è chi all’interno della Lega non vuol predersi questa responsabilità e pare che legali interpellati da Abete dubitino sulla competenza del Consiglio a decidere di tali argomenti. Oggi Piero Sandulli, presidente del consiglio federale ai tempi di Calciopoli, dalle pagine della Gazzetta dello Sport avvalora la tesi di Abete e crede che il consiglio possa decidere. Per Sandulli, l’errore è stato nell’assegnare lo scudetto adesso però inquadrando il procedimento come un atto amministrativo la Federcalcio può tornare sui suoi passi revocando lo scudetto divenuto illegettimo invocando il meccanismo di autotutela.   L’Inter in tal caso non avrebbe comunque il diritto di contrattidorio trattandosi di errore amministrativo ma comunque andranno le cose la Figc dovrà prepararsi alla possibilità di nuove cause. In casa bianconera infatti pare stiano preparando il ricorso alla giustizia ordinaria avendo adesso in mano le prove e chiedendo i danni. I nerazzurri dal canto loro per tutelare la propria immagine ricorrerebbero ai gradi di giudizio per impugnare la decisione presa sulla ricostruzione di un pm e senza passare attraverso i normali gradi di giudizio sportivo.

  • Secondo extracomunitario, la serie A sorride

    Secondo extracomunitario, la serie A sorride

    Il Consiglio federale della Figc ha approvato, oggi a Roma, la regola che reintroduce il secondo extracomunitario. E’ una regola che, dalla prossima stagione, permetterà ai club della massima serie di arruolare nel proprio organico un massimo di due calciatori provenienti da federazioni straniere contro il solo extracomunitario permesso fino a ieri. La norma era già presente nel regolamento federale ma era stata cancellata un anno fa dopo la deludente esperienza ai Mondiali del 2010 in Sud Africa della Nazionale azzurra.

    Giancarlo Abete | © Claudio Villa/Getty Images
    Ad annunciarlo è stato il presidente della Lega nazionale dilettanti e vice-presidente vicario della Federcalcio, Carlo Tavecchio“c’è stato il via libera al secondo extracomunitario, siamo tutti d’accordo”. Anche il presidente della Lega di Serie A, Maurizio Beretta, ha commentato la reintroduzione della norma: “credo che così si ritrovi una condizione importante per il recupero della competitività della Serie A”. “Su questo tema c’è stata la sintonia di tutte le leghe”.”Questo è un passo importante – ha sottolineato Beretta – nella direzione di trovare rapporti più stretti in particolare con la Lega Pro, con cui nei mesi scorsi avevamo avuto un rapporto più conflittuale”. Parole di elogio anche da parte del presidente della Figc, Giancarlo Abete: “è una norma di garanzia e siamo rimasti all’interno delle quote stabilite dal Coni”. La decisione incontra l’appoggio dei presidenti dei club di serie A come il laziale Claudio Lotito, il quale alla luce della reintrodotta possibilità vede nuove evoluzione nella propria campagna acquisti:i l mercato della Lazio non è finito. La possibilità di poter tesserare il secondo extracomunitario ci favorisce, dandoci la possibilità di fare altre operazioni”. Anche il Milan può festeggiare. Infatti grazie alla norma potrà tesserare ufficialmente il neoacquisto Taiwo. E dunque in attesa di importanti cambiamenti all’interno del calcio italiano proprio dalla Figc arriva un input importante. Non è passata così la linea del vice presidente di Lega, Demetrio Albertini, che poco tempo fa aveva sottolineato l’importanza di approvare il contratto collettivo prima di ragionare su altre tematiche come quella del secondo extracomunitario tesserabile.

  • Archiviazione e prescrizione, le reazioni di Juve e Inter

    Archiviazione e prescrizione, le reazioni di Juve e Inter

    Il giorno tanto atteso è arrivato e come era prevedibile ha riportato in auge rancori mal celati e uno nuovo stato di insoddisfazione nel mondo dei tifosi. L’archiviazione per prescrizione decisa da Palazzi non fa una grinza dal punto di vista della giustizia sportiva tanto che da più parti era stata paventata come ipotesi più ovvia, ma lede quel famigerato codice etico con cui Guido Rossi assegnò lo scudetto all’Inter nel 2006.

    L’errore fatto da molti ieri è pensare infatti che l’archiviazione della posizione di Inter e di Moratti coincida con la non restituzione dello scudetto, in realtà per i titoli non vi è prescrizione e a decidere sarà il consiglio federale e il presidente Abete nelle sedute tra il 5 e il 18 luglio.

    Le reazioni in casa Juve e Inter sono ovviamente contrastanti, le due società hanno riversato in due comunicati il proprio stato d’animo, quello dei nerazzurri, comunque cauto in attesa di leggere il lavoro di Palazzi, è orientato al cauto ottimismo e lo stesso Moratti si dice fiducioso anche dal dibattito che si scatenerà nel Consiglio.

    La posizione ufficiale dei nerazzurri. “L’ F.C. Internazionale prende atto e comunica che la Procura Federale della Figc ha archiviato la posizione del club e dei suoi tesserati all’esito dell’indagine relativa ai fatti risalenti alla stagione 2004-2005. Resta quindi definitivamente confermato, che nessun procedimento disciplinare potrà essere promosso nei confronti dell’Inter e dei suoi tesserati per rilievi che, d’altra parte, non hanno mai trovato alcun riscontro in nessuna sede giudiziaria”. Infine Moratti ha chiuso parlando di persona: “La situazione è abbastanza definita sotto l’aspetto sostanziale, con tutto il rispetto la Federazione ne può discutere ma il caso dovrebbe essere chiuso perchè si tratta di un’archiviazione. Per me è normale, non soffro questo tipo di paure. Ho solo constatato come è andata”.

    Ovviamente di tutt’altro tenore la reazione in casa bianconera il cui comunicato è arrivato in tarda serata proprio per studiare la formula giusta ed incisiva. La Vecchia Signora chiedendo di poter aver nel minor tempo possibile il lavoro di Palazzi per capire le motivazioni di tale prescrizione ricorda che “il palmares non si prescrive” parafrasando tra l’altro una frase del presidente Abete di qualche tempo fa “l’etica non ha prescrizione”.

    Il cumunicato dei bianconeri. “Le archiviazioni disposte e notificate in data odierna dal Procuratore della Figc operano un’importante distinzione tra soggetti a vario titolo coinvolti nei fatti del 2006. Infatti per alcuni il provvedimento usa la formula di non sussistenza dei fatti contestati, mentre per altri sottolinea la non procedibilità o l’intervenuta prescrizione. In data odierna i legali della società hanno inoltrato richiesta di ricevere in via d’urgenza le motivazioni e gli atti sottostanti a tale provvedimento e inoltre di ricevere le motivazioni, gli atti e le indagini in relazione all’esposto presentato in data 10 maggio 2010. Solamente quando questi atti saranno resi noti, il Consiglio Federale e l’opinione pubblica potranno stabilire se, sulla base di una mera prescrizione, i motivi etici che furono alla base dell’assegnazione dello scudetto 2006 all’F.C.Internazionale hanno retto alla prova del tempo e delle circostanze, emerse stranamente molti anni dopo. Il palmares non si prescrive“.

    Le disposizioni di archiviazione del procuratore Palazzi si differenziano per posizioni, per Zamparini e Zanzi ad esempio non viene citata la prescrizione, evidenziando la totale estraneità dalle accuse mosse. Quella dell’Inter e di Moratti invece, parla di archiviazione per sopraggiunta prescrizione, posizioni differenti che il procuratore pare abbia circonstanziato nella sua ricostruzione e che forse avvalorerà la decisione del presidente Abete.

  • Revoca scudetto e prescrizione, la Lega chiude Calciopoli?

    Revoca scudetto e prescrizione, la Lega chiude Calciopoli?

    Domani è un giorno cruciale per il calcio italiano, il procuratore Stefano Palazzi consegnerà infatti il suo lavoro di ricostruzione del secondo filone dell’inchiesta a Calciopoli nata dalle intercettazioni uscite nel corso del dibattimento nelle aule del Tribunale di Napoli.

    Giancarlo Abete | © Massimo Cebrelli/Getty Images
    Il nodo cruciale è l’assegnazione dello scudetto del 2006, l’esposto presentato un anno fa dalla Juventus per mano del suo presidente Andrea Agnelli mirava e spronava la Lega Calcio ad attuare il medesimo comportamento per tutte le squadre coinvolte nello scandalo e far chiarezza sul perchè questo ramo di intercettazioni non era venuto a galla. Ricordiamo, lo scdetto vinto sul campo dalla Juventus fu assegnato “a tavolino” da Guido Rossi commissario speciale della Lega Calcio che dopo aver consultato tre saggi decise di premiare i nerazzurri per “l’assoluta trasparenza etica”. Le nuove intercettazioni però dimostrano che la deprechevole abitudine, tra l’altro non vietata, di sentire i designatori e perchè no chiedere qualche aiutino era praticata anche dai dirigenti nerazzurri che stando alle indiscrezioni adesso dovrebbero venir penalizzati con la restituzione dello scudetto, ma allo stesso tempo tutelati dalla prescrizione. La gogna mediatica che però si abbaterebbe sulla società del patron Moratti, qualora si verificazzero le indiscrezioni, obbligherebbe questa volta l’Inter a rivolgersi all’Alta Corte di giustizia del Coni, al Tar del Lazio fino al Consiglio di Stato. Ambienti vicini ai nerazzurri svelano infatti la volontà di Massimo Moratti di cedere la presidenza al figlio come protesta e per tutelare l’Inter se lo scudetto dovesse esser riscucito. Qualsiasi decisione prenderà la Lega Calcio il 18 luglio Calciopoli continuerà ancora a lungo, di questo siamo certi.

  • Revoca Scudetto 2006, Moratti “un’ingiustizia togliercelo”

    Revoca Scudetto 2006, Moratti “un’ingiustizia togliercelo”

    Domani o al massimo dopodomani il procuratore federale Stefano Palazzi consegnerà alla Federcalcio il lavoro d’indagine condotto sulle nuove intercettazioni salatate fuori nel processo a Calciopoli in corso a Napoli e che dimostrerebbero il coinvolgimento dell’Inter e di conseguenza l’ingiusta attribuzione dello scudetto del 2006.

    Massimo e Giovanni Moratti | © Claudio Villa/Getty Images
    Rumors indirizzano il lavoro di Palazzi verso la prescrizione per quanto riguarda le nuove società coinvolte mentre in risposta all’esposto della Juventus ci dovrebbe esser la nuova revoca e la consequenziale non assegnazione del titolo. Ipotesi però che il presidente Moratti non vuole nemmeno prender in considerazione e come ribadito ancora oggi all’uscita delle stanze della Lega Calcio reputa ingiusta”Non considero che possa succedere una cosa di questo genere” . Ambienti vicini al presidente però sembrano convinti che in caso di sentenza avversa ai nerazzurri il patron per protesta ma anche per defilarsi dall’inevitabile gogna mediatica possa abidicare in favore del figlio già parte integrante nella scelta di Gasperini come nuovo tecnico dell’Inter. la decisione definitiva seppur indirizzata dal responso di Palazzi dovrebbe arrivare nella seconda metà di Luglio probabilmente nel consiglio federale in programma il 18 di Luglio.