E’ calcio d’agosto, è la prima sconfitta di Gian Piero Gasperini, il Manchester City è più avanti nella preparazione. Tutto vero ma la prova dell’Inter ieri sera al cospetto dei Citizens è più di un campanello d’allarme. I nerazzurri nel match decisivo per la Dublin Super Cup incappano in una giornata negativa subendo per novanta minuti lo strapotere degli inglesi che alla fine vincono “solo” per tre a zero.
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Inter umiliata da Balotelli e Mancini. Video
Il 3-4-3 di Gasperini offre poca copertura alla difesa sopratutto per l’utilizzo di Sneijder nella posizione di regista arretrato mentre in avanti Alvarez ed Eto’o vivono una giornata no. A sbloccare la partita è proprio l’ex Balotelli con una inzuccata su corner battuto dell’ex laziale Kolarov, raddoppio firmato da Dzeko su geniale assist di Silva e nel finale il tris viene servito da Johnson su assist di Wright Phillips. L’undici di Mancini inizia davvero a convincere grazie alle geniali giocate di Silva e la dinamicità di un granitico centrocampo e di un solida difesa. Per Gasperini qualche mistero di troppo, dalla posizione di Sneijder suggestiva ma difficile da supportare dalla squadra, Alvarez inesistente e la difesa fin troppo distratta. [jwplayer config=”120s” mediaid=”91003″]© David Rogers/Getty Images -
Inter, mistero Sneijder. Moratti “spero resti” da chi dipende?
Il caso Sneijder si infittisce di giorno in giorno. Se la volontà del giocatore è quella di restare, se Branca lo ritiene incedibile, se Gasperini lo vuole provare a centrocampo, se il Manchester United dice di non volerlo perchè non dovrebbe restare?
Il calciomercato è strano, quasi imprevedibile ma quando un presidente dice spero Sneijder resti, vuol dire che alla fine sarà ceduto. Il patron dell’Inter Massimo Moratti dal ritiro di Pinzolo alimenta la querelle Sneijder “Sneijder resta o va? Mi faccio anch’io questa domanda. Spero che rimanga. Per il momento e non solo per quel che riguarda Sneijder mi sembra ci siano tante voci e pochi soldi: non mi risulta ci siano in società novità su un’offerta del Manchester United. Un grande colpo in entrata? Ma un grande colpo in uscita mai, eh? Mi pare che Gasperini sia soddisfatto del gruppo che ha ed è più voglioso di una buona organizzazione della squadra che di un grande acquisto”. Chi mente? E’ il giocatore a voler andare via? E’ l’allenatore che non lo ritiene adeguato per il proprio gioco? Serve per metter a posto il bilancio? Moratti nonstante l’empasse sul calciomercato e lo spinoso caso Sneijder si dice soddisfatto del lavoro di Gasperini e dell’inserimento del nuovo acquisto Alvarez. Non poteva mancare poi una domanda sullo Scudetto del 2006 “La decisione del consiglio federale sullo scudetto? Non so niente… Scherzi a parte, mi sembra una conseguenza normale, giuridicamente giusto, una risposta obbligatoria: il Consiglio non poteva fare che così. La tutela di Facchetti? E’ la famiglia che c’è rimasta male e sta considerando che cosa poter fare. Per me è libera di muoversi come meglio crede”.© Victor Decolongon/Getty Images -
Inter show, Snejder alla Pirlo, doppiette per Alvarez e Pandev
Seconda amichevole per l’Inter di Gasperini nel ritiro di Pinzolo. Questa volta a testare la condizione dei nerazzurri è il Mezzocorona, squadra che milita nel campionato di serie D. Buona la prova dei Campioni del Mondo schierati ancora una volta con il 3-4-3 marchio di fabbrica di Gasperini. Rispetto alla prima uscita però Cardilora prende in difesa il posto di Samuel al fianco di Ranocchia e Chivu, Sneijder viene schierato da centrocampista centrale al fianco di Stankovic con il chiaro intento di dar qualità alla manovra e provare l’olandese in una zona nevralgica del gioco di Gasperini. Sulle fasce Santon e Obi mentre in attacco, al centro Eto’o e Alvarez e Pandev ai lati.
Rispetto alla prima uscita i nerazzurri sono apparsi più dinamici e la manovra è apparsa assai più fluida. Sugli scudi sicuramente il macedone Pandev dato in formissima e pronto a duellare per tenersi stretta la casacca dell’Inter. L’ex laziale ha messo a segno due reti nel sei a uno finale ed ha impreziosito la sua prova con due legni. Desta nuove e ottime impressioni anche Alvarez schierato sull’out destro dell’attacco ha trovato anche lui due volte la rete e si è dimostrato un buon punto di riferimento per i compagni. Le altre reti sono state messe a segno da Eto’o con un bel pallonetto e da Sneijder. Soddisfatto Gasperini al termine del match ha cosi commentato la gara Oggi ho visto una partita migliore rispetto all’altro giorno, ci siamo mossi bene, abbiamo fatto un buon allenamento con buoni riferimenti. Sneijder a centrocampo? Si adatta e ha giocato veramente bene, ha le caratterstiche per poterlo fare. È stato abile nel far giocare bene anche la squadra. Ha dato visione di gioco e geometrie, ha spostato la fase offensiva, ha fatto gol, è un giocatore completo. Può occupare posizioni diverse in campo. In generale ho visto duttilità, disponibilità. Lavoriamo da una settimana, stiamo trovando riferimenti, si vede che ci sono ottimi presupposti. Gli argentini di rientro dalla Coppa America si dovranno riposare. Viviano al Genoa? Non so, sono argomenti che vanno affrontati tra i dirigenti, è qui che si allena, poi se rimane con noi bene”. dichiarazioni tratte da Gasport. [jwplayer config=”30s” mediaid=”88652″]© Giuseppe Cacace/Getty Images -
Gasp ambizioso:”Voglio la Champions”
E’ un Gasperini ambizioso quello che si presenta alla festa coi tifosi a Pinzolo. Le idee sono chiare: l’imperativo è vincere: “Il primo pensiero da allenatore dell’Inter? Che ora bisogna vincere”. E le vittorie passano per un gioco offensivo:”Il mio calcio è sempre stato offensivo è vero, e vorrei portare la mia idea anche all’Inter visto che mi ha sempre dato risultati. E’ chiaro che difesa a tre o quattro è un luogo comune, giochiamo a tre quando gli avversari hanno due punte e a quattro quando gli avversari ne avranno tre.”
Gasperini fa poi una riflessione sulla possibilità di avere un organico di livello superiore rispetto alle sue passate esperienze:”Ci sono campioni che hanno vinto tutto e sanno muoversi al meglio, con esperienza. Sono campioni abituati a sopportare varie tensioni, quello che mi colpisce è la loro voglia di rinnovarsi nel voler vincere“.
E alla fine svela il suo sogno nel cassetto: “Ad essere sincero sarebbe quello più ambito, la Champions League. Ma in questo momento è importantissimo anche il campionato”
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Scippo Juric, è rottura tra Moratti e Preziosi?
Sull’asse Genova Milano negli ultimi anni si sono concentrate tantissime trattative di mercato che hanno fatto la fortuna dell’Inter prima con le scelte azzeccate di Milito e Thiago Motta e del Milan poi con il colpo Boateng. Preziosi pur avendo rapporti sostanzialmente diversi con Moratti e Galliani ha sempre dato preferenza alle milanesi in nome di una reciproca stima tanto da paventare a più riprese una sorta di alleanza di mercato.
Tra il Grifone e i Campioni del Mondo dopo la trattativa per Ranocchia in inverno è sempre più difficile fare affari tanto che i presunti colpi Palacio (in nerazzurro) e Viviano (in rossoblu) sono praticamente congelati. Al patron del Genoa non è andato giù lo scippo compiuto da Gasperini e Moratti portando a Milano e inserendo nello staff del tecnico il croato Ivan Juric, simbolo del Genoa e attuale tecnico della Primavera. In casa nerazzurra rimbalzano le accuse parlando di trattativa tra i club e alla luce del sole e smentite arrivano, seppur con qualche affatto, da parte di Capozucca che parla di rapporti di rispetto e stima reciproca. In realtà, Preziosi, come da lui stesso confermato a Telenord, con l’Inter c’è qualcosa da chiarire e al momento non abbiamo rapporti. Riuscirà Moratti a convincere Preziosi della sua buona fede? In ballo tra i due club oltre a Palacio e Viviano ci sarebbe Casemiro e per la prossima stagione anche Kucka per il quale è in atto una vera guerra di allenze con il Milan.,© Massimo Cebrelli/Getty Images -
Gasperini nerazzurro: “Voglio dimostrare il mio valore”
Look casual, Jeans, camicia a righe e giacca chiara in tema con una mattinata di giugno inoltrato nonostante fosse la “prima” in casa Inter da tecnico dell’Inter. Si è presentato così Gian Piero Gasperini per un vertice di mercato con i dirigenti Branca e Paolillo e per fissare i punti chiave della sua gestione, dai quali partire per allestire la rosa per la prossima fondamentale stagione.
E’ una grandissima occasione per l’ex tecnico del Genoa, che ha fatto tutta la gavetta anche delle giovanili della Juventus – con buoni risultati peraltro – prima di giungere fin qui: un giorno ancor più importante se ci si guarda indietro e si percepisce quanta strada è servita per giungere ad un traguardo così importante. Non è un caso che “Gasp” nella sua prima da nerazzurro incentri le sue parole soprattutto sul discorso motivazioni, per sottolineare la sua fortissima voglia di far bene e di dimostrare il suo valore e di non essere lì solo per caso. Ecco perchè ha tanta voglia di iniziare già a lavorare, nonostante possa pensare almeno per qualche altra settimana alle vacanze. In vista della prossima stagione, dunque, la nuova Inter ora può prendere forma: Gasp ha in mente una formazione spregiudicata in linea con il suo credo calcistico ed un tridente formato da Eto’o, uno fra Milito e Pazzini, ed un’altra punta esterna, che potrebbe essere il suo fidatissimo Palacio. Inoltre, per puntellare la difesa sarà necessario acquistare un centrale difensivo anche per sopperire all’eventualità di infortuni come è occorso a Walter Samuel e a Lucio nella scorsa stagione. L’importante, comunque, è partire da un punto fermo per la costruzione della squadra: ed il punto fermo è proprio il tecnico di Grugliasco. Buon lavoro Gasp.© DAMIEN MEYER/AFP/Getty Images -
Inter, Gasperini ha chiesto Palacio
Dopo l’empasse allenatore, risolta nello scorso weekend con l’annuncio di Gian Piero Gasperini dopo una sfilza di rifiuti (da Bielsa a Villas Boas, dalla FA per Capello a Mihajlovic), che ha bloccato per settimane il mercato nerazzurro, l’Inter può finalmente riaprire i tavoli delle trattative e recuperare il tempo andato perduto.
Perso il principale obiettivo di questa campagna di rafforzamento Alexis Sanchez, in bilico tra Barcellona e Manchester City, la dirigenza nerazzurra sta pianificando con il nuovo tecnico le strategie di mercato che andranno a rinforzare la rosa per la stagione 2011-2012. In cima alla lista dei pensieri di Gasperini c’è Rodrigo Palacio, che ha allenato già a Genova e che rivorrebbe alle sue dipendenze. L’argentino è l’esterno offensivo che i nerazzurri stanno cercando e che avevano identificato proprio in Sanchez. Il Genoa lo prelevò dal Boca Juniors per 5 milioni di euro, difficile che il presidente del Grifone, considerando le due ottime stagioni trascorse in Liguria nelle qualli si è messo in luce segnando 7 reti nella prima e 9 in quella appena conclusa, si accontenti con poco ma, visti gli ottimi rapporti che intercorrono tra le due società e tra i due presidenti, giungere ad un accordo non è un’eventualità poi così remota. Nell’affare potrebbe rientrare, oltre ad un conguaglio economico, Goran Pandev, l’attaccante macedone non ha convinto in nerazzurro ma piace a Preziosi. L’ostacolo però è l’alto ingaggio di oltre 3 milioni di euro che Pandev percepisce all’Inter decisamente fuori dalla portata del Genoa e, per mandare in porto l’operazione, bisogna che il macedone si abbassi notevolemente l’ingaggio con la prospettiva di poter giocare con continuità andando in un club dove il ruolo non sarà più quello di comprimario ma quello di protagonista. Moratti vuole accontentare Gasperini e nei prossimi giorni si sentirà con Preziosi per porre le basi della trattativa. Palacio dovrebbe essere il primo rinforzo richiesto espressamente da Gasp che il patron nerazzurro regalerà al nuovo allenatore.© Valerio Pennicino/Getty Images -
Gasperini? I tifosi si interrogano. Moratti sicuro della scelta?
La notizia era già nell’aria negli ultimi giorni. Dopo il no di Bielsa (per motivazioni personali), e i rifiuti in ordine di Capello, Villas Boas e Mihaijlovic, l’ultima scelta plausibile che rimanesse in piedi per il toto allenatori Inter era proprio l’ex tecnico del Genoa Gian P
iero Gasperini. Forse anche per questo motivo, essendo stato l’ultima scelta e forse anche l’unica disponibile che sul nuovo tecnico nerazzurro aleggiano i primi dubbi. Senza voler togliere niente al ‘Gasperson’ questa sarà l’occasione della vita, ma sarà anche una delle esperienze più difficili della sua storia. Il pubblico nerazzurro è tra i più esigenti, e il bel calcio senza i risultati non saranno certamente apprezzati. Mancheranno ancora una volta le doti comunicative e la capacità di saper guidare la stampa a proprio piacimento come solo lo Special One sapeva fare. Ma non mancherà il calcio d’attacco, essendo il Gasp uno degli allenatori più offensivi che offrisse il mercato. Il suo palmares parla chiaro: tanta gavetta, e tanto lavoro per conquistarsi i meriti sportivi e le sue panchine. Quasi il contrario di quel Roberto Mancini che da predestinato si accomodò in casa Inter e fu in grado di riportare il tricolore in nerazzurro. Gasperini tralasciando la carriera da calciatore dove vinse un campionato di Serie B con il Pescara, da tecnico ha guidato la Primavera bianconera della Juventus nel 1994 (fino al 2003) vincendo il Torneo di Viareggio, per poi accomodarsi sulla panchina del Crotone e ottenere nel 2004 la promozione in Serie B. Altri due anni al Crotone e poi arriva la chiamata del Genoa nel 2006, riportando i rossoblu in Serie A, e diventando un idolo della tifoseria. Nel 2008 riesce a raggiungere addirittura il quinto posto in classifica portando i Grifoni in Europa League. Ma quali sono i dubbi maggiori legati alla sua scelta? PRO- Ovviamente il primo fattore positivo che salta all’occhio è l’ingaggio percepito. Si parla di 1,5 milioni di euro all’anno, cifra che fa certamente bene al bilancio nerazzurro rispetto alle cifre astronomiche delle precedenti gestioni. Basti pensare all’ingaggio faraonico di Josè Mourinho. Altro punto a favore del Gasp sarà l’innegabile feeling con la truppa ex Genoa, tra cui Thiago Motta, Ranocchia, Kharja e Milito. Proprio il Principe dopo l’annus horribilis con il suo ex tecnico avrà un occasione in più di riscatto. Punto a favore anche per lo spettacolo offerto dal modulo spregiudicato utilizzato dal nuovo tecnico, che prevede sempre e comunque l’utilizzo di 3 punte. CONTRO- Si potrebbe fare il discorso speculare al modulo offensivo. Solo il ricordo del calcio spregiudicato proposto da Leonardo fa venire i brividi, ripensando al disastro europeo con lo Schalke e alla batosta del derby. Come ha dimostrato Allegri e il suo Milan i campionati si vincono con la miglior difesa, e forse un tecnico che rimettesse la giusta guida alla difesa nerazzurra sarebbe stato più gradito. Il modulo preferito dal Gasp è il 3-4-3, che vedrebbe un reparto arretrato davvero troppo vulnerabile se non supportato dalla grande corsa del centrocampo. Linea di mediana a 4 con giocatori a cui verrebbe chiesto tanto sacrifico e tanto movimento per accorciare la squadra e aiutare sia la difesa che l’attacco. Proprio l’età anagrafica del centrocampo nerazzurro nella passata stagione sommata agli infortuni hanno dimostrato come in mezzo al campo ci sia bisogno di forze fresche per attuare questo modulo. Anche in attacco sorgono seri dubbi nell’utilizzo delle 3 punte, con un giocatore centrale (Milito?) e due esterni di corsa(??). Eto’o dopo una stagione da 37 gol non vorrà assolutamente tornare a fare il terzino sinistro e aiutare per tutta l’annata la squadra sacrificandosi sulla fascia. Pandev non è l’uomo adatto per l’altra fascia,e Pazzini dove lo mettiamo? Gasperini avrà una bella gatta da pelare e in poco tempo. L’aiuto maggiore gli arriverà dal mercato, ma i nomi che circolano in rete e sulle prime pagine di certo non fanno che alimentare l’insoddisfazione dei tifosi nerazzurri, abituati ai grandi colpi delpassato. L’arrivo di Palacio a Milano non farà urlare di gioia nessuno. Il periodo Moratti Austerity Bis continua….Massimo Moratti | © Zunino Celotto/Getty Images -
Inter a Gasp, la scelta non entusiasma
Obiettivamente la decisione di Leonardo di lasciare l’Inter ha spiazzato un pò tutti, giornalisti, tifosi, nessuno si aspettava un addio cosi repentino e improvviso. Chi però non doveva esser stupita o meglio non doveva dar l’impressione di esserlo era l’Inter, il club Campione del Mondo non può palesare in modo cosi evidente dubbi e incertezze sulla scelta del tecnico, andando in pasto ai giornalisti e creando un clima di sfiducia intorno al tecnico ancor prima di cominciare.
Gasperini è un ottimo allenatore, una persona educata e un lavoratore instancabile all’interno dello spogliatoio ma la scelte nerazzurra rischia di penalizzarlo tantissimo. Il tecnico cresciuto nato dalla Cantera bianconera è l’ultimo petalo “spendibile” di una ampia rosa, ufficializzato dopo una lunga sequela di no. La domanda che tutti adesso si pongono è riuscirà Gasperini ad aver il totale appoggio della società? Riuscirà a coinvolgere uno spogliatoio decisamente pigro ai cambiamenti dopo i bagordi dell’era Mourinho? Il calcio totale dell’ex tecnico del Genoa può regalare risultati ed entusiasmo a patto che tutti remino nella stessa direzione, che la squadra torni a sacrificarsi come ai tempi del Triplete esaltando il collettivo piuttosto che la personalità dei singoli. Pare che lo stesso Moratti nutrisse dubbi su Gasperini e in rete i tifosi si dividono ancora una volta nella scelta temendo una preoccupante inversione di tendenza che riporta alla memoria gli errori di gestione dell’era pre Calciopoli. Di sicuro Gasperini avrà almento 4 scudieri dalla sua parte, Milito, Thiago Motta, Ranocchia e Kharja faranno di tutto per convincere i compagni di squadra della bontà del tecnico. Sarà per Gasp l’occasione della vita, in bocca al lupo mister.Gian Piero Gasperini nuovo tecnico nerazzurro | © Dino Panato/Getty Images -
L’Inter annuncia Gasperini
Dopo annunci, voci, illazioni, smentite, smentite delle smentite e quant’altro potesse servire ad alimentare voci sul prossimo allenatore dell’Inter, ecco finalmente la notizia ufficiale che sgombra il campo dalle incertezze: il prossimo tecnico nerazzurro sarà Giampiero Gasperini, 53 anni, ex del Genoa che ha rescisso il suo contratto con il club rossoblu.
Una decisione non propriamente scontata, nè lineare, con un testa a testa con Sinisa Mihajilovic, gradito al presidente Moratti ma non a Marco Branca, e con l’ombra di Leonardo partente alla volta di Parigi, per intraprendere la carriera dirigenziale nel Psg della nuova proprietà del Qatar. Una scelta che non pare la prima opzione nella lista di Moratti quella del tecnico piemontese, ma che non può essere definita neppure un “ripiego” dato il valore del tecnico e la sua abilità a plasmare le squadre con un’identità ben precisa, di marca molto offensiva e spregiudicata, come il suo Genoa testimonia. Un tecnico abituato a insegnare calcio, e con una particolare propensione al lavoro didattico, con i giovani, che ha allenato ai tempi della Juventus, conquistando anche un torneo di Viareggio. Forse la sua juventinità, mai troppo celata, lo porterà inizialmente a dover fare i conti con un po’ di diffidenza nell’ambiente nerazzurro, anche se nel calcio tutto è possibile, come testimonia l’ottima accoglienza ricevuta dall’ex milanista Leonardo. Una scommessa non troppo azzardata se la dirigenza sposerà in pieno le indicazioni e le idee del Mister che potrebbe, invece, rivelarsi un boomerang se l’Inter dovesse ricadere nei suoi antichi errori, quando i digiuni da vittorie impedivano, spesso, di intraprendere scelte razionali: a due anni di distanza dal triplete è opportuno concedere il tempo necessario a Gasperini perchè lavori al meglio. Solo così la scelta effettuata può rivelarsi giusta. L’avventura inizia con il ritiro dell’8 Luglio, quando l’Inter si ritroverà ad Appiano per poi partire alla volta di Pinzolo per la preparazione estiva.© Massimo Cebrelli/Getty Images