Tag: gian piero gasperini

  • Devis Mangia, l’uomo giusto per Zamparini

    Devis Mangia, l’uomo giusto per Zamparini

    Il pari del Milan, le sconfitte di Roma e Inter questa volta passano in secondo piano, l’eroe della prima giornata di serie A, seconda per il calendario, è Devis Mangia tecnico del Varese dei miracoli nella scorsa stagione e adesso nuovo paladino del Palermo.

    Devis Mangia ©Marcello Paternostro/Getty Images
    Per molti quello di Mangia è un volto nuovo, noi invece lo abbiamo seguito ed ammirato nella scorsa scalata con la Primavera del Varese apprezzandone temperamento, umiltà ma sopratutto sapienza tattica e sin dall’addio a Pioli eravamo sicuri che avesse fatto bene a Palermo. Mangia è un tecnico duttile, una rarità oramai nel nostro calcio, capace di leggere la partita in modo perfetto stravolgendola in corso d’opera ma sopratutto sa lavorare con il gruppo, sopratutto con i giovani riuscendo a togliere da ognuno quel qualcosa in più. Forse solo questa mattina si è reso conto dell’impresa che ha fatto ieri sera battendo la prima Inter di Gasperini e ai microfoni ha subito dimostrato la sua spontaneità presentandosi con un eloquente “mi sono guadagnato un altra partita”. Il futuro della panchina del Palermo vive da sempre in uno stato di precarietà con Zamparini pronto a mandar via al primo colpo l’allenatore. Mangia però crediamo abbia il temperamento, l’inesperienza e la follia giusta per convincere anche il temerario presidente che questa volta potrebbe davvero cominciare a divertirsi.

  • Gasperini “Sneijder un ottimo problema”

    Gasperini “Sneijder un ottimo problema”

    Nessuno più di lui aspetta con ansia il campo. Gian Piero Gasperini vive oramai da due mesi con l’esigenza di dover dimostrare che le sue idee di gioco sono valide e giustre per questa Inter. La difesa a tre e la posizione di Wesley Sneijder sono i due più grandi interrogativi che assillano il popolo nerazzurro e Gasperini dovrà sin da subito di aver lavorato bene durante la preparazione facendo ricredere gli scettici e sopratutto trovando una giusta collocazione per l’olandese. Ieri, nella conferenza stampa di vigilia, l’ex tecnico del Genoa non poteva non aprire l’argomento Sneijder definendolo adesso attaccante e quindi in lizza per una delle tre maglie d’attacco e non più annoverato tra i centrocampisti.

    “Sneijder può trovare valutazioni anche migliori rispetto alla stagione scorsa magari giocando in posizione più decentrato o nella stessa. Ma Wesley è un problema nostro, un ottimo problema, quando giocherà ha le potenzialità importanti, ma non è il giocatore irrinunciabile per l’Inter, questa squadra per fortuna ha tante risorse con un gruppo solidissimo che è il vero leader di questa squadra per cui Sneijder è un elemento in più, ma non è che Milito, Pazzini o Forlan, ma così come Ranocchia, Samuel o Lucio non sono nessuno, questi sono grandi giocatori e il gruppo è solido e completo in tutta la sua rosa”

    Gian Piero Gasperini ©Giuseppe Bellini/Getty Images
    L’olandese questa sera a Palermo dovrebbe partire dalla panchina, un pò per riposo dopo il doppio impegno con la nazionale ma sopratutto perchè la sua prima partita in campionato Gasperini la vuol giocare con il 3-4-3 classico con un tridente vero. Infortuni e affaticamenti poi non danno una mano al Gasp che dovrà fare i salti mortali in difesa chiedendo forse un nuovo sacrificio a capitan Zanetti riproposto questa volta nel ruolo di difensore puro con Lucio e Samuel. Centrocampo scontato con Stankovic e Zanetti sugli esterni giocheranno Nagatomo a sinistra e il brasiliano Jonathan. In avanti Milito sarà preferito a Pazzini con Zarate e Forlan ai lati. Gasp dimostra coraggio spedendo in panchina due pezzi pregiati dell’organico nerazzurro con Pazzinioltretutto in grande spolvero dopo il gol in Nazionale.

  • Moratti “venderemo altri campioni”

    Moratti “venderemo altri campioni”

    La Juventus lo aveva invitato all’inaugurazione del Juventus Stadium ma Massimo Moratti ha preferito disertare ufficialmente per un impegno a Sondrio per un convegno per i 40 anni della Banca Popolare “Lo stadio di proprietà risolve molti problemi. La Juventus mi aveva invitato all’inaugurazione del suo nuovo impianto, ma avevo questo impegno a Sondrio e non ci sono potuto andare”.

    Verosibilmente la decisione del patron nerazzurro è per evitare la contestazione dei tifosi bianconeri e per tener fede ad una certa linerità di comportamento visto che già oggi la decisione del Tnas potrebbe dar vita ad una nuova puntata della guerra a distanza tra Juventus e Inter.

    L’impegno in Valtellina è servito però a Moratti per tornare a parlare ai suoi tifosi dopo aver sbollito la rabbia per il caso Forlna. Moratti ha definito l’accaduto grave ma dopo indiscrezioni di possibili allontanamenti pare sia tornato il sereno ovviamente in attesa degli eventi.

    Moratti torna poi a parlare dell’esigenza di vendere i campioni per metter a posto il bilancio e rientrare nei ferrei parametri del fair play finanziario “Non si sa quando effettivamente saranno applicate le direttive dell’Uefa. Noi saremmo ancora fuori e non possiamo farci cogliere impreparati. Se ci fossero soluzioni diverse alle cessioni eccellenti sarebbe meglio. In molti mi dicono di risparmiare. Tutte cose di buon senso. Ma questo discorso finisce sempre con il banchiere che mi chiede: “Beh presidente, ma prendere Messi è così impossibile?”

    L’ultima parte del suo intervento è su Gasperini “Può esserci il dubbio del nuovo schema, ma sono convinto che se andrà male lui lo cambierà. Sono vicino all’allenatore”

  • Inter, Pazzini segna sempre. Sneijder illumina l’Olanda

    Inter, Pazzini segna sempre. Sneijder illumina l’Olanda

    Dopo lo sciopero e gli impegni delle nazionali la serie A è pronta a partire, l’attesa logorante per i tifosi è finita e da questo week-end dopo tante indiscrezioni, presunti malcontenti sarà il campo il vero giudice per le nostre squadre. Il debutto è atteso con impazienza in casa Inter travolta dal caso Forlan e dai tanti dubbi legati all’adattabilità dei suoi uomini al 3-4-3 caro a Gasperini. Ma a tranquillizzare in parte il popolo nerazzurro è Pazzini che continua a segnare con una entusiasmante regolarità facendosi trovare pronto in ogni occasione, pur partendo dalla panchina.

    Sneijder © Robert Vos/Getty Images
    Proprio per l’utilizzo del Pazzo pare sia avvenuto il primo alterco tra il presidente Moratti e Gasperini. L’ex tecnico genoano almeno in partenza sembra preferire infatti Milito come centravanti boa nel suo modulo ma con Pazzini in queste condizioni sarà difficile da tenere fuori. Il doppio impegno in Nazionale ha fatto bene anche Wesley Sneijder con la valigia in mano per tutto il calciomercato ma costretto in nerazzurro dalla mancanza di offerte importanti. L’olandese negli ultimi giorni ha rivisto le sue dichiarazioni dicendosi contento di esser rimasto all’Inter con cui vorrà vincere ancora nuovi trofei. In molti pensano alle difficoltà di adattabilità del giocatore ai dettami tattici di Gasperini ma molto dipenderà dalla voglia del ragazzo di calarsi nella nuova realtà. L’impegno con gli Orange ha mostrato uno Sneijder lucido, tonico e illuminante. Se nel match di martedi la doppietta e un paio di assist contro il modesto San Marino non hanno esaltato i media, l’assist per il baby Strootman di ieri sera in Finlandia ha fatto ricordare che è assurdo metter in discussione il suo talento. Le immagini di Finlandia-Olanda [jwplayer config=”180s” mediaid=”95010″]

  • Inter, Gasp dove lo metti Sneijder?

    Inter, Gasp dove lo metti Sneijder?

    Il mercato in casa Inter ha avuto una interessante impennata nel finale che ha riscattato l’immobilismo assoluto dei lunghi due mesi di mercato. In molti sono adesso a chiedersi se l’inevitabile addio di Eto’o abbia indebolito o meno l’organico dei nerazzurri? Un pò come avvenne dopo la cessione di Ibra i tifosi sperano di aver trovato in Forlan e Zarate quello che furuno Milito ed Eto’o per Mourinho.

    © Giuseppe Cacace/Getty Images
    A dire il vero la gestione del mercato sin dalla scelta dell’allenatore ha dato qualche segnale di incertezza, Gasperini è un ottimo allenatore, esperto e preparatissimo sotto il punto di vista tecnico ma è stata la quarta o addirittura la quinta scelta. Il valore di Forlan poi non si discute mentre il capriccioso Zarate dovrà dimostrare l’importante vetrina nerazzurra evitando colpi di testa fuori dal campo e disciplinandosi tra il rettangolo di gioco. Un altro mistero nerazzurro è Wesley Sneijder rimasto a Milano solo per la mancanza di un offerta allettante ma paradossalmente difficilmente gestibile nei dettami tattici di Gasperini. E’ proprio il 3-4-3 dell’ex tecnico del Grifone a far sorgere un nuovo dubbio. E’ l’allenatore che deve adattare il modulo ai giocatori a disposizione o viceversa? L’organico nerazzurro a mio avviso è perfetto per un 4-3-3 o per esser più precisi 4-3-1-2 con Sneijder libero di spaziare e inventare dietro le due punte. Il 3-4-3 gasperiniano vede invece una sola punta centrale e due attaccanti esterni di corsa, bravi nel salatare l’uomo ma anche pronti a ripiegare in aiuto alla difesa. Con questo modulo l’olandese troverebbe collocazione a centrocampo con compiti di regia pura, per internderci alla Pirlo. Gasperini in avvio di preparazione ha infatti optato per questa scelta trovando l’entusiasmo del giocatore al primo impegno ufficiale però Sneijder ha agito addirittura da seconda punta per poi evitare le successive uscite. Il cammino dell’Inter in Italia e in Coppa passerà molto dal grado di coinvolgimento di Sneijder e dalla sua voglia di rimettersi in gioco e forse varrà la definitiva consacrazione di Gasperini

  • Inter, autogol di Moratti. Gasperini come Benitez

    Inter, autogol di Moratti. Gasperini come Benitez

    Questa mattina quando ho sentito le dichiarazioni di Moratti stentavo a crederci. Possibile che un presidente esperto e finalmente vincente cada ancora una volta nei tranelli dei giornalisti destabilizzando il suo spogliatoio e sopratutto il tecnico? Scorrendo le varie testate le dichiarazione del patron nerazzurro era tutt’altro che una boutade e cosi mi è stato subito chiaro che per Gasperini il lavoro all’Inter sarà naturalmente duro ma contro i mulini a vento visto che la sua posizione è già messa in discussione.

    ©Valerio Pennicino/Getty Images
    Moratti prima di Mou conquistò l’appellativo di mangia allenatori e dopo il ben servito dello Special One è andato alla ricerca del sostituto senza però mai aver chiara l’idea di come dovesse giocare la sua Inter. Benitez era troppo buono per uno spogliatoio duro da gestire, Leonardo dopo le prime fatiche ha mollato e il bravo Gasperini si è trovato in sella dopo una estenuante ricerca ad altri allenatori completamente diversi per caratteristiche tecniche e comportamentali. Il vero mistero è il modulo. Moratti ingaggiando Gasperini sapeva della sua predisposizione al 3-4-3? Sapeva dell’utilizzo del 4-3-3 in sole determinate occasioni? Sa che nei tre attaccanti uno solo ricopre il ruolo di punta mentre i due sugli esterni sono per caratteristiche orientati al sacrificio. A tal proposito è chiaro che giocheranno sempre uno tra Milito e Pazzini ma solo in determinate occasioni tutte e due insieme e Forlan? Se il curriculum dell’uruguaiano è di tutto rispetto e il costo dell’operazione è più che vantaggiosa dal punto di vista tecnico qualche dubbio lo lascia. Nell’Uruguay Forlan fa la punta centrale, atipica per la sua predisposizione al sacrificio, ma parte da centrale con Cavani e Suarez ai lati e con compiti di copertura. All’Inter partirà da esterno sinistro, al fianco di uno tra Milito e Pazzini, e il dubbio è se riuscirà a garantire la copertura e la dinamicità che Gasp chiede ad un suo esterno tipico. Se comunque per classe e predispozione Forlan ci proverà in quel ruolo e Gasperini modificherà in parte il suo credo tattico il secondo dubbio amletico è intorno alla posizione di Sneijder. L’olandese durante il precampionato è stato sempre provato tra i tre di centrocampo, poi in Supercoppa italiana ha giocato addirittura da seconda punta e da allora è diventato un mistero non prendendo parte alle altre amichevoli. Dove giocherà Sneijder? Inter oggi Poli e Forlan

  • Allarme Inter, altro ko contro il Chievo. Video

    Allarme Inter, altro ko contro il Chievo. Video

    Forse siamo un pò maliziosi ma lo sciopero dei calciatori è stato una manna dal cielo per l’Inter di Gasperini ancora troppo distratta dalle sirene di mercato e con una condizione fisica alquanto deficitaria. L’amichevole di ieri sera contro il Chievo sa da un lato ha dimostrato il ritrovato feeling con il gol di Milito e confermato il rapporto privilegiato di Pazzini, dall’altro ha ancora una volta indispettito i tifosi che a tre giorni della chiusura di mercato hanno poche certezze e vedono una squadra camaleontica nel modulo ma con risultati non del tutto soddisfacenti.

    ©Valerio Pennicino/Getty Images
    L’amichevole contro il Chievo quadrato e già pronto per la nuova stagione è stata un campanello dall’allarme per la coesione dei reparti ma anche per la difesa ancora una volta perforata per tre volte grazie alle reti di Thereau e la doppietta di Moscardelli. Dopo il vantaggio iniziale di Milito e il gol nel finale di Pazzini utile solo a render meno netto il passivo. Domani dovrebbe esser il giorno di Forlan e Poli ma all’Inter serve qualche sforzo della società in difesa per colmare le lacune e dar a Gasperini più possibilità di scelta. [jwplayer config=”120s” mediaid=”93581″]

  • Inter il dopo Eto’o? Il mercato nerazzurro deve ancora partire!

    Inter il dopo Eto’o? Il mercato nerazzurro deve ancora partire!

    Il lungo addio tra Samuel Eto’o e l’Inter sta giungendo alla fasi finali. Dopo che la squadra russa dell’Anzhi ha già ufficializzato sul proprio sito con un comunicato l’accordo raggiunto sia con il giocatore sia con i nerazzurri, il bomber camerunense oggi è diretto a Roma, precisamente a Villa Stuart per le classiche visite mediche, a seguito delle quali si attende il suo arrivo in Russia. ADDIO RE LEONE- Un addio che fa davvero male ai cuori dei tifosi nerazzurri, per un campione che più di Ibrahimovic, e in meno tempo era entrato a far parte di un gruppo riuscendo a farsi apprezzare sia  per le qualità tecniche (e le vagonate di gol) ma soprattutto per l’impegno la dedizione e il sacrifico dimostrato per la squadra. Indimenticabile la partita giocata contro il Barcellona dove Mourinho lo schierò terzino, o l’anedotto con il quale lo Special One dopo un paio di panchine lo fece tornare in campo contro il Catania chiedendogli di giocare largo, poiché giocando in quel modo l’Inter avrebbe vinto la Champions. Poi qualcosa si è incrinato, nonostante nella passata stagione sia stato il trascinatore assoluto del mini triplete, realizzando quota 37 gol e superando il suo record di reti in una sola stagione. Il furto nella sua casa milanese, l’episodio dei cori razzisti che lo videro quasi arrivare alle mani con dei giovani milanesi, e forse la voglia di cambiare squadra per trovare quelli stimoli che con l’Inter erano già esauriti in soli due anni( senza voler esser troppo materialisti e citare la possibilità di vedersi raddoppiare un ingaggio che già con l’Inter era a dir poco faraonico).

    ©Giuseppe Cacace/Getty Images
    Questi i suoi numeri d’addio 103 presenze, con 52 gol, portandosi a casa una Champions League, uno scudetto, due Coppe Italia, una Supercoppa Italiana e un Mondiale per Club con la maglia nerazzurra. MERCATO INTER- Purtroppo per Gasperini e Moratti questo addio ufficializzato solo il 24 di Agosto non può che rappresentare un vero e proprio problema. Esattamente tra 7 giorni il mercato chiuderà i battenti, e i nerazzurri orfani di un campione come Samuel Eto’o hanno visto il proprio mercato in entrata letteralmente bloccato in attesa della vendita dei suoi top player. Senza considerare la grana dovuta ad una possibile partenza di Sneijder, ancora corteggiato in maniera sibillina da Sir Alex Ferguson. La Gazzetta dello Sport in edizione odierna parla di affare praticamente concluso per l’uruguayano Diego Forlan in forza all’Atletico Madrid, per una cifra vicina ai 5 milioni di euro, chiudendo un affare low cost ma con molte garanzie. Ma l’evidente ritardo nella corsa agli acquisti potrebbe portare i nerazzurri a comprare giocatori inutili dal punto di vista tattico al modulo ideale schierabile da Gasperini. Proprio il tecnico interista ha spiegato in una recente intervista come le sue priorità siano due esterni d’attacco e un centrocampista, poiché Milito e Pazzini bastano a puntellare il centro dell’area. Oggi ci sarà un ulteriore summit di mercato con Preziosi, dove Branca cercherà di intavolare una trattativa per lo scambio Viviano- Kucka, provando a strappare già da quest’anno il centrocampista rossoblu, e ribadendo ancora una volta l’interesse per Rodrigo Palacio. ZARATE E TEVEZ– Per rendere la squadra sempre più una colonia argentina i nomi caldi che arrivano dalle indiscrezioni di mercato sono i soliti con Tevez e Zarate in pole position. Per l’Apache come riporta il Corriere dello Sport in mattinata l’Inter avrebbe proposto un prestito oneroso su base biennale con un diritto di riscatto molto importante.  A determinate cifre è difficile credere che l’Inter riesca ad accontentare sia lo sceicco Mansour, sia lo stesso giocatore il cui ingaggio rappresenterebbe una zavorra davvero ingombrante in vista del Fair Play Finanziario. Per quanto riguarda il giocatore biancoceleste Mauro Zarate, il discorso sembra più abbordabile, poiché come lo stesso giocatore ha dichiarato sul suo profilo personale di Twitter  (“Non sono però io a voler andare via , è lui (Reja, ndr) a non volermi più, me lo ha detto sin dal primo giorno di ritiro”) la sua storia d’amore con la Lazio sembra essere giunta al termine. L’ostacolo alla trattativa? I 20 milioni richiesti da Lotito e il pessimo rapporto tra le due società dopo lo sgarbo Pandev.

  • Supercoppa, la vigilia in casa Inter

    Supercoppa, la vigilia in casa Inter

    Pechino la vive come l’evento dell’anno, i cinesi sono estasiati e per una volta hanno smentito la loro fama prendendo di mira gli store di Inter e Milan acquistando gadget e magliette categoricamente originali e domani biglietti in mano coloreranno l’Olimpico di Pechino dando sfogo al loro entusiasmo e alle memorabili trombette. Il caldo e l’umidità sono gli incubi più grandi per le due squadre ma a tener banco la vigilia dei nerazzurri è sopratutto la condizione fisica di Dejan Stankovic uscito malconcio dalla partitella in famiglia di ieri e la cui presenza al momento è in forte dubbio. Qualora il centrocampista non dovesse farcela al suo posto potrebbe giocare Thiago Motta in un modulo ancor più spregiudicato per via dell’ormai confermata presenza di Sneijder nel ruolo di mediano puro.

    ©Giuseppe Cacace/Getty Images
    L’undici è praticamente fatto, Julio Cesar in porta. Difesa a tre con Ranocchia, Samuel e Chivu; Zanetti e Obi esterni centrali di centrocampo come già detto Sneijder e Stankovic o Thiago Motta. Attacco esplosivo con Pazzini prima punta e Pandev ed Eto’ ai lati. Un modulo coraggioso e ultra spregiudicato che manifesta il carattere dell’allenatore nonostante un organico tutt’altro che completo. La vigilia nerazzurra è oltretutto disturbata dalle continue voci di mercato che coinvolgono Sneijder ed Eto’o. L’olandese a detta di tutti entusiasta del nuovo ruolo e del rapporto con Gasperini è dato praticamente in partenza certa da oltre un mese con le due squadre di Manchester pronte a sfidarsi per acquistarne il diritto di prestazione. Il camerunense per molti ai ferri corti con l’allenatore per la posizione da tenere in campo ha proprio oggi smentito ogni illazione giurando ancora una volta fedeltà all’Inter e all’allenatore “Non ho mai avuto un diverbio con Gasperini. Se a Pinzolo abbiamo parlato lo abbiamo fatto per discutere di tecnica e di tattica, come succede normalmente fra un tecnico e un calciatore, soprattutto stanno lavorando insieme da poco tempo e quindi devono conoscersi, devono sapere le esigenze tattiche e tecniche da realizzare insieme nell’interesse della squadra”. PROBABILE FORMAZIONE Julio Cesar; Ranocchia, Samuel, Chivu; Zanetti, Stankovic (Thiago Motta), Sneijder, Obi; Pandev, Pazzini, Eto’o. SUPERCOPPA ITALIANA: ECCO PERCHè IL MILAN HA PIU’ DA PERDERE

  • Supercoppa, ecco perchè il Milan ha più da perdere

    Supercoppa, ecco perchè il Milan ha più da perdere

    Il primo trofeo stagionale, la Supercoppa Italiana, si giocherà tra due giorni a Pechino confermando ancora una volta che il calcio ha perso definitivamente la sua dimensione romantica per lasciar sempre più spazio ad interessi economici. L’Asia in generale e la Cina in particolare sono sicuramente mete a cui il nostro calcio notoriamente in crisi deve puntare ma onestamente avrei preferito veder un derby nel teatro di San Siro con sugli spalti i tifosi rossoneroazzurri autentici e non un esaltato popolo di occhi a mandorla che per qualche misterioso motivo ha deciso di schierarsi per una o l’altra sponda di Milano.

    ©Dino Panato/Getty Images
    Ma se la data e il contesto possono far propendere per una partita quasi amichevole il match tra Milan e Inter può contribuire a stravolgere gli equilibri esistenti e condizionare la stagione di una o dell’altra squadra. I rossoneri di Allegri in virtù di un gruppo ormai consolidato e più amalgamato ha i favori dei pronostici, il tecnico livornese oltretutto ha a disposizione l’intero organico ad eccezione dei nuovi arrivi e può contare su un Ibrahimovic in formissima. La vittoria dei rossoneri confermerebbe la superiorità attuale dell’undici di Berlusconi su quello di Moratti ma, a meno di risvolti clamorosi ed eclatanti, non dovrebbe detsabilizzare la truppa di Gasperini alle prese con una vera e propria rivoluzione che con molta probabilità porterà a qualche cessione illustre prima della fine del mercato e l’arrivo di Tevez e di qualche altro volto nuovo. Di contro, una vittoria dei nerazzurri, senza Lucio, Maicon e Milito e con Julio Cesar e capitan Zanetti richiamati al fotofinish per gli infortuni di Viviano e Nagatomo darebbe convinzione al gruppo leggittimando la figura di Gasperini e facendo ritrovare al patron Moratti un pò d’entusiasmo perso dopo un’annata negativa e le tante polemiche su Calciopoli. Le formazioni. Il Milan ha praticamente la formazione fatta l’unico dubbio sembra esser in attacco per il compagno di reparto tra Robinho e Pato mentre a centrocampo con Van Bommel e Gattuso ci saranno Boateng e Seedorf. Nell’Inter, recuperato Chivu la difesa è praticamente fatta. Dubbi a centrocampo dove insieme a Sneijder dovrebbe giocare Zanetti dopo l’ìinfortunio di Stankovic con Santon e Obi sulle fasce. In avanti Eto’o Pazzini e Alvarez.