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  • Genoa, Gasperini e il fiammingo dimenticato

    Genoa, Gasperini e il fiammingo dimenticato

    Il post Genoa-Roma non è stato certo digerito nel migliore dei modi dall’ambiente rossoblù e tra il danno (sconfitta) e la beffa (squalifiche varie) ce n’è una che proprio al popolo genoano non va giù, ed è quella infierita a Diego Perotti che per quattro giornate è stato allontanato dal Giudice Sportivo dopo la visione della prova televisiva per i fatti inerenti il match contro i giallorossi.

    L’assenza del trequartista argentino obbliga Gasperini a ridisegnare qualcosa nel fronte che gli è più caro, quello offensivo, dove non ha mai nascosto la sua predilezione cercando sempre abbondanza dalle sessioni di mercato. Ebbene tra le frecce nell’arco del mister genoano ce n’è una che finora ha fatto vedere poco rispetto alle aspettative che lo accompagnavano e si tratta di Maxime Lestienne.

    Il trequartista belga, giunto nella fase finale della sessione di mercato estivo, che rappresentava la ciliegina sulla torta ben farcita da Enrico Preziosi per Gian Piero Gasperini è forse stata finora l’unica nota meno positiva del complesso rossoblù a discapito proprio di scommesse vinte come proprio Diego Perotti o Iago Falque.

    Maxime Lestienne | Foto Twitter
    Maxime Lestienne | Foto Twitter

    Ecco che quindi viene sintomatico pensare all’impiego della freccia belga per sostituire l’argentino squalificato. La domanda però è come? Perché il problema di Lestienne finora è stato che è abile e arruolabile per la fase offensiva, ma nel parco degli attaccanti esterni poi non fa efficacemente anche quello che chiede il mister proprio nella fase più delicata, ovvero quella difensiva, complice anche un difficile ambientamento.

    L’unica partita che Lestienne ha giocato per intero finora è quella risultata negativa in Coppa Italia contro l’Empoli dove ha fatto bene ma è stata la squadra che ha deluso offuscando anche la prova del belga.

    Gasperini alcune settimane fa lo aveva preannunciato, la sua volontà, una volta trovata la quadratura del cerchio era quella di preparare il fiammingo per metterlo in condizione di fare il resto della stagione alla pari degli altri ed essere finalmente utile alla causa rossoblù.

    Del resto basta immaginare il Genoa con il Perotti visto finora in una fascia del campo e il Lestienne ammirato a Bruges sull’altra fascia con Matri o Pinilla davanti ed il resto della squadra che gira a mille come ha fatto finora in tutto il girone di ritorno. Sarebbe roba da lustrarsi gli occhi in continuazione.

  • Genoa da sballo, ma non è una sorpresa

    Genoa da sballo, ma non è una sorpresa

    La quattordicesima giornata di Serie A si avvicina alla conclusione e determina alcuni fatti fondamentali che porteranno sconquassamenti nelle prossime settimane, protagonista del turno è senz’altro il Genoa di Gian Piero Gasperini. Inevitabile un discreto movimento del mercato di riparazione per alcune e di conseguenza una definizione della classifica che è destinata a variare soprattutto per chi lotta in quota salvezza. Abbiamo deciso di intitolare l’analisi della giornata odierna in questo modo per dare enfasi allo straordinario volo del Grifone ma anche alle nostre previsioni di inizio stagione, quando proprio al Genoa, davamo la possibilità di lottare per l’Europa nelle nostre pagelle del mercato estivo.

    C’erano delle scommesse da vincere e un salto di qualità da fare ed il Genoa ha fatto tutto questo, ora viene la parte più difficile, il mantenimento della zona e le carte sono tutte in regola per il team di Enrico Preziosi per questo noi diciamo con forza che non è una sorpresa, semmai le vere sorprese sono le altalenanti prestazioni di Lazio, Fiorentina e Napoli ma hanno dei perché e difficilmente possono essere risolte in poco tempo, per questo tutto è nelle mani, o meglio, nei possenti artigli del Grifone.

    La Gradinata Nord di Genova | Foto Twitter
    La Gradinata Nord di Genova | Foto Twitter

    Partendo dai presupposti oggettivi il Genoa ha un feeling storico e straordinario con la sua tifoseria e quando le cose vanno bene le due componenti si lustrano gli occhi a vicenda in un crescendo di entusiasmo che può diventare determinante. La stessa situazione non è vissuta dalle concorrenti per la posizione, Napoli e Lazio spesso subiscono contestazioni sindrome di una passione variabile ai risultati e che penalizza la squadra, stessa sorte per Milan e Inter che stanno vivendo una situazione di apatia da parte dell’ambiente.

    Il Genoa al momento ha una situazione di salute dei suoi giocatori importante, infatti Gasperini è stato bravissimo finora a far ruotare la rosa ed anzi allargandosela con per esempio innesti dalle giovanili come Mandragola. Fiorentina, Napoli e Lazio hanno avuto una partenza ad handicap in tal senso con soprattutto la viola a farne le spese maggiori, è chiaro che se parti con degli obbiettivi importanti e ti ritrovi dopo pochi turni senza prima Marin e Gomez e poi senza Rossi tutta la visione cambia e così anche gli stimoli.

    Gli stimoli del Genoa sono altissimi, sia come squadra che come singoli giocatori ed alla base c’è una grande voglia di riscatto. Matri, Perotti, Antonini, Roncaglia, Bertolacci e Pinilla sono solo alcuni giocatori sottovalutati o poco considerati o anche solo sfortunati fino a ieri che a Genova stanno trovando una grande piazza per rilanciarsi. Perin, Lestienne, Sturaro, Marchese e Mandragola sono solo alcuni giovani che hanno giù detto qualcosa e che ora vogliono arrivare. Milan, Inter e Napoli hanno poco costruito in tal senso ed anzi nei giocatori presi nel mercato estivo c’era quasi la sensazione di un recupero di giocatori ormai perduti. Per Lazio e Fiorentina il discorso è diverso perché la prima ha cambiato tecnico e molti giocatori la seconda invece ha perso anche gli stimoli giovanili di Bernardeschi che si è rotto pure lui strada facendo.

    Altro stimolo importante è la presenza nella stessa zona di classifica della Sampdoria. Infatti i cugini blucerchiati rappresentano quella spinta in più che le altre non hanno in quanto Milan e Inter si litigano a chi fa peggio, la Lazio vede la Roma inarrivabile, Napoli e Fiorentina non hanno rivali cittadine che possono far da leva. La Sampdoria è nella stessa situazione del Genoa, anche lei vive il dualismo cittadino mirando il sorpasso al Grifone e quindi facendo punti importanti, paradossalmente è lei la vera antagonista del Genoa e questa è una spinta per entrambe a correre più veloce, fatto che porta in questo momento il Genoa a sei punti dalla Roma e con domenica prossima lo scontro diretto con i giallorossi in casa. Se la Samp questa sera dovesse vincere a Verona andrebbe ad un solo punto dai rossoblù e domenica prossima se la dovrà vedere con la Juventus a Torino. In pratica potremmo assistere alle prime due della classe contro la terza e la quarta in classifica con tutti questi presupposti a fare da sgambetto sulle favorite.

    I presupposti tecnici in una Serie A dove serve solo un buon equilibrio tra i reparti e velocità nel Grifone ci sono tutti, così come nel tecnico che ha maturato un’esperienza ormai importante nella gestione del gruppo e nella lettura delle partite dall’inizio. Situazione da verificare ancora con Inzaghi al Milan e Pioli alla Lazio, mentre Montella ha poche scelte a disposizione Benitez ne ha molte di più ma si porta dietro malumori nel gruppo, tipo la gestione Insigne.

    Insomma il Genoa deve solo continuare crederci, rimanere con i piedi per terra e la strada difficilmente può cambiare, del resto l’Udinese per tre volte ai preliminari di Champions League, nelle stagioni precedenti, lo ha insegnato nulla è impossibile.

  • Rivoluzione Palermo, fuori Gasp-Lo Monaco. Dentro Malesani-Perinetti

    Rivoluzione Palermo, fuori Gasp-Lo Monaco. Dentro Malesani-Perinetti

    Si salvi chi può! Zamparini, il mangia-allenatori per eccellenza fa una nuova vittima. L’ultima posizione in classifica del suo Palermo, i risultati che non arrivano, hanno comportato l’esoneri di Gian Piero Gasperini con effetto immediato. Il bottino dell’ex tecnico dell’Inter è stato a dir poco misero con tre sole vittorie, sette pareggi e ben dieci sconfitte. Numeri da zona retrocessione e nonostante qualche buona partita, i giocatori siciliani non hanno mai dato l’impressione di poter uscire da questa triste situazione. Per questo motivo il patron del Palermo ha deciso di dare la scossa a tutto l’ambiente, mandando via Gasperini e mettendo a serio rischio anche la posizione dell’amministratore delegato, Lo Monaco. Il solito caos intorno al Palermo insomma, anche se stavolta la situazione in classifica è allarmante.

    Chi prenderà il posto di Gasperini? L’ex tecnico del Bologna, Alberto Malesani! Al posto di Lo Monaco invece tornerebbe Giorgio Perinetti.

    Gasperini esonerato! © Tullio M. Puglia/Getty Images
    Gasperini esonerato! © Tullio M. Puglia/Getty Images

    LO MONACO VIA? – Reputato responsabile del disastroso campionato, Lo Monaco terminerà la sua avventura al Palermo fra poche ore. Le tante promesse del patron rosanero svaniscono dopo pochi mesi. Si parlava di progetto a lungo termine, di programmazione. Tutto in fumo, come nei più classici cicli siciliani dell’era Zamparini. In arrivo, il cavallo di ritorno Giorgio Perinetti che prenderà il ruolo di direttore generale, garantendo così nuovamente pieni poteri all’ex patron del Venezia (persi durante l’era Lo Monaco).

    MALESANI – Zamparini ha scelto Malesani. Contratto semestrale con rinnovo automatico in caso di salvezza miracolosa. L’obiettivo non è dei più semplici, ma queste sono le condizioni del patron e l’ex tecnico del Bologna ha deciso di rimettersi in gioco dopo l’esonero nell’aprile 2012 al Genoa (nelle ultime ore è spuntato il suo nome anche come successore di Zeman alla Roma).

    Gasperini quindi paga l’ultima posizione in classifica e l’ultima sconfitta casalinga contro l’Atalanta. Il Palermo ricomincia da Malesani. Si aprono le scommesse sulla sua durata nella panchina siciliana…

  • Palermo-Atalanta 2-1, incubo Serie B. Gasperini al capolinea?

    Palermo-Atalanta 2-1, incubo Serie B. Gasperini al capolinea?

    Se non ora quando? Il Palermo cade in casa contro l’Atalanta per 2-1. Non è bastato ai rosanero il forcing messo in atto nel finale, quando ha prima accorciato il doppio svantaggio con la rete del nuovo acquisto Nelson, per poi sfiorare il clamoroso pareggio con un gran colpo di testa di Boselli, sul quale Consigli si è superato deviando in angolo un pallone destinato ad entrare in rete. Come detto gli ospiti si erano portati sul 2-0 nello spazio di quindici minuti, tra il 57′ e il 72′: autori dei gol bergamaschi il cileno Carmona e German Denis, quest’ultimo estromesso a sorpresa dalla formazione titolare per lasciare spazio al connazionale Parra. Dopo l’ennesima sconfitta riuscirà Zamparini a trattenersi ancora? Forse stavolta neanche Lo Monaco resterà impassibile.

    Un Palermo tutto fumo e niente arrosto

    Gasperini al capolinea? | ©Enrico Locci/Getty Images
    Gasperini al capolinea? | ©Enrico Locci/Getty Images

    Il supermarket del Palermo non ha pagato. Quella contro l’Atalanta è la settima sconfitta nelle ultime dieci partite disputate, nelle quali i tre punti sono rimasti una mera chimera. Da Nelson a Formica, da Boselli a Faurlin, da Fabbrini a Dossena, sono solo sei dei nuovi acquisti targati Lo Monaco ma che non sono riusciti a fare oggi la differenza. La sensazione sgradevole è quella di un Palermo lentamente genoizzato, dove a prevalere non è la sostanza ma il fumo. La stessa nebbiolina che rende gli occhi dei spettatori siciliani ciechi di fronte all’amore per la squadra, come testimoniano i copiosi fischi indirizzati a squadra e tecnico al triplice fischio finale.

    La classifica è impietosa. Ultimo posto in classifica, raggiunti anche dal Siena, con i toscani capaci di battere l’Inter al Franchi. Se prima  la distanza dalla zona salvezza era di tre punti, adesso le lunghezze sono quattro. E se fino a questo pomeriggio l’interlocutore era il Pescara, adesso è il Genoa, apparso rigenerato dalla cura Ballardini (3-2 al Marassi oggi contro la Lazio).

    Dall’altra parte invece sorride l’Atalanta. Gli orobici ritrovano il successo che mancava dall’otto dicembre scorso (2-1 al Parma). Con questa vittoria gli uomini di Colantuono -ex dal dente avvelenato ndr- si collocano in tredicesima posizione a quota 26 punti, avendo un margine ora di sei punti sul Pescara terzultimo.

    Le pagelle di Palermo-Atalanta

    Consigli 7: la parata su Boselli nel finale gli consente di vincere con pieno merito la palma di migliore in campo.
    Bonaventura 6,5: il numero 10 bergamasco conferma di essere cresciuto in maniera esponenziale rispetto alle passate stagioni. Se avesse avuto Denis e non Parra come compagno d’attacco forse avrebbe aggiunto uno o due assist al tabellino odierno.
    Boselli 6: il suo colpo di testa nel finale meriterebbe miglior sorte. Il neo acquisto però si fa apprezzare per l’impegno e la tenacia lungo tutti i novanta minuti.
    Ilicic 4: dopo aver venduto mezza squadra nel mese di gennaio, forse Lo Monaco si sta chiedendo il motivo per il quale non abbia impacchettato anche lui.

    Il tabellino

    Palermo (3-4-2-1): Sorrentino 6,5 Munoz 5, Donati 5,5, Garcia 5 Nelson 6,5, Barreto 5,5, Faurlin 6, Dossena 5,5 (12′ st Dybala 5,5), Ilicic 4 (33′ st Malele), Fabbrini 5 (23′ st Formica 5,5) Boselli 6. Allenatore: Gasperini
    Atalanta (4-3-2-1): Consigli 7, Scaloni 5,5 (10′ st Raimondi 6), Canini 5,5, Stendardo 6, Del Grosso 6, Biondini 6, Radovanovic 6,5(20′ st Cazzola 6), Carmona 6,5, Bonaventura 6,5, Giorgi 5,5, Parra 5 (8′ st Denis 6,5). Allenatore: Colantuono

  • Palermo-Atalanta, vietato fallire. Formica titolare

    Palermo-Atalanta, vietato fallire. Formica titolare

    Al Barbera si affrontano due tra le squadre dal rendimento peggiore nell’ultimo periodo. Palermo-Atalanta sarà un incontro che dirà quale sarà la formazione capace di riprendere la retta via in campionato. Per entrambe infatti, una vittoria sarebbe fondamentale in termini di corsa salvezza. Ai rosanero i tre punti mancano dal derby dello scorso 24 novembre. In questi due mesi la squadra di Gasperini ha collezionato tre soli pareggi, fra cui due consecutivi contro Lazio e Cagliari, nonostante Miccoli e compagni si trovassero sempre avanti nel risultato. Bisognerà dunque capire se il Palermo domani dimostrerà di aver imparato la lezione oppure continuerà nel suo trend negativo. Qualora anche domani Gasperini dovesse fallire l’appuntamento alla vittoria, il presidente Zamperini scavalcherà il buon Lo Monaco e tornerà ad esercitare il ruolo di presidente con pieni poteri, dando all’ex allenatore di Genoa e Inter il benservito. Anche l’Atalanta non attraversa uno stato di forma felice. Sono soltanto due le vittorie dei bergamaschi nelle ultime dieci partite (incluso il successo in Coppa Italia contro il Cesena). I tre punti mancano da quasi due mesi, da quando la Dea sconfisse in casa il Parma di Donadoni. La classifica ancora non è così drammatica, ma se nel pomeriggio dovesse incappare in una sconfitta, l’Atalanta conserverebbe soltanto tre punti (nella peggiore delle ipotesi due) sulla zona retrocessione.

    L'argentino Formica | ©Tullio M. Puglia / Getty Images
    L’argentino Formica | ©Tullio M. Puglia / Getty Images

    PALERMO – Insieme al Genoa, il Palermo è la squadra che più ha concluso operazioni, sia in entrata che in uscita, durante l’ultima finestra di calciomercato. Degli ultimi arrivati in casa rosanero, Gasperini sceglie di affidarsi all’argentino Formica, il quale affiancherà in attacco il baby Dybala. Alle loro spalle Ilicic, con Kurtic e Barreto in mezzo al campo. Gli esterni saranno Morganella e Dossena. In difesa, Sorrentino guiderà la linea a tre composta da Munoz, Donati e Garcia. Soltanto panchina invece per il difensore lusitano Nelson. Convocati, ma che ugualmente non verranno impiegati dal primo minuto, anche Faurlin, Fabbrini e Boselli, tutti e tre pronti per subentrare a gara in corso.

    ATALANTA – Dall’altra parte Colantuono decide di rompere da subito gli indugi e schiera titolari gli ultimi arrivati Scaloni e Del Grosso, i quali andranno a ricoprire rispettivamento le fasce di destra e sinistra della difesa nerazzurra. Al centro un altro nuovo arrivo, Canini, che ha comunque già esordito nelle scorse settimane. Al fianco di Canini giocherà l’avvocato Stendardo. Nel centrocampo a rombo Cigarini agirà da regista, coadiuvato dai polmoni di Carmona e Biondini, con Bonaventura sulla trequarti. In attacco Denis sarà in tandem con Parra. Finiscono in panchina i due nuovi arrivati Livaja e Budan.

    PRECEDENTI – La tradizione è a favore del Palermo. I rosanero nelle ultime quattro partite disputate al Barbera contro l’Atalanta hanno raccolto 10 punti, frutto di tre vittorie ed un pareggio (nel 2010 ndr). La stagione scorsa i siciliani ebbero la meglio sugli ospiti con il risultato di 2-1, grazie alle reti di Miccoli e Budan, che oggi pomeriggio scenderà in campo come avversario. Quest’anno all’andata gli orobici vinsero 1-0. Il gol vittoria venne siglato dal difensore Raimondi.

    Le probabili formazioni di Palermo-Atalanta

    Palermo (3-4-1-2): Sorrentino, Munoz, Donati, Garcia, Morganella, Kurtic, Barreto, Dossena, Ilicic, Formica, Dybala. Allenatore: Gasperini
    Atalanta (4-3-1-2): Consigli, Scaloni, Canini, Stendardo, Del Grosso, Cigarini, Carmona, Biondini, Bonaventura, Denis, Parra. Allenatore: Colantuono

  • Il Palermo sfiora il colpaccio, Hernanes salva la Lazio nel finale

    Il Palermo sfiora il colpaccio, Hernanes salva la Lazio nel finale

    Finisce con un nulla di fatto tra Palermo e Lazio, un 2-2 che non accontenta nessuna delle due squadre. A recriminare maggiormente sono gli ospiti, che si sono visti annullare in avvio di ripresa una rete regolare di Floccari, che li avrebbe portati sul 2-0. Dopo pochi minuti invece cambia tutto e nello spazio di 120 secondi prima Rios e poi Dybala fanno esplodere il Barbera, compreso Gasperini. La beffa per i padroni di casa però arriva nel finale, quando Rocchi concede un penalty alla squadra di Petkovic e lo stesso Hernanes si incarica della trasformazione. Il brasiliano non sbaglia. E’ il gol che sancisce il definitivo 2-2, sebbene nel finale ancora il Palermo abbia l’occasione di portare a casa l’intera posta in palio, fallendola però. E adesso la Juve può di nuovo allungare.

    CLASSIFICA – Il pareggio del Barbera infatti costringe la Lazio a sperare nei passi falsi di Juve e Napoli se vuole continuare a sognare lo scudetto, con i bianconeri che fin da stasera hanno l’opportunità di mettere fra loro e i biancocelesti cinque punti di distacco. Inoltre, se anche il Napoli dovesse violare il Franchi di Firenze allora la Lazio si ritroverebbe in un amen al terzo posto in classifica, dopo aver assaporato per oltre un’ora l’ebbrezza del primo posto in coabitazione con la Juventus, prima che la marea rosanero si abbattesse su Marchetti e compagni. Non va meglio al Palermo, che si lascia sfuggire dalle mani tre punti alla vigilia insperati, punti che avrebbero spinto i rosanero a quota 19 punti in classifica, gli stessi del Cagliari attualmente quartultimo. Continua dunque la crisi di risultati della squadra palermitana, che a questo punto è obbligata a tifare domani Samp, Catania, Torino e Milan.

    Miccoli a muso duro con Rocchi durante Palermo-Lazio | ©Tullio M. Puglia/Getty Images
    Miccoli a muso duro con Rocchi durante Palermo-Lazio | ©Tullio M. Puglia/Getty Images

    Palermo-Lazio 2-2, le pagelle
    Floccari 7: manca Klose? No problem, se Floccari dimostra di attraversare questa condizione fisica la Lazio può stare tranquilla.
    Hernanes 6,5: trasforma il rigore che vale il pareggio non senza qualche difficoltà. In assenza del gemello tedesco ci pensa il Profeta a timbrare il cartellino.
    Marchetti 6,5: Subisce due gol sui quali ha davvero poche colpe, per non dire nessuna. Dopo alcuni interventi nel corso del primo tempo fa capire a tutti perché sia considerato uno dei portieri italiani migliori, forse dietro solo Buffon.
    Miccoli 7: è l’anima di questo Palermo che non vuole mollare mai. Ma è anche la fantasia, con l’assist per il secondo gol di Dybala. Senza Miccoli che Palermo sarebbe?
    Dossena 7: sulla fascia sinistra è davvero inesauribile. Insieme a Miccoli il migliore dei suoi. Da qui a maggio il suo acquisto potrebbe pesare enormemente (in positivo) sulle chances di permanenza in Serie A.
    Rios 6,5: quest’anno il Sudamerica è stato benevolo con il Palermo. Dybala e Rios si stanno rivelando due ottimi acquisti. L’ex Penarol è una presenza fondamentale nel centrocampo rosanero.

    Palermo-Lazio 2-2, il tabellino
    Palermo (3-4-1-2): Ujkani 6, Von Bergen 6, Aronica 5,5 (46′ Munoz 6), Garcia 5,5, Morganella 5,5 (64′ Anselmo 6), Rios 6,5, Kurtic 6, Dossena 7, Ilicic 5 (78′ Malele 6), Dybala 6,5, Miccoli 7. Allenatore: Gasperini
    Lazio (3-5-1-1): Marchetti 6,5, Biava 6,5, Ciani 6, Radu 6 (73′ Cavendra 6), Cavanda 6,5, Ledesma 6, (79′ Kozak s.v.), Cana 6, Hernanes 6,5, Lulic 5 (68′ Gonzales 6), Mauri 5,5, Floccari 7. Allenatore: Petkovic

    Video Palermo-Lazio 2-2

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  • Lazio senza Klose a Palermo per l’aggancio alla Juve

    Lazio senza Klose a Palermo per l’aggancio alla Juve

    La Lazio cerca l’aggancio alla Juve nell’anticipo di questo pomeriggio contro il Palermo. Al Renzo Barbera i biancocelesti hanno infatti l’occasione di raggiungere i campioni d’Italia in carica qualora riuscissero a battere i padroni di casa. Portare a casa i tre punti però non sarà però facile per la squadra di Petkovic, che dovrà fare a meno del suo uomo simbolo, quel Miroslav Klose che in più di un’occasione quest’anno ha tolto le castagne dal fuoco, regalando alla Lazio punti pesanti in ottica scudetto, parola non più tabù ormai per i capitolini. Trasferta dunque chiave quella di oggi, dove una vittoria vorrebbe davvero dire tanto e mettere ulteriore pressione alla Juve, impegnata subito dopo a Torino contro l’Udinese, reduce da tre risultati utili consecutivi.

    LAZIO – Come detto però, non sarà affatto semplice per i biancocelesti espugnare il Barbera, tanto più ora che la squadra siciliana sembra aver recepito le indicazioni tattiche del tecnico Gian Piero Gasperini. Ma oltre l’avversario, la Lazio dovrà fare i conti con la defezione del suo attaccante più prolifico. L’infortunio alla coscia destra infatti costringerà Klose a saltare l’incontro di stasera, obbligando Petkovic ad affidarsi a Sergio Floccari, alla sua prima partita da titolare in campionato quest’anno, dove in totale ha collezionato fin qui 184 minuti. Il tecnico farà affidamento sulla voglia di rivalsa dell’ex calciatore di Genoa e Atalanta, sopratutto ora che si è sbloccato, proprio contro la sua ex squadra, sette giorni fa all’Olimpico, con un gol contestatissimo dai bergamaschi. Alle spalle di Floccari dovrebbe giocare con ogni probabilità Mauri, per un 3-5-2 atipico, che a centrocampo vedrà l’impiego di Hernanes, Gonzales e Ledesma, con Candreva e Lulic sugli esterni. In difesa rientra Dias dopo la squalifica. Il brasiliano guiderà la difesa a tre completata da Radu e Biava. In porta ci sarà Marchetti.

    Senza Klose, la Lazio si affida a Floccari | ©Paolo Bruno/Getty Images
    Senza Klose, la Lazio si affida a Floccari | ©Paolo Bruno/Getty Images

    PALERMO – Venderà cara la pelle il Palermo, penultimo in classifica e con quattro punti da recuperare sulla quartultima piazza occupata dal Cagliari. La vigilia è stata resa ancora più infuocata dal tecnico Gasperini, che alla prima domanda ha abbandonato la conferenza stampa non senza prima aver dato la formazione per oggi, dando una risposta completamente opposta rispetto alla domanda postagli dal giornalista. Lo stesso Gasperini è poi ritornato in sala per parlare della partita, evitando qualsiasi domanda relativa al calciomercato. L’ex allenatore del Genoa ha chiamato i suoi a raccolta per un girone di ritorno da protagonisti, fissando l’obiettivo a 20 punti da conquistare davanti ai tifosi del Barbera nelle 10 partite casalinghe rimanenti, sette delle quali vedranno il Palermo affrontare dirette concorrenti per la salvezza. L’undici titolare di questa sera vedrà Ujkani guidare la difesa a tre composta da Von Bergen, Aronica e Garcia. Gli esterni del 3-4-1-2 impostato da Gasperini saranno Morganella e Dossena, con Rios e Kurtic in mezzo al campo. Alle spalle del tantem offensivo composto da Miccoli e Dybala agirà Ilicic.

    PRECEDENTI – Nel girone d’andata la Lazio travolse all’Olimpico i rosanero con un netto 3-0, partita che i tifosi biancocelesti ricorderanno perfettamente per via dell’euro gol di Candreva. Nelle ultime quattro partite disputate in Sicilia bilancio favorevole per i padroni di casa con tre vittorie ed una sola sconfitta (stagione 2010-2011).

    Palermo-Lazio probabili formazioni (21 giornata Serie A)
    Palermo (3-4-1-2): Ujkani, Von Bergen, Aronica, Garcia, Dossena, Morganella, Rios, Kurtic, Ilicic, Miccoli, Dybala. Allenatore: Gasperini
    Lazio (3-5-2): Marchetti, Biava, Dias, Radu, Lulic, Cavanda, Hernanes, Ledesma, Gonzales, Mauri, Floccari. Allenatore: Petkovic

  • Palermo-Juventus 0-1 Lichtsteiner fa gioire Conte

    Palermo-Juventus 0-1 Lichtsteiner fa gioire Conte

    Palermo-Juventus era il match del ritorno di Antonio Conte sulla panchina bianconera dopo la lunga squalifica, al punto da essere definito “Conte day” e mandando in secondo piano il match e le vicende di campo. Al fischio iniziale di De Marco, però, ci si accorge subito che sarà la gara a rubare la scena, con un match aperto e vivace nonostante la grande differenza di classifica tra le due squadre, ben ventuno punti. Il Palermo di Gasperini, infatti, è in fasi di crescita dopo la vittoria nel derby con il Catania e la buona prestazione contro l’Inter di domenica scorsa nonostante la sconfitta di misura e ritrova due uomini preziosi come Miccoli in avanti e Donati in difesa. La Juventus, invece, si affida a Matri e Vucinic in avanti, con Giovinco squalificato e Quagliarella in panchina cercando di pungere in avanti e smentire quello che viene considerato il punto debole della squadra di Conte.

    Nella parte iniziale del primo tempo Palermo-Juventus non vive di grandi sussulti, almeno nei venti minuti iniziali, con la Juventus meno aggressiva del solito ed il Palermo che sembra non avere timori reverenziali anche se il campo del Barbera, zuppo di pioggia e fango, non aiuta affatto lo spettacolo e le giocate. Primo brivido per i rosanero al 36′ con cross di Vidal dalla destra, raccolto di petto da Matri che la aggiusta per il tiro di Marchisio, intercettato da Vucinic che da pochi passi colpisce il palo. Al 44′ altra occasionissima per la Juventus con Matri che spreca da ottima posizione tirando addosso al portiere del Palermo.

    Nell’intervallo di Palermo-Juventus si abbatte una grandinata violentissima sul Barbera che imbianca il campo e lo rende ancor più pesante, soprattutto sulle corsie laterali, a tratti quasi impraticabili con il pallone che non riesce a rimbalzare. Dopo pochi secondi dall’inizio della ripresa, Vucinic ha una grande opportunità per segnare il gol del vantaggio, ma è ancora il palo esterno a fermarlo. Al 50′, però, il montenegrino si trasforma in fondamentale uomo-assist raccogliendo un precisissimo lancio di Pirlo e confezionando un pregevole colpo di tacco che libera Lichtsteiner in area e gli consente di realizzare la rete dello 0-1, che fa esplodere l’esultanza di mister Conte in panchina con tanto di cappellino a proteggerlo dalla pioggia battente.

    La Juventus dopo esser passata in vantaggio avrebbe l’occasione per il raddoppio con Matri, ma non riesce a inquadrare la porta e spreca due buone occasioni calciando alto: Conte lo sostituisce, così, con Bendtner che appena entrato al 73′ avrebbe l’occasione per segnare su assist di Vucinic, ma la palla esce di poco a lato. Al minuto 75′ arriva un altro episodio chiave del match, con il rosanero Morganella che rimedia la seconda ammonizione per trattenuta plateale su Asamoah: espulsione inevitabile per doppio giallo, e il Palermo rimane in dieci uomini.

    Palermo-Juventus 0-1, Lichtsteiner uomo gol
    Palermo-Juventus 0-1, Lichtsteiner uomo gol | ©MARCELLO PATERNOSTRO/AFP/Getty Images

    All’ 88′ la Juventus avrebbe la più ghiotta opportunità per concludere la gara in serenità, ma Bonucci in una sortita in area si trova face to face con Ujkani in uscita e si lascia ipnotizzare dal portiere del Palermo, tentando anche una goffa simulazione che viene punita col giallo dall’arbitro e tale ingenuità farà saltare al difensore la gara con l’Atalanta, perchè diffidato. Ad un minuto dal novantesimo, la Juve spreca ancora su Vucinic, anche lui fermato dall’intervento di Ujkani: la dura legge del gol sbagliato gol subito, però, non trova conferma e dopo tre minuti di recupero la gara termina con la vittoria bianconera che fa esultare Antonio Conte sotto la curva dei supporters bianconeri.

    Pagelle di Palermo-Juventus:

    Lichtsteiner 7 Migliore in campo e uomo gol, micidiali le sue discese sulla fascia, abile a sfruttare il perfetto assist di Vucinic di tacco.

    Vucinic 6.5 Gli manca ancora il gol, dalla lontana trasferta in Danimarca con il Nordsjaelland, ma il suo assist per il gol decisivo di Lichtsteiner è geniale. Spreca nel finale una facile occasione per il raddoppio

    Matri 5.5 Cerca disperatamente il gol, ma non lo trova e fallisce anche alcune occasioni potenzialmente ottime: qualche buono scambio con Vucinic ed è utile nel recuperar palla: se non altro, generoso

    Miccoli 5.5 Era carico e volenteroso  di segnare contro la sua ex squadra, ma in avanti è troppo isolato e non riesce a incidere

    Tabellino di Palermo-Juventus 0-1:

    Palermo (3-5-1-1): Ujkani 7; Munoz 6, Donati 6 (69′ Dybala), Von Bergen 6; Pisano 5 (46′ Brienza), Morganella 5, Barreto 5.5, Kurtic 6 (74′ Viola), Garcia 6 ; Ilicic 5.5 ; Miccoli 5.5.

    Juventus (3-5-2): Buffon 6; Barzagli 6.5, Bonucci 6, Chiellini 6.5; Lichtsteiner 7 (64′ Padoin), Vidal 6 (54′ Pogba 6.5), Pirlo 6.5, Marchisio 6, Asamoah 6; Vucinic 6.5, Matri 5.5 (73′ Bendtner)

    Marcatore di Palermo-Juventus: 50′ Lichtsteiner

    Ammoniti: Lichtsteiner, Pirlo, Bonucci

    Espulso: Morganella

    Video di Palermo-Juventus: 

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  • L’Inter vince ma non convince, l’autogol di Garcia salva Stramaccioni

    L’Inter vince ma non convince, l’autogol di Garcia salva Stramaccioni

    Dopo quasi un mese, dall’ultima vittoria allo Juventus Stadium, l’Inter torna a vincere contro il Palermo guidato da Gasperini, riprendendo la rincorsa ai piani alti della classifica. La squadra di Stramaccioni, vince ma non convince, con una sterilità offensiva preoccupante, mascherata solo dalla fortunata autorete firmata Garcia. L’assenza di Cassano pesa decisamente, e con un Milito sottotono e un Palacio fisicamente non al meglio, l’Inter davanti dimostra di avere molti più limiti di quanto si potesse immaginare. È decisamente sfortunato Gasperini, che aveva comunque disegnato una formazione che effettivamente ha concesso poco ai padroni di casa, ed è stata di fatto punita da un episodio sfortunato e sfavorevole. Sicuramente contro il Napoli, nel prossimo turno di campionato, l’Inter e Stramaccioni avranno bisogno di qualcosa in più rispetto alla fortuna.

    LA PARTITA

    Stramaccioni si affida alla fantasia schierando Coutinho sulla trequarti e rinunciando a Guarin in mediana. A sorpresa vince il ballottaggio sulla corsia laterale Pereira su Nagatomo, mentre non cambia nulla dietro. Gasperini conferma tutte le scelte, recuperando in extremis Von Bergen in difesa, e schierando Dybala come sostituto ideale al posto dello squalificato Miccoli.

    Sfortunato autogol di Santiago Garcia © OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images
    Le squadre partono al piccolo trotto, con un’Inter poco ispirata davanti e un Palermo che nonostante nei primi minuti non sia mai pericoloso, non rinuncia mai a giocare, con un buon fraseggio in mezzo al campo. Si sente l’assenza di un vero regista basso nelle file nerazzurre, con spesso Ranocchia costretto a impostare il gioco, con scarsi risultati. La partita non regala grandissime emozioni, e solo nel finale si vedono un paio di fiammate nerazzurre con Milito a cui manca solo la rete. Primo tempo che termina dunque a reti bianche.

    La ripresa ricalca il copione della prima frazione di gioco. L’Inter ha una buona occasione per portarsi in vantaggio, ma una buona occasione al quarto d’ora è sprecata da Ranocchia, che calcia un sinistro di poco alto sopra la traversa. Stramaccioni al 18’ rimescola le carte utilizzando un doppio cambio, con Milito che esce (visto le non ottimali condizioni fisiche) e subentra Guarin, mentre un po’ a sorpresa esce anche il capitano Javier Zanetti per Nagatomo. Sono subito protagonisti i nuovi entrati in un’azione pericolosissima, conclusa da Guarin, con un super Ujkani che annulla il match ball in tuffo. Alla mezz’ora la dea bendata si veste di nerazzurro e aiuta la squadra di casa: Ranocchia crossa dalla trequarti e trova l’involontaria deviazione di Garcia che ‘corregge’ il cross del difensore italiano nella propria porta. Inter in vantaggio e Palermo che accusa il colpo psicologico. Quattro minuti di recupero e i nerazzurri grazie un episodio favorevole tornano a vincere.

    PAGELLE INTER PALERMO

    GUARIN 6,5 Il miglior impatto sulla partita: entra sostituendo Zanetti e si prende subito tutte le responsabilità, non deludendo la fiducia di Stramaccioni

    RANOCCHIA 6,5 Presente ovunque. Chiude in ogni occasione in fase difensiva, e si prende la licenza di spingere davanti, sfiorando il gol in un paio di occasioni, e propiziando l’autogol di Garcia nel momento migliore dei suoi.

    MILITO 5 Il Principe non è in ottime condizioni e si vede. Lotta, cerca il gol, ma non è la sua giornata. Stramaccioni lo manda in panchina per primo.

    DYBALA 6,5 Il giovane talento argentino mette in mostra tutti i suoi colpi migliori, costringendo Samuel e soci agli straordinari. Da tenere d’occhio

    GARCIA 5 Il difensore rosanero è effettivamente sfortunato, ma l’autogol è davvero evitabile. Bastava una comunicazione più efficace con Ujkani per evitare la frittata difensiva che di fatto è costata la partita al Palermo.

    PISANO 6 Corre con discreta continuità, chiudendo spesso su un cliente scomodo come Javier Zanetti, riuscendo a mandare in ombra la prova del capitano nerazzurro. Latita in fase offensiva.

    Inter: Handanovic 6; Ranocchia 6,5, Samuel 6,5, Juan Jesus 6; Zanetti 5,5 (18′ st Nagatomo 6), Gargano 5,5, Cambiasso 6 (36′ st Mariga s.v), Pereira 5,5; Coutinho 5,5; Palacio 5,5, Milito 5 (18′ st Guarin 6,5).

    Palermo: Ujkani 5,5, Munoz 6, Von Bergen 6, Garcia 5; Morganella 5,5, Barreto 6, Kurtic 6, Pisano 6; Ilicic 6 (31′ st Budan), Brienza 6,5 (23′ st Giorgi), Dybala 6,5 (34′ st Zahavi).

    VIDEO GOL E HIGHLIGHTS INTER PALERMO

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  • Inter-Palermo, Stramaccioni col dubbio: Guarin o Coutinho?

    Inter-Palermo, Stramaccioni col dubbio: Guarin o Coutinho?

    Stramaccioni e la sua Inter oggi tornano sul prato di San Siro per affrontare il Palermo di Gasperini, cercando di scacciare la crisi di risultati negli ultimi match e l’eccessiva mole di critiche piombata sulla squadra nerazzurra. La squadra del patron Moratti, dopo la vittoria allo Juventus Stadium ha come mollato un po’ la presa, rilassandosi troppo e rallentando in maniera fin troppo brusca, raccogliendo un punto in tre match di campionato contro le modeste Atalanta, Cagliari e Parma. C’è bisogno di uno scossone, e subito, anche perché perdere terreno adesso sarebbe assolutamente autolesionismo, con una Juve che è tornata ad essere vincente nel delicatissimo derby di Torino. Problema o non problema Sneijder (con l’olandese disponibile ma ancora non convocato) Stramaccioni dovrà dimostrare che gli ultimi match siano stata l’eccezione, e che la sua Inter possa tornare a correre e a vincere, e cogliendo l’occasione per battere un ex nerazzurro con il dente avvelenato come Gasperini.

    Fredy Guarin copy; Marco Luzzani Getty Images Sport
    INTER- Ancora indisponibile Antonio Cassano che continua a scontare i due turni di stop per la squalifica rimediata contro il Cagliari, Stramaccioni lascia a casa Sneijder, confermando in conferenza stampa come l’olandese sia ok fisicamente e sia arruolabile, ma prima di tutto ciò, sia necessario l’ok della società, che sta tentando l’operazione rinnovo e alleggerimento del contratto. Lunedì è previsto un incontro che farà chiarezza sul caso e ci dirà se il numero 10 di Utrecht vestirà ancora nerazzurro o a gennaio saluterà definitivamente Milano. Chiuso il tormentone degli ultimi giorni, Stramaccioni dovrebbe schierare un centrocampo più robusto, per evitare nuove discese palla al piede in stile Sansone, con i suoi uomini fermi a guardare. L’unico dubbio che tormenta il tecnico è quello sull’utilizzo di Guarin o Coutinho in mediana. Con il colombiano il centrocampo sarebbe più coperto, considerando anche il rientro di Gargano, e l’affiancamento di Cambiasso, mentre con il brasiliano, si passerebbe a un 3-4-1-2, e Coutinho agirebbe alle spalle di Palacio e Milito (recuperato in extremis).

    PALERMOGasperini aspettava questa partita da molto tempo. Dopo la parentesi più nera che azzurra alla corte di Moratti, e le parole al veleno volate tra i due, il tecnico rosanero ha finalmente l’occasione di controbattere all’Inter sul campo. Le sue idee di gioco, la difesa a tre, e la sua richiesta in chiave di mercato con il nome di Palacio, furono i motivi cardine per cui la sua avventura in nerazzurro terminò in così breve tempo, portandolo a naufragare in soli 3 turni di campionato. Oggi vedere l’Inter con la difesa a tre, e con Palacio acquistato con un anno di ritardo, hanno certamente fatto capire a Gasperini come il suo ingresso all’Inter fosse avvenuto in un momento sbagliato. C’è comunque tantissima voglia di rivalsa, e con il suo Palermo, oggi proverà a fare lo sgambetto a Stramaccioni, rinunciando a pedine importanti come Miccoli e Donati che scontano un turno di squalifica. Rimane in dubbio Von Bergen che dovrebbe stringere i denti e rientrare in difesa, affiancato da Pisano e Munoz. Assente il ‘ Romario del Salento’ davanti, spazio al baby talento Dybala affiancato ai lati da Ilicic e Brienza.

    PROBABILI FORMAZIONI INTER-PALERMO :

    Inter (3-4-1-2): Handanovic; Ranocchia, Samuel, Juan Jesus; Zanetti, Gargano, Cambiasso, Nagatomo; Coutinho; Milito, Palacio.
    A disp.: Castellazzi, Belec, Silvestre, Jonathan, Mbaye, Guarin, Alvarez, Alvaro Pereira, Mariga, Duncan, Livaja.
    All.: Stramaccioni

    Palermo (3-4-3): Ujkani; Pisano, Von Bergen, Munoz; Morganella, Kurtic, Barreto, Garcia; Ilicic, Dybala, Brienza.
    A disp.: Benussi, Brichetto, Cetto, Milanovic, Labrin, Viola, Rios, Giorgi, Zahavi, Budan.
    All.: Gasperini