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  • Torino-Fiorentina, Montella conferma Toni-Ljajic

    Torino-Fiorentina, Montella conferma Toni-Ljajic

    Torino-Fiorentina in programma allo stadio Olimpico alle ore 15.00 sarà un impegno molto importante per testare le ambizioni dei Viola di mister Vincenzo Montella che, finora, hanno mostrato continuità di risultati e bel gioco sia in casa che in trasferta giungendo a conquistare un prestigioso terzo posto in classifica in coabitazione con il Napoli.

    L’avversario Torino, però, non è affatto da sottovalutare, soprattutto in virtù del suo gioco offensivo e spregiudicato mostrato finora ed i granata proverranno a riscattare la sconfitta subita nell’ultimo turno di campionato contro la Roma e lo stesso Vincenzo Montella afferma di gradire molto il modo di giocare della squadra di Ventura che, nonostante i molti attaccanti in campo, riesce a subire pochi gol.

    La Fiorentina, invece, giunge a Torino con la speranza di conquistare punti importanti per poi accomodarsi davanti alla Tv per seguire il posticipo di questa sera Milan-Juventus, nella speranza di potersi avvicinare ulteriormente alle zone alte della classifica anche se Montella ha sempre glissato ogni tipo di domanda relativa al discorso scudetto, preferendo concentrarsi sul presente senza sognare quel che sarà in futuro. In tal senso, nella conferenza stampa di presentazione di Torino-Fiorentina, il tecnico campano è stato molto chiaro su questo tema: si sta bene al terzo posto, ma non sarà facile mantenerlo o migliorarlo”.

    I Viola, dal punto di vista degli uomini a disposizione, si presentano al match con i granata ancora senza Stevan Jovetic, che mister Montella ha deciso di lasciare a Firenze per permettergli di recuperare al meglio, senza forzare i tempi e senza rischiare fastidiose ricadute considerando la zona delicata del suo infortunio: “Jovetic è guarito ma preferisco non rischiarlo”. D’altronde, anche senza il talento cristallino di Jovetic i Viola sono riusciti a vincere a San Siro contro il Milan e dilagare contro l’Atalanta nel match di domenica scorsa. In avanti, dunque, vi sarà ancora spazio per la coppia formata da Luca Toni (in gol proprio nell’ultimo turno contro i bergamaschi, ndr) e  Ljajic, mentre a centrocampo mancherà la preziosa pedina Pizarro per squalifica, che dovrebbe essere sostituito da Olivera, affiancato da Alberto Aquilani (in grandissimo spolvero nelle ultime due gare disputate in cui ha segnato tre gol, ndr) e Borja Valero.

    Nel Torino, invece, il tecnico Giampiero Ventura sembra intenzionato a proporre il suo modulo a vocazione offensiva, il 4-2-4, con il reparto offensivo composto dai due grandi ex della gara Alessio Cerci – che ha lasciato la Fiorentina non senza qualche strascico polemico – e Santana che agiranno sulle corsie laterali, e la coppia d’attacco formata da Rolando Bianchi (che è diffidato) e Sansone. A centrocampo, invece, vi sarà il duo Basha-Gazzi con il primo che sembra favorito rispetto a Brighi.

    Vincenzo Montella, impegnato alle 15 in Torino-Fiorentina
    Vincenzo Montella, impegnato alle 15 in Torino-Fiorentina | © Marco Luzzani/Getty Images

    Torino-Fiorentina le probabili formazioni:

    Torino (4-2-4): Gillet; Darmian, Glik, Ogbonna, D’Ambrosio; Basha, Gazzi; Cerci, Bianchi, Sansone, Santana. A disposizione: Gomis, Di Cesare, Agostini, Masiello, Rodriguez, Birsa, Brighi, Sgrigna, Stevanovic, Verdi, Vives, Meggiorini. Allenatore: Ventura

    Fiorentina (3-5-2): Viviano; Roncaglia, Rodriguez, Tomovic; Cuadrado, Aquilani, Olivera, Borja Valero, Pasqual; Ljajic, Toni. A disposizione: Neto, Cassani, Savic, Hegazi, Fernandez, Migliaccio, Romulo, El Hamdaoui, Llama, Seferovic.

    Torino-Fiorentina sarà diretta dal signor Damato di Barletta, coadiuvato dagli assistenti Paganessi e Padovan, dagli arbitri di porta Mazzoleni e Nasca e dal quarto uomo Dobosz.

  • Cassano e Stramaccioni fermati dal giudice sportivo

    Cassano e Stramaccioni fermati dal giudice sportivo

    Cassano e Stramaccioni squalificati. La lunga coda di polemiche nel post partita di Inter-Cagliari non è passata inosservata al giudice sportivo che ha fermato per un turno il tecnico nerazzurro Andrea Stramaccioni (espulso nei minuti finali), per aver contestato troppo energicamente una decisione dell’arbitro (il rigore non concesso al 90′). E’ andata peggio invece al talento di Bari Vecchia, Antonio Cassano, fermato per due giornate da Gianpaolo Tosel reo di aver rivolto frasi ingiuriose a Giacomelli a gara concluse, nel sottopassaggio che porta negli spogliatoi. Non è ancora risaputo se la società interista presenterà ricorso contro quest’ultima decisione. In caso contrario, l’ex attaccante di Roma e Milan salterà la trasferta di Parma e l’incontro casalingo contro il Palermo.

    Solo un’ammenda da tre mila euro per l’allenatore del Siena Serse Cosmi, espulso nel finale del primo tempo, per aver “manifestato platealmente il disappunto per il comportamento in campo dei propri calciatori, colpendo con un violento calcio un contenitore di bevande, con un violento pugno la panchina e gettando al suolo la giacca che indossava“, in occasione della palla gol sprecata dall’attaccante Calaiò (chissà che Cosmi non faccia pagare la multa al proprio giocatore). Ammonizione più diffida per Giampiero Ventura, tecnico del Torino, beccato dalle telecamere in un plateale “è vergognoso” in occasione del rigore concesso alla Roma. Frase che, secondo quanto detto dal mister granata, era riferita all’errore difensivo nel concedere quell’opportunità.

    Andrea Stramaccioni
    Stramaccioni, fermato per un turno dal giudice sportivo © Claudio Villa/Getty Images

    Tra i collaboratori, squalificato per un turno Massimo Carrera (allenatore della Juventus prima del ritorno di Angelo Alessio) per aver contestato una decisione arbitrale con una frase ingiuriosa verso il direttore di gara.

    OLTRE CASSANO – Tra i giocatori squalificati, le squadre che hanno avuto la peggio sono sicuramente Palermo e Pescara. I rosanero, che ospiteranno il Catania per il derby siciliano nella prossima giornata, dovranno fare a meno di Ujkani, Barreto e Labrin. Forse più importanti le squalifiche per gli abruzzesi (che ospiteranno la Roma per la prima gara della gestione Bergodi). Il nuovo mister dovrà sostituire Cascione, Capuano e Zanon, tre potenziali titolari. Gli altri giocatori fermati dal giudice sportivo sono: Cigarini (Atalanta), Taider (Bologna), Astori (Cagliari), Hetemaj, Sardo (Chievo Verona), Pizarro (Fiorentina), Gargano (Inter), Cavani (Napoli), Parolo (Parma).

    LE SOCIETA’ – Sono tre i club multati da Gianpaolo Tosel. Il Catania dovrà pagare quattro mila euro per la presenza di fumogeni accesi nel proprio settore. Il Milan invece dovrà sborsarne tre mila per il comportamento avuto dai propri tifosi a Napoli ed infine il Bologna, due mila euro di multa, a causa di un tifoso che ha insultato l’arbitro.

  • Roma-Torino 2-0, riscossa Pjanic. Ma quel rigore…

    Roma-Torino 2-0, riscossa Pjanic. Ma quel rigore…

    Dopo la domenica bestiale di Inter-Cagliari, gli arbitri italiani concedono il bis nel Monday night. Roma-Torino termina 2-0 in favore dei padroni di casa, risultato su cui pesa come un macigno il rigore fischiato al 71 minuto dall’arbitro Guida su suggerimento del giudice di porta Calvarese, per un presunto fallo di Ogbonna su Marquinho. Polemiche a parte (con Zeman che difende l’operato della terna arbitrale e Ventura che invece usa l’arma dell’ironia), dal dischetto Osvaldo firma il momentaneo 1-0 per i giallorossi. Con Ventura espulso e un Toro mai realmente pericoloso, per la Roma è un gioco da ragazzi trovare il 2-0 a pochi minuti dal termine dell’incontro. Dopo la rete inutile nel derby di sette giorni fa, è ancora Pjanic ad andare in gol. Nessuna polemica stavolta.

    MALEDETTA NOIA – Chi si aspettava l’ennesimo show (nel bene e nel male) della Roma è stato abbondantemente deluso. All’Olimpico si è visto più che altro il festival della noia, mancava soltanto Califano. Partita avara di emozioni (per usare un eufemismo), decisa dalla scelta quantomeno dubbia della classe arbitrale in occasione del rigore. Ai punti la squadra di Zeman ha comunque meritato la vittoria. Le poche volte che accelerava la propria manovra, i giallorossi riuscivano a mettere in difficoltà la difesa ospite, senza però mai trovare la rete che sbloccasse la partita. Lo 0-0 con cui si è conclusa la prima frazione di gioco testimonia che le idee e la filosofia del boemo siano ancora distanti dalla forma mentis dei giocatori. Che poi siano arrivati i tre punti e la piazza sia automaticamente felice è un’altra storia.

    AS Roma v Torino FC - Serie A
    Roma-Torino 2-0, Miralem Pjanic ancora a segno | ©Paolo Bruno/Getty Images

    POCHEZZA – Per i granata è il primo ko stagionale in trasferta dopo sei partite. Ancora una volta i granata hanno messo in luce sì una buona organizzazione difensiva, ma allo stesso tempo anche evidenti limiti in fase offensiva. La trasferta di Roma ha confermato inoltre un dato statistico piuttosto emblematico: nei tredici incontri fin qui disputati, gli uomini di Ventura hanno segnato più di un gol soltanto in due occasioni (all’esordio contro il Pescara e nell’unico successo esterno a Bergamo). Se l’attacco granata fosse stato più incisivo, si starebbe parlando di un’altra partita. Anche perché la difesa della Roma ha sempre subito almeno un gol, tranne che nel match casalingo contro l’Atalanta, durante il quale però gli ospiti furono protagonisti di una partita a dir poco sfortunata.

    CLASSIFICA – Con questo risultato la Roma si riporta al sesto posto, con 20 punti guadagnati dopo 13 partite. I rivali della Lazio sono a soli 3 punti, mentre il terzo posto dista sette lunghezze. Per il Torino invece torna l’incubo retrocessione. Sono quattro i punti che separano i granata dal Siena terzultimo.

    Le pagelle di Roma-Torino 2-0 (19-11-2012)
    Osvaldo 6,5: un primo tempo difficile, dove è lampante come l’italo-argentino non sia al meglio. Si guadagna la sufficienza piena siglando il vantaggio e trascinando i suoi dopo il calcio di rigore.
    Pjanic 6,5: è il suo secondo gol nell’arco di otto giorni, gli unici della sua stagione. Messaggio chiaro all’indirizzo di Zeman, che continuava a non considerarlo tra i titolari.
    Lamela 5,5: più in ombra rispetto alle precedenti partite. Non trova il gol, e già questa è una notizia. In alcune giocate, specialmente nel primo tempo, dimostra comunque di attraversare uno stato di forma eccezionale.
    Ogbonna 6,5: la Roma ha incontrato difficoltà nel segnare anche perché difronte a lei ha trovato uno dei migliori centrali italiani in circolazione. L’unico neo della partita l’episodio del calcio di rigore.
    Ventura 5,5: merita nove per l’ironia delle dichiarazioni a fine gara, due per la mentalità propositiva.

    Il tabellino di Roma-Torino 2-0 (19-11-2012)
    Roma (4-3-3): Goicoechea 6, Piris 6, Marquinhos 6,5, Castan 6, Balzaretti 6, Pjanic 6,5, Bradley 6,5, Florenzi 6,5, (65′ Marquinho 6), Lamela 5,5, Osvaldo 6,5, Tottin 6,5 (64′ Destro 6). Allenatore: Zeman 6
    Torino (4-2-4): Gillet 6,5, Darmian 5,5, Glik 6,5, Ogbonna 6,5, D’Ambrosio 6, Basha 6, Gazzi 6, Cerci 5,5 (85′ Diop s.v.), Bianchi 5,5, Sgrigna 5 (68′ Sansone 5,5), Santana 5 (77′ Verdi s.v.). Allenatore: Ventura 5,5

    Il video di Roma-Torino 2-0 (19-11-2012) [jwplayer config=”180s” mediaid=”160829″]

    Federico Pisanu

  • Roma-Torino, le formazioni. Zeman rilancia Pjanic

    Roma-Torino, le formazioni. Zeman rilancia Pjanic

    Stasera Roma-Torino chiude la tredicesima giornata di Serie A. Alla luce dei risultati dell’ultimo weekend, sia per i giallorossi che per i granata la sfida di oggi diventa particolarmente importante. La Roma si è vista superare anche dal Catania. La squadra allenata da Maran occupa adesso la sesta posizione, ultimo piazzamento utile per guadagnare l’accesso all’Europa League. Il distacco dagli etnei è di due punti, e per questo Totti e compagni devono conquistare assolutamente i tre punti per tornare nuovamente al sesto posto. Inoltre la Roma può avvicinare anche la Lazio, che dopo il pareggio a Torino è ferma a quota 23 punti in quinta piazza. Dall’altra parte il Torino deve guardarsi alle spalle, con la zona retrocessione distante solo 4 punti, dopo il successo del Siena sul Pescara.

    OSVALDO CE LA FA– In dubbio fino a poche ore dal fischio d’inizio, l’italo-argentino dovrebbe giocare titolare nel tridente completato da Lamela e Totti. A centrocampo invece, date le indisponibilità di De Rossi e Tachtsidis (squalificati insieme a Burdisso), Zeman concede fiducia a Pjanic, dopo che quest’ultimo si è scusato con il boemo per gli insulti rivoltogli segnando il secondo gol giallorosso del derby. In cabina di regia dovrebbe giocare l’americano Bradley, con Florenzi mezzala. In difesa l’assente Burdisso verrà rimpiazzata da Marquinhos. Al fianco del brasiliano confermato il connazionale Castan. Come terzini giocheranno Piris e Balzaretti. In porta continuerà a giocare Goicoechea, visto l’infortunio di Stekelenburg.

    AS Roma v Gaz Metan Medias - Preseason Friendly
    Roma-Torino vedrà ancora Pjanic protagonista? | ©Dino Panato/Getty Images

    TALISMANO TRASFERTA – Il Toro di Ventura arriva all’Olimpico da imbattuto in trasferta (una vittoria e cinque pareggi). I granata schierano in attacco Bianchi e la sorpresa Sansone, l’eroe del San Paolo nella partita contro il Napoli. Sulle fasce del 4-2-4 Ventura sceglie Verdi e Cerci. A centrocampo la cerniera sarà composta da Gazzi e l’ex giallorosso Brighi. In difesa torna Ogbonna, al suo fianco Glik. Completano il reparto difensivo i terzini Darmian e D’Ambrosio (decisivo nella vittoria di sette giorni fa contro il Bologna).

    PRECEDENTI – Dal 2002 ad oggi sono dieci i precedenti tra Roma e Torino. Bilancio favorevole per i giallorossi, che nelle ultime cinque partite giocate in casa hanno battuto i granata in 4 occasioni, perdendo soltanto nella stagione 2006-2007. In questi 10 anni la Roma ha vinto sette volte. Due le vittorie del Torino, solo uno il pareggio (stagione 2007-2008).

    Probabili formazioni Roma-Torino (19-11-2012)
    Roma (4-3-3): Goicoechea, Piris, Marquinhos, Castan, Balzaretti, Bradley, Pjanic, Florenzi, Lamela, Totti, Osvaldo. Allenatore: Zeman
    Torino (4-2-4): Gillet, Darmian, Glik, Ogbonna, D’Ambrosio, Brighi, Gazzi, Cerci, Verdi, Sansone, Bianchi. Allenatore: Ventura

  • Harakiri Napoli, al San Paolo il Torino strappa un punto allo scadere

    Harakiri Napoli, al San Paolo il Torino strappa un punto allo scadere

    Napoli-Torino è tutta tra testa e coda. L’inizio dei campani è folgorante, con il rientrante Cavani che segna il gol dell’1-0. La fine è tutta granata con Sansone che approfitta di un clamoroso regalo di Aronica per fare l’1-1. In mezzo un Napoli che spreca qualche buona palla gol ed un Torino che comunque ha dato il massimo per cercare di raddrizzare la gara, riuscendoci giusto in tempo.
    Come detto dopo due gare di stop torna Cavani ma Mazzarri lancia nella mischia anche l’ex Dzemaili. Dall’altro lato Vives recupera ed è in campo. Passano 6’ e gli azzurri vanno avanti: rimessa laterale con palla che termina ad Hamsik, quest’ultimo mette in mezzo con Gillet che respinge corto permettendo a Cavani di andare in gol con una facilità disarmante.

    Anziché andare a cercare il secondo gol però il Napoli si difende puntando sulle ripartenze, in particolare di Hamsik, lasciando il possesso palla al Torino. I granata gestiscono bene la sfera ma hanno difficoltà nel concludere a rete e l’unica occasione degna di nota è quella di Bianchi su cross di Cerci al 20’, ma De Sanctis è pronto alla respinta. Nella ripresa cambia veramente poco, con il Torino che prova a pungere senza riuscirci mentre Mazzarri si gioca la carta Insigne, giocatore piuttosto rapido e utile per il gioco di rimessa al posto di un deludente Pandev.

    Buona occasione per i granata al 18’ con Sgrigna che si ritrova a tu per tu con De Sanctis ma si dimentica del pallone. Sansone e Santana sono le opzioni che Ventura decide di giocarsi ma dall’altra parte Hasmik spreca incredibilmente il match ball. Prima della frittata di Aronica, subentrato poco prima a Dossena, il quale cerca un retropassaggio verso De Sanctis con Sansone che in agguato prende palla e segna l’1 a 1. Per il Napoli ormai non c’è più tempo: un pareggio quello contro il Torino che costa ai partenopei due punti nei confronti di Inter e Fiorentina. E pensare che doveva giocare dall’inizio.

    Cavani
    Edinson Cavani © CARLO HERMANN/AFP/GettyImages

    Le pagelle di Napoli-Torino
    Aronica 4: Il suo retropassaggio è un gravissimo errore che costa al Napoli due punti.
    Hamsik 6: L’unico in palla tra i campani ma quel gol del 2 a 0 sbagliato clamorosamente incide e non poco sull’esito dell’incontro.
    Cavani 6,5: Non sarà al meglio ma lui il suo contributo, in termini realizzativi lo dà sempre.
    Gillet 5: Se Aronica ha sulla coscienza l’1 a 1, lui ha gravi colpe sull’1-0 con una pessima respinta corta.
    Cerci 6,5: Sulla fascia fa quel che vuole grazie anche ad un Dossena che gli concede tanta libertà.
    Sansone 6,5: Sfrutta alla grande il regalo di Aronica e segna un gol pesante.

    Il tabellino di Napoli-Torino
    NAPOLI (3-4-1-2): De Sanctis 5,5; Campagnaro 6,5, Cannavaro 6, Gamberini 6; Maggio 5,5, Behrami 5,5, Dzemaili 6 (32′ st Inler sv), Dossena 5 (41′ st Aronica 4); Hamsik 6; Pandev 5 (16′ st Insigne 6), Cavani 6,5. In panchina: Rosati, Colombo, Grava, Fernandez, Britos, Mesto, Donadel, Vargas. Allenatore: Mazzarri 5,5
    TORINO (4-2-4): Gillet 5; Darmian 6, Glik 5,5, Rodriguez 5,5, D’Ambrosio 6; Basha 6, Gazzi 5,5 (1′ st Brighi 6); Cerci 6,5 Bianchi 5,5, Sgrigna 5,5 (24′ st Sansone 6,5), Vives 5,5 (30′ st Santana 6). In panchina: L.Gomis, Di Cesare, Ogbonna, Agostini, Masiello, Birsa, Stevanovic, Meggiorini. Allenatore: Ventura 6.

    Le immagini video di Napoli-Torino
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  • Il Napoli può accorciare sulla Juve. Con il Torino rientra Cavani

    Il Napoli può accorciare sulla Juve. Con il Torino rientra Cavani

    Riscattare il tonfo di mercoledì contro l’Atalanta e guadagnare tre punti pesantissimi nei confronti della capolista Juventus. E’ questo l’obiettivo del Napoli che alle 15 ospita il Torino. I ragazzi di Giampiero Ventura, dal canto loro, arrivano dall’ottimo pareggio conquistato in casa della Lazio e vorrebbero così incassare almeno un altro punto in ottica salvezza. Mazzarri non dovrebbe stravolgere la formazione scesa in campo a Bergamo, ritrovando il preziosissimo Cavani e dando spazio ad Aronica nel trio difensivo al posto di Gamberini, impiegato troppo nelle ultime settimane.

    Qualche chance anche per Dzemaili che potrebbe trovare spazio al posto di Behrami mentre toccherà a Dossena sostituire Zuniga. Davanti a De Sanctis, nel 3-5-1-1 di Mazzarri, difesa formata da Cannavaro, Campagnaro e Aronica. In mezzo al campo Inler, Hamsik e Behrami con Maggio e Dossena laterali. In avanti Pandev agirà in appoggio al cannoniere Cavani.

    Dall’altro lato Ventura deve rinunciare a Suciu, Masiello e Vives infortunati ma anche Ogbonna sembra destinato a dare forfait. Dovrebbe confermare il suo classico 4-2-4 anche se non è da escludere la possibilità di un centrocampo più folto. Davanti a Gillet difesa formata da Glik e Rodriguez centrali con Darmian e D’Ambrosio laterali. In mezzo al campo Brighi e Gazzi mentre davanti Cerci e Stevanovic agiranno ai lati delle due punte che sono Bianchi e Sgrigna, con Meggiorini che così si accomoderà in panchina, almeno inizialmente.

    Edinson Cavani
    Edinson Cavani è al rientro © SERGEI SUPINSKY/AFP/Getty Images

    Le probabili formazioni di Napoli-Torino:
    NAPOLI (3-5-1-1): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Aronica; Maggio, Inler, Hamsik, Behrami, Dossena; Pandev, Cavani. In panchina: Rosati, Colombo, Gamberini, Britos, Fernandez, Grava, Uvini, Mesto, Dzemaili, Donadel, Insigne, Vargas. Allenatore: Mazzarri
    TORINO (4-2-4): Gillet; Darmian, Glik, Rodriguez, D’Ambrosio; Brighi, Gazzi; Cerci, Bianchi, Sgrigna, Stevanovic. In panchina: Gomis, Di Cesare, Agostini, Caceres, Basha, Santana, Meggiorini, Verdi, Diop, Birsa, Sansone. Allenatore: Ventura

  • Mauri salva la Lazio, al Torino non basta l’incornata di Glik

    Mauri salva la Lazio, al Torino non basta l’incornata di Glik

    Un piccolo ma importante passo in avanti per il Torino. La continuazione di un momento non troppo positivo per la Lazio. L’1 a 1 dell’Olimpico di sicuro soddisfa più i piemontesi che si riabilitano dopo i ceffoni presi in casa dal Parma domenica scorsa mentre la Lazio appare ancora una volta poco brillante dopo la sconfitta di Firenze. Glik aveva portato avanti i torinesi nel primo tempo mentre nella ripresa Mauri ha ristabilito la parità, permettendo cosi alla sua squadra di raggiungere quota 19 in classifica. Di sicuro Petkovic ha pagato a caro prezzo le assenze di due uomini chiave del proprio scacchiere, Ledesma e Hernanes, nonostante abbia dato fiducia a Cana e Rocchi i quali però non lo hanno ripagato a dovere, specie il secondo che sembra aver perso lo smalto che un tempo lo contraddistingueva.

    Il match si è giocato su di un terreno reso pesante dalla pioggia  ma che inizialmente ha favorito i granata che già dopo una manciata di minuti si trovano avanti: sugli sviluppi di un calcio d’angolo infatti il difensore Glik salta più in alto di tutti e insacca in rete. A questo punto la Lazio comincia ad attaccare a testa bassa ma lo fa in modo confusionario tanto che gli unici pericoli li creano Candreva, ma Gillet si oppone e Mauri, che di sinistro sfiora il palo. Dal canto suo il Torino potrebbe mettere a segno il gol del 2-0 ma è sprecone, specie con Cerci che si divora una bella occasione.

    Kamil Glik festeggia il gol
    Kamil Glik festeggia il gol © Paolo Bruno/Getty Images

    Ad inizio ripresa la gara sale di tono e di spettacolo. Santana spreca un’ottima palla per il 2-0 e cosi al 12’ la Lazio la punisce: Candreva apparecchia per Mauri che di sinistro supera Gillet. I biancocelesti ci credono ma Rocchi manda alle ortiche due ottime occasioni mentre dall’altro lato le folate di Cerci non si concretizzano. Alla fine ne vien fuori un pareggio più utile ai ragazzi di Ventura mentre la Lazio ancora una volta si ferma nel momento in cui doveva fare il salto di qualità.

    Le pagelle di Lazio-Torino:
    Candreva 7: Si conferma il più in forma della sua squadra ed è lui a tirare la carretta nei momenti di difficoltà.
    Mauri 6,5: Ha il merito di riportare in gara i suoi, anche se ci si aspetta un contributo più alto da lui.
    Rocchi 5: Manca due ottime palle gol: il Rocchi di una volta non sarebbe stato così sprecone.
    Glik 6,5: Voto a metà per un gol fatto e uno mancato di poco.
    Cerci 7: Qualità e quantità. Mette il turbo ed è capace anche di grandi giocate.
    Bianchi 5: Non crea mai pericoli a Bizzarri, né crea grattacapi alla difesa avversaria.

    Il tabellino di Lazio-Torino:
    LAZIO
    (4-4-2): Bizzarri 6; Konko 6, Biava 6, Dias 6, Lulic 5,5; Cana 5,5, Gonzalez 5,5 (12′ st Cavanda 6), Candreva 7 (40′ st Brocchi sv), Mauri 6,5; Rocchi 5 (29′ st Floccari sv), Klose 5,5. In panchina: Carrizo, Guerrieri, Ciani, Scaloni, Zauri, Radu, Stankevicius, Onazi, Kozak. Allenatore: Petkovic 5,5
    TORINO (4-2-4): Gillet 6; Darmian 6, Glik 6,5, Rodriguez 5,5, D’Ambrosio 6; Brighi 6, Gazzi 6; Cerci 7 (41′ st Birsa sv), Bianchi 5, Sgrigna 5,5 (17′ st Meggiorini 5,5), Santana 6 (12′ st Stevanovic 5,5). In panchina: Gomis, Di Cesare, Agostini, Caceres, Basha, Verdi. Allenatore: Ventura 6

    Le immagini di Lazio Torino:
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  • Lazio-Torino, riscatto cercasi. Petkovic cambia e lancia Cana

    Lazio-Torino, riscatto cercasi. Petkovic cambia e lancia Cana

    Due squadre ferite dalle sconfitte patite nell’ultimo week end. Per Lazio e Torino quella di stasera sarà la sfida del riscatto. I biancocelesti arrivano infatti dal ko di Firenze che gli ha fatto perdere quota in classifica mentre il Torino è reduce dal pesante tonfo interno contro il Parma che di certo non ha facilitato la corsa alla salvezza dei piemontesi. L’allenatore dei biancocelesti Petkovic, privo degli squalificati Hernanes e Ledesma e dunque con qualche grattacapo di troppo a centrocampo, dovrebbe cambiare modulo, passando così al 4-2-3-1.

    Possibile dunque davanti a Bizzarri una difesa formata da Biava e Dias centrali con Konko e Cavanda laterali. Gonzalez e Cana agiranno davanti alla difesa mentre il trio composto da Candreva, Mauri e Lulic svarierà dietro l’unica punta Klose, con Floccari che cosi partirà dalla panchina e il quale potrebbe entrare a gara in corso. Dall’altro lato Ventura non potrà disporre di Ogbonna, non convocato per la trasferta capitolina in quanto ancora non al top ma deve fare a meno anche di Vives causa un problema al ginocchio e di Sansone squalificato. Ci sono invece Bianchi, Cerci e Santana mentre Sgrigna e Meggiorini si giocano una maglia da titolare con il primo che parte favorito.

    Lorik Cana
    Lorik Cana © Paolo Bruno/Getty Images

    Nel suo 4-2-4 davanti al portiere Gillet l’allenatore dei granata darà spazio a Glik e Rodriguez al centro della difesa con Darmian e D’Ambrosio alterali. Davanti al pacchetto arretrato Brighi e Gazzi mentre nella parte offensiva Cerci e Stevanovic agiranno larghi con Sgrigna e Bianchi al centro dell’attacco.

    Le probabili formazioni di Lazio-Torino:
    LAZIO (4-2-3-1): Bizzarri; Konko, Biava, Dias, Cavanda; Gonzalez, Cana; Candreva, Mauri, Lulic; Klose. In panchina: Carrizo, Radu, Scaloni, Ciani, Onazi, Brocchi, Zarate, Rocchi, Kozak, Floccari. Allenatore: Petkovic
    TORINO (4-2-4): Gillet; Darmian, Glik, Rodriguez, D’Ambrosio; Brighi, Gazzi; Cerci, Sgrigna, Bianchi, Stevanovic. In panchina: Gomis, Caceres, Di Cesare, Agostini, Diop, Basha, Birsa, Meggiorini, Santana, Verdi. Allenatore: Ventura

  • Torino ko in casa, il Parma passa 3-1

    Torino ko in casa, il Parma passa 3-1

    Il volto di Urbano Cairo in tribuna nei minuti finali di TorinoParma la dice tutta sugli umori in casa granata, e come potrebbe essere diversamente dopo l ‘1-3 finale (terzo k.o interno stagionale), stavolta ad opera del Parma di Donadoni; è troppo, davvero troppo anche per il Toro, squadra tradizionalmente votata al sacrificio e alla sofferenza.

    Succede tutto nella ripresa, con i tre goal di fila di Sansone, Amauri e Rosi che schiantano il Toro e la rete granata a risultato praticamente acquisito di Basha.

    Primo tempo nervoso (cinque i cartellini gialli sventolati dall’arbitro ai giocatori in campo).Tiene per 45’ il Torino, sceso in campo senza il solito Bianchi (Meggiorini-Sansone il tandem d’attacco); in campo dal primo minuto anche Birsa al posto di Cerci, per un 4-4-2 più prudente. Donadoni risponde con una formazione speculare, con Rosi dall’inizio nel ruolo di terzino destro, Ninis a sorpresa esterno di centrocampo e Biabiany a supporto dell’unica punta di ruolo Amauri.

    Sono 45 minuti di noia i primi del match: squadre contratte che si studiano e non affondano più di tanto il colpo; prima non prenderle sembra essere il credo calcistico messo in pratica da Toro e Parma, con i granata lievemente più attivi e propositivi degli avversari, ma sostanzialmente regna l’equilibrio in campo.

    Amauri, a segno contro il Torino
    Amauri, a segno contro il Torino © Claudio Villa/Getty Images

    Ripresa più intensa, ma ugualmente poco spettacolare. Marchionni subentra a Ninis, ma il match sembra incanalarsi sul binario gialloblu quando il torinista Sansone viene espulso per somma di ammonizioni, col secondo giallo rimediato troppo severamente per una presunta simulazione su intervento di Paletta. L’inferiorità numerica penalizza oltremodo il Torino, che tenta di reagire e di stare in campo ordinatamente: Ventura manda dentro Basha per Brighi e Cerci per Stevanovic, Donadoni risponde tentando di sfruttare la superiorità mandando dentro la giovane punta Sansone, omonimo dell’espulso torinista, per Lucarelli.

    E’ il tecnico bergamasco a pescare il jolly col cambio: è proprio Sansone al 72’ a sbloccare il risultato con un sinistro sul secondo palo dopo un bell’inserimento in area su assist di Parolo. La fiammata gialloblu deprime oltremodo il Toro , che soccombe: un minuto dopo è già raddoppio con Amauri, che insacca di testa su cross da destra di Marchionni : il pensiero va all’infortunato Galloppa, che starà fermo per ben sei mesi causa infortunio.
    Subentrano Birsa per Vives nel Toro e Pabon per Amauri nel Parma, ma la musica non cambia: all’ 88’ è la volta di Rosi, che insacca per lo 0-3 su assist da sinistra di Biabiany; accorcerà poi le distanze al 90’ Basha su assist di Cerci, siglando l’ 1-3 finale.

    Seconda vittoria consecutiva dopo il successo sulla Sampdoria per i gialloblù, cinici e spietati nell’ottenere il massimo risultato senza strafare, mentre per Il Toro è ufficialmente crisi, con la seconda sconfitta consecutiva e una classifica che comincia a tendere pericolosamente verso i bassifondi: da rivedere la difesa (l’assenza di Ogbonna è un alibi robusto, ma non basta) ma anche la manovra offensiva, con un attacco quanto mai sterile soprattutto tra le mura amiche.

    LE PAGELLE:
    Gillet 6: non fa i miracoli di Palermo, ma è incolpevole sui tre goal subiti.
    Glik 5: in sofferenza come tutto il reparto, ha la colpa di perdersi Sansone e Amauri.
    Rodriguez 5: stessa sorte di Glik…secondo tempo da dimenticare!
    Meggiorini 5: riesce nell’impresa di far rimpiangere il Rolando Bianchi “spuntato “ di questo periodo…
    Rosi 6,5: difende e spinge senza soffrire…e poi va in goal, di certo non la sua specialità.
    Marchionni 6,5: entra per spingere di più, e non tradisce Donadoni. Perfetto l’assist per Amauri.
    Gobbi 6: diligente a sinistra, tampona e riparte puntualmente.
    Amauri 6,5: tra i migliori, terzo goal in due partite…il bomber è tornato!

    IL TABELLINO:

    TORINO: Gillet 6,Darmian 5, Glik 5 , Rodriguez 5 , Masiello 5,5 ; Vives 5,5 (Birsa s.v.), Brighi 5,5 (Basha 6,5) , Gazzi 5,5 , Stevanovic 5,5 (Cerci 5,5); Sansone 5,5 , Meggiorini 5 .

    PARMA: Pavarini 6,5, Rosi 6,5, Zaccardo 6,5, Paletta 6, Lucarelli 5,5 (Sansone 6,5); Ninis 6 (Marchionni 6,5), Valdes 6,5, Parolo 6, Gobbi 6; Bianiany 6, Amauri 6,5 (Pabon).

    VIDEO TORINO-PARMA 1-3

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  • Torino-Parma, Ventura e Donadoni non si fidano

    Torino-Parma, Ventura e Donadoni non si fidano

    Appaiate in classifica a 9 punti, Torino e Parma non si fidano della classifica per potersi approcciare senza ansie a questo match, e non si fidano dei rispettivi avversari i due tecnici, Giampiero Ventura e Roberto Donadoni.

    Trend altalenante quello delle due compagini, con il Parma reduce dal trionfo casalingo con la Sampdoria di domenica scorsa, ottenuto dopo la sconfitta a Catania, e col Torino reduce da un pari sudatissimo sul campo del Palermo e da un tonfo casalingo per 0-1 col Cagliari. Statistiche alla mano, il Parma è nettamente in vantaggio negli scontri con i granata, in virtù di due pareggi e tre vittorie gialloblù negli ultimi cinque incontri.

    Ne ha viste troppe Ventura, una vita a lottare nelle zone calde della classifica, per fidarsi di questo Parma, e il suo messaggio in conferenza stampa è chiaro: “La squadra di Donadoni ha qualità e concede poco. Ogni partita ha la sua difficoltà e dobbiamo affrontarle una alla volta”; il tecnico granata ha poi ribadito il concetto di gruppo, valore chiave per un Toro che facendo leva su di esso, ad esempio, è uscito indenne dalla trasferta di domenica scorsa a Palermo, dove si era presentato con una difesa praticamente inedita. Il tecnico ha sottolineato come nello scorso match il Parma abbia variato modulo, ignorando però se il cambio proseguirà anche oggi: l’avversario a detta del tecnico è di qualità e concede poco ai rivali in campo, ed è pertanto da non sottovalutare, pur tenendo conto delle qualità granata, e basandosi dalle cose buone fatte vedere nelle precedenti gare.

    Confermatissimo tra i pali l’eroe di Palermo, Gillet, peserà ancora l’assenza di Ogbonna in difesa, assente anche domenica scorsa: in fase di recupero il difensore centrale, salterà comunque la sfida con i gialloblù, tornando presumibilmente a disposizione per la prossima sfida. In difesa quindi spazio a Rodriguez accanto a Glik, con D’Ambrosio e Masiello sulle corsie laterali. In mezzo al campo dovrebbe ricomporsi la coppia d’interdizione Brighi-Gazzi, supportati sulle fasce dai tornanti Cerci, in ripresa, e Stevanovic; di punta spazio ancora a Bianchi, non infallibile sotto porta a Palermo, probabilmente distratto dalla vicenda del rinnovo contrattuale, e ballottaggio Meggiorini-Sansone per il ruolo di partner d’attacco.

    Donadoni sulla panchina del Parma
    Donadoni sulla panchina del Parma © Marco Luzzani/Getty Images

    Sulla sponda Parma i gialloblù, sconvolti ancora dall’infortunio di Galloppa (la squadra giocherà anche per lo sfortunato centrocampista, che rimarrà fermo a lungo), sono chiamati all’ordine da Donadoni, che non escludendo un cambio di modulo, invita i suoi alla concentrazione, temendo uno scontro con i granata basato sul ritmo e sull’intensità, e col Parma non dovrà essere da meno. Il messaggio è quello di affrontare una pari classifica con le sue stesse armi, ragionando come fa l’avversario in termini di squadra prima che di singoli.

    L’undici titolare dovrebbe prevedere quindi Pavarini tra i pali (Mirante è squalificato), trio di difesa con i confermatissimi Zaccardo, Paletta e Lucarelli; centrocampo a cinque con Biabiany e Gobbi sulle corsie esterne, in mezzo spazio a Parolo, Valdes e Marchionni (quest’ultimo in ballottaggio con Acquah); in avanti si attendono conferme di prestazioni e goal da Amauri e Pabon (quest’ultimo comunque in ballottaggio con Belfodil). Fischietto affidato a Giacomelli.

    PROBABILI FORMAZIONI TORINO-PARMA

    TORINO (4-2-4): Gillet, D’Ambrosio, Glik, Rodriguez, Masiello; Brighi, Gazzi; Cerci, Bianchi, Meggiorini, Stevanovic.
    A disposizione: Gomis, Di Cesare, Agostini, Darmian, Caceres, Basha, Vives, Sgrigna, Sansone, Birsa.
    Allenatore:Ventura.

    PARMA (3-5-2): Pavarini, Zaccardo, Paletta, Lucarelli, Biabiany, Parolo, Valdes, Marchionni, Gobbi, Belfodil, Amauri.
    A disposizione: Bajza, Fideleff, Benalouaune, Sansone, Acquah, Rosi, Morrone, Musacci, Ninis, Palladino, Pabon.
    Allenatore: Donadoni