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  • Verso Siena Inter, Ranieri: “Tevez? Sicuri che non ci interessi?”

    Verso Siena Inter, Ranieri: “Tevez? Sicuri che non ci interessi?”

    Tornare a sorridere in Italia dopo essere riusciti a tornare primi in Europa, questo è l’obiettivo del tecnico nerazzurro Claudio Ranieri. L’Inter proprio dopo aver appena conquistato il primato e la qualificazione con un turno di anticipo nel proprio girone europeo, ha l’occasione di risollevare una classifica, che nemmeno il peggiore dei pessimisti avrebbe immaginato agli inizi del campionato.

    Claudio Ranieri | © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    ALLARME ROSSO – Nella tradizionale conferenza stampa alla vigilia del match Siena Inter, il tecnico nerazzurro precisa, a chi gli chiedesse eventuali chiarimenti sulle preoccupazioni del patron interista Massimo Moratti, come sin da quando è seduto sulla panchina dell’Inter si parli sempre di “allarme rosso”. Essere sulla graticola dopo ogni partita non è certo l’ambiente ottimale per coltivare un progetto di qualsiasi allenatore, e gli ultimi cambi di panchina scelti dalla dirigenza nerazzurra non hanno fatto altro che destabilizzare un ambiente che probabilmente avrebbe avuto bisogno di continuità. È infatti sul capitolo dei numerosissimi infortuni che stanno falcidiando la rosa nerazzurra dove Ranieri motiva il pessimo trend dei suoi, spiegando come i continui cambi di allenatori si traducano in diversi cambi di preparazione. È confermato oltre all’infortunio di Lucio, (ad aggiungersi ai soliti forfait di Sneijder e Forlan) anche l’indisponibilità di Chivu contro il Siena per continui problemi alla caviglia.

    MILITO E PAZZINI – Ranieri conferma a parole sue una bocciatura sulla possibilità di vedere coesistere Milito e Pazzini insieme con il nuovo modulo. Il 4-3-2-1 provato già contro il Cagliari e contro i turchi del Trabzonspor ha evidenziato netti miglioramenti nell’allargare il gioco sugli esterni, permettendo a Alvarez di esprimersi al meglio e a Zarate di riuscire a trovare lo spazio giusto per trovare il guizzo vincente:

    Milito e Pazzini con un altro sistema di gioco potranno fare bene, ma con il nuovo modulo si alterneranno.

    TEVEZ – Sulle recenti notizie che parlano di un Carlitos Tevez sempre più vicino al Milan, con l’Inter che sembra aver mollato la presa dopo una corte serratissima all’argentino in estate, Ranieri lancia un segnale chiaro:

    Non parlo di mercato, questo spetta alla società. Ne stiamo parlando, ma questa squadra ha ancora tanto da fare. Stanno sondando, escono dei nomi. Alcuni sono veri, altri no. Ma bisogna chiedere a loro. Se un allenatore dice un nome, impennano le sue quotazioni. Io sono molto contento di questa rosa e se avrò bisogno di qualcosa lo chiederò a Moratti e Branca. Tevez? Non lo so. Siete convinti che non ci sia niente?“.

    CONVOCATI SIENA INTER – In riferimento alla prossima sfida di campionato tra Siena e Inter, ecco la lista dei 21 convocati stilata dal tecnico nerazzurro Claudio Ranieri.

    Portieri: 1 Julio Cesar, 12 Luca Castellazzi, 21 Paolo Orlandoni.
    Difensori: 2 Ivan Ramiro Cordoba, 16 Luca Caldirola,  23 Andrea Ranocchia, 25 Walter Samuel, 37 Marco Davide Faraoni, 55 Yuto Nagatomo.
    Centrocampisti: 4 Javier Zanetti, 5 Dejan Stankovic, 8 Thiago Motta, 11 Ricardo Alvarez, 18 Andrea Poli, 19 Esteban Cambiasso, 20 Joel Obi, 29 Coutinho.

    Attaccanti: 7 Giampaolo Pazzini, 22 Diego Milito, 28 Mauro Zarate, 30 Luc Castaignos.

  • Inter – Cagliari, c’è Zarate con Pazzini

    Inter – Cagliari, c’è Zarate con Pazzini

    Finalmente ritorna il campionato e dopo 22 giorni di pausa dovuti prima al rinvio per maltempo e poi per la sosta per le nazionali, torna in campo fra poche ore l’Inter di Ranieri. I nerazzurri devono assolutamente vincere per poter ancora sperare di risollevare le sorti di una stagione che almeno per quanto riguarda il campionato è nata sotto pessimi auspici.

    Alla luce delle squalifica di Chivu e dell’indisponibilità di Maicon, Nagatomo a cui all’ultimo momento si è aggiunto anche Lucio, il tecnico testaccino ha dovuto reinventarsi tutta la difesa dirottando il capitano Zanetti a sinistra con il ritorno di Jonathan sulla corsia di destra e con in mezzo la coppia composta da Samuel e da uno tra Cordoba e Ranocchia, con quest’ultimo che nelle indiscrezioni dell’ultima ora pare essere avvantaggiato sul compagno di reparto colombiano.
    In mediana scelte praticamente obbligate, con il rombo che vedrà Stankovic e Cambiasso, ai lati del vertice basso Thiago Motta e con il recuperato Sneijder che agirà alle spalle del duo composto da Pazzini e Zarate, apparso più in forma di Milito e preferito al principe nel tandem che proverà a bucare la difesa sarda. Tra le buone notizie la presenza per la prima volta in panchina del lungo degente Poli.

    Inter (4-3-1-2): Julio Cesar; Jonathan, Ranocchia, Samuel, Zanetti; Stankovic, Thiago Motta, Cambiasso; Sneijder; Zarate, Pazzini.
    A disp.: Castellazzi; Cordoba, Obi, Poli, Alvarez, Castaignos, Milito

    Claudio Ranieri| © OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images

    In casa Cagliari, debutto in panchina, anche se si tratta di un ritorno in Sardegna, del tecnico Ballardini che ha sostituito l’esonerato Ficcadenti, nonostante l’assenza del fondamentale Cossu, l’allenatore non cambia modulo e si affida nel ruolo di trequartista, dietro il duo Nenè-Thiago Ribeiro, al giovane Ekdal. In difesa solito quartetto difensivo composto da Pisano e Agostini sugli esterni e dalla coppia centrale Canini-Ariaudo.

    Ma anche stavolta il compito di maggior responsabilità toccherà al terzetto di centrocampo dei rossoblu, con capitan Conti a guidare i suoi due fidi scudieri Nainggolan e Biondini, quest’ultimo arrivato alla 200/a in A. Un compito arduo per i sardi che nelle ultime 5 partite hanno collezionato la miseria di 3 punti, senza alcuna vittoria e siglando per giunta una sola rete su calcio di rigore. Compito ancora più arduo se si pensa che incontreranno in casa, un’Inter affamata di vittorie e di punti che la facciano staccare dalla zona retrocessione.

    Cagliari (4-3-1-2): Agazzi; Pisano, Canini, Ariaudo, Agostini; Biondini, Conti, Nainggolan; Ekdal; Thiago Ribeiro, Nenè.
    A disp.: Avramov, Gozzi, Perico, Rui Sampaio, Ceppellini, Ibarbo, Larrivey.

  • Verso Polonia-Italia, subito Abate. In avanti Balotelli Pazzini

    Verso Polonia-Italia, subito Abate. In avanti Balotelli Pazzini

    Dopo aver concluso alla grande il girone di qualificazione l’Italia di Prandelli passa al secondo step della preparazione per arrivare agli Europei preparata ad esser protagonista. Il lavoro dell’ex tecnico viola è stato encomiabile sia sotto l’aspetto caratteriale recuperando il gruppo dopo la mesta apparizione al mondiale di Sudafrica che culturale con la ricerca di un gioco corale, quasi da squadra di club, mai visto in azzurro.

    Ignazio Abate | ©Getty Images
    Corsa, qualità e unità d’intenti sono i tre principi su cui Prandelli ha basato il suo lavoro lasciando poi all’estro di Giuseppe Rossi e sopratutto di Antonio Cassano la possibilità di esaltare l’intera manovra. Prima Pepito e poi Fantantonio hanno dovuto però alzare bandiera bianca condizionandone le scelte e imponendo qualche cambiamento nel progetto ma con il ct ha tenuto oggi precisare il cambio di uomini non vuol dire cambio di mentalità. Lo sforzo azzurro infatti dovrà esser nel continuare a giocare palla a terra e con gli inserimenti pur avendo in avanti due torri forti fisicamente. Sia Balotelli che Pazzini, titolari domani in Polonia, dovranno rivedere un pò il proprio stile di gioco consentendo con il movimento ad allargare le maglie della difesa polacca per i consueti inserimenti dei centrocampisti. Da qui a giugno gli appuntamenti della Nazionale non saranno tantissimi e per questo pur in amichevole gli azzurri dovranno metter in difficoltà Prandelli per guadagnare un posto nei 23 dell’Europeo. Nell’undici titolare domani l’unico a doversi giocare il posto è il debuttante Ignazio Abate arrivato in Nazionale dopo aver conquistato il Milan e i milanisti affermandosi come un dei migliori terzini destri del nostro campionato. Il biondo cresciuto nel vivaio rossonero si gioca un posto con Cassani e forse De Silvestri come alternativa all’inamovibile Maggio. In difesa tornerà a giocare quella che è considerata la coppia titolare con il rientrante Ranocchia a far coppia con Chiellini riportato in mezzo per l’occasione. Sulla sinistra questa volta giocherà Criscito. Giusta l’idea di Prandelli di non modificare il centrocampo consegnando ancora una volta ai 4 registi le chiavi della Nazionale. Più salirà l’intesa tra Pirlo, De Rossi, Marchisio e Montolivo più l’Italia avrà chance di giocarsi la vittoria finale all’Europeo. Nella ripresa Prandelli ha annunciato la volontà di dar spazio a Simone Pepe, il cui compito sarà quello di far il guastatore attaccando il portatore di palla polacco, e sicuramente ci sarà spazio per i vari Ogbonna, Aquilani e Matri.

  • Inter-Lille probabili formazioni. Milito spedisce Pazzini in panchina

    Inter-Lille probabili formazioni. Milito spedisce Pazzini in panchina

    La sconfitta rimediata nella madre di tutte le partite sabato sera a San Siro contro la Juventus ha lasciato stascichi importanti in casa Inter generando molti malumori all’interno della tifoseria nerazzurra che per la prima volta, a distanza di anni, è tornata a contestare l’operato della società ed, in primis, quello del presidente Massimo Moratti imputandogli una campagna trasferimenti estiva giudicata, da molti, disastrosa.

    Diego Milito | © Maurizio Lagana/Getty Images
    Lo stato in cui versa l’Inter in questo momento in campionato è serio e preoccupante, il quart’ultimo posto in classifica e le 5 sconfitte subìte in appena 9 gare disputate sono dati allarmanti che dovrebbero far riflettere i dirigenti sugli errori commessi in estate ma, nonostante se ne sia quasi andato il primo quarto di campionato e il -11 dalla vetta, nulla è ancora compromesso ma urge un cambio di rotta immediato che porti ad una continuità di risultati. Se l‘Inter in campionato zoppica vistosamente, in Champions League la situazione è diversa solo per quanto riguarda i risultati ma, almeno per il momento, non abbastanza rassicurante sotto il profilo del gioco: è vero infatti che i nerazzurri si trovano al comando del proprio girone, il Gruppo B, ma le prestazioni fornite sono state tutt’altro che confortanti come la sconfitta in casa con il Trabzonspor, la vittoria acciuffata per i capelli a Mosca dopo aver subìto la rimonta di due reti e il successo in terra francese senza però convincere troppo nel raggruppamento forse più facile dell’intera edizione della Champions League. Stasera contro il Lille gli uomini di Ranieri hanno la possibilità di riscattare, in Europa, l’ultima bruciante sconfitta contro l’eterna rivale a strisce bianco e nere e mettere una serie ipoteca per il passaggio del turno agli ottavi di Champions. Molto dipenderà anche dal risultato dell’altra sfida tra Trabzonspor e Cska Mosca, ma una vittoria davanti al proprio pubblico consentirebbe ai nerazzurri di raggiungere quota 9 punti e di mettere in cassaforte, a meno di clamorosi colpi di scena, la qualificazione alla fase ad eliminazione diretta. Ranieri dovrà rinunciare ancora una volta a Julio Cesar e affidare i pali a Castellazzi, assenti per infortunio il giapponese Nagatomo, vittima di una contrattura al polpaccio, e Maicon che ne avrà almeno per un mese e costretto a fermarsi per uno stiramento proprio nel suo momento migliore della stagione quando sembrava aver ritrovato lo smalto di un tempo. Le buone notizie dall’infermeria riguardano però Ranocchia e Samuel, pienamente recuperati, e Sneijder che sarà in campo dal primo minuto nonostante i guai fisici che lo tormentano da diverso tempo. Uno dei due difensori farà coppia con Lucio con il primo in vantaggio sul secondo mentre sulle fasce giocheranno capitan Zanetti, a sostituire Maicon, e Chivu che tornerà a presidiare la fascia di sinistra. Mediana composta dal solito Cambiasso e Obi e Thiago Motta favorito su Stankovic, Sneijder giocherà sulla trequarti a sostegno dei due attaccanti. Ed è proprio in questo settore del campo la novità di Ranieri: Milito dovrebbe essere preferito al match winner dell’andata nonchè attaccante nerazzurro più in forma del momento Pazzini che giocherà in coppia con Zarate. Per quanto riguarda il Lille, il tecnico Garcia punta tutto sull’estro del talento belga Eden Hazard, seguito da vicino e da diverso tempo proprio dagli uomini mercato nerazzurri. Il fantasista insieme a Joe Cole avrà il compito di innescare la punta Sow. A centrocampo il tecnico dei campioni di Francia ha scelto Pedretti, Mavuba e Gueye mentre in difesa, davanti al portiere Landreau, giocheranno Debuchy e Berìa sulla fasce e Basa e Chedjou in mezzo, quest’ultimo altro obiettivo di mercato delle big d’Europa. Probabili formazioni Inter – Lille (ore 20:45) INTER (4-3-1-2): Castellazzi; Zanetti, Lucio, Ranocchia, Chivu; Cambiasso, Thiago Motta, Obi; Sneijder; Zarate, Milito. Panchina: Orlandoni, Samuel, Faraoni, Stankovic, Alvarez, Castaignos, Pazzini. Allenatore: Ranieri. LILLE (4-3-3): Landreau; Debuchy, Chedjou, Basa, Berìa; Gueye, Mavuba, Pedretti; Hazard, Cole, Sow. Panchina: Enyeama, Rozhenal, Bonnart, Payet, De Melo, Obraniak, Jelen. Allenatore: Garcia.

  • Inter-Chievo, probabili formazioni. Ancora Zarate con Pazzini

    Inter-Chievo, probabili formazioni. Ancora Zarate con Pazzini

    Tornare a correre anche in campionato è l’obiettivo fissato da Ranieri per i suoi uomini. Dopo aver conquistato la prima posizione nel girone europeo a seguito della pessima figura nella partita contro il Trabzonspor, l’Inter guidata dal tecnico romano ha fatto bottino pieno vincendo entrambe le sfide europee lontane da San Siro. Conquistare la testa della classifica del campionato, è sicuramente impresa più ardua, ma l’unico modo per staccarsi dall’incubo zona retrocessione è iniziare ad infilare una serie di risultati positivi. Oggi i nerazzurri proprio a San Siro, tra le mura di casa affronteranno il Chievo di guidato da Mimmo Di Carlo, cercando di strappare i primi tre punti della gestione Ranieri ottenuti in casa.

    Mauro Zarate |©Denis Chalert/Getty Images
    Provando anche  a rompere il digiuno del gol proprio a San Siro, risalente alla passata stagione contro il Catania. Ranieri nonostante la classifica e la posizione dell’Inter nella penultima casella non abbandona i sogni scudetto, anzi:  “E’ difficile, ma crediamo nello scudetto. Milan e Inter sono ancora le più forti. Se là davanti rallentano, possiamo farcela”. Un primo assist è arrivato già in serata dalla Juventus che non è riuscita ad andare oltre il pareggio contro un ottimo Genoa. INTER-  Ranieri nella conferenza stampa alla vigilia della partita di oggi contro il Chievo ha voluto lasciare più di qualche dubbio sull’undici titolare da schierare in campo, spiegando però come non ci sarà un uso eccessivo del turn over in vista delle prossime sfide ravvicinate che attendono i suoi giocatori. L’unico titolare fisso e inamovibile sentendo i suoi discorsi sembra essere Pazzini, anche perché grazie alle sue ultime prestazioni e il bellissimo gol segnato contro il Lille si è garantito da solo un posto in attacco. Un tunrn over leggero che dovrebbe dunque far rifiatare forse Chivu con il subentrante Cordoba e Stankovic o Thiago Motta con l’ingresso di Obi. In attacco rimangono le incognite con l’argentino Maurito Zarate favoritissimo su Milito. Formazione classica con il 4-1-2-1-2  con la difesa schierata davanti a Julio Cesar con Lucio e Chivu centrali, Maicon e Nagatomo sulle corsie laterali; centrocampo con l’inamovibile Cambiasso nella sua posizione preferita da play basso, supportato sugli esterni dal capitano Zanetti e Stankovic o Thiago Motta in alternativa. Tandem offensivo composto da Pazzini in coppia con Zarate. CHIEVO- Di Carlo nonostante gli indisponibili non rinuncerà a giocarsi la partita a viso aperto, considerando come il Chievo sia sempre stato un avversario molto ostico per i nerazzurri e non solo. Attenzione a Pellissier che vede nell’Inter una delle sue vittime preferite con cinque gol realizzati contro. Circolazione palla e ripartenze veloci queste sono le chiavi tattiche dell’incontro dei gialloblu, capaci di sfruttare le corsie laterali proprio grazie a Pellissier e Thereau. Di Carlo rinuncia a Sardo (indisponibile per un mese) schierando un 4-3-1-2 con la difesa composta da Morero e Cesar al centro e Jokic e Frey ai lati, con il francese che sostituisce proprio il terzino infortunato. Centrocampo robusto con Rigoni, l’ultimo arrivato direttamente dagli States Bradley e Hetemaj per dare copertura e supporto alla difesa e garantire allo stesso tempo palleggio e circolazione della palla, mentre nella posizione più avanzata a supporto delle punte dovrebbe giocare Cruzado al posto di Sammarco. Ovviamente come già detto in precedenza il ruolo da protagonista principale in attacco è già stato assegnato, con Pellissier star assoluta, affiancato dal francese Thereau e un Paloschi pronto a subentrare a partita in corso, visto il suo passato da ex rossonero potrebbe avere il dente avvelenato proprio contro i nerazzurri. INTER(4-3-1-2): J. Cesar; Maicon, Lucio, Chivu, Nagatomo; Zanetti, Cambiasso, Stankovic; Sneijder; Zarate, Pazzini. A disp.: Castellazzi, Cordoba, Jonathan, Thiago Motta, R.Alvarez, Obi, Milito. All.: Ranieri. Squalificati: nessuno. Indisponibili: Poli, Ranocchia, Coutinho, Viviano, Samuel, Forlan. CHIEVO(4-3-1-2): Sorrentino; Frey, Morero, Cesar, Jokic; Bradley, Rigoni, Hetemaj; Cruzado; Pellissier, Thereau. A disp.: Puggioni, Andreolli, Mandelli, Vacek, Sammarco, Moscardelli, Paloschi. All.: Di Carlo. Squalificati: nessuno. Indisponibili: Sardo, Luciano.

  • Inter, con il Chievo Ranieri non pensa al turnover

    Inter, con il Chievo Ranieri non pensa al turnover

    Ranieri ha risollevato il cammino europeo dei nerazzurri vincendo prima contro il Cska Mosca in terra sovietica e in seguito nell’ultimo turno di coppa contro il Lille in Francia. Come ha recentemente dichiarato il portiere Julio Cesar, l’Inter ha realizzato più punti in due partite di Champions che in sei turni di campionato. Ed è questo il dato preoccupante che deve far riflettere e soprattutto preoccupare gettando un occhio alla classifica che vede i nerazzurri penultimi in classifica. L’inizio traumatico di Gasperini con 0 vittorie ha sicuramente inciso in maniera evidente sull’attuale classifica, ma Ranieri come ha più volte dichiarato Moratti è stato chiamato appositamente per “curare” i malanni di questa rosa e farla tornare a volare in fretta.

    Claudio Ranieri | © MARCELLO PATERNOSTRO/AFP/Getty Images
    La vittoria contro il Lille ha portato sicuramente una buona dose di fiducia e morale in casa nerazzurra, ma il modo in cui sono arrivati questi 3 punti deve far assolutamente riflettere. È evidente, come già successo nelle ultime uscite stagionali, come l’Inter inizi bene per poi crollare fisicamente nei secondi tempi. In Francia i nerazzurri hanno “respirato” in mediana grazie agli importantissimi rientri di Thiago Motta e Sneijder che hanno appunto portato corsa e un po’ di ossigeno fresco in un reparto fin troppo logoro. Proprio l’olandese che è entrato da protagonista nell’azione del gol nerazzurro contro il Lilla, è l’arma in più su cui Ranieri ha deciso di far ripartire la sua squadra. Attenzione però all’effetto rilassamento considerando inoltre come l’Inter in questa stagione sia ancora a secco a San Siro: l’ultimo gol segnato risale alla sfida della passata stagione contro il Catania con marcatore Yuto Nagatomo. Alla domanda su chi scenderà in campo l’unico in grado di dare una risposta certa è proprio Claudio Ranieri che, nella tradizionale conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il Chievo, lascia aperti molti dubbi e conferma come non sia ancora il momento di fare un massiccio turnover: “Turnover? Non sono dell’avviso di farne poi così tanto… Qualcosina domenica, qualcosina mercoledì… Strada facendo qualche giocatore girerà: quelli più in forma, comunque, non sono orientato a toglierli. Pazzini? È tra quelli più in forma. Quindi giocherà? Chissà…”. Il Chievo guidato da Mimmo Di Carlo presenta una squadra corta e veramente efficace nelle ripartenze, con Pellissier davanti che vede nell’Inter una delle sue vittime preferite. Unico dubbio per gli indisponibili Sardo e Sammarco con Frey spostato sulla fascia in difesa e Cruzado al posto del trequartista italiano. I 3 punti per i nerazzurri sono più che indispensabili per iniziare un percorso di risalita della classifica, per alzare il morale, e una vittoria casalinga potrebbe rappresentare una panacea davvero inaspettata. Per quanto riguarda l’Inter e la formazione che scenderà in campo ci sono molti ballottaggi da sciogliere. Buone le possibilità che giochi Zarate apparso in buona forma contro il Lille, e soprattutto in vena di assist dopo che il presidente Massimo Moratti gli avrà ricordato la sua clausola bonus nel contratto. In difesa dovrebbe tornare a giocare centrale Chivu affiancato da Lucio. A centrocampo se dovesse riposare Thiago Motta largo a Obi, con Stankovic lanciatissimo da titolare sin dal primo minuto.

  • Pagelle Lille-Inter 0-1. Bene il tandem Zarate-Pazzini, Hazard predica nel deserto

    Pagelle Lille-Inter 0-1. Bene il tandem Zarate-Pazzini, Hazard predica nel deserto

    Chedjou 5,5: comincia bene su Pazzini e mostra di essere un buon talento, poi però si perde e nel corso della partita pregiudica la sua prestazione con entratacce sulle gambe dell’avversario più che sulla palla. Beria 6,5: in fase di copertura è ineccepibile, presidia la sua fascia di competenza con autorità e costringe uno come Maicon a girare molto spesso alla larga da quelle zone. Joe Cole 5: da uno come lui ci si aspetterebbe molto di più e, invece, l’ex Chelsea è poco incisivo e non porta mai pericoli alla porta avversaria. Hazard 6,5: è un talento purissimo e si vede, mostra sprazzi di alta classe e spesso ridicolizza l’avversario. Poco sostenuto dai compagni, se non si complicasse la vita e non esagerasse sarebbe maturo al punto giusto da poter fare il salto di qualità in un grande club europeo. Sow 5,5: l’unico pericolo che porta alla difesa avversaria è un tiro deviato da Chivu, per il resto poco incisivo e ben controllato dal centrale rumeno. Lille (4-3-3): Enyema 6; Debuchy 5,5, Chedjou 5,5, Basa 6, Beria 6,5; Balmont 6,5 (35′ st Gueye 6), Mavuba 5,5, Pedretti 6 (18′ st Payet 6); Hazard 6,5, J. Cole 5 (29′ st Obraniak 6), Sow 5,5. A disp.: Mouko, Rozenhal, Jelen, Bonnart.

    Festeggiamenti dopo il gol di Pazzini| © DENIS CHARLET/AFP/Getty Images
    Julio Cesar 7: finalmente una prova all’altezza del suo nome, fondamentale in alcuni interventi come quando sventa il bel tiro a giro di Payet sul suo palo lungo. Il tecnico romano si aspetta da lui questo e siamo certo che Julio vorrà accontentare il suo mister. Chivu 6,5: spostato al centro per necessità, mostra con decisione e caparbietà che è quello il posto che gli compete, non sbaglia un intervento e regala sicurezza ad un reparto molto ballerino in questo inizio stagione. Che sia una soluzione da valutare per il proseguo del campionato e della Champions? Sneijder 6,5: rientra e si vede e si sente, i suoi compagni sembrano più sicuri e lui da vero leader guida i nerazzurri alla fondamentale vittoria esterna, esce stremato a 20 dal termine. una pedina importante per mister Ranieri che con lui può contare su un giocatore dall’altissimo rendimento Zarate 6,5: preferito a Milito non delude le aspettative di Ranieri e mostra sprazzi di alta classe come nell’occasione del gol nerazzurro quando pesca Pazzini solo in area con un cross al bacio. Pazzini 6,5: sigla la rete del vantaggio e del match confermando la tradizione che vuole i nerazzurri vincenti ogni qualvolta lui va in gol, per il resto una partita di sacrificio e lotta. Inter (4-3-1-2): Julio Cesar 7; Maicon 6, Lucio 6, Chivu 6,5, Nagatomo 5,5; Zanetti 6,5, Motta 6, Cambiasso 5,5; Sneijder 6,5 (22′ st Stankovic 6); Pazzini 6,5 (36′ st Milito sv), Zarate 6,5 (18′ st Obi 6). A disp.: Castellazzi, Caldirola, Jonathan, Crisetig.

  • Pazzini esalta l’Inter formato Champions League

    Pazzini esalta l’Inter formato Champions League

    Pazza Inter recita il testo dell’inno nerazzurro e la squadra di Ranieri pare confermare quanto si dice sul proprio conto, squadra abulica e quasi irritante per la sua pochezza in campionato, si trasforma del tutto non appena sente la musichetta della Champions e grazie anche al rientro di giocatori di alta qualità, nella zona nevralgica del campo, come Thiago Motta e Sneijder. La squadra meneghina appare subito convinta dei propri mezzi e con un Chivu centrale in grande spolvero ed un Maicon ispirato riesce ad imporre il proprio gioco e al 21° a trovare il vantaggio che varrà poi i 3 punti, la rete è opera di una bella azione corale ispirata dal trequartista olandese che smarcando Zarate, preferito a Milito, lanciandolo sulla fascia sinistra con un bel passaggio filtrante, gli permette di mettere in mezzo un ottimo cross che pesca in area Pazzini tutto solo, l’attaccante toscano da lì non può fallire e trafigge l’estremo difensore francese. Dopo la rete del vantaggio degli ospiti il Lille attacca a testa bassa col giovane talento Hazard e prova a rimettere in sesto la partita, ma la difesa tiene bene e senza correre rischi, è, infatti, ancora l’Inter, prima con Zarate, ispirato stasera, e poi con Maicon a far correre qualche brivido lungo la schiena ai sostenitori francesi che occupano le tribune del Metropole. Si va al riposo col vantaggio ospite.

    Giampaolo Pazzini| © DENIS CHARLET/AFP/Getty Images
    Al rientro in campo la musica cambia, i padroni di casa adesso si fanno più pressanti e cercano di sfondare costringendo la squadra ospite nella propria metà campo, l’unico vero pericolo alla protetta da Julio Cesar, lo porta Chivu deviando un tiro poco insidioso di Sow. Ranieri allora cerca di correre ai ripari rimpolpando il centrocampo e sostituendo Zarate e Sneijder con Obi e Stankovic, la decisione pare dare più verve ai francesi che con il neo-entrato Payet vanno vicini al gol, ma l’estremo difensore nerazzurro è bravo con un intervento plastico a strozzare l’urlo in gola dell’attaccante del Lille che aveva ben piazzato un sinistro a giro sul palo lungo. E’ l’ultimo vero pericolo corso dall’Inter, che nonostante lasci il pallino del gioco in mano agli avversari e sia vittima come nelle precedenti gare di un calo fisico vorticoso , riesce a tenere un minimo di lucidità difensiva che le permette di tornare a casa con tre punti fondamentali per classifica e morale, anche in vista dell’importanti gare di campionato che attendono gli uomini di Ranieri.

  • Catania-Inter, probabili formazioni. Out Julio Cesar e Sneijder

    Catania-Inter, probabili formazioni. Out Julio Cesar e Sneijder

    La partita della prudenza, così sarà soprannominata la sfida che i nerazzurri guidati da Claudio Ranieri andranno ad affrontare oggi in terra siciliana. Catania-Inter apre la settima di campionato, con l’allenatore interista che sceglie di lasciare a casa molti giocatori importanti, evitando di correre rischi ed allungare nuovamente i tempi di recupero degli infortunati.

    Claudio Ranieri | © VINCENZO PINTO/AFP/Getty Images
    La partita di martedì contro il Lille in Champions è alle porte e Ranieri ha deciso di convocare una lista di uomini ristretti, lasciando ad Appiano Julio Cesar, Chivu e Sneijder. Le ultime brutte notizie sul fronte infortuni (Forlan stiramento di 3° grado, e Coutinho stiramento di secondo grado) hanno imposto la linea della prudenza, perché in questo mese c’è un lungo tour de force che attende i nerazzurri e arrivare cotti è l’ultimo pensiero di Mr. Ranieri. Montella dal canto suo si presenta in classifica con due punti in più rispetto all’Inter, con la voglia di dimostrare come la sua squadra al Massimino avrà il dodicesimo uomo in campo grazie al supporto del suo pubblico, in uno stadio dove il Catania non firma per il pari. CATANIA – Montella alla prima contro Claudio Ranieri in panchina, proverà a insidiare i nerazzurri con un modulo un po’ diverso dal solito. Molto probabile l’utilizzo di un 3-5-2 più che del solito 4-3-3. Bellusci e Spolli sono alle prese con degli acciacchi, e quindi il rebus difesa è ancora da sciogliere. Se entrambi dovessero stringere i denti saranno regolarmente in campo, mentre se Bellusci non ce la dovesse fare è pronto Marchese affiancato dall’ex juventino Legrottaglie. Centrocampo numeroso a cinque per arginare le offensive nerazzurre composto da Izco, Lodi, Almiron, Delvecchio e Capuano. Dubbio in mediana per l’utilizzo di Lanzafame, in ballottaggio con Izco o Capuano. In attacco Bergessio è in splendida forma e quindi inamovibile, affiancato con molta probabilità da Gomez, mentre in panchina siede uno scontento Maxi Lopez che in quest’inizio di stagione non ha trovato lo spazio che voleva. INTER – Come detto già in precedenza per i nerazzurri la formazione è d’obbligo, senza molte possibilità di scelta. La lista degli infortunati e degli indisponibili sembra non finire mai: Poli, Sneijder, Thiago Motta, Chivu, Cordoba, Ranocchia, Julio Cesar, Forlan, Coutinho. Con gli uomini contati e con il morale ai minimi storici dopo la sonora sconfitta contro il Napoli e la brutta situazione di classifica, la cura Ranieri si chiama vincere e portare a casa 3 punti. Formazione molto semplice da ipotizzare con un 4-4-2 senza rombo di centrocampo e l’utilizzo di una linea a 4 nella mediana. Tra i pali a sostituire Julio Cesar c’è Castellazzi, con davanti la coppia di centrali del triplete Lucio, Samuel. Corsie esterne occupate da Maicon e Nagatomo per garantire molta spinta ma anche la giusta copertura. In mediana nessun rombo, con Cambiasso e Stankovic al centro e l’utilizzo delle corsie laterali adibita alle incursioni di Zanetti e Muntari. Davanti vista l’indisponibilità di Forlan è molto probabile l’utilizzo di due prime punte come Milito e Pazzini, con la possibile alternativa nella scelta di Zarate che potrebbe rappresentare l’arma in più di Ranieri. CATANIA (3-5-2): Andujar; Bellusci, Legrottaglie, Spolli; Izco, Lodi, Almiron, Delvecchio, Capuano; Gomez, Bergessio. A disp.: Kosicky, Marchese, Sciacca, Ricchiuti, Lanzafame, Maxi Lopez, Catellani. All: Montella INTER (4-4-2): Castellazzi; Maicon, Lucio, Samuel, Nagatomo; Zanetti, Cambiasso, Stankovic;  Muntari; Milito, Pazzini. A disp.: Orlandoni, Jonathan, Cordoba, Thiago Motta, Alvarez, Zarate, Castaignos. All: Ranieri.  

  • Balotelli e Pazzini a casa, Prandelli chiama Osvaldo

    Balotelli e Pazzini a casa, Prandelli chiama Osvaldo

    Lo staff medico azzurro ha deciso di rispedire a casa Mario Balotelli e Giampaolo Pazzini, i due attaccanti hanno lasciato il ritiro della nazionale a causa dei rispettivi infortuni alla schiena e al tallone. Cesare Prandelli, per sopperire alle due assenze, ha chiamato l’italo-argentino della Roma Pablo Daniel Osvaldo, all’esordio nella nazionale maggiore dopo aver giocato con l’Under 21.

    © VINCENZO PINTO/AFP/Getty Images
    Stringe i denti ma dovrebbe recuperare invece Giuseppe Rossi, vittima di una ricaduta al ginocchio infortunato prima della gara di Napoli. L’attaccante del Villarreal sta meglio e venerdì sera con la Serbia potrebbe anche giocare dall’inizio. Inoltre il ct, visto il forfait anche di Criscito, ha convocato Angelo Ogbonna, il difensore del Torino si aggregherà al gruppo azzurro domani perchè stasera è impegnato con il club granata nel turno infrasettimanale di Serie B con il Grosseto.   Infine Balzaretti, che sta seguendo un tipo di allenamento personalizzato, sarà disponibile solo per la seconda sfida contro l’Irlanda del Nord di martedì prossimo a Pescara. Probabile quindi che Prandelli decida di far giocare Chiellini sulla fascia sinistra con il compagno di reparto alla Juventus Andrea Barzagli, riconvocato in nazionale a distanza di anni, che prenderà il suo posto al centro della difesa.