Tag: giampaolo pazzini

  • Leonardo spera: “Milan – Napoli? Un pareggio!”

    Leonardo spera: “Milan – Napoli? Un pareggio!”

    Conferenza stampa con un pizzico di ottimismo in casa nerazzurra, dove il tecnico Leonardo parla della situazione infortunati senza fare drammi. Periodo senza dubbio sfortunato in casa Inter, quasi a ricalcare la prima parte della stagione, dopo l’infortunio di Cordoba (distorsione alla caviglia destra), di Ranocchia contro il Bayern (risentimento collaterale al ginocchio sinistro) e di Cambiasso (stiramento dell’adduttore) Leo corre ai ripari per la sfida contro la Samp reinventando la formazione, con gli uomini contati per ogni reparto.

    Sui numerosi infortuni e sulla vecchia gestione Benitez Leo è parso infastidito: “Si tratta di un discorso lungo e io non ho la minima intenzione di dimostrare chi ha ragione e chi no. Posso solo dire che in questa stagione sono successe tante cose, è stata una stagione travagliata, ma capita a tantissime squadre. Quando c’è una stagione liscia, senza infortuni o altri problemi, riesci a raggiungere grandi obiettivi, quando invece ci sono dei problemi, si cerca di gestirli. Non voglio parlare del passato ma credo che tutto sia la conseguenza di tante cose. Certamente dal 29 dicembre, cioè dal primo giorno nel quale c’ero io, quello che è stato chiesto ai giocatori è stato tanto. Non so se sia una questione di preparazione o meno, ma sono convinto che lo sforzo richiesto a ogni giocatore è stato enorme”. Discorso che entra nello specifico parlando di Cambiasso, e degli altri indisponibili nell’immediato presente: “Cambiasso?Il suo rientro richiede più tempo, invece, Thiago Motta, Andrea Ranocchia e Ivan Cordoba sono più vicini al rientro”.

    Chiuso il capitolo infortuni, c’è da affrontare il problema psicologico derivante dalla sconfitta contro il Bayern, poiché perdere una partita in quel modo può avere conseguenze sul livello del morale della squadra. Leo corre ai ripari, parlando di una sfida ancora aperta: “La sconfitta con il Bayern è stata decisa da un dettaglio, tecnicamente non posso rimproverare nulla alla mia squadra. Sia in quella partita che in quella contro la Juve direi che si sono trovate di fronte due squadre che hanno giocato bene, e poi solo i dettagli, una palla che è entrata e una no hanno fatto la differenza. Ma la sfida coi tedeschi è ancora tutta aperta”.

    A chi  gli avesse chiesto se questo fosse il periodo più difficile da quando è alla guida dell’Inter Leo risponde così: “Credo che il mio momento più complicato sia stato quando sono arrivato perché a gennaio dovevo capire ancora tutto, sull’ambiente, sulla squadra. Poi è andata bene soprattutto per merito dei giocatori”. Ultima analisi sulla partita di Champions per prendere le difese  e tranquillizzare Julio Cesar reo di essersi assunto tutta la responsabilità del risultato (ed esser tornato a casa a piedi dopo la partita): “Julio Cesar ha  un suo modo di reagire alla cose negative: anche prendersi tutta la colpa è un suo modo di fare. Credo che il giorno dopo abbia dimenticato tutto, e all’Inter ha dato così tanto che certo non gli si può imputare quell’errore”.

    Chiuso il discorso Champions e infortuni, ci si tuffa inevitabilmente sul campionato e nell’immediato nella sfida contro la Sampdoria: “Il prossimo blocco di partite, le prossime tre o quattro, sarà molto importante e daranno delle risposte altrettanto importanti perché in questo periodo si determinano le squadre che saranno veramente in corsa per lo scudetto, anche se credo che questo campionato andrà così fino alla fine, saremo in lotta fino all’ultimo”. Parlando della sfida contro l’ex squadra di Pazzini il tecnico nerazzurro ha aggiunto: “Non dobbiamo ripartire, dobbiamo continuare. Marassi è un campo difficile, il terreno non è dei migliori. Giocheremo contro una squadra che ha una buona base, nonostante le cessioni di Cassano e Pazzini. Giampaolo con noi si è inserito subito bene, domani sarà strano per lui, ma non credo che i tifosi lo fischieranno, anche se quando si vive il calcio come una emozione è difficile ipotizzare le reazioni”

    Sulla sfida scudetto tra Milan e Napoli Leonardo esprime con il massimo della diplomazia il concetto che tra i due litiganti il terzo gode:“Milan-Napoli? Mi auguro un pareggio, ma comunque non sarà determinante. Di sicuro mi aspetto una bella partita”.

  • Pagelle Fiorentina – Inter 1-2. Ranocchia è un muro

    Pagelle Fiorentina – Inter 1-2. Ranocchia è un muro

    Pagelle Inter

    Julio Cesar 6,5

    Ranocchia 7,5 Proprio nello stadio dove si era infortunato risorge come un’araba fenice, tirando fuori una prestazione da numero 1. L’Inter ha trovato il degno sostituto di Samuel per il presente ma soprattutto per il futuro! Stasera è zona no-fly dove c’è lui: prende praticamente tutte i palloni alti e con eleganza e forza fisica al tempo stesso tiene testa a Gilardino Mutu e Babacar. Nel giorno del suo compleanno non poteva chiedere di più! Uomo partita Sky: Tanti Auguri Andrea!

    Maicon 7

    Cordoba 6 Ancora qualche incertezza per il colombiano che forse paga ancora lo scotto dell’incertezza di Torino che aveva praticamente spianato la strada a Matri. Soffre moltissimo Gilardino nelle palle alte e nella maggior parte delle occasioni è costretto al fallo.

    Nagatomo 6,5 Prima da titolare, parte con il freno a mano nel primo tempo e lascia la timidezza nello spogliatoio nel secondo, dove solca la fascia con una corsa che non t’aspetti. Dribbling, tanta velocità e ottimi inserimenti. L’unico problema è la precisione nei cross che lascia a desiderare: mezzo voto in meno per questo. Da calibrare

    Stankovic 6,5

    Cambiasso 7


    Sneijder 5,5


    Zanetti 7

    Pazzini 7 è incredibile come il Pazzo riesca a passare quasi un’intera partita senza ricevere un pallone, aspettare quello giusto e farsi sempre trovare pronto! Nel primo tempo praticamente è inesistente, nel secondo si mette più a servizio della squadra prendendo palla anche a centrocampo cercando di far salire i compagni e guadagnando qualche punizione. Eto’o lo premia con uno splendido assist e lui ricambia portando l’Inter in vantaggio. Non esulta ma esultano gli interisti per lui!

    Eto’o 8
    27 gol in 33 partite questo il suo biglietto da visita. Per uno che non li conta nemmeno se non sono 25 è tutto un programma. Stasera non segna direttamente ma dai suoi piedi nascono i due gol che portano l’Inter a vincere una partita fondamentale. Nel primo c’è la complicità di Camporese, nel secondo dopo aver saltato il giovane difensore con una facilità disarmante serve un pallone perfetto a Pazzini. Ha cancellato con una serata l’immagine di quella maledetta traversa. Alieno

    Pagelle Fiorentina

    Boruc 6

    Camporese 5 Serata no per il giovanissimo difensore viola. Dopo il suo primo gol contro il Palermo stasera gli gira tutto storto. Nemmeno inizia la partita e devia un passaggio di Eto’o beffando Boruc. Nel secondo tempo soffre le avanzate del camerunense e si fa ubriacare dai suoi dribbling facendolo entrare in area nell’azione del secondo gol nerazzurro. Rimandato

    Gamberini 5,5

    Pasqual 6 La sfortuna di Camporese è bilanciata dal colpo fortunato nato dal suo cross che riesce a beffare Julio Cesar e a portare la Fiorentina sul pari. Per tutto il primo tempo una buona partita con ottime incursioni e una buona fase difensiva. Nel secondo tempo cala anche lui e soffre prima le accelerazioni di Maicon e poi quelle di Eto’o.

    Comotto 5,5

    Donadel 5,5

    Montolivo 5 Nel primo tempo è lui che detta i tempi di gioco e addirittura potrebbe portare la Fiorentina in vantaggio servito da Comotto in un’azione fotocopia a quella contro il Palermo,  con un inserimento perfetto al centro dell’area, dove stavolta calcia a lato. Nella ripresa scompare insieme al resto della squadra. Affondato

    Beherami 5,5

    Santana sv

    Lijaic 6,5 Grande partita del gioiellino tanto criticato da Mihaijlovic, che entra al posto di Santana e si rende pericoloso sin dal suo ingresso, mettendo la difesa interista in seria difficoltà. Corre, crea spazio e inventa, un grande talento che la Fiorentina dovrà valorizzare.

    Gilardino 5,5

    Mutu 5 Adrian praticamente gioca mezza partita, perché se nel primo tempo il suo nome è sempre presente in cronaca nella ripresa c’è qualcuno che si chiede se sia già stato sostituito? Forse le vicende personali non l’aiutano in un momento così delicato. Di certo questo non è il Mutu che conosciamo!

  • L’Inter cancella le critiche. Fiorentina ko, Milan a +5

    L’Inter cancella le critiche. Fiorentina ko, Milan a +5

    Chiuso il discorso recuperi l’Inter si riprende i 6 punti di distacco virtuali sul Milan e si porta a meno 5 dalla capolista, cancellando tutte le polemiche della sconfitta di Torino in un solo colpo.

    Una partita tutt’altro che facile quella di stasera per i nerazzurri di Leonardo contro una Fiorentina nel suo momento migliore. L’Inter scende in campo con una formazione dove al posto di Kharja a centrocampo rientra il serbo Stannkovic, mentre per la Fiorentina nessuna cambio nella formazione prevista.

    Al 6’ la partita già entra nel vivo con una bellissima ripartenza dei nerazzurri in una situazione di 5 contro 4 dove Stankovic serve Eto’o, il camerunense mette una palla tesa in area verso Nagatomo e il difensore viola Camporese con il piede anticipa tutti mettendo la palla in rete. Autogol sfortunato e la partita sembra già in salita per la Fiorentina. Sembra svanita maledizione della scorsa domenica quando la palla non voleva proprio entrare, e adesso la fortuna sembra girare per i nerazzurri. In realtà i viola non si demoralizzano, anzi, danno sin da subito del filo da torcere alla difesa interista con belle percussioni sulle fasce di Santana (uscito al 25’ per infortunio) e Pasqual, e con gli inserimenti sempre pericolosi di Montolivo.

    Un primo tempo in cui l’Inter non ha saputo sfruttare il vantaggio, giocando troppo schiacciata e permettendo alla Fiorentina molte ripartenze veloci. I nerazzurri soprattutto in difesa non hanno dato l’idea di una squadra solida soffrendo le offensive viola. Al 32’ Pasqual scende sulla fascia di Maicon e dalla trequarti fa partire un cross con una traiettoria velenosa sul quale Gilardino non riesce ad arrivare. Il portiere nerazzurro rimane beffato quando la palla sembra uscire e invece colpisce il palo interno e finisce in rete. 1 a 1 palla al centro, tutto da rifare.

    La Fiorentina continua a spingere, e l’Inter sembra riapparire gli incubi di Torino, dove il gioco mancava e la lentezza della manovra con gli errori a centrocampo erano una costante. Si va a riposo sul punteggio di 1 a 1 che non fa felice nessuno.

    Nel secondo tempo i nerazzurri scendono in campo con un atteggiamento diverso, riscontrabile soprattutto nella prestazione di Nagatomo, molto più propositivo nella ripresa. La squadra di Leonardo come un pugile cerca di mettere la Fiorentina alle corde, stando attenta a non subire troppo le pericolose ripartenze viola, spesso sventate da un monumentale Ranocchia. Il copione della partita  però è destinato a cambiare. Al 16’ della ripresa Eto’o riceve palla e si defila sulla fascia, dove con un gran numero salta prima Camporese e al limite dell’area serve un gran pallone che passa tra le gambe di Pasqual a Pazzini. Il Pazzo sotto rete è micidiale e nonostante la trattenuta di Gamberini riesce a portare nuovamente l’Inter in vantaggio.

    Al 35’ da segnalare la sostituzione di Sneijder per un dolore accusato alla coscia, nella speranza che non sia uno degli ennesimi infortuni che hanno falcidiato i nerazzurri in questa stagione.

    Nel finale Sinisa Mihaijlovic si gioca tutte le sue carta sostituendo Donadel con D’agostino per avere una maggior spinta offensiva e togliendo Beherami per l’ingresso di Babacar con una Fiorentina a trazione anteriore. Il Forcing finale non arriva, perché l’Inter con gli ingressi di Kharja Mariga e Obi ha un centrocampo di contenimento che gli permette di gestire tranquillamente il vantaggio con un possesso palla più articolato.

    Finale di partita: Inter batte Fiorentina 2 a 1. Leonardo con questi 3 punti cancella tutte le critiche del post partita contro la Juve e rilancia l’Inter alla caccia dei cugini milanisti

    Cosa si dirà domani in conferenza stampa? Sicuramente che questo campionato è senza ombra di dubbio il più bello degli ultimi dieci anni!

  • Juventus – Inter, cresce l’attesa per il derby d’Italia. Le probabili formazioni

    Juventus – Inter, cresce l’attesa per il derby d’Italia. Le probabili formazioni

    Stasera all’Olimpico di Torino i nerazzurri di Leonardo e i bianconeri di Del Neri si contenderanno molto di più dei soliti 3 punti calcistici in palio.

    L’Inter, visti i risultati del week end, con un Milan travolgente sul Parma (4 a 0) e un Napoli con ambizioni da tricolore (2 a 0 sul campo della Roma), non può permettersi falsi passi per la realizzazione della rimonta scudetto. La Juventus ancor di più della squadra nerazzurra non può lasciare nemmeno un punto sul suo cammino, poiché svanito il sogno scudetto una sconfitta o addirittura un pareggio vorrebbero dire complicarsi di molto il cammino per la conquista di un posto nell’Europa che conta. Ancor di più oggi, dopo il secco 3 a 0 dell’Udinese al Cesena che rilancia prepotentemente gli uomini di Guidolin verso la zona Champions, tanto che con i risultati dell’ultimo mese la squadra del presidente Pozzo è quota 43, a solo un punto di distacco dall’Inter.

    Vediamo nel dettaglio come scenderanno in campo le squadre e quali saranno le scelte dei due allenatori.

    Il tecnico brasiliano Leonardo pare abbia deciso di puntare sull’undici che ha battuto la Roma, quasi a voler premiare i ragazzi. Leo sembra aver le idee chiare sugli uomini da schierare e su un possibile utilizzo di Dejan Stankovic risponde così: “E’ stata la settimana delle nazionali, ma l’identità della mia squadra è ormai molto chiara. Stankovic sta bene, oggi valuteremo. Lui ha voglia, ma non possiamo andare oltre la realtà”. Quindi tra i pali vedremo Julio Cesar, la difesa sarà composta dalla coppia di centrali Ranocchia – Cordoba, con l’italiano autore di una buonissima prestazione con la maglia della nazionale. A Destra Maicon, e a sinistra è in vantaggio capitan Zanetti su Nagatomo, scalando da centrocampo al suo vecchio ruolo di terzino sinistro. Nella linea di centrocampo come vertice basso Thiago Motta, con Kharja e Cambiasso che agiranno ai lati e l’olandese Sneijder a supporto del terminale offensivo composto da Pazzini ed Eto’o.

    Del Neri in conferenza stampa carica i suoi e riconosce al tempo stesso i meriti dell’Inter:

    “Lo dimostrano i fatti: la Juve al completo se la gioca contro qualunque squadra. Ora stiamo bene, abbiamo recuperato tantissimi giocatori, l’infermeria è praticamente vuota. La rosa è quasi completa ed equilibrata. Dobbiamo partire ai 1000 all’ora? Sì, ma anche arrivare. Siamo convinti di fare bene, spero che sarà una partita intensa, corretta ed emotiva. L’Inter è in gran forma, dobbiamo dimostrare di essere competitivi, una vittoria potrebbe dare grandi stimoli e fiducia per il seguito del campionato. Giocheremo al massimo delle nostre possibilità, possiamo dire la nostra”.

    Poi sullo schieramento da scegliere per il big match di stasera, con la possibilità di vedere nuovamente Giorgio Chiellini sulla fascia e non al centro della difesa:

    “Chiellini a sinistra è una scelta definitiva? Per ora mi serve lì, fino a quando non recupero giocatori di un certo tipo continuerà a giocare lì. Se per me è più terzino e centrale? E’ un giocatore. Se punterò sul 4-4-2 o il 4-3-3? Ne ho lette tante, qualcuno ha addirittura scritto che potrei giocare con il 4-4-3. Magari. È  importante avere una squadra organizzata.”

    Con il rientro di uomini importanti l’allenatore bianconero stasera manderà in campo molto probabilmente una difesa che vedrà al centro il nuovo arrivato Barzagli con Bonucci, relegando sulla fascia Chiellini e sul lato opposto il giovane Sorensen. A centrocampo Melo e Aquilani saranno la diga per fermare le offensive nerazzurre, con Marchisio e Krasic che dovranno agire sulle fasce. La novità sta in attacco con la scelta di un tandem composto da Toni (che ha nell’Inter una delle sue vittime preferite) e Matri.

    Juventus (4-4-2): Buffon; Sorensen, Barzagli, Bonucci, Chiellini; Krasic, Melo, Aquilani, Marchisio; Toni, Matri.

    Allenatore: Del Neri.

    In panchina: Storari, Sissoko, Grygera, Pepe, Del Piero, Martinez, Iaquinta.

    Inter (4-3-1-2): Julio Cesar; Zanetti, Ranocchia, Cordoba, Maicon; Cambiasso, Thiago Motta, Kharja; Sneijder; Pazzini, Eto’o.

    Allenatore: Leonardo.

    In panchina: Castellazzi, Materazzi, Nagatomo, Obi, Coutinho, Pandev, Alibec

  • Matri vs Pazzini: il Derby d’Italia

    Matri vs Pazzini: il Derby d’Italia

    Dopo essere stato cercato per tutta l’estate dalla dirigenza bianconera, Giampaolo Pazzini è finito nel mercato di gennaio all’Inter, rivale storica della Juventus. Alessandro Matri invece in estate sembrava dovesse andare al Milan, essendo egli stesso un prodotto del vivaio rossonero, quando la Juve sempre a gennaio ha puntato forte su di lui investendo circa 18 milioni di euro. Mettendolo in questo modo, al centro di un progetto e affidandogli non poche responsabilità. È arrivata per entrambi pochi giorni fa la convocazione in nazionale e adesso a continuazione di un periodo splendido per entrambi ci sarà la sfida tra Juventus e Inter, il derby d’Italia che li vedrà assoluti protagonisti. Due destini che si incrociano.

    I due attaccanti in uno speciale che andrà in onda sabato alle 23.30 e domenica alle 18 su Sky Sport 1, raccontano il loro stato d’animo:

    “Juve-Inter prima di arrivare qui era il cosiddetto Derby d’Italia, una delle partite più importanti del campionato – spiega l’attaccante bianconero Alessandro Matri – È una delle partite che mi piaceva guardare da casa. Adesso è una partita importantissima, dove c’è la possibilità di dimostrare il proprio valore contro una diretta concorrente, e non vedo l’ora che inizi”.

    Stessa carica e voglia di vincere per Pazzini che parla anche di un’ipotetica esultanza: “Speriamo sia  una bella partita. Speriamo di vincere perché vogliamo continuare questa nostra rimonta, abbiamo voglia. È chiaro che è una partita difficile e andiamo là per vincere. Se segno come esulto? Intanto speriamo di segnare. Poi, sull’esultanza credo di non inventarmi niente”.

    Parole chiare per il bomber ex Cagliari sulla scelta che l’ha portato a vestire la maglia bianconera: “La Juventus è una delle squadre più importanti del campionato, più importanti di tutto il mondo. Lo pensavo prima, e me lo ha confermato il gruppo che ho trovato. E la società che c’è qui. Una svolta della mia carriera? È capitato tutto in una settimana. Sicuramente una svolta c’è stata, però adesso sta a me proseguire e non fermarmi qui. Diciamo che me lo sono gustato tutto il mercato, fino all’ultimo giorno. È stato bellissimo arrivare alla Juve. Per me venire qui è stato un sogno, e spero continui”.

    Pazzini invece conferma l’importanza del mese di Gennaio nella sua vita calcistica, spiegando come il passaggio all’Inter abbia colto di sorpresa anche lui: “Per me gennaio è sempre stato un mese particolare perché ho fatto sempre trasferimenti. Questo non me lo aspettavo proprio perché c’erano altri pensieri, e altre cose nella mia testa. Quindi è stato una trasferimento bello ma soprattutto inaspettato. La grandissima differenza che ho trovato entrando in questo spogliatoio è la grandissima voglia di vincere che hanno tutti, dai compagni al mister, anche nelle partitelle ad Appiano. Vedi queste cose e capisci che ti trovi in una grande squadra, che ha fame e voglia di vincere ancora.

    Le prime impressioni sui compagni di squadra fanno capire come l’ex doriano si sia integrato alla perfezione: “Eto’o e Milito? Sono forti, e quando ti trovi dentro ti rendi conto di quanto lo siano. Mi dispiace per Milito che adesso è fermo, sta avendo un anno un po’ così, ma non è in discussione. Su Eto’o qualsiasi parola è superflua. E con un trequartista come Sneijder è bello giocare, è normale, sei in una squadra top. Poi, se vuoi vincere tutto, è bello avere concorrenza, nel mio caso in attacco, e poi servono ricambi visto che in una stagione può succedere di tutto”

    Alla domanda se 18 milioni sia una quotazione troppo alta per il suo cartellino Alessandro Matri risponde: “Questa quotazione non mi pesa. Mi rende orgoglioso di me e mi dà motivo di dimostrare di valerli. Ha fatto bene Marotta a prendere me e non Pazzini? – l’ex cagliaritano risponde sorridendo – Sì.”

    Il derby d’Italia è già iniziato.

    (Fonte : La Gazzetta dello Sport)

  • Germania – Italia, probabili formazioni. Prandelli si affida a Cassano e Pazzini

    Germania – Italia, probabili formazioni. Prandelli si affida a Cassano e Pazzini

    Stasera a Dortmund l’Italia affronterà in amichevole la Germania. Prandelli ha già scelto il suo undici titolare con Pazzini – Cassano davanti con Mauri a sostegno delle due punte; sulla fascia mediana agiranno De Rossi, Montolivo e l’italo-brasiliano Thiago Motta, alla prima in azzurro, mentre in difesa a protezione della porta difesa da Buffon ci saranno Cassani, Bonucci, Ranocchia e Chiellini, traslocato sulla corsia di sinistra come nell’ultimo impegno con la Juventus.

    Il ct tedesco Low risponde con la formazione tipo: dietro l’unica punta Klose giocheranno i temibilissimi Ozil, Podolski e Muller; in mediana faranno da diga Schweinsteiger e Khedira mentre l’unica novità è rappresentata da Hummels al centro della difesa al posto di Friedrich oltre a Mertesacker, Badstuber e il capitano Lahm.

    Probabili formazioni GERMANIA – ITALIA (ore 20:45)

    GERMANIA (4-2-3-1): Neuer; Lahm, Mertesacker, Hummels, Badstuber; Khedira, Schweinsteiger; Muller, Ozil, Podolski; Klose.
    Panchina: Adler, Aogo, Boateng, Friedrich, Hummels, Schmelzer, Westermann, Bender, Gotze, Grozzkreutz, Traesch.
    Allenatore: Low.
    ITALIA (4-3-1-2): Buffon; Cassani, Bonucci, Ranocchia, Chiellini; Montolivo, Thiago Motta, De Rossi; Mauri, Pazzini, Cassano.
    Panchina: Sirigu, Viviano, Criscito, Maggio, Astori, Palombo, Aquilani, Nocerino, Giovinco, Rossi, Matri, Borriello.
    Allenatore: Prandelli.

  • Italia – Germania evoca dolci ricordi. Prandelli vara l’undici azzurro

    Italia – Germania evoca dolci ricordi. Prandelli vara l’undici azzurro

    Le ostilità riprendono esattamente da dove erano state interrotte: Italia e Germania domani sera si affrontano in amichevole a Dortmund nello stesso stadio che 5 anni fa ha consacrato gli azzurri e ha spalancato le porte della finale Mondiale alla spedizione italiana guidata da Marcello Lippi.
    E quando di mezzo c’è il confronto tra azzurri e teutonici di amichevole non c’è nulla: è ancora vivo nella memoria di tutti l’impresa di quel 4 luglio 2006 quando avemmo la meglio ai tempi supplementari sui padroni di casa grazie alle reti di Grosso e Del Piero come è ricordato con altrettanta gioia l’epica semifinale al Mondiale di Messico ’70 quando gli azzurri di Valcareggi vinsero, sempre al termine degli extra-time, 4-3 in quella che fu definita “la partita del secolo”.

    Dopo aver rispolverato l’album dei ricordi, passiamo ad analizzare l’imminente gara di domani sera al Signal Iduna Park. Il ct della Nazionale Cesare Prandelli ha già individuato gli undici uomini che sfideranno i panzer tedeschi: in porta rientrerà dal lungo infortunio il capitano Gigi Buffon protetto sulla linea difensiva da Cassani, Bonucci, Ranocchia e Chiellini, quest’ultimo traslocato sulla sinistra; in mediana la novità Thiago Motta, l’oriundo dell’Inter alla sua prima convocazione nella Nazionale italiana, che porterà dinamicità e forza al centrocampo composto inoltre da De Rossi e Montolivo mentre in avanti Mauri agirà dietro le due punte Cassano e Pazzini.

    Il ct ha preso le sue decisioni basandosi maggiormente sull’affiatamento tra chi ha già giocato insieme come le coppie già collaudate Ranocchia – Bonucci, insieme al Bari, e Cassano – Pazzini, gli ormai ex “nuovi gemelli del gol” (Vialli e Mancini gli originali) fino a pochi mesi fa idoli dei tifosi della Sampdoria.
    Prandelli tiene molto alla gara e vuole fare bella figura annunciando anche che cambierà i due attaccanti nei secondi 45 minuti:

    Voglio fare una bella figura. Non temo un tracollo della mia squadra. Conosciamo le difficoltà di questa partita perchè la Germania è una squadra collaudata, con meccanismi ben oliati, che è stata brava in questi anni a cambiare modo di fare calcio, senza dare punti di riferimento all’avversario. Penso che dovremo offrire una prestazione convincente e importante, abbiamo le capacità per farlo.
    Nelle mie scelte ho tenuto conto del minutaggio che alcuni giocatori hanno sostenuto nelle ultime gare di campionato ma alcune conferme sono dettate dal fatto che tutti attendiamo risposte importanti da certi giocatori. Dopo i primi 45′ cambierò le due punte
    “.

    Il processo di ricostruzione della nostra Nazionale dopo la debacle del Mondiale sudafricano passa anche per questa sfida nonostante sia un’amichevole. C’è da preparare al meglio la gara di Lubiana del prossimo 25 marzo contro la Slovenia nella quinta giornata valida per le qualificazioni ai prossimi Europei di Polonia e Ucraina 2012.

  • Prandelli:”Complimenti a Moratti, Mou panchina d’oro? Giustissima”

    Prandelli:”Complimenti a Moratti, Mou panchina d’oro? Giustissima”

    In esclusiva da Coverciano, il neo Ct della nazionale italiana Cesare Prandelli ha voluto rivolgere i suoi più sinceri complimenti alla società interista per aver investito su due giocatori italiani nella appena terminata sessione di mercato invernale.  “Mi complimento con il Presidente dell’Inter Massimo Moratti per l’acquisto dei due calciatori Italiani,  l’attaccante Giampaolo Pazzini e il difensore Andrea  Ranocchia , giocano entrambi nella Nazionale Italiana e avranno quindi  la possibilità di confrontarsi con altri giocatori per moduli e tattiche”.  

    Dopo il Ct di Orzinuovi ha espresso anche la sua idea in merito alla panchina d’oro 2009/2010 assegnata all’ex nerazzurro Josè Mourinho, Prandelli spiega che “La panchina d’oro a Mourinho è giustissima e scontata, così scontata che io ho votato Spalletti”. Voto simbolico quello per l’allenatore dello Zenit visto che nello scorso campionato ha giocato solo due partite in serie a con la Roma. Significativo anche l’incrocio tra Prandelli e Marcello Lippi, a due giorni dall’amichevole Germania-Italia a Dortmund, partita carica di suggestioni. “Non abbiamo parlato in particolare di Nazionale – ha detto l’attuale ct – ho visto Marcello in gran forma fisica. Lui ha voglia di tornare ad allenare”.

  • Inter-Roma una sfida infinita

    Inter-Roma una sfida infinita

    La sfida che ha caratterizzato negli ultimi anni il panorama calcistico italiano, ha visto lottare per il campionato  per la Coppa Italia e le supercoppe sempre le solite rivali: Inter e Roma.

    Stasera la partita avrà un sapore diverso, mettendo in palio la possibilità di rimanere attaccati al treno scudetto e chissà riprendere un Milan sempre meno lanciato.

    La Roma di Ranieri arriva da un filotto di risultati utili consecutivi, fermata sul pari solo dal Brescia nella scorsa giornata di campionato, mentre la squadra di Leonardo dopo il brusco stop subito a Udine (perdendo 3 a0 contro l’Udinese) ha ritrovato la convinzione e il giusto ritmo, battendo rispettivamente Palermo e Bari. Entrambe le squadre arrivano alla sfida con il morale molto alto e una condizione fisica più che buona.

    I giallorossi dovranno fare a meno del loro capitano, non arruolabile per la partita per via dell’influenza che l’ha colpito e del difensore francese Mexes (squalificato 2 turni) mentre i nerazzurri faranno sicuramente a meno del centrale Lucio e dello squalificato Chivu.

    L’Inter dovrebbe tornare al suo modulo classico con 4 difensori, con Cordoba rientrante in coppia con Ranocchia, Maicon e Nagatomo sulle fasce (o l’eventuale arretramento del capitano), a centrocampo Thiago Motta, Cambiasso, Zanetti e Sneijder a innescare la coppia offensiva Eto’o Pazzini favorito su Milito.

    La Roma orfana del suo capitano, giocherà con una difesa che vedrà al centro la coppia Juan, Burdisso e sulle fasce agiranno Cassetti e il norvegese Riise. Centrocampo solido con De Rossi, Taddei, Perrotta e Menez che molto probabilmente agirà dietro le due punte. Tandem d’attacco con Borriello e il montenegrino Vucinic che ha nei nerazzurri uno dei suoi bersagli preferiti.

    Ranieri in conferenza stampa ha usato parole molto caute mostrando comunque la consapevolezza della forza della sua squadra: “L’Inter ha dei cambi che producono gol, come Pazzini e Kharja: si sono rafforzati, buon per loro. Poi l’Inter ha cambiato filosofia, da Mou a Benitez fino a Leonardo, ma è sempre forte. Noi lottiamo per vincere e per giocarcela. Non so se sia l’Inter più forte, di certo sarà un’Inter differente da quella che conosciamo.”

    Una gara, un “classico”, che secondo le statistiche vede in vantaggio i nerazzurri con 13 vittorie, 6 pareggi e 7 sconfitte. Anche se il bilancio a San Siro è molto più favorevole ai giallorossi  che non perdono al Meazza da cinque anni e nelle ultime gare giocate sul campo dell’Inter hanno vinto due volte e pareggiato tre.

    Splendide le sfide che hanno “monopolizzato” le finali di Coppa Italia degli ultimi 5 anni, e le finalissime di Supercoppa Italiana.

    In 26 gare, sono stati segnati 86 gol. Con una media di 3,3 a gara.

    Gol a raffica, calcio spettacolo e molta rivalità in campo,  questi sono gli ingredienti principali di questa partitissima del campionato di serie A che ha fatto impazzire i tifosi di mezza Italia. I cardiopatici sono avvertiti, stasera ore 20 e 45 tenersi lontano dagli schermi !

    Probabili Formazioni:
    Inter: 4-3-1-2: Julio Cesar – Maicon – Cordoba- Ranocchia- Nagatomo – Zanetti – Cambiasso – Thiago Motta -Sneijder – Pazzini – Eto’o.
    In Panchina: Orlandoni – Natalino – Materazzi – Obi – Kharja – Pandev – Milito.

    Allenatore: Leonardo

    Indisponibili: Stankovic, Mariga, Lucio, Castellazzi, Samuel

    Squalificati:  Chivu (4)

    Altri: Coutinho

    Diffidati: Pazzini, Nagatomo

    Roma: 4-3-1-2: Julio Sergio – Cassetti – N. Burdisso – Juan – Riise – Perrotta – De Rossi – Taddei – Menez -Borriello – Vucinic.
    In Panchina: Doni – G. Burdisso – Castellini – Rosi – Greco – Simplicio

    Allenatore: Ranieri

    Indisponibili: Pizarro , Brighi, Adriano, Totti

    Squalificati:  Mexes (2)

    Altri: Lobont

    Diffidati: Vucinic, Rosi, Cassetti, Greco, Brighi

  • L’Inter dorme, Sneijder da la sveglia e travolge il Bari

    L’Inter dorme, Sneijder da la sveglia e travolge il Bari

    La squadra di Leonardo ha dimostrato come le grandi squadre anche giocando male riescano a portare a casa i 3 punti. Una partita che per tutto il primo tempo non ha regalato nessuna emozione, come in un incontro di pugilato dove i due pugili si studiano prima di sferrare il colpo decisivo. L’Inter scende in campo con una formazione inaspettata, e fin troppo offensiva schierando in avanti Milito Pazzini ed Eto’o, con il supporto dei 3 centrocampisti Kharja Zanetti e Motta.

    Inedita anche la coppia tutta italiana di centrali Ranocchia Materazzi. Nessuna sorpresa in formazione per la squadra di Ventura. È stata una partita dalle due facce, dove nel primo tempo va dato assolutamente merito al Bari di aver annullato il gioco dell’Inter e ci sono da fare serie critiche alla scelta iniziale della formazione da parte di Leo. I nerazzurri scesi in campo sono apparsi fin dall’inizio troppo sbilanciati e l’effetto 3 punte, togliendo peso al centrocampo ha reso paradossalmente sterile l’attacco. Degne  di nota nel primo tempo sono state le accelerazioni di Maicon arrembante sulla sua fascia e  la splendida parata di Julio Cesar su punizione di Almiron.

    Il nervosismo non è mancato in campo, soprattutto alla luce del gestaccio di Chivu, che ha rifilato un pugno al centrale del Bari Marco Rossi. Gesto ingiustificabile che non essendo stato ravvisato dalla terna arbitrale fa del giocatore romeno un candidato perfetto per la squalifica da prova televisiva. Nel secondo tempo l’ingresso di Snejider ha dato più qualità alla manovra interista, mostrando un Bari molto più schiacciato nella sua metà campo.

    Solita partita di Eto’o che sfreccia sulla fascia come una gazzella e serve splendide palloni ai compagni di reparto, come nell’azione dell’uno due veloce che porta Kharja a scaricare il pallone in rete al 24’ del secondo tempo( l’ex genoano non andava in rete, addirittura da 21 mesi). Dopo il gol cambia totalmente la partita del franco marocchino, che trova più sicurezza e tranquillità nelle giocate. Nel finale il Bari crolla prima con il gol di Pazzini su un bel pallone recuperato da Snejider e all’ultimo minuto con una percussione sulla fascia di  capitan Zanetti che scarica su Kharja, assist per Snejider e pallone in rete, festeggiando il rientro nel migliore modo possibile!

    Bilancio positivo per i nerazzurri che, dovevano assolutamente vincere e riescono a tornare in corsa diretta per lo scudetto, ma serataccia per Chivu che in un periodo di partite fondamentali che attendono l’Inter (Roma, Juventus e Fiorentina per il recupero) si rende protagonista con un episodio inguardabile, andando incontro a una squalifica minima di 3 turni. Un consiglio per Leo, alla Roma e alla Juve non si può regalare un tempo!