Tag: giampaolo pazzini

  • Pazzo-gol e l’Italia si qualifica

    Pazzo-gol e l’Italia si qualifica

    Doveva essere qualificazione e qualificazione è stata, come nel match contro le Far Oer, l’Italia di Prandelli non ha mostrato velocità nel gioco e nelle ripartenze, ma alla fine si è mostrata cinica sfruttando un’occasione fortuita capitata sui piedi di Pazzini ed ha portato a casa vittoria e pass anticipato di due turni per Euro 2012. Gli azzurri come nella partita precedente spingono subito dal primo minuto e arrivano vicini al gol per ben 4 volte nella prima mezz’ora, la prima palla gol capita sui piedi di Pepito Rossi che sfrutta un ottimo lancio di De Rossi, grande protagonista della serata, e si presenta a tu per tu col portiere di riserva Jasmin Handanovic ma l’occasione viene sprecata in malo modo dall’attaccante del Villareal, apparso poco lucido nelle due recenti apparizioni in maglia italiana. Al secondo minuto è Montolivo a sfiorare la rete, inserendosi e arrivato a colpire di testa, spedendo di poco alto, l’invitante cross di Balzaretti, preferito stasera al “russo” Criscito. Al 18° è ancora Rossi a rendersi pericoloso, bell’azione di Cassano che tiene palla e al momento giusto mette in condizione il compagno di reparto di poter battere a rete col suo piede preferito, ma l’attaccante italo-americano ciabatta il tiro e spedisce a lato della porta slovena. Pochi minuti dopo è proprio la nazionale balcanica ad affacciarsi dalle parti di Buffon, con Vrsic che scocca un tiro insidioso che il portiere bianconero respinge bene. Ma è poco prima della mezz’ora che l’Italia ha la più nitida palla per andare in gol, Pirlo illumina per Montolivo, che arriva sul fondo e mette in mezzo, sembra fatta per De Rossi, ma capitan futuro viene beffato al momento di insaccare a porta vuota dalla deviazione di un avversario, che modifica la traiettoria della palla e lo manda a vuoto. Ancora De Rossi si rende pericoloso con un colpo di testa su cross del solito attivissimo Balzaretti, ma il primo tempo si chiude a reti bianche.

    ©Dino Panato/Getty Images
    La ripresa inizia con un ritmo molto più blando, la Slovenia che dovrebbe provare a vincere la partita per covare ancora speranze qualificazione, sembra più concentrata a difendere e l’Italia troppo poco attiva e con una manovra compassata, il primo pericolo, infatti, arriva da palla da fermo, con Handanovic che buca l’uscita su calcio d’angolo e dopo un batti e ribatti De Rossi sfiora appena e cerca d’indirizzare verso la porta, ma è troppo debole il tentativo e un difensore ben appostato respinge sulla riga. Sull’azione successiva Pazzini mette in mezzo un pallone pericoloso sul quale s’avventa ancora una volta il centrocampista romano ma la palla viene respinta nuovamente dalla retroguardia slovena. La partita se si esclude qualche lampo, si trascina stancamente verso la fine, quando al 85° succede quello che non t’aspetti, Pazzini, pescato in area di rigore da un lancio senza pretese, sfrutta l’errata respinta del difensore e batte il portiere avversario da due passi, 1-0, 700mo gol casalingo della nazionale e qualificazione in tasca, legittimata anche da qualche sprazzo di genialità di Mario Balotelli entrato ad un quarto d’ora dalla fine ed acclamato dal pubblico mostra qualche numero del suo repertorio, cercando al 92° anche la via del gol, con un tiro da fuori area. Fischio finale dell’arbitro norvegese e missione compiuta per l’undici di Prandelli, che raggiunge la qualificazione ad un evento internazionale, Europeo o Mondiale che sia, con due turni d’anticipo per la prima volta nella sua lunga e gloriosa storia. Diceva il Boiardo: “principio si giolivo ben conduce” e allora non ci resta che sperare ed aspettare che i nostri campioni confermino quanto di buono fatto in questo girone di qualificazione.

  • Forlan, scelta giusta per Gasp? Lo United torna su Snejder

    Forlan, scelta giusta per Gasp? Lo United torna su Snejder

    Con un notevole ritardo, vista l’operazione Eto’o chiusa solo pochi giorni fa, inizia a decollare anche il mercato nerazzurro negli ultimi scampoli di mercato estivo. Ma in casa Inter iniziano a evidenziarsi i primi veri dubbi sul buon rapporto tra Massimo Moratti e il nuovo tecnico Gianpiero Gasperini.

    ©Inter.it
    I punti della discordia? Uno su tutti il nuovo modulo con la difesa a tre uomini, che come si è visto nelle ultime amichevoli offre davvero poche coperture, lasciando l’Inter con un passivo di 10 gol in sole 3 partite. Ovviamente anche Gasperini inizia a soffrire la cosiddetta ‘Sindrome Benitez’, con i risultati che non arrivano in parallelo alle richieste fatte dal tecnico sul mercato. Lavezzi, Tevez e Palacio i nomi caldi sulla lista dei desideri dell’allenatore nerazzurro, che ha richiesto specificamente uno o due esterni per mettere in moto il suo amato 3-4-3. La risposta di Moratti? Vendere Eto’o, non più disposto a sacrificarsi sull’esterno, e sostituirlo con un’altra prima punta come Diego Forlan. Sicuramente Gasperini non potrà dirsi soddisfatto considerando come ‘il Toro’ Forlan, dia il meglio di sé se schierato con uno o due trequartisti alle sue spalle e in un attacco a due punte. La discordia tra il presidente e il Gasp continua con l’indicazione impertinente di Moratti che in una recente intervista ha dichiarato come un giocatore del calibro di Pazzini non si possa lasciare in panchina, vista la quantità di gol in grado di realizzare. Dal punto di vista tattico sorgono i primi dubbi, considerando come Forlan non sia la classica punta d’area, ma ami molto svariare nello spazio, e cercare il fraseggio stretto con i compagni di reparto. L’ipotesi migliore per far rendere al meglio il nuovo acquisto nerazzurro sarebbe quello di schierare una formazione con due punte e un trequartista puro a supporto, o altrimenti farlo partire da sinistra, con Sneijder a destra costretto a fare un logorante lavoro di copertura. Ovviamente rimane ancora una volta aperto il dualismo Milito Pazzini, con l’argentino favorito per quanto riguarda gli scambi nello stretto, e il pupillo di Moratti invece in grado di dare una marcia in più con i palloni alti serviti dalle fasce. Una bella gatta da pelare per Gasperini. UNITED ULTIMO ASSALTO -Sneijder è un ulteriore pomo della discordia, considerando come lo stesso presidente nerazzurro Massimo Moratti abbia usato un sibillino “non fatemi parlare” sul dovuto utilizzo dell’olandese nel suo ruolo preferito dietro le punte. La colpa del tecnico? Troppe volte aver schierato uno dei migliori trequartisti al mondo, se non il migliore come regista di centrocampo, o esterno puro d’attacco, alimentando il suo scontento e la voglia di lasciare i nerazzurri. In una recente intervista a un emittente olandese Nos Tv Sneijder ha dichiarato: “Resto all’Inter, non penso che me e andrò a questo punto del mercato. Il Manchester United? Tutto è possibile, ma non credo che questa volta accadrà qualcosa”.  Parole che lasciano ancora aperta una porta ai Red Devils per sferrare l’ultimo attacco prima della chiusura del mercato. La conferma di tutto ciò arriva direttamente dalle parole del vice si Sir Alex Ferguson “Alex crede ciecamente nella forza della nostra rosa – ha dichiarato il tecnico in seconda dei Red Devils, Meulensteen -, ma un giocatore del calibro di Wesley Sneijder può sempre servire a qualsiasi squadra”. Il discorso non finisce qui, e infatti se la speranza è l’ultima a morire i tifosi nerazzurri non saranno di certo tranquilli dopo queste ultime dichiarazioni di Meulensteen sul loro numero 10: “Tutto è possibile, se un club e un giocatore vogliono fortemente una cosa, tutto è possibile. Un giocatore come Wesley non può non adattarsi alla perfezione al gioco della nostra squadra”. Dichiarazioni tratte da EurosportNews.com

  • Allarme Inter, altro ko contro il Chievo. Video

    Allarme Inter, altro ko contro il Chievo. Video

    Forse siamo un pò maliziosi ma lo sciopero dei calciatori è stato una manna dal cielo per l’Inter di Gasperini ancora troppo distratta dalle sirene di mercato e con una condizione fisica alquanto deficitaria. L’amichevole di ieri sera contro il Chievo sa da un lato ha dimostrato il ritrovato feeling con il gol di Milito e confermato il rapporto privilegiato di Pazzini, dall’altro ha ancora una volta indispettito i tifosi che a tre giorni della chiusura di mercato hanno poche certezze e vedono una squadra camaleontica nel modulo ma con risultati non del tutto soddisfacenti.

    ©Valerio Pennicino/Getty Images
    L’amichevole contro il Chievo quadrato e già pronto per la nuova stagione è stata un campanello dall’allarme per la coesione dei reparti ma anche per la difesa ancora una volta perforata per tre volte grazie alle reti di Thereau e la doppietta di Moscardelli. Dopo il vantaggio iniziale di Milito e il gol nel finale di Pazzini utile solo a render meno netto il passivo. Domani dovrebbe esser il giorno di Forlan e Poli ma all’Inter serve qualche sforzo della società in difesa per colmare le lacune e dar a Gasperini più possibilità di scelta. [jwplayer config=”120s” mediaid=”93581″]

  • Castaignos e Pazzini Inter supera il Celtic, Nagatomo ko. Video

    Castaignos e Pazzini Inter supera il Celtic, Nagatomo ko. Video

    L’Inter emula il Machester City vincendo il primo match della Dublin Super Cup superando per due a zero gli scozzesi del Celtic e facendo intravedere buona intensità gioco e qualche lampo tattico di Gasperini. Formazione sperimentale quella schierata dall’ex tecnico del Genoa con l’ottimo Castellazzi in porta, difesa a tre con Ranocchia, Samuel e Chivu, centrocampo con Stankovic e Motta in mediana e Santon e Nagatomo sugli esterni. In avanti Pazzini punta centrale con Castaignos e Pandev ai lati.

    © David Rogers/Getty Images
      I nerazzurri partono subito forte e da una perfetta triangolazione a centrocampo tra Stankovic e Pandev il macedone trova lo spunto giusto per servire il taglio di Castaignos per il gol dell’1-0. Lo stesso olandese va vicino al raddoppio prima che il Celtic conquisti campo grazie ad un maggior dinamismo in mediana costringendo Castellazzi agli straordinari. Il clima tutt’altro che amichevole porta Thiago Motta ad eccedere nell’agonismo costringendo il cervellotico arbitro a mandarlo anzitempo sotto la doccia. Nel finale comunque l’Inter chiude la partita grazie all’opportunismo di Pazzini bravo a superare l’estremo scozzese con un bel pallonetto. Buone notizie per Gasperini da Pandev, Pazzini, Santon e Castaignos tegola invece per Nagatomo costretto a fermarsi anzitempo per una lussazione alla spalla che molto probabilmente lo costringerà a saltare il match di Pechino con il Milan. [jwplayer config=”240s” mediaid=”90876″]

  • Pazzini ha detto sì, matrimonio sul lago di Como

    Pazzini ha detto sì, matrimonio sul lago di Como

    Ci hanno pensato bene, in dieci anni di fidanzamento, ma poi si sono decisi a compiere il grande passo: Giampaolo Pazzini e la sua storica fidanzata Silvia Slitti, ex meteorina del Tg4, si sono sposati ieri pomeriggio coronando, così, una relazione iniziata dieci anni fa, quando “il Pazzo” era ancora una promessa del calcio di belle speranze.

    © JOHN THYS/AFP/Getty Images
    Il matrimonio si è celebrato nella splendida e suggestiva cornice del Lago di Como, location vip per eccellenza anche se dopo la fine della love story fra Clooney e la Canalis pare meno bersagliata dai paparazzi, ed in particolare presso il Casta Diva Resort, con annessa cerimonia religiosa celebrata presso la Villa Roccabruna: un matrimonio in grande stile, con oltre trecento invitati, tra cui tutta la squadra nerazzurra, il presidente Massimo Moratti e l’ex compagno di squadra alla Sampdoria, ora “cugino” rossonero, Antonio Cassano, oltre che lo juventino Luca Toni, ma anche l’ex compagno della Fiorentina, Riccardo Montolivo, il suo ex tecnico ai tempi della Sampdoria, Luigi Del Neri, ed il doriano Andrea Poli. Un matrimonio fiabesco anche se secondo alcune indiscrezioni la coppia avrebbe preferito la cornice della Toscana, presso le terme di Montecatini. I due sposini dovranno – almeno per ora – rinunciare al viaggio di nozze, a causa degli impegni calcistici di Giampaolo Pazzini, che da domenica sarà in ritiro con l’Inter per l’inizio della preparazione estiva: ritrovo ad Appiano Gentile e poi partenza per il fresco Trentino, a Pinzolo, dove la neo sposa lo potrà raggiungere in ritiro, così come le altre compagne dei nerazzurri, ma rigorosamente in camere separate. Comunque sia, auguri e congratulazioni agli sposi.

  • Inter, le nuove maglie 2011-2012

    Inter, le nuove maglie 2011-2012

    Dopo il Milan e la Juventus tocca all’Inter presentare la nuova maglia per la stagione 2011-2012. Le indiscrezioni della vigilia trovano conferme dalle immagini ufficiali, Nike ha studiato una nuova maglia con colletto e bottoni che renderà la divisa dei nerazzurri ancor più elegante e raffinata. Classiche strisce nerazzurre per la prima maglia che a differenza della scorsa stagione sono un pò più strette, dietro il collo c’è la scritta Inter mentre all’interno è stampato la parola nerazzurra.

    Calzoncini neri con una striscia azzurra sui fianchi e calzettoni con la scritta Inter sul polpaccio completano la divisa.

  • Serie A 38 Giornata: Risultati, marcatori e classifica

    Serie A 38 Giornata: Risultati, marcatori e classifica

    Nel turno pomeridiano dell’ultima giornata di Serie A l’Inter supera piuttosto agevolmente il Catania allenato dell’ex Simeone per 3-1: grande partita per Pazzini che firma una doppietta e chiude il suo campionato a 17 reti segnate; completano il tabellino Nagatomo e Ledesma.

    Nerazzurri che ora cercheranno di concentrarsi al meglio per la finale di Coppa Italia con il Palermo che oggi pomeriggio subisce una brutta sconfitta: il Chievo infatti, dopo essere passato in svantaggio per la rete di Nocerino, attua la rimonta con Pellissier, Constant e Pulzetti.
    Il Genoa batte il Cesena al Ferraris: due reti di Floro Flores lanciano il Grifone che poi arrotonda il risultato con Palacio; i romagnoli non mollano ma non riescono a completare la rimonta fermandosi sul 3-2 finale con Bogdani e Jimenez.
    Poker del Bari, al quale va il merito di aver onorato fino in fondo il campionato nonostante sia retrocesso già da diverso tempo, che sbanca Bologna: in evidenza il baby Grandolfo autore di una tripletta alla sua terza partita in Serie A, e il giovane Huseklepp.
    Pareggi invece tra Brescia – Fiorentina (2-2) e Cagliari – Parma (1-1).

    In serata con i posticipi arrivano gli ultimi verdetti: l’Udinese pareggia 0-0 con il Milan e ottiene la qualificazione ai preliminari di Champions, a niente serve il 4-2 della Lazio a Lecce. La classifica infatti premia i friulani per gli scontri diretti con i biancocelesti che devono accontentarsi dell’Europa League dove approda anche la Roma vittoriosa per 3-1 con la Sampdoria. Chi invece rimane esclusa dalle coppe è la Juventus che chiude il suo secondo annus horribilis consecutivo pareggiando 2-2 con il Napoli.

    Risultati e marcatori 38 Giornata Serie A

    BOLOGNA – BARI 0-4
    28′ Grandolfo, 48′ Grandolfo, 56′ Grandolfo, 80′ Huseklepp
    BRESCIA – FIORENTINA 2-2
    1′ Vargas (F), 18′ Eder (B), 76′ Cerci (F), 89′ Accardi (B)
    CAGLIARI – PARMA 1-1
    35′ Bojinov (P), 57′ Feltscher (C)
    GENOA – CESENA 3-2

    5′ Floro Flores (G), 16′ Floro Flores (G), 45′ Palacio (G), 50′ rig Bogdani (C), 87′ Jimenez (C)
    INTER – CATANIA 3-1
    15′ Pazzini (I), 49′ Pazzini (I), 64′ Nagatomo (I), 67′ Ledesma (C)
    JUVENTUS – NAPOLI 2-2
    21′ Maggio (N), 47′ Chiellini (J), 70′ Lucarelli (N), 84′ Matri (J)
    LECCE – LAZIO 2-4
    6′ Rocchi (La), 33′ Coppola (Le), 35′ Zarate (La), 41′ Piatti (Le), 56′ rig Zarate (La), 64′ aut Vives (Le)
    PALERMO – CHIEVO 1-3
    15′ Nocerino (P), 41′ Pellissier (C), 68′ Constant (C), 81′ Pulzetti (C)
    ROMA – SAMPDORIA 3-1
    26′ Mannini (S), 30′ Totti (R), 72′ Vucinic (R), 88′ Borriello (R)
    UDINESE – MILAN 0-0

    Classifica finale

    Pos Squadra Pt G
    1. MILAN 82 38
    2. INTER 76 38
    3. NAPOLI 70 38
    4. UDINESE 66 38
    5. LAZIO 66 38
    6. ROMA 63 38
    7. JUVENTUS 58 38
    8. PALERMO 56 38
    9. FIORENTINA 51 38
    10. GENOA 51 38
    11. CHIEVO 46 38
    12. PARMA 46 38
    13. CATANIA 46 38
    14. CAGLIARI 45 38
    15. CESENA 43 38
    16. BOLOGNA (-3) 42 38
    17. LECCE 41 38
    18. SAMPDORIA 36 38
    19. BRESCIA 32 38
    20. BARI 24 38
  • Inter pronta per la Coppa Italia, 3-1 al Catania. Doppietta Pazzini

    Inter pronta per la Coppa Italia, 3-1 al Catania. Doppietta Pazzini

    L’Inter passeggia su un Catania ormai in vacanza vincendo con una doppietta di Giampaolo Pazzini ed il gol del samurai Nagatomo, di ledesma il gol dei siciliani.

    Leonardo non vuole lasciare niente al caso e trova delle motivazioni impensabili in una partita all’apparenza inutile. Pazzini al posto di Milito con Stankovic a centrocampo in sostituzione dell’infortunato Cambiasso. Simeone, alla sua ultima panchina con i siciliani, schiera Bergessio in attacco con Gomez a supporto.

    Primo sussulto all’ottavo con Kharja che stampa un tiro da lontano sulla traversa, lo stesso Kharja vince un contrasto al limite dell’ area catanese, palla a Pazzini che al 15’ porta in vantaggio i nerazzurri. L’ Inter comanda in tutte le zone del campo con il Catania che si vede alla mezzora con Schelotto che salta Chivu mettendo al centro una palla interessante messa fuori da un ottimo Lucio. Finisce un primo tempo sotto ritmo con la gara a senso unico, Inter in attacco e Catania intento solo a coprirsi.

    Si rivede il principe Milito nel secondo tempo a l posto di Eto’ o, Milito subito protagonista al 3’ con l’assist al bacio per Pazzini che realizza la sua personale doppietta. Catania assolutamente assente in campo con l’Inter in forma per la finale di Coppa Italia contro il Palermo, al 7’ tiro di Stankovic deviato e palla di poco a lato. Sussulto catania al 9’ con Bergessio, servito da Schelotto che mira sul secondo palo con Castellazzi pronto in calcia d’angolo. Ripresa molto più emozionante e ricca di azion, l’Inter segna il terzo gol con il migliore in campo, il giapponese Nagatomo che insacca su assist di Lucio, gol della bandiera del Catania con Ledesma pescato da Lodi su azione da calcio d’angolo. Entra Samuel che va subito vicino al gol lisciando una palla che andava solo spinta in rete su corner di Kharja ed ancora Kharja che fallisce, alla mezzora, un comodo contropiede sparando alto da buona posizione.

    Finisce nel migliore dei modi il campionato nerazzurro con la mente alla finale di Coppa Italia contro il Palermo per regalare almeno un titolo al patron Massimo Moratti dopo l’abbuffata dell’era Mourinho.

  • Inter – Roma, semifinale di Coppa Italia. Probabili formazioni

    Inter – Roma, semifinale di Coppa Italia. Probabili formazioni

    Dopo l’eliminazione del Milan fresco vincitore dello scudetto ad opera del Palermo di Delio Rossi, stasera andrà in scena la seconda semifinale di Coppa Italia che vedrà fronteggiarsi Inter e Roma, per staccare il biglietto della finale del trofeo. Sfida che ha infiammato nel recente passato la maggior parte delle finali del torneo e che questa sera come sempre non mancherà certamente di regalare emozioni e come ci insegna la statistica, anche gol. Curiosità: il presidente del Palermo Zamparini ieri alla domanda su chi avesse voluto trovare in finale, ha risposto in maniera secca, Inter. Motivazione? Perché i nerazzurri avrebbero meno fame di vittorie rispetto ai giallorossi.

    Vediamo nel dettaglio come le due squadre si preparano alla sfida che andrà in onda alle 20:45 di stasera allo stadio milanese di San Siro.

    INTER – Il tecnico nerazzurro è parso davvero infastidito e seccato dai cori del suo ex calciatore Rino Gattuso, e proprio ieri per mezzo del sito ufficiale nerazzurro ha rilasciato le sue prime dichiarazioni, chiedendo maggiore chiarezza al giocatore calabrese e una risposta da parte della società rossonera. Pensieri da sgomberare in fretta per concentrarsi sulla semifinale che attende i nerazzurri in serata contro la Roma. I veri problemi per il tecnico brasiliano arrivano nella scelta della formazione con molti indisponibili, chi per infortunio chi per squalifica. Punto primo: la difesa dovrà essere rivoluzionata, viste le indisponibilità di Ranocchia squalificato, Cordoba operato e Samuel in fase di recupero. Le possibilità sono lo spostamento di Chivu al centro o l’utilizzo di Materazzi che contro la Fiorentina non ha disputato una cattiva gara. Punto secondo: il centrocampo è il reparto più deficitario viste le assenze di big del calibro di Sneijder e Stankovic. Quindi possibile modulo con Coutinho trequartista. Recupera ed è disponibile Thiago Motta. Punto terzo: l’attacco con il rebus dell’uomo da scegliere per fare coppia con Eto’o. Pazzini è una garanzia, ma Milito ha bisogno di giocare ed è sicuramente più fresco, e forse con la voglia di tornare a segnare un gol come quello che regalò la coppa all’Inter lo scorso anno proprio contro la Roma. In sintesi: Julio cesar tra i pali, Maicon, Chivu (Materazzi), Lucio e Nagatomo in difesa, centrocampo a quattro con Cambiasso, Zanetti (che festeggerà le 1000 partite), Thiago Motta e Coutinho (in alternativa Pandev), con la coppia offensiva Eto’o Pazzini (Milito).

    ROMA – In casa giallorossa c’è bisogno di questa vittoria, per centrare una finale che varrebbe oro. Le delusioni stagionali potrebbero essere superate con la conquista di questa Coppa, che andrebbe a portare i giallorossi a quota 10 trofei e con il diritto di poter esibire sulla maglia una stella d’argento. Mica poco. Le motivazioni non mancano di certo, ma Montella dovrà nuovamente fare a meno del suo capitano e giocatore inamovibile Francesco Totti, che proprio questa sera sconta l’ultimo turno di squalifica rimediato per il calcione rifilato a Balotelli. Largo a Borriello dunque che sarà il punto centrale dell’attacco. Guai anche in difesa dove è arrivata l’indisponibilità di Cassetti  per infortunio (distorsione alla caviglia destra), quindi al suo posto Montella dovrebbe lasciare spazio a Rosi. Centrocampo ritrovato con il rientro di De Rossi e Perrotta (entrambi squalificati in campionato), ma con l’assenza di Taddei squalificato e l’infortunio di Brighi. Spazio dunque al montenegrino Vucinic o in caso di pace fatta con il tecnico dovrebbe giocare il talento francese Menez. Quindi la difesa dovrebbe vedere Burdisso e Juan centrali con Riise e Rosi sulle fasce. Centrocampo con la coppia Pizzarro-De Rossi arretrati, e Simplicio Vucinic (o Menez in alternativa) e Perrotta a supporto dell’unica punta Marco Borriello.

    INTER (4-4-2): Julio Cesar; Maicon, Lucio, Chivu, Nagatomo; Zanetti, Cambiasso, Thiago Motta, Coutinho; Pazzini, Eto’o.
    A disposizione: Castellazzi, Materazzi, Samuel, Kharja, Mariga, Pandev, Milito
    Allenatore: Leonardo.

    ROMA (4-2-3-1): Doni; Rosi, N. Burdisso, Juan, Riise; De Rossi, Pizarro; Perrotta, Simplicio, Vucinic; Borriello.
    A disposizione: Lobont, G. Burdisso, Castellini, Loria, Greco, Menez, Caprari.
    Allenatore: Montella

  • Le pagelle di Inter – Fiorentina 3-1. Pazzini fa sempre colpo

    Le pagelle di Inter – Fiorentina 3-1. Pazzini fa sempre colpo

    Pagelle Inter

    Julio Cesar 7 Strepitoso oggi in diverse occasioni. Forse non si sarebbe parlato di grande vittoria dell’Inter in sua assenza. Determinante quanto Pazzini sull’esito delle partite, quando nega il gol a Cerci nel primo tempo, e nella ripresa chiudendo lo specchio a Mutu. Non bastasse, nel finale anticipando Gilardino con un’uscita perfetta. Fortunato sulla traversa iniziale, ma si sa la fortuna aiuta gli audaci!

    Cambiasso 8 Perfetta la partita dell’argentino. Sembra un direttore d’orchestra in mezzo al centrocampo, perché è lui a dirigere tutti gli altri, ed è sempre lui a dare i tempi di gioco a tutta la squadra. Preziosissimo in fase di copertura, quando recupera mille palloni e imposta il gioco per primo, favorendo le ripartenze veloci, e ancora più utile davanti quando vola in cielo anticipando anche Pazzini, di testa per segnare il gol del 2-0. Un giocatore tatticamente devastante.

    Coutinho 7 Chi non t’aspetti! Non doveva partire nemmeno titolare nelle possibili formazioni e invece Leo a sorpresa lo schiera nell’undici iniziale dandogli una bella iniezione di fiducia. Lui lo ricambia con buone giocate, bei dribbling e forse qualche pallone perso troppo ingenuamente. Nella ripresa dopo il gol di Gilardino, quando sembra calare l’Inter, si va a prendere il pallone con determinazione per calciare la punizione e ti tira fuori dal cilindro una magia degna del maestro Sneijder. Primo gol in Serie A per un giocatore che avrà ancora molto da dimostrare ai suoi tifosi.

    Pazzini 7,5 Il gol dell’ex: un classico! Lui è il ragazzo che riesce a far colpo su tutte le ‘porte’, a colpo sicuro, e l’appuntamento a cui non manca mai è quello con il gol! Devastante nell’area, quando riceve un pallone difficilissimo da Eto’o, lo aggancia da vero rapace d’area e spalle alla porta marcato stretto fa partire un destro micidiale per Boruc. Gesto delle dita agli occhi e tifosi nerazzurri sempre più innamorati di lui! Una Garanzia!

    Eto’o 7 Non segna? E qual è il problema quando in 60 minuti di partita fa impazzire mezza difesa viola e ti tira fuori una prestazione condita con due assist decisivi? Il primo sul gol di Pazzini quando praticamente manda in black out la difesa della Fiorentina facendo doppi passi e serpentine per nascondere il pallone. Il secondo con un pallone pennellato sulla testa di Cambiasso su una punizione dalla trequarti campo. Standing ovation per lui!

    Pagelle Fiorentina

    Beherami 6 Ci mette molta corsa e molto impegno per tutta la partita, soprattutto cercando di contenere un cliente scomodo come Eto’o. Ma subisce anche lui come tutta la squadra il contraccolpo psicologico dei due gol interisti in rapida successione. Comunque non si arrende e serve assist a raffica per gli attaccanti, offrendo una discreta copertura in fase difensiva quando può.

    Vargas 5 Perde su tutti i fronti la sfida tra lui e Maicon, sia in fase difensiva dove praticamente è assente che in quella propositiva dove non punge come dovrebbe. In calo rispetto alla prestazione discreta contro l’Udinese nello scorso turno di campionato. Mihajilovic si farà sentire, soprattutto con lui, che può e deve dare di più.

    Gilardino 6,5 Gila Bomber facci un gol canta la curva viola, e lui non si fa pregare due volte per accontentare i suoi tifosi. Stop di coscia destra e gran conclusione al volo di sinistro per realizzare un gol bellissimo. Sbaglia forse un gol più facile pochi minuti prima, e nel finale vorrebbe mangiarsi le mani per essersi fatto anticipare da Julio Cesar in un’occasione favorevolissima al raddoppio, ma senza dubbio è il migliore dei suoi.

    Cerci 6,5 Peperino. Fa impazzire Chivu nel primo tempo e manca il gol solo grazie a una splendida chiusura di Julio Cesar. Ottimi i movimenti senza palla e ottimi gli inserimenti. Buona la sua prestazione nel complessivo. Il più in forma dal punto di vista fisico.

    Mutu 6,5 Devastante quando entra. E qui sorge il dubbio perché lasciare fuori uno così? Salta Lucio e Ranocchia mettendoli a sedere in un paio di occasioni. Poi lanciato a rete si fa chiudere lo specchio della porta da Julio Cesar in un’occasione, mentre nella seconda serve l’assist decisivo a Gilardino, ma forse la palla è leggermente avanzata e favorisce l’uscita del portiere nerazzurro. Andava schierato dall’inizio!