Dopo il Milan e la Juventus tocca all’Inter presentare la nuova maglia per la stagione 2011-2012. Le indiscrezioni della vigilia trovano conferme dalle immagini ufficiali, Nike ha studiato una nuova maglia con colletto e bottoni che renderà la divisa dei nerazzurri ancor più elegante e raffinata. Classiche strisce nerazzurre per la prima maglia che a differenza della scorsa stagione sono un pò più strette, dietro il collo c’è la scritta Inter mentre all’interno è stampato la parola nerazzurra.
Calzoncini neri con una striscia azzurra sui fianchi e calzettoni con la scritta Inter sul polpaccio completano la divisa.
Nel turno pomeridiano dell’ultima giornata di Serie A l’Inter supera piuttosto agevolmente il Catania allenato dell’ex Simeone per 3-1: grande partita per Pazzini che firma una doppietta e chiude il suo campionato a 17 reti segnate; completano il tabellino Nagatomo e Ledesma.
Nerazzurri che ora cercheranno di concentrarsi al meglio per la finale di Coppa Italia con il Palermo che oggi pomeriggio subisce una brutta sconfitta: il Chievo infatti, dopo essere passato in svantaggio per la rete di Nocerino, attua la rimonta con Pellissier, Constant e Pulzetti.
Il Genoa batte il Cesena al Ferraris: due reti di Floro Flores lanciano il Grifone che poi arrotonda il risultato con Palacio; i romagnoli non mollano ma non riescono a completare la rimonta fermandosi sul 3-2 finale con Bogdani e Jimenez.
Poker del Bari, al quale va il merito di aver onorato fino in fondo il campionato nonostante sia retrocesso già da diverso tempo, che sbanca Bologna: in evidenza il baby Grandolfo autore di una tripletta alla sua terza partita in Serie A, e il giovane Huseklepp.
Pareggi invece tra Brescia – Fiorentina (2-2) e Cagliari – Parma (1-1).
In serata con i posticipi arrivano gli ultimi verdetti: l’Udinese pareggia 0-0 con il Milan e ottiene la qualificazione ai preliminari di Champions, a niente serve il 4-2 della Lazio a Lecce. La classifica infatti premia i friulani per gli scontri diretti con i biancocelesti che devono accontentarsi dell’Europa League dove approda anche la Roma vittoriosa per 3-1 con la Sampdoria. Chi invece rimane esclusa dalle coppe è la Juventus che chiude il suo secondo annus horribilis consecutivo pareggiando 2-2 con il Napoli.
L’Inter passeggia su un Catania ormai in vacanza vincendo con una doppietta di Giampaolo Pazzini ed il gol del samurai Nagatomo, di ledesma il gol dei siciliani.
Leonardo non vuole lasciare niente al caso e trova delle motivazioni impensabili in una partita all’apparenza inutile. Pazzini al posto di Milito con Stankovic a centrocampo in sostituzione dell’infortunato Cambiasso. Simeone, alla sua ultima panchina con i siciliani, schiera Bergessio in attacco con Gomez a supporto.
Primo sussulto all’ottavo con Kharja che stampa un tiro da lontano sulla traversa, lo stesso Kharja vince un contrasto al limite dell’ area catanese, palla a Pazzini che al 15’ porta in vantaggio i nerazzurri. L’ Inter comanda in tutte le zone del campo con il Catania che si vede alla mezzora con Schelotto che salta Chivu mettendo al centro una palla interessante messa fuori da un ottimo Lucio. Finisce un primo tempo sotto ritmo con la gara a senso unico, Inter in attacco e Catania intento solo a coprirsi.
Si rivede il principe Milito nel secondo tempo a l posto di Eto’ o, Milito subito protagonista al 3’ con l’assist al bacio per Pazzini che realizza la sua personale doppietta. Catania assolutamente assente in campo con l’Inter in forma per la finale di Coppa Italia contro il Palermo, al 7’ tiro di Stankovic deviato e palla di poco a lato. Sussulto catania al 9’ con Bergessio, servito da Schelotto che mira sul secondo palo con Castellazzi pronto in calcia d’angolo. Ripresa molto più emozionante e ricca di azion, l’Inter segna il terzo gol con il migliore in campo, il giapponese Nagatomo che insacca su assist di Lucio, gol della bandiera del Catania con Ledesma pescato da Lodi su azione da calcio d’angolo. Entra Samuel che va subito vicino al gol lisciando una palla che andava solo spinta in rete su corner di Kharja ed ancora Kharja che fallisce, alla mezzora, un comodo contropiede sparando alto da buona posizione.
Finisce nel migliore dei modi il campionato nerazzurro con la mente alla finale di Coppa Italia contro il Palermo per regalare almeno un titolo al patron Massimo Moratti dopo l’abbuffata dell’era Mourinho.
Dopo l’eliminazione del Milan fresco vincitore dello scudetto ad opera del Palermo di Delio Rossi, stasera andrà in scena la seconda semifinale di Coppa Italia che vedrà fronteggiarsi Inter e Roma, per staccare il biglietto della finale del trofeo. Sfida che ha infiammato nel recente passato la maggior parte delle finali del torneo e che questa sera come sempre non mancherà certamente di regalare emozioni e come ci insegna la statistica, anche gol. Curiosità: il presidente del Palermo Zamparini ieri alla domanda su chi avesse voluto trovare in finale, ha risposto in maniera secca, Inter. Motivazione? Perché i nerazzurri avrebbero meno fame di vittorie rispetto ai giallorossi.
Vediamo nel dettaglio come le due squadre si preparano alla sfida che andrà in onda alle 20:45 di stasera allo stadio milanese di San Siro.
INTER – Il tecnico nerazzurro è parso davvero infastidito e seccato dai cori del suo ex calciatore Rino Gattuso, e proprio ieri per mezzo del sito ufficiale nerazzurro ha rilasciato le sue prime dichiarazioni, chiedendo maggiore chiarezza al giocatore calabrese e una risposta da parte della società rossonera. Pensieri da sgomberare in fretta per concentrarsi sulla semifinale che attende i nerazzurri in serata contro la Roma. I veri problemi per il tecnico brasiliano arrivano nella scelta della formazione con molti indisponibili, chi per infortunio chi per squalifica. Punto primo: la difesa dovrà essere rivoluzionata, viste le indisponibilità di Ranocchia squalificato, Cordoba operato e Samuel in fase di recupero. Le possibilità sono lo spostamento di Chivu al centro o l’utilizzo di Materazzi che contro la Fiorentina non ha disputato una cattiva gara. Punto secondo: il centrocampo è il reparto più deficitario viste le assenze di big del calibro di Sneijder e Stankovic. Quindi possibile modulo con Coutinho trequartista. Recupera ed è disponibile Thiago Motta. Punto terzo: l’attacco con il rebus dell’uomo da scegliere per fare coppia con Eto’o. Pazzini è una garanzia, ma Milito ha bisogno di giocare ed è sicuramente più fresco, e forse con la voglia di tornare a segnare un gol come quello che regalò la coppa all’Inter lo scorso anno proprio contro la Roma. In sintesi: Julio cesar tra i pali, Maicon, Chivu (Materazzi), Lucio e Nagatomo in difesa, centrocampo a quattro con Cambiasso, Zanetti (che festeggerà le 1000 partite), Thiago Motta e Coutinho (in alternativa Pandev), con la coppia offensiva Eto’o Pazzini (Milito).
ROMA – In casa giallorossa c’è bisogno di questa vittoria, per centrare una finale che varrebbe oro. Le delusioni stagionali potrebbero essere superate con la conquista di questa Coppa, che andrebbe a portare i giallorossi a quota 10 trofei e con il diritto di poter esibire sulla maglia una stella d’argento. Mica poco. Le motivazioni non mancano di certo, ma Montella dovrà nuovamente fare a meno del suo capitano e giocatore inamovibile Francesco Totti, che proprio questa sera sconta l’ultimo turno di squalifica rimediato per il calcione rifilato a Balotelli. Largo a Borriello dunque che sarà il punto centrale dell’attacco. Guai anche in difesa dove è arrivata l’indisponibilità di Cassetti per infortunio (distorsione alla caviglia destra), quindi al suo posto Montella dovrebbe lasciare spazio a Rosi. Centrocampo ritrovato con il rientro di De Rossi e Perrotta (entrambi squalificati in campionato), ma con l’assenza di Taddei squalificato e l’infortunio di Brighi. Spazio dunque al montenegrino Vucinic o in caso di pace fatta con il tecnico dovrebbe giocare il talento francese Menez. Quindi la difesa dovrebbe vedere Burdisso e Juan centrali con Riise e Rosi sulle fasce. Centrocampo con la coppia Pizzarro-De Rossi arretrati, e Simplicio Vucinic (o Menez in alternativa) e Perrotta a supporto dell’unica punta Marco Borriello.
INTER (4-4-2): Julio Cesar; Maicon, Lucio, Chivu, Nagatomo; Zanetti, Cambiasso, Thiago Motta, Coutinho; Pazzini, Eto’o.
A disposizione: Castellazzi, Materazzi, Samuel, Kharja, Mariga, Pandev, Milito
Allenatore: Leonardo.
ROMA (4-2-3-1): Doni; Rosi, N. Burdisso, Juan, Riise; De Rossi, Pizarro; Perrotta, Simplicio, Vucinic; Borriello.
A disposizione: Lobont, G. Burdisso, Castellini, Loria, Greco, Menez, Caprari.
Allenatore: Montella
Julio Cesar 7 Strepitoso oggi in diverse occasioni. Forse non si sarebbe parlato di grande vittoria dell’Inter in sua assenza. Determinante quanto Pazzini sull’esito delle partite, quando nega il gol a Cerci nel primo tempo, e nella ripresa chiudendo lo specchio a Mutu. Non bastasse, nel finale anticipando Gilardino con un’uscita perfetta. Fortunato sulla traversa iniziale, ma si sa la fortuna aiuta gli audaci!
Cambiasso 8 Perfetta la partita dell’argentino. Sembra un direttore d’orchestra in mezzo al centrocampo, perché è lui a dirigere tutti gli altri, ed è sempre lui a dare i tempi di gioco a tutta la squadra. Preziosissimo in fase di copertura, quando recupera mille palloni e imposta il gioco per primo, favorendo le ripartenze veloci, e ancora più utile davanti quando vola in cielo anticipando anche Pazzini, di testa per segnare il gol del 2-0. Un giocatore tatticamente devastante.
Coutinho 7 Chi non t’aspetti! Non doveva partire nemmeno titolare nelle possibili formazioni e invece Leo a sorpresa lo schiera nell’undici iniziale dandogli una bella iniezione di fiducia. Lui lo ricambia con buone giocate, bei dribbling e forse qualche pallone perso troppo ingenuamente. Nella ripresa dopo il gol di Gilardino, quando sembra calare l’Inter, si va a prendere il pallone con determinazione per calciare la punizione e ti tira fuori dal cilindro una magia degna del maestro Sneijder. Primo gol in Serie A per un giocatore che avrà ancora molto da dimostrare ai suoi tifosi.
Pazzini 7,5 Il gol dell’ex: un classico! Lui è il ragazzo che riesce a far colpo su tutte le ‘porte’, a colpo sicuro, e l’appuntamento a cui non manca mai è quello con il gol! Devastante nell’area, quando riceve un pallone difficilissimo da Eto’o, lo aggancia da vero rapace d’area e spalle alla porta marcato stretto fa partire un destro micidiale per Boruc. Gesto delle dita agli occhi e tifosi nerazzurri sempre più innamorati di lui! Una Garanzia!
Eto’o 7 Non segna? E qual è il problema quando in 60 minuti di partita fa impazzire mezza difesa viola e ti tira fuori una prestazione condita con due assist decisivi? Il primo sul gol di Pazzini quando praticamente manda in black out la difesa della Fiorentina facendo doppi passi e serpentine per nascondere il pallone. Il secondo con un pallone pennellato sulla testa di Cambiasso su una punizione dalla trequarti campo. Standing ovation per lui!
Pagelle Fiorentina
Beherami 6 Ci mette molta corsa e molto impegno per tutta la partita, soprattutto cercando di contenere un cliente scomodo come Eto’o. Ma subisce anche lui come tutta la squadra il contraccolpo psicologico dei due gol interisti in rapida successione. Comunque non si arrende e serve assist a raffica per gli attaccanti, offrendo una discreta copertura in fase difensiva quando può.
Vargas 5 Perde su tutti i fronti la sfida tra lui e Maicon, sia in fase difensiva dove praticamente è assente che in quella propositiva dove non punge come dovrebbe. In calo rispetto alla prestazione discreta contro l’Udinese nello scorso turno di campionato. Mihajilovic si farà sentire, soprattutto con lui, che può e deve dare di più.
Gilardino 6,5 Gila Bomber facci un gol canta la curva viola, e lui non si fa pregare due volte per accontentare i suoi tifosi. Stop di coscia destra e gran conclusione al volo di sinistro per realizzare un gol bellissimo. Sbaglia forse un gol più facile pochi minuti prima, e nel finale vorrebbe mangiarsi le mani per essersi fatto anticipare da Julio Cesar in un’occasione favorevolissima al raddoppio, ma senza dubbio è il migliore dei suoi.
Cerci 6,5 Peperino. Fa impazzire Chivu nel primo tempo e manca il gol solo grazie a una splendida chiusura di Julio Cesar. Ottimi i movimenti senza palla e ottimi gli inserimenti. Buona la sua prestazione nel complessivo. Il più in forma dal punto di vista fisico.
Mutu 6,5 Devastante quando entra. E qui sorge il dubbio perché lasciare fuori uno così? Salta Lucio e Ranocchia mettendoli a sedere in un paio di occasioni. Poi lanciato a rete si fa chiudere lo specchio della porta da Julio Cesar in un’occasione, mentre nella seconda serve l’assist decisivo a Gilardino, ma forse la palla è leggermente avanzata e favorisce l’uscita del portiere nerazzurro. Andava schierato dall’inizio!