Tag: giampaolo pazzini

  • Disfatta Inter al Piola, il Novara travolge Gasperini. Video

    Disfatta Inter al Piola, il Novara travolge Gasperini. Video

    Il Novara supera un Inter imbarazzante per 3-1 dominando in lungo e in largo la squadra nerazzurra per tutta la durata dei 90’. Apre Meggiorini, doppietta di Rigoni con gol della bandiera segnato da Esteban Cambiasso. Gasperini sforna la prima sorpresa, non c’è Pazzini ma Castaignos nel tridente d’attacco nerazzurro con Milito e Forlan e completare l’attacco, l’altra novità in difesa con il recuperato Chivu a completare il trio con Lucio e Ranocchia. Tesser recupera Meggiorini in avanti ma perde Pinardi che viene sostituito da Mazzarani.

    La notte del Novara ©Sportitalia.com
    Inizio assurdo per l’Inter, fraseggio inspiegabile in difesa fra Ranocchia, Julio cesar e Chivu con quest’ultimo che fornisce un assist al bacio per Meggiorini che colpisce a botta sicura con Julio cesar che ci mette letteralmente la faccia per salvare il risultato. Dopo 5’ minuti Gasperini torna con la difesa a 4, ma Il Novara è più presente in campo e nei contrasti si dimostra più duro ed incisivo, Sneijder vaga in mezzo al campo spaesato e davanti, combina qualcosa solo Forlan con Milito e Castaignos spettatori non paganti. Gli unici pericoli per il Novara arrivano da conclusioni da lontano di Sneijder mentre la squadra di Tesser è molto più pericolosa nelle ripartenze ed in una di queste, sblocca il risultato con Meggiorini, che finalizza un ottima azione di Mazzarani, autore dell’assist decisivo. Finisce un primo tempo dominato dal Novara con un Inter irriconoscibile ed a tratti, imbarazzante per errori e svagatezza mentale. La ripresa si apre con le novità di Obi per Forlan e soprattutto Pazzini per Castaignos con Gasperini che, ancora una volta dimostra di aver sbagliato l’undici iniziale. I cambi non danno però i frutti sperati con l’Inter che non riesce proprio ad ingranare e con il Novara che punge ancora in contropiede con mazzarani che solo davanti a Julio cesar tira in bocca al portiere brasiliano salvando per il momento la squadra nerazzurra dal tracollo. Entra Zarate ed esce Sneijder con Gasperini che si dimostra anche sfortunato con ranocchia che si fa male rimanendo in campo per onor di firma. Ujkani non compie un intervento mentre dall’altra parte è Morimoto che approfitta dell’infortunio di ranocchia per anticiparlo e con il difensore della nazionale azzurra che non può far altra che atterrarlo in area procurando il rigore e la sua espulsione. Rigoni chiude un match che sembra riaprirsi al 90’ con Cambiasso che realizza su un azione causale ma che viene nuovamente chiusa da un altro gol di Rigoni che forse segna la parola fine dell’avventura di gasperini in nerazzurro. [jwplayer config=”240s” mediaid=”97145″]

  • Verso Novara-Inter, Gasp sceglie Pazzini per esorcizzare il Piola

    Verso Novara-Inter, Gasp sceglie Pazzini per esorcizzare il Piola

    I ritmi forsennati a cui è soggetto il calcio non permette a Inter e Novara di pensare “al passato” mettendole subito di fronte in un match che se sulla carta non dovrebbe aver storia per altri motivi, tutti importanti e di grosso peso, faranno della partita di domani sera un concentrato di emozioni.

    Partiamo dai padroni di casa che domani sera faranno il proprio debutto in serie A al Piola dopo ben 55 anni. Forse solo domani i 17500 supporter capiranno l’impresa compiuta dal presidente Accornero e dallo stimatissimo mister Tesser. I piemontesi dopo il ko di Cagliari cercano la spinta del Piola per i primi tre punti stagionali. Rispetto alla gara contro i sardi dovrebbe riprender posto in attacco Granoche con a fianco il confermatissimo Morimoto, mentre i recuperati Meggiorini e Dellafiore dovrebbero partire dalla panchina. Tesser oggi in conferenza stampa ha declinato i rumors di crisi in ambiente nerazzurro “Non esageriamo l’Inter è una grande squadra, che finora ha raccolto molto meno di quello che meritava. Sappiamo chi avremo di fronte, ma non per questo ci arrendiamo prima ancora di combattere. Anzi, tocca a noi dare il 100% di quello che siamo grado di dare e poi se gli altri saranno stati più bravi, buon per loro”.

    Passato indenne il pericolo Roma Gasperini passa all’attacco accusando la stampa di una eccessiva critica e cattiveria nei confronti dell’Inter. L’ex tecnico del Grifone schiererà ancora una volta la difesa a tre dando la regia a Sneijder a centrocampo, l’unico cambio rispetto al match di San Siro sarà quello tra l’acclamato Pazzini e Milito. In panchina andranno il recuperato Chivu, Alvarez e Zarate.

  • Esce Forlan entra Muntari, Gasp rompe con i tifosi

    Esce Forlan entra Muntari, Gasp rompe con i tifosi

    Gasperini con uno scialbo 0-0 si tiene stretta la panchina dell’Inter per un altra settimana ma se ad inizio partita i tifosi avevano scelto il tecnico contestando, dopo tanto tempo, la società per le scelte in sede di mercato, al minuto 79′ di Inter-Roma ha praticamente deluso tutto con un cambio inaspettato che non ha nulla a che fare con il blasone e gli obiettivi del popolo nerazzurro.

    Muntari sostituisce Forlan ©milanoweb.it
    L’ex tecnico del Grifone infatti denota un modesto coraggio inizialmente scegliendo ancora una volta la tanto vituperata difesa a tre concedendo però a Sneijder di giocare nelle sua posizione ideale al centro del campo e alle spalle delle due punte. La squadra, pur soffrendo le migliori capacità di palleggio dei giallorossi, crea le sue buone occasioni e sopratutto nel primo tempo fa vedere un barlume di risveglio. Il secondo tempo però la Roma dimostra di aver più fiato e più scelte tanto da costringere Gasp a modificare il suo modulo togliendo una punta in favore di un centrocampista. Il punto era troppo importante ma accontentarsi del pari a San Siro sacrificando ancora una volta il rapace Pazzini è un atteggiamento che i tifosi e Moratti (le smorfie in tribuna valgono quanto una confessione) non possono accettare. L’incubo esonero è solo rimandato a martedi prossimo quando i nerazzurri faranno visita al Novara per il debutto casalingo in serie A. I tre punti sono l’unico obiettivo, Gasp deve esser il primo a saperlo. ROMA-INTER 0-0, LE PAGELLE

  • Pagelle Inter-Trabzonspor: Alvarez e Zarate bocciati

    Pagelle Inter-Trabzonspor: Alvarez e Zarate bocciati

    Pagelle INTER Julio Cesar 5 in realtà dovrebbe essere senza voto fino al gol di Celuska poiché praticamente gioca quasi 80 minuti da spettatore puro, senza rischiare nulla e senza essere mai chiamato in causa. Poi, sassata di Altintop, dove a salvarlo ci pensa la traversa, e sulla ribatutta sul tiro di Celuska sembra essere fin troppo poco reattivo, soprattutto considerando la velocità della conclusione, davvero non irresistibile. Dopo il gol di Pinilla dove ha ammesso le sue colpe ci si sarebbe aspettato un riscatto, e non una ricaduta da uno come lui. Delude. Sneijder 6,5 Riesce a dare il meglio di sé nonostante giochi largo nel tridente disegnato da Gasperini, e quando può si accentra per ricoprire la posizione del trequartista quasi cucita sulla sua pelle. Dai suoi piedi partono quasi tutte le azioni pericolose della partita, ma non riesce mai ad essere incisivo come dovrebbe. Inefficace anche sulle molte punizione battute, confermando la serata no. Accusa dolori alla coscia nel finale, ma nonostante tutto stringe i denti e continua a giocare.

    Wesley Sneijder ©Inter.it
    Pazzini 5,5 Queste dovrebbero essere le sue serate, dove il Pazzo entra in area e diventa devastante. Invece sbaglia moltissimi palloni, e quando ha l’occasione per metterla dentro svirgola clamorosamente mancando il tocco con il pallone. Spreca un’altra occasione quando viene fermato per un fuorigioco che non c’è, calciando praticamente sul corpo di Tolga in uscita.  Debutto nell’Europa che conta senza gol. Zarate 5 conferma ancora una volta con una pessima prestazione l’occhio lungo di Reja, che aveva deciso di escluderlo dal progetto Lazio perché non in grado di giocare in una big. Non gli riesce praticamente nulla, e ogni pallone che tocca lo perde, provando dribbling inutili e senza successo. Nel primo tempo mostra anche il suo egoismo puro non servendo l’assist per Pazzini libero sulla destra, cercando di infilarsi in mezzo ai due difensori avversari. Rimandato. Milito 5,5 Stesso voto di Pazzini, poiché nonostante i buoni movimenti e i buoni propositi mostrati con il suo ingresso in campo, anche il Principe è capace di divorarsi un gol fatto solo davanti a Tolga calciando male e facendosi parare la conclusione in due tempi. Sbaglia anche di testa un gol che due anni fa avrebbe fatto ad occhi chiusi. La doppietta contro il Palermo era solo un fuoco di paglia? La risposta alla domanda se Milito stia tornando ai suoi livelli è ancora un mistero. Solo il tempo ci saprà dire se l’Inter ha già sostituto di Eto’o in casa Alvarez 4 Leggero, molle, arrendevole, etc. tutti sinonimi di un giocatore che doveva essere il fiore all’occhiello della campagna acquisti estiva nerazzurra. Figuriamoci a questo punto verrebbe da dire. Giocatore senza ombra di dubbio di doti tecniche fuori dal comune, ma come insegna l’esperienza di Coutinho nella passata stagione in serie A senza cattiveria e grinta non si va avanti. Pagelle TRABZONSPOR Tolga 7,5 Man of the match, il migliore dei suoi in assoluto! Compie autentici miracoli e bellissime parate prima su Zarate nel primo tempo, poi su Pazzini nonostante un fuorigioco inesistente. Non bastasse nella ripresa toglie un gol fatto anche al Principe Milito, lasciandolo a bocca aperta. Nel finale chiude lo specchio della porta anche a Coutinho e con lui muoiono tutte le speranze nerazzurre. La partita della vita a San Siro: Idolo turco! Celuska 6,5 Ce..chi? Incredibile che abbia giocato anche nel Palermo sei mesi racimolando una presenza ufficiale e adesso sale all’onore delle cronache per aver demolito l’Inter in casa propria. Terzino destro che si fa trovare pronto e aiuta sia in fase di contenimento che di spinta. Rapidissimo e letale sulla ribattuta di Altintop, cerca e trova un gol chirurgico con la complicità della difesa nerazzurra. Vittek 6 Entra al posto di Paulo Henrique, e si fa notare fin da subito. Fisicamente devastante e con la fama di killer d’area fa subito a sportellate con Lucio senza risparmiarsi mai. Cambio azzeccassimo per l’allenatore che cercava un attaccante in grado di far fiatare la squadra, rallentare il gioco e tenere la palla. Altintop  5,5 Assolutamente inesistente per tutto il primo tempo, riesce a farsi trovare nel posto giusto al momento giusto nella ripresa, e la prima palla buona che gli capita la stampa con tutta la forza sulla traversa. Dal suo tiro nascerà l’azione del gol del vantaggio turco.

  • Inter adesso è crisi nera. Trabzonspor letale, Champions in salita

    Inter adesso è crisi nera. Trabzonspor letale, Champions in salita

    Altra sconfitta per l’Inter nella prima di Champions League contro il modesto Trabzonspor e solita grana per Gasperini che alla sua terza partita ufficiale allunga la sua serie negativa in nerazzurro. Stavolta non reggerà nemmeno la scusa della difesa a tre, o come molti scriveranno domani la sfortuna poiché con un solo tiro i turchi riescono a segnare il goal decisivo mentre i nerazzurri  nonostante moltissime occasioni sprecano tanto. In queste occasioni più che parlare di sfortuna è umano parlare di mancanza di concretezza, di cattiveria, in una squadra che ora più che mai è orfana di un centrocampo di qualità (Obi e Alvarez non sono all’altezza) di Maicon e di un Eto’o che da solo l’anno passato segnò quasi 40 gol in una stagione. Il fantasma di Benitez inizia ad aleggiare sulla testa di Gasperini.

    © MARCELLO PATERNOSTRO/AFP/Getty Images
    Formazione rispettata per l’Inter con il cambiamento pronosticato in difesa per Gasperini che sceglie di schierare una linea a quattro, con Lucio e Ranocchia centrali e Jonathan e Nagatomo sulle fasce. Sneijder ancora una volta sacrificato sull’esterno dell’attacco con Pazzini e Zarate. Out Milito, Samuel e Stankovic per un affaticamento muscolare per il serbo. PRIMO TEMPO – Le prime fiammate nerazzurre partono direttamente dai piedi di Sneijder che sembra particolarmente ispirato, nonostante sia schierato comunque fuori ruolo, come esterno d’attacco.  Nerazzurri molto attenti in fase difensiva, ma con un ritmo di gioco troppo lento e compassato che favorisce la partita preparata dai turchi. Egoismo puro di Zarate al 18’ su errore della difesa del Trabzonspor, con l’argentino che recupera palla si invola verso l’area avversaria e non serve l’assist a Pazzini assolutamente libero sulla destra, finendo per perdere palla. Partita che intorno alla mezz’ora risulta essere assolutamente noiosa con pochissime azioni degne di nota e molti errori in fase di impostazione da entrambe le parti. Ritmo lento e poca qualità, dove se per i turchi ci si poteva aspettare una partita del genere, sicuramente era attesa una reazione migliore dell’Inter dopo la sconfitta di Palermo. Arrivano i primi applausi di San Siro al 32’ su una bella azione nerazzurra conclusa dal dribbling e tiro di Zarate, con Tolga che gli nega il gol sul suo palo. Occasionissima nell’azione seguente per Pazzini che manca il pallone nell’area piccola tentando la girata al volo. I nerazzurri sembrano aver ritrovato la giusta convinzione e si affacciano con molta più pericolosità e una discreta continuità, senza riuscire a trovare mai il guizzo vincente. Manca sempre il tocco finale in grado di mettere l’ultimo uomo nelle condizioni di segnare. Ultima conclusione degna di nota un bel tiro al volo dal limite dell’area nel finale di primo tempo da parte di Cambiasso che finisce di poco a lato. Le squadre vanno a riposo sul punteggio di 0-0. SECONDO TEMPO – Squadre che rientrano in campo con le stesse identiche formazioni, nonostante il portiere Tolga del Trabzonspor abbia accusato alcuni problemi nel finale di primo tempo. Turchi che mostrano una buona personalità, tenendo palla e affacciandosi avanti con pericolosità con un’Inter che invece sonnecchia e ricorda quella vista nei primi venti minuti del primo tempo. Gasperini vede i suoi in difficoltà e al 54’ cerca di dare una scossa con il doppio cambio Alvarez e Milito per Obi e Pazzini. Bellissima giocata del Principe Milito al 62’ che si libera di uomo con il suo dribbling a rientrare, per servire un pallone teso in area dove non arriva Alvarez in ritardo. Atteggiamento più offensivo per l’Inter che sente di dover vincere a tutti i costi questa partita per cancellare le critiche piovute sulla squadra dopo le ultime prestazioni deludenti. Fallisce un match point facilissimo al 71’ Milito che servito da Cambiasso in area da solo davanti a Tolga calcia a botta sicura ma si fa parare in due tempi la conclusione strozzando l’urlo di gioia della curva interista. Non passa nemmeno un minuto e l’attaccante argentino ha nuovamente l’occasione di fare male ai turchi colpendo un pallone di testa ma mancando nuovamente l’appuntamento col gol. La partita assume i toni dell’assurdo al 31′ del secondo tempo quando al primo vero tiro in porta dei turchi arriva il gol che gela il sangue a tutti i nerazzurri. Prima Altintop, perso dalla difesa interista in posizione di fuorigioco dubbia, fa partire una sassata che impatta sulla traversa e poi sulla ribattuta Celutska infila di sinistro Julio Cesar sul secondo palo, con un tiro decisamente non irresistibile. Trabzonspor 1 Inter 0. La reazione dell’Inter arriva in ritardo e sui piedi di Coutinho che tira al volo ma si vede negare il gol dalla solita parata di Tolga, migliore in campo dei suoi senza dubbi. Nient’altro da segnalare per un’Inter che rinuncia e chiude la partita con una sconfitta immeritata ma comunque amara. Zero punti e girone in salita.

  • Inter-Trabzonspor ultime e probabili formazioni. Difesa a 4 e Sneijder

    Inter-Trabzonspor ultime e probabili formazioni. Difesa a 4 e Sneijder

    Servono risultati e urgentemente! Questo dev’essere stato il Gasperini pensiero negli ultimi due giorni a seguito della sonora sconfitta contro il Palermo. Nessun altro sport come il calcio offre occasioni di rivincita con soli tre giorni di tempo. Stasera infatti direttamente da San Siro, la nuova Inter targata Gasp fa il suo debutto stagionale in casa propria a Milano e nella cornice europea della Champions League contro una modesta squadra turca, il Trabzonspor (eliminata al terzo turno dal Benfica e ripescata per l’esculsione del Fenerbhaçe).  

    Vietato sbagliare è il messaggio lanciato poco implicitamente dal presidente nerazzurro Massimo Moratti ai suoi giocatori e in primis al suo tecnico, perché la partita contro il Palermo, come definiscono fonti vicine al numero uno interista, non sia stato affatto gradita, a prescindere dal risultato, ma soprattutto per le solite falle difensive evidenziate.

    INTER– Stasera più che mai Gasperini dovrà fare un’inversione di rotta, abbandonando il suo tanto amato modulo con la difesa a tre uomini, adattando la sua filosofia calcistica ad una formazione che fornisca più garanzie. I risultati e i numeri ovviamente non sono dalla sua parte, considerando prima di tutto le amichevoli estive, con le sonore sconfitte contro il Manchester City e contro il Chievo, evidenziando in seguito  le due prime batoste stagionali in partite ufficiali come la finale di SuperCoppa Italiana persa proprio contro il Milan e la prima di campionato contro il Palermo. Ognuno di queste partite è finita con un passivo mai inferiore ai tre gol, quindi si potrà ancora parlare di tempo degli esperimenti in casa nerazzurra se dovesse arrivare anche stasera un altro risultato negativo? Gasperini sembra aver capito il messaggio e stasera sembra voglia scendere in campo con un 4-3-3 più adeguato ai suoi uomini. Nella nuova difesa a quattro dovrebbero figurare Lucio e Ranocchia al centro, concedendo un turno di riposo a Samuel, con a supporto sulle fasce Jonathan e Nagatomo. A centrocampo rimangono i dubbi maggiori, poiché se il Gasp dovesse puntare sul rombo ci sarebbe spazio per Sneijder dietro le due punte, mentre con un centrocampo a tre, l’olandese slitterebbe in avanti, e in mediana ci sarebbero Cambiasso, capitan Zanetti e il ballottaggio tra Obi, Alvarez e Stankovic in lotta per una maglia. Davanti con l’ipotesi tridente dovrebbero giocare Pazzini, non utilizzato a Palermo , con Zarate e Sneijder ai lati; con l’ipotesi due punte potremmo vedere insieme l’accoppiata Pazzini Milito a scapito dell’ex laziale apparso davvero spento contro il Palermo.

    TRABZONSPOR- La squadra turca che di primo impatto può sembrare un avversario facile, potrebbe riservare non poche insidie ai nerazzurri. Il Trabzonspor guidato dallo squalificato Senol Gunes scenderà in campo con un  4-2-3-1, cercando di fare male all’Inter sfruttando le ripartenze dei suoi giocatori. Gunes tecnico molto abile (arrivò terzo con la Turchia nel Mondiale nippo-coreano del 2002) sta sciogliendo gli ultimi nodi sugli uomini da mandare in campo, soprattutto in vista degli indisponibili con il forfait del giocatore migliore, Burak Yilmaz.  Questi i possibili titolari: Tolga tra i pali,  Celustka, Giray, Glowacki, Cech a comporre il quartetto di difesa, con un centrocampo molto robusto per arginare le avanzate nerazzurre: Serkan, Colman, Zokora, Sapara . Attenzione nella zona avanzata del campo dove troviamo i nomi più altisonanti: Halil Altintop fratello gemello dell’Altintop in forza al Real Madrid e Paulo Henrique brasiliano prelevato dall’Atletico Mineiro in ballottaggio con Vittek, nome che riporta alla memoria la disfatta azzurra nei mondiali sudafricani, poiché proprio l’attaccante slovacco segnò la doppietta che condannò gli azzurri di Lippi.

    INTER (4-3-3): Julio Cesar; Jonathan, Lucio, Ranocchia, Nagatomo; Zanetti, Cambiasso, Obi (Stankovic); Zarate, Pazzini, Sneijder.

    TRABZONSPOR (4-2-3-1): Tolga; Celutska, Glowacki, Giray, Cech; Serkan, Colman, Zokora, Sapara; Altintop, Henrique. All. Gunes.

  • Inter, fiducia a tempo per Gasp. Le colpe del tecnico e della società

    Inter, fiducia a tempo per Gasp. Le colpe del tecnico e della società

    Perdere a Palermo alla prima giornata è una possibilità che molte squadre mettono in cantiere. Condizione approssimativa, schemi di gioco non ancora oleati, i nuovi che tardano ad inserirsi, sono tutte ottime ragione per non dar subito in testa all’allenatore permettendogli di lavorare ed aver il tempo necessario di inculcare il suo credo tattico.

    Gasperini e Mangia ©Tullio M. Puglia/Getty Images
    Quello però che lascia un pò perplessi è il modo con cui è arrivata la sconfitta e le scelte che Gasperini ha fatto sia nella formazione iniziale che a partita in corso. L’ex tecnico del Genoa si è voluto intestardire con il suo 3-4-3 pur non avendo avuto il tempo per farlo assimilare ai suoi giocatori chiedendo poi sacrificio e miracoli a chi non è ancora in grado di farne. Provo a spiegarvi il mio punto di vista elencandovi le più grandi colpe di Gasperini. 1) Il ruolo di Javier Zanetti. Il capitano è un icona per impegno e determinazione ma metterlo in marcatura è davvero un suicidio. 2) L’utilizzo di Zarate. Davvero credete che Zarate possa sostituire Eto’o quantomeno in termini di sacrificio? Reja oggi starà morendo dal ridere. Averlo sostituito poi nel momento del vantaggio nerazzurro avrà un effetto devastante sul morale del ragazzo. 3) La posizione di Forlan. L’uruguaiano per spessore ed esperienza si è calato senza proferir parola in un ruolo non suo, difendendo e andando in soccorso di Nagatomo prima e Jonathan poi ma quanto potrà durare? 4) Coraggio a metà. Gasperini usa il pugno duro con Ranocchia, Sneijder e Pazzini schiera però poi giocatori fuori ruolo in nome di un modulo tattico. Analizziamo adesso le colpe della società. 1) Nessun acquisto per il 3-4-3 di Gasperini. Si è gia capito che Zarate non è Palacio. A sinistra manca un alternativa a Nagatomo. 2) La tutela dell’allenatore. Posso sbagliarmi ma nel gruppo interista vedo gli stessi atteggiamenti di preclusione avuti nei confronti di Benitez. Moratti e Branca dovrebbero tutelare di più l’allenatore avallando, almeno pubblicamente, le scelte. Il prossimo mese sarà cruciale per i nerazzurri e per il futuro di Gasperini con 7 partita verità. Si inizia mercoledì con lo Trabzonspor in Champions, continua con la Roma in campionato e si concluderà con un pericolosissimo Inter-Napoli il prossimo primo ottobre

  • Gasperini “Sneijder un ottimo problema”

    Gasperini “Sneijder un ottimo problema”

    Nessuno più di lui aspetta con ansia il campo. Gian Piero Gasperini vive oramai da due mesi con l’esigenza di dover dimostrare che le sue idee di gioco sono valide e giustre per questa Inter. La difesa a tre e la posizione di Wesley Sneijder sono i due più grandi interrogativi che assillano il popolo nerazzurro e Gasperini dovrà sin da subito di aver lavorato bene durante la preparazione facendo ricredere gli scettici e sopratutto trovando una giusta collocazione per l’olandese. Ieri, nella conferenza stampa di vigilia, l’ex tecnico del Genoa non poteva non aprire l’argomento Sneijder definendolo adesso attaccante e quindi in lizza per una delle tre maglie d’attacco e non più annoverato tra i centrocampisti.

    “Sneijder può trovare valutazioni anche migliori rispetto alla stagione scorsa magari giocando in posizione più decentrato o nella stessa. Ma Wesley è un problema nostro, un ottimo problema, quando giocherà ha le potenzialità importanti, ma non è il giocatore irrinunciabile per l’Inter, questa squadra per fortuna ha tante risorse con un gruppo solidissimo che è il vero leader di questa squadra per cui Sneijder è un elemento in più, ma non è che Milito, Pazzini o Forlan, ma così come Ranocchia, Samuel o Lucio non sono nessuno, questi sono grandi giocatori e il gruppo è solido e completo in tutta la sua rosa”

    Gian Piero Gasperini ©Giuseppe Bellini/Getty Images
    L’olandese questa sera a Palermo dovrebbe partire dalla panchina, un pò per riposo dopo il doppio impegno con la nazionale ma sopratutto perchè la sua prima partita in campionato Gasperini la vuol giocare con il 3-4-3 classico con un tridente vero. Infortuni e affaticamenti poi non danno una mano al Gasp che dovrà fare i salti mortali in difesa chiedendo forse un nuovo sacrificio a capitan Zanetti riproposto questa volta nel ruolo di difensore puro con Lucio e Samuel. Centrocampo scontato con Stankovic e Zanetti sugli esterni giocheranno Nagatomo a sinistra e il brasiliano Jonathan. In avanti Milito sarà preferito a Pazzini con Zarate e Forlan ai lati. Gasp dimostra coraggio spedendo in panchina due pezzi pregiati dell’organico nerazzurro con Pazzinioltretutto in grande spolvero dopo il gol in Nazionale.

  • Verso Palermo-Inter, Moratti si affida a Gasperini

    Verso Palermo-Inter, Moratti si affida a Gasperini

    Polemiche, Articolo 7, contributo di solidarietà, sciopero, etc, e il calcio giocato dov’è? Dopo quasi due settimane di attesa, per l’ancora incomprensibile sciopero dettato dalla Lega Calcio con l’Aic calciatori, sembra essere davvero tutto pronto per l’inizio del nuovo campionato di Serie A. Si parte stasera con i rossoneri freschi vincitori dell’ultimo titolo di campione d’Italia, contro la nuova Lazio di Reja, rivoluzionata nell’attacco e non solo. Chiuderà la prima giornata il posticipo serale Palermo Inter al Barbera, dove la squadra guidata da Gasperini, dovrà in qualche modo lanciare un segnale chiaro ai rossoneri e alle altre squadre per far capire se la sua candidatura ad Anti Milan sia ancora valida. Vediamo nel dettaglio com’è l’aria che tira nello spogliatoio nerazzurro.

    Gasperini ©AFP/Getty Images
    MOLTI DUBBI- Nonostante le parole di Massimo Moratti che ha voluto dare piena fiducia a Gasperini, soprattutto per quanto riguarda la scelta del tanto discusso modulo 3-4-3, adesso il giudice sovrano come spesso accade, sarà il campo. Così il presidente nerazzurro sulle prossime scelte del tecnico ex Genoa: “Io sono convinto che siamo ancora fortissimi, possiamo avere il dubbio del nuovo schema, che però io trovo sia giusto come evoluzione della squadra. Per questo, sono vicino all’allenatore: avrà successo con l’evoluzione tattica che sta imponendo e, se non dovesse avere successo, il nostro allenatore è intelligente e, se lo riterrà opportuno, lo cambierà”. In realtà rimangono ancora molti dubbi sul possibile undici titolare da schierare in campo domenica sera, poiché le indicazioni delle ultime partite hanno dato un segnale univoco e chiaro: la difesa a 3 ancora non è ben rodata, e l’elevato numero di gol presi non è certamente un fattore da trascurare. PROBLEMI NAZIONALI- Un ulteriore problema potrebbe essere rappresentato dai giocatori rientranti dalle Nazionali arrivati alla Pinetina solo in questi ultimi giorni, poiché non si sono potuti allenare a dovere come avrebbe voluto il tecnico, arrivando così alla prima di campionato magari affaticati e non nella giusta condizione. Le cattive notizie arrivano direttamente dal ritiro azzurro dove Thiago Motta infortunatosi contro la Slovenia, ha accusato uno stiramento al bicipite femorale della coscia della gamba sinistra. Ovviamente indisponibile contro il Palermo, sarà arruolabile non prima di 3 settimane di stop. Tanta paura anche per Dejan Stankovic, che festeggiando la sua 100esima partita con la Serbia, nel match contro le Far Oer (vinto 3 a 1) ha subito un brutto colpo alla testa ed è uscito al 46’ per correre in ospedale e fare i dovuti accertamenti. Dovrebbe comunque essere recuperabile in extremis e scendere in campo nella prima stagionale. ALLARME CENTROCAMPO E DIFESA- Le prime defezioni stagionali arrivano dunque dal centrocampo con l’assenza di Motta, con Obi tornato da poco dalla nazionale, Poli che non è ancora in condizione perfetta e Stankovic che nonostante potrebbe essere schierato dal primo minuto non è sicuramente al 100%. Nell’ultimo allenamento c’è stato un fitto dialogo tra Sneijder e Gasperini, quasi a voler ridare all’olandese quel posto da protagonista, da padrone del centrocampo che gli spetta. Se il tecnico nerazzurro dovesse scendere in campo con il suo classico 3-4-3, Sneijder dovrebbe di nuovo adattarsi a giocare al centro del campo, abbassare il suo raggio d’azione e dettare i tempi alla squadra, prendendo in mano le chiavi del gioco nerazzurro. Diversamente con la scelta delle due punte, potrebbe tornare ad agire dietro gli attaccanti, facendo il suo lavoro preferito: mettere in condizione di segnare i suoi compagni! Le defezioni non mancano nemmeno in difesa con gli indisponibili Caldirola e Chivu, e quindi Lucio che probabilmente agirà sulla fascia del romeno. Le uniche certezze arrivano dall’attacco, dove Forlan e Zarate saranno sicuramente in campo dal primo minuto, con il ballottaggio Milito Pazzini che verrà risolto sul filo di lana, nonostante Pazzini visto il gol segnato in Nazionale e le buonissime prestazioni fornite nelle ultimissime uscite, sembri leggermente favorito sull’argentino. Dichiarazioni tratte: da Fc Inter News.It

  • Inter, Pazzini segna sempre. Sneijder illumina l’Olanda

    Inter, Pazzini segna sempre. Sneijder illumina l’Olanda

    Dopo lo sciopero e gli impegni delle nazionali la serie A è pronta a partire, l’attesa logorante per i tifosi è finita e da questo week-end dopo tante indiscrezioni, presunti malcontenti sarà il campo il vero giudice per le nostre squadre. Il debutto è atteso con impazienza in casa Inter travolta dal caso Forlan e dai tanti dubbi legati all’adattabilità dei suoi uomini al 3-4-3 caro a Gasperini. Ma a tranquillizzare in parte il popolo nerazzurro è Pazzini che continua a segnare con una entusiasmante regolarità facendosi trovare pronto in ogni occasione, pur partendo dalla panchina.

    Sneijder © Robert Vos/Getty Images
    Proprio per l’utilizzo del Pazzo pare sia avvenuto il primo alterco tra il presidente Moratti e Gasperini. L’ex tecnico genoano almeno in partenza sembra preferire infatti Milito come centravanti boa nel suo modulo ma con Pazzini in queste condizioni sarà difficile da tenere fuori. Il doppio impegno in Nazionale ha fatto bene anche Wesley Sneijder con la valigia in mano per tutto il calciomercato ma costretto in nerazzurro dalla mancanza di offerte importanti. L’olandese negli ultimi giorni ha rivisto le sue dichiarazioni dicendosi contento di esser rimasto all’Inter con cui vorrà vincere ancora nuovi trofei. In molti pensano alle difficoltà di adattabilità del giocatore ai dettami tattici di Gasperini ma molto dipenderà dalla voglia del ragazzo di calarsi nella nuova realtà. L’impegno con gli Orange ha mostrato uno Sneijder lucido, tonico e illuminante. Se nel match di martedi la doppietta e un paio di assist contro il modesto San Marino non hanno esaltato i media, l’assist per il baby Strootman di ieri sera in Finlandia ha fatto ricordare che è assurdo metter in discussione il suo talento. Le immagini di Finlandia-Olanda [jwplayer config=”180s” mediaid=”95010″]