Tag: giacinto facchetti

  • Calciopoli: il testo delle intercettazioni di Milan, Inter, Reggina e Cagliari

    • REGGINA

    7 novembre 2004: Bergamo chiama Foti e parlano della griglia

    Bergamo: Ti ho chiamato perché ho visto la chiamata, sono influenzato…
    Foti: Sei raffreddato?
    Bergamo: Mal di stomaco, nausea e mal di testa, ma nulla di importante… domani c’è il sorteggio a Roma, lo fa Gigi… abbiamo pensato a Parma-Reggina da seconda fascia perché in prima fascia non ci va, e in seconda fascia c’è un po’ di esperti, anche un giovane che sta facendo bene, quindi vediamo un po’ che cosa vi tocca…
    Foti: Ti raccomando che è troppo importante…
    Bergamo: Ti dico: c’è un esperto, De Santis, c’è Morganti, che è un altro esperto, Saccani ha fatto una quarantina di gare in serie A e poi il giovane è Tagliavento che vogliamo lanciarlo… a meno che domani mattina si cambi qualche idea, ti do quello che avevamo concordato sabato poi…
    Foti: Va bene dai…


    • MILAN

    28 aprile 2005: Meani chiama Bergamo

    Meani: Però non mandarci né Ivaldi né Pisacreta, eh? Inventane un altro…
    Bergamo: Eh no, dovrò inventarne due, Mitro ce l’ho, Mitro sta facendo bene, uno dovremo inventarlo e non sarà facile…
    Meani: Non sarà facile, ma a te che cazzo te ne frega, Griselli lo mandi no? E’ il numero due, hai tutte le giustificazioni del mondo… A te cosa cazzo te ne frega…
    Bergamo: Eh bravo, ma ora… ecco fammi fare un passo alla volta…
    Meani: A Firenze chi hai pensato di mandarmi?
    Bergamo: A Firenze ancora non ho guardato, mi ci metto dopo cena… Voi con Stagnoli come vi siete trovati?
    Meani: Bene, con Stagnoli bene, ma se vuoi mettere uno che con noi è andato bene anche Ambrosino, è venuto da noi due o tre domeniche fa, può anche andar bene, non so se ce l’hai in griglia, come la pensi…
    Bergamo: No, no, è uno che sta andando bene, fa l’avvocato…
    Meani: A me Stagnoli e Ambrosino vanno bene…
    Bergamo: Ayroldi no, eh?
    Meani: Ayroldi sì, è un po’ che non viene.
    Bergamo: Sei sicuro che è per lo meno un mese che non viene?
    Meano: Sì.
    Bergamo: Allora fanno più affidamento Stagnoli e Ayroldi.

    20 Settembre 2004: Meani telefona a Pairetto per parlare di griglie…

    Meani: che griglia farete oggi? Ancora..
    Pairetto: Penso che la divideremo ancora in due, sìsìsì.
    Meani: Ma così.. io penso ancora dentro Rosetti, Pieri..
    Pairetto: Sì, questi qui sai.. Rosetti, Racalbuto, Bertini.. inseriremo questi sìsìsì..
    Pairetto: (incomprensibile) sta andando bene, molto bene..
    Meani: chi?
    Pairetto: Donda.
    Meani: si. Dondarini è anche ora che anche lui trovi un pò..
    Pairetto: E infatti. Sai che dobbiamo lanciarlo, quindi..
    Meani: Che provi un pò anche San Siro.. bah non c’è problema. Tutto a posto. Ti ringrazio tanto.
    Pairetto: Ci mancherebbe, ci mancherebbe..
    Meani: Ciao, ciao.
    Pairetto: A presto eh, ciao
    28 Aprile 2005: Meani chiama Bergamo e discute di arbitri…

    Meani: Però non mandarci nè Ivaldi nè Pisacreta eh? Inventane un altro..
    Bergamo: Eh no, dovrò inventarne due, Mitro ce l’ho, Mitro sta facendo bene, uno dovremo inventarlo e non sarà faci­le.
    Meani: Non sarà facile ma a te che cazzo te ne frega, Griselli lo mandi no? E’ il numero due hai tutte le giustificazioni del mondo.. A te cosa cazzo te ne frega.
    Bergamo: Eh bravo ma ora… ecco fammi fa­re un passo alla volta.
    Meani: A Firenze chi hai pensato di man­darmi?
    Bergamo: A Firenze ancora non ho guarda­to, mi ci metto dopo cena. Voi con Stagnoli come vi siete trovati?
    Meani: Bene, con Stagnoli bene, ma se vuoi mettere uno che con noi è anda­to bene anche Ambrosino, è venuto da noi due o tre domeniche fa, può anche andar bene non so se ce l’hai in gri­glia come la pensi..
    Bergamo: No, no è uno che sta andando be­ne, fa l’avvocato.
    Meani: A me Stagnoli e Ambrosino van­no bene..
    Bergamo: Ayroldi no eh?
    Meani: Ayroldi sì, è un po’ che non viene.
    Bergamo: Sei sicuro che è per lo meno un me­se che non viene?
    Meani: Sì.
    Bergamo: Allora fanno più affidamento Sta­gnoli e e Ayroldi.
    Aprile 2005: Meani chiama Bergamo prima del famoso Milan-Juventus che assegna lo Scudetto..

    Meani: Te chi mi mandi a Firenze?
    Bergamo: Come griglia? Te dici come griglia di arbitri? L’abbiamo fatta a 3 ma mi fai dire una cosa che con Gigi (Pairetto l’altro designatore) non abbiamo ancora concordato…Ho in mente di metterne tre perchè non voglio preclusioni e gli arbitri sono Messina, Farina e Rodomonti per me, poi sentiamo Gigi perchè poi immaginerai quelli che sono i tre che voglio mettere la domenica successiva…(la “griglia” per Milan-Juventus, ndr)
    Meani: Ho capito, tu vuoi mettere Paparesta…
    Bergamo: Si
    Meani: Collina…
    Bergamo: Si
    Meani: Trefoloni
    Bergamo: Sissignore, e mi ci gioco la testa…
    Meani: Però a Trefoloni gli fai un bel discorsetto…
    Bergamo: Stai tranquillo, stai tranquillo…
    Meani: Perchè se no gli tagliamo la testa noi…
    Bergamo: Stai tranquillo…
    Meani: Se no chiamalo e parlagli…
    Aprile 2005: E’ il turno di Galliani, che ripete la telefonata fatta da Meani prima del match Scudetto. “Mi faccia sentire il suo calore..”

    Bergamo: Dottore buonasera.
    Galliani:Eccomi buonasera.
    Bergamo: Volevo farla partecipe di una guerra di cui il solo responsabile sono io, Paolo Bergamo, perchè Griselli (un assistente) è di Livorno, se avesse visto salvava capra e cavoli, ma siccome non è andata così…è uno sfogo tra me e lei….
    Galliani: Questi signori han perso la testa mi creda, perchè ci sono comportamenti nei confronti dell’universo, in Lega in Federazione….
    Bergamo: Io glielo voglio dire perchè si sappia, tra me e lei naturalmente….
    Galliani: Non si preoccupi tale rimane….
    Bergamo: Io posso sbagliare magari una griglia penso che un arbitro sia in forma e magari non è in forma, oppure l’arbitro è in forma e sbaglia, però a priori voler sbagliare è tutta un’altra cosa, mi taglierei le mani mi creda… Ecco questo filo che ho con lei vorrei tenerlo fino a giugno Dottore….
    Gallliani: No no no ma poi si vedrà… adesso vediamo la fine del campionato…con i giusti equilibri….
    Bergamo: Mi faccia sentire un pò il suo calore il suo calore in questo momento perchè….
    Galliani: Assolutamente….
    Bergamo: Sono solo, non solo, meno che solo….
    Galliani: Ma no no ci sono io….

    • INTER

    Moratti: E’ andata abbastanza bene fino adesso, non c’è stata polemica o casini…
    Bergamo: Per fortuna sì, ma si può e si deve fare meglio…
    Moratti: Senta, io ci tenevo ad incontrarla…
    Bergamo: Anch’io, perché ci tenevo per farle una confidenza…
    Moratti: Quando lei aveva un minuto quando passa da Milano…
    Bergamo: Lei verrà a Livorno a vedere la gara o la vedrà come?
    Moratti: Non lo so, io evito sempre di venire fuori casa…
    Bergamo: La settimana successiva…
    Moratti: Io sono qua, io sono da quelle parti a Forte eh… sentiamoci un giorno prima del Livorno, se lei ci ha tempo, o due giorni prima…
    Bergamo: Ci mancherebbe… io sono a Coverciano che riuniamo gli arbitri…
    Moratti: Se vengo su, lei mi dice ci troviamo qui o…
    10 Gennaio 2005 ore 12,23: Prima di Bologna-Inter Bergamo concorda con Facchetti l’arbitro e lo comunica a Moratti…

    Bergamo: Mi sono sentito con Facchetti, Presidente, per confermare questo clima di cordialità che naturalmente è una cosa che sappiamo io e Lei, però il gruppo ha molto apprezzato il lavoro che noi abbiamo fatto nei confronti di Gabriele e Palanca e quindi ho pensato di farli rientrare in Coppa Italia, uno viene a fare l’Inter e uno fa il Milan.
    Moratti: Va bene…
    Bergamo: Volevamo dargli un’immagine buona…
    Moratti: Sì, sì…
    Bergamo: Mi ha detto Facchetti sì sì sono d’accordo…
    Moratti: Va bene, mercoledì lo andrò a trovare prima della partita…
    Bergamo: Questo gli farà piacere…
    Moratti: Vado a salutarlo…
    Bergamo: Visto che lì non c’è sorteggio, ma c’è designazione, a voi ho mandato Gabriele, l’ho fatto accompagnare bene da due assistenti molto bravi.
    Moratti: No, no, Gabriele è sempre stato un buon arbitro, molto regolare, non ho mai avuto contestazioni…
    Bergamo: Un saluto, vedrà, lo riempirà di gioia.
    Moratti: La ringrazio, mercoledì sono giù se ce n’è bisogno, lo vado a trovare prima della partita…
    Gennaio 2005: Bergamo e Facchetti si incontrano di persona..

    Bergamo: Giacinto?
    Facchetti: Si. Hey, eccomi.. Già arrivato?
    Bergamo: Sisi sono arrivato
    Facchetti: Io sono arrivato adesso. Dov’è che hai fermato con la macchina?
    Bergamo: Appena esci sulla tua destra vedi una macchina ferma con le luci delle frecce di posizione accese
    Facchetti: Va bene, va bene. Ok.
    Bergamo: D’accordo, ciao.
    Facchetti: Ciao, ciao.

    10 Gennaio 2005: Bergamo chiama Moratti dopo Inter-Sampdoria 3-2 (quella della rimonta pazza e del dvd celebrativo della Gazzetta)

    Bergamo: Presidente Moratti sono Bergamo..
    Moratti: Volevo chiamarla io per dirle che poi ho visto anche stò ragazzo (Bertini, ndr) che si è comportato benissimo durante la partita che poteva finire in un pestaggio ben grave…
    Bergamo: Era diventata la più difficile Inter-Sampdoria, hanno lavorato bene anche gli assistenti…
    Moratti: L’ho detto a loro alla fine, guardate proprio bravi, perché era già due volte… bravi a beccarli, come cazzo fate voi a beccarli… mi hanno strizzato l’occhio…
    Bergamo: Vediamo di fare dieci risultati partite utili di fila, eh!
    Moratti: Pensavo di chiamarla ieri sera perché poi sono andato dal ragazzo (Bertini, ndr); dopo che sono andato dal ragazzo, che si è comportato benissimo, io pensavo poi che era domenica e riceve sempre le telefonate di chi è contento e di chi non è contento…

    • CAGLIARI:

    22 Febbraio 2005: Cellino chiama Bergamo e critica Collina per l’arbitraggio esaltando invece Paparesta, arbitro Moggiano…

    Cellino: Sono contrario a dare un anno di proroga a Collina, perchè sono contrario, non perchè lo voglio designatore, perchè per me personalmente e la pagherò questa mia dichiarazione, è una persona che non mi fa impazzire, e anche come arbitro ha culo, ma non mi fa impazzire, è uno molto fortunato ma non mi fa impazzire…Lascialo andare in Inghilterra, cosa me ne frega se va in Inghilterra…Mi segue?.
    Bergamo: Sì sì.
    Cellino: Noi facciamo la figura degli imbecilli che andiamo a difendere Totti quando sputa in faccia a uno, se io fossi il Presidente Federale, Totti non lo faccio più convocare in Nazionale dopo che mi ha fatto fare una figura di m***a… Collina non vuol fare…Vuole la proroga? E vada in Inghilterra vada in Giappone…Ma vai dove c***o vuoi…Paparesta è arbitro di livello, Collina gli pulisce le scarpe….
    Bergamo: Vedo che capisce…eh….
    Cellino: Ad ogni modo ho avuto piacere di chiamarla perchè state lavorando bene….
    Bergamo: Mi dispiace per domenica ma Tombolini… (si riferisce all’arbitraggio contestato di Milan-Cagliari, ndr).
    Cellino: È stato sfortunato, ha avuto sfiga..ma adesso..va beh… lavorate bene e stia tranquillo, fate bene il vostro lavoro come avete fatto fino ad oggi….
    12 Maggio 2005: Cellino, teste dell’accusa, chiama anche lui Bergamo chiedendo un arbitro di livello…

    Bergamo: Pronto?
    Cellino: La disturbo? Sono Cellino…
    Bergamo: Presidente buongiorno come và?
    Cellino: Mah così, niente mi sono permesso di chiamarla se è lecito sempre…
    Bergamo: Ci mancherebbe altro…
    Cellino: No perché quelli del Messina domenica, stanno facendo dei proclami premio triplo quadruplo, a me mi hanno trattato male a Cagliari, perciò niente, di aver un arbitro… Sarà una partita calda lì, io non ci vado perché mi hanno minacciato…
    Bergamo: Addirittura. No, no vi metto in prima fascia allora, così gli internazionali… Ha fatto benissimo a chiamarmi.

  • Calciopoli: il testo e l’audio delle intercettazioni di Moratti e Facchetti con Bergamo

    Forse è per entrare in clima mondiale ma come quattro anni addietro il calcio italiano si prepara a vivere un altra estate di caos e tromenti. Il Processo di Napoli sta portando alla luce una verità diversa da quella disegnata dalla giustizia sportiva, se c’era illecito questo era sicuramente diffuso e la cupola, se cosi si può chiamare, non era unica ma molteplici e tutte con interessi paralleli. In attesa del 13 aprile, quando ci sarà l’udienza a Napoli, iniziano a rimbalzare il testo e l’audio che dimostrano che anche Moratti e Facchetti intrattenevano rapporti con i designatori e in particolare con Bergamo.

    Di seguito vi riportiamo uno stralcio di una intercettazione tra Bergamo e Moratti presa dal sito Ju29ro e a seguire l’audio che preannuncia un incontro tra Bergamo e Facchetti.

    Bergamo: Presidente Moratti sono Bergamo..
    Moratti: Volevo chiamarLa io per dirle che poi ho visto anche stò ragazzo (Bertini) che si è comportato benissimo durante la partita che poteva finire in un pestaggio ben grave…
    Bergamo: Era diventata la più difficile Inter-Sampdoria, hanno lavorato bene anche gli assistenti…
    Moratti: L’ho detto a loro alla fine, guardate proprio bravi, perché era già due volte… bravi a beccarli, come cazzo fate voi a beccarli… mi hanno strizzato l’occhio…
    Bergamo: Vediamo di fare dieci risultati partite utili di fila, eh!
    Moratti: Pensavo di chiamarLa ieri sera perché poi sono andato dal ragazzo (Bertini); dopo che sono andato dal ragazzo, che si è comportato benissimo, io pensavo poi che era domenica e riceve sempre le telefonate di chi è contento e di chi non è contento…

  • Calciopoli, avv. Moggi: “Moratti ha il dovere morale di restituire lo scudetto”

    Calciopoli, avv. Moggi: “Moratti ha il dovere morale di restituire lo scudetto”

    Il Processo a Calciopoli nella sede giudiziaria inizia a mostrare crepe pericolose che mettono in discussione tutto il castello accusatorio delle indagini condotte dal tenente colonnello Auricchio. Il lavoro certosino degli avvocati Maurilio Priorecchi e Paolo Trofino, difensori di Luciano Moggi, hanno palesato qualche lacuna nella conduzione dell’indagine dimostrando che se c’era una cupola reggente ce ne erano tante altre pronte a scardinarla per meri interessi personali.

    L’avvocato Prioreschi, intervistato da Tuttosport, fa capire che il materiale a loro disposizione è scottante e già nell’udienza del 13 aprile ci potrà esser un deciso scossone al Processo di Napoli (si dovrebbero esaminare le intercettazioni che inchioderebbero Galliani, Moratti, e Facchetti). Di seguito vi riportiamo i passi più importanti dell’intervista cosi per come appaiono sul sito del quotidiano torinese.

    Avvocato Prioreschi, allora non era solamente Luciano Moggi a usare il telefono.

    A quanto pare no. Nell’enor­me corpus di intercettazioni che abbiamo scandagliato so­no emerse delle telefonate di Massimo Moratti a Paolo Bergamo e anche di Giacinto Facchetti. Così come di diri­genti di altri club. Ce n’è uno, di cui per il momento non è il caso di fare il nome, che ha chiamato i designatori arbi­trali cento volte nel periodo novembre 2004-maggio 2005. E fra questi c’è anche chi di­chiarava di sentire Bergamo e Pairetto solamente per gli auguri di Pasqua e Natale: cento telefonate di auguri, però, sono un po’ tante…”.

    Anche Massimo Moratti te­lefonava ai designatori?
    “Sì, ci sono chiamate di Mo­rattti e anche di Facchetti che potrebbero confermare la fa­mosa cena fra Bergamo e lo stesso Facchetti avvenuta nei primi giorni di gennaio del 2005, alla vigilia di Livorno­-Inter 0-2”.

    A questo punto cosa può succedere?

    “La prima cosa che mi aspet­to è una presa di posizione da parte di Moratti. Perché non ha mai detto di aver chiama­to anche lui i designatori? Perché non ha mai parlato della cena fra Bergamo e Fac­chetti di cui era al corrente? La lealtà sportiva, quella del­l’articolo uno del codice di giu­stizia sportiva include il fatto di essere trasparenti. Tutte le telefonate di Moggi ai desi­gnatori sono state considera­te altrettanti “articoli 1” dal­la Caf, che li ha sommati per ottenere una condanna per articolo 6, illecito sportivo. Ora mi chiedo: per Moratti non vale la stessa regola: te­lefonate uguale articolo uno?”.

    Moratti cosa dovrebbe di­re?
    A mio parere ha un doppio dovere: morale e regolamen­tare. Deve ammettere quelle telefonate ai designatori e, a questo punto, restituire lo scudetto assegnatogli nel lu­glio del 2006. Io se fossi in lui non lo vorrei più. Quello scu­detto non è stato vinto sul campo, ma è stato assegnato dalla giustizia sportiva a una squadra che, in teoria, era ri­masta fuori dall’indagine. Le telefonate che abbiamo trova­to fanno saltare questo pre­supposto”.

    Perché queste telefonate spuntano solo ora? Come mai gli inquirenti non le hanno mai prese in conside­razione?

    “Effettivamente è “strano” che nessuna, dicasi nessuna, di queste chiamate sia stata trascritta dai Carabinieri. Vo­glio dire, sono inserite delle intercettazioni come quella della moglie di Lanese che parla con la figlia e gli raccon­ta di aver lavato i piatti insie­me alla moglie di Pairetto, ma non c’è traccia della chia­mata in cui Facchetti e Ber­gamo si organizzano per ve­dersi a cena. Qualche sospet­to viene, anche perché questo “fa scopa” con la vicenda del­l’assistente Coppola che ha raccontato di essere andato dagli inquirenti per racconta­re delle chiamate ricevute dai dirigenti interisti e si è senti­to rispondere: l’Inter non ci interessa, indaghiamo sulla Juve. La sensazione è che si sia indagato a senso unico”.

    La sensazione, alla fine di questa chiacchierata, è che tutti, o quasi tutti, i dirigen­ti chiamavano i designatori. Giusta?

    “E’ quello che sta finalmente emergendo: il “così fan tutti”. Ora, per me la situazione è questa: o è lecito chiamare i designatori (ed effettivamen­te non c’è nulla nel regola­mento che lo vieti in modo di­retto) oppure è illecito. Nel primo caso Moggi non ha commesso nessun illecito, nel secondo non lo ha commesso solamente lui, ma anche chi si è visto premiare con uno scudetto. E, a questo punto, mi aspetto ancora qualcosa”.

    Cosa?
    “Che la Juventus tiri fuori la testa dalla sabbia e prenda una posizione. Alla luce di questi nuovi eventi la diri­genza o, meglio, la proprietà dovrebbero dire qualcosa, perché lo scenario sta per cambiare radicalmente”.

  • Calciopoli: Moggi al contrattacco. Le intercettazioni inguaiano Moratti, Facchetti e Galliani

    Da quanto rivela la Stampa gli avvocati di Luciano Moggi tolgono l’asso della manica ribaltando praticamente il quadro accusatorio che vedono l’ex direttore generale principale indagato del processo a Calciopoli nel tribunale di Napoli.

    Dopo i “non ricordo” di Auricchio e le incongruenze sul modo di taroccare il sorteggio arbitrale sembra che gli avvocati di Big Luciano siano riusciti a scovare le intercettazione tra Moratti e Facchetti con l’ex designatore arbitrale Bergamo e di Galliani con Pairetto.

    Il contenuto delle intercettazioni ancora non è di dominio pubblico ma fa specie che nel faldone dell’inchiesta non ve ne sia traccia e per questo si può ipotizzare a qualcosa di scabroso e interessante al fine del Processo.